Anche a Capodanno i mezzi pubblici sono a rischio: in forse le corse notturne della metro il 31 Dicembre, mentre il 1 Gennaio i bus, forse, saranno attivi solo per mezza giornata. Il Comune si sta attivando per convincere l’anm a fare almeno i prolungamenti della linea 1. Oggi pomeriggio il faccia a faccia con il Sindaco De Magistris e con i sindacati anm, rischia di naufragare a causa di un malcontento generale da parte dei lavoratori. L’idea è quella di coprire i servizi non stop tra la notte del 31 Dicembre e il 1 Gennaio con gli straordinari, che prevedono la somma di 3-400 euro a testa, ma forse questo non basta. Infatti i sindacati chiedono di più e per sistemare la situazione richiedono i pagamenti dei premi di produttività del 2016 che ammonterebbero di 400 euro a testa. Di fatto senza un accordo, i bus smetteranno di essere attivi sul territorio alle ore 18:30, mentre la metro e la funicolare, smetteranno di circolare alle ore 20. Questo comporterà che i napoletani che vorranno festeggiare al centro di Napoli o che vorranno assistere agli spettacoli, che ogni anno il comune di Napoli organizza sul lungomare, dovranno munirsi di auto per arrivare alle zone di interesse.
Choc nel salernitano: uccide la madre alla Vigilia di Natale. Oggi l’autopsia
Ha ucciso la madre strangolandola con una cinta nella notte tra il 22 e 23 dicembre. Si tratta di Gaetano Caraccio, 42enne di Battipaglia. La mamma, Vittoria Natale di 76 anni, è stata ritrovata dai carabinieri priva di vita nell’appartamento in via Tafuri, dove viveva con il figlio.
Dalle prime indagini la donna sarebbe stata strangolata con una cintura, ma si aspettano i risultati dell’autopsia, che si terrà oggi, per capire nei dettagli le dinamiche del delitto.
Caraccio è stato sorpreso dai militari dell’arma mentre si aggirava per strada in uno stato di agitazione. Così insospettiti, lo hanno fermato e riaccompagnato in casa. Entrati nell’appartamento, hanno trovato il cadavere della madre del 42enne.
Napoli, via alla raccolta fondi per salvare l’antico carcere
La raccolta fondi destinata alla salvezza dell’ antico carcere di san Gennaro a Pozzuoli, avrà luogo a fine gennaio 2018. Questo luogo ricco di sacralità e mistero e la stessa cella in cui vennero segregati Gennaro, Sossio e Procolo in attesa del martirio, è sporca,inagibile e fatiscente da molti anni ormai. Secondo l’archeologa Costanza Gialanella, responsabile dell’aria, per poter ristrutturare la cappella dove i puteolani sentivano messa fino al dopoguerra, è necessario cambiare le cancellate di ferro che sbarrano i locali, ripristinare le maioliche degli altari, purtroppo in gran parte perdute, ed eseguire opere di restauro di alcune strutture murarie. Il Coordinamento delle associazioni flegree giuglianesi l’estate scorsa mandarono un appello al ministro Dario Franceschini, e prima che Adele Campanelli fosse reintegrata come direttore responsabile del Parco archeologico dei campi flegrei, il Co.As, chiese ad Anna Imponente, la reggente ad interim del Parco, di lanciare questa raccolta fondi per il recupero e restauro di questo luogo molto caro ai fedeli di San Gennaro. La sua risposta fu positiva e questo testimonia la voglia e la volontà di continuare a fare cultura e a mantenere alto l’interesse, non solo dei cittadini, ma anche dei turisti, verso Napoli.
Gentiloni celebra i 70 anni della Costituzione, intanto è ufficiale il timing del governo: il 28 si sciolgono le Camere ed il 4 marzo previste le elezioni.
Con il messaggio pubblicato su Twitter “#70anni Evviva la #Costituzione” il Presidente del Consiglio Gentiloni ha ricorda l’anniversario della promulgazione della Carta Costituzionale. Intanto domani giovedì 28 dicembre terminerà la XVII legislatura della Repubblica. L’ambiente politico prende come un dato di fatto che il presidente Sergio Mattarella scioglierà le Camere allo scadere di questa data, giorno in cui il premier Paolo Gentiloni congederà di fatto il suo mandato nel corso della conferenza stampa di fine anno. Led posizioni politiche sono contrapposte, come riporta l’Ansa: “Auspichiamo che Mattarella “valuti di non sciogliere le Camere fino a quando questa legge di civiltà non sarà approvata”, sottolinea Angello Bonelli dei Verdi mentre Barbara Pollastrini del Pd spiega: “abbiamo il dovere di provarci”. Liberi e Uguali, con il senatore Federico Fornaro, ricorda che “se Pd ed M5S avessero avuto più coraggio” lo ius soli sarebbe legge laddove il capogruppo Mdp alla Camera Francesco Laforgia rilancia: “Se ci fosse un sussulto di dignità da parte del Parlamento e del Governo noi non faremmo mancare il nostro sostegno incondizionato”. Sul fronte opposto, Lega e FI ribadiscono il loro “no” al provvedimento: “è una legge che non serve, la cittadinanza deve essere una conquista e non un regalo”, sottolinea Roberto Calderoli. Ma lo ius soli, salvo colpi di scena clamorosi, finirà, in questo giro, nelle calderone delle cose non portate a termine. Al Senato mancano i voti centristi della maggioranza di governo e manca anche quell’asse tra Pd e M5S che aveva garantito l’ok al biotestamento. Del resto, il mancato numero legale in Aula ha stoppato, lo scorso 23 dicembre, una legge su cui in pochi, sin dalla sua calendarizzazione, ormai scommettevano. E Mattarella, sciogliendo le Camere prima della ripresa dei lavori, prevista sulla carta il 9 gennaio, non potrà che prendere atto del segnale arrivato da Palazzo Madama. Il 28, perciò, si chiuderà la legislatura iniziata il 15 marzo 2013“. Le tempistiche ormai sembrano definite anche perché, agli occhi del Quirinale, con il mancato numero legale verificatosi in Senato sullo ius soli, dal Parlamento è giunto un chiaro segnale che la legislatura può chiudere i battenti. Non mancano ancora critiche e proteste sulla parentesi relativa allo ius soli, come quella del Movimento Italiani senza cittadinanza.
Gragnano, tragedia sfiorata a Via Volte, a causa di un incendio scoppiato all’interno di un’abitazione sita al settimono piano di un palazzo del parco residenziale dei Pini. L’incendio è scoppiato a causa del mal funzionamento di una caldaia. Immediatamente sul posto si sono recati i Vigili del fuoco di Castellammare di Stabia, aiutati dai Vigili urbani e dai Carabinieri di Gragnano. Attraverso l’operazione repentina dei vigili, i condomini dello stabile sono stati messi in salvo. Per fortuna non ci sono feriti, anche se si era temuto il peggio, in quanto la famiglia che abitava l’alloggio interessato dalle fiamme, era rimasta intrappolata nell’abitazione a causa dell’incendio.
Tragedia a Torre del Greco: 20enne in coma dopo l’incidente della Vigilia
E’ in coma A.U., il ragazzo di 21 anni di Torre del Greco, che il giorno della vigilia di Natale si è trovato coinvolto in un incidente stradale in via Tironcelli. Viaggiava sul suo scooter, quando ne avrebbe perso il controllo. A poche ore prima del tradizionale cenone, si è consumata la tragedia.
Immediati i soccorsi ma, sebbene il giovane indossasse il casco, l’impatto è stato violento. Ora è ricoverato all’ospedale Pellegrini di Napoli in condizioni critiche. Le forze dell’ordine sono a lavoro per ricostruire le dinamiche esatte del sinistro stradale.
Intanto i cittadini di Torre del Greco si uniscono alle preghiere della famiglia di A.U.
Parla il make-up artist di Bright, la serie di successo di Netflix oggi a Capri Holywood: “Ho preferito piuttosto dare ai personaggi particolari ‘disturbanti’ per lo spettatore“.
”Due mesi di preparazione, oltre cinque di lavorazione. Intanto comincio a dire che Netflix è libertà totale ho potuto lavorare come volevo, evitando gli effetti esagerati, grotteschi, ‘a maschera’, che detesto. Ho preferito piuttosto dare ai personaggi particolari ‘disturbanti’ per lo spettatore, primi piani che trasmettono animalità e facciano davvero paura”. Queste sono le parole rilasciate all’ANSA dal celebre make up artist, chairman a Capri, Hollywood in occasione del Festival del cinema parlando del film ‘Bright’, il premio Oscar Alessandro Bertolazzi. E’ un mondo fatto di orchi, elfi, fate che ti trasporta all’interno di un’atmosfera onirica e fantastica, da ‘buon artigiano italiano’ come si definisce raccontando il lavoro di makeup designer per il fantasy poliziesco di Netflix che potrebbe fargli guadagnare la seconda statuetta, appena un anno dopo il trionfo di ‘Suicide Squad’. L’atteso film con Will Smith e Joel Edgerton è ambientato in un presente alternativo in cui umani, orchi, elfi e fate convivono fin dalla notte dei tempi. Si tratta di un film d’azione che stravolge i canoni del genere. Durante un pattugliamento notturno di routine, due poliziotti di estrazione molto diversa, l’umano Ward (Will Smith) e l’orco Jakoby (Joel Edgerton), incontrano una forza oscura che cambierà il loro futuro e il mondo in cui vivono.
Castellammare di Stabia, doppio arresto per droga e spaccio
Stamani gli agenti del commissariato di PS di Castellammare di Stabia hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Torre Annunziata e che prevedeva quindi l’arresto del 40enne F.B, originario di Vico Equense, e il 36enne F.B, originario di Nocera Inferiore. I due sono stati arrestati per produzione e traffico di sostanza stupefacente in base ad un’operazione emessa lo scorso 19 Ottobre da parte degli agenti di PS di Castellammare di Stabia e di Nocera Inferiore, operazione che aveva portato all’arresto del padre e il fratello del 40enne. Fu accertata la presenza di un fondo agricolo a Pagani, che conteneva 21 serre, una delle quali adibita alla coltivazione di marijuana. I poliziotti sequestrarono 15 quintali e mezzo di stupefacenti. Successivamente, gli agenti del Commissariato di PS di Castellammare di Stabia, a Gragnano, arrestarono il 70enne e uno dei figli di 35 anni, A.B.
Stamane, nell’abitazione del 36enne, è stata trovata una busta contenente 250 g di canapa indiana; i poliziotti, di conseguenza dopo un’accurata indagine, hanno documentato l’implicazione dei due uomini arrestati stamani, i quali si occupavano del trasporto e della lavorazione della sostanza stupefacente. I due uomini sono stati, di conseguenza,condotti al carcere di Poggioreale.
Allerta Meteo a Castellammare: di nuovo chiuse le gallerie Varano e Privati
E’ di nuovo allerta meteo in Campania, per cui a Castellammare di Stabia è stato necessario chiudere il tratto della statale 145 “Sorrentina”. La Protezione civile ha diffuso l’annuncio e, intorno alle 9:30 di questa mattina, è stato attuato il divieto del transito veicolare tra lo tra lo svincolo di Castellammare Ospedale (km 3,600) a quello di Castellammare Villa Cimmino (km 9,700), comprese le gallerie “Varano” e “Privati”.
Ancora non sono stati messi in sicurezza i tunnel dopo le frane dovute alle forti precipitazioni dello scorso 6 novembre. Si prevede la riapertura del tratto stradale, e dunque il normale ripristino della circolazione, quando cesserà l’allerta meteo. La fascia oraria per usufruire delle gallerie “Varano” e “Privati” resta invariata: dalle 6:30 alle 22:00.
Pagliori chiede d’esporre l’ukulele di Gaetano: “Resta un oggetto da mostrare al pubblico e che potrebbe essere di richiamo per i tanti appassionati di Rino Gaetano”.
Il consigliere comunale di Crotone, Pisano Pagliaroli chiede di esporre l’ukulele di Rino Gaetano usato a Sanremo del 1978 per l’esecuzione del brano “Gianna” acquistato dalla Provincia di Crotone di cui si sarebbero perse le tracce dove. Secondo Pagliori: “Resta un oggetto da mostrare al pubblico e che potrebbe essere di richiamo per i tanti appassionati di Rino Gaetano. Lo strumento era stato acquistato per essere esposto nella struttura ‘Una casa per Rino’, progetto promosso sempre dalla Provincia di Crotone del quale si sono pero’ perse le tracce. L’alternativa doveva essere l’atrio del palazzo provinciale ma al momento nessuno può vedere lo strumento musicale”. L’ukulele, quando Gaetano morì nel 1980 in un incidente stradale, venne acquistato in un’asta di beneficenza su E-bay a favore di Emergency dalla provincia di Crotone: “come disposto dalla determina dirigenziale numero 293 del 20 marzo 2003 che faceva seguito alla delibera di Giunta provinciale, presieduta da Carmine Talarico, numero 35 del 26 febbraio 2003″. L’assessore che si occupò del caso all’epoca fu l’assessore Giancarlo Sitra. Il costo fu di 5.350 euro. Da quel momento non si è avuta più traccia di quell’oggetto raro e non si hanno notizie se sia o meno patrimonio della Provincia di Crotone.
Si sa che i proverbi non sbagliano mai: a Natale siamo tutti più buoni…ma anche tutto ciò che si mangia è più buono.
Ogni anno puntuale arriva il Natale e, assieme ai buoni propositi, porta con sè anche tanta voglia di mangiare cose buone, come ad esempio piatti artigianali e fatti in casa.
In altre parole, proprio il cibo diventa un inconsapevole collante per le grandi famiglie che si ritrovano con piacere a desinare su tovagliati rossi e tavole chilometriche imbandite. In genere per Natale su tavoli tradizionali da 8 si trovano almeno 12/14 sedute e, soprattutto, per far stare tutti ci sono spesso dei tavoli a L, a U, a O e, affondando i ricordi nel mio passato da fanciullo, ricordo anche il tavolo separato dei bambini…occasione per litigare coi cugini ma anche per farsi grosse mangiate e grasse risate.
Basta scorrere per pochi secondi le pagine di facebook per capire di quanto siano tutte terribilmente uguali e, al contempo, terribilmente diverse le case degli utenti per il grande giorno.
La magia delle luci dell’albero e dei colori del presepe fanno, però, spesso dimenticare quanto sia importante non concedersi liberamente e a curo leggero a grandi abbuffate…ma, si sa, che il Natale porta con sè vari piatti tipici ed è ovvio che l’unione di più nuclei familiari dà la possibilità ad ognuno di mettere a disposizione di tutti i commensali il proprio piatto forte. Risultato: 25 portate con cui in media 3-4 famiglie possono mangiare per almeno 3 giorni successivi.
Il Natale è anche un momento di grande fantasia per i più piccoli, che aspettano Babbo Natale (o meglio i suoi regali) e un momento di fantasia per i più grandi che vogliono esagerare e giocare al “piccolo grande master chef”, con scenografie notevoli che rendono la cena e/o il pranzo di Natale delle vere e proprie passerelle di moda mangereccia.
L’era in cui viviamo ha un grande vantaggio: permette a tutti, con un minimo di impegno, di esprimersi in cucina come vuole e come può. A Natale c’è chi lo fa iniziando dagli ingredienti che trova in frigo, e c’è chi lo fa in maniera premeditata, recandosi al supermercato per acquistare quell’ingrediente che, come sentito in tv, renderà al piatto quel sapore unico e la cui bontà resterà negli annali della famiglia più estesa.
Finocchi on carote
E non è solo il sapore a far da padrone…ma a quanto pare anche l’occhio vuole la sua parte… e in questo, davvero con grande semplicità, si possono fare grandi cose per lasciare a tutti a bocca aperta…ma soprattutto a bocca piena!
Vi consiglio di navigare su Internet per liberare la vostra fantasia e prepararvi al capodanno con scoprendo facili e immediate belle ricette facili e veloci.
Buone feste a tutti e, ricordate, non esagerate col cibo e ricordate di lavare sempre i dentini.
Torre Annunziata, vincita record di un milione di euro
Vincita record a Torre Annunziata, con il SuperEnalotto di un milione di euro. L’estrazione vincente SuperStar “20 Nababbi a Natale” è stata realizzata il 23 Dicembre. Con una giocata di pochi euro, vinto un milione.
Dopo l’infortunio di Ghoulam, il Napoli è sempre alla ricerca di un terzino che possa sopperire alla mancanza dell’algerino. Ma la realtà dei fatti è che serve un quarto terzino per puntellare l’assenza di Christian Maggio che a giugno lascerà il Napoli.
L’edizione odierna del Corriere dello Sport fa il punto della situazione: “Quando pareva che Sime Vrsaljko potesse staccarsi dall’Atletico Madrid, è sceso in campo ‘el cholo’ che ha concesso al croato tre partite consecutive da titolare e qualche dubbio l’ha scatenato. Se l’Atletico dovesse trovare il sostituto, si riscoprirebbe il pathos d’una trattativa ad oltranza. E’ per questo che il Napoli vuol conoscere la disponibilità del Manchester United a dialogare su Matteo Darmian”.
Resoconto di fine legislatura: mai una legislatura così prodiga di risultati – EDITORIALI
Nonostante le difficoltà incontrate dal 2013 a oggi, ricorda Marcello Sorgi, “è quasi impossibile rintracciare nel passato il precedente di una legislatura così prodiga di risultati”.
La legislatura nel segno delle sorprese
Si chiude una legislatura tra le più complicate e imprevedibili della storia repubblicana. Complicata, come si sa, perché nata morta, con la cosiddetta «non vittoria» del Pd di Bersani e l’assenza di maggioranze precostituite al Senato; e imprevedibile, a parte la durata naturale di 5 anni su cui nessuno avrebbe scommesso nel 2013, perché ha messo a segno inaspettatamente una serie di riforme importanti (anche quelle bocciate nel referendum del 4 dicembre 2016), mai approvate tutte insieme nel corso di un solo mandato parlamentare.
Se solo si riflette sulle leggi realizzate nei mille giorni del governo Renzi, dal Jobs Act, alla scuola, alla legge elettorale (pur emendata chirurgicamente dalla Corte costituzionale), alle unioni civili, e ancora – va detto e ripetuto – alle riforme costituzionali, che avrebbero potuto essere migliori, e probabilmente non cadere sotto la mannaia delle urne referendarie, se a un certo punto del percorso non si fosse arrivati al muro contro muro tra Palazzo Chigi, indisponibile a riscrivere parte dei testi, e le opposizioni, decise a impedirne a qualsiasi costo il varo; e se si aggiungono i risultati del governo Gentiloni, dal salvataggio delle banche al biotestamento, è quasi impossibile rintracciare nel passato il precedente di una legislatura così prodiga di risultati. E i differenti punti di vista, le legittime contrapposizioni sui contenuti delle riforme, sia di quelle cancellate prima di entrare in vigore, sia delle altre sopravvissute, compreso il Rosatellum, la nuova e discussa (ma pur sempre preferibile al nulla determinatosi dopo l’affossamento dell’Italicum da parte della Consulta) legge elettorale che ci consentirà di tornare al voto nel prossimo marzo, non dovrebbero impedire a nessuno di constatare l’eccezionalità del lavoro di questo Parlamento. Un Parlamento, non va dimenticato, in cui anche le opposizioni, certo non tutte, non sempre e al di là dei normali interessi di propaganda, hanno saputo dar prova di responsabilità, e in molte circostanze, soprattutto al Senato, consentire il passaggio di provvedimenti altrimenti destinati al fallimento e di politiche azzardate ma indispensabili, vedi la soluzione trovata per il problema degli sbarchi fuori controllo degli immigrati, costruita dal ministro Minniti con paziente tessitura.
Come tutto ciò abbia potuto realizzarsi, non è semplice da spiegare. Le larghe intese e il «patto del Nazareno», pensati all’inizio per una situazione d’emergenza, si sono dissolte dopo pochi mesi. Il governo Letta ne ha fatto le spese; è stato sostituito in corsa da quello guidato dal leader del Pd e sostenuto da una più precaria maggioranza, da ricercarsi volta per volta a Palazzo Madama, a causa delle divisioni (poi sfociate in scissione) insorte nel frattempo all’interno del partito di Renzi. Il quale, a sua volta, ha dovuto mollare, dopo la cocente sconfitta nel referendum costituzionale. A quel punto, ancorché fosse necessario, se non altro per non gelare i primi refoli di una ripresa economica arrivata dopo otto lunghi anni di crisi, nessuno s’aspettava che le cose potessero continuare. Invece, dal cilindro di Renzi e con la benedizione di Mattarella, è uscito Gentiloni, una sorta di uomo del destino: da anni e anni non s’era più visto uno così capace di navigare nella tempesta, con le vele stracciate e il timone che fatica a rispondere.
Malgrado ciò si sbaglierebbe a dire che è stata tutta opera della Provvidenza, sebbene sicuramente ci abbia messo del suo. Si sa che gli italiani danno il meglio di loro nei momenti difficili: ed è accaduto pure in queste Camere formate per metà e più di deputati e senatori di prima nomina, senza o quasi esperienza. Lo avranno fatto, non è un mistero, anche per salvarsi il posto, che perderanno (e in molti, difficilmente riavranno) di qui a poco. Anche per questo è giusto tributare un minimo di onore al merito ai «morituri» dell’ultimo Parlamento della Seconda Repubblica.
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lastampa/La legislatura nel segno delle sorprese MARCELLO SORGI
I Carabinieri hanno arrestato un 35enne, già noto alle forze dell’ordine, per reati contro il patrimonio. L’uomo, trovato nella propria abitazione nel Cavone, dovrà scontare 5 anni di reclusione, come disposto dalla Procura di Siena, per rapina aggravata e truffa. Il 35enne,così come riporta NapoliToday, per evitare l’arresto, ha provato a nascondersi, fuggendo dalla finestra e arrampicandosi lungo la grondaia, per poi tentare un salto nel vuoto.
Però, il malvivente ha mancato la presa ed è precipitato da circa 8 metri di altezza. Soccorso dai Carabinieri e dal personale medico è stato portato d’urgenza in ospedale e sottoposto ad un intervento chirurgico per pneumotorace, per essere poi successivamente condotto in carcere.
Dopo lo scioglimento delle Camere inizieranno i “ tempi supplementari ”, una fase in cui il premier governerà in vista del voto, con un’agenda di peso: dalle nomine all’Europa. Nonostante le difficoltà incontrate dal 2013 a oggi, ricorda Marcello Sorgi, “è quasi impossibile rintracciare nel passato il precedente di una legislatura così prodiga di risultati”.
Gentiloni: un’Italia più solida. Le spine di banche e migranti
Domani la conferenza stampa finale. “Risultati anche grazie al lavoro di Renzi”
ROMA – Per un personaggio come Paolo Gentiloni che ha fatto del low profile la sua cifra stilistica, costituirà una sorta di fuor d’opera presentarsi in pompa magna per rivendicare i risultati del suo governo con l’enfasi che si addice ad una occasione solenne come la conferenza stampa di fine anno del premier convocata domani. Ma visto che la scadenza di quest’anno coincide con quella della legislatura, il premier avrà gioco facile a mettere sul piatto quelle che ritiene le cose migliori realizzate. Che nelle intenzioni di alcuni potrebbero magari costituire un punto di forza per la perigliosa campagna elettorale di un Pd in calo nei sondaggi. Anche perché ad ogni rilevazione sul consenso popolare, il premier si piazza in testa con il 46-47% staccando gli altri leader di varie lunghezze.
Agli occhi di Gentiloni e del suo stato maggiore, questo governo ha affrontato due grandi emergenze e le ha risolte, lasciando come detto più volte “un’Italia più solida”, malgrado le difficoltà politiche a tutti note. La prima riguarda i conti pubblici: il mix della manovrina da 3,4 miliardi e della legge di bilancio fatte senza alzare le tasse, viene considerato a Palazzo Chigi un notevole risultato di questo esecutivo. Il fatto che l’Europa ci abbia già chiesto un’altra correzione, dimostra che la strada è lunga: ma tale risultato, accompagnato alla ripresa finalmente visibile, è stato ottenuto in un paese che cresce poco e avendo speso qualche soldo in più del dovuto negli anni scorsi. Ma sono state sterilizzate le clausole di salvaguardia, senza aumentare Iva e accise, un punto non da poco. Come non lo è lo sforzo sul versante bancario. Il senso dei ragionamenti che si fanno a Palazzo Chigi è così riassumibile: con le operazioni su Mps e sulle banche venete abbiamo messo in sicurezza il sistema bancario, che ora negli indici internazionali è considerato molto solido.
Poi c’è il tema Libia e migranti. «Il premier aveva ereditato una situazione altamente problematica sul piano dei flussi – osserva un dirigente del Pd – che l’anno scorso segnarono un record. Ed ha fatto ciò che poteva, con l’aiuto di Minniti certo, ma tenendo sempre in mano la regia di tutta l’operazione, che ha comportato un gran lavorio diplomatico a tutti i livelli». Un lavorio di cui lo spostamento di truppe dall’Iraq al Niger, è solo l’ultimo atto, ovvero l’ultimo pezzo della complessa «operazione migranti».
E se il suo stile è non rivendicare nulla, alle domande che gli verranno poste, il premer risponderà elencando le sue priorità. Senza dimenticare l’appunto che ha con sé e che enumera le misure approvate: dalla legge sulla concorrenza, a quelle sulle periferie con 4 miliardi di euro impegnati, dal reddito d’inclusione all’Ape anche per lavori gravosi, al bonus nido e per le mamme, fino al rinnovo del contratto degli statali. Per non dire delle leggi sui diritti, che a parte il grande buco nero dello Ius soli che gli verrà rinfacciato, comprende i decreti attuativi delle unioni civili, il biotestamento e il reato di tortura. Tutti provvedimenti che Gentiloni rivendicherà, insieme al resto, come realizzati «grazie al lavoro fatto da Matteo e da noi proseguito». A fianco di Renzi infatti, il premier condurrà la sua campagna elettorale: giocata in prima linea, dicono i suoi, ma senza eccessi e sempre in sintonia col suo partito.
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lastampa/Gentiloni: un’Italia più solida. Le spine di banche e migranti CARLO BERTINI
Aveva partecipato con la compagna ed un amico 40enne a una rapina nella tarda serata del 23 Dicembre.
Questa mattina è stato trovato morto nella sua cella nel carcere di Avellino dove era arrivato ieri sera, insieme ai complici. Così come riporta Metropolis, non sono ancora chiare le cause del decesso di un 25enne di Avellino, con precedenti di polizia, arrestato ieri sera dai Carabinieri del comando provinciale di Avellino, insieme alla compagna coetanea ed un pregiudicato 40enne . La procura di Avellino ha disposto l’autopsia.
Sempre come riporta Metropolis, il 25enne nella tarda serata del 23 Dicembre era in auto con gli altri due complici nei pressi dell’abitazione di un’anziana pensionata di 70 anni. Quando la donna e’ arrivata, l’hanno costretta a salire in auto, l’hanno picchiata per convincerla a rivelare loro dove avesse i suoi risparmi. Al rifiuto dell’anziana, i tre l’hanno abbandonata nelle campagne di Monteforte Irpino e sono fuggiti. La 70enne e’ stata soccorsa da una pattuglia di Carabinieri che hanno poi avviato le indagini.
Aurelio De Laurentiis prova a giocare d’anticipo. Vuole battere tutti sul tempo per assicurarsi Simone Verdi e portare l’ex Empoli e Juve Stabia nel capoluogo campano.
Secondo quanto racconta il Corriere dello Sport, il presidente partenopeo ha trascorso tutta la giornata a telefono nel tentativo di concludere a suo favore l’affare: “Ha telefonato a Fenucci e al management di Verdi, s’è fatto sentire per dimostrare che tutto ciò che si sussurra è vero: al Napoli piace parecchio, ed ha cominciato a lavorare ai fianchi di tutti per riuscire a strappare un si. Verdi ha imposto una frenata: fino a giugno resterà a Bologna, poi si vedrà. Il Napoli sa che dovrà sfiidare la Roma e forse l’Inter, in sei mesi può accadere di tutto: intanto con il Bologna s’è parlato di soldi e con il procuratore, Donato Orgnoni, si avrà modo poi di chiacchierare. Ma la proposta è partita ufficialmente”.
Invece, il Parco Archeologico di Ercolano ha registrato, nel giorno di Santo Stefano, 779 ingressi e 265 la vigilia di Natale. Anche il Vesuvio è stato uno dei luoghi prescelti dai turisti. Secondo i dati del consorzio Arte’m, concessionario del servizio di biglietteria, sono stati in totale 1.289 i visitatori al sentiero del Gran Cono che conduce alla vetta: 342 accessi il 24 Dicembre, 342 a Natale e 605 a Santo Stefano.
Fabio Cannavaro, ex difensore di Napoli e Juventus e campione del mondo 2006 con la nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Mattino, soffermandosi sul campionato del Napoli, le sue potenzialità e sul suo allenatore.
Ecco le sue parole: Che vi siete detti con Sarri a Castel Volturno? “In generale gli ho spiegato cosa c’è adesso in Cina. Ho visto poco del suo allenamento, ma subito sono emerse le sue qualità migliori”.
Ovvero? “La cura del particolare. Si capisce che è maniacale, che il Napoli è una squadra che prepara e fa attenzione ai dettagli e che non lascia nulla al caso”.
E dei suoi rivali nella corsa al titolo, Allegri e Spalletti? “Io mi sento più vicino a Luciano. Nel senso che di Allegri i risultati dicono tutto del suo valore assoluto. E’ un tecnico camaleontico, che si adatta a qualsiasi situazione in campo. La squadra non ha uno schema predefinito: si adatta e molto spesso vince. E con merito”.
Fosse in Sarri sacrificherebbe l’Europa League per il campionato? “Macchè, il Napoli ha le caratteristiche per vincere tutto. Non penso che sia una squadra stanca, quello che è successo tra novembre e dicembre è stato solo un calo legato agli infortuni. La rosa è certamente un pò corta ma perchè due pedine fondamentali si sono infortunate. Se manca Ghoulam è ovvio che tutta la parte sinistra del campo ne risenta. E che ne risentano anche Insigne e Hamsik”.
Bando alla scaramanzia, questo Napoli può vincere lo scudetto? “Ha tutti i mezzi per arrivare fino in fondo: un grande allenatore, tanti campioni, un bel gioco, una eccellente organizzazione”.
La rosa, però, non sembra lunghissima. “Il primo anno con Capello alla Juventus, nel 2004, eravamo in 14. Eppure alla fine il campionato lo vincemmo noi. La rosa corta non deve essere un alibi, perchè vero che Inter e Juve in termini di organico hanno molte più alternative, ma alla fine giocano quasi sempre gli stessi”.