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Villa dei Misteri a Pompei, riemerge l’ingresso principale

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Pompei continua a svelare segreti. Dai nuovi scavi nella celebre Villa dei Misteri stanno riemergendo l’antico ingresso monumentale, un tratto della via Superior e parti del quartiere servile: ambienti superiori intatti, strutture di contenimento, una cisterna voltata. Un puzzle che, dopo quasi un secolo, si arricchisce di tasselli rimasti a lungo sepolti – e protetti – sotto una costruzione abusiva.

“Nonostante i danni causati dagli scavi clandestini, stiamo trovando resti in ottimo stato. Questo ci fa ben sperare per ciò che ancora si cela nei livelli inferiori”, ha spiegato il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. “Per la prima volta possiamo completare l’indagine iniziata da Amedeo Maiuri nel 1929”.

La Villa dei Misteri è uno dei luoghi più iconici dell’antica Pompei, nota in tutto il mondo per il suo straordinario ciclo pittorico a tema dionisiaco. Ma non tutti sanno che una parte significativa dell’edificio non era mai stata scavata del tutto. Lo stesso Maiuri, che ne guidò gli scavi principali nel 1929-30 con il supporto del Banco di Napoli, dovette interrompere le indagini nel settore nord-ovest perché un’abitazione vi era stata costruita sopra. Quella stessa casa, cresciuta nel tempo con ampliamenti abusivi, è stata a lungo un elemento di degrado paesaggistico e simbolo del’’abusivismo edilizio a ridosso dei beni culturali. Ma da “obbrobrio” si è trasformata in chiave di rinascita.

Nel 2023, grazie a un protocollo d’intesa tra la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, guidata da Nunzio Fragliasso, e il Parco Archeologico, l’edificio è stato finalmente abbattuto. L’operazione ha fatto emergere non solo l’accesso originale della villa, ma anche la portata degli scavi clandestini: cunicoli sotterranei partivano proprio da quella casa per raggiungere, illegalmente, i settori ancora inesplorati del sito archeologico.”Abbiamo unito le forze per colpire il traffico illecito di reperti e restituire dignità a un luogo simbolo del patrimonio mondiale – ha dichiarato il procuratore Fragliasso – Oggi possiamo parlare non solo di tutela, ma di vera e propria giustizia culturale”.

La collaborazione tra le due istituzioni si è concretizzata anche in un secondo protocollo: il Parco finanzia le demolizioni degli edifici abusivi insistenti su aree vincolate, che poi vengono acquisite al demanio pubblico. Un modello d’intervento che ora si propone come esempio replicabile. Nell’area recentemente liberata dagli abusi, gli archeologi stanno riportando alla luce: l’ingresso principale della villa, finora sconosciuto; un tratto della via Superior, che correva a fianco della domus; il piano superiore del quartiere servile, con strutture murarie ben conservate; un muro di contenimento e una cisterna a pianta rettangolare con volta a botte, elementi che arricchiscono la comprensione dell’architettura del complesso.

Il cantiere in corso è solo il primo passo. “Abbiamo bisogno di nuovi fondi per completare l’indagine – ha sottolineato Zuchtriegel – Ma la strada è tracciata: finalmente stiamo riscrivendo la storia della Villa dei Misteri con strumenti moderni e alleanze istituzionali solide”.

Fonte AdnKronos

West Nile, seconda vittima in Campania: morto un 74enne

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Seconda vittima in Campania a causa dell’infezione da virus West Nile. Dopo il decesso dell’80enne originario di Maddaloni, ricoverato (con patologie pregresse) all’ospedale di Caserta, nelle ultime ore, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, si è appreso del secondo decesso, che riguarda un uomo di 74 anni, avvenuto all’Ospedale del Mare di Napoli. L’uomo era stato trasferito d’urgenza in ospedale il 20 luglio per un’emorragia digestiva. Nei giorni successivi, si sarebbero manifestati sintomi come febbre e stato confusionale, aggravati da un’insufficienza renale. Il paziente è morto alle 4.20 di venerdì.

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Fonte AdnKronos

Juve Stabia: Oggi si saprà il calendario di Serie B con la prima giornata fuori casa su richiesta delle Vespe

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Cresce l’attesa a Castellammare di Stabia quando alle 19:00, nella prestigiosa cornice di Palazzo Te a Mantova, verranno svelati i calendari della Serie B 2025/2026.  Per la Juve Stabia, neopromossa e affidata alla guida del tecnico Ignazio Abate, l’emozione è alle stelle in attesa di conoscere il primo avversario di una stagione che si preannuncia elettrizzante.L’appuntamento mantovano segnerà l’inizio ufficiale di una nuova avventura per le Vespe.  La curiosità è tutta per la prima giornata per la quale la Juve Stabia ha chiesto di giocare fuori casa.

L’esordio, sempre fuori casa, nella passata stagione fu memorabile: un’indimenticabile vittoria per 1-3 al San Nicola di Bari, un risultato che diede il via a una cavalcata trionfale.Un precedente benaugurante che i tifosi sperano di replicare.

La nuova era di Abate: “Passione, identità e grinta”

La Serie B è un torneo lungo e notoriamente imprevedibile, un crocevia di piazze storiche e ambizioni crescenti.  La Juve Stabia si presenta ai nastri di partenza con l’entusiasmo di chi ha conquistato la promozione sul campo e con un progetto tecnico rinnovato.

L’arrivo di Ignazio Abate sulla panchina gialloblù ha portato una ventata di novità e un chiaro manifesto programmatico basato su “passione, identità e grinta”.  Concetti che l’ex difensore del Milan intende trasmettere alla squadra per affrontare un campionato che non fa sconti a nessuno.

Un sorteggio per sfatare il passato

Se il ricordo del trionfo di Bari è ancora vivo, la storia racconta di prime giornate non sempre fortunate per i colori gialloblù in Serie B.Le statistiche riportano esordi amari contro avversari come Empoli (per ben due volte), Piombino, Livorno e Pescara.  Tuttavia, c’è la forte convinzione che la guida di Abate e l’inerzia positiva della promozione possano rappresentare il punto di svolta per scrivere una nuova pagina di storia, iniziando la stagione con il piede giusto.

Parte il “Toto-avversario”: Castellammare sogna

Chi sarà il primo ostacolo sul cammino delle Vespe?

Sarà una sfida magari contro una big per testare subito le ambizioni della squadra o un avvio più morbido?  L’urna di “Palazzo Te” svelerà l’arcano ma nel frattempo a Castellammare di Stabia l’attesa si fa gioco e pronostico.Sui social e nei bar è già scattato il “Toto-sorteggio”, un passatempo estivo che testimonia la passione viscerale di una città per la sua squadra.

Un rituale che unisce generazioni di tifosi, trasformandoli in novelli strateghi in attesa del verdetto del campo.Indipendentemente da quale nome verrà estratto, Castellammare è pronta a stringersi attorno alla Juve Stabia e a vivere con intensità ogni tappa di questo impegnativo campionato, con la speranza che le Vespe di mister Abate possano regalare nuove gioie e consolidare il loro posto nel calcio che conta.  L’avventura sta per iniziare.

Juve Stabia, da San Siro a Castellammare di Stabia: La scommessa di De Pieri accende i tifosi gialloblù

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Forse è esagerato dire “Tutti pazzi per Giacomo De Pieri” ma a Castellammare di Stabia l’entusiasmo è palpabile.L’arrivo in prestito dall’Inter del talentuoso attaccante classe 2006 ha acceso la fantasia del popolo gialloblù, curioso di ammirare da vicino uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano.

Le sensazioni dei tifosi stabiesi trovano eco in quelle dei sostenitori dell’Inter che guardano con grande attenzione alla nuova avventura del loro gioiello.Giacomo De Pieri non è un nome nuovo per chi segue con attenzione il calcio giovanile.

Con la Primavera dell’Inter, sotto la guida di Andrea Zanchetta, ha mostrato lampi di classe purissima, contribuendo in modo significativo alla vittoria dello scudetto di categoria nella stagione 2024/25 con un bottino di 9 gol e 5 assist.La sua crescita non è passata inosservata a Simone Inzaghi, che lo ha aggregato alla prima squadra, regalandogli il sogno dell’esordio in Champions League.

Il 29 gennaio 2025, in un San Siro gremito, De Pieri ha sostituito nientemeno che il capitano, Lautaro Martinez, nei minuti finali della gara vinta contro il Monaco.Un’investitura simbolica, un momento che ha confermato le grandi speranze riposte nel giovane calciatore.

L’eco di quel debutto e delle sue prestazioni in Primavera ha fatto sì che il suo nome diventasse un tema caldo non solo a Milano ma anche a Castellammare.Sebbene il testo originale parlasse di un interesse invernale è nel caldo luglio del 2025 che la trattativa si è concretizzata, con la Juve Stabia che è riuscita a superare una nutrita concorrenza per assicurarsi le sue prestazioni. “De Pieri era il nostro primo obiettivo da tempo,” ha dichiarato il direttore sportivo stabiese Matteo Lovisa, sottolineando l’importanza del colpo e l’ottimo rapporto instaurato con il club nerazzurro.

Per i tifosi dell’Inter, il prestito di De Pieri alla Juve Stabia rappresenta un passaggio cruciale.In un’epoca in cui il potere d’acquisto non è più quello dei tempi d’oro e l’età media della rosa richiede una programmazione attenta, la valorizzazione di talenti “fatti in casa” è diventata una necessità strategica.

La storia nerazzurra è ricca di attaccanti lanciati dal proprio vivaio, come Goran Pandev, Obafemi Martins e Mario Balotelli, anche se da tempo manca un centravanti cresciuto nel settore giovanile capace di infiammare San Siro in pianta stabile.Le speranze recenti, per un curioso gioco del destino, portano proprio a Castellammare città natale dei fratelli Sebastiano e Francesco Pio Esposito, altri due talenti di scuola interista che hanno fatto sognare i tifosi.

De Pieri, pur non essendo campano, si inserisce in questo solco, rappresentando un’opportunità per il futuro, un potenziale gioiello da far crescere e maturare in una piazza calda e competente come quella di Castellammare.La mente degli appassionati non può che tornare indietro nel tempo, a un altro giovane talento che l’Inter mandò a farsi le ossa in terra stabiese.

Era l’Inter del Triplete, quella che con Rafa Benitez si apprestava a vincere il Mondiale per Club.In quella stessa stagione, un giovanissimo Cristiano Biraghi, dopo l’esordio in Champions League contro il Manchester City, passò in prestito alla Juve Stabia di Piero Braglia nella stagione 2011-2012.

Un’esperienza formativa che anni dopo lo avrebbe riportato alla base, da protagonista, nell’Inter di Antonio Conte.Questi elementi, queste considerazioni e queste speranze alimentano le discussioni dei tifosi.

Per il popolo gialloblù, De Pieri è il talento cristallino che può far esplodere di gioia il Romeo Menti.Per il popolo nerazzurro, è un patrimonio da custodire, un potenziale campione che matura lontano da casa.

Il Meazza può attendere.Sì, è ancora presto per il “Tutti pazzi per De Pieri” ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta.

Castellammare è pronta ad accogliere le sue magie.

Juve Stabia, un futuro tra sogni di mercato e attese del campo. Si sta per chiudere un Luglio rovente

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Le ufficialità, tanto agognate in ogni sessione di mercato, iniziano ad arrivare, delineando una rosa che sotto la guida del nuovo tecnico Ignazio Abate si preannuncia ambiziosa.Il Direttore Sportivo Lovisa è al lavoro per puntellare la squadra cercando i profili giusti per affrontare un campionato difficile e competitivo come la Serie B.

I nomi circolano, le trattative si infittiscono e i tifosi scrutano ogni notizia con la speranza di vedere approdare in gialloblù giocatori in grado di far fare il salto di qualità.A gettare uno sguardo interessato e vigile su questo fermento è la nuova proprietà.

La presenza dei manager di Brera Holdings durante la recente amichevole contro il Gladiator, vinta con un rotondo 7-0, è un segnale tangibile della nuova era internazionale del club.Un futuro che non si limita al campo ma che si espande con partnership strategiche, come la recente alleanza con la canadese Blizzard per creare sinergie tra il calcio nordamericano e quello italiano.

L’entusiasmo della nuova dirigenza è palpabile e alimenta le aspettative di una piazza che sogna in grande.Come in ogni estate che si rispetti, non mancano le discussioni che animano i bar e i social.

Tra queste, ha tenuto banco il cosiddetto caso dei “fischi” al “Giroud di Torre Annunziata”, un episodio che ha acceso il dibattito locale, a testimonianza di come ogni piccola vicenda legata alle Vespe sia vissuta con grande passione dalla tifoseria.L’attesa, però, è quasi finita.

I tifosi possono finalmente cerchiare in rosso le date sul calendario.Oggi è stata ufficiale la diramazione dei destini delle sessanta squadre di Serie C, si aspetta ora di sapere il percorso che attenderà la Juve Stabia in serie B.

Un cammino che si preannuncia comunque impegnativo fin da subito a partire dall’esordio in Coppa Italia.E proprio la Coppa Italia regala subito un incrocio affascinante e denso di significati.

Le Vespe se la vedranno con il Lecce di Eusebio Di Francesco.Un test probante, contro una squadra di categoria superiore che ha già lanciato un chiaro messaggio battendo lo Spezia in un recente test amichevole.

Servirà una prestazione da eroi, una di quelle in cui serviranno “mantello e maschera”, per compiere quella che sarebbe una grande impresa e iniziare la stagione con il piede giusto.Con queste considerazioni, tra i sogni di mercato e le aspettative per il campo, si va a concludere il mese di luglio.

Agosto porterà con sé l’ultimo rovente mese di trattative dove non mancheranno di certo i colpi di scena.Poi, finalmente, la parola passerà al rettangolo verde.

Da quel momento in poi non ci saranno più scusanti o interpretazioni ma solo il verdetto insindacabile del campo.La speranza di tutta la tifoseria è che nella prossima stagione si possa parlare solo di calcio giocato.

Troppo spesso, nel recente passato con la gestione di Pagliuca, si è dovuto commentare episodi controversi, errori arbitrali e decisioni severe che hanno pesato sull’economia della stagione.L’augurio è che il VAR e le direzioni di gara passino in secondo piano, diventando invisibili e impeccabili attori di uno spettacolo che deve raccontare solo ed esclusivamente il risultato sportivo.

Perché la passione del popolo gialloblù merita una stagione di calcio, e solo calcio.

Castellammare, la gestione dei rifiuti sotto indagine: Il Sindaco Vicinanza annuncia misure drastiche

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La gestione del ciclo dei rifiuti a Castellammare di Stabia finisce sotto la lente della magistratura.Con una presa di posizione netta, il sindaco Luigi Vicinanza ha annunciato che la relazione della Commissione speciale di studio sul servizio di igiene urbana, insieme a tutti gli atti correlati, sarà trasmessa alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti.

La decisione è maturata al termine dell’ultimo consiglio comunale, durante il quale è stato approvato il documento che evidenzia “criticità, omissioni e possibili inadempienze contrattuali” da parte della ditta incaricata.

“Il tema è stato affrontato con determinazione fin dai primi mesi di insediamento”, ha dichiarato il primo cittadino, sottolineando come l’amministrazione voglia vederci chiaro su uno degli appalti più onerosi per le casse comunali. “Oggi abbiamo un quadro più chiaro.Le deduzioni iniziali sono supportate da dati concreti”, ha aggiunto Vicinanza, ringraziando la consigliera Lea Iovino e i membri della commissione per il lavoro svolto.

L’obiettivo dichiarato è quello di migliorare un servizio ritenuto fondamentale, specialmente in una città che, come sottolineato dal sindaco, “sta diventando sempre più turistica e accogliente”.La linea dell’amministrazione è chiara e non ammette repliche: “Se dovessero emergere i presupposti per una rescissione contrattuale, siamo pronti ad agire”, ha affermato con forza Vicinanza, ribadendo una posizione già espressa nei mesi scorsi. “Le mancanze e le inadempienze rilevate vanno sanzionate, sul piano amministrativo e, laddove necessario, anche su quello penale”.

Un messaggio è stato rivolto anche ai numerosi lavoratori della ditta presenti in aula, ai quali il sindaco ha garantito il massimo sostegno: “La dignità del lavoro va sempre tutelata.Questo Consiglio comunale lo ha già dimostrato approvando una mozione a favore del salario minimo.

La tutela dei lavoratori va garantita, al di là del colore politico”.Ora la palla passa alla società che gestisce il servizio, la quale “dovrà adeguarsi alle conclusioni della Commissione e rispondere puntualmente alle richieste avanzate”.

Vicinanza ha tenuto a precisare che l’appalto in questione non è stato affidato dall’attuale giunta, bensì dalla precedente Commissione straordinaria. “Oggi stiamo esercitando il nostro dovere di controllo e vigilanza, e continueremo a farlo con responsabilità”, ha specificato, menzionando anche la recente decisione di un’alternanza nei ruoli dirigenziali come ulteriore misura “a garanzia di tutti”.Il consiglio comunale ha visto anche l’approvazione di una mozione del consigliere Maurizio Apuzzo per l’istituzione di un forum cittadino per lo sviluppo, un’iniziativa lodata dal sindaco come esempio di “sintesi costruttiva” volta a coinvolgere attivamente la cittadinanza nel futuro della città.

Infine, Vicinanza ha concluso con un forte richiamo all’etica pubblica e alla lotta all’illegalità: “Combattiamo l’illegalità anche sottraendo spazi al degrado e garantendo una stabilità amministrativa”.Ha evidenziato i progressi fatti, come il passaggio da sei a 150 telecamere di sorveglianza attive sul territorio, e ha riaffermato la massima collaborazione con le forze dell’ordine. “L’etica pubblica ci impone un livello di attenzione sempre più alto.

Stiamo lavorando con serietà, e continueremo a farlo”.

Bonus senza deposito: verità e miti sui casinò online

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Quante volte l’abbiamo vista, quell’offerta? “10€ Gratis Subito”, “50 Giri Senza Depositare”.Noi giocatori siamo costantemente attirati da questa promessa, la più potente di tutte nel mondo del gioco online: soldi gratis per giocare. È una tentazione quasi irresistibile, che ci fa sognare la grande vincita a costo zero, quella che cambia la giornata.

Questa promessa ci spinge spesso a cercare le offerte più allettanti, e non è un caso che la ricerca dei migliori casino stranieri con bonus senza deposito sia una delle più gettonate in assoluto.

Ma è davvero tutto oro quello che luccica?O dietro a questi regali si nascondono delle trappole? È ora di fare chiarezza una volta per tutte, separando i miti che ci fanno sognare dalla realtà, a volte un po’ più dura.

Mito 1: “Sono soldi gratis, li prendo e li prelevo”

Questa è la classica illusione, il primo abbaglio che prendiamo tutti quando siamo agli inizi.

La realtà, come sempre, è un po’ meno magica e ha un nome ben preciso: “requisito di puntata”, o playthrough.

La Verità: Quel bonus non è denaro contante.Pensiamolo come un gettone da usare nel casinò.

Per trasformare le vincite ottenute con quel gettone in soldi veri, dobbiamo rigiocarlo un certo numero di volte.Facciamo un esempio pratico: ci danno 10 euro con un requisito di 30x.

Questo non significa che dobbiamo vincere 300 euro, ma che dobbiamo fare scommesse per un totale di 300 euro.Ogni giro di slot, ogni mano di blackjack contribuisce a “erodere” questo requisito. È una maratona, non uno sprint.

Mito 2: “Se sbanco il casinò, mi tengo tutto”

Ok, immaginiamo lo scenario perfetto.

Abbiamo superato i requisiti e, con una fortuna sfacciata, abbiamo trasformato quei 10 euro di bonus in un bel gruzzolo, magari 500 euro.A questo punto pensiamo: “È fatta, prelevo tutto e mi pago una vacanza!”.

Purtroppo, non funziona così.

La Verità: Quasi ogni bonus senza deposito ha una clausola chiamata “limite massimo di prelievo” (max cashout). È un tetto, un limite massimo alla cifra che possiamo effettivamente incassare.Molto spesso, questo limite è fissato a 50 o 100 euro.

Quindi, anche se il nostro saldo urla “500!”, il casinò ci permetterà di prelevarne solo 100.

Il resto, semplicemente, svanirà nel nulla al momento del prelievo. È una doccia fredda, lo so, ma saperlo prima ci evita di lanciare il telefono contro il muro.

Mito 3: “È solo una trappola per fregarmi”

Dopo aver scoperto queste regole, la reazione di molti di noi è pensare che sia tutto un trucco, una fregatura.Ma la verità è un po’ più sfumata.

Il bonus senza deposito non è una truffa, ma è quello che nel marketing si chiama “prodotto civetta”.

Dobbiamo vederlo per quello che è realmente: un “test drive” completamente gratuito.Il casinò ci sta dando la possibilità di provare la sua piattaforma, vedere se i giochi ci piacciono, se il sito è veloce, il tutto senza rischiare un solo centesimo dei nostri soldi. È un investimento che l’operatore fa per farsi conoscere e per dimostrare di essere affidabile.

La nostra unica arma di difesa, quella che ci salva sempre, è leggere i Termini e Condizioni del bonus prima di prenderlo.

Questo vale ovunque, ma specialmente quando esploriamo i tanti siti di casino non AAMS disponibili online, dove le regole possono cambiare parecchio da un sito all’altro.

Conclusioni

In conclusione, i bonus senza deposito non sono un bancomat, ma sono una grande opportunità.L’opportunità di esplorare e scoprire un nuovo casinò senza impegno.

Se li usiamo con questa mentalità, sapendo a cosa andiamo incontro, possono essere un ottimo affare.Se invece continuiamo a vederli come una scorciatoia per soldi facili, la delusione è sempre dietro l’angolo.

La Juve Stabia si assicura Thomas Battistella: un colpo di qualità dal Modena per il centrocampo giallo blu

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La Juve Stabia ha chiuso un’importante operazione di mercato con l’acquisizione del centrocampista, friulano di Pordenone, Thomas Battistella dal Modena.Manca solo l’ufficialità, che arriverà nei prossimi giorni ma il trasferimento rappresenta un colpo strategico per il club campano.La società gialloblù è riuscita a battere la concorrenza di un club portoghese interessato al giovane talento, la Moreirense, squadra che milita nella Primeira Liga portoghese, dimostrando grande determinazione.Battistella, noto per le sue capacità tecniche e la visione di gioco, è pronto a rinforzare in modo significativo il centrocampo a disposizione del tecnico Ignazio Abate.

La sua esperienza con i “canarini” non è stata fortunatissima a causa di diversi infortuni che lo hanno tenuto fermo ai box, compromettendone le possibilità di mettersi in mostra con continuità.Lo scorso anno è sceso in campo 26 volte (tra campionato e Coppa Italia), collezionando però solo 972 minuti di gioco e fornendo ai compagni un assist.

Dalle giovanili dell’Udinese alla Serie B

La passione per il calcio per Battistella è nata grazie al padre, ex giocatore a livelli dilettantistici. È cresciuto praticamente con il pallone già nel letto e a cinque anni è entrato nel Fontanafredda, una squadra di paese.Dopo sette o otto anni è passato al Vittorio Veneto, per poi approdare, all’età di quindici anni, al settore giovanile dell’Udinese, da cui è di fatto iniziata la sua carriera.

Profilo del giocatore: un centrocampista completo

Calciatore normolineo, dotato di struttura fisica forte e resistente.Energico, con buona mobilità e frequenza di passo.

E’ un destro naturale, in possesso di buone doti tecniche complessive è abile nelle conclusioni dalla distanza.Si tratta di un centrocampista centrale, schierato prevalentemente da interno sia destro che sinistro in un reparto a tre.Potrebbe agire anche in un centrocampo a due. È un calciatore che dà un apporto importante in entrambe le fasi di gioco, tanto abile negli smarcamenti senza palla quanto nel contrasto.

Thomas Battistella: un rinforzo di qualità per le Vespe

L’arrivo di Battistella alla Juve Stabia è visto come un rinforzo di qualità per il centrocampo.Il giovane giocatore ha già dimostrato di avere un grande potenziale e si prevede che possa crescere ulteriormente sotto la guida di Ignazio Abate.

Acquistato dal Modena nel 2022, era considerato uno dei giocatori giovani più interessanti in rosa, al punto che il tecnico Pierpaolo Bisoli, appena arrivato sulla panchina gialloblù, lo paragonò a Marco Parolo, da lui lanciato ai tempi del Foligno.La determinazione del club stabiese nell’assicurarsi il giocatore, superando la concorrenza estera, sottolinea l’importanza di questo acquisto per il futuro della squadra.I rumors sul suo futuro si sono intensificati, quando il mediano, autore del primo gol stagionale del Modena nell’amichevole in famiglia di inizio ritiro, è stato tenuto precauzionalmente fuori dal test contro la Rappresentativa della Montagna.Nella scorsa stagione, Battistella ha già incrociato il suo destino con la Juve Stabia: era in campo nella gara d’andata al Braglia, vinta 3-0 dai canarini, mentre nella gara di ritorno, vinta dalle Vespe per 2-1, è rimasto in panchina per tutta la partita.

Ora il “Menti” è pronto a diventare il suo nuovo stadio.

Juve Stabia, un nuovo guardiano della porta: Pietro Boer lascerà la Roma. Approderà a Castellammare di Stabia

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Il portiere, che negli ultimi anni è stato la terza scelta per la formazione giallorossa, è pronto a mettersi in gioco sotto la guida tecnica di Ignazio Abate.Il suo sviluppo sarà affidato alle cure di Amedeo Petrazzuolo preparatore rinomato per la sua abilità nel valorizzare e far crescere giovani talenti tra i pali.

Il Percorso di un Talento: Dalla Laguna alla Città Eterna

Nato a Mestre il 12 maggio 2002, la vocazione di Boer per il calcio sboccia precocemente nel cuore del Veneto. È lì che indossa per la prima volta i guanti, iniziando un percorso che lo porterà lontano da casa.

Un’analisi dei suoi canali social rivela una personalità solare e genuina, un tratto che lo ha accompagnato nella sua ascesa.Il primo simbolo della sua carriera nel calcio d’élite è l’emblema del Venezia, club che ha rappresentato il suo trampolino di lancio.

Nell’agosto del 2018, all’età di sedici anni, compie un passo decisivo trasferendosi a Roma.La società giallorossa scommette sulle sue notevoli doti fisiche e sulla sua agilità, vedendo in lui un prospetto di grande affidabilità per il proprio settore giovanile.

A Roma, Boer vive una vera e propria favola sportiva.Compie l’intera trafila, dall’Under 17 fino al campionato Primavera, vedendo il suo sogno di esordire tra i professionisti concretizzarsi.

La data memorabile è il 10 dicembre 2020, quando l’allora tecnico Fonseca lo lancia titolare nella sfida di Europa League contro il CSKA Sofia, un’emozione incancellabile.La sua esperienza romana è impreziosita da momenti iconici, come un indimenticabile scatto fotografico al fianco della leggenda Francesco Totti, e dalla vittoria della Conference League con la squadra guidata da José Mourinho, un trofeo che arricchisce il suo palmarès.

L’Esperienza in Serie C: La Stagione della Consacrazione alla Pianese

Per trovare continuità e misurarsi con le complessità del calcio senior, la scorsa stagione Boer ha accettato il prestito alla Pianese, in Serie C.

L’esperienza si è rivelata fondamentale: il giovane portiere è diventato un pilastro inamovibile della formazione toscana, allenata da Prosperi.Le sue statistiche parlano chiaro: 36 presenze in campionato, durante le quali ha mantenuto la porta inviolata in 9 occasioni.

Grazie anche alle sue parate decisive, la Pianese, da neopromossa, ha disputato una stagione eccellente chiudendo all’ottavo posto e conquistando un posto nei playoff.Il cammino degli uomini di Prosperi si è interrotto al secondo turno contro il Pescara poi promosso in serie B dopo la finale con la Ternana.

Precedentemente i toscani aveva superato il Pineto nel turno preliminare.Ora, forte di questa esperienza formativa, Pietro Boer è pronto a difendere i colori della Juve Stabia, portando con sé un bagaglio di talento, determinazione e la voglia di affermarsi definitivamente.

Juve Stabia, settore giovanile: Sei talenti gialloblù sono stati in ritiro con la prima squadra

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Il settore giovanile della Juve Stabia dimostra ancora una volta il suo impegno nello sviluppo di talenti promettenti, con ben sei dei suoi giovani calciatori che hanno raggiunto la prima squadra per il ritiro pre-campionato a Castel di Sangro.Questa iniziativa sottolinea il lavoro meticoloso e appassionato svolto dietro le quinte dagli allenatori e dallo staff tecnico del club, confermando la cantera gialloblù come un pilastro fondamentale per il futuro della società.

I giovani talenti che si sono guadagnati questa preziosa esperienza, agli ordini del nuovo tecnico Ignazio Abate, sono il portiere Antonio Vetrò e i giocatori di movimento Simone Ceccarini, Cristian Cirillo, Francesco Balzano, Pasquale Faccetti e Antonio Valentino.La loro convocazione rappresenta un traguardo significativo nel loro percorso di crescita e un segnale tangibile dell’attenzione che la dirigenza stabiese riserva alla valorizzazione dei propri vivai.

Questa opportunità di allenarsi fianco a fianco con i calciatori della prima squadra è una testimonianza della passione e della professionalità che permea ogni livello del sistema giovanile della Juve Stabia. È un messaggio chiaro per tutti i giovani atleti che aspirano a una carriera nel mondo del calcio: il duro lavoro, la dedizione e un percorso di sviluppo strutturato possono trasformare i sogni in opportunità concrete.L’esperienza che Vetrò, Ceccarini, Cirillo, Balzano, Faccetti e Valentino hanno maturato a Castel di Sangro sarà inestimabile.

Essere esposti a un livello più elevato di intensità atletica, a complesse richieste tattiche e a rigorosi standard professionali rappresenta una curva di apprendimento cruciale per il loro futuro all’interno del club e nel calcio che conta.

Uno Sguardo ai Giovani Talenti

Francesco Balzano e Antonio Valentino, entrambi classe 2008, sono attaccanti che si sono già messi in luce nelle formazioni giovanili per il loro senso del gol e la loro tecnica.Balzano ha persino trovato la via della rete in una delle prime amichevoli estive, dimostrando di non temere il palcoscenico dei “grandi”.

A centrocampo, Simone Ceccarini (2005) porta in dote esperienza avendo già assaggiato il calcio di Serie D, mentre Cristian Cirillo (2006), capitano della Primavera, è un punto di riferimento per la sua duttilità e visione di gioco.L’attaccante Pasquale Faccetti (2005) è un altro elemento che ha già avuto modo di confrontarsi con campionati senior, un’esperienza che ne ha accelerato la maturazione.

A difesa dei pali, il giovane portiere Antonio Vetrò (2005) avrà l’opportunità di apprendere dai più esperti colleghi di reparto.

Un Lavoro che Viene da Lontano

Questa iniziativa rafforza la lunga tradizione della Juve Stabia di investire nei propri giovani, ponendo solide basi per il futuro del club.Il successo di questi sei calciatori è un riflesso dell’impegno incrollabile di tutto il settore giovanile verso l’eccellenza, un lavoro orchestrato da professionisti di grande spessore.

Figure come il Responsabile del Settore Giovanile, Saby Mainolfi, e il Direttore Sportivo, Roberto Amodio, insieme a uno staff di allenatori e preparatori qualificati, operano quotidianamente per garantire ai giovani atleti un percorso di crescita completo, non solo dal punto di vista tecnico-tattico ma anche umano.L’obiettivo dichiarato è formare calciatori pronti per le sfide del calcio moderno, ma anche costruire persone solide, trasmettendo valori fondamentali come la disciplina, il rispetto, il sacrificio e lo spirito di squadra.

È grazie a questa professionalità e a questa visione lungimirante che la Juve Stabia continua a vedere i suoi talenti emergere e bussare con merito alle porte della prima squadra.

L’investimento sui giovani si conferma una strategia vincente, capace di alimentare la passione dei tifosi e di assicurare un futuro sostenibile e ricco di soddisfazioni per i colori gialloblù.Il settore giovanile della Juve Stabia si conferma così un vero e proprio fiore all’occhiello, una fucina di campioni del domani.

Juve Stabia, l’ex capitano Mignanelli dopo il fallimento della Spal resta in serie C

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Daniele Mignanelli, il terzino sinistro classe 1993, è pronto per una nuova sfida dopo aver lasciato la Juve Stabia, squadra che ha guidato anche con la fascia di capitano nella scorsa trionfale stagione.Reduce da un’esperienza alla Spal nell’ultima annata, il difensore si appresta a iniziare un nuovo capitolo della sua carriera, ripartendo dalla Serie C con la maglia della Dolomiti Bellunesi.La Dolomiti Bellunesi si assicura un rinforzo di spessore per la fascia sinistra, annunciando l’arrivo di Daniele Mignanelli.Nato a Cantù il 10 maggio 1993, l’esterno porta in dote alla sua nuova squadra un bagaglio di esperienza notevole, frutto di oltre 260 presenze in Serie C e circa 50 in Serie B.

Il suo palmarès vanta anche un campionato di Serie C vinto nella stagione 2023-2024 con la Juve Stabia, a pochi passi da qui a Castellammare di Stabia.Mignanelli incarna il profilo ideale per un club che si prepara ad affrontare una nuova categoria con ambizione: un mix di esperienza, fisicità, acute letture difensive e una spiccata capacità di spinta sulla fascia.L’accordo che lo lega alla Dolomiti Bellunesi è biennale.La sua carriera ha preso il via nel 2012-2013 con il Lecco in Serie D, per poi debuttare tra i professionisti con la Pro Patria.

Il primo gol tra i “grandi” è arrivato con la maglia della Reggiana, mentre il vero salto di qualità si è concretizzato con la chiamata dell’Ascoli, dove ha accumulato minuti e maturità in due stagioni di Serie B.Da gennaio 2019, Mignanelli si è affermato in Serie C, vestendo le maglie di Viterbese, Carrarese, Modena, Avellino, Juve Stabia e, nell’ultima annata, della Spal.Proprio a Ferrara, il trentaduenne di origini lombarde si è distinto con una stagione di alto livello, collezionando 32 presenze, 2 gol e 3 assist.Ora, l’approdo nella società presieduta da Paolo De Cian segna una nuova tappa nella sua carriera, un capitolo da scrivere con la determinazione e la leadership che i dolomitici intendono mettere in campo nella loro prima, storica esperienza tra i professionisti.

Nella scorsa estate il calciatore ha lasciato Castellammare e la notizia non fu accolta con gioia da parte della piazza colorata di giallo e blu.Ora che Mignanelli si appresta a iniziare una nuova avventura, i rimpianti per un addio forse troppo frettoloso o non gestito al meglio potrebbero affiorare.Un giocatore del suo calibro, con il suo attaccamento alla maglia e la sua esperienza, avrebbe potuto essere un tassello importante non solo sul campo, ma anche nello spogliatoio, per affrontare le sfide della categoria superiore.Per i tifosi stabiesi, resta il ricordo di un giocatore che ha incarnato lo spirito della squadra, pronto a dare il massimo in ogni occasione e ora proiettato verso nuovi traguardi.

Formula 1 2025: Gp del Belgio, le pagelle di Carlo Ametrano

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Buonasera Carlo, ci ritroviamo dopo tanto tempo alla fine del Gran Premio del Belgio, una gara condizionata dalla pioggia.Ci si aspettava una corsa diversa, una corsa più emozionante, anche perché poi partendo con la safety car e non con lo standing start è sempre meno emozionante.

E’ stato emozionante vedere Hamilton che si è fatto perdonare l’errore nelle qualifiche e ha fatto vedere di che pasta è fatta, anche perché sta attraversando un periodo molto triste, dovuto anche a una Ferrari che non va, confermato anche con Charles Leclerc, a cui dovrebbe essere fatta solo una statua per quella che è riuscito a fare oggi conquistando il terzo posto.Ti volevo chiedere come sempre un parere generale su quella che è stata la giornata e poi andiamo come sempre a elencare i voti per tutti i corridori fino al decimo posto.

Sì è stato un bel gran premio, tu sai che in Belgio, il meteo la fa da padrona quasi sempre.Ormai la McLaren comanda lei, la Formula 1 quest’anno sicuramente conquisteranno il titolo costruttori e uno tra Piastri e Norris quello pilota.

Quando riguarda invece la Ferrari, diciamo che Leclerc ha difeso la terza posizione, era il massimo che poteva fare, però Hamilton è stato strepitoso perché partendo dai box comunque con qualche scelta azzeccata perlomeno ha fatto veramente una bellissima rimonta, diciamo che sette mondiali non è che si vincono per caso.Per quanto riguarda poi invece altre situazioni, Verstappen più del quarto posto non poteva fare anche in considerazione che la Red Bull ormai viaggia in acqua agitate con anche Horner che ha lasciato la scuderia.

La Mercedes quinta posizione con Russel di cui si parla di un futuro lontano dalla scuderia tedesca non è sicuramente un buon risultato.Veniamo ai voti uno per uno:

Primo posto: Oscar Piastri perfetto alla partenza ha beffato un Norris che di fatto si era addormentato alla partenza ed ha fatto una corsa da pilota di sostanza che voto gli dai? Dieci e lode perché ha fatto un sorpasso all’inizio veramente e Piastri probabilmente adesso può sognare di vincere questo titolo perché Norris lo vedo bravo però fa molti errori.

Piastri sembra molto più solido, più freddo, a livello scherzoso tutti dicono che stasera mangerà la solita pizza e andrà a dormire come se non fosse successo niente questa è la cosa che lascia stupiti.Lui sembra che ogni cosa che faccia non sia eccezionale e invece è in testa al mondiale e sta battendo il compagno di squadra che ha tanta più esperienza di lui.

Secondo posto: Norris per la seconda posizione gli diamo 9 perché comunque sta lottando anche lui, secondo me fino alla fine, fino agli ultimi GP si deciderà il mondiale pilota.

Ovviamente una parentesi importante la dobbiamo assegnare anche a Stella che ha ricostruito la McLaren allo sfascio e pensare che era alla Ferrari.La Ferrari fa sempre errori con Andrea Stella che ha fatto un grosso lavoro insieme alla McLaren perché ora è la squadra da battere ed ha preso un po’ il posto della Red Bull quando dominava in passato. Terzo posto: Charles Leclerc ha tenuto dietro un certo Verstappen per tutta la gara. 7 e mezzo meritato diciamo, ha difeso il podio perlomeno però per quanto riguarda le prime due posizioni erano inarrivabili.

Quarto posto: Verstappen, voto 6 e mezzo. Ha comunque combattuto anche lui però la Red Bull non è più come una volta cioè solo lui il piede e riesce a fare la differenza.

Quinto posto: George Russel fuori dalla Mercedes, dobbiamo verificarlo perché non è niente di ufficiale.

Oggi in gara ha comunque fatto una buona rimonta, voto 6 e mezzo.

Sesto posto: Albon, voto 6 e mezzo ne sentiremo parlare in futuro, piace molto, è un bel pilota.

Settimo Posto: il Leone Inglese Luis Hamilton voto 8 per il coraggio mostrato  che può rivitalizzare un campione mortificato da una macchina che non è stata costruita per lui.La Ferrari è veramente una delusione anche quest’anno, ogni anno deve vincere e poi dopo quattro gare se ne parla l’anno prossimo.

Speriamo che l’anno prossimo sia davvero quello buono.

Ottavo posto: Lawson che con questa Racing Bull comunque conquista una buona posizione Voto 7. E’ strana la coincidenza, lui cambia cioè fanno il cambio con la Fred Bull con Tsunoda, e Lawson conquista solo punti.Tsunoda poi fuori dai punti!

Nono posto: Bortoleto voto 8, un brasiliano che sta facendo bene, ne sentiremo parlare di questo pilota perché veramente è un pilota coraggioso e tecnico.

Decimo posto: Gasly che deve ringraziare l’assurdità della Sauber con Hulkenberg di cambiare le gomme, altrimenti non avrebbe conquistato neanche un punto. Voto 6,

Prima di dare l’appuntamento al Gran Premio di Ungheria della prossima settimana, ti chiedo quali sono i tuoi programmi.

Sono stato al Senna day che è stato fantastico, un’altra annata bellissima grazie alle Cantine Zuffa.Poi siamo stati addirittura al Gran Premio di Imola a vedere Hamilton in Ferrari.

Quella è stata una bella esperienza.Sono stato all’Orgoglio Motoristico Romano nella capitale, grazie a Stefano Pandolfi.

E chiuderemo, non è finita qui, il Minardi Day che quest’anno si svolgerà il 13 e il 14 settembre.Ringrazio Giancarlo Minardi e Pietro Benvenuti che mi fanno sentire sempre a casa.

E poi ovviamente ricordo gli appuntamenti a Odeon TV, mi hanno confermato come opinionista anche quest’anno e per me è un onore collaborare con una televisione storica.Diamo l’appuntamento ai nostri lettori tra una settimana per il GP D’Ungheria che anticiperà la sosta di un mese.

Si riprenderà il 30 agosto, per poi andare tutto di un fiato fino alla fine del campionato per capire dove arriverà questa Ferrari.Di certo, come hai detto tu, il mondiale ha preso la piega della McLaren, però anche un secondo posto per la Ferrari, ancora una volta, sarebbe vero una magra consolazione però potrebbe essere un buon viatico per il 2026.

Juve Stabia, l’estate di alcuni ex Gialloblù: Destini che si incroceranno ancora in Serie B

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Il calciomercato estivo continua a regalare emozioni e, mentre l’attenzione a Castellammare è puntata sui movimenti in entrata e in uscita della Juve Stabia, non mancano le novità che riguardano volti noti del passato gialloblù.Un nuovo focus sulle ultime destinazioni degli ex calciatori delle Vespe rivela scenari interessanti e destini che si incrociano in particolare nel campionato cadetto.

La notizia più rilevante per i tifosi stabiesi è senza dubbio il trasferimento di Francesco Di Mariano al Modena.L’esterno d’attacco, dopo l’esperienza al Palermo, approda in Emilia alla corte di mister Andrea Sottil.

Questo movimento crea subito un affascinante incrocio: Di Mariano sfiderà la Juve Stabia, guidata dal nuovo tecnico Ignazio Abate.Si ripete così un duello che si era già visto lo scorso anno quando il calciatore vestiva la maglia rosanero.

Per Di Mariano si tratta di un ritorno in una categoria che conosce bene ma il suo nome a Castellammare evoca ricordi di un potenziale inespresso.Arrivato nel mercato di riparazione del 2020, durante la gestione di mister Fabio Caserta, in un campionato poi segnato dalla sospensione a causa della pandemia di Covid-19, il suo talento si vide solo a sprazzi.

Considerato un profilo di grande importanza per la categoria, il suo apporto in quei sei mesi al “Menti” non fu mai pienamente all’altezza delle aspettative.La sua figura, nipote del celebre Totò Schillaci, resta una sorta di mistero del mercato gialloblù, un talento che non riuscì mai ad accendersi completamente sotto la guida tecnica di allora.

Ma non è solo Di Mariano a cambiare casacca.Il mercato ha visto diversi altri ex gialloblù trovare nuove sistemazioni:

  • Tommaso Fantacci, trequartista che ha militato nelle Vespe, ha firmato con il Barletta, accettando la sfida di una piazza ambiziosa in Serie D.
  • Il difensore Carlo Crialese si trasferisce al Cittadella, tornando protagonista in una piazza che vuole ritornare subito in Serie B dopo l’esperienza con il Pescara.
  • Il portiere Giovanni Leoni, che fu nella rosa della Juve Stabia con mister Guido Pagliuca, difenderà i pali dell’Acireale.
  • L’attaccante Marco Rosafio, altro ex con un passato tra le fila stabiesi, è un nuovo rinforzo del Team Altamura, neopromosso in Serie C.
  • Infine, il difensore classe 1999 Giuseppe Esposito prosegue la sua carriera accasandosi alla Real Normanna in Serie D.

Questi trasferimenti testimoniano l’intenso lavoro delle società in ogni categoria e confermano come il percorso di molti ex calciatori della Juve Stabia continui a suscitare l’interesse degli addetti ai lavori e dei tifosi, pronti a ritrovarli, da avversari, sui campi di tutta Italia.

Juve Stabia, prima avventura in Serie B per Rareș Burnete: Le Vespe scommettono sul talento rumeno del Lecce

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Si apre un capitolo fondamentale nella giovane carriera di Rareș Burnete.L’attaccante rumeno classe 2004, di proprietà del Lecce, è pronto a misurarsi per la prima volta con il campionato di Serie B, vestendo la maglia della neopromossa Juve Stabia.

Una scelta fortemente voluta dal calciatore, che cerca in Campania la continuità negatagli da una serie di infortuni nell’ultima stagione.Nonostante la giovane età, Burnete ha già assaporato il calcio dei grandi.

Convocato da mister Eusebio Di Francesco per il ritiro estivo dei salentini, più per garantirne la piena forma fisica che per reali prospettive immediate, il ragazzo arriva da un’annata complicata.La stagione 2024/25 lo ha visto collezionare appena 52 minuti in campo, distribuiti tra 4 presenze in Serie A e una in Coppa Italia, a causa di problemi fisici che ne hanno frenato l’ascesa.

Eppure, il talento non si discute.Nella stagione precedente (2023/24), oltre all’esordio in Serie A (con una presenza) e un’altra apparizione in Coppa Italia, Burnete aveva letteralmente trascinato la formazione Primavera 1 del Lecce, mettendo a segno 10 gol e 3 assist in 23 partite.

A questo bottino si aggiungono le esperienze nelle coppe giovanili, tra cui Coppa Italia, Supercoppa e la prestigiosa Youth League, a testimonianza di un profilo abituato a palcoscenici importanti.Ora, la Juve Stabia rappresenta l’occasione perfetta per il rilancio.

La società gialloblù, giocherà in cadetteria con un progetto ambizioso e punterà come sempre su una linea verde guidata da un allenatore emergente come Ignazio Abate, noto per le sue idee innovative e la sua capacità di lavorare con i giovani.La scorsa stagione, proprio a Castellammare, sono esplosi talenti promettenti come Mussolini, Fortini, Adorante e Pierobon, un percorso che sia Burnete sia il Lecce sperano di replicare.

Per il club salentino, la prossima stagione in prestito sarà un vero e proprio banco di prova.Dopo aver investito in passato una somma considerevole sul giovane rumeno, il Lecce si aspetta che l’esperienza in Serie B ne determini la maturazione definitiva, trasformandolo in una risorsa preziosa per il futuro.

L’entusiasmo del calciatore per la nuova avventura è palpabile.Conscio dell’importanza del ruolo che andrà a ricoprire nello scacchiere tattico di Abate, Burnete ha accolto con favore la destinazione campana.

Nelle scorse ore, il giovane attaccante ha lasciato il ritiro del Lecce a Bressanone.Dopo un breve rientro nel Salento per il fine settimana, è atteso a Castellammare di Stabia per l’inizio della sua nuova avventura.

L’incontro con i nuovi compagni e il primo allenamento agli ordini di mister Abate potrebbero avvenire già lunedì 28 luglio, quando la Juve Stabia riprenderà la preparazione dopo tre giorni di riposo concessi dal tecnico al termine della prima fase del ritiro.Per Rareș Burnete, l’ora di spiccare il volo è finalmente arrivata.

Juve Stabia, Ignazio Abate: “Arriveranno dieci nuovi calciatori”. Una constatazione o una richiesta?

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A volte, una frase sussurrata in una conferenza stampa estiva può avere il fragore di un tuono. È quello che è accaduto al termine dell’amichevole tra la Juve Stabia e il Gladiator, quando il nuovo tecnico Ignazio Abate ha pronunciato parole che sanno di promessa e di richiesta: “Stiamo costruendo un gruppo nuovo, arriveranno altri dieci giocatori”.Un “messaggio in codice” che ha subito acceso la piazza, alimentando le speranze di una tifoseria passionale e competente come quella gialloblù.

Questa dichiarazione, che potrebbe essere interpretata come una semplice constatazione dei fatti, assume i contorni di un’investitura e di una chiara linea programmatica.Una richiesta esplicita alla dirigenza ma anche un modo per rassicurare l’ambiente e far sognare i tifosi, orfani della guida tecnica di Guido Pagliuca e del fiuto del gol del bomber Andrea Adorante, trasferitosi al Venezia.

La rivoluzione di Lovisa: non ritocchi, ma una rifondazione

L’eco delle parole di Abate si sposa perfettamente con la visione del Direttore Sportivo Matteo Lovisa.

Non è un mistero che il DS, dopo la trionfale cavalcata della scorsa stagione, abbia intenzione di alzare ulteriormente l’asticella.L’addio di figure centrali come Pagliuca e Adorante segna la fine di un ciclo e l’inizio di una nuova era, che Lovisa intende plasmare con decisione.

L’idea è chiara: non si tratterà di semplici ritocchi per puntellare la rosa, ma di una vera e propria rifondazione mirata a costruire una squadra solida, duttile e di qualità in ogni reparto.I “dieci colpi” evocati da Abate non sono un numero casuale, ma la fotografia di un intervento massiccio che interesserà la difesa, il centrocampo e, soprattutto, l’attacco.

Si cercano profili in grado di portare esperienza, personalità e, naturalmente, gol.

Il sogno del “grande colpo” infiamma i tifosi

Il mercato è ancora lungo e la dirigenza stabiese è nota per operare con equilibrio e raziocinio ma il messaggio è arrivato forte e chiaro.La Juve Stabia si prepara a una campagna acquisti importante.

E nella mente dei tifosi gialloblù, tra un caffè al bar e un post sui social, si fa strada un sogno: il grande colpo.L’idea di vedere al “Menti” un nome altisonante, un calciatore capace di infiammare l’entusiasmo e spostare gli equilibri è ormai sulla bocca di tutti.

Dopo anni di sacrifici e campionati vissuti con il cuore in gola, i supporter desiderano un segnale forte da parte della società, un acquisto che possa rappresentare il fiore all’occhiello di una campagna trasferimenti che si preannuncia indimenticabile.Chi sarà il calciatore che farà impazzire il popolo stabiese?

Un attaccante prolifico dal curriculum importante?Un centrocampista totale, in grado di unire qualità e quantità?

O un difensore roccioso con esperienza da vendere?Il tam-tam è già iniziato e mister Abate, che nella sua conferenza di presentazione aveva parlato della necessità di “creare quella magia che permette di sognare”, sa bene che, oltre alla quantità, è la qualità dei singoli a far volare la fantasia dei tifosi.

Un “grande colpo” sarebbe il sigillo perfetto su un’estate di rivoluzione e rinnovate ambizioni.

Juve Stabia, Marco Bellich e il vizio del gol: un feeling destinato a continuare

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Il terzo test del precampionato 2025 si è concluso come da pronostico per la Juve Stabia, con un rotondo successo per 7-0 contro il Gladiator.Vista la disparità di livello e categoria, il risultato non poteva essere altrimenti.

Questo allenamento congiunto è servito a entrambi gli allenatori, Ignazio Abate per le Vespe e Platone per gli ospiti, per mettere classico carburante nel serbatoio in vista dei primi, imminenti impegni ufficiali della nuova stagione.Ma al di là della goleada, ciò che fa davvero notizia in casa gialloblù è il prepotente ritorno al gol del difensore Marco Bellich.

O forse, per i tifosi stabiesi, è una non-notizia, perché il centrale difensivo non è nuovo a queste incursioni offensive.Con una doppietta messa a segno contro il Gladiator, Bellich ha semplicemente ripreso un discorso lasciato in sospeso, un vizio del gol che lo ha reso un beniamino della piazza.

Sotto la guida di Guido Pagliuca, che lo aveva già allenato alla Lucchese, Bellich si era trasformato in un’arma in più, il generale pronto ad assaltare il fortino avversario sulle palle inattive.Spesso, nel corso della sua esperienza a Castellammare di Stabia, è entrato nel tabellino dei marcatori.

Indimenticabile, nella memoria dei tifosi, resta il suo colpo di testa nella notte storica del “San Nicola” di Bari, nell’agosto del 2024, quando contribuì in modo decisivo a una vittoria per 3-1 che fece sognare i supporter gialloblù.Da allora, nonostante ottime prestazioni, la fortuna gli aveva voltato le spalle in più di un’occasione, negandogli la gioia della rete.

La doppietta contro il Gladiator assume quindi un sapore speciale, un modo per ribadire la sua importanza e per riallacciare quel filo diretto con il gol tanto amato da lui e dai suoi tifosi.Le recenti voci di mercato, che parlavano di un forte interessamento dell’Avellino per portare il difensore in Irpinia, sembrano destinate a rimanere tali.

La Juve Stabia ha resistito, forte della volontà di non privarsi di uno dei suoi pilastri.Salvo colpi di scena, la sensazione è che Marco Bellich si prenderà ancora una volta le chiavi della difesa anche nella nuova era targata Ignazio Abate.

Il nuovo tecnico, reduce dall’esperienza con la Primavera del Milan, sa di poter contare su un giocatore dal grande carisma, dal senso della posizione e, come dimostrato ancora una volta, con un innato fiuto per il gol.Un legame profondo, quello tra Bellich, il gol e una piazza che lo ha eletto a idolo.

I successi futuri della nuova Juve Stabia passeranno ancora e soprattutto dalla sua leadership e, perché no, dalle sue reti decisive.

Juve Stabia, si chiude la prima parte del ritiro precampionato. Abate concede 3 giorni di meritato riposo .

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Si è conclusa con il test amichevole contro il Gladiator la prima, intensa fase del ritiro precampionato della Juve Stabia.Un periodo di duro lavoro e prime indicazioni tattiche per il nuovo tecnico Ignazio Abate, che ha potuto gettare le basi per la squadra che affronterà il prossimo campionato.

Il lungo percorso di avvicinamento alla nuova stagione è ufficialmente iniziato l’8 luglio, con le consuete visite mediche di rito effettuate presso il centro Medi di Castellammare.Due giorni dopo, il 10 luglio, la comitiva gialloblù ha raggiunto l’Abruzzo, in particolare Castel Di Sangro, località che ha ospitato le Vespe fino al 20 luglio.

Il quartier generale è stato fissato a Roccaraso, presso l’hotel Rasinus, fino al 23 luglio, prima del rientro alla base avvenuto nella mattinata del 24.Durante il ritiro abruzzese, la squadra ha sostenuto due test amichevoli, mostrando una condizione in crescendo e una notevole prolificità in attacco.

Le prime due uscite hanno visto la Juve Stabia imporsi con un doppio 6-0, prima contro l’Ala Fidelis Alfedena e poi contro il Castel di Sangro.Al rientro in Campania, le Vespe hanno disputato il primo test casalingo allo stadio Romeo Menti, superando il Gladiator con un rotondo 7-0, chiudendo così in bellezza questa prima fase di preparazione.

Il ritiro è stato anche un’importante occasione per valutare alcuni giovani talenti della formazione Under 19, aggregati alla prima squadra.Tra questi si sono messi in luce il portiere Vetrò, i centrocampisti Ceccarini e Cirillo, e gli attaccanti Balzano, Faccetti e Valentino, che hanno avuto modo di assaggiare il calcio dei “grandi” sotto l’occhio attento di mister Abate.

Parallelamente al lavoro sul campo, la dirigenza stabiese è stata attiva sul fronte del calciomercato per arricchire la rosa a disposizione del tecnico.Sono arrivati a vestire la maglia gialloblù nuovi elementi come il portiere Confente, il difensore Carissoni e l’attaccante Petrovic, subito in evidenza con una doppietta nel test contro il Castel di Sangro.

L’ultimo innesto, in ordine di tempo, è stato quello del giovane attaccante Giacomo De Pieri, arrivato in prestito dall’Inter proprio nella giornata del 23 luglio e subito aggregatosi ai compagni.Mister Abate ha messo alla frusta tutti i calciatori, ricevendo risposte più che positive.

Il tecnico ha sottolineato la grande disponibilità al sacrificio e al lavoro da parte di tutto il gruppo, una dote ritenuta fondamentale per costruire una stagione di successo.Un plauso particolare è andato ai veterani della passata stagione, che hanno dimostrato di possedere già una solida conoscenza dei meccanismi di gioco.

Dal punto di vista tattico, Abate sta iniziando a plasmare la sua Juve Stabia.Pur partendo da una base consolidata, il nuovo allenatore sta introducendo i suoi temi tattici.

Nell’ultima uscita contro il Gladiator è stata provata una difesa a tre, ma con un’interpretazione diversa rispetto al 3-4-2-1 del predecessore Pagliuca, schierando la squadra con un 3-5-2 che ha offerto buone risposte.Ora, per le Vespe è tempo di un meritato riposo.

Il tecnico ha concesso un “rompete le righe” di tre giorni per permettere ai giocatori di ricaricare le energie.La preparazione riprenderà lunedì 28 luglio, con il prossimo appuntamento fissato per il 1° agosto 2025, quando al Menti si terrà un nuovo test o un allenamento congiunto per continuare a oliare i meccanismi in vista dei primi impegni ufficiali.

Juve Stabia, visita a 2 facce per McClory di Brera: applausi a Castellammare, fischi a Torre Annunziata

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In mattinata, McClory si è presentato allo stadio Romeo Menti per assistere al lavoro del nuovo corso della Juve Stabia, guidato dal tecnico Ignazio Abate.Dopo l’acquisizione del 51,8% delle quote del club da parte di Brera Holdings, la sua presenza ha voluto testimoniare un interesse che non si limita al solo investimento finanziario, ma che mira a una vicinanza concreta alla squadra e alla città.L’atmosfera è apparsa serena e carica di ottimismo: i calciatori, in particolare i nuovi acquisti, hanno ascoltato con attenzione le parole del nuovo azionista di maggioranza, in un clima generale di sorrisi e fiducia.Una visita che consolida il legame tra la nuova proprietà e l’ambiente gialloblù.

McClory Savoia Torre Annunziata

Ben diverso è stato il tenore della sera precedente (giovedì).McClory è stato presente anche a Torre Annunziata per partecipare alla festa di inaugurazione del rinnovato stadio Giraud, un evento molto atteso dalla tifoseria del Savoia presieduto da Emanuele Filiberto.

La presenza dell’imprenditore americano, tuttavia, non è passata inosservata e ha generato malumori tra i sostenitori biancoscudati.Il momento di massima tensione si è raggiunto quando McClory è stato invitato sul palco per premiare il presidente della LND Campania, Carmine Zigarelli.Appena nominato, è stato sommerso da una pioggia di fischi provenienti dagli spalti, un’evidente contestazione legata al suo ruolo di primo piano nella storica rivale, la Juve Stabia.A placare gli animi sono dovuti intervenire sia il moderatore della serata, il noto giornalista Raffaele Auriemma, sia Nazario Matachione ma soprattutto il Presidente del Savoia Emanuele Filiberto.

Quest’ultimo ha preso le difese del suo ospite, ricordando alla platea il legame imprenditoriale che li unisce e definendo un “onore” la presenza di McClory a un evento così significativo per il Savoia.Con abile mossa per stemperare la polemica, Emanuele Filiberto si è rivolto direttamente ai tifosi, invitandoli a rimandare eventuali contestazioni future: “Fischiatelo solo quando il Savoia sarà arrivato in Serie B”, ha dichiarato, promettendo il massimo impegno per trasformare questo sogno in realtà.Una promessa che ha cercato di trasformare un momento di imbarazzo in una spinta di ambizione per il futuro del club di Torre Annunziata.

Juve Stabia – Gladiator, Platone: Per noi è stato importante l’allenamento congiunto con una grande squadra

Al termine dell’allenamento congiunto di prestigio disputato ieri contro la Juve Stabia, l’allenatore del Gladiator, Vincenzo Platone, ha tracciato un primo bilancio del lavoro svolto dalla sua squadra, sottolineando gli aspetti positivi nonostante il risultato e delineando le ambizioni per la prossima stagione.Nonostante il passivo di 7-0 contro una formazione di categoria superiore come la Juve Stabia, che milita in Serie B, il clima in casa neroazzurra è di costruttiva fiducia. “Siamo contenti di alcune risposte avute oggi da questa amichevole dopo soli quattro giorni di allenamento,” ha esordito Mister Platone. “Il risultato finale ci interessa relativamente.

L’obiettivo era testare la condizione atletica e l’applicazione dei ragazzi contro un avversario di grande caratura.”

L’allenatore ha voluto esprimere la sua gratitudine verso la società ospitante e la propria dirigenza: “Ringraziamo la Juve Stabia per la grande ospitalità e ringraziamo la nostra società per averci dato la possibilità di giocare un’amichevole di prestigio contro una grande società.Per noi è un’opportunità di crescita importante.”

Il Gladiator, retrocesso dalla Serie D al termine della stagione 2023-2024, si trova in pieno ritiro precampionato di Eccellenza Campana e il lavoro, a detta del tecnico, procede senza intoppi. “Il ritiro prosegue in maniera lineare e i ragazzi si stanno impegnando tanto per arrivare nelle migliori condizioni possibili al primo appuntamento ufficiale,” ha aggiunto Platone, lodando la dedizione del suo gruppo.

Lo sguardo è già proiettato a un campionato che si preannuncia combattuto. “Sappiamo che l’Eccellenza Campana sarà un campionato difficile perché ci sono altre squadre che si sono attrezzate per provare a fare il salto di categoria,” ha ammesso l’allenatore, consapevole della concorrenza di formazioni blasonate come Nola e Real Normanna.L’obiettivo del Gladiator è chiaro: non solo una stagione da protagonisti, ma un vero e proprio salto di qualità. “Per il momento posso solo dire che dobbiamo fare il possibile per portare questa squadra a un livello superiore, migliorando quanto di buono fatto l’anno scorso,” ha concluso Platone.

Un chiaro riferimento alla volontà di costruire una squadra solida, capace di lottare per le posizioni di vertice e di gettare le basi per un futuro ambizioso.

America’s Cup, comitato organizzatore: Regione Campania senza rappresentanti, scoppia la polemica politica

E’ di oggi, un acceso dibattito politico e amministrativo, che sta infiammando la scena nazionale dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, lo scorso 30 giugno, del Decreto Legge sull’organizzazione dei grandi eventi sportivi internazionali.Il provvedimento, che include le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina, gli Europei di calcio UEFA 2032 e l’America’s Cup di Napoli 2027, è finito al centro delle polemiche per la composizione del comitato organizzatore della prestigiosa regata velica.Secondo quanto previsto dal Decreto Legge n. 96, l’Italia, in qualità di paese ospitante dell’America’s Cup, può indicare cinque componenti del comitato: tre membri del Governo italiano, uno dalla società Sport e Salute e uno dal Comune di Napoli. Questa ripartizione ha scatenato la reazione delle forze di opposizione in Parlamento.

In particolare, il Partito Democratico ha proposto un emendamento volto ad allargare a sette il numero dei membri italiani, inserendo un rappresentante per la Regione Campania e uno per la Città Metropolitana di Napoli. Di diverso avviso il Movimento 5 Stelle, che pur mantenendo invariato il numero di cinque componenti, aveva suggerito che il Governo rinunciasse a una delle sue posizioni in favore di un rappresentante della Regione Campania, sottolineando il ruolo cruciale di quest’ultima come regione ospitante e titolare di numerose deleghe di competenza.

Tuttavia, al momento della votazione in Aula, la maggioranza di governo ha bocciato tutti gli emendamenti, provocando immediate e aspre reazioni.Le opposizioni hanno subito sollevato la questione, ricordando come nel comitato organizzatore delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina siano invece presenti rappresentanti delle Regioni Lombardia e Veneto, in quanto dirette ospitanti e organizzatrici dell’evento.

La polemica si è estesa rapidamente anche ai vertici del governo regionale campano.I responsabili, con evidente rammarico, hanno registrato la loro esclusione dal comitato organizzatore, esprimendo forte preoccupazione per le possibili ricadute.Ci troviamo di fronte a un precedente che si preannuncia non solo politico ma anche di tipo amministrativo. La Regione Campania detiene infatti ampie competenze e deleghe in materia amministrativa e di gestione del territorio, il che potrebbe creare un significativo vuoto nella gestione dell’evento.Sebbene il Comune di Napoli abbia le sue deleghe, queste potrebbero non essere sufficienti a coprire tutte le necessità a livello amministrativo, burocratico e infrastrutturale che un evento di portata internazionale come l’America’s Cup richiede.

La decisione del governo rischia dunque di generare frizioni e complicazioni nella preparazione e realizzazione dell’America’s Cup 2027, con un interrogativo aperto sull’efficacia e la completezza della Governance di un appuntamento così rilevante per il territorio campano e per l’intero Paese.