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6rds: tutti in pista per i diversamente abili

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La manifestazione 6rds, acronimo di 6 Ruote di Speranza, arrivata alla trentunesima edizione, è una giornata organizzata ogni anno dalla UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, sezione di Monza.

6rds 2017
6rds 2017

Anche quest’anno, come ogni anno, 6rds si è svolta il 1° di novembre nella splendida cornice dell’Autodromo di Monza.

L’evento ha l’obiettivo di poter offrire alle persone con disabilità la possibilità di vivere una giornata un po’ diversa e indimenticabile. La 6rds permette a tutte le persone con disabilità di poter girare in pista per tutta la giornata, da passeggeri, su automobili veloci da sogno guidate da bravi e generosi piloti.

Oltre alle Supercar, hanno partecipato anche bellissime auto storiche, aerei, elicotteri, sidecar, fuoristrada, che sono giunti sia dall’Italia e sia dall’estero nel più prestigioso autodromo del mondo. Anche quest’anno sono stati presenti i rappresentanti di tutti i vari corpi militari ed è stato possibile divertirsi con molte altre attrazioni grazie al concorso di numerose associazioni di volontariato e di persone che  credono nella solidarietà.

6rds 2017
6rds 2017

La 6 ruote di speranza muove ogni anno migliaia di persone e ogni anno è diventata sempre più grande e con sempre più partecipanti all’insegna dell’amicizia, della condivisione e delle grandi emozioni.

Il significato di questa fantastica giornata è sicuramente che la disabilita non è più un ostacolo e il mondo dei motori, che da sempre attrae soprattutto i più giovani, si trasforma e diventa occasione di svago e amore per la vita

Per la sua grandiosità, la 6 ruote di speranza ci dimostra come si può fare tantissimo con un semplice gesto e vincono tutti. Il traguardo di Monza diventa un magnifico scenario di aggregazione.

Una giornata densa di pensieri e di sogni che si colora spesso di aneddoti e di citazioni.

6rds 2017
6rds 2017

La 6rds permette davvero a tutti di commuoversi ma anche di imparare da chi è stato meno fortunato, che la vita può essere meravigliosa. A questo proposito riporto la considerazione di un ragazzo tredicenne: “Il Paradiso deve essere come la Sei ruote di Speranza”.

https://www.6rds.it/

Napoli, fai il miracolo! La vittoria del City può pregiudicare la qualificazione, ma è ancora tutto possibile

Il Manchester City espugna il San Paolo, ed ora si complica la qualificazione per il Napoli. Ecco quanto scrive il quotidiano Il Corriere dello Sport: “City già agli ottavi, agli azzurri servirebbe un miracolo: 6 punti e l’aiuto di Pep con lo Shakhtar. Lampo di Insigne, poi Otamendi e Stones fanno il ribaltone. Il rigore di Jorginho illude ma Aguero e Sterling firmano la sentenza” .“Il Napoli è stato se stesso, anzi, il meglio di se stesso, per 20 minuti, fino allo splendido gol di Insigne. Poi il City ha ripreso quota, ma nel secondo tempo ancora Napoli, col carattere di una squadra forte. E’ stata in assoluto una partita stupenda.Può sembrare una consolazione, ma da ieri il Napoli sa di poter giocare quasi alla pari della migliore squadra d’Europa di questo momento, strutturata per vincere la Champions e ovviamente già qualificata a punteggio pieno”

Colombi impiccati a Margellina, Borrelli: “Chi ha visto ci aiuti ad individuare i colpevoli”

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Un atto macabro e perverso che contrasta con l’incantevole scenario di Margellina: un numero indefinito di piccioni è stato ritrovato impiccato su dei pini. Legati con corde, ad un’ altezza di sette metri, i colombi esamini seguono il ritmo del vento per inerzia.

Una fatto denunciato dal responsabile della Lipu, Franco Procaccini, e dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli che sulla sua pagina Facebook scrive: “Il ritrovamento a Mergellina di un numero ancora da accertare di colombi impiccati agli alberi ad una altezza di sei sette metri è un segnale inquietante che indica fin dove può arrivare la barbarie umana. I responsabili di questo vile gesto devono essere trovati e puniti severamente. Sono troppi gli episodi di violenza ai danni di animali e uccelli indifesi che accadono nella nostra regione. Invitiamo tutti coloro che possono aver assistito alla preparazione e alla realizzazione di questo gesto insano a segnalare alle forze dell’ordine oppure ai Verdi o ai volontari della Lipu, anche in forma anonima, ogni elemento utile alla individuazione di questi delinquenti”.

Napoli, peccato! Ti sei battuto da grandissima squadra, ma il City è più forte

Il Napoli esce sconfitto dal match di Champions contro il Manchester City, ecco un estratto dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport: “Partita a lungo in bilico: decisivi il k.o di Ghoulam e la palla gol fallita da Callejon sul 2-2″. “Peccato, Napoli. Negli occhi resta la bellezza del gioco di alcuni tratti della partita, il pressing alto, la sfida a testa alta, quasi incosciente. Resta la partita di Lorenzo Insigne, sempre più magnifico. Il migliore in campo, di gran lunga. Uno gol stupendo, una traversa, dribbling a ripetizione sul povero Delph. Ma il mostro cattivo ha spazzato via i sogni di una squadra bella e fragile, soprattutto in Europa, dove perde la quinta partita negli ultimi 6 match di Champions. Peccato sì, ma i sogni muoiono anche di notte. La realtà bisogna accettarla. E la realtà è che il Manchester City è troppo più forte: nella tecnica, nei muscoli, nella fisicità in generale, nella rosa. E nella testa, anche. Ci si può coccolare nella magra soddisfazione di aver messo in difficoltà una delle squadre più forti d’Europa e, dunque, del mondo. Ma allo stesso tempo c’è da registrare i 4 gol incassati, mai così tanti da quando Sarri è al comando”

Morte inspiegabile di una bambina a poche ore dalla sua nascita, avviata l’inchiesta

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Morta a poche ore dalla sua nascita inspiegabilmente. Si tinge di giallo quello che è accaduto ieri all’ospedale Cardarelli di Napoli.
Una giovane mamma di 24 anni, due giorni fa, nella mattinata del 31 ottobre, ha messo al mondo con parto cesario la sua primogenita, una bambina sana e vivace.

Poche ore dopo, intorno alle 4 del mattino della festa di Ognissanti, un urlo allarmante proveniente dal terzo piano del reparto Ginecologia e Ostetrica ha annunciato la tragedia: l’infermiera pediatra di turno ha trovato la piccola senza vita nella sua culla.

Nessuna spiegazione ha chiarito come sia potuto accadere un fatto del genere, sarà la magistratura a indagare sulle cause del decesso. Intanto il direttore generale del nosocomio si è stretto al dolore dei familiari.

Ghoulam, si rischia la rottura del crociato. Quest’oggi sarà sottoposto ad esami strumentali

Il terzino sinistro del Napoli, Faouzi Ghoulam si è accasciato al suolo nel primo tempo, terminando anzitempo la sua partita. Fino a quel momneto l’ex Saint Etienne stava mettendo in forte difficoltà la difesa dei citizens con le sue incursioni sulla fascia. Per il calciatore franco-algerino, si teme la rottura del crociato, a riportarlo è anche l’edizione odierna del quotidiano La Gazzetta dello Sport, che scrive: “Ghoulam verrà sottoposto ad esami strumentali per avere un riscontro certo sulla gravità del danno subito dall’arto infortunato”. Nelle prossime ore il calciatore sarà visitato. Sono attese novità.

Abuso del suolo pubblico: chiuso store cinese nella Penisola Sorrentina

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Chiuso, a pochi giorni dalla sua inaugurazione, il mega store “La grande shop” per occupazione abusiva del suolo pubblico. Il titolare del negozio, sito a Sorrento in Via degli Aranci, è stato sanzionato dalla polizia municipale per aver ingombrato con la sua merce il marciapiede antistante all’ingresso del punto vendita. Cinque giorni consecutivi con la saracinesca abbassata e una multa per lo store cinese.

Questo è già il quarto provvedimento preso dalla municipale sorrentina negli ultimi mesi, il tutto per tutelare la normativa urbanistica-edilizia-paesaggistica. Il dirigente dell’ufficio Commercio del Comune ha stabilito che per i casi di abusivismo del suolo pubblico bisognerà agire con la chiusura di cinque giorni dell’attività commerciale e il ripristino dello stato dei luoghi.

Un Napoli in attacco stupendo, ma poco efficace nella fase difensiva

Il Napoli esce sconfitto dal match di Champions contro il Manchester City, ecco un estratto dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport: “Nelle notti di Champions, spesso, sono i dettagli a marcare le differenze”.”Il Napoli spinge come un forsennato nella prima mezz’ora, passa in vantaggio, lotta, va avanti e indietro come se fosse un flipper, poi si dimentica di marcare l’avversario più alto nel cuore dell’area di rigore e subisce il pareggio. Com’è possibile che Hysaj si faccia superare da Otamendi senza opporre resistenza? E com’è possibile, in avvio di ripresa, che Stones salti praticamente indisturbato su azione da calcio d’angolo?”. “Il Napoli, invece, stupendo quando si distende seguendo lo spartito concepito da Sarri, non ha ancora la capacità di fare qualcosa di diverso. Con il lavoro, con gli allenamenti, con lo studio e con l’applicazione presto salirà altri gradini e raggiungerà alti livelli anche in Europa. A patto che, senza snaturarsi, impari pure a difendere”.

Sicilia, Domenica si sceglie il governatore, interviste a: Musumeci, Cancelleri, Micari, Fava, La Rosa

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Domenica la Sicilia vota il nuovo governatore, ma il tema della mafia è fuori dal dibattito elettorale. Da Musumeci a Micari fino a Fava, Cancelleri e La Rosa, i candidati alla presidenza rispondono a La Stampa su liste pulite, voti sospetti e lotta ai boss. Intanto Matteo Renzi, al summit dell’Obama Foundation, accusa il M5S: «Reti di troll e fake news da parte dei grillini per indebolire il Pd».

La Sicilia al voto, i silenzi sulla mafia

Domenica si sceglie il governatore, ma la lotta ai boss è rimasta relegata fuori dal dibattito. Così i candidati alla presidenza rispondono a «La Stampa»

Che fine ha fatto la mafia? Il 10 settembre scorso Francesco La Licata annotava su «La Stampa» la latitanza del tema dal dibattito elettorale siciliano: «Non abbiamo ascoltato alcun riferimento, neppure di semplice denuncia, al problema delle infiltrazioni mafiose, della difesa del sistema degli appalti, abbondantemente inquinato da anni di “provenzanismo” e sinergie politico-mafiose». Sono passati quasi due mesi da quell’articolo, domenica si vota e nulla è cambiato. Nella campagna elettorale per la Regione l’argomento è rimasto sullo sfondo, con l’eccezione di un candidato – Claudio Fava – che da sempre lo sente sulla sua pelle, visto che i boss di Cosa nostra gli hanno ammazzato il padre, il giornalista e scrittore Pippo Fava.

C’è poi una seconda domanda che ricorre a ogni tornata elettorale che riguardi la Sicilia: per chi vota la mafia? Spesso il quesito resta senza risposta oppure la risposta arriva solo anni dopo, con le inchieste della magistratura sul pernicioso rapporto tra criminalità organizzata, politica e affari. Di certo questa campagna elettorale è stata prodiga di insulti e accuse reciproche, ma avara di argomenti concreti per il futuro dell’isola. E il tema mafia non è stato nemmeno toccato, se non in maniera strumentale con accuse incrociate di aver riempito le liste di «impresentabili». Un silenzio che risulta assordante perché Cosa nostra resta il convitato di pietra nella politica e nell’economia siciliana.

Il 6 novembre non sapremo per chi ha votato la mafia; ma almeno conoscere il pensiero dei cinque candidati a governatore su questo argomento, appare dovuto ed essenziale. Ecco le loro risposte alle domande poste da «La Stampa».

LE DOMANDE  

1 – Perché il tema della mafia e dell’antimafia è rimasto sottotraccia nel dibattito elettorale?

2 – Non c’è un modo per approntare delle liste pulite, senza dover scoprire in un secondo momento i “peccati” dei candidati?

3 – Rimprovera qualcosa agli altri candidati alla poltrona di governatore?

4- È così difficile rinunciare ai voti di origine sospetta?

5 – Piersanti Mattarella è stato ucciso mentre tentava di introdurre un sistema della rotazione dei vertici degli assessorati. Perché nessuno più ci ha riprovato?

6- Se dovesse diventare governatore, quale sarà il suo primo provvedimento sul fronte della lotta alla mafia?

Nello Musumeci (Fi, Lega, FdI e Udc): “C’è chi ammicca agli ambienti criminali” 

1 – La cosa mi dispiace molto perchè a questo tema ho dedicato gran parte della mia vita politica. L’argomento è stato coperto da un dibattito strumentale e fazioso sulle candidature nelle liste.

2  Sì, occorre cambiare la legge. Oggi nemmeno la Commissione antimafia riesce a garantire controlli per garantire liste pulite. Bisogna cambiare da 30 a 60 giorni il termine per la presentazione delle liste, per dare la possibilità ai partiti di fare le opportune verifiche e apportare i cambiamenti, se necessario. Sono stato il primo candidato alla presidenza a porre il problema.

3 – Il grillino specula sulla disperazione dei siciliani e intanto ha fatto eleggere sua sorella deputato nazionale. Micari avrebbe fatto bene ad andare all’estero, mentre Fava, bravissima persona, non è percepito nel panorama isolano.

4 – Per molti è difficile, c’è chi fa ammiccamenti agli ambienti mafiosi e chi come me dalla mafia riceve minacce di morte. Per fortuna in Sicilia non ci sono le liste bloccate, saranno gli elettori a fare la selezione.

5 – La rotazione dei dirigenti nella pubblica amministrazione, obbligo di legge non sempre osservato, spesso non evita pericolose incrostazioni nei posti chiave. Dai dirigenti regionali mi aspetto onestà, lealtà e competenza. Sarò intransigente con i cortigiani e con i cospiratori. La legge sullo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose andrebbe cambiata. L’ho chiesto da presidente della Commissione regionale Antimafia nell’audizione del ministro dell’Interno. Lo Stato manda a casa il ceto politico e lascia al proprio posto i vertici burocratici. Assurdo, perché spesso il burocrate è cerniera tra il potere politico e quello mafioso. Bisognerebbe prevederne la temporanea mobilità in altri Comuni, per la stessa durata del commissariamento. E utilizzare al meglio i funzionari esterni previsti dall’ex articolo 145.

6 – Disporrò che la Regione si costituisca parte civile in tutti i procedimenti penali su reati di mafia, corruzione, traffico di rifiuti, avvelenamento industriale. Sempre parte civile, senza guardare in faccia a nessuno, come ho già fatto da presidente della Provincia di Catania.

Giancarlo Cancelleri (M5S): “Musumeci punta ai voti. Per lui non puzzano”  

1 – Purtroppo a causa della poca attenzione dei media nazionali che hanno nascosto la questione degli impresentabili che io e Luigi Di Maio abbiamo segnalato per settimane. Abbiamo dovuto chiamare l’Osce per svegliare i giornali e i telegiornali. Ma per un mese, da quando sono uscite le liste di Musumeci zeppe di impresentabili e degli uomini di Cuffaro, condannato definitivamente a 7 anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio, i media sono stati loro complici. Nel nostro programma di governo abbiamo dato ampio spazio ai temi dell’anticorruzione e della cultura della legalità, argomenti assolutamente e “stranamente” assenti fra le linee programmatiche di Musumeci.

2 – Noi pretendiamo tutti i documenti e vagliamo ogni singola candidatura. Gli altri apprendono dei loro impresentabili dai giornali.

3 – Tutti i candidati alla presidenza sono brave persone. Ma Musumeci in particolare è sceso a compromessi infilando nelle sue liste gli impresentabili per avere qualche voto in più. Per lui i voti non puzzano. Hanno addirittura arrestato uno dei suoi candidati. Lo ha fatto grazie alla complicità dei giornali nazionali e delle tv che sono stati zitti.

4 – Per chi fa affidamento solo su quello, sì. Noi ci rivolgiamo ai cittadini liberi e ci auguriamo che l’affluenza sia massiva. Più persone vanno a votare, meno conteranno gli impresentabili e meno sarà decisivo il voto di scambio. Anche in questo caso è evidente la responsabilità dei media nell’incidenza dell’astensione: oltre un quarto dei siciliani ancora non sa che si voterà il 5 novembre.

5 – La rotazione dei vertici apicali degli assessorati è la nostra priorità: chi negli ultimi vent’anni è stato al fianco di chi ha distrutto la nostra terra e umiliato i siciliani con noi si mette da parte, è giunto il momento di mettere al primo posto le competenze, la professionalità e il merito.

6 – Porteremo una battaglia etica a Roma. I condannati in primo grado non si potranno più candidare e neanche gli indagati per reati collegati alla mafia.

Fabrizio Micari (Pd e Ap): “Ci sono impresentabili e troppi amici e parenti” 

1 – Il tema della mafia, come quello della lotta alla corruzione e delle misure a favore della trasparenza, non ha avuto lo spazio che avrebbe meritato. Io ho la coscienza a posto, in ogni confronto e in ogni appuntamento o manifestazione ho sempre parlato di programmi e di cose da fare.

2 – Partiti e candidati alla Presidenza hanno una grande responsabilità. Ci sono norme di legge che impediscono ad alcuni soggetti di essere candidati, poi ci sono le scelte dei diversi schieramenti che possono essere un “filtro” per la migliore scelta dei candidati. Musumeci parla di “codice etico” ma farcisce le sue liste di “impresentabili”. I Cinquestelle hanno scambiato le liste elettorali per liste di collocamento per piazzare amici e parenti nelle istituzioni o nelle loro segreterie.

– Ognuno fa la sua campagna elettorale come crede.  Fava ha come obiettivo quello di ostacolare la vittoria del centrosinistra. Cancelleri urla alla pancia dei siciliani ma non ha uno straccio di programma. Musumeci si è sistematicamente sottratto a ogni confronto.

4 – Basta evitare di mettere in lista candidati “sospetti”, non chiedere il consenso promettendo in cambio quello che non si può, o meglio, quello che non si deve promettere.

5- La rotazioni dei dirigenti può evitare di far nascere piccoli “centri di potere” nell’amministrazione regionale. Ma un dirigente che si insedia ha bisogno di tempo per comprendere il nuovo ambito amministrativo e magari, sapendo che a breve lo lascerà potrebbe “non assumersi le sue responsabilità. Bisogna trovare una via di mezzo.

6 – La lotta alla mafia comincia dai banchi di scuola Non possiamo dimenticare la lezione di Gesualdo Bufalino: non bastano i battaglioni dell’esercito per combattere la mafia, servono battaglioni di bravi maestri.

Claudio Fava (Mdp e Si): “A destra compromessi e il M5S non fa i nomi”  

1 – Per quanto mi riguarda, il tema della lotta alla mafia è stato uno dei temi centrali della mia campagna elettorale. Il candidato della destra, Nello Musumeci, si è malamente difeso sul problema degli “impresentabili” che affollano le liste del suo schieramento. Ma tra i silenti c’è anche il candidato del M5S Giancarlo Cancelleri: da cinque anni parla di lotta al malaffare, ma avesse mai fatto un nome. Uno dei suoi candidati è cugino di un noto boss delle Madonie.

2 – Non bisogna delegare alla magistratura e al casellario giudiziario la selezione dei candidati. Le forze politiche hanno il dovere di vigilare, di evitare la candidatura di personaggi che possono anche avere la fedina penale pulita, ma che sono collocati in zone grigie.

3 – Tutti i candidati sono persone di specchiata onestà. Se uno accetta certi compromessi, se non si rifiuta di accostare il proprio nome a quello di certi personaggi pur di guadagnare dei voti, non può garantire ai siciliani un governo della Regione che agisca nell’interesse della collettività anziché di certe antiche consorterie.

4 – Sono valutati in 140 mila i voti che gli “impresentabili” porterebbero alle liste che li accolgono. Sono parecchi. Questo spiega perché si preferisce accettarne l’imbarazzante presenza in lista. Ma chi li accetta, con l’idea che i voti non puzzano, si condanna ad essere avviluppato da interessi inconfessabili già all’indomani delle elezioni.

5 – E’ sempre necessario impedire certe incrostazioni nei punti più sensibili ed esposti della pubblica amministrazione. Per il resto, l’omicidio di Piersanti Mattarella resta uno dei misteri insoluti della storia italiana. Certamente fu considerato da Cosa Nostra un ostacolo e per questo assassinato, come tanti altri politici, sindacalisti, magistrati, uomini delle forze dell’ordine, giornalisti, che si sono battuti per sconfiggere la mafia. Quasi tutti siciliani, mi preme sottolinearlo.

6 – Preferisco il termine presidente della Regione a Governatore, la parola Governatore sa molto di vicereame. Il primo provvedimento riguarderà il sistema degli appalti e quello dei rifiuti e in generale tutti i settori dove la mafia si infiltra e si rafforza.

Roberto La Rosa (Siciliani liberi): “Basta retorica antimafia. Non siamo l’isola dei boss”  

1 – Per motivi diversi tra i vari candidati. C’è forse chi ha da nascondere qualcosa ad esempio. Ma il problema di fondo è che la Sicilia non è più “l’isola della mafia”. Cosa Nostra è realmente in crisi e la mafia o le mafie sono ormai un fenomeno nazionale italiano. Una specificità mafiosa siciliana, per quanto possa sembrare strano, è sempre meno attuale. La verità è che l’opinione pubblica è stanca della retorica antimafiosa ed ha altre emergenze, come la disoccupazione giovanile quasi al 60 %.

2 – Sì, c’è, facendo un serio screening preliminare. Noi chiediamo il certificato penale e facciamo un’indagine sui candidati. Altri non lo hanno fatto.

3 – Fondamentalmente di essere al servizio di interessi esterni alla Sicilia. Tutti. In realtà, se dovessero vincere non saranno loro i veri “presidenti” (la parola “governatore” si addice alle colonie) ma solo degli impiegati che prendono ordini da Roma, da Milano o da Genova.

4 – Per chi fonda il proprio consenso solo su questo, evidentemente sì. Oggi poche liste hanno solo un voto d’opinione, e tra queste certamente gli indipendentisti di Siciliani Liberi.

5 – Perché in realtà ai partiti italiani non interessa affatto il buon funzionamento della macchina pubblica. A loro interessa solo l’occupazione del potere fine a se stesso. E in questo senso chiunque vinca di loro non cambia nulla.

6 – Pretendere l’attuazione dell’art. 31 dello Statuto che attribuisce al Presidente della Regione il comando della polizia. La mafia siciliana è stata da sempre protetta dallo Stato, che ha sempre soltanto finto di combatterla. Ora è boccheggiante per cause endogene. Con una Polizia siciliana finirebbe di scomparire in pochi mesi.

vivicentro.it/politica
vivicentro/Sicilia, Domenica si sceglie il governatore, interviste a: Musumeci, Cancelleri, Micari, Fava, La Rosa
lastampa/La Sicilia al voto, i silenzi sulla mafia FABIO ALBANESE E GABRIELE MARTINI

Koulibaly: “Dispiace prendere due gol su palla inattiva, è un aspetto sul quale lavoriamo molto”

Kalidou Koulibaly, difensore azzurro, ha parlato ai microfoni di Premium Sport al termine della gara contro il City:

“Bisogna stare attenti fino alla fine, abbiamo perso nonostante avessimo disputato una grande mezz’ora. Con l’uscita di Ghoulam ci abbiamo messo dieci minuti per riorganizzarci. Dispiace prendere due gol su palla inattiva soprattutto perché lavoriamo molto su questo aspetto”.

Jorginho: “C’è rammarico per la sconfitta, dobbiamo limitare gli errori”

Il centrocampista azzurro Jorginho è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli al termine del match contro il City:

“Buona gara ma abbiamo perso, non si può essere contenti quando si perde una partita così importante. Siamo amareggiati, abbiamo messo in grande difficoltà una grande squadra come il City. Con qualcosa in più avremmo portato a casa il risultato. Siamo passati in un secondo dal possibile vantaggio nostro a quello loro. E’ stata una beffa ma il calcio è bello anche per questo. In queste competizioni ci sono i giocatori migliori al mondo, non puoi sbagliare niente. Dobbiamo cercare di limitare al massimo gli errori. Finché la matematica non ci dà per spacciati crediamo nella qualificazione, pensiamo a vincere tutte le partite”.

Commento Ssc Napoli: “Sfida giocata con ardore da entrambe la squadre, alcuni episodi hanno fatto la differenza”

Napoli-Manchester City termina 2-4, questo il commento della società partenopea sul proprio sito ufficiale:

“Il Manchester vince al San Paolo una partita bellissima giocata con ardore sia dal City che dal Napoli. E’ una sfida che va inquadrata al di là del risultato in una sequenza di episodi. Quello più pregnante capita al 67′ sul punteggio di 2-2. Mertens lancia Callejon in area, Josè tira a botta sicura ed Everson fa una paratona che non solo salva il risultato, ma che vale come un gol. Perchè 2 minuti dopo, dall’altro lato, segna Aguero il 3-2 che dà la svolta al match. Insomma è il calcio, però è grande calcio anche quello del Napoli che affronta il ManCity con autorevolezza, coraggio e ardimento degno delle grandi squadre internazionali. La cronaca è ricca di emozioni. Apre la serata un colpo d’autore di Lorenzo che infila sul palo opposto un tiro delizioso in due metri di spazio.

Pareggia e sorpassa il City con due colpi di testa dei ‘corazzieri’ Otamendi e Stones. Il Napoli, indomito, rimette gli inglesi all’angolo e su rigore conquistato da Albiol, pareggiano con la freddezza di Jorginho che spiazza il portiere. Poi i due “frame” che cambiamo la sostanza della partita in un giro di slot. Ederson fa Superman davanti a Callejon ed Aguero torna ad essere il “Kun” prendendosi la gloria del bomber più prolifico della storia del City. Chiude il gol di Sterling nel recupero, ma il San Paolo sta già cantando e si alza in piedi ad applaudire i suoi Guerrieri. E’ l’immagine più forte ed emblematica della serata e di una sfida stellare che il Napoli ha saputo far splendere con orgoglio ed onore”.

Premium Sport – Sospetta rottura del crociato per Ghoulam: questa la sensazione dello staff medico azzurro

Alessio Conti, inviato di Premium Sport al San Paolo, ha riportato ulteriori aggiornamenti sulle condizioni di Ghoulam:

“Ci saranno i dovuti accertamenti strumentali ma anche la società ha parlato di sospetta rottura del crociato. Almeno questa è la posizione ufficiale del Napoli”

Il commento di Ciro Ferrara al termine della sfida Napoli-Manchester City

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Le parole di Ciro Ferrara al termine della sfida Napoli-Manchester City

Le parole di Ciro Ferrara ai microfoni di premium al termine della sfida Napoli-Manchester City: “L’allenatore sa quale tipologia di marcatura deve applicare sui calci d’angolo. Sarri ha avuto riscontri sui goal subiti e quindi sceglie la marcatura a zona. Ghoulam è fondamentale nella fase difensiva con le sue giocate. Il Manchester City, senza togliere nulla al Napoli, è la squadra più forte d’Europa, basta vedere i giocatori in panchina.”

 

 

Aguero: “Contento per la vittoria, battere il Napoli sul loro campo è un grande passo per noi”

Sergio Aguero, attaccante del City, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport al termine della gara contro il Napoli:

“Contento per la vittoria e soprattutto per la qualificazione al prossimo turno. Felice di aver lasciato il segno in questa gara, sto recuperando bene bene dopo l’infortunio. Il Napoli è una grande squadra, è un grande passo per noi vincere sul loro campo”.

Napoli-Manchester City: ecco i numeri del match

Al termine del match tra NapoliManchester City vinto dagli inglesi per 4-2, il tecnico dei Citizen, Pep Guardiola ha avuto solo parole di elogio per Sarri e per i suoi uomini.
L’ex calciatore del Brescia ha dichiarato di non aver mai incontrato una squadra forte come il Napoli prima e che per 20′ sono stati capaci di non far giocare la sua squadra.
Del resto i numeri parlano chiaro e ora li analizzeremo:

Gli azzurri sono stati in grado di andare al tiro in ben 12 occasioni, 5 in meno del City, ma agli uomini di Sarri vincono, per 6-5, il confronto dei tiri in porta. Il possesso palla è praticamente in parità, a dimostrazione dell’equilibrio che ha regnato durante la gara. Gli inglesi sono andati al cross in un paio di occasioni in più rispetto ai partenopei. Identica e alta anche la percentuale dei passaggi riusciti, prova del grande gioco espresso dalle due compagini, con tutta probabilità le migliori d’Europa.

Sarri: “Abbiamo messo in difficoltà la squadra più forte. Palle inattive? Qualcosa su cui lavorare”

Maurizio Sarri ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport al termine della gara contro il City:

“Abbiamo messo in difficoltà la squadra più forte. La partita è stata in equilibrio ed è stato un buon segnale, peccato aver preso gol sul possibile vantaggio per noi. Palle inattive? Sappiamo che può essere un nostro limite perché abbiamo una fisicità limitata. E’ un qualcosa su cui lavorare.
Giochiamo sistematicamente contro squadre che hanno un giorno in più di riposo rispetto a noi, la Lega è sempre poca attenta su questo aspetto. Con l’infortunio di Ghoulam abbiamo perso un po’ di terreno prima di riorganizzarci. Cercare di rimontare nel finale con quattro punti è anche una mia responsabilità, ci ho voluto provare fino alla fine.
Non so quanto inciderà l’infortunio di Ghoulam. Sicuramente in questi ultimi mesi è stato uno degli esterni più forti d’Europa e non sarà facile rimpiazzarlo. Qualche soluzione però, ce l’abbiamo”.

Guardiola: “Battere due volte il Napoli è un’impresa, sono contento di quello che abbiamo fatto”

Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, è intervenuto ai microfoni di Premium Sport al termine del match:

“Battere il Napoli per due volte è un’impresa, sono meravigliato per quanto abbiamo fatto. Forse il Napoli è la squadra più forte che ho incontrato nella mia carriera. Nei primi 20′ ci hanno massacrati, sapevamo di non poter dominare. Mi è piaciuto come la squadra ha reagito dopo il 2-2 abbiamo fatto molto bene e ora spero di continuare così anche in Premier League. Siamo due squadre simili, avevo chiesto ai miei di far girare molto la palla per evitare di far prendere il pallone a Mertens e alcune volte ci siamo riusciti altre no. Sono innamorato di come gioca il Napoli e sono orgoglioso di questo risultato”.

Napoli, ora la qualificazione diventa un miraggio

C’è un’unica soluzione per ottenere il pass

Tre sconfitte su quattro sono un bottino troppo magro per credere in una qualificazione a portata di mano. Questa sera, con lo scivolone causato dal Manchester City e la contemporanea vittoria dello Shakthar Donetsk sul Feyenoord, il Napoli ha visto complicarsi considerevolmente il proprio cammino verso la qualificazione agli ottavi che ora diviene quasi impossibile.
La classifica vede, ora, il City primo a punteggio pieno con lo Shakthar che segue a 9 e il Napoli terzo a soli 3 punti.

Ora la qualificazione agli ottavi ha una e una sola possibilità di ottenere il pass qualificazione:

  • vincere contro lo Shakthar il 21 novembre al San Paolo senza subire gol o con almeno 2 gol di scarto in caso di gol subito (1-0, 3-1, 4-2, 5-3 ecc…)
  • vincere contro il Feyenoord il 6 dicembre e lo Shakthar perde contemporaneamente in casa contro il City.

Solo in questo caso il club di De Laurentiis potrà andare a giocare i match con andata e ritorno. Arrivare terzi vorrebbe dire partecipare all’Europa League partendo dai sedicesimi di finale, ipotesi che Sarri aveva rifiutato di prendere in considerazione.

Mediaset – C’è preoccupazione per Ghoulam: si rischia di perderlo per molto tempo

Forte distorsione al ginocchio per Faouzi Ghoulam, in casa Napoli sono preoccupati. E’ apparso molto dolorante e si teme di poterlo perdere per molto tempo. Lo riferiscono i colleghi di Premium Sport, serviranno esami strumentali per stabilire l’entità dell’infortunio.