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Napoli, rapina in farmacia: dipendente picchiato e minacciato

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Napoli, è avvenuta una rapina con sequestro di uno dei dipendenti in una farmacia di Miano

Napoli, è avvenuta una rapina con sequestro di dipendente, in una farmacia di Miano, nella periferia nord di Napoli. Dell’episodio ne dà notizia il titolare stesso della farmacia il quale ha affermato che lunedì scorso, nell’orario di chiusura, alcuni malviventi hanno puntato la pistola alla testa di uno dei collaboratori farmacisti e gli hanno ordinato di consegnare le chiavi dell’attività  commerciale. L’uomo, con minacce e percosse, è stato costretto a salire sulla sua stessa auto da uno dei malviventi che gli ha puntato la pistola alla tempia, mentre gli altri due aprivano l’esercizio commerciale per svaligiarlo della cassa e dei contanti. Il farmacista è stato ricoverato al pronto soccorso, per fortuna non ha riscontrato niente di grave. La polizia sta indagando sul caso. Il proprietario della farmacia ha chiesto un maggiore controllo sulle periferie urbane di Napoli, proprio come avviene nelle zone più centrali; infatti afferma che le istituzioni sapranno considerare la vita dell’uomo, della stessa importanza, sia se passeggia sul lungomare, sia se è costretto a comprarsi un farmaco, per potersi curare.

Napoli, ragazza attraversa i binari del treno: stava per essere investita

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Napoli, una ragazza stava per essere travolta dal treno mentre attraversava i binari, distratta dal cellulare: la vicenda

Napoli, poco tempo fa, alle ore 17:30, alla stazione di Pietrarsa, a confine tra Portici e  San Giorgio a Cremano, una ragazza poco più che ventenne, stava attraversando i binari, incurante dell’imminente arrivo del treno. La ragazza era distratta, con la testa china sul suo cellulare.

Per fortuna grazie alla bravura del macchinista, che ha attirato l’attenzione della ventenne con segnali acustici e con una frenata di rallentamento, si è evitato il peggio. La ragazza spaventata per l’episodio, è scappata, fuggendo ai richiami  del personale e dei pendolari spaventati dalla situazione.

La stazione di Pietrarsa, conosciuta perché in posizione adiacente ad essa sorge il famoso Museo Nazionale Ferroviario, è una stazione abbastanza frequentata ma non molto moderna, infatti la segnaletica presente è per lo più uditiva e non visiva. Purtroppo a Napoli non è la prima volta che succede una cosa del genere, già l’anno scorso si sono presentati due casi molto simili: il primo riguardava una ragazza che è stata investita da un treno  mentre attraversava i binari a Casalnuovo di Napoli, all’altezza di un passaggio a livello, sul tratto ferroviario Napoli-Nola; il secondo caso riguarda  un giovane di 16 anni che è stato travolto da un treno in corsa, nella periferia di Napoli,  mentre stava facendo giochi di equilibrio sui binari in compagnia di un coetaneo.

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Salvini e la politica del blabla sulle vaccinazioni

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Salvini ha vaccinato i suoi figli ma, per qualche voto in più, dice che vuole abolirne l’obbligo e quindi promette che, se andrà al governo, cancellerà le norme Lorenzin*

Salvini e la politica del blabla

 “Vaccini sì, obbligo no”, è quanto ha detto Matteo Salvini in un tweet, spiegando così la posizione della Lega. Se la Lega andrà al governo, dice, “cancelleremo le norme Lorenzin” sull’obbligo vaccinale.

In seguito, rispondendo alla ministra Lorenzin che ne ha evidenziato lo strizzare l’occhio a quanti fanno, in e per questo, un gioco molto pericoloso per tutti, ha aggiunto:

“Da papà che ha scelto e, non per obbligo, ha vaccinato i suoi figli e che ben conosce le utilità ma anche i rischi legati a questa scelta, consiglio a tanti chiacchieroni la lettura di questo testo, assolutamente scientifico, del prof. Paolo Bellavite: ‘Vaccini sì, obblighi no’”.

Nel merito interviene anche Renzi che, durante la registrazione di ‘Porta a porta, non manca di dire la sua:

Mettere in discussione l’obbligatorietà dei vaccini è “una cosa enorme” che “mette a repentaglio la sicurezza dei nostri figli” “Salvini ha detto non voglio l’obbligatorietà dei vaccini, a suo tempo l’ha detto M5s. Ci rendiamo conto che si gioca una battaglia di civiltà? E’ una cosa enorme, significa mettere a repentaglio la sicurezza dei nostri figli”.

Sic ….. blabla politico, appunto!

“Con legge sui vaccini proteggiamo i nostri figli e le prossime generazioni”. Così il Ministro della salute Beatrice Lorenzin ha commentato il via libera definitivo al Decreto vaccini

Per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni e per i minori stranieri non accompagnati sono obbligatorie e gratuite – in base alle specifiche indicazioni del Calendario Vaccinale Nazionale relativo a ciascuna coorte di nascita – le seguenti vaccinazioni:

  • anti-poliomielitica
  • anti-difterica
  • anti-tetanica
  • anti-epatite B
  • anti-pertosse
  • anti-Haemophilus influenzae tipo b
  • anti-morbillo
  • anti-rosolia
  • anti-parotite
  • anti-varicella

L’obbligatorietà per le ultime quattro è soggetta a revisione ogni tre anni in base ai dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte.

A queste 10 vaccinazioni se ne aggiungono quattro che il decreto prevede ad offerta attiva e gratuita, ma senza obbligo, da parte di Regioni e Province autonome:

  • anti-meningococcica B
  • anti-meningococcica C
  • anti-pneumococcica
  • anti-rotavirus.

Le vaccinazioni obbligatorie saranno vincolanti per iscrizione ad asili e servizi per infanzia. Dovranno vaccinarsi anche gli studenti fino a 16 anni. Sanzioni per chi non rispetta l’obbligo da 100 a 500 euro.

Disposizioni transitorie semplificano l’iscrizione all’anno scolastico 2017-2018. Sarà possibile anche prenotare gratuitamente le vaccinazioni in farmacia tramite CUP.

Consulta la Guida al Decreto vaccini, convertito in Legge il 28 luglio 2017.

Vai al sito www.salute.gov.it/vaccini

SSC Napoli, i match più emozionanti del girone d’ andata: ecco la sfida con la Lazio

Ecco il resoconto del match

Il Napoli attraverso la rubrica sui match più emozionanti del girone d’ andata, ha voluto ricordare quest’ oggi la sfida con la Lazio, primo big match e vinto brillantemente dagli uomini di Sarri. Ecco quanto scrive la società azzurra:

L’esame del primo big match arriva il 20 settembre nel turno infrasettimanale. Ed è un mercoledì da Leoni. l Napoli vola più alto dell’Aquila laziale e con una strepitosa rimonta illumina d’immenso il cielo della Capitale. In 5 minuti appena nella ripresa gli azzurri ribaltano il gol laziale del primo tempo. Koulibaly pareggia di prepotenza, Callejon di rapidità con il sinistro, Mertens con un pallonetto da posizione impossibile che è già entrato di diritto nei capolavori della Galleria d’arte napoletana. Suggella la sfida il rigore di Jorginho al novantesimo. Il Napoli mette la quinta e vince le prime 5 gare del campionato. Un mercoledì da Leoni. Il ruggito azzurro si leva alto tra le stelle dell’Olimpico.

Napoli: Reina, Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Allan, Jorginho, Hamsik (73′ Zielinski), Callejon (86′ Rog), Insigne, Mertens (81′ Milik). A disp.Rafael, Sepe, Hysaj, Maksimovic, Mario Rui, Tonelli, Diawara, Giaccherini, Ounas. All.Maurizio Sarri

Lazio: Strakosha, Bastos (25′ Marusic), De Vrij (46′ Murgia), Radu, Basta, Parolo, Leiva, Milinkovic (63′ Lukaku), Lulic, Luis Alberto, Immobile. All. Simone Inzaghi

Arbitro: Damato di Barletta
Marcatori: 29′ De Vrij, 54 ‘ K. Koulibaly, 56′ J. Callejon, 59′ D. Mertens, 90’+1’ J. Jorginho (rigore)

Casagiove, dipendente della Prefettura trovato morto in casa: è giallo

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Il fatto è avvenuto a Casagiove in provincia di Caserta

A Casagiove, città in provincia di Caserta, è stato trovato morto nella propria abitazione un dipendente della Prefettura del capoluogo della terra di Lavoro. La notizia è giunta pochi minuti fa. L’ uomo è stato rinvenuto morto in casa sua e secondo alcuni accertamenti fatti dalle autorità competenti, sarebbe morto da almeno quattro giorni, per motivi ancora sconosciuti. Le forze dell’ ordine sono al lavoro sul caso e nessuna pista è stata esclusa. L’ allarme è stato dato da alcuni colleghi, i quali preoccupati che l’ uomo non si recasse al lavoro da quattro giorni senza aver alcuna notizia hanno deciso di allertare le forze dell’ ordine che hanno trovato l’ uomo morto.

Metropolitana di Napoli: treni larghi per gallerie strette

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Napoli, la Linea chiusa dal 2013 per i lavori di estensione della tratta, la metropolitana leggera, che collega Fuorigrotta a Mergellina, dovrebbe riprendere a funzionare entro la fine di quest’anno ma …..  i tunnel sono troppo stretti e i treni “nuovi” della linea 6 non passano.

Il metro di Giggino

La nuova metropolitana di Napoli è un luogo dell’anima sottoposto ai continui insulti del destino. L’ultimo è la scoperta, onestamente imprevedibile, che per raggiungere i binari un treno lungo 39 metri dovrà essere calato dentro un pozzo largo 27. Ci si immagina il sindaco Giggino De Magistris curvo sul quaderno di aritmetica con la calcolatrice accesa: «Problema: come fa un corpo solido di 39 metri a passare attraverso un buco di 27?». Un bambino lo risolverebbe in terza elementare: «Soluzione: prima di comprare il treno, accertati che passi dal buco». Ma i bambini la fanno semplice. La realtà è come la spesa pubblica, più complessa. Al momento sono allo studio due progetti. Progetto Lego: smontare i treni in superficie e rimontarli in basso. Costoso, macchinoso, apprezzatissimo dagli appassionati di bricolage. Progetto Nostalgia: calare nel pozzo i treni comprati ai tempi dei Mondiali (1990). Hanno i loro acciacchi, richiedono cure assidue e dispendiose, ma fanno tenerezza e soprattutto passano dal buco.

Purtroppo è appena sopraggiunta una nuova scoperta, ancora più imprevedibile della precedente: anche nel caso in cui si riuscissero a calare quei benedetti treni nelle viscere della città, mancherebbero poi un deposito per custodirli e il personale per farli funzionare. L’unica che per fortuna non manca mai è l’ironia dei napoletani. Indicando i lavori infiniti della metropolitana fantasma, uno di loro ha detto: «Non la stanno scavando. La stanno cercando».

vivicentro.it/SUD – CRONACA
vivicentro/Il metro di Giggino
corrieredellasera/Il metro di Giggino (Massimo Gramellini)

Da Bologna: Verdi entro domenica darà una risposta al Napoli

Si parla di Verdi

Simone Verdi è l’ obiettivo numero 1 del Napoli. L’ esterno del Bologna, secondo quanto riporta l’ edizione odierna del Corriere di Bologna darà il suo responso alla società azzurra entro domenica. Ecco un estratto:

“Tra sabato notte, ora X del suo rientro in Italia, e domenica mattina Simone Verdi darà una risposta al Napoli: il giocatore sta vivendo la sua settimana di vacanza al Bulgari Resort a Dubai e la scelta verrà comunicata al suo ritorno. Il Napoli, intanto, ieri ha avuto l’ok dal Barcellona per contattare Gerard Deulofeu e ha avuto il primo contatto con l’esterno offensivo spagnolo. Mosse e contromosse, magari anche tattiche di mercato per mettere un po’ di pressione a chi sta tentennando e vorrebbe muoversi solo a giugno”.

Giaccherini, parla l’agente: “Emanuele andrebbe al Chievo anche domani”

Si parla di Giaccherini

Emanuele Giaccherini è sul piede di partenza. A confermarlo è stato anche il suo agente, Furio Valcareggi, intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete, in onda su Radio CRC. Ecco le sue parole:

“Un po’ di riposo ci vuole dopo tanta fatica mentale. La fatica mentale è più dura da smaltire. Verdi? E’ già stato un giocatore di Sarri. Nel Napoli alcuni dei suoi ex giocatori hanno avuto fortuna ed altri no. La sua riflessione la trovo giusta da parte di un giocatore che è venuto fuori tardi. Il Napoli non è incoraggiante per chi non parte negli undici titolari. Mi sembra corretto se il giocatore si fa delle domande. Nel Napoli è un po’ più difficile che altrove, Sarri ha ragione dal canto suo perché è primo in classifica. 

Giaccherini è un calciatore che raramente una squadra può trovare a gennaio. Le caratteristiche che lo hanno portato a Napoli sono intatte. Giaccherini si è allenato come se giocasse da titolare. Lui è pronto, spero possa diventare un oggetto desiderato di questo mercato. L’Atalanta? Gioca senza esterni e questo non è un dato incoraggiante, però se hanno intenzione di cambiare qualcosa torna il problema dello stipendio. Dal nostro punto di vista è un bel problema, Giovanni Sartori mi avrebbe già chiamato, ma io non ho nessuna notizia. Dal Chievo qualche messaggio ce l’ho. A Romairone e al presidente piace molto Giaccherini. Noi ci andremmo domattina al Chievo credo però che il presidente ed il mister hanno un po’ paura della classifica perciò non danno via Inglese. Problema stipendio? Con buona volontà delle tre parti, l’intesa si troverà, se si vuole con buona volontà e col rispetto che Giaccherini merita. 

Tornerà a Castel Volturno per allenarsi. Russia e Turchia? Sono delle bufale”.

Crc: “Deulofeu preferisce il Napoli al Siviglia. Ecco le ultime novità”

Si parla del possibile arrivo al Napoli di Deulofeu

Gerard Deulofeu vuole il Napoli. A confermarlo è il giornalista Ciro Venerato intervenuto ai microfoni della trasmissione radiofonica Si Gonfia la Rete, in onda su Radio Crc. Ecco le sue parole:

“A breve ci sarà un call-conference tra Giuntoli e l’agenzia specializzata che si occupa delle cessioni del Barcellona. A sua volta quest’agenzia ne darà conto a due membri del Consiglio. Il Napoli presenterà un’offerta da 18+2 milioni di bonus, quando il Napoli saprà anche della decisione di Verdi. Lo spagnolo preferisce il Napoli al Siviglia. C’è da dire che il procuratore preferirebbe che il calciatore fosse ceduto attraverso la clausola che però è di 20 milioni netti che in lordi equivalgono a circa 35-30 milioni. La prima scelta resta Verdi. Cresce un sano ottimismo, nel senso che c’è un contratto che prevede cifre importanti. Il mancato arrivo di Inglese lo renderebbe più sereno visto anche che Milik non potrà essere al 100% e la possibilità di occupare tutte le posizioni dell’attacco. Il Bologna è disposto a cedere Verdi così come non vuol mettere nella trattativa Giaccherini. Il nome di Ciciretti potrebbe far breccia nel cuore di Donadoni e Bigon”.

Pomigliano: evade i domiciliari, arrestato 37enne in possesso di droga

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Arrestato dopo l’evasione dai domiciliari: Dello Iacono trovato in possesso di crack

Pomigliano d’Arco. Questa mattina Vincenzo Dello Iacono è stato arrestato dai carabinieri per evasione dagli arresti domiciliari. Durante la perquisizione i Carabinieri lo hanno anche trovato in possesso di droga. L’arresto è stato confermato e questa volta non solo per evasione, ma anche per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.  Ad esporre la denuncia i carabinieri della stazione di Pomigliano e della tenenza di Casalnuovo di Napoli.  L’uomo aveva con sé  12 dosi di crack e 70 euro di verosimile provenienza illecita. Arrestato, dopo le formalità è stato tradotto in carcere.

Juve Stabia – Grave lutto per un ex calciatore delle Vespe

Grave lutto per Antonio Cardore

Antonio Cardore, centrocampista napoletano 1996, è stato colpito da un grave lutto. E’ scomparsa, infatti, in circostanze tragiche la madre. Cardore, attualmente in forza alla Lucchese, è un prodotto del settore giovanile della Juve Stabia in cui ha militato nelle stagioni 2012/13 e 2013/14, ha anche esordito in Serie B con la maglia delle Vespe durante l’ultima stagione in cadetteria dei gialloblù. Per lui due presenze all’attivo con la prima squadra stabiese prima delle esperienze alla Virtus Entella, Martina Franca, Viterbese e Lucchese.

Ad Antonio Cardore ed a tutta la sua famiglia vanno le condoglianze della redazione di ViViCentro.it

Incendio Faito, la sentenza: condannato a 6 anni e 2 mesi di carcere

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Incendio Faito: De Martino , gli è stata comminata una pena di sei anni e due mesi di carcere

La condanna– E’ giunta la condanna definitiva: 6 anni e  2 mesi di carcere. Oggi sono stati dati 6 anni e due mesi di carcere in aggiunta ai danni da riconoscere in sede civile al piromane Cipriano De Martino, sessantenne di Vico Equense accusato per aver appiccato il fuoco sul Monte Faito questa estate e quindi imputato per incendio boschivo doloso.

La vicenda – Come riportato da “telestreet arcobaleno:” I fatti risalgono, come ormai tutti sappiano alla metà del mese di agosto scorso, in cui vari incendi, sempre appiccati dall’uomo, solcarono devastando molta vegetazione della montagna che sovrasta la penisola sorrentina, e fu arrestato un abitante della frazione equana di Moiano. I carabinieri fermarono un uomo il cui operato fu messo in relazione all’incendio divampato sul Monte Faito, fu poi portato presso il Tribunale di Torre Annunziata per essere interrogato dal Pubblico Ministero di turno. All’epoca si parlava anche che egli avesse segni evidenti sul corpo riconducibili ad una attività astrattamente idonea a cagionare l’incendio divampato”.

La sentenza – De Martino è stato giudicato con rito abbreviato presso il Tribunale di Torre Annunziata, il quale aveva chiesto inizialmente 9 anni di carcere, ma l’uomo, attraverso i propri legali, ha chiesto ed ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato.

Amichevole, Juve Stabia-Quartograd 4-0: con la prima squadra anche 7 Vespette, Chirullo in gol!

Amichevole, Juve Stabia-Quartograd 4-0: con la prima squadra anche 7 Vespette, Chirullo in gol!

Nel match amichevole giocato questo pomeriggio allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia, dalla Juve Stabia di Caserta contro il Quartograd, terminata 4-0 grazie ai gol di Simeri, Mastalli, Costantini e Chirullo. Erano presenti 7 giovani Vespette della Berretti di mister Di Somma: Matarazzo, Stallone, Frulio, Ceparano, De Martino, Cucca e Chirullo. In campo ad inizio ripresa Matarazzo e Frulio: il centrocampista è stato autore di un ottimo secondo tempo. Bene anche De Martino e Stallone entrati in corso d’opera. Spezzone di gara anche per Ceparano, Cucca e Chirullo che ha timbrato il cartellino con il gol del 4-0.

Così in campo:

JUVE STABIA – Polverino, Dentice, Gaye, Morero, Bachini, Canotto, D’Auria, Viola, Capece, Mastalli, Simeri. A disp. Bacci, Matrarazzo, Stallone, Frulio, Ceparano, De Martino, Cucca, Sorrentino, Chirullo. All. Caserta-Ferrara

QUARTOGRAD – Compagnone, Pacisi, Saaoy, Vallefuoco, Spadera, De Vivo, Gonzales, Shassan, Monda, Torcino, Parisi. A disp. Iossa, Sorrentino, Mangiapia, Baiano, Pisano, Sorriso, Sivero. All. Iaccarino

a cura di Ciro Novellino

 

 

 

Amichevole, Juve Stabia-Quartgrad 4-0: un’ottima sgambata, in campo anche Sorrentino!

Amichevole, Juve Stabia-Quartgrad 4-0: un’ottima sgambata!

Si è giocato allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia, l’amichevole tra la Juve Stabia di Caserta e Ferrara e la formazione del Quartograd. Vittoria stabiese con il risultato di 4-0 grazie ai gol di Simeri al 27esimo, dopo una traversa colpita da Mastalli e un gol clamoroso fallito dallo stesso attaccante. In gol anche poi Mastalli, Costantini e Chirullo Spazio, nella ripresa, anche ai giovani della Berretti con Matarazzo e Frulio sin dal primo minuto della ripresa e l’attaccante della Berretti in gol. Secondo tempo anche per il nuovo arrivato Sorrentino.

Così in campo:

JUVE STABIA – Polverino, Dentice, Gaye, Morero, Bachini, Canotto, D’Auria, Viola, Capece, Mastalli, Simeri. A disp. Bacci, Matrarazzo, Stallone, Frulio, Ceparano, De Martino, Cucca, Sorrentino, Chirullo. All. Caserta-Ferrara

QUARTOGRAD – Compagnone, Pacisi, Saaoy, Vallefuoco, Spadera, De Vivo, Gonzales, Shassan, Monda, Torcino, Parisi. A disp. Iossa, Sorrentino, Mangiapia, Baiano, Pisano, Sorriso, Sivero. All. Iaccarino

a cura di Ciro Novellino

Renzi potrebbe valutare l’opzione Gentiloni per agevolare unità centrosinistra

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Federico Geremicca commenta le prime fasi della campagna elettorale soffermandosi “sull’opzione di Renzi” e ipotizzando che l’ex premier possa giocare la carta Gentiloni per consentire al centrosinistra di fare quadrato. Intanto, dopo il passo indietro di Maroni per la Regione Lombardia, Grasso apre al Pd. L’obiettivo è trovare unità sul candidato Gori, uno scenario che mette in allarme Berlusconi: “Rischiamo di perdere”.

Matteo e l’opzione Gentiloni

Ora che le tessere del puzzle elettorale sono tutte sul tavolo (intendiamo liste, simboli, coalizioni e perfino candidati premier) sono forse possibili un paio di annotazioni che – intimamente connesse tra loro – tratteggiano bene il bivio di fronte al quale si trova Matteo Renzi nella sua veste di segretario del Partito democratico.

Il primo punto fa da premessa, e coglie l’ennesimo aspetto paradossale del sistema politico italiano: dopo aver approvato appena un paio di mesi fa una legge elettorale di segno proporzionale – che dunque non prevede premi di governabilità e indicazione del futuro presidente del Consiglio – anche gli stessi partiti che l’hanno votata hanno ora spensieratamente avviato la loro campagna elettorale nel segno dei candidati-premier. Lo fa la Lega, lo fanno i Cinque Stelle, lo fa il movimento di Pietro Grasso, e lo fa – ingannevolmente – perfino Forza Italia, indicando come presidente Berlusconi, che non può (per sentenza passata in giudicato) nemmeno esser candidato.

Ma così va. E se va così, la seconda annotazione è inevitabile: può il Pd partecipare alla contesa senza dire agli italiani quale sarà l’uomo che guiderà il governo in caso di vittoria della coalizione di centrosinistra?

La risposta parrebbe scontata, ma invece non lo è: Matteo Renzi, infatti, si limita a ripetere che il Pd offre agli italiani «una squadra» e che la scelta sarà fatta dopo. Si tratta di una posizione di grande debolezza, che rischia di frenare ulteriormente il Partito democratico e alla quale – per altro – non tutti credono, convinti che la genericità dell’indicazione nasconda la volontà di Renzi di tentare il ritorno a Palazzo Chigi, cosa oggi difficilissima

Il tipo di campagna elettorale avviata dagli altri e la linea fin qui scelta dal Pd, dunque, pongono Matteo Renzi di fronte a un bivio. Mantenere l’attuale posizione, mettendo a rischio lo stesso risultato del suo partito e della coalizione, oppure abbandonare la sottile ipocrisia della «squadra» per gettare nella mischia il nome del candidato-premier del Pd. Una faccia da contrapporre a quelle di Berlusconi e Di Maio, insomma; un profilo solido e rassicurante che dia appunto il volto a quella «forza tranquilla di governo» che è lo slogan col quale il Partito democratico intende proporsi agli elettori.

Quella faccia – quel profilo – esiste ed ha il nome di Paolo Gentiloni, il premier che sta accompagnando il Paese al voto e che in questo anno e passa a Palazzo Chigi ha centrato non pochi obiettivi grazie proprio – e non sembri paradossale – al lavoro e alle riforme incubate negli anni di governo di Matteo Renzi. Può il Pd fare una scelta diversa, rinunciando alla sua candidatura a premier e annegandola, genericamente, in una «squadra»? Solo Renzi può deciderlo, rompendo gli indugi, dando una scossa alla campagna del Pd e aprendo nuove prospettive per l’intera coalizione.

Ma Renzi non lo farà mai, si sente ripetere in giro. Può essere, e sarebbe un errore. Piuttosto che un inspiegabile punto interrogativo, la faccia tranquilla di Paolo Gentiloni affianco a quelle di Berlusconi, Salvini e Di Maio, potrebbe riaprire d’improvviso la partita, favorendo esiti meno scontati. Per un motivo o per l’altro, il premier in carica per l’ordinaria amministrazione ha ammaliato un buon pezzo di Paese: non tenerne conto sarebbe un incomprensibile segno di rassegnazione, difficile da spiegare sia in campagna elettorale che nelle discussioni che seguiranno il voto.

È anche per questo che non è detto che – giunto di fronte al suo bivio – Matteo Renzi finisca per scegliere la via più gettonata. Al di là del carattere spigoloso e delle frequenti guasconerie – che tanto hanno contribuito a consolidare il clima non favorevole che oggi lo accompagna – il leader del Pd ha dimostrato di saper vestire gli abiti del politico lungimirante e tessitore, quando è necessario (e quando non è lui personalmente in questione): l’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale è lì a ricordarlo.

Accade spesso, in politica, che una rinuncia oggi si trasformi in un successo domani: e quando si ha il futuro davanti – come lo ha Renzi, alla vigilia dei suoi 43 anni – il tempo per scommettere e attendere certo non manca. Annunciare che è Paolo Gentiloni il candidato-premier del Pd, insomma, non sarebbe semplicemente uno stucchevole «gesto di generosità», bensì un investimento sul Pd e sul futuro: anche sul suo personalissimo futuro.

vivicentro.it/EDITORIALI
vivicentro/Renzi potrebbe valutare l’opzione Gentiloni per agevolare unità centrosinistra
lastampa/Matteo e l’opzione Gentiloni – FEDERICO GEREMICCA

Napoli, 14enne partorisce in casa e si presenta all’ospedale con il neonato in braccio

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una 14enne si presenta all’ospedale San Paolo con il figlio tra le braccia, le condizioni di salute di entrambi sono buone.

Una 14enne napoletana è stata assistita questa notte all’ospedale San Paolo di Napoli dove si è presentata con il figlio tra le braccia, dopo aver partorito da sola nella sua abitazione. La minorenne, accompagnata dalla madre al nosocomio in via Terracina, ha riferito di aver partorito autonomamente nel bagno della sua abitazione. Attualmente è ricoverata nel reparto di Ginecologia, dove costantemente viene monitorata, come anche le sue condizioni cliniche. Fortunatamente non ci sono state delle complicazioni, ma entrambi, madre e figlio, godono di ottima salute. Per la ragazza è stato attivato anche un percorso di cure psicologiche grazie all’ausilio di un team di esperti provenienti dallo Sportello Rosa presente nella stressa struttura ospedaliera. Obbiettivo è occuparsi del benessere anche mentale della minore, da poche ore divenuta una nuova madre.

Le tradizioni di Due Colli. Il presepe vivente

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Il presepe vivente di Due Colli. Tradizioni e valorizzazione del territorio.

Roma- Il 6 gennaio, come ogni anno, il Quartiere Due Colli ha portato in scena la rappresentazione del presepe vivente, giunto alla IV° Edizione. Grande partecipazione alla suggestiva manifestazione della periferia romana che, per le strade dei quartieri Due Colli e Colle Aperto, ha visto sfilare, tra le 15.00 e le 17.00, prima gli zampognari con le tradizionali musiche natalizie, poi gli storici personaggi del presepe vivente.

La rappresentazione itinerante è partita da via Borutta proseguendo per via Bulzi e si è conclusa nel giardino pubblico dove sorge la Cappella Madonna Consolata. Al termine della rappresentazione, a sorpresa, è arrivato anche un altro personaggio: sulla scena ha fatto la sua comparsa la befana, che ha portato in dono caramelle ai più piccini.

L’evento è stato organizzato dai cittadini del quartiere- spiega Teodoro Caruso, presidente del CdQ Due Colli. -Con risorse proprie, tentano di valorizzare il territorio dove purtroppo eventi del genere sono piuttosto rari”.

Un assortito pubblico composto dalla comunità del quartiere e delle aree limitrofe, ha partecipato con divertimento all’evento in cui gli stessi cittadini, membri del comitato e non, hanno impersonato i personaggi della natività.

Giuseppe, Maria, pastori, oste, fabbri, e persino asinelli e colombelle in carne e ossa, hanno popolato i giardini pubblici di Due Colli lungo un percorso che si snodava tra capanne e casupole, costruite appositamente per l’evento dai cittadini stessi, in una cornice piuttosto suggestiva.

GALLERIA FOTO

Maria D’Auria

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‘La parola canta’, Standing ovation al Diana per i Servillo

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Ovazione per i fratelli Servillo alla prima del loro spettacolo “La parola canta” al Teatro Diana di Napoli, in scena fino al 22 gennaio.

Napoli. E’ standing ovation per i fratelli Servillo alla prima del loro spettacolo “La parola canta” allestito al Teatro Diana di Napoli, in scena fino al 22 gennaio. Si tratta di un’opera tornata a Napoli con la 60/a replica, e già prodotta da Teatri Uniti, nonché precedentemente già presentata con grande successo nei principali teatri italiani, da Milano a Torino, Genova, Firenze e Roma nonché in una tournèe internazionale che l’ha proposta a Lione, Parigi e Barcellona.
In questa emozionante serata Toni Servillo ha letto anche un frammento di una lettera ricevuta da Maria Luisa Iavarone, madre di Arturo, il ragazzo ferito gravemente lo scorso dicembre a Napoli, in Via Foria. “Non deve più accadere. Attraverso il teatro si può lavorare per riportare legalità, civiltà, cultura in questa straordinaria città dalla quale non si deve più solo fuggire”. Momento toccante e di forte emozione anche per due artisti del calibro di Peppe e Tony.

Lo spettacoloI due istrionici fratelli sono affiancati dai Solis String Quartet : Vincenzo Di Donna, (violino), Luigi De Maio (violino), Gerardo Morrone (viola) e Antonio Di Francia (violoncello).La parola canta si avvale del contributo di tanti autori classici, da Eduardo De Filippo a Raffaele Viviani, da E. A. Mario a Libero Bovio, fino a voci contemporanee come quelle di Enzo Moscato e Mimmo Borrelli. Uno spettacolo che è la celebrazione di Napoli attraverso una festa coronata di musica e brani della straordinaria cultura partenopea. Un concerto ma anche poesie e speciali occasioni per vivere un’atmosfera magica unendo letteratura, teatro e canzoni. Lo spettacolo, infatti, vuol essere un tributo alla cultura napoletana, che si manifesta con i versi di poeti, di scrittori e musicisti.

Tra le tante meravigliose canzoni e poesie presenti in scaletta si ricordano:

  •  Napule, di Mimmo Borrelli
  • Tarantella del Vesuvio,  di Antonio Di Francia
  • Canzone appassiunata, di E. A. Mario
  • Fravecature, di Raffaele Viviani
  • A Sciaveca, di Mimmo Borrelli
  • ‘O guappo ‘nnammurato, di Raffaele Viviani
  • Litoranea, di Enzo Moscato
  • Guapparia,  di Libero Bovio e Rodolfo Falvo
  • O’ festino, di E.A. Mario e Pacifico Vento
  • Mozartango, di Antonio Di Francia e Gerardo Morrone
  • Vincenzo De Pretore, di Eduardo de Filippo
  • Està – Nun voglio fa’ niente, di Libero Bovio e Nicola Valente
  • A’ casciaforte, di Alfonso Mangione e Nicola Valente
  • Dove sta Zazà, di Raffaele Cutolo e Giuseppe Cioffi
  • Maruzzella,  di Enzo Bonagura  e Renato Carosone
  • Movimento di tarantella,  dal quartetto n.4 di Fabio Vacchi
  • Commedianti, di Franco Marcoaldi e Giorgio Battistelli
  • Sogno biondo,di Peppe Servillo e Mario Tronco
  • Cose sta lengua sperduta, di Michele Sovente

Per approfondire – Molto interessante è la recensione dello spettacolo proposta da Maria Grazia Gregori per “delteatro.it” in occasione della prima il 14 aprile 2015:

Ne hanno fatta di strada i due fratelli Servillo, Toni e Peppe,  rispetto alla loro precedente spettacolo-concerto intitolato Sconcerto, recitato proprio qui, al Teatro Strehler di Milano, dove in questi giorni presentano La parola canta, recital di parole e canzoni che alternano alle recite di Le voci di dentro, commedia di Eduardo De Filippo che fra poco chiuderà la sua vita dopo due anni ininterrotti di successi in tutto il mondo.
Un magnifico duello a due combattuto con il contributo dei bravissimi musicisti del Solis String Quartet, fra applausi e richieste di bis di un pubblico entusiasta con tanto di standing ovation. In scena con loro, di fianco a loro, legata indissolubilmente a loro, c’è un’altra interprete che non vediamo ma di cui percepiamo la forte presenza.  È Napoli, quella della canzoni d’amore e dei guappi, Napoli regale e poverissima, Napoli dalle tante lingue e delle tante voci, Napoli madre e matrigna, Napoli corrotta e superba, Napoli calpestata e orgogliosa, che si materializza attraverso  il fiume di parole che le dedica Mimmo Borrelli in Napule, invettiva amorosa e crudele che Toni dice tutto d’un fiato, con il ritmo di una tammuriata, dove le parole sincopate a perdifiato acquistano una dimensione musicale fortissima. Un vero e proprio pezzo di bravura, che l’attore accompagna e trasforma con il corpo, saldandolo fisicamente al ritmo che ci trasmette, ci sommerge e ci cattura.

Ma questa sfida a due fra fratelli, questo modo di Toni di essere musicale e nello stesso tempo di accarezzare le parole ad una ad una, quasi condividendo con noi un  sentimento, si ribalta nella cantata rabbiosa e provocatoria di Peppe, nella sua voce e nel suo corpo che raramente cedono alla dolcezza ma che quando lo fanno ti arrivano al cuore. L’avrete capito: questi due piacciono assai e non solo a chi scrive ma a tutto il pubblico catturato e felice di esserlo  da questo fiume in piena di note, di musica e di parole.

Parole sì, ma se a scriverle sono Eduardo De Filippo, Mimmo Borrelli, Enzo Moscato e Michele Sovente, allora a essere protagonista davvero è proprio Napoli, quella di De Pretore Vincenzo, quella poco madre e molto matrigna di Borrelli, quella della magnifica Litoranea di Moscato con i corpi seminudi dei ragazzini, le prime nuotate ,il sole, l’inquietudine dell’adolescenza, quella che canta l’amore dei guappi di Viviani e una certa Margherita, quella della Maruzzella di Carosone. E poi Napoli scontrosa, Napoli scansafatiche, Napoli bugiarda, Napoli sentimentale… Insomma Napoli con il suo mistero e la sua vergogna, che si ripetono a ogni risveglio. Che sia lei, Napoli, la donna alla quale si canta Te voglio bene assaje, ma lei non pensa a lui? E sono  certa  che ci sia sempre un po’ di Napoli anche nella musica suonata dal Solis String Quartet che accompagnano come pochi la musica popolare con arrangiamenti inaspettati ma anche il Movimento di Tarantella dal Quartetto n. 4 di Fabio Vacchi con il compositore seduto in sala, e un tango birichino dedicato a Mozart….

Se è vero che una lingua può essere musica allora questo è tanto più vero per la lingua napoletana, misteriosa e arcaica e, allo stesso tempo, universale,  grazie anche alla sensazione  che ti dà di essere scritta e pensata su scala musicale. Questo mondo – che celebra una tradizione vivente nel suo confrontarsi con epoche diverse, che vanno dal primo Novecento ai giorni nostri con le canzoni di E.A. Mario e Libero Bovio e le parole dei suoi grandi autori di ieri e di oggi – trova in Toni e Peppe Servillo, ai quali bastano un microfono e una sedia per diventare il tramite straordinario di tutto un mondo, i suoi cantori ideali. Uno spettacolo-concerto fedele non tanto alla filologia ma al sentimento della lingua, alla felicità della parola, commovente sempre.

Da Napoli la cocaina “Tony Montana”: arrestato 39enne siciliano

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Arrestato un 39enne di bagheria, trasportava cocaina con le foto di Tony Montana in un van per cavalli.

Manie patologiche d’immedesimazione o semplice “criminale” cinefilia? Questa è la storia dell’ennesima vicenda criminale che è stata sgominata dalla polizia di Stato; oggi ha sequestrato in Sicilia 10 kg di cocaina con le foto di Tony Montana, il protagonista di Scarface con Al Pacino, che ha in mano le mazzette di soldi. La droga si trovava su un van utilizzato solitamente per il trasporto di cavalli, guidato da Luigi Alcamo, 39 anni di Bagheria, arrestato per traffico di stupefacenti dopo lo sbarco dal traghetto giunto da Napoli a Palermo. L’automezzo trasportava un pony apparentemente, ma quando è stato poi spostato alla caserma Lungaro dalla polizia si è scoperto, grazie al lavoro degli agenti, che in un vano del tetto del furgone era nascosta la cocaina.

Comune di Napoli – In commissione Giovani Villa Capriccio e il centro anziani

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La commissione Giovani, presieduta da Claudio Cecere, ha discusso oggi di Villa Capriccio che ospita, in Via Lieti a Capodimonte, un centro polifunzionale per anziani.

 Villa Capriccio, edificio storico che il Comune ereditò, con il vincolo della destinazione ad attività sociali, ospita da svariati anni un centro polifunzionale per anziani ultrasessantenni. Sono circa 70 gli anziani che frequentano la struttura che, però, dall’estate scorsa, resta chiusa il sabato pomeriggio, per carenza di personale. E’ da quando è andato in pensione il custode, ha spiegato alla commissione Francesco Ruotolo – da consigliere municipale della scorsa consiliatura ha seguito le attività del centro – che gli anziani, prevalentemente persone sole e di età avanzata, trovano sbarrato il centro il sabato pomeriggio, impossibilitati a seguire, proprio nel momento di maggiore interesse, le attività sociali a loro destinate. Tra l’altro, al centro anziani è ora destinata solo la metà di uno dei tre piani che compongono la struttura, essendo stati occupati, gli altri spazi, progressivamente negli anni, dagli uffici della municipalità.

L’apertura pomeridiana del sabato ha come causa principale la carenza di personale, problema già sollevato, come ha precisato la consigliera Bismuto (Dema) al responsabile amministrativo della Municipalità e che non ha ancora ottenuto una soluzione. C’è da considerare, inoltre, che all’edificio di Villa Capriccio è annesso l’omonimo parco che può contare su un numero piuttosto elevato di giardinieri, 17 per la precisione, che, suddivisi in turni, si occupano esclusivamente dell’area verde. Un altro problema connesso a Villa Capriccio è anche quello dei campetti sportivi che, pur se non a fini agonistici, potrebbero essere utilizzati, con piccole modifiche, per attività sociali e che invece sono chiusi, nonostante associazioni del quartiere si siano rese disponibili a svolgere attività sportive gratuite per bambini e migranti.

Con una nota alla responsabile della direzione del personale comunale, ha concluso il presidente Cecere, la commissione intende sollecitare l’attenzione degli uffici per una soluzione, nell’utilizzo del personale comunale, che consenta la piena fruizione di una struttura che, per il territorio, è importante occasione di aggregazione.