Dries Mertens è uscito dall’Etihad tutto scuotendo la testa. In Champions è apparso uno qualsiasi, come riporta l’edizione di oggi del quotidiano Il Mattino: “Mertens vuole girare pagina: figurarsi se non lo farà. C’è l’Inter, il primo posto da difendere e la sfida a Icardi. Mertens vuole giocare sempre, non vuole mai fermarsi. Chissà se è stanco, chissà se cominciano a pesargli gli oltre mille minuti nella gambe già accumulate in questi primi due mesi di gare col Napoli. Però col City non c’era: 4 tiri in porta, due nello specchio. Non è stato protagonista di un grande spot per se stesso, ma la colpa non è stata solo sua“.
StabiAmore: questa sera al via i festeggiamenti per il 10° anno di attività
L’Associazione sportivo-culturale StabiAmore compie dieci anni
Dieci anni, si tanti sono trascorsi da quando un gruppo di amici rigorosamente stabiesi accomunati per l’amore sportivo per la prima squadra di calcio cittadina, decisero di dare vita all’associazione: StabiAmore.
Da quel lontano 2007, tante sono state le iniziative dell’associazione presieduta da Gianfranco PICCIRILLO che nel corso di questo decennio l’ha vista impegnata in tematiche sportive, culturale, di legalità ma soprattutto nel sociale.

Parecchi sono stati gli eventi che ci ha visto protagonisti ci dice Piccirillo, come il convegno sulla legalità del 2010 tenuto presso il palazzetto del mare di Castellammare che vide la partecipazione dell’avvocato siciliano Giovanni CHINNICI figlio del più noto Rocco assassinato dalla mafia nel lontano 1983; fino ad arrivare a quello tenutosi lo scorso anno (premio regina delle acque) presso il complesso delle nuove terme di Stabia che si focalizzò sulla premiazione di otto eccellenze femminili.
Stasera, conclude il presidente di StabiAmore, ci incontreremo tutti, soci e simpatizzanti presso il pub “La Bottegaccia” a Casola di Napoli per festeggiare tutti insieme, e non a caso, tale location ci ospitò nel giugno 2011 quando festeggiammo la conquista della serie B del “nostro” Stabia.
L’avventura continua…..
Giovanni MATRONE
Mertens, sondaggio di un top club per il belga, ecco di quale squadra si tratta
Le prestazioni dell’attaccante del Napoli, Dries Mertens fanno gola a tante squadre. A riportarlo è l’edizione odierna del quotidiano Il Mattino, che parla anche delle possibili squadre interessate a pagare la clausola di rescissione del belga. Ecco un estratto: “La clausola da 28 milioni è un invito a nozze per tanti, anche se non è proprio da pochi spiccioli, tenendo conto che si tratta in ogni caso di un attaccante che va verso i 31 anni. Il Manchester United ci pensa, ma per lanciare un attacco a Dries, magari dovrà evitare di lasciarsi influenzare dalla prestazione dell’ altra sera in Champions”.
Bankitalia, Visco al contrattacco
Veltroni, Napolitano e Monti criticano la linea dem definendo le iniziative contro Visco “ingiustificabili e deplorevoli”. Da parte sua il governatore passa al contrattacco: porterà 4200 fascicoli in Parlamento.
L’autodifesa del Governatore: “Al Parlamento 4200 fascicoli”
Visco vede il numero uno della Commissione sulle banche Casini. Le carte alla Finanza, poi l’audizione. Bce preoccupata per lo scontro
Dopo il pasticcio della mozione parlamentare del Pd contro la riconferma, nei palazzi è un fiorire di voci. C’è chi attende il gran rifiuto del governatore uscente, chi vede già al suo posto uno dei due vice, chi ancora è convinto che Mattarella e Gentiloni possano scegliere una persona esterna al direttorio della Banca. Benché al Quirinale la via preferita sia quella della successione interna, nei palazzi circola con insistenza l’ipotesi Padoan, la cui credibilità internazionale sarebbe in grado di superare il suo ruolo di ministro. Ma potrebbe mai Mattarella accettare di lasciare Gentiloni senza ministro del Tesoro in piena sessione di bilancio, per di più nella ipotesi che a primavera questo governo possa essere costretto a vivere oltre la sua scadenza naturale in caso di stallo elettorale? A spegnere ogni dubbio si incarica Padoan stesso con uno di quei gesti che nel linguaggio della politica valgono più di mille parole. Accade nella piccola sala di Piazza Venezia dove si svolge un convegno dedicato a Federico Caffé. Visco, non previsto fra gli ospiti, si siede in platea mentre il ministro racconta aneddoti sull’economista scomparso. Padoan scende dal palco, si avvicina al governatore, e gli stringe a lungo la mano in favor di fotografi.
Insomma, a 24 ore dal giorno nero delle quattro mozioni parlamentari contro di lui, Visco trova la solidarietà del Palazzo. Ciò non significa che il percorso per la riconferma sia in discesa. Chi si trova in enorme difficoltà è Paolo Gentiloni, il cui governo ha dato parere favorevole ad una mozione che – seppur edulcorata – era nata con l’obiettivo esplicito di impallinare Visco. Ecco perché resta forte l’ipotesi che l’interessato possa rinunciare alla conferma e fare spazio ad uno dei due vice, il direttore generale Salvatore Rossi o il numero tre Fabio Panetta. Secondo quanto riferisce una fonte di governo che chiede di non essere citata, quest’ultimo sarebbe il candidato di Matteo Renzi e di un pezzo di mondo bancario che ne hanno apprezzato le doti di mediazione nella vicenda che ha portato all’acquisto in extremis di Intesa Sanpaolo delle due ex popolari venete.
Nelle intenzioni del Pd l’audizione di Visco alla Commissione di inchiesta avrebbe dovuto costituire uno spartiacque per la decisione. Proprio per questo l’ordine del giorno dell’ufficio di presidenza della Commissione (i due vice sono Mauro Marino e Renato Brunetta) riunito ieri prevedeva di rivedere il calendario dei lavori delle prossime due settimane. Ma Casini – in chiara sintonia con il Quirinale e meno con la linea di Renzi – si è detto contrario a cambiarlo. La prossima settimana verranno auditi i due procuratori impegnati nelle indagini sui crac veneti (Pignatone e Cappelleri), la settimana successiva toccherà al capo della vigilanza Bankitalia Carmelo Barbagallo e ai commissari liquidatori delle venete. Visco verrà ascoltato solo a novembre, dunque dopo la scadenza naturale del suo mandato il 31 di questo mese. Resta da capire se verrà ascoltato ancora in qualità di governatore o di ex. Il ruolo con il quale entrerà a San Macuto farà la differenza della sua audizione. Per il resto, a fare scudo con i fatti alle accuse, ci saranno in ogni caso i 4200 fascicoli della vigilanza. Verba volant, scripta manent.
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vivicentro/Bankitalia, Visco al contrattacco
lastampa/L’autodifesa del Governatore: “Al Parlamento 4200 fascicoli” ALESSANDRO BARBERA
Spaccio, due fratelli pusher in manette
Spaccio di droga, due fratelli pusher in manette
Nella mattinata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Altamura, aiutati da un team del Nucleo Cinofili di Modugno (BA), hanno setacciato diverse zone del centro storico cittadino, punto di incontro in cui i giovani sono soliti aggregarsi in tarda serata. Dalle indagini svolte sono stati notati alcuni movimenti sospetti e dalle verifiche effettuate hanno condotto i militari dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile a due fratelli, rispettivamente di 32 e 26 anni che gestivano una fiorente attività di spaccio di marijuana.
All’interno della casa sono stati ritrovati e sottoposti a sequestrato 50 grammi di sostanze stupefacenti suddivisa già in dosi pronte per per la vendita al dettaglio.
I due fratelli pusher sono stati arrestati e tradotti nella loro abitazione. Sono in regime di arresto domiciliare in attesa del giudizio direttissimo.
Bocciata la coppia Zielinski – Hamsik, torna di moda l’idea Rog come vice Allan?
Dopo la brutta prestazione dell’ Ethiad Stadium di Manchester la coppia Zielinski – Hamsik è stata bocciata. Centrocampo troppo leggero, troppa poca fisicità in mezzo al campo hanno causato diversi palloni persi dagli azzurri nella zona mediana del campo. Questo si era già visto nella prima sfida di Champions League contro lo Shakthar Donetsk. Secondo quanto riporta l’edizione odierna del quotidiano La Repubblica n estate era Rog l’alternativa fissa ad Allan,il suo alter-ego. Ma nelle gare ufficiale Sarri ha nuovamente declassato il croato come sesto centrocampista, e le sue scelte in tal senso non stanno pagando.
Hysaj, lo staff medico del Napoli monitora le sue condizioni, ma con l’Inter ci sarà
Anche il difensore Elseid Hysaj , è uscito malconcio dalla sfida dell’Ethiad Stadium contro il Manchester City. Il terzino albanese ha riportato una ferita alla fronte, a seguito di uno scontro con David Silva. Secondo quanto riporta l’edizione odierna del quotidiano Tutto Sport, la presenza del difensore del Napoli, non sarebbe in dubbio per il big match della prossima giornata di campionato, che vedrà l’Inter arrivare al San Paolo. Lo staff medico degli azzurri sta continuando a monitorare la ferita di Hysaj, ma con i nerazzurri, sarà sicuramente pronto.
Minniti: “Uno scudo anti-hacker per il voto”
“Uno scudo anti-hacker per proteggere il voto”. Ad annunciarlo è il ministro dell’Interno Marco Minniti nel corso di un’intervista con Francesco Bei. “Stiamo selezionando giovani digitali e 500 accademici per creare un gruppo d’avanguardia” racconta. E a proposito della minaccia che arriva dalla propaganda jihadista: “Per bloccarla serve un’alleanza tra governi e giganti della rete”.
Minniti: “Task force digitale per difenderci dagli hacker”
Si apre a Ischia il G7 sulla sicurezza. Il ministro e le minacce per l’Italia: creata un’unità per proteggere il voto da attacchi cyber; i jihadisti potrebbero salire sui barconi dei migranti
La forza di Isis sulla Rete, la possibilità che i reduci dello Stato islamico in rotta arrivino sulle nostre coste e, infine, i possibili condizionamenti sulle nostre elezioni. «Sulla cybersecurity abbiamo messo in piedi una grande infrastruttura protettiva per difenderci. Non ci saranno condizionamenti alle elezioni».
Perché il nemico è ancora molto forte ed è proprio il Web, dopo la caduta di Mosul e Raqqa, le capitali fisiche dello Stato islamico, l’ultimo terreno di scontro con il jihadismo.
Questo G7 si apre a poche ore dalla caduta di Raqqa, la capitale dello Stato Islamico. È davvero finita?
«In effetti, quando l’abbiamo convocato, non potevamo immaginare che Ischia sarebbe stato il primo evento internazionale in cui i sette grandi si trovano a discutere tra loro della guerra al terrorismo dopo la fine militare e territoriale di Islamic State. E sappiamo quanto avere un territorio sia stato importante per Is, la prima organizzazione terroristica della storia a farsi anche Stato. Con la caduta di Raqqa, dopo “appena” tre anni dalla proclamazione del Califfato, questo aspetto è chiuso».
Dunque la guerra è vinta?
«Islamic State ha subito un drammatico rovescio militare ma non è sconfitto, non ancora. Con la liberazione di Raqqa non viene meno la sua capacità di attività terroristica e la sua irriducibile sfida alle democrazie e al mondo intero».
Per paradosso è possibile che i combattenti islamici di Raqqa diventino per noi, per le nostre città intendo, ancora più pericolosi adesso che non hanno un luogo “fisico” dove organizzarsi?
«Il rischio non aumenta e non diminuisce, non siamo di fronte a vasi comunicanti: tanti se ne vanno da lì e tanti vengono da noi. Le cose non sono così semplici. Non dimentichiamoci che nel 2016, ben prima che cadesse Mosul, abbiamo avuto quello che è stato definito come il “Ramadan di sangue”. Il problema è un altro».
Ovvero?
«Uno degli elementi fondamentali di Islamic State era la capacità di contare sulla più grande legione straniera che sia mai stata messa in piedi in era moderna. Parliamo di 25-30 mila combattenti provenienti da 100 paesi del mondo. Una parte di questi è sicuramente morta, non abbiamo più a che fare con quei numeri. Ma una parte tenterà di tornare a casa. È questo uno dei temi che discutiamo al G7».
Tornano a casa mischiandosi ai migranti? C’è questa possibilità?
«Dobbiamo distinguere un prima e un dopo. Prima del collasso territoriale di Islamic State era difficile che utilizzassero i flussi migratori per infiltrare delle cellule per un attentato terroristico»
Troppo rischioso?
«Esatto, non vai a rischiare che un tuo asset prezioso, una cellula di combattenti addestrati, finisca su un barcone che affonda in mezzo al Mediterraneo. Ma adesso è diverso, c’è un cambiamento importante. Adesso stanno scappando, sono in rotta e c’è la fuga individuale. Una diaspora che può certamente utilizzare anche le rotte aperte del traffico di esseri umani».
Forse adesso qualcuno in Europa ascolterà l’Italia?
«In questi mesi abbiamo sempre detto a tutti che il confine meridionale della Libia è il confine Sud dell’Europa, è da lì che possono passare questi foreign fighters di ritorno dai campi di battaglia in Siria e Iraq. È un tema cruciale, ma siamo ottimisti sul fatto che ora le nostre parole abbiano fatto breccia. Il controllo comincia a funzionare, in Italia abbiamo un meno 25% di arrivi e dal confine meridionale della Libia siamo a meno 35%. C’è un rapporto che si sta consolidando con Ciad, Niger e Mali. Anche di questo parleremo domani al vertice, perché l’obiettivo di tutti è che non ci siano in Africa settentrionale dei “safe havens”, dei santuari per i terroristi. Lavoriamo a più livelli e iniziano ad ascoltarci, non a caso il testimone del G7 sarà ripreso a novembre a Berna con la riunione del gruppo di contatto Ue-Nord Africa».
Alcuni di questi terroristi di ritorno saranno catturati, cosa farne?
«Infatti, non è solo un problema di sicurezza. C’è da mettere in campo un grande progetto di deradicalizzazione. Questi giovani hanno combattuto, ma molti si sono anche fatti una famiglia, ci sono dei minori coinvolti, i loro figli. A Ischia parleremo di questo e l’Italia, grazie al patto con l’Islam che abbiamo siglato mesi fa, può dire la sua. La deradicalizzazione è più facile se puoi contare su un’alleanza tra le istituzioni e le associazioni che rappresentano la maggioranza del’Islam italiano».
La novità di questo G7 è che di fronte a voi saranno seduti anche i rappresentanti dei Big Provider internazionali: Google, Twitter, Facebook, Microsoft. Cosa vi aspettate da loro visto che finora non hanno collaborato molto…?
«Islamic State è un’organizzazione capace di tenere insieme un arcaicità delle regole e un’assoluta modernità e spregiudicatezza nell’utilizzo della Rete. Internet è stato il loro principale strumento di affermazione nel mondo, è responsabile di oltre il 70 per cento delle conversioni al radicalismo, è fondamentale per il reclutamento, per l’addestramento “virtuale”, per il potere di emulazione, oltre ovviamente che per la propaganda».
Va bene, ma come convincere i big di Internet a mettere un freno a tutto questo?
«Intanto è già un segnale importante che siano venuti in Italia, prima questa consapevolezza non era scontata. Il nostro obiettivo è una grande alleanza fra governi e provider contro il terrorismo. Bisogna trovare il modo di intervenire senza mettere in discussione la grande apertura democratica consentita dai social e dall’accesso alla Rete».
In concreto come si fa?
«Io penso che si debba studiare con loro un sistema di blocchi automatici di questi contenuti. Tecnicamente è possibile. Islamic State ha utilizzato il web e l’ha contaminato con un “malware del terrore”. I provider ci devono aiutare a bloccare questo “malware” con un antivirus automatico. Non vogliamo imporre nulla, per avere successo serve uno spirito collaborativo».
L’altra grande minaccia alle democrazie viene dagli attacchi, spesso organizzati da potenze straniere, che colpiscono sia le aziende sia i processi elettorali. Il primo pensiero è quello che è avvenuto negli Stati Uniti con l’elezione di Trump. Da noi si vota tra pochi mesi, siamo difesi?
«Dopo la direttiva Monti del 2013 adesso abbiamo la direttiva Gentiloni sulla cyberdefense. Uno scudo basato su tre pilastri, che compongono la risposta unitaria del sistema paese. Il più importante ovviamente è la prima linea costituita dall’Intelligence, dalle Forze armate, dalla Polizia postale e dal Dis che coordina il tutto».
E poi?
«Pochi lo sanno ma abbiamo messo in piedi un’alleanza con il mondo dell’accademia, abbiamo costruito un rapporto con 500 docenti italiani e un elevato numero di facoltà che ci tengono aggiornati».
Cinquecento sentinelle?
«Sentinelle no, ma ci aiutano con la loro elaborazione teorica».
E poi?
«Stiamo puntando su giovanissimi cervelli. Selezioniamo un’avanguardia digitale anche prima dell’ingresso all’università, perché il rapporto con il web, come è noto, è inversamente proporzionale all’età».
E tutto questo basta? Lei è sicuro?
«Non siamo al momento a conoscenza di elementi di minaccia, non c’è nulla che ci faccia pensare che le elezioni politiche possano essere condizionate. Ma la nostra, come dicevo, non è una tranquillità “statica”, abbiamo un’infrastruttura protettiva».
Il prossimo week end invece si vota in Lombardia e Veneto sui referendum autonomisti voluti dalla Lega. Visto l’esempio della Catalogna, non c’è il rischio di un’escalation che possa mettere in crisi l’unità nazionale?
«Non sono referendum secessionisti, i quesiti sono del tutto compatibili con la Costituzione. Tanto che le Regioni interessate hanno stipulato un protocollo di cooperazione con il ministero dell’Interno. Si può ovviamente non essere d’accordo con il contenuto, ma nei referendum non c’è nulla che evochi una minaccia all’unità del paese».
Mentre l’intervista si conclude, sul grande schermo alla destra del ministro scorrono le immagini dell’assassinio a Malta della giornalista Daphne Caruana Galizia. Minniti non si pronuncia sulle indagini, se ha un’idea su chi abbia piazzato la bomba se la tiene per sé. Ma ci tiene a dire che «è una morte sconvolgente che interroga l’Europa intera. E le autorità maltesi devono dare una risposta intransigente a questo omicidio, perché non si tratta di un fatto nazionale: è una sfida aperta ai principi fondamentali su cui si regge l’Europa».
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Gerson nel post Chelsea-Roma: “Volevamo i 3 punti ma non ci siamo riusciti. A casa con un punto importante” (VIDEO)
London- “Volevamo i 3 punti ma non ci siamo riusciti. Torniamo comunque a casa con un punto importante”, queste le dichiarazioni di Gerson da Londra, nel post Chelsea Roma.
VIDEO Intervista GERSON
TRE DOMANDE A… GERSON
Sulla sua prestazione e il lungo periodo lontano dai campi di calci durante il recupero, afferma: “Sapevo che nell’ultima partita disputata, la mia prestazione non era stata buona. Le ferie mi hanno aiutato a recuperare anche psicologicamente, sapevo che i tifosi credevano ancora in me al pari della dirigenza. Sono tornato con una testa diversa e sono soddisfatto perché ho sempre lavorato duro”. E aggiunge: “Sapevo che un giorno la mia occasione sarebbe arrivata e che sarei dovuto farmi trovare pronto quando quel momento sarebbe arrivato e sono contento che sia stato proprio oggi: il mister ha molta fiducia in me, sono contento di aver fatto una bella partita insieme a tutta la squadra”.
Sulla qualificazione in questo girone di Champions, Gerson afferma: “Iniziamo tutte le partite per vincerle, mancano ancora tre partite, si giocheranno punto a punto, tutte le partite sono importanti, non c’è ancora nulla di certificato”.
Infine, sul ruolo da esterno destro: “In Brasile già occupavo questa posizione, poi in Italia c’è un calcio diverso, più rapido, e la mia posizione si è spostata più verso il centro quindi non è una novità giocare da esterno destro, anzi sono contento di aver trovato la posizione che già occupavo in Brasile, quindi contento per questa prestazione e per il punto”.
Maria D’Auria
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Ruba al supermercato, arrestato 51enne
Ruba al supermercato, arrestato 51enne
I carabinieri della Stazione di Sant’Anastasia hanno fermato un 51enne di Casalnuovo di Napoli già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato arrestato dai militari dell’Arma nel supermercato presente all’interno del centro commerciale ”Le Aquile”, in via Pomigliano, subito dopo aver rubato diverse bottiglie di alcolici. La refurtiva è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.
Napoli città Accogliente: Cricket in spiaggia “I premio città di Napoli di Cricket
Il 22 Ottobre 2017 dalle ore 10.00 si terrà presso la Spiaggia pubblica di Bagnoli l’evento organizzato dall’Aics: “Napoli città accogliente – cricket in spiaggia”. L’evento vedrà competere quattro squadre di Cricket composte da rifugiati e richiedenti asilo per il “I premio città di Napoli di Cricket”.
L’Intento dell’iniziativa è di unire sport ed integrazione, il cricket rappresenta infatti lo sport più seguito nei paesi mediorientali, offrire la possibilità di continuare a praticare gli sport diffusi nei Paesi d’origine, permette un interscambio di valori con il Paese ospitante rappresentando motivo di integrazione.
L’AICS sostiene fortemente lo sport come veicolo di socializzazione e quindi di reintegrazione sociale. Ben sapendo che ciò si verifica, soprattutto, negli sport di squadra e comunque nelle attività fatte in gruppo: perché esistono delle regole, sia quelle che riguardano il gioco stesso che sono preesistenti, sia quelle che riguardano la preparazione tecnica ed atletica, che ogni gruppo si dà liberamente, tenendo conto della propria esperienza: in ambedue i casi queste regole costituiscono un potente fattore per il ripristino ed il mantenimento dell’esame di realtà. Quest’evento si svolgerà all’insegna del massimo fair Play e si spera in una grande partecipazione di pubblico per colorare una giornata con tanto sport e integrazione, a cui potranno assistere agli incontri per conoscere e speriamo apprezzare questo sport.
“Il nostro amore per lo sport, per l’integrazione, per lo stare insieme, è da sempre la nostra mission, – dichiara Alessandro Papaccio della Direzione Nazionale AICS – speriamo che quest’evento possa rappresentare un momento di integrazione e di inclusione, percorsi che lo sport può tracciare ed accompagnare.”
Il San Paolo pronto a riempirsi per il big match con l’Inter, ecco quanti biglietti sono stati staccati
La gara tra Napoli e Inter, sarà il big match della prossima giornata del campionato di Serie A. Il San Paolo è pronto a rispondere presente, infatti sono attese più di 50 mila persone ad assistere a questa partita, come riporta l’edizione odierna del quotidiano Il Mattino. Ecco un estratto: “Ieri è stato sfondato il muro delle 40000 unità di biglietti staccati, considerando anche i 6000 abbonati. La partita di sabato si avvia a superare il primato stagionale, appartenente al derby con il Benevento nel quale si registrarono 49.137 presenze. La previsione consentirebbe al Napoli di stabilire il primato in assoluto, superando anche la quota di 49.324 toccata nell’andata dei playoff di Champions League contro il Nizza”.
Careca:”Il Napoli può vincere lo scudetto. Mertens o Icardi? Sono il mio 20% ma scelgo il belga”
L’ ex attaccante del Napoli, Antonio Careca, ha rilasciato un’intervista all’ edizione odierna del quotidiano Il Corriere dello Sport. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni: “Questo Napoli merita lo scudetto, sarebbe giusto se accadesse. Io so cosa significa vincere lo scudetto a Napoli, non è come dalle altre parti. Io penso di essere il più grande tifoso che ci sia in giro, però sono anche razionale, e sfuggo dal clima festoso, non lo alimento: siamo ancora all’ottava giornata, è troppo presto per lasciarsi andare in proclami. Ma si possono fare ragionamenti che sostengono questa tesi. Direi che tutto ciò che sta realizzando il Napoli, da quattro o cinque anni, è giusto che abbia una naturale conclusione. Ma è anche chiaro ed indiscutibile che la strada è ancora lunga: c’è la Juventus che con i suoi sei scudetti consecutivi, c’è la Roma, c’è l’Inter che arriva sabato al San Paolo… però io dico Napoli. Napoli-Inter? Io spero che finisca come quella volta –ricorda Careca- come nell’ ’89 ovviamente. Però, ho visto anche l’Inter e sta attraversando un buon momento, gioca e riesce a vincere partite anche complicate. Il Napoli però mi da l’impressione di essere più squadra, ha un suo gioco collaudato ed ha tanta qualità. Rivedo le facce felici dei nostri tifosi e ripenso alla loro allegria. Non penso di esagerare se dico che Napoli è unica nel suo genere. Il Napoli diverte e lo scudetto sarebbe il giusto premio per tutti: per Sarri, per i calciatori che diventano protagonisti assoluti, per De Laurentiis che ha capito cosa vuole Napoli. Mi auguro che questi calciatori possano entrare nella Storia. Icardi o Mertens? Sono fortissimi entrambi. Mertens ha scoperto questo ruolo da poco, mentre Icardi lo conosce dalla nascita, ma secondo me il belga ha qualcosa in più. Ma sono entrambi il 20% di Careca”.
Milik, prosegue la riabilitazione dopo l’infortunio. Ecco quando potrebbe tornare in campo
Prosegue la riabilitazione di Arek Milik, dopo l’infortunio al legamento crociato rimediato allo stadio Mazza di Ferrara. Secondo quanto ha riportato l’edizione odierna del quotidiano La Gazzetta dello Sport, il polacco dovrebbe tornare a correre per il periodo di Natale e in campo per fine febbraio. Ecco un estratto di quanto scrive la rosea: “Intanto, il centravanti polacco sta intensificando la fase di riabilitazione dopo il secondo intervento, a distanza praticamente di un anno dal precedente, al legamento crociato. Per Natale l’ex centravanti dell’Ajax dovrebbe riprendere a correre, logico però che prima di vederlo un campo per una gara ufficiale (probabilmente a fine febbraio) verranno prese tutte le precauzioni del caso”.
Sarri e Guardiola a colloquio per mezz’ora: tra vino rosso e promesse
Napoli e Manchester City sono due delle squadre che giocano il miglior calcio in Europa. Merito di tutto ciò è anche degli allenatori, Maurizio Sarri e Pep Guardiola, i quali sono riusciti a dare alle proprie squadre un’impronta di gioco molto forte. I due tecnici durante le conferenze stampa di rito della vigilia si sono scambiati parecchi complimenti e secondo quanto riporta l’edizione odierna del quotidiano Il Corriere dello Sport, i due sarebbero stati a colloquio per circa mezz’ ora al termine della partita, accompagnando la chiacchierata con un bicchiere di vino rosso. Secondo il quotidiano, Sarri avrebbe concluso il colloquio dicendo “ti aspetto al San Paolo”.
Insigne, c’è il probabile forfait per la sfida con l’Inter, ecco chi potrebbe sostituirlo
Il calciatore del Napoli, Lorenzo Insigne è uscito nel secondo tempo della sfida di Champions league contro il Manchester City, a causa di una contrattura da affaticamento all’ adduttore destro. Lo scugnizzo di Frattamaggiore è in forte dubbio per il big match della prossima giornata contro l’ Inter, ed è per questo che secondo l’edizione odierna del quotidiano La Gazzetta dello Sport, il tecnico dei partenopei, Maurizio Sarri, sta già valutando altre soluzioni perché far giocare Insigne vorrebbe dire rischiare di mandarlo incontro ad un infortunio più grave. Scalpitano per una maglia da titolare Adam Ounas che è entrato bene nella sfida dell’ Ethiad Stadium ed Emanuele Giaccherini.
Chelsea-Roma 3-3, le nostre pagelle: buona la centesima per Dzeko, Gonalons freccia in su
PAGELLE CHELSEA-ROMA Ottima prestazione della Roma di Eusebio Di Francesco in terra londinese. Dopo la sconfitta contro il Napoli serviva una scossa ed una scossa è arrivata. Con il pareggio di stasera, i giallorossi si candidano seriamente al passaggio agli ottavi di finale. Ma vediamo come se la sono cavata i singoli giocatori :
ALISSON 6 – Troppo esposto dai compagni agli assalti di Hazard e Morata
PERES 5 – È l’anello debole di questa squadra. Sanguinoso l’errore commesso in occasione del secondo centro dei blues.
FAZIO 7 – Svetta su tutti, imposta e dirige i lavori. È suo l’assist di 30 metri che permette a Dzeko di realizzare la sua doppietta
JUAN JESUS 5 – Impreciso e un po’ distratto permette a David Luiz di insaccare l’angolo alle spalle di Alisson
KOLAROV 7 – Personalità da vendere. Sente il profumo di Premier e segna il secondo gol della stagione rimettendo i suoi in partita
NAINGGOLAN 6 – Una prestazione sufficiente. Conte gli ha creato intorno una vera e propria gabbia tattica limitandolo
GONALONS 7 – Dopo il disastro di Baku la partita del riscatto. Smista palloni a centrocampo con la maestria di un veterano ed in effetti lo è. Benvenuto.
STROOTMAN 6,5 – Tanta corsa e sacrificio per la squadra, non ha fatto rimpiangere Pellegrini.
GERSON 7 – Ha fatto il Berardi della situazione, schierato da esterno atipico. Confeziona anche l’assist a Nainggolan che il belga vanifica da solo davanti a Courtois.
DZEKO 8,5 – È la sua centesima partita in maglia giallorossa e la festeggia con una doppietta al Chelsea (squadra contro la quale non aveva mai segnato in carriera).
PEROTTI 6,5 – vanifica una buona occasione. Centrare la porta gli risulta sempre difficile, ma nel complesso bene.
Chelsea Roma| Di Francesco nel post partita: “Abbiamo commesso qualche ingenuità non errori tecnici. Il rammarico c’è”
Le dichiarazioni di Di Francesco nel post Chelsea Roma
Roma- Non c’è dubbio che la Roma in terra ospite abbia disputato una bella gara ottenendo un ottimo pareggio. Eppure ha sfiorato l’impresa, quella di tornarsene a casa con la vittoria in tasca. Contro un Chelsea un po’ sbiadito ha sfiorato più volte la vittoria dominando in largo e in lungo una gara che sembrava compromessa dal doppio svantaggio iniziale. Eppure gli uomini di Di Francesco non hanno mai smesso di crederci: non hanno abbassato mai la guardia, hanno rimontato e poi hanno ribaltato il risultato. I tifosi hanno iniziato a sognare finché il Chelsie, un po’ stordito e un po’ confuso, ha ingranato la marcia mancante ed è riuscito a pareggiare i conti. La Roma ha continuato a bersagliare la porta avversaria e il Chelsie, a fatica, è riuscita a blindare il risultato chiudendo la gara sul 3 a 3. In un quadro così spettacolare, il pareggio al tecnico abruzzese, va un po’ stretto. Ai microfoni di Premium Sport, Eusebio Di Francesco commenta così il risultato.
“Dzeko è nato per fare questi gol, è stato criticato troppo spesso ma stasera ha fatto la differenza lavorando come volevo, ha coperto le fasce come gli avevo chiesto.
Abbiamo commesso qualche ingenuità, non errori tecnici, ma ad esempio abbiamo permesso delle ripartenze con cui loro sono andati in gol, bisogna rivedere gli errori”.
Ma Di Francesco non dimentica la sconfitta contro il Napoli: “Abbiamo lottato qui in questo girone ma lo abbiamo fatto anche in campionato. Stasera abbiamo fatto un 70% di possesso palla che col Napoli non siamo riusciti a fare ma siamo consapevoli che se lavoriamo come dico, otterremo sicuramente altri risultati”.
Soddisfatto del gioco che ha messo in campo la sua squadra, afferma: “La squadra sta interpretando al meglio quello che gli avevo chiesto, il rammarico è che quando giochi così dovevi portare a casa il risultato”.
Maria D’Auria
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CHAMPIONS LEAGUE| CHELSEA ROMA 3-3. La Roma domina, tante occasioni ma difesa barcollante
Chelsea Roma 3-3. Una Roma strepitosa offre un grande spettacolo a Stamford Bridge dominando contro i Blues, la difesa è il suo tallone d’Achille
La Roma arriva al terzo appuntamento in Champions League e a Stamford Bridge incontra il Chelsea di Antonio Conte dopo aver racimolato 4 punti (con un pareggio contro l’Atletico Madrid e la vittoria a Baku con il Quarabag), gli stessi del Chelsea.
La squadra di Di Francesco stasera si gioca 3 punti fondamentali per proseguire il cammino europeo nella massima competizione continentale davanti a tremila tifosi giallorossi giunti fino a Londra per sostenere i propri beniamini.
Primo tempo
La Roma inizia la gara con un buon possesso palla, difesa e pressing alti, ma la prima occasione si presenta per i Blues al 7’: Morata in area conclude l’azione con un tiro a giro ma Allison para senza problemi.
All’8′ grande occasione per Perotti! L’attaccante argentino va via sulla trequarti, si infiltra tra le linee supera David Luiz, al limite dell’area e prova la conclusione, ma la palla finisce di poco sopra la traversa.
Al 9’ un errore della difesa giallorossa mette i brividi al portiere capitolino: in un retropassaggio di Fazio si insinua l’avversario che prova a sorprendere Alisson, ma il numero uno giallorosso non abbassa la guardia e allontana il tiro velenoso.
Un minuto dopo arriva il vantaggio del Chelsea su un’ingenuità dalla Roma: all’11’ David Luiz calcia verso la porta, Jesus ribatte male e la palla ritorna al riccioluto Luiz che fa partire un siluro preciso e potente, la palla termina in rete alle spalle dell’incolpevole Alisson.
Chelsea Roma 1-0
La Roma ha servito l’occasione all’avversaria in maniera molto ingenua, dopo aver commesso alcuni errori consecutivi.
Al 20’ brivido per i giallorossi, ancora un errore di Jesus che crea un buco a centrocampo. Morata, palla al piede s’invola verso la porta, il suo diagonale dal limite dell’area ecse fuori di poco. La Roma continua a sbagliare sul piano tecnico ed è in evidente difficoltà difensiva.
Alla mezz’ora occasionissima per la Roma con Nainggolan che, pescato in area da Strootman, tenta la conclusione a pochi passi da Cortouis, ma il portiere salva il risultato in tuffo respingendo con i piedi.
I giallorossi alzano il baricentro e aumentano il pressing.
Al 35’ ci prova Perotti dopo una bella giocata tenta la conclusione con un tiro centrale che termina tra le braccia del portiere.
Al 37’ raddoppio dei Blues! Ancora un “regalo” dei giallorossi agli avversari: tiro deviato di Morata che va a finire sui piedi di Hazard, l’attaccante a due passi da Alisson non sbaglia e trafigge la rete. Colpevoli Gonalons e Bruno Peres.
Chelsea Roma 0-2
Al 40’ Kolarov accorcia le distanze! L’11 giallorosso con un’azione dominante si impone in area e va dritto al tiro, nonostante la deviazione il suo siluro potente si stampa in rete.
Chelsea Roma 1-2. La gara si riapre.
Al 41’ Perotti verticalizza in area per Gerson che però non aggancia la palla.
Al 45’ Si conclude l’half time con una Roma che domina per possesso palla e manovra, ma sono troppi gli errori che determinano l’iniquo risultato.
Secondo tempo
Nella ripresa entrano in campo gli stesse formazioni del primo tempo.
La Roma riprende con atteggiamento sicuro e dominante, il Chelsea appare in difficoltà dopo pochi minuti mentre il pubblico giallorosso fa sentire la sua presenza con cori e incitamenti ad ogni azione.
Al 52’ prima sostituzione per Conte, esce David Luiz, dentro Pedro.
Al 62’ conclusione di Perotti con destro a giro, i giallorossi insistono, sono maturi i tempi per piegare gli avversari.
Al 63’ Rimonta della Roma! Dzeko agguanta il pareggio: cross di Fazio dal limite per il bosniaco che parte come un fulmine e si allunga in area fino a sferrare in porta un gol strepitoso!
CHELSEA ROMA 2-2
La Roma continua a fare bene e semina panico dalle parti di Courtois, una Roma che sta stordendo gli avversari dinanzi all’incredulità dei padroni di casa e degli spettatori.
Al 71’ dopo la rimonta arriva il ribaltone dei giallorossi! Sugli sviluppi di un calcio di punizione Dzeko in area trova la zuccata vincente!
CHELSEA ROMA 2-3
Al 73’ arriva il primo cambio per la Roma, entra Pellegrini al posto di un dolorante Gerson
Al 75’ arriva il pareggio dei Blues con HAZARD! Un’incredibile gara densa di sorprese. Ancora un problema difensivo della squadra di Di Francesco cagiona l’ennesima rete: Hazard smarcato in area piazza di testa con facilità il gol del pareggiotto.
CHELSEA ROMA 3-3
La risposta immediata di Nainggolan che sfiora nuovamente il gol del vantaggio!
Al 77′ seconda sostituzione per il Chelsea, fuori Zappacosta per Rudiger.
All’80’ ancora Dzeko a un soffio dal gol, riceve da sinistra e trova la traiettoria giusta al centro dell’area, colpisce di testa ma la palla esce fuori di un soffio.
82′ Ancora un cambio per Di Francesco: dentro Florenzi, fuori Strootman. Secondo cambio per la Roma che ha avuto il 60% di possesso palla. Squadre visibilmente stanche ma rimane tutto aperto fino all’ultimo minuto.
Viene concesso 1’ di recupero, la gara si chiude sul 3-3 con la Roma in attacco.
Ovazione per i giocatori giallorossi sotto il settore ospiti per un risultato che ha soddisfatto i tifosi ed uno spettacolo che ha deliziato la vista di tutti gli spettatori.
FORMAZIONI
CHELSEA: Courtois; Azpilicueta, Christiensen, Cahill; David Luiz; Zappacosta, Fabregas, Bakayoko, Marcos Alonso; Hazard, Morata.
A disp.: Caballero, Rüdiger, Scott, Willian, Batshuayi. Pedro, Kenedy.
All. Conte.
ROMA: Alisson; Bruno Peres, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Strootman, Gonalons, Nainggolan; Gerson, Dzeko, Perotti.
A disp.: Skorupski, Moreno, De Rossi, Pellegrini, Florenzi, El Shaarawy, Ünder.
All. Di Francesco.
Arbitro: Skomina (SLO)
Assistenti: Prapotnik e Vukan. IV uomo: Kordez. Assistenti di porta:Jug e Obrenovic
Cronaca testuale di Maria D’Auria
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