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Ginnastica artistica maschile, Castellammare ospiterà il pubblico delle grandi occasioni in vista delle gare

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Castellammare di Stabia ospiterà il pubblico delle grandi occasioni per la seconda prova regionale di serie C1, C2, C3 in Zona Tecnica, di ginnastica artistica maschile. Le due società umbre la Fortebraccio Perugia e il CLT Terni saranno in trasferta nella città delle acque. Gli umbri sono stati inseriti nella Zona sud, ovvero con le regioni del mezzogiorno italiano, ma le classifiche restano separate.

Questi i risultati raggiunti fino ad ora e riportati da SporTerni.it:

“Campionato di serie C1 – La vittoria è andata alla società Delfino di Lecce, al secondo posto si è classificata la società La Rosa e al terzo la Polisportiva CLT, con gli atleti Gianmarco Bragoni, Leonardo Bragoni, Jacopo Giovagnoli e Leonardo Menecali.

Campionato di serie C2 – Successo del Centro Ginnastica Napoli, la Fortebraccio si è piazzata ottava con questi atleti: Diego Barchiesi, Piero Biscarini e Cristian Peverini.

Campionato di serie C3 – Vittoria ancora della Delfino; al quinto posto la seconda squadra della Fortebraccio (formata da Leonardo Bagnetti e Gabriele Tantucci), al sesto posto si è clasificata invece la prima squadra della stessa Fortebraccio (con Djavan Dennis ed Emanuele Galatà); in dodicesima posizione il CLT (Vincenzo Caracci Montalbano e Giulio Pero)

Le prime squadre di ogni serie e di ogni regione sono qualificate di diritto alla fase nazionale, che si svolgerà a Modena il 25 e 26 novembre”.

Anche New York colpita da un attacco spontaneo e rudimentale dolorosamente noto in Europa

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 Le indagini puntano a una cellula uzbeka che potrebbe essere attiva negli Stati Uniti. L’attacco è stato pianificato per settimane. Come scrive Lorenzo Vidino, nonostante «negli ultimi anni le autorità di New York siano riuscite a smantellare svariate cellule jihadiste, era inevitabile che, prima o poi, una di quelle forme di attacco spontanee e rudimentali, riuscisse a mietere vittime nella fortezza». Ora è caccia ai complici di Sayfullo Saipov, il diciannovenne jihadista che martedì ha ucciso otto persone a New York.

La fortezza violata dai jihadisti

Con l’attentato di martedì il movimento jihadista è tornato a colpire uno dei suoi obiettivi classici, quella New York che nell’iconografia dell’estremismo islamico rappresenta il simbolo del potere economico dell’odiata America. Negli anni immediatamente successivi all’11 settembre era stata Al Qaeda che aveva provato a replicare gli attacchi alle Torri Gemelle con operazioni spettacolari. Elaborato piani che prevedevano la detonazione di limousine cariche di esplosivi davanti a Wall Street o il taglio dei cavi del ponte che collega Manhattan al New Jersey e che furono regolarmente sventati dall’intelligence americana, che teneva sotto stretto controllo le comunicazioni tra la leadership qaedista nascosta tra Pakistan e Afghanistan e gli operativi infiltrati in territorio americano.

Il fatto che New York fosse l’obiettivo primario del terrorismo jihadista aveva portato ad una massiccia concentrazione di forze anti-terrorismo nella città. L’ufficio newyorkese dell’Fbi è il più grande del Paese e ha centinaia di analisti dedicati all’antiterrorismo.

E nei mesi successivi all’11 settembre l’allora sindaco Rudolph Giuliani aveva reso la polizia della città una forza antiterrorismo non meno poderosa e aggressiva delle varie agenzie federali. Migliaia di analisti e detective specializzati in antiterrorismo, traduttori da ogni lingua, reclutamento massiccio tra minoranze etniche in modo da poter infiltrare moschee e comunità islamiche. A tal riguardo farà di sicuro discutere nei prossimi giorni il fatto che anni fa la polizia di New York monitorasse regolarmente la moschea Omar di Paterson, New Jersey, e che dalle prime informazioni pare essere il luogo di culto frequentato dall’attentatore di mercoledì. Il programma era stato sospeso dopo che l’American Civil Liberties Union e altre organizzazioni dei diritti civili avevano iniziato una battaglia legale contro la città di New York, definendo le azioni di monitoraggio a tappeto di moschee un’inaccettabile stigmatizzazione di un’intera comunità e mettendone in dubbio la costituzionalità.

L’elaborato sistema di difesa della «Fortezza New York», come a volte viene definita dagli addetti ai lavori, ha funzionato contro le trame «classiche» del terrorismo jihadista, fatte di comunicazioni e passaggi di denaro transcontinentali e perciò più facili da intercettare. Negli ultimi anni le autorità di New York sono riuscite a smantellare svariate cellule jihadiste, perlopiù composte da simpatizzanti dello Stato Islamico senza formali affiliazioni con il gruppo. Ma era inevitabile che comunque, prima o poi, una di quelle forme di attacco spontanee, rudimentali e proprio per questo praticamente impossibili da fermare riuscisse a mietere vittime nella metropoli.

Con il mito dell’invulnerabilità di New York si dovrebbe sgonfiare anche la convinzione, assolutamente non supportata dai fatti, che l’America sia immune dall’ondata di terrorismo scatenata dallo Stato Islamico in Europa negli ultimi anni, che sia un’isola felice non toccata dalla piaga della radicalizzazione che affligge l’Europa. I numeri dimostrano chiaramente come questa percezione, comune su entrambe le sponde dell’Atlantico, non sia veritiera. Da quando è iniziata la mobilitazione per lo Stato Islamico le autorità americane hanno arrestato 143 soggetti, un terzo dei quali progettava attacchi sul suolo americano. I foreign fighter stelle e strisce partiti per Siria e Iraq sono, secondo stime ufficiali dell’FBI, circa 250 – un numero molto inferiore a quello dei francesi (1700) o degli inglesi (900), ma comunque doppio di quello degli italiani. Da notare il fatto che la stragrande maggioranza dei soggetti radicalizzati sono nati o perlomeno hanno vissuto per lungo tempo, e si sono quindi radicalizzati, negli Stati Uniti.

Fatto ancora più rilevante, l’America è il secondo Paese più colpito da atti di terrorismo di matrice jihadista nei tre anni e mezzo che vanno dalla dichiarazione del Califfato (giugno 2014) a oggi. Il database di attacchi mantenuto dall’Ispi e dalla George Washington University dimostra infatti che, se la Francia è il Paese più colpito (22 attacchi), l’America ha visto 18 attacchi sul suo territorio. Ancor più che in Europa, la maggior parte di essi sono state azioni effettuate da cani sciolti, soggetti che hanno solo un’affiliazione ideologica con lo Stato Islamico. Ma, grazie anche all’indiscriminato accesso ad armi automatiche, anche le azioni di questi lupi solitari hanno a volte avuto effetti devastanti – si pensi ai 14 morti dell’attentato del 2015 a San Bernardino o alla strage alla discoteca Pulse di Orlando nel 2016 (49 morti).

Sarà ora interessante vedere quale sarà la reazione del presidente Trump, che ha sempre tacciato la radicalizzazione jihadista come un problema europeo da tenere fuori dalle porte dell’America.

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lastampa/La fortezza violata dai jihadisti LORENZO VIDINO

Sconcerti: “Hamsik è scomparso. Dopo Insigne ho visto il City”

Sconcerti: “Hamsik è scomparso. Dopo Insigne ho visto il City”

Mario Sconcerti per il Corriere della Sera: “È stata forse la più bella partita da molto tempo a questa parte, ma la differenza è stata netta. Il Napoli l’ha guidata, comandata per 20 minuti fino a segnare un gol perfetto con Insigne dopo una triangolazione esatta con Mertens, poi c’è stato quasi soltanto il City. Così, a caldo, solo Insigne esce con lo stesso valore degli avversari. Mertens è rimasto potenziale, Hamsik è andato scomparendo nel ritorno del City, tutti gli altri su una linea di splendida normalità, non oltre. È stata la partita di due squadre simili, guidate da due maestri, con una differenza tecnica molto importante e molto ha pesato l’uscita di Ghoulam. Il City ha cercato di riposarsi in partita, non si può vincere dominando per cento minuti. Ma ogni volta che ha avuto bisogno, è ripartito con una forza e una quantità di uomini impressionante. Mai meno di cinque ad accompagnare l’azione. È il successo di un’applicazione, di tanto lavoro, ma anche di una qualità media dei singoli giocatori che dalla difesa all’altra area sanno trasformare un passaggio in un assist. Il Napoli in una partita ha preso più della metà dei gol presi in campionato. In quattro gare di Champions arriva a 8 gol subìti, una media che non merita ma ha ottenuto e che segna un limite. Con più spazi, il City ha giocato meglio che all’andata, ha segnato almeno due gol in puro contropiede. Il Napoli ha saputo solo giocare, quando ha potuto. Non so dove porti fino in fondo questo risultato, forse alla consapevolezza di un limite abbastanza comune, ma aiuta capire che il City non è una regola, è l’eccezione. Nessuno in Italia gioca con due ali che non seguono i propri terzini. Questo raddoppia la velocità di Sané e Sterling. Nessun centrocampista in Italia si ferma in mezzo al campo, De Bruyne sì. E poi fa ripartire tutti. Dispiace che questa lezione sia arrivata a una squadra maestra come il Napoli, ma nella grande bellezza della partita c’è anche il peso di questa differenza: quanto il City abbia dominato un grande avversario. La Champions per le italiane resta comunque un gioco aperto. È semmai un momento interessantissimo dal punto di vista tecnico. Giocano tutti bene, in generale nessuno benissimo. Lì viviamo anche noi” .

L’holtel “Il Saraceno” ceduto ai De Siano, amici di Silvio Berlusconi

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Amalfi – Il Grand Hotel “Il Saraceno” sarebbe stato venduto per circa 30 milioni alla famiglia De Siano, prestigiosi albergatori originari dell’isola di Ischia. Tra di loro c’è Domenico De Siano, senatore di Forza Italia, e in stretti rapporti con Silvio Berlusconi. La struttura è un fiore all’occhiello per la costiera amalfitana, con le due 55 camere e l’accesso diretto sul mare.

Anche altri alberghi sono in vendita come riporta PositanoNews: c’è il Furore Inn, acquistato dagli Irollo di Castellammare di Stabia per poco più di tre milioni di euro , di cui si aspetta la riapertura dopo tante traversie, e l’Hotel Palumbo di Ravello oramai arrivato a soli 7 milioni e passa di euro, dove poteva essere venduto prima dell’asta anche a De Laurentiis per almeno il doppio, con l’ennesima asta prevista per il 21 marzo 2018 a Salerno.

Gazzetta su Insigne: “Gol stupendo, dribbling a ripetizione”

Gazzetta su Insigne: “Gol stupendo, dribbling a ripetizione”

NapoliManchester City resta la partita di Lorenzo Insigne. La Gazzzetta dello Sport scrive:  “Un gol stupendo, una traversa, dribbling a ripetizione sul povero Delph. Per mezzora scarsa Insigne e compagnia hanno fatto luccicare gli occhi. La partenza del Napoli è stata stupenda, spettacolare, quasi perfetta. Il City intontito non riusciva a reagire al pressing alto e ai fraseggi a cento all’ora degli azzurri. E dopo un paio di affondi arrivati fino all’area, ecco il triangolo Mertens-Insigne con Lorenzo il magnifico che s’accentra e beffa Ederson infilando la palla nell’angolo lontano. Se c’è un uomo che può far suonare ancora il Napoli in Europa questo è il signor Cento Milioni Insigne, e se non ha la dieci di Maradona è meglio, che certe eredità e certi gradi di parentela a volte sono ingombranti”.

Real Forio:esordio con pioggia di gol per Impagliazzo,termina 3-3 con l’Afro

A cura di Simone Vicidomini

Il Real Forio torna a casa con un pareggio pirotecnico sul risultato di 3-3 dalla trasferta di Mugnano contro l’Afro Napoli United,gara valida per l’andata degli ottavi di finale di Coppa Italia Dilettanti Campania. Con lo stesso risultato la squadra foriana nello scorso turno,si qualificò eliminando il Casoria. Dopo il cambio tecnico in panchina di mister Leo con il ritorno al timone di Franco Impagliazzo,il neo tecnico sceglie di mandare in campo una squadra con qualche cambio optando un 4-5-1,con il rientrante G. Calise finito in tribuna per scelta tecnica nella precedente guida tecnica di Leo. I foriani sbloccano subito la gara con Castagna ma dopo pochi minuti la squadra di casa ribalta il risultato prima con Dos Santos Arcelino che trova il gol del pareggio e poi Iervolino che firma il momentaneo vantaggio. Sul finire del primo tempo è Sannino a trovare il gol del pareggio del 2-2. La squadra biancoverde rientra in campo più determinata e infatti trovano il nuovo vantaggio ancora con Sannino,che realizza al meglio un calcio di punizione. La squadra locale sembra accusare il colpo,ma non demorde e Iervolino firma il definitivo pareggio sul 3-3. Il Real Forio si conferma squadra di Coppa,ancora un ottima prestazione in campo,risultato positivo e pioggia di gol. Ma tutto questo si vedeva anche sotto la guida tecnica di Flavio Leo,certo per vedere una probabile formazione titolare per il tecnico ci sarà da lavorare,anche perchè sabato al “Calise” arriva la capolista Savoia.

Le Formazioni. Il Real Forio deve fare meno di Iacono.F e Rubino fermati dal giudice sportivo e Cantelli fermo ai box per infortunio. Impagliazzo opta per un 4-5-1 con Mennella fra i pali e la difesa formata da Conte,Calise G,Calise N,e Iacono. A centrocampo con Boria e Castagna insieme a Trofa,Aiello e Sannino. In avanti l’unica punta Savio. Sul versante opposto mister Ambrosino sceglie di fare ampio turn over.

La sintesi. I padroni di casa partono con il piglio giusto e si rendono pericolosi con l’ex Procida Dodò, ma il Real Forio contrattacca e mette in difficoltà la difesa locale in un paio di occasioni. Al 15′ si sblocca la gara con Castagna che trova lo spazio nell’area piccola a segna il gol del vantaggio. Al 19′ Savio sfiora il raddoppio,ma i locali salvano in extremis. Al 20′ ci pensa Dos Santos M, a trovare la rete del pari su calcio d’angolo. Al 36′ i locali ribaltano il risultato con Iervolino che stacca di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.Dopo appena un giro di lancette Sannino firma il gol del 2-2 con le squadre che chiudono la prima frazione di gioco. Nella ripresa le squadre ritorno in campo con tutti i 22 effettivi del primo tempo. Il Real Forio conquista un calcio di punizione dal limite dell’area con De Fenza che commette fallo e viene ammonito. Sulla battuta va Sannino che trasforma alla perfezione e si regala la doppietta personale. Al 68′ però arriva la doccia fredda per i biancoverdi,quando pensavano di poter controllare il risultato i locali timbrano il gol del pareggio,con Iervolino ,che è lesto nell’approfittare di un pallone vagante dopo un paio di rimpalli. Sul finale l’Afro va vicino al vantaggio per la quarta rete sfruttando un contropiede. La partita termina con uno scoppiettante 3-3.

 

Villa Stuart, Mariani: “Ghoulam in arrivo: appuntamento ad ora di pranzo”

Villa Stuart, Mariani: “Ghoulam in arrivo: appuntamento ad ora di pranzo”

Come riportato dall’emittente radiofonica ufficiale del Napoli, Radio Kiss Kiss Napoli, sul proprio account di Twitter, il calciatore è in viaggio verso la clinica Villa Stuart di Roma. Il professor Pier Paolo Mariani ha rilasciato una breve dichiarazione: “Ghoulam in arrivo: appuntamento ad ora di pranzo col calciatore per valutare l’entità dell’infortunio”.

Gabbiadini: “Napoli, Juve ed Inter per lo scudetto. Sarri prepara anche le rimesse laterali, maniacale”

Gabbiadini: “Napoli, Juve ed Inter per lo scudetto. Sarri prepara anche le rimesse laterali, maniacale”

Manolo Gabbiadini, attaccante del Southampton ed ex Napoli, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport: “L’Italia va al Mondiale. Per forza, non ci sono alternative. Lo vogliamo noi e lo vogliono i tifosi. Come si trova in Inghilterra? Si vive un bel calcio. Volevo fare quest’esperienza e ora me la sto godendo. Insieme a me ci sono mia moglie Martina e mio figlio Tommaso. La Premier è bellissima, molto istintiva. Qui si gioca un calcio meno tattico rispetto a quello italiano. Non c’è un campionato migliore dell’altro, ognuno è affascinante a modo suo. Il mio arrivo al Southampton? Ero già preparato, la trattativa è durata un mesetto. Nel frattempo mi sono informato sulla città. Ho sentito anche Graziano Pellè, che era stato al Southampton prima di me: mi aveva detto che la città è bella e c’è una società fatta di persone perbene. Cosa mi manca dell’Italia? Il cibo. In particolare i tortellini in brodo. Con il freddo che fa qui mi farebbero comodo. Il calciatore che qui mi ha impressionato di più tecnicamente è Boufal. Con la palla al piede è impressionante. Se avesse giocato a calcio a 5 sarebbe diventato il Maradona del calcetto. Mi ispiravo a Diego Milito. Quando ci siamo affrontati gli ho chiesto la maglia, ma non me l’ha data perché aveva perso ed era arrabbiato. Non sono un collezionista di maglie, quelle che mi regalano le do sempre in beneficenza. Chi vince lo scudetto? Il Napoli sta facendo cose importanti. Sono due anni che gioca il miglior calcio in Italia, è stato bravo Sarri a dare la sua impronta alla squadra. Spalletti ha dato qualcosa in più all’Inter che non avendo le coppe è agevolata. Ma c’è sempre la Juventus. Se la giocheranno queste tre squadre. Sarri è molto attento ai particolari, quasi maniacale. Non vuole lasciare nulla al caso, prepara anche le rimesse laterali. Qual è il gol al quale sono più legato? Forse il primo in Serie A. Ma anche quello fatto a Napoli con la maglia del Bologna, la rete dell’1-0. Quando si entra al San Paolo è sempre emozionante, figuratevi a 20 anni”. 

 

Hamsik: “Puniti ad ogni errore, ma ci crediamo ancora!”

Le sue parole

Marek Hamsik ha parlato attraverso il sito ufficiale dopo Napoli-Manchester City: “La squadra di casa ha iniziato molto bene. Marek è stato entusiasta dell’attività, i primi due gol che ha mandato all’obiettivo. “Abbiamo giocato eccezionalmente bene nella prima mezz’ora, penso sia stata la mezz’ora migliore di sempre che io ricordi in maglia azzurra. E’ un peccato aver segnat un solo gol: piccoli dettagli si sono rivelati decisivi questa sera. Il City si è rivelata una grande squadra. Ci ha puniti ad ogni errore che abbiamo commesso. Lo Shakhtar ha sei punti di vantaggio adesso in Champions su di noi e la possibilità di qualificarci esiste ancora: combatteremo fino alla fine”.

Visto dalla Panchina – La notte delle stelle, ma ora dobbiamo vincerle tutte!

Visto dalla Panchina – La notte delle stelle, ma ora dobbiamo vincerle tutte!

E’ il palcoscenico più prestigioso d’Europa, ma questo ce lo abbiamo ben chiaro in mente tutti; dobbiamo andare a mille, fare il doppio del nostro meglio. Voglio vedervi dare l’anima, è fondamentale essere su tutti i palloni. Partiti, dobbiamo riuscire a non farci schiacciare come all’andata. Bene Ghoulam con i cross dalla fascia, ma se ci fosse qualcuno a raccogliere in area… Certo che loro picchiano, Otamendi entra spesso duro; dovremmo imparare anche noi ad essere più rudi, all’occorrenza. Stiamo controllando bene, riusciamo a cominciare il gioco come piace a noi, ma dobbiamo stare attenti lì dietro, i contropiede possono essere letali. Mertens gira bene in mezzo, ma il portiere è attento e controlla. Per adesso esistiamo solo noi, se continuiamo così potremmo essere premiati.. Dries Mertens al limite dell’area, cerca e trova Lorenzo che con un preciso tiro a giro segna un gran gol!!! 1 a 0, bene così! Adesso siamo padroni del gioco, ma vedo Ghoulam in difficoltà fisica… non ce la fa, tocca sostituirlo… siamo solo alla mezz’ora e dobbiamo inventarci qualcosa; entra Maggio, e Hysaj lo spostiamo a sinistra. Aguero in area, attenzione a quel cobra!!! Calcio d’angolo per loro, de Bruyne ha un compasso al posto del piede, e pesca Otamendi che svetta più su di tutti… accidenti, 1 a 1. E’ una mazzata, e sembriamo in bambola ora… traversa di Stones! rischiamo di compromettere tutto adesso… Per fortuna i due minuti di recupero finiscono senza ulteriori patemi.

Ragazzi, lo sapevamo che potevamo essere colpiti in ogni momento, questi sono forti davvero. Ma mi aspetto da voi che sappiate reagire, dobbiamo imporre il nostro gioco in casa nostra. Niente alibi, dimostrare che siamo all’altezza della competizione!
Si riparte, e loro sono già dal nostro lato; calcio d’angolo, ancora una palla inattiva e ancora Stones che svetta più alto di tutti; palla sul palo che si insacca in maniera imperiosa. Nulla da fare, siamo sempre in difficoltà sulle palle alte. 1 a 2, adesso si fa dura davvero. Eppure siamo vivi, Mertens cerca di saltare tutti in serpentina, e Insigne fa partire un gran tiro che si stampa sulla traversa. Siamo anche sfortunati!!! Ragazzi i calci d’angolo teniamoli bassi, come abbiamo provato in settimana… ed ecco che veniamo premiati!!! Sané viene sanzionato, fallo in netto ritardo e rigore per noi: Jorginjho sul pallone, tiro ed è gooooool!!! 2 a 2 e palla al centro!!! adesso siamo pericolosi, Callejon spara sul portiere a pochi passi, poteva essere il sorpasso, maledizione!!! contropiede loro, Sané contrastato da Hysaj, sfortuna vuole che la palla finisce sui piedi di Aguero che non si fa pregare e segna. 2 a 3, siamo di nuovo sotto… Tempo di cambi, il mio amico Pep Guardiola toglie Gundogan per David Silva, e Bernardo Silva per Aguero; giustamente, i gol li ha fatti già, il furbacchione… Dentro Rog per un Allan esausto, e Ounas per Jorginho. Il pallone non riusciamo più a farlo scorrere come nel primo tempo, siamo un po’ demoralizzati. Purtroppo loro ci puniscono ancora una volta, con De Bruyne che serve Sterling, il quale batte Pepe Reina con una gran botta. 2 a 4, e stavolta finisce così. Sarà davvero dura passare adesso, dobbiamo vincerne due e sperare… Testa al Chievo, anche se questo pubblico che canta “Un giorno all’improvviso” pur avendo perso, meriterebbe ben altro…

a cura di Fabiano Malacario

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Una notte indimenticabile

EDITORIALE di Maria D’Auria Una notte indimenticabile. 

Roma – All’indomani della “caduta” del Napoli sul proprio campo contro il Mancheser (2-4) e di uno sterile pareggio della Juve in terra spagnola (1-1), la vittoria in Champions della Roma sul Chelsie assume un aspetto ancora più “magico”. “Un risultato incredibile ma meritato”, così Florenzi ha definito la vittoria giallorossa di martedì sera sul Chelsea per 3 a 0. E se gli si chiede di chi è il merito di questa Roma così in forma, non cerca un eroe per la strabiliante serata, ma risponde che il merito è della Roma, di tutta la squadra e di chi lavora per essa, dal magazziniere all’addetto stampa.

Il gruppo si è compattato, risulta molto unito e si vede: “Ognuno dà tutto quello che può per fare una Roma migliore, quella che tutti vogliono, compresi i tifosi della Roma”, sostiene l’attaccante romano. E partita dopo partita,  “la Roma migliore” oggi c’è. Il regista di questa Roma che piace un po’ a tutti, è  un allenatore che da dietro le quinte dirige le scene migliori che apprezziamo poi in campo. Lavora molto sulle partite, ha costruito una difesa migliore, i giocatori cominciano ad essere più cinici e determinati sulle azioni in avanti, si muovono con fiducia sacrificando anche i propri ruoli e i risultati poi arrivano: una gioia per gli occhi degli spettatori, anche di quelli più scettici.

La corsa in Champions continua così con grandi soddisfazioni per Di Francesco & company che il prossimo 22 novembre saranno pronti ad affrontare i madrileni dell’Atletico Madrid. In attesa di un nuovo spettacolo, la vittoria contro il Chelsea resta un momento memorabile, una vittoria che è molto più di un obiettivo centrato, non certo un punto di arrivo ma un punto da cui ricominciare.

Quella serata ha regalato alla Roma il primo posto nel suo girone di Champions League, a un passo dagli ottavi, sbaragliando ogni pronostico e posizionandosi dinanzi ai temibili avversari, l’Atletico Madrid e il Chelsea. Quella serata ha anche incoronato un nuovo fuoriclasse che con il suo gol al 40esimo secondo e la sua prima doppietta in Champions League, entra di diritto nella storia del calcio: Stephan El Shaarawy dedica la vittoria alla sua famiglia presente lì, in quella magica notte, all’Olimpico. “Sono quelle notti indimenticabili che ti porti dietro per tutta la vita, per l’importanza della gara e per l’atmosfera che c’era, una serata speciale”. Per il Faraone la squadra ha fatto una gara perfetta e si dichiara molto soddisfatto a livello personale per la vittoria della squadra e per la sua prima doppietta in Champions, un momento molto speciale arrivato nella settimana del suo compleanno. “Eravamo consapevoli di fare una grande gara e l’abbiamo fatta. Questa vittoria ci dà più forza e consapevolezza dei nostri mezzi, ora dobbiamo dare continuità ai risultati” (Video). I buoni propositi ci sono, i mezzi per realizzarli anche. Per sapere se ciò accadrà, basterà guardare il seguito di questo film prodotto da Di Francesco & Co., disponibile prossimamente nei campi italiani e internazionali.

Maria D’Auria

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Video El Shaarawy- Intervista post Roma-Chelsea

Da Castellammare, a Gragnano fino al Senato: l’ascesa di Mario D’Apuzzo

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Lo stabiese Mario D’Apuzzo entrerà al Senato. L’attuale vicesindaco del Comune di Gragnano farà il suo ingresso a Palazzo Madama in sostituzione di Ciro Falanga, il senatore che in estate si è dimesso dal suo incarico, per i contrasti dovuti a un disegno di legge sull’edilizia abusiva e i relativi metodi per contrastarla.

Ricordiamo che D’Apuzzo è stato anche consigliere comunale di Castellammare di Stabia quando le redini della città erano affidate a Luigi Bobbio e poi a Cuomo. Ora si presentano grandi opportunità per il politico stabiese con un suo ingresso in Parlamento.

FOTO – Jorginho: “Ci dispiace molto per il risultato, ma restiamo uniti e fiduciosi…non si molla!”

FOTO – Jorginho: “Ci dispiace molto per il risultato, ma restiamo uniti e fiduciosi…non si molla!”

Ci dispiace molto per il risultato, ma restiamo uniti e fiduciosi che ce la possiamo ancora fare… non si molla niente, è il messaggio scritto da Jorginho sul proprio profilo Instagram dopo la sconfitta interna contro il City. In allegato anche una foto.

VIDEO ViViCentro – Jorginho: “C’è speranza, ci crediamo: vogliamo sei punti. Sul rigore con Mertens…”

Queste le sue parole ai nostri microfoni

Jorginho, centrocampista del Napoli, ha parlato in mixed-zone al termine di Napoli-Manchester City, ai micrfofoni di ViViCentro: “L’episodio cruciale è il gol fallito da Callejon sul 2-2 e il contropiede del City per il 3-2? Può essere. Dobbiamo guardare tutta la partita però e non l’episodio specifico, anche se il calcio è questo: al primo errore ti puniscono a questi livelli. Sei punti nelle prossime due? Sì, finchè c’è speranza noi ci crediamo. Cercheremo di vincere queste due partite che sarà fondamentale per noi. Episodio del rigore, tiro alla Maradona? Lo tiro a caso, scelgo un angolo e calcio! Era già un po’ deciso fra me e Dries che avrei calciato io. Ci siamo guardati, ho preso il pallone ed è andata bene fortunatamente. Uscita di Ghoulam? Non credo per il singolo, hanno approfittato del nostro momento negativo che non si capiva bene chi usciva e chi entrava. Ci han messo in difficoltà a fine primo tempo, ma ci siamo ripresi bene nel secondo tempo creando tanto e mettendo in difficoltà una squadra molto forte”.

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino

 

Limiti alla Fincantieri di Castellammare: nessun grande investimento nella città

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Limiti al cantiere di Castellammare di Stabia: la Fincantieri dovrà costruire solo traghetti e navi di piccole e medie dimensioni. Niente navi da crociere o imponenti.

Disillusi di nuovo i dipendenti del cantiere stabiese che, da anni ormai, aspettavano che le promesse fatte durante le elezioni politiche trovassero una realizzazione. A demolire ogni speranza sono state le dichiarazioni del presidente dell’Autorità Portuale del Mare Tirreno Centrale, Pietro Spirito, che senza mezzi termini ha informato che non ci saranno grandi finanziamenti a Castellammare.

New York, caccia ai complici del killer dell’Isis

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E’ caccia ai complici di Sayfullo Saipov, il diciannovenne jihadista che martedì ha ucciso otto persone a New YorkLe indagini puntano a una cellula uzbeka che potrebbe essere attiva negli Stati Uniti. L’attacco è stato pianificato per settimane. Come scrive Lorenzo Vidino, nonostante «negli ultimi anni le autorità di New York siano riuscite a smantellare svariate cellule jihadiste, era inevitabile che, prima o poi, una di quelle forme di attacco spontanee e rudimentali, riuscisse a mietere vittime nella fortezza».

La strage non ferma New York. Maratona blindata: sarà sicura

Tornano le biciclette lungo l’Hudson. Confermato l’evento di domenica. Perquisita la casa del killer. L’Fbi individua un altro uomo legato all’attentato

NEW YORK  – Le biciclette sono tornate a popolare l’Hudson River Park, la pista ciclabile che costeggia il fiume Hudson dalla 59

Strada sino a Battery Park. Certo i segni della strage di Halloween ci sono ancora, come evidenziano le transenne lungo il tratto dal Pier 40 a Chambers Street, all’altezza di Tribeca. Tutto attorno però risuonano segnali di quella vita alla quale la Grande Mela non vuole rinunciare. Il dolore per gli otto morti e almeno dodici feriti è vivo: ieri a Wall Street e negli uffici pubblici è stato osservato un minuto di raccoglimento.Poi però tutti al lavoro, compresa l’imponente macchina che organizza la maratona di domenica. Solo il terrore della natura, con l’uragano Sandy, è riuscito a fermare la manifestazione podistica più famosa del Pianeta. «La maratona si farà», confermano il sindaco di New York Bill de Blasio e il governatore Andrew Cuomo, mentre gli organizzatori parlano di almeno 50 mila partecipanti. Molti si allenano proprio sull’Hudson River Park: «No fear», nessuna paura. Sarà una maratona blindata, ma lo sarebbe stata comunque, perché la City è vaccinata a tutto questo, resiliente a suo modo, e sa come prendere le contromisure. «Ingenti – assicurano gli organizzatori -. Il monitoraggio è continuo, consideriamo ogni modifica o rafforzamento del caso». La sicurezza è raddoppiata in ogni luogo sensibile, dalle stazioni di treni e metro alle scuole, passando per i parchi pubblici.

Il capo della polizia di New York James P. O’Neill è perentorio: «La maratona sarà un evento sicuro». Decisive in questo senso potrebbero essere le indagini che Fbi, polizia e antiterrorismo stanno portando avanti senza sosta dalla cattura di Sayfullo Saipov, il jihadista dell’Uzbekistan, Paese che non rientra nella lista nera del «muslim ban». Gli investigatori hanno passato al setaccio l’abitazione di Paterson, in New Jersey, computer e cellulari alla ricerca di indizi o legami con organizzazioni o complici. E ieri sera l’Fbi ha annunciato di aver localizzato Mukhammadzoir Kadirov, anche lui di origini uzbeche, ma al momento solo «persona di interesse» per le indagini.

Il killer ha pianificato l’attacco per settimane, andando a scegliere il tratto di ciclabile non protetto dagli spartitraffico. E lui stesso ammette che avrebbe voluto uccidere di più se a fermarlo non fosse stato lo scuolabus. Agli inquirenti dice di essere «orgoglioso» di quello che ha fatto, e in quello che poteva essere il suo testamento, un «post it» lasciato nel «camion bomba» ha scritto di aver agito per conto dell’Isis.

La polizia ha messo sotto torchio la moglie, anche lei cittadina uzbeka sposata in Ohio nel 2013, mentre gli agenti federali stanno ripercorrendo il passato del killer, dal suo ingresso negli Usa nel 2010, a Tampa in Florida, con un permesso di soggiorno (green card) vinto alla lotteria. Ed è proprio contro la lotteria che si è scaglia Trump: «Ci battiamo per un’immigrazione basata sul merito, non con lotterie volute dai democratici». E prosegue attaccando il senatore democratico di New York Chuck Schumer: «Sta aiutando a importare i problemi europei. Dobbiamo fermare questa follia». «L’immigrazione è un bene per l’America», replica l’interessato, mentre Cuomo contrattacca: «I tweet del presidente vogliono politicizzare la situazione».

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vivicentro/New York, caccia ai complici del killer dell’Isis
lastampa/La strage non ferma New York. Maratona blindata: sarà sicura FRANCESCO SEMPRINI – NEW YORK

Vendeva prodotti pericolosi e contraffatti nel suo negozio: denunciati titolare e dipendete

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Vendeva prodotti pericolosi e contraffatti nel suo negozio nel comune di Ascea (Salerno). La Guardia di Finanza della Brigata di Marina di Casal Velino, durante un controllo dell’attività commerciale, ha rinvenuto prodotti di vario genere che non rispettavano le norme vigenti: niente istruzioni in Italiano sui prodotti tecnologici, necessarie per informare i consumatori e previste dal Codice del Consumo.

Oltre questa mancanza, nell’esercizio erano in vendita anche occhiali contraffatti di noti marchi di moda. Le Fiamme gialle, al termine dell’operazione di controllo, hanno sequestrato 911 prodotti tra materiale tecnico e tecnologico, cover per cellulare, ecc e una sessantina di occhiali falsificati.

Il titolare del negozio è stato segnalato all’Autorità competente e dovrà pagare una sanzione che potrebbe arrivare alla cifra di 25mila euro. Inoltre, è stato denunciato, insieme al sul dipendete, per il reato di contraffazione.

Terremoto nella notte nel Golfo di Napoli: magnitudo 3.7

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Terremoto nel Golfo di Napoli di magnitudo 3.7, con coordinate geografiche (lat, lon) 40.29, 13.52 ad una profondità di 464 km.

Si è verificato questa notte poco dopo la mezzanotte. La scossa, fortunatamente, non è stata percepita dalle popolazioni a ridosso del Golfo, per via della distanza dalla costa.

Poco tempo dopo anche il litorale calabrese è stato colpito dal medesimo fenomeno, ma con una potenza inferiore, ovvero di magnitudo 2.7.

Maggio su Instagram: “Ci dispiace per il risultato, ma ora testa a domenica”

Il terzino del Napoli, Christian Maggio, subentrato nel primo tempo a causa dell’ infortunio rimediato dal franco-algerino Faouzi Ghoulam, durante la gara persa con il Manchester City, allo stadio San Paolo, per 4-2, ha scritto sul suo profilo ufficiale di Instagram: “Ci dispiace per il risultato, ma l’impegno e la voglia non ci è mancata! Ora testa a domenica perché ci aspetta un’altra gara difficile. Forza Napoli … sempre!”

Prima mezz’ora fantastica per il Napoli, poi il black-out. Insigne superlativo

Il Napoli esce sconfitto dal match di Champions contro il Manchester City, ecco un estratto dell’edizione odierna del quotidiano Il Corriere della Sera:“Il gioco non manca, le emozioni nemmeno, ma ora si mette male per gli uomini di Sarri. Non protegge il vantaggio di Insigne e cade sotto i colpi del Manchester City”.
Il quotidiano scrive: “Peccato, perché i sarriani erano partiti benissimo. Solo una certa iniziale ansia negli ultimi metri ha spostato la prima scena madre della serata così in là, fino al 21’, quando proprio Insigne a sinistra ha innescato un dai e vai con Mertens,triangolo chiuso con un tocco nell’angolino. Gol magnifico che però ha avuto paradossalmente un effetto più benefico per il City, che nel giro di meno di un quarto d’ora ha pareggiato  e poi addirittura rischiato il sorpasso in due o tre circostanze. Un vero black out per il Napoli, motivabile solo in parte dall’infortunio a Ghoulam costretto a lasciare il posto a Maggio dopo mezz’ora. D’accordo, l’algerino è ormai un uomo chiave, ma l’impressione di un calo di tensione collettivo è stata evidente. Il 2-1 di Stones all’alba della ripresa, ancora un colpo di testa su angolo di Sané, è stata solo una conseguenza inevitabile di quanto visto fin lì. Sembrava finita, invece qualcosa lì si è risvegliato nel Napoli. Ma è stata solo un’illusione, perché dopo una ottima chance fallita da Callejon, il City ha rimesso la freccia”.