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Napoli, appalti truccati per le pulizie negli ospedali pediatrici: 11 rinvii a giudizio

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Appalti truccati: 11 rinvii a giudizio.

Napoli: Appalti truccati per le pulizie negli ospedali pediatrici napoletani: 11 rinvii a giudizio . Dopo gli arresti della scorsa primavera, in merito agli appalti per le pulizie negli ospedali Santobono, Pausilipon e Annunziata, gli undici imputati  sono stati rinviati a giudizio.

Così come riporta l’Ansa,  al centro dell’inchiesta un appalto da 11 milioni e 500mila euro. I reati contestati, a vario titolo, sono di corruzione e turbativa d’asta. Rinviati a giudizio, tra gli altri, anche il dirigente medico e Presidente della commissione di gara e il caposala del reparto chirurgia.

Capodanno alla Fenice, parla Ortombina: ‘Pronti per Muti’

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Muti tiene il concerto di fine anno a Vienna, trasmesso in differita su rai 3. Ortombina replica: ‘Quando il maestro Muti vorrà venire a dirigere il nostro Concerto di Capodanno sarà ben accetto‘.

Replicando alle scelte fatte da Muti in merito allo spettacolo a Venezia, il sovrintendente Fenice Ortombina, risponde così al celebre direttore d’orchestra italiano, che l’1 gennaio sarà sul podio del Concerto di Vienna, trasmesso invece in differita da Viale Mazzini su Rai3: “Quando il maestro Muti vorrà venire a dirigere il nostro Concerto di Capodanno sarà ben accetto e potrà così andare in diretta su Rai1. La Rai – ha proseguito Ortombina – riesce a combinare benissimo il concerto di Venezia e quello di Vienna”. In un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Muti aveva mostrato di non essere in sintonia con la scelta della Rai: “Ognuno è libero di fare ciò che vuole, alla Rai ritengono che sia giusto così. Certo il concerto di Vienna è unico”. “Ho colto un lieve sapore polemico nelle dichiarazioni di Muti – ha detto Ortombina – ma non ho nessuna intenzione di farne a mia volta.
    Per anni non ci sono stati direttori italiani nel nostro Concerto di Capodanno, ma per tanti anni non è stato così. E’ ovvio che gli avrebbe fatto molto piacere dirigere qui“.

SICILIA, l’Assesore Figuccia si dimette per gli stipendi d’oro all’ARS

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SICILIA, l’Assesore Figuccia si dimette per gli stipendi d’oro all’ARS. di C. Toscano

SICILIA – ARS (Assemblea Regionale Siciliana) – Quando Domineddio si vide costretto a distruggere Sodoma e Gomorra, per la loro empietà, si disse disposto a non attuare il suo proposito di distruzione per rispetto anche di quei pochi giusti che si fossero trovati tra cotante malvagità.
Anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo lanciato strali contro l’Assemblea Regionale Siciliana dove il neo-presidente Miccichè ha dichiarato di voler concedere esosi aumenti di stipendio ai superburocrati regionali, che già guadagnano cifre da 20 mila euro al mese. Pensavamo che quel parlamento potesse essere un afono “bivacco di manipoli” ed invece una voce si è levata, quella dell’assessore all’Energia, Vincenzo Figuccia, insediato da appena quattro settimane nel suo dipartimento.

È di pochi giorni la sua sortita pubblica in cui dichiara “una profonda amarezza” e solleva profonde perplessità su questo tema. “Non mi piace l’immagine che si sta dando all’esterno, – egli afferma – La considero offensiva per tanti siciliani che non possono mangiare, per i licenziati, i disoccupati, i giovani”.
Non appena egli si è permesso di criticare le dichiarazioni del presidente Miccichè (col quale in precedenza pare avesse avuto qualche ruggine) immantinente tutta la maggioranza ha isolato il “contestatario”, senza appelli. Infatti, tutti i capigruppo della maggioranza Alessandro Aricò (Diventerà Bellissima), Antonio Catalfamo (Fratelli d’Italia), Margherita La Rocca Ruvolo (Udc), Giuseppe Milazzo (Forza Italia), Carmelo Pullara (Popolari e autonomisti) diffondono una nota congiunta:

“Vorremmo consigliare all’assessore Figuccia di impegnare le sue energie in modo prevalente se non esclusivo all’attività amministrativa di governo, nei settori delicati che gli sono stati affidati, evitando di alimentare polemiche strumentali su argomenti che non sono all’ordine del giorno dell’Assemblea regionale siciliana”.

Non una parola sulle sue perplessità di natura etica e morale. Praticamente: isolato, emarginato e lasciato letteralmente solo.

Figuccia per tutta risposta rassegna le dimissioni da assessore. Dimissioni che, a questo punto, non sappiamo quanto spontanee o quanto “spintanee” dalle pressioni interne al partito ed alla maggioranza.

Nessuno che abbia sentito il bisogno – o il dovere – di dire una parola di solidarietà per il suo coraggio e la sua coerenza. Lo facciamo noi, esprimendo apprezzamento per il gesto e ringraziandolo per aver acceso i riflettori dall’interno del Palazzo stesso su questa spinosa questione. Ufficialmente il Presidente Musumeci tace e anzi dichiara di avere adottato “un profilo basso, niente interviste settimanali, niente grandi propositi per non alimentare attese che poi potrebbero tradursi in cocenti delusioni. Non è il caso di promettere se poi non si riesce a mantenere”. Ma neanche di fare proclami di esosi aumenti di stipendio ai superburocrati da 20 mila euro al mese, caro Presidente.

Due preti di Palermo, – Don Cosimo Scordato e don Francesco Romano – in una loro lettera aperta fanno giustamente notare che “tanti anziani vivono con una pensione tra 600/800 euro; tanti giovani dei call center si debbono accontentare di 1000 euro (spesso anche di meno!); molti lavoratori comuni debbono sbarcare il lunario con 1.200 euro mensili appena”. Con questi chiari di luna non è facile parlare al cittadino comune e spiegare che la regione Sicilia per le retribuzioni del suo personale è per legge agganciata alla normativa del Senato della Repubblica.
Tutto ciò sarà anche legale (perché previsto da una legge) ma non è morale, perché la morale non può tollerare tanta disparità e disuguaglianza, in tempi in cui molti fanno fatica a sbarcare il lunario.

E allora, cari Presidenti Musumeci e Miccichè, affrettiamoci a modificare la legge e destiniamo i soldi “sottratti” ai superburocrati (già profumatamente pagati) ad opere socialmente utili. Scuole, ospedali, strade e ferrovie aspettano e ringraziano. E forse allora, molti tra i cittadini che hanno disertato le urne, si riavvicineranno con fiducia e speranza alla politica. Ne va della vostra credibilità sul campo. A buon intentor…

Carmelo Toscano

Ex Juve Stabia – Samuele Romeo torna in Campania. Ecco dove

Samuele Romeo è un nuovo calciatore del Pomigliano

L’ex difensore della Juve Stabia, Samuele Romeo, approda al Pomigliano. Il calciatore siciliano, elemento di spicco della Juve Stava per due stagioni e mezza, torna così in Campania dopo la prima parte di stagione vissuta a Latina.

Questo il comunicato del Pomigliano e le prime parole di Romeo:

A.S.D. CALCIO POMIGLIANO – COMUNICATO UFFICIALE N° 61 STAGIONE 2017-2018
ECCO IL COLPO IN DIFESA ROMEO:“IL 100%PER LA CAUSA GRANATA”
L’A.S.D.CALCIO POMIGLIANO comunica l’avvenuto ingaggio del calciatore Samuele Romeo forte difensore centrale classe ’89 altezza 185 cm gran senso della posizione. Reduce da un inizio di stagione col Latina arriva in granata con grandissime motivazioni. Un curriculum di tutto rispetto per il neo atleta granata viste l’esperienze maturate in Lega Pro con Melfi , Mantova e Juve Stabia. Per lui presenze in cadetteria con le casacche di Empoli e Juve Stabia nel campionato 2013-2014, Alessandria in C1 nel 2010-2011, in A col Palermo nei campionati 2008/2009 e 2009/2010. Entra nella famiglia granata un calciatore sanguigno , dal gran temperamento . Ama le sfide da vincere ed il confrontarsi in piazze affamate di gran calcio.
Le prime impressioni sono naturalmente tutte positive:” Ringrazio il Presidente, il Direttore , società tutta per la possibilità di essere approdato in questa piazza. Portero’ tutta la mia esperienza al servizio della squadra per far bene a cominciare dal prossimo 7 Gennaio fino a fine campionato. Ho giocato a Empoli allenato da Sarri , con la Juve Stabia e Sorrento. Nel mio piccolo mi sono preso belle soddisfazioni. Sono contento di essere arrivato a Pomigliano. La nostra idea principale è la salvezza, darò il 100%di me stesso per la causa e per la maglia . Se sei umile, lo spirito di adattamento lo trovi subito. Sono ambizioso, ho avuto diverse esperienze positive in B e Lega Pro. A me non importa la categoria. Ora sto in D e prendo tutto con la giusta umiltà, testa e cuore. Domenica alla ripresa sfideremo il Gravina. Invito tutti i tifosi a seguirci. Ci toglieremo tutti insieme belle soddisfazioni. Chiedo a tutti di starci vicino. Cercheremo di dare il massimo in campo e portare a casa un risultato positivo”

Camere sciolte, il governo ha scelto la data: Si voterà il 4 marzo

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Camere sciolte, il governo ha scelto la data: Si voterà il 4 marzo POLITICA
Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha controfirmato il decreto di Mattarella e ha riunito a Palazzo Chigi il governo a cui spetta il compito di proporre al capo dello Stato la data delle elezioni politiche.

Le elezioni politiche si terranno il prossimo 4 marzo. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, riunito a Palazzo Chigi. La prima riunione delle nuove Camere si terrà il 23 marzo.

In precedenza il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva firmato il decreto di scioglimento delle Camere che ha posto fine alla 17esima legislatura. Ed ha altresì firmato i decreti che definiscono i seggi e i collegi elettorali, con riferimento anche alle circoscrizioni riservate al voto degli italiani all’estero.

Mattarella – ha informato la presidenza della Repubblica- ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, e il Ministro dell’Interno, Marco Minniti.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha presentato per la firma i seguenti atti deliberati dal Consiglio dei Ministri:

  1. Il decreto di convocazione dei comizi elettorali per le elezioni del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati per il 4 marzo 2018, nonché di determinazione della data della prima riunione delle nuove Camere fissata per il 23 marzo 2018.
  2. Il decreto di assegnazione alle Regioni del territorio nazionale e alle ripartizioni della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per le elezioni per il Senato della Repubblica.
  3. Il decreto di assegnazione alle circoscrizioni elettorali del territorio nazionale e delle ripartizioni al territorio della circoscrizione Estero del numero dei seggi spettanti per le elezioni della Camera dei Deputati.

Il Capo dello Stato ha firmato i suddetti decreti, che sono stati controfirmati dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Ministro dell’Interno.

/askanews

APPROFONDIMENTO – Juve Stabia, la cooperativa del gol…

Per la Juve Stabia è già tempo di vacanze e relax. Il prossimo turno vedrà infatti le Vespe “scontare” il turno di riposo forzato, che allunga così di una settimana la pausa invernale dei gialloblù. In questo periodo di sosta risulta più facile analizzare meglio il rendimento della squadra di Caserta e Ferrara, scovando anche peculiarità non evidenti ma che possono dire molto sul modo di giocare della Juve Stabia. Posando la lente di ingrandimento sulle cifre, un dato abbastanza palese salta all’occhio, quello del numero di calciatori gialloblù andati a segno nel corso della stagione: sono ben 11, praticamente una squadra intera.

Dell’undici attualmente “titolare” hanno trovato la via della rete (per brevità riportiamo solo uno degli avversari puniti da ogni gialloblù): Crialese (Lecce), Bachini (Reggina), Mastalli (Andria), Viola (Matera), Strefezza (Casertana), Canotto (Andria), Lisi (Casertana), Paponi (Paganese) e Simeri (Andria); a loro vanno aggiunti Allievi, centrale difensivo andato a segno addirittura due volte (Paganese e Racing Fondi), Nava e Berardi, che hanno griffato la prima stagionale della Juve Stabia in Coppa Italia (Virtus Bassano).

La varietà e la facilità con cui la Juve Stabia riesce a trovare la via delle rete è un ulteriore indizio che lascia comprendere come il progetto tecnico sia completamente diverso rispetto a quello della scorsa stagione, ma non meno di valore. E’ cambiata, infatti, la struttura, anzi, la natura della squadra: se nello scorso campionato vi era l’attaccante da 15 reti (17, se non ne fossero state annullate inspiegabilmente due nei playoff) a trainare la squadra, quest’anno è tutta la squadra, in ogni suo elemento, in grado di fare la differenza. Al Ripa di turno si è quindi sostituito un intero impianto capace di fare male nella sua totalità.

Non vi è più il pezzo forte centrale cui agganciare i risultati e legare il resto della squadra; la Juve Stabia 2018/19 si compone come un puzzle, in cui ogni pezzo ha la medesima importanza di quello precedente e di quello successivo. Così le Vespe possono contare sulla vena realizzativa di Paponi e Simeri, attaccanti diversi ma in grado di integrarsi perfettamente; sul senso del gol di Lisi e Canotto, entrambi in ripresa dopo un inizio di stagione pigro, e sulla vivacità di Strefezza, rigenerato dal ruolo di trequartista puro cucitogli addosso da Caserta.

Alle bocche di fuoco si aggiungono poi Mastalli e Viola, micidiali anche lontano dalla propria zona di competenza, centrali difensivi dagli ottimi tempi di inserimento (Allievi e Bachini su tutti), e terzini bravi anche nella soluzione dalla distanza.

L’inversione di tendenza rispetto alla scorsa stagione è stata palpabile anche durante l’assenza di Daniele Paponi: l’infortunio del miglior marcatore gialloblù è stato attutito dalle reti dei vari Viola, Bachini, Simeri, Canotto e così via. Se l’uomo da doppia cifra viene meno, ci pensano le reti (isolate ma non troppo) dei singoli a fare la differenza.

Se letto nel modo giusto questo è un ulteriore aspetto di crescita per la Juve Stabia, il cui merito non può che essere ricondotto ai tecnici Caserta e Ferrara: raggiungere risultati importanti diventa più facile anche senza un bomber puro, se in compenso si può contare su una cooperativa del gol.

Raffaele Izzo

Gomorra, boom di richieste per passare una notte nella stanza di Ciro

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L’ albergo di Gomorra preso d’ assalto dai fans

La terza serie di Gomorra ha prodotto ascolti record. La storia culminata con la morte di Ciro di Marzio, ha ricevuto molti feedback dai suoi spettatori. Uno dei personaggi chiave è stato proprio l’ Immortale, il quale in questa serie soggiornava presso l’ Hotel Mignon in Piazza Garibaldi, uno dei tanti due stelle della piazza. Secondo quanto riportano alcune agenzie di stampa partenopee, la stanza in cui soggiornava Di Marzio, accanto alla scritta Hotel Mignon, è stata presa in assalto dai tanti turisti, i quali vorrebbero passare una notte in quella stanza, in cui sono state girate diverse scene della serie.

Save the Children, un bambino su dieci vive in condizioni di disagio

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Più di un bambino su 10 (l’11,2%) in Italia vive una situazione di disagio abitativo. Questa la terribile fotografia che ne fa Save the Children, chiedendo per il 2018 un piano nazionale di contrasto alla povertà abitativa.

IN ITALIA AUMENTO DEI MINORI IN POVERTA’ ASSOLUTA

In soli dodici mesi, rivela l’organizzazione, in Italia il numero di minori in povertà assoluta è aumentato del 14% arrivando a 1.292 mila, dei quali oltre un terzo ha meno di 6 anni, mentre dal 2008 al 2016 il numero di bambini in condizione di severo disagio abitativo è cresciuto del 15,5%. Il 20,3% dei minori – più di uno su cinque – vive in case con problemi strutturali quali umidità, muffa alle pareti, soffitti gocciolanti, infissi, e il 5,3% in strutture poco luminose. Il 28,7% delle famiglie con bambini non riesce a riscaldare l’abitazione in modo sufficiente. Aumentate le esecuzioni di sfratto con forza pubblica – 35.336 nel 2016. Si stima che nel 70% delle famiglie soggette a sfratto siano presenti minori.

IL REDDITO DI INCLUSIONE

Il reddito d’inclusione, inizialmente precluso alle famiglie non iscritte all’anagrafe, può essere esteso anche a chi vive in strutture abusive, nel caso di nuclei familiari in cui siano presenti dei minorenni, a tutela delle condizioni igienico-sanitarie grazie al decreto legge 14/2017 che concede ai sindaci la possibilità di derogare al divieto di iscrizione anagrafica. “Chiediamo ai sindaci – prosegue Milano – di applicare questa deroga” e, “allo stesso tempo, chiediamo che si attivi a livello nazionale un piano di contrasto alla povertà abitativa, a partire dalle famiglie con bambini e dalle persone più vulnerabili”.

 

FantaViViCentro, ecco i consigli per la 19a giornata di Serie A

Ritorna il FantaViViCentro e i nostri consigli

Anche questa settimana torna il FantaViViCentro, rubrica dedicata al fantacalcio, a cura dei nostri esperti. Ecco i nostri consigli per la 19a giornata del campionato di Serie A:

Crotone- Napoli

Hamsik è in un ottimo momento di forma, schieratelo. Date fiducia anche a Dries Mertens che tornerà a segnare. Per il Crotone bene Rohden.

Fiorentina- Milan

Simeone contro Cutrone. Schierateli entrambi, possono far bene. Da inserire anche Veretout e Suso, che torna dopo la squalifica.

Atalanta- Cagliari

Cristante oramai è diventato imprescindibile, inseritelo assolutamente. Bene anche il Papu Gomez e Pavoletti.

Benevento- Chievo

Inglese potrebbe congedarsi dal Chievo con un gol, da mettere. Per i sanniti bene Ciciretti, il cui estro potrebbe risultare decisivo.

Bologna- Udinese

Verdi e Destro stanno attraversando un ottimo periodo di forma, schiarateli. Barak, Jankto e Lasagna vanno inseriti.

Roma- Sassuolo

Manolas, Nainggolan e Dzeko sono da schierare. Evitate Berardi.

Sampdoria- Spal

Quagliarella e Ramirez stanno andando forte, inseriteli nella vostra squadra titolare. Per gli emiliani, bene Viviani e Antenucci.

Torino-Genoa

Niang torna titolare e sarà lui a guidare l’ attacco granata, inseritelo. Per il Genoa, qualora giocasse, Lapadula può ritornare utile.

Inter- Lazio

Icardi contro Immobile, chi scegliere? Entrambi naturalmente, insieme a Perisic e Luis Alberto.

Verona- Juventus

Probabilmente Dybala tornerà dal primo minutom schieratelo. Occhio alla sorpresa Kean, date fiducia a Gonzalo Higuain.

Maltempo, annullate le corse dei traghetti. Problemi anche sulla statale 145

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A causa del maltempo i traghetti non sono partiti

Negli ultimi giorni sull’ intera provincia di Napoli si è abbattuto un forte nubrifragio, che ha causato non pochi disagi a tutta la popolazione. Tra questi ci sono i collegamenti per le isole, i quali a causa del maltempo sono stati interrotti. La Caremar e la Alilauro hanno sospeso tutte le corse per Ischia e Procida. Ci sono stati disagi anche sulla Statale 145- Penisola Sorrentina, dove a causa delle forti precipitazioni è stata chiusa al traffico insieme alle Galleria di Varano e Privati a causa di problemi con il Rivo Calcaterra, che già in passato aveva causato danni e disagi.

Annullata l’ accusa per le donne di Zagaria: tutti i dettagli!

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Le donne ora sono ai domiciliari

E’ stata annullata l’ accusa di camorra per le donne del boss camorristico Michele Zagaria, detto capastorta. Beatrice Zagaria, Francesca Linetti, Patrizia Martino e Tiziana Piccolo dopo essere finite in carcere un paio di settimane fa, dopo un’ attenta indagine della Dda sono state scarcerate. Ora sono agli arresti domiciliari, dopo essere state accusate del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, ma il gip ha fatto cadere questa accusa. Le donne in questo momento sono difese dagli avvocati Angelo Raucci, Giuseppe Stellato e Ferdinando Letizia.

Castellammare, Pannullo dichiara aperto il bando per l’ apertura degli chalet

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Pannullo si prepara alla riqualificazione dell’ Acqua della Madonna

Il sindaco di Castellammare di Stabia, Antonio Pannullo, ha pubblicato, attraverso il suo profilo ufficiale di Facebook, un post che dichiara l’ apertura di un bando per la apertura di nuovi Chalet e la conseguente riqualificazione dell’ area demaniale marittima, Acqua della Madonna.

Oggi in Autorità Portuale è stato presentato il BANDO degli CHALET dell’Acqua della Madonna, frutto della proficua collaborazione con il Presidente Pietro Spirito e la sua struttura. Il bando è già pubblicato. Un altro passo in avanti per la riqualificazione della città e del centro antico. Queste sono le parole di Pannullo.

Oggi avvenne – Il gol di Musella in Fiorentina-Napoli 0-1 del 1980

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Oggi avvenne – Il gol di Musella in Fiorentina-Napoli 0-1 del 1980

Il giorno 28 dicembre il Napoli ha giocato cinque partite, tutte in serie A, ottenendo due vittorie e due pareggi, con una sconfitta.

Ricordiamo l’1-0 a Firenze nella dodicesima giornata della serie A-1980/81

Questa è la formazione schierata da Rino Marchesi:

Castellini (24′ Fiore); Bruscolotti, R. Marino; Marangon, Krol, Ferrario (57′ Cascione); Musella, Nicolini, Speggiorin, Guidetti, Pellegrini

I gol: 79′ Musella

Dopo undici giornate il Napoli era quinto in classifica a quattro punti dalla Roma capolista. Gli azzurri chiusero quel torneo al terzo posto alle spalle soltanto della Juventus e della Roma.

La vittoria in trasferta sul terreno della Fiorentina, mentre al San Paolo si giocava Avellino-Juventus (finita 1-1) per l’indisponibilità del Partenio dopo il terremoto del 23 novembre 1980, porta la firma di Gaetano Musella. Il fantasista napoletano, scomparso prematuramente, ha segnato 12 gol nelle sue 84 presenze in maglia azzurra: 8 nelle 71 partite di serie A, 3 nelle 10 di coppa Italia ed una nelle sue tre presenze in Europa.

 

Fonte: sscnapoli.it

Trasferita di 100 Km perché rifiuta di lavorare a San Silvestro

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Trasferita di 100 Km perché rifiuta di lavorare a San Silvestro CRONACA

Da Torino arriva la storia di una dipendente 40enne che, impiegata in un supermercato, si è vista trasferire di 100 chilometri dopo aver annunciato di non lavorare a San Silvestro.

“A San Silvestro non lavoro”. Trasferita a 100 chilometri

40enne impiegata al supermercato Eurospin di Susa. Cisl: molti casi come questo, ci penseranno gli avvocati

SUSA – Che per lei tirasse una brutta aria al supermercato Eurospin di Susa, dove lavora da una dozzina di anni nel reparto di ortofrutta, lo aveva capito quando si è rifiutata di lavorare domenica 31 dicembre, San Silvestro. Silvia (il nome è di fantasia) ha solamente fatto valere il vecchio contratto a tempo indeterminato e, insieme ad altre tre colleghe, sulla decina che lavorano all’Eurospin di Susa, ha esercitato il diritto al riposo nel giorno festivo. «Perché possono accettare di lavorare volontariamente, senza obbligo da parte dell’azienda» – spiegano dal sindacato Cisl Fisascat. Questo il 14 dicembre. Ma il peggio doveva ancora venire.

Il giorno dopo l’ispettore Eurospin ha chiesto alla 40enne di Susa, sposata con due figli piccoli e un marito disoccupato, di aver bisogno di lei nella sede di Cuorgnè, nell’estremo lembo dell’Alto Canavese, a partire dal lunedì 18 dicembre. Più o meno un centinaio di chilometri ad andare e altrettanti a tornare per un costo di carburante di circa 16 euro al giorno. Percorrendo strade che, in inverno, possono nascondere insidie molto rischiose. E l’avviso non è arrivato solo orale, ma con tanto di comunicazione scritta. Con orari «duri» per una donna. Dalle 16,30 alle 20,30 quando da Cuorgnè si sarebbe dovuta infilare in macchina e avviarsi verso casa dove ad attenderla ci sono i figli e il marito. Lei rifiuta e il 18 si presenta comunque a Susa, dove lavora da una dozzina di anni. Niente. L’ispettore del discount è categorico: «Devi andare a Cuorgnè». La 40enne ha una crisi di ansia e sviene tra gli scaffali, in mezzo ai clienti basiti. La diagnosi del Pronto soccorso di Susa è chiara: «Stress da lavoro, riposo assoluto per una settimana». «È solo un accanimento verso di me, io ho sempre dato tutta me stessa per questo lavoro». Può darsi. La stessa addetta, lo scorso anno, venne trasferita nel discount di Orbassano per essersi rifiutata di frequentare un corso a Verona. Quanto basta per far scattare la protesta sindacale e un presidio di solidarietà alla commessa organizzato dalla Cisl Fisascat. Ed innescare l’indignazione dell’assessore regionale alle Pari opportunità, Monica Cerutti, che avverte: «Credo che la lavoratrice di Susa sia ingiustamente oggetto di un atto di discriminazione. In situazioni analoghe la giustizia ha comunque dato ragione ai lavoratori. Sono però necessari interventi generali più che rincorrere i singoli casi».

LEGGI ANCHE – I nuovi schiavi: lavoratori in appalto del distretto carni, nel Modenese (F. Giubilei)

Anche perché, l’altra mattina, dopo alcuni giorni di riposo la donna è tornata all’Eurospin di Susa. Per adesso nessuno le ha detto nulla. Ovviamente lei teme altre ritorsioni. Il sindacato, che da tempo ha deciso di alzare l’attenzione nei confronti dell’Eurospin, avvisa che non farà certo passare tutto come niente fosse.

«Non è la prima volta che questo marchio della grande distribuzione si comporta in maniera ostile con chi non vuol lavorare la domenica e ha tutti i diritti per farlo – ci tiene a puntualizzare Sabatino Basile, il referente torinese della Cisl Fisascat -. Il fascicolo di questa vicenda è già stato consegnato ai nostri avvocati, perché non finisce certo qui. Più volte ci siamo impegnati ad incontrare la dirigenza dell’azienda, mai avuto una risposta». E Basile avverte: «Nelle prossime settimane organizzeremo altre forme di mobilitazione perché non siamo più disposti a far trattare così i lavoratori».

vivicentro/CRONACA
vivicentro.it/Trasferita di 100 Km perché rifiuta di lavorare a San Silvestro
lastampa/“A San Silvestro non lavoro”. Trasferita a 100 chilometri GIANNI GIACOMINO

Palle di Natale, il sorriso dei bambini di Milano contro il cancro

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Palle di Natale, la canzone dei bambini dell’Istituto Nazionale dei tumori di Milano. Come spiega Riccardo: “Le palle di Natale sono le nostre teste pelate”.

Palle di Natale, è questo il titolo del brano scritto dai ragazzi del centro dei tumori di Milano in occasione del Natale. Così i pazienti adolescenti  della Fondazione Irccs – Istituto nazionale tumori di Milano hanno scritto una canzone intitolata, ‘Palle di Natale’ (Smile! It’s Christmas day), i cui proventi – il brano è in vendita su iTunes – sono destinati all’Associazione Bianca Garavaglia, che supporta i progetti artistici del Progetto Giovani, come ad esempio anche il recente fumetto ‘Loop: indietro non si torna!’, realizzato dai ragazzi con i fumettisti di Mammaiuto Lab ed edito da Rizzoli Lizard. “Le nostre Palle di Natale – spiega Matteo Davide, uno dei ragazzi protagonisti – sono innanzitutto le nostre teste pelate per colpa della chemioterapia, poi certamente le palle dell’albero di Natale e le palle di neve, ma il titolo si riferisce anche a ‘che palle stare in ospedale a Natale’ e alle ‘palle’, intese come bugie, che la gente spesso ci racconta“.(fonte: adnkronos).

Di seguito ecco riportato il link per accedere al video ed il testo:

 

 

Natale ha senso se tu sei con me
la festa è pronta e sai che c’è
che non mi perdo neanche un attimo
se siamo qui e non è un film
niente può dividerci

E’ un’occasione per rinascere
qualcosa che ti cambierà
e questa voglia di sorridere
che non mi passa, è un sogno in tasca
è l’universo in una stanza

In spite of everything it’s Christmas Day
(a very Merry Christmas)
my heart is full of joy and wishes
(all I want for you)
is happiness
and the little things that make you laugh
all I want for Christmas is your smile!

Natale insieme con chi resterà
accanto a me, nell’anima
la nostra stella che ci illumina
sarai tu la mia risposta, ricomincio con più forza

In spite of everything it’s Christmas Day
(a very Merry Christmas)
my heart is full of joy and wishes
(all I want for you)
is happiness
and the little things that make you laugh
all I want for Christmas is your smile!

“Il ragazzo della stanza 13 pensa
Che le feste sono vicine e sua madre riempire la dispensa
E riflette sul regalo che già si trova davanti
Chiuso com’è nella scatola dei desideranti.
Vorrebbe la normalità di ogni anno, la consuetudine
Ma si tratta di un giudice che condanna all’abitudine
La vera norma è la forma che diamo noi, nessuno dorma d’ora in poi,
perché partono le musiche.
Passami il tubo della flebo per fare gli addobbi,
le lucine non servono bastano i tuoi occhi
che illuminati di speranze illuminano le stanze
e nei globuli bianchi vedono la neve a fiocchi.
Dunque il ragazzo scarta il nastro di cerotti e bende
Altrimenti poi il Natale chi ce lo difende!
Dentro la scatola un biglietto che invita a recarsi dagli amici in sala
d’affetto e infine lascia detto:
‘Ci vediamo in pediatria e condividiamo la magia’
Firmato l’Istituto del Natale, speciale”

In spite of everything it’s Christmas Day
(a very Merry Christmas)
my heart is full of joy and wishes
In spite of everything it’s Christmas Day
(a very merry Christmas)
my heart is full of joy and wishes
(all I want for you)
is happiness
and the little things that make you laugh
all I want is Christmas… and Christmas is your smile!

 

 

Melito, l’annuncio del sindaco: “Ho parlato con De Laurentiis per stadio e centro sportivo, pronti due terreni”

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Melito, l’annuncio del sindaco: “Ho parlato con De Laurentiis per stadio e centro sportivo, pronti due terreni

Durante il programma Marte Sport Live in onda su Radio Marte, è intervenuto il sindaco di Melito Antonio Amente, rilasciando alcune dichiarazioni:

Progetti per un centro d’allenamento del Napoli nel comune di Melito? C’è un forte rapporto di amicizia con De Laurentiis, sono stato ospite a Manchester: abbiamo parlato molto anche del possibile stadio del Napoli a Melito, stiamo cercando di portare avanti dei progetti realizzabili. Principalmente per una cittadella dello sport, se poi ci saranno le condizioni faremmo proprio lo stadio.

Abbiamo già allertato gli uffici tecnici, ho già presentato a De Laurentiis dei grafici delle aree individuate: una da 30 ettari a ridosso di Mugnano, l’altra da 62 ettari tra Melito, Casandrino e Arzano.

De Laurentiis è entusiasta, ci siamo incontrati e ne abbiamo discusso anche con la Juventus. Abbiamo parlato della cosa, ci sono buone possibilità per realizzarla: dopo l’Epifania incontrerò nuovamente il presidente, gli farò vedere i terreni.

Tempi? Dipende, bisogna coinvolgere i vari proprietari terreni

Allan: “Vogliamo essere campioni di Italia, speriamo di fare un 2018 come un 2017”

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Allan: “Vogliamo essere campioni di Italia, speriamo di fare un 2018 come un 2017”

Marques Allan, centrocampista del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Premium Sport:

Abbiamo fatto un 2017 importantissimo, abbiamo fatto grandi cose. Manca ancora una partita per chiudere l’anno e vogliamo fare bene. Speriamo di prendere punti che sarebbero molto importanti.

 Campioni di inverno? Non vale nulla, noi vogliamo essere campioni di Italia, a maggio. Dobbiamo stare tranquilli, c’è molta strada da fare. Speriamo di fare un 2018 come un 2017.

 Crotone? E’ sbagliato pensare che sia facile, stanno facendo bene in casa. Hanno vinto contro la Fiorentina e contro il Chievo. E’ una squadra in salute, dobbiamo approcciare bene la partita perché in palio ci sono punti importanti.

 Doppio recupero contro la Sampdoria? La squadra voleva vincere a tutti i costi contro una grande squadra che gioca un bel calcio. Siamo contenti dei punti presi quella giornata.

 Il mio momento migliore? Sì, ma spero che il mio momento in azzurro debba ancora arrivare. Sto lavorando duro e ringrazio i miei compagni che mi stanno supportando.

 In campo a Natale? Non avevo mai giocato a Natale, è una cosa buona.

Scudetto? Mancano 19 partite. L’Inter e la Roma hanno grandi squadre, anche la Lazio sta facendo belle cose. A marzo si capirà chi potrebbe vincerlo, per ora speriamo di rimanere in alto.

 Il record di Hamsik? Una grande emozione, neanche lui forse ha capito bene cosa è riuscito a fare. Marek merita questo traguardo perché ci tiene molto, spero che vincerà qualcosa quanto prima“.

Made in Sud arriva al Super Cinema di Castellammare

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Direttamente da Made in sud il comico Paolo Caiazzo a Castellammare atteso per il 12 gennaio; Tonino Cardamone nato nella stessa città di Troisi.

Venerdì 12 gennaio 2018 alle ore 21 al Super Cinema di Castellammare di Stabia si esibirà il comico famoso Paolo Caiazzo del programma che ha spopolato in tv negli ultimi anni su rai due “Made in sud”. Cerchiamo di delineare un ritratto del personaggio che la cittadina delle acque si prepara ad ospitare, come riportato dal Magazine pragma:  “Nato a San Giorgio a Cremano, la stessa cittadina alle porte di Napoli che diede i natali all’attore Massimo Troisi. Paolo Caiazzo muove i suoi primi passi nel mondo del teatro a vent’anni, quando, nel 1987, inizia a frequentare la Bottega Teatrale del Mezzogiorno al Teatro Cilea. Qui, sotto la direzione di Antonio Casagrande e Maurizio Casagrande, intraprende la carriera di “attore brillante”. Grazie all’esperienza con i Casagrande, arrivano i primi riconoscimenti. Al Festival del Teatro Piccolo di Napoli, Caiazzo si aggiudica il premio come miglior attore protagonista e nel 2001 si classifica primo al Festival di comicità nazionale Charlot 2001 di Paestum. Nel frattempo comincia la sua esperienza televisiva e dopo un lungo training nelle televisioni private napoletane e campane, per Caiazzo si aprono le porte della televisione “generalista”. Partecipa a trasmissioni televisive e radiofoniche come Quelli che il calcio (2001-02), Bulldozer, Zelig Off e Colorado Cafè Live. Firma anche una delle “copertine” della trasmissione di approfondimento politico Ballarò. I suoi personaggi più conosciuti sono: il giapponese ‘Ndò (il turista in visita a Napoli e vittima di continui furti della macchina fotografica), Max Playstation (trentatreenne che impazzisce per il videogioco) e Tonino Cardamone, giovane in pensione. Contemporaneamente, a partire dal 2005, Caiazzo torna in teatro e porta in scena numerose pièce scritte da lui. Nel 2008 riceve dal sindaco di San Giorgio a Cremano Mimmo Giorgiano il premio Massimo Troisi alla Carriera. A partire dal 2010, in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, i suoi monologhi si segnalano per l’invito alla rilettura critica del Risorgimento. Nel 2012 esordisce al cinema con il film “Impepata di nozze” con la regia di Angelo Antonucci, film uscito in diverse sale e distribuito in DVD da Cecchi Gori Home video. Dal 2014 interpreta il ruolo di Tonino Esposito nella fortunata commedia Benvenuti in casa Esposito, scritta con Pino Imperatore e Alessandro Siani e liberamente tratta dall’omonimo romanzo bestseller di Pino Imperatore, pubblicato da Giunti editore (2012). “

Il premio Oscar Melissa Leo dal 3 gennaio ‘Goldie’ su Sky Atlantic

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Melissa Leo, a Capri, attrice Premio Oscar, nonché protagonista della serie Sky in onda dal 3 gennaio.

Al festival di Capri arriva anche Melissa Leo, premio Oscar e diva del cinema hollywoodiano, che  ritorna in scena questa volta nel cast  della serie su Sky Atlantic in onda dal 3 gennaio “intitolata I’m Dying Up Here”, prodotta da Jim Carrey sul mondo ormai mitico che ha dato il successo a personaggi come David Letterman e Jay Leno; nel cast si vantano attori come Alfred Molina e Jay Leno.  Al centro di una squadra di ambiziosi comici c’è la bionda Goldie, interpretata dalla stessa Melissa Leo,  proprietaria del celebre club che porta il suo nome, pugno di ferro e passione.  La trama della serie racconta che “Goldie è una donna complicata, un personaggio sfaccettato – racconta l’attrice a Capri, Hollywood dove è premiata per la sua interpretazione in “Novitiate” – Tra poco partirà la lavorazione a Los Angeles di altre dieci puntate della seconda serie e sono molto felice di fare parte di questo gruppo. Raccontiamo il privato di questi artisti e spesso l’umorismo lascia il posto al dramma. Scopriamo come la vita del comico che sale da solo sul palco può essere durissima“.

I nuovi schiavi: lavoratori in appalto del distretto carni, nel Modenese

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I nuovi schiavi: lavoratori in appalto del distretto carni, nel Modenese – ATTUALITÀ

Li chiamano i nuovi schiavi. Sono 127 persone licenziate dalla Castelfrigo di Castelnuovo Rangone (nel Modenese), un’azienda che opera nel distretto delle carni. Hanno deciso di iniziare lo sciopero della fame contro il sistema delle “false cooperative”. Per i sindacati si tratta del “nuovo caporalato”.

“Non siamo i nuovi schiavi”. Operai della carne in rivolta

Protestano i 127 licenziati dalla Castelfrigo Cgil: è caporalato. Maratona di solidarietà

MODENA – Fra scioperi della fame, veglie di preghiera nel giorno della Vigilia e, oggi, la maratona di solidarietà lungo le tappe segnate dall’azione delle false cooperative di lavoro, non si arresta la campagna contro lo sfruttamento dei lavoratori in appalto del distretto carni, nel Modenese. L’obiettivo della Cgil, che appoggia la protesta e difende le ragioni dei 127 lavoratori licenziati di recente alla Castelfrigo di Castelnuovo Rangone, dove da dieci giorni è in corso un presidio con quattro persone alimentate solo ad acqua e vitamine, è richiamare l’attenzione della magistratura sui problemi degli operai di uno dei mestieri più duri.

Gli addetti dell’economia agroalimentare italiana che ha per capitale Modena, uno dei distretti più importanti con un fatturato da 3 miliardi l’anno, non dipendono più dalle aziende dove lavorano, ma vengono messi a disposizione da cooperative che nascono e falliscono per poi riformarsi sotto altro nome, licenziando e riassumendo personale costituito al 100% da stranieri, gli unici a fare un lavoro così massacrante. Gli addetti in questa zona sono 5mila, 1.200 nella spiacevole condizione di lavoratori in appalto, esposti al «nuovo caporalato» di cui parla apertamente il sindacato.

Oggi Mauro Gambaiani, dipendente di un’azienda di lavorazione carni, 52 anni, partirà da Fanano per raggiungere dopo sessanta chilometri il piazzale della Castelfrigo, senza dimenticare lungo il percorso le realtà produttive che fanno ricorso al lavoro in appalto: dall’Inalca dove nacque il fenomeno vent’anni fa, fino alla Suincom di Castelvetro dove il fenomeno «è degenerato con la proliferazione di false cooperative che sono state anche oggetto di indagini e dove, nel 2002, è morto un lavoratore», dice Marco Bottura della Cgil.

Sciopero della fame, sciopero dei lavoratori, ultra-maratona, come l’hanno chiamata per la lunghezza superiore ai 42 km, iniziative per accendere un faro, possibilmente quello della giustizia, su un comparto esposto a moderne forme di schiavitù: «Abbiamo presentato un centinaio di esposti all’Ispettorato del lavoro e ad altri enti, che hanno trasmesso il materiale alla procura di Modena, ma le segnalazioni non hanno avuto corso o sono state archiviate – aggiunge il sindacalista -. Nel frattempo però si è creato un ambiente dove si sono moltiplicate irregolarità e illegalità».

Tanti i motivi per cui è difficile indagare sui lavori in appalto: «C’è l’opacità delle leggi, ambigue e poco chiare sia sulle modalità degli appalti che sulla tipologia di contratto – spiega Bottura -. Poi c’è stata la depenalizzazione del reato di somministrazione illegale di manodopera e, d’altro lato, l’abbattimento della sanzione, il cui limite è stato stabilito a 50mila euro, che si riducono a un terzo, 16mila, se l’azienda paga subito». Intanto, dopo settimane di proteste, la tensione fra i lavoratori della Castelfrigo continua a salire in vista dell’arrivo delle 127 lettere di licenziamento, attese per il 2 gennaio.

«I licenziati accederanno al Naspi, un ammortizzatore sociale, ma qui il problema è anche un altro – avverte l’espondente Cgil -: non si tratta della chiusura di una cooperativa, ma di un sistema che espelle dei lavoratori che hanno denunciato lo sfruttamento e la violazione dei propri diritti. La nostra richiesta per queste persone è che rientrino nel settore dove lavoravano prima».

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lastampa/“Non siamo i nuovi schiavi”. Operai della carne in rivolta FRANCO GIUBILEI