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Parla il Capitano: “Dispiace tanto, soprattutto per i tifosi”

Parla il Capitano: “Dispiace tanto, soprattutto per i tifosi”

Al termine dell’incontro con la Juventus il Capitano azzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni al proprio sito: “Ci dispiace non aver vinto. Principalmente per i nostri tifosi che hanno creato una grande atmosfera per noi. Abbiamo dominato settanta minuti, ma non sapevamo come superare la solida difesa della Juve. Ora dobbiamo pensare alla Champions League velocemente. Dobbiamo affrontare un duello a Rotterdam e poi attendere il risultato di Shakhtar-Manchester City”.

Visto dalla Panchina – Fiato corto, panchina anche di più!

Visto dalla Panchina – Fiato corto, panchina anche di più!

Siamo noi i primi in classifica; abbiamo voglia di dimostrare quanto valiamo, e in campo voglio vedervi sputare l’anima. Loro ci imbriglieranno Jorginho, cercheranno di non farci giocare, e allora saliamo i centrali difensivi e cambio campo da destra a sinistra
a velocità superiore. Adesso tutti in campo… Pubblico fenomenale, sono tre ore che inneggiano senza sosta, e non vedo un posto vuoto… Iniziata, e si capisce subito che il loro atteggiamento sarà cinico e votato a interrompere le nostre fonti di gioco. Ecco Gonzalo Higuain, controlla un pallone basso e cerca il pallonetto, per fortuna Pepe Ë ben piazzato e devia fuori. Cerchiamo gioco sulla sinistra, tocco sbagliato di Lorenzo, no così non va, ripartono con Dybala, atterratelo maledizione, palla larga per Higuain di nuovo che stavolta non sbaglia. 0 a 1, proprio quello che non ci voleva… Abbiamo studiato i movimenti da sempre e ci facciamo infilare proprio da quel lato. Ripartiamo, calma e gioco, se alziamo il pressing la ribaltiamo! Tiro da fuori di Marek, ma Buffon è attento; sui calci d’angolo avversari rischiamo da morire, Benatia calcia fuori da ottima posizione… Sempre il lato sinistro, sempre in ritardo… Nervosismo tra Dries e Higuain, e Chiellini becca il giallo… se ci mettessimo l’impegno che usiamo nel protestare per fare gol, magari… Lorenzo si impegna, ma Buffon riesce a neutralizzare i suoi tiri da fuori. La Juventus riesce a tenerci molto facilmente lontani dalla loro area, costringendoci a tiri improbabili; Mertens e Insigne, dovete stare più vicini… Giallo per Dries, assolutamente inutile!!! Fine primo tempo… Ragazzi, noi dobbiamo crederci!!! Vi vedo svogliati, sfiduciati!!! Dimostrate a questo pubblico magnifico che meritiamo la vetta, è tempo di vincere!!! Mario Rui, ti voglio meno timoroso, i difensori sulla linea di metà campo, pressiamoli e vediamo che succede!!! Callejon finalmente si fa vedere in avanti, ma i cross alti sono tutti preda di Chiellini; però l’atteggiamento è giusto, sappiamo fare male se riusciamo a scambiare velocemente. Lorenzo tira da buona posizione, ma di sinistro non fa male a Buffon. Fuori Allan, unico a correre su tutti i palloni ma stremato, dentro Zielinski; la contromossa è Marchisio per Khedira… Palla che saltella nella nostra area, tiro fortissimo di Matuidi e Reina para incredibilmente!!! Cambio di gioco, e Insigne davanti al portiere tenta un sinistro incrociato senza esito… siamo scarichi, sembriamo smarriti… forza ragazzi, dobbiamo stringere i denti!!! Nemmeno a dirlo, Insigne accusa dolore… maledizione, cambio obbligato, Ounas entra e fammi ricredere su di te! Questo ragazzo è voglioso, ma sul suo lato non si passa… E’ già tempo di recupero, e quattro minuti passano senza emozioni… Perdiamo in casa e riapriamo il campionato, ed è solo colpa nostra… Per vincere qualcosa, ci vuole ben altra testa…

a cura di Fabiano Malacario

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Napoli – Juventus, ecco l’analisi tattica del match

Il Napoli perde lo scontro diretto con la Juventus, grazie ad una rete dell’ex di turno Gonzalo Higuain. Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha schierato i titolarissimi, mentre Allegri è passato ad un 4-4-1-1, con Dybala a ridosso di Higuain. Sotto il punto di vista tattico ha avuto molta importanza il ruolo del 10 bianconero con un pressing asfissiante al playmaker azzurro, Jorginho. Il Napoli parte subito molto deciso, con la linea difensiva di Sarri, che si trovava poco prima del centrocampo. Ma la Juventus ha saputo cogliere le difficoltà della catena di sinistra azzurra, sfruttando anche un errore di Insigne, per passare in vantaggio con Higuain. Da lì i bianconeri si sono schierati tutti dietro la linea del pallone, cercando di ripartire con la rapidità di Douglas Costa, una vera e propria spina nel fianco per la difesa di Sarri nell’ 1 contro 1. Dall’altra parte il Napoli ha cercato di imporre il proprio gioco, ma ha dovuto fare i conti con un pressing alto della Juventus, specialmente quando Reina batteva le rimesse dal fondo, impedendo dunque, di far svolgere la manovra dalle retrovie. La difesa bianconera, sfruttando anche le abilità aeree è stata brava a contenere la fantasia e la rapidità del trio delle meraviglie azzurro.

Cabrini su Higuain: “Tutti questi fischi lo caricano…”

Cabrini su Higuain: “Tutti questi fischi lo caricano…”

Il “Bell’Antonio”, protagonista della Nazionale e della Juventus negli anni ’80, Cabrini, ha rilasciato alcune battute per La Gazzetta dello sport nel corso del big match Napoli – Juventus: “Tutti questi fischi lo caricano…Se gli segna subito, li ammazza tutti moralmente. Difesa a 4? Contro questo tridente del Napoli è la soluzione più sicura. Gli azzurri giocano molto in verticale, ma qui con le due linee da quattro davanti a Buffon fanno fatica a trovare varchi. Koulibaly? È una gazzella, ha una falcata incredibile, potente, veloce. Devo dire che la Juventus fin qui sta facendo una grande gara, molto accorta. Il Napoli avrebbe bisogno di un attaccante di peso per girarla, uno alla Milik per intenderci. Però non c’è e Sarri non ha grosse alternative. Credo che il Napoli sia rimasto sorpreso dall’atteggiamento della Juve: attenta, compatta, cinica: per lo scudetto ci sarà da lottare fino alla fine”.

Processo a Capuano per lo smaltimento illecito di fanghi termali ad Ischia

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Processo a Capuano per lo smaltimento illecito di fanghi termali ad Ischia

Il giudice monocratico della sezione distaccata di Ischia, Alberto Capuano , ha assolto il senatore di Forza Italia Domenico De Siano, dall’accusa di smaltimento di fanghi termali da un hotel di proprietà del senatore “perché il fatto non sussiste”.

Il verdetto è stato emesso dopo circa due ore di camera di consiglio ed esclude illeciti a carico di De Siano, scagionato da tutti i capi d’imputazione con la formula più ampia. L’uomo è stato assolto da tutte le accuse lui rivolte, quale amministratore dell’albergo San Montano, qualifica rivestita fino al 2013.

Sconcerti: “L’hanno decisa i due attaccanti; Higuain nel bene, Mertens nel male!”

Sconcerti: “L’hanno decisa i due attaccanti; Higuain nel bene, Mertens nel male!”

Secondo Mario Sconcerti i protagonisti nel bene e nel male di Napoli – Juventus sono stati i due attaccanti; Gonzalo Higuain e Dries Mertens. Lo riporta nel suo editoriale per Il Corriere della Sera: “Hanno deciso i due centravanti, Higuain segnando e Mertens non entrando mai in partita. Un risultato fondamentale per la Juve, difeso fin troppo fino in fondo. Ha sbagliato partita Sarri. Ha cercato di allargare la Juve sul campo per trovare spazio al centro. Ha ottenuto quasi soltanto di arrivare molte volte al cross, soluzione che la Juve gli lasciava volentieri non avendo l’avversario colpitori in area. Sono mancati completamente gli uno-due rapidi di Insigne e Mertens, sono mancati gli inserimenti in area dei centrocampisti. È stato un lungo palleggio da un lato all’altro del campo, senza profondità e contro una Juve che teneva tutta la squadra negli ultimi trenta metri. Non un Napoli deludente, ha attaccato molto, ha tenuto sempre la palla, ma un Napoli stanco, senza differenza. Sta scomparendo Mertens, quarta partita senza gol. È colpa della squadra che gli ha fatto girare intorno tanti palloni senza dargli un solo corridoio in area, ma c’è anche qualcosa che sta forse diventando un limite. È come se Mertens avesse perso la sorpresa, che sia stato ormai capito dagli avversari. Di sicuro con il suo attaccante migliore in apatia il Napoli sta diventando prevedibile. La Juve ha avuto la partita che voleva, un gol subito poi tutti a difendere. È stata precisa come poche altre volte in stagione, è stata sempre in partita nell’attenzione, meno con le idee. Nel secondo tempo ha mancato un gol clamoroso nell’unica azione provata. Davanti all’impresa che salva il suo campionato è giusto dire che hanno giocato tutti bene, compreso Dybala, il più leggero. Ma è stato un calcio di altri tempi, nei pregi e nei limiti di quei tempi. Bellissima l’azione del gol, bella la conclusione di Higuain. Forse la Juve si è accontentata in fretta, forse è stato il Napoli a stringerla intorno alla sua carovana. Di sicuro ha avuto ragione e lascia un Napoli contro un muro pesantissimo da sostenere. Ma è la prima sconfitta in campionato dalla primavera scorsa. Il Napoli ha ancora tanta strada. La Juve ha combattuto molto, giocato poco. Forse per la prima volta è dentro questo campionato, come se fosse cominciato oggi”.

Castellammare, rivelati i nomi dei rapinatori del 12 maggio

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A seguito della rapina che ha avuto luogo il 12 maggio scorso a Castellammare di Stabia, ai danni di un portavalori che ha arricchito i ladri di 320mila euro.

Finalmente ieri i colpevoli sono stati arrestati grazie all’identificazione resa possibile da alcune telecamere che hanno immortalato i malvimenti.

I rapinatori avevano anche in mente di rapinare una banca ma, fortunatamente i loro piani sono stati sventati dai carabinieri di Castellammare di Stabia, che gli hanno notificato un’ordinanza del gip del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta del pm Antonella Lauri.

Ecco i nomi delle persone fermate: Marco Angieri, di anni 35; Angelo Langione, di anni 53 (di Cercola); Luigi Nemolato, di anni 36 (di Ponticelli); Carlo Pisani, di anni 24 (di Barra); Francesco Ricci, di anni 40 (di Cercola). Tutti e cinque hanno avuto un ruolo determinante all’interno della rapina, andata a buon fine, lo scorso mese di maggio. I cinque sono accusati di di tentato omicidio, rapina aggravata in concorso, lesioni personali gravissime, porto e detenzione illegale di armi, ricettazione.

Napoli, rapinano 3 mila euro ad un consulente finanziario: arrestati dai Carabinieri

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I Carabinieri hanno arrestato gli autori del colpo da 3 mila euro fatto a  Posillipo. La tecnica utilizzata dai ladri è stata quella del filo di banca, in quanto un uomo facente parte di questa gang, ha pedinato un consulente finanziario che aveva prelevato questa cifra in contanti e dopo aver allertato la restante parte del gruppo, lo hanno braccato in una curva stretta. L’uomo è stato preso a calci e spintoni, mentre gli veniva rubato il denaro. Successivamente gli uomini sono stati ritrovati in una casa, mentre dividevano il bottino e sono stati arrestati dalle forze dell’ordine.

Mura: “Tutto paradossale, ma fino ad un certo punto…”

Mura: “Tutto paradossale, ma fino ad un certo punto…”

Anche Gianni Mura si sofferma su Napoli – Juventus nel suo editoriale per la Repubblica: “Paradossale, ma fino a un certo punto. La partita tutta d’attacco del Napoli non è giocata bene, quella tutta difesa della Juve sì. Allegri recupera Higuain, di Higuain il gol decisivo che gela lo stadio. Ci sarebbe tutto il tempo per rimediare e il Napoli ci prova, ci mette molto cuore, questo è innegabile, ma non la lucidità che servirebbe, e, peggio, non ottiene dalle sue punte quanto sperava. Buffon deve fare molte parate, nessuna miracolosa però. La più difficile, d’istinto, è di Reina su botta al volo di Matuidi: evita lo 0-2, tiene accesa la fiammella fino all’ultimo, quando Albiol e Koulibaly fanno i centravanti, quando Callejon s’è spostato a sinistra e Insigne è uscito zoppicando, quando Maggio e Ounas, due usciti dalla panchina, formano la catena di destra. Nulla di tutto questo serve al Napoli, che in due scontri diretti al San Paolo non ha segnato un gol e conquistato un solo punto, con l’Inter. Ed è l’Inter, oltre alla Juve che si porta a un punto dal Napoli, a trarre gran beneficio: battesse il Chievo, si troverebbe da sola in testa alla classifica. Visti questi sommovimenti, un pari al Napoli avrebbe fatto comodo e non l’avrebbe demeritato. Per la volontà, per quanto ha costruito, sia pure senza brillantezza. Dopo 26 risultati utili, una sconfitta non irreparabile, certo, ma che può aprire qualche crepa nelle sicurezze della squadra. Allegri ha scelto un finto 4-3-3, in pratica un 4-4-1-1 con Higuain unica punta: l’hanno operato alla mano, non al piede. In 5 partite, 5 gol alla sua ex squadra. Dybala alle sue spalle, Douglas Costa più difensore su Mario Rui che attaccante. Gran partita di sacrificio, la sua, forse la migliore da quando è arrivato a Torino. Altra pedina fondamentale Matuidi, impressionante per quantità di corsa. La Juve è scesa in campo per non perdere, ma pronta a colpire al minimo errore del Napoli. Così, Douglas Costa porta avanti il pallone dopo un errore di Insigne, serve Dybala che aspetta il momento e il corridoio giusto per l’assist a Higuain. Qui, doveva stare più largo Koulibaly. Cos’è mancato al Napoli, che forse s’aspettava una Juve diversa? Ha fatto il solito gioco, ma peccando di velocità e di precisione. Più prevedibile del solito. La Juve l’ha obbligato a crossare alto, cioè contronatura vista la statura dei suoi attaccanti. L’imbucata non è mai riuscita. Fiacchi al tiro Mertens e Insigne, e senza gli acuti di questi due si fa poca strada. Anche se Hamsik è parso in crescita, e Sarri giustamente l’ha tenuto in campo fino all’ultimo secondo”.

Corbo su Napoli – Juve: “Non è stato un grandissimo spot per il nostro Paese”

Corbo su Napoli – Juve: “Non è stato un grandissimo spot per il nostro Paese”

All’indomani del tanto atteso incontro del San Paolo tra Napoli e Juventus, Antonio Corbo nel suo editoriale per la Repubblica ci va giù duro: “Ma è stata davvero una sfida scudetto? Alle 200 nazioni collegate in mondovisione, l’Italia esclusa dai mondiale 2018 invia un’immagine sfocata del suo calcio. Con la Juve che schioda la partita in contropiede per poi difendersi, con il Napoli capolista che arriva ad una delle serate verità con ritmo basso e congegno offensivo ossidato. Vince la strategia della distensione di Allegri. Fa sapere che il campionato si decide a marzo, che favorito è il Napoli, che il risultato è importante ma non definitivo: fa capire che è arrivato con grande timore e poche pretese. Vero? Macchè. Tanto per ammorbidire le tensioni, da lunedì amplifica la notizia dell’infortunio di Higuain, annuncia che forse non giocherà: sottrae così il bomber spergiuro a insidiose suggestioni. Higuain, il paziente della mano sinistra rotta, celebra il suo gol salutando con la destra nello stadio non più suo, tifosi che precipitano nel più allarmato silenzio. Non cerca simpatia né perdono, merita tuttavia il gol in contropiede per la prontezza del movimento che lo porta largo a destra, con Mario Rui che in ritardo riprende il suo posto e Koulibaly che esita un po’. È un capitolo che si apre e chiude troppo presto, comincia una partita imprevista con la Juve che conferma il suo già prudente 4-4-1-1. Con Chiellini in forma, si difende meglio con la linea a 4, tiene bene il centrocampo con Pjanic che inventa poco ma controlla Jorginho, che merita attenzione: non crea, se riceve passa ad Hamsik che ricambia, il Napoli intanto riparte lento, con Koulibaly che nel primo tempo sembra persino più sveglio e continuo dei due mediani. In sintesi: sono in tre ad impostare, rendono ancora più macchinosa la manovra di rilancio, inevitabile che siano poco collegate le punte. Insigne ritiene di avere da solo la responsabilità dell’attacco, tira troppo ma debole. Mertens si agita, devia a sinstra, ci prova, litiga pure con Higuain, ma è distante dal magico bomber che aveva proprio cancellato il vuoto creato dalla fuga dell’argentino. A destra Callejon arriva in ritardo al centro per chiudere i tagli: quando la forma è opaca, c’è ruggine nei meccanismi. Lentezza e imprecisione falsano i sincronismi che da tempo rendevano micidiale l’attacco. Si arrende Insigne, ed ecco Ounas, slegato finalmente. Sarri tenta di dare qualche accelerazione sostituendo Allan con Zielinski, ma qualche vizio di struttura si evidenzia. Dove liberava tutto il suo furore la catena di sinistra, il Napoli si ritrova per un po’ con Hysaj, Zielinski e Ounas, tre di piede destro. Perchè si è intanto spostato a sinistra Hysaj per far posto a Maggio e consentire l’uscita di Rui. Da quanto tempo il Napoli trascura la coperture delle fasce in difesa? Bastano le alternative presenti oggi a Hysaj e Ghoulam per quella che doveva essere una sfida scudetto? Allegri non si aspettava un Napoli così lento, tranne le prime fiammate. Gli basta osservare la pacata difesa Juventina, per dare un ultimo giro di chiave richiamando nel finale la difesa a 3 con Barzagli. Il Napoli che ha illuminato la serie A italiana proprio ora appare dimesso, nel rappresentarla ai duecento paesi collegati per quella che doveva essere la grande sfida italiana”.

Torre Annunziata per sensibilizzare sui temi della disabilità e dello sport

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Il giornalista oplontino Dario Ricciardi  che compirà 22 anni il prossimo dicembre, diventerà un collaboratore esterno del Comune di Torre Annunziata su mandato del sindaco Vincenzo Ascione.

Ricciardi svolgerà il suo compito a titolo gratuito, che consiste in approntare una campagna di sensibilizzazione ed informazione su sport e disabilità, anche in occasione delle Universiadi che si terranno in Campania nel 2019. Torre Annunziata sarà una delle città che ospiterà le manifestazioni sportive.

Ricciardi ,che si è da poco laurato in Lingue e Culture moderne alla Suor Orsola Benincasa di Napoli, vive in prima persona la disabilità. Sin da piccolo, infatti, è costretto su una sedia a rotelle a causa di una grave forma di paralisi cerebrale infantile che gli ha ridotto quasi del tutto la motricità. Ma non la sua voglia di appassionarsi alle sfide che solo persone come lui sanno affrontare e superare. E questo incarico al Comune – ne siamo certi – sarà una di quelle. In «bocca al lupo» da tutta la Redazione di TorreSette.

 

Sant’Antonio Abate, uomo seguito e rapinato a Scafati: scattano due arresti, l’accaduto

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Sant’Antonio Abate, uomo seguito e rapinato a Scafati: scattano due arresti, l’accaduto

Sono stati arrestati due pregiudicati napoletani. I militari della stazione di Sant’Antonio Abate hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, una in carcere, l’altra agli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura oplontina, nei confronti di due pregiudicati napoletani accusati di concorso in rapina aggravata. L’estate scorsa hanno pedinato un imprenditore di Sant’Antonio Abate fino alla sua banca, nel comune di Scafati, e lo hanno seguito all’uscita dopo che questi aveva effettuato un prelievo di contanti. Quando l’uomo è sceso dalla sua macchina, che aveva parcheggiato nei pressi dell’abitazione del padre, è stato aggredito dai due malviventi che lo avevano seguito con una macchina e uno scooter. Calci, pugni e alcuni spari in aria con una pistola a salve per farsi consegnare il denaro. Un bottino da 5mila euro, il denaro appena prelevato in banca dall’imprenditore.

Torre del Greco, incentivi fino a 1000 euro per installazioni di impianti GPL/Metano

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Il Comune di Torre del Greco ha aderito ad una iniziativa del Consorzio ECOGAS, insieme ad altri 680 comuni italiani. Questo accordo consente ai residenti della città corallina di estendere l’incentivo statale anche ai mezzi privati di classe Euro 4 alimentati a benzina che saranno convertiti a gas, escluso i veicoli di classe euro 2.

Gli incentivi previsti, sono i seguenti (fino ad esaurimento di risorse):

  • € 500 per installazione impianti GPL su automezzi privati Euro 3 o 4 alimentati a benzina;
  • € 650 per installazione impianti metano su automezzi privati Euro 3 o 4 alimentati a benzina;
  • € 750 per installazione impianti GPL su veicoli commerciali Euro 3, 4 o 5 alimentati a benzina;
  • € 1.000 per installazione impianti metano su veicoli commerciali Euro 3, 4 o 5 alimentati a benzina;
  • € 750 per installazione impianti GPL su veicoli commerciali con alimentazione diesel;
  • € 1.000 per installazione impianti metano su veicoli commerciali con alimentazione diesel.

Alessandro Tramontano, presidente del Consorzio ECOGAS ha spiegato: “Per usufruire dell’incentivo  il cittadino residente in un Comune aderente ad ICBI deve recarsi presso uno degli installatori aderenti all’iniziativa per la trasformazione del veicolo e l’officina, dopo aver verificato che veicolo ed intestatario della Carta di Circolazione siano in possesso dei requisiti necessari, prenota via internet il contributo tramite la procedura messa a disposizione sul sito www.ecogas.it“.

Sarri duro su Ounas: “E’ anarchico e deve ancora crescere”

Sarri duro su Ounas: “E’ anarchico e deve ancora crescere”

Maurizio Sarri in conferenza ha risposto anche ad una domanda sul talentino algerino Adam Ounas, entrato in campo nell’ultima fase del match contro la Juventus. Per il ventenne esterno, però, parole non certo dolci: “E’ un ragazzino di 20 anni che deve ancora crescere tanto. A Napoli si parla sempre del nuovo Cristiano Ronaldo. E’ un ragazzino di 20 anni, l’anno scorso al Bordeaux non ha neanche fatto troppo bene e si crede possa sfasciare le partite: è un talento anarchico in questo momento che deve solo pensare a crescere e spero che in futuro possa fare bene”. 

 

Rapporto Censis, Milano è la capitale dei crimini, Napoli è soltanto quarta: la classifica

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Rapporto Censis, Milano è la capitale dei crimini, Napoli è soltanto quarta: la classifica

237.365 reati totali, 7,4 ogni 100 abitanti. Milano si aggiudica in un colpo solo un doppio triste primato: è la città più criminosa d’Italia, sia per numero generale di illegalità commesse, sia per “peso criminale”, ovvero per numero di reati denunciati in base al numero di residenti in un comune. E’ questo il verdetto del cinquantunesimo rapporto Censis, pubblicato ieri, sui più significativi rapporti socio-economici del Paese, tra cui ovviamente anche la sicurezza.

A far compagnia alla capitale della moda nostrana figurano anche Rimini e Bologna, rispettivamente in seconda e terza piazza nella classifica legata al “peso criminale”: 7,4 reati denunciati ogni 100 abitanti nella prima, 7,2 nel capoluogo emiliano. Come se non bastasse al quarto posto ritroviamo un’altra città settentrionale di spicco, Torino, con il suo 6/100.

Se guardiamo, invece, ai reati denunciati in assoluto è ancora il Nord Italia a fare la voce grossa, con Milano sul gradino più alto del podio (237.365), seguita da Roma (228.856) e ancora Torino (136.384). Stavolta, però, tra i primi posti ritroviamo anche Napoli, quarta con i suoi 136.043 crimini commessi in assoluto ne l corso del 2016.

La metropolitana di Napoli sarà finita entro la fine del 2018

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Entro la fine del 2018 i cantieri per costruire le linee della metro di Napoli saranno smantellati

Per la fine dal 2018, grazie alla chiusura di diversi cantieri del metrò, saranno restituite alla cittadinanza strade e piazze, per anni rimaste imprigionate dalle lamiere di ferro.

In occasione del congresso Sig (Società italiana gallerie) il presidente della Metropolitana di Napoli, Ennio Cascietta, ha annunciato:«In poche settimane, tra fine dicembre o al massimo inizio gennaio, via libera a Largo Pignatelli. World tunnel congress 2019». La rete delle gallerie romane napoletane ha infatti ottenuto il riconoscimento di «Ita Tunnel Landmark», che verrà consegnato in concomitanza con il prossimo congresso mondiale di Dubai 2018.

«Ogni tanto qualche candidatura di Napoli ha successo» aggiunge con una battuta Cascetta, che incalza: «Non è stato semplice portare a compimento i lavori del metrò, così come c’è tanto da lavorare per riuscire a seguire alla lettera tutte le tempistiche previste. Abbiamo trovato nel sottosuolo una nuova Pompei, che ci è costata 250 milioni di euro. Rispetto ai lavori della vera Pompei, costati 50 milioni. Il nostro obiettivo è liberare la città dai cantieri e restituire ai cittadini napoletani ciò che hanno dovuto patire in questi anni. In termini di caos, pazienza e attese».

Napoli – Juve, Insigne fuori dolorante: sospetta pubalgia per lui!

Napoli – Juve, Insigne fuori dolorante: sospetta pubalgia per lui!

Quando è uscito dal campo per un attimo il gelo è piombato sul San Paolo. Le sue smorfie di dolore hanno preoccupato non poco il popolo azzurro e in particolare Maurizio Sarri, impaurito alla sola idea di perdere il proprio cavallo di razza. Nulla di eccessivamente grave, però, per Lorenzo Insigne che secondo lo staff medico avrebbe accusato un’infiammazione al pube, contrattempo che si sta portando indietro dopo l’ultima convocazione in Nazionale. Il dubbio a questo punto prende sempre più strada: che sia un inizio di pubalgia? A riportarlo è l’edizione odierna de Il Mattino. 

Tragedia a Mercato San Severino, un 34 enne si toglie la vita

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A Mercato San Severino, è stato ritrovato senza vita il corpo di Carmine Tepedino, ingegnere 34 enne, candidato anche al consiglio comunale della città con la lista “S. Severino Democratica”. L’uomo si è sparato alla testa con una pistola e il suo corpo è stato ritrovato presso Capo Calvanico. I motivi del suicidio ancora non sono noti, considerando che secondo molte testimonianze si trattasse di un ragazzo modello, che inoltre collaborava anche con una cattedra universitaria. L’allarme dell’allontanamento dell’ uomo era scattato già giovedì mattina, dove i parenti hanno allertato le forze dell’ordine che successivamente hanno rinvenuto il corpo esanime di Carmine.

Dal 6 dicembre si potrà avere un assaggio del nuovo parco giochi “Edenlandia”

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Dato che l’inaugurazione del Napoli Christmas Festival, che doveva aprire le sue porte domani, sarà invece inaugurata il 6 dicembre e resterà aperta fino al 7 gennaio. La governance societaria Vorzillo, impegnata in un piano di investimenti di 5 milioni di euro, offre ai napoletani un’anticipazione del parco divertimenti Edenlandia che sarà inaugurata il prossimo carnevale.

Così in attesa di alzare il sipario su una moderna Chinatown, i Go kart, la giostra con i cavalli, il Far west e le cascate del Niagara accanto ad altre nostalgiche attrazioni.Tra le novità già palpabili gli accompagnatori fiabeschi animati in stile Disneyland che accompagneranno i visitatori alla scoperta dei segreti di Edenlandia il parco giochi più grande del Sud Italia, di proprietà della Mostra d’Oltremare, partecipata del Comune.

L’appuntamento con la magia estesa su 40mila metri quadrati dedicati al divertimento porta a spasso tra luci d’artista, 30 giostre allestite da New Edenlandia e ammirare tre diverse parateche. Il biglietto di 5 euro comprende anche un giro gratuito su una giostra a scelta. Tante le attrazioni che attendono i visitatori tra cui “Banda CiCova”, con 13 elementi, il “Befana Parade” e la “Grande Parata dell’Edenlandia” con circa 50 personaggi  tra  ballerini, animatori, artisti circensi e le cinque nuove mascotte  dell’Edenlandia. Le tre parate sfileranno ben 38 volte, con una media di 3 spettacoli al giorno. Nei 37 giorni della festa natalizia ci saranno in tutto 72 eventi tra cori gospel, spettacoli del carillon vivente, bubble show,  sand art e ancora tanti artisti di fama internazionale come acrobati, giocolieri, e maghi. Campeggiano anche le graffe per di Leopoldo Infante lungo il viale dedicato ai mercatini con esposizioni di artigianato e degustazioni di enogastronomia, per poi andare a perdersi in un sognante e luminoso “Giardino della Magnolia Magica”, dove tutto può accadere e dove sarà possibile ammirare i “ricordi” delle   giostre che hanno fatto la storia dell’Edenlandia. Per i bambini il luogo della magia di Babbo Natale sarà il Cubo d’oro nel quale sarà allestito un cielo fatto da 15 mila palloncini ecologici e biodegradabili bianchi, alcuni dei quali gonfiati a fiato e una grande casa di Babbo Natale costruita con palloncini rossi, bianchi e oro.

L’attacco in difficoltà, le statistiche preoccupano gli azzurri

L’attacco in difficoltà, le statistiche preoccupano gli azzurri

Che il Napoli non sia nel suo momento di miglior forma questa non è una novità ma a preoccupare maggiormente gli azzurri sarebbero alcuni dati riportati da Il Mattino: “Per la seconda gara consecutiva i tre attaccanti sono rimasti a secco, a Udine ci aveva pensato Jorginho con quel mezzo rigore sbagliato. E ancora: dei 35 gol realizzati, ben 25 sono stati segnati nelle prime 7 giornate, appena 10 nelle ultime 8. Inutile nascondersi, il problema sta tutto qui: nelle problematiche del tridente. La questione tattica fa la sua parte. Il Napoli va in tilt quando trova avversari che piazzano il cosiddetto pullman fuori l’area di rigore, non si è vergognata di farlo la Juventus che dopo il vantaggio di Higuain si è limitata al contropiede. L’uomo in più a centrocampo si fa sentire, a cinque si piazzò l’Inter sulla linea mediana, altrettanto fece il Chievo, linea a quattro per la Juventus che diventava a cinque con l’arretramento di Douglas Costa”.