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Conte scrive all’Ue sui migranti. “Creare una cellula di crisi”

La lettera del Premier Conte all’Ue

L’Ansa pubblica il contenuto della lettera di Giuseppe Conte  inviata il 17 luglio a Juncker e Tusk:

“E’ essenziale dotarsi da subito di un meccanismo Ue di gestione rapida e condivisa dei vari aspetti relativi alle operazioni di Search and Rescue” attraverso “una sorta di cellula di crisi” che abbia il compito di “coordinare le azioni” degli Stati “riguardo all’individuazione del porto di sbarco e dei Paesi disposti ad accogliere le persone soccorse. Il mio suggerimento è che tale meccanismo venga coordinato dalla Commissione europea (dalla Dg Home, ad esempio)”.

Sull’esistenza di questa lettera ne dava notizia il premier stesso in un’intervista al Fatto Quotidiano:

 “Martedì ho scritto la seconda lettera a Juncker e Tusk per chiedere che quel che è avvenuto domenica”, cioè la suddivisione dei migranti, “diventi una prassi, affidata non più alle nostre telefonate ai partner, ma a un gabinetto o comitato di crisi sotto l’egida della Commissione Ue, che poi si faccia mediatrice con i vari governi”. 

Sempre lo stesso premier fa sapere che:

  “Una riforma organica, direi rivoluzionaria, del fisco, basata su due aliquote e una no tax area, consentiremo a chi ha col fisco pendenze senza colpa di azzerarle”. “Giuro che non ci saranno condoni”, assicura inoltre il premier. “La Costituzione impone giustamente la progressività fiscale e noi la rispetteremo”.

 

Fonte Ansa

Napoli, Panini :”Il Caan possiede tutte le carte in regola per divenire un Polo di eccellenza dell’agro alimentare “

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Panini :”Il Caan possiede tutte le carte in regola per divenire un Polo di eccellenza dell’agro alimentare “

L’assessore comunale di Napoli, Enrico Panini rende noto che:
“il Centro Agro-Alimentare di Napoli con sede a Volla ha depositato presso il Tribunale di Nola il Piano Concordatario della Società, documento con il quale vengono fissati gli obiettivi strategici e gli interventi previsti per i prossimi cinque anni per il rilancio della società partecipata del Comune di Napoli. Con questo piano, infatti, sono state approvate dal consiglio di amministrazione le giuste leve per tutelare il buon funzionamento della struttura mercatale, evitando ogni forma di disservizio, salvaguardando i livelli occupazionali del personale e la piena attività delle imprese in esso operanti.
Il Caan possiede tutte le carte in regola per divenire un Polo di eccellenza dell’agro alimentare campano; una struttura mercatale di riferimento per l’intero comparto del «buon cibo» non solo in Italia ma, forte della sua posizione geografica privilegiata, anche per il resto dei Mercati del Mediterraneo. L’amministrazione ha voluto fortemente evitare il fallimento di questa sua partecipata che produce utili e dà lavoro ad oltre duemila persone e che rappresenta un essenziale servizio per i cittadini e gli operatori della città. Con il piano concordatario, dunque, si prospetta il rilancio della Società e la salvaguardia di tutti i suoi posti di lavoro”.

Castellammare, la Dia pubblica la relazione sui clan camorristici della zona

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Clan ed egemonia sul territorio

Dall’enunciazione della  seconda relazione semestrale della Dia pubblicata ieri viene enunciato il clan più temuto del comprensorio stabiese.

Da queste indagini sembrerebbe che i D’Alessandro sarebbero i clan egemone, dediti allo spaccio e alle estorsioni, nonostante gli arresti, il clan rimane forte e compatto. A gestire gli affari sarebbero le mogli dei boss che avrebbero sostituito l’operato dei mariti attualmente in carcere.

Il clan di Scanzano, si muoverebbe liberamente sul territorio stabiese, grazie alle alleanze strette nel corso del tempo.

A minare l’egemonia del clan sarebbe la presenza sul territorio di altre entità che vorrebbero soppiantarli e a dimostrazione di ciò la Dia porta l’esempio della sparatoria avvenuto nel centro Antico qualche mese fa.

I Cesarano, invece, a causa di alcuni arresti importanti nelle ultime settimane, sono stati ridimensionati.

Il clan lavora soprattutto sulle estorsioni e in minima parte allo spaccio grazie all’accordo stretto con i Tamarisco di Torre Annunziata.

Sui Lattari l’egemonia va invece ai  Di Martino che ormai sono l’unico vero clan forte e organizzato.

Secondo la Dia, però sarebbe nato un nuovo gruppo criminale, gli omicidi nella zona infatti affermerebbero che gli equilibri nel narcotraffico si sono rotti.

Sui migranti, la nota episcopale: “Stop alla paura e al clima di rifiuto”

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Sui migranti, la nota episcopale: “Stop alla paura e al clima di rifiuto”

La presidenza della Conferenza episcopale italiana ha diffuso una nota dal titolo “Migranti, dalla paura all’accoglienza”. Da molti è stata considerata una risposta alla lettera di alcuni sacerdoti e laici, pubblicata pochi giorni fa, nella quale si richiedeva un intervento attivo sul delicato tema dell’accoglienza ai migranti.

“Come Pastori della Chiesa non pretendiamo di offrire soluzioni a buon mercato. Rispetto a quanto accade non intendiamo, però, né volgere lo sguardo altrove, né far nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi. Non possiamo lasciare che inquietudini e paure condizionino le nostre scelte, determino le nostre risposte, alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto”. Così si legge nella nota della Conferenza episcopale.

“Gli occhi sbarrati e lo sguardo vitreo di chi si vede sottratto in extremis all’abisso che ha inghiottito altre vite umane sono solo l’ultima immagine di una tragedia alla quale non ci è dato di assuefarci – evidenza la presidenza della Cei – Ci sentiamo responsabili di questo esercito di poveri, vittime di guerre e fame, di deserti e torture. È la storia sofferta di uomini e donne e bambini che, mentre impedisce di chiudere frontiere e alzare barriere, ci chiede di osare la solidarietà, la giustizia e la pace”.

“Animati dal Vangelo di Gesù Cristo continuiamo a prestare la nostra voce a chi ne è privo – continua la nota – Camminiamo con le nostre comunità cristiane, coinvolgendoci in un’accoglienza diffusa e capace di autentica fraternità. Guardiamo con gratitudine a quanti, accanto e insieme a noi, con la loro disponibilità sono segno di compassione, lungimiranza e coraggio, costruttori di una cultura inclusiva, capace di proteggere, promuovere e integrare”.

“Avvertiamo in maniera inequivocabile che la via per salvare la nostra stessa umanità dalla volgarità e dall’imbarbarimento passa dall’impegno a custodire la vita – sottolinea la Cei – Ogni vita. A partire da quella più esposta, umiliata e calpestata”.

Roma, Alemanno e altri 25 rischiano di essere processati per le indagini alla Metro C

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Roma, indagati 25 persone per la truffa di 320 milioni per la costruzione della Metro C

In 25 rischiano di finire a processo per truffa (320 milioni), corruzione e falso dopo la chiusura delle indagini della Procura di Roma relative ai lavori legati alla Metro C di Roma.

Tra gli indagati sarebbe stato fatto anche il nome dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, l’ex assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma (giunta Alemanno), l’ex assessore alla Mobilita’ Guido Improta (giunta Marino), l’ex dirigente del ministero delle Infrastrutture Ercole .

Sono due gli episodi ritenuti illeciti dalla Guardia di Finanza: il primo, del 6 settembre del 2011, che ha indotto in errore il Cipe , si fa riferimento al pagamento di 230 milioni di euro.

Il secondo, che risale al novembre 2013, riguarda l’erogazione di altri 90 milioni di euro,  a beneficio sempre di Metro C, quale tranche per la prima fase dei lavori, anche in questo caso finanziamenti non dovuti perchè frutto di un precedente accordo illecito.

 

Napoli, muore per una banale ernia inguinale all’ospedale San Paolo

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Ivano Giacomelli denuncia la morte di un uomo dopo una banale operazione

L’associazione di consumatori Codici chiede che sia fatta chiarezza sulle cause del decesso di un uomo, ricoverato all’ospedale San Paolo di Napoli e deceduto a seguito di un’operazione per un’ernia inguinale.

Il  segretario nazionale di Codici Ivano Giacomelli con un comunicato stampa enuncia:

“La vittima della vicenda è un uomo di circa cinquant’anni che, ricoverato per un’ernia inguinale, è deceduto in seguito all’operazione presso l’Ospedale San Paolo di Napoli – si legge in una nota dell’associazione – l’uomo, che avrebbe dovuto essere sottoposto ad un veloce intervento in day hospital, è invece deceduto. I familiari hanno presentato una denuncia per ricostruire la dinamica dei fatti. Sarà necessario ora chiarire le cause che hanno portato alla morte l’uomo e stabilire le eventuali responsabilità.

È urgente fare chiarezza sulla morte di un uomo di cinquant’anni, ricoverato per un’operazione del genere in una struttura sanitaria pubblica e punire eventualmente i colpevoli”

Pesanti disagi per i passeggeri della British Airway: la situazione

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Pesanti disagi per i passeggeri della British Airway: la situazione

Gravi disagi per i passeggeri della British Airway: decine hanno dormito tutta la notte sul pavimento dell’aeroporto mentre altre migliaia non sono riusciti a partire da Heathrow.

E’ trascorso poco più di un anno, da quando la compagnia britannica ha dovuto affrontare i problemi al sistema informatico. Ora ne giungono di nuovi come si legge sul “Mail online”,

Decine di voli, sia in entrata che in uscita dallo scalo londinese, sono stati cancellati. Altri, invece, hanno subito un ritardo a causa delle fitte code al Terminal 5.

Con un tweet ieri sera British Airways ha spiegato: “Stiamo vivendo un’interruzione dei nostri voli a causa di un problema con alcuni dei nostri sistemi IT. Stiamo lavorando sodo per risolvere urgentemente la questione e ci scusiamo per i disagi causati ai nostri viaggiatori”.

Secondo il ‘Telegraph’, sarebbe stato consigliato ai viaggiatori di trovare altre soluzioni di viaggio.

Nel maggio del 2017, poco più di un anno fa, il guasto del sistema IT aveva visto la compagnia aerea costretta a cancellare ben 726 voli nell’arco di tre giorni, lasciando 75.000 passeggeri bloccati. L’azienda in quell’occasione affrontò una spesa di 100 milioni di sterline.

Torre Annunziata, il sindaco Ascione ricorda la figura di Borsellino

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Vincenzo Ascione ricorda Paolo Borsellino

“E’ doveroso mantenere costantemente vivo il ricordo di coloro i quali hanno sacrificato la propria vita per difendere i valori dello Stato”

Oggi ricorrre la commemorazione della strage di via D’Amelio a Palermo in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e cinque suoi agenti di scorta.

L’Italia intera ricorda quel fatidico giorno del 19 luglio 1992, dopo 26 anni da quella strage anche il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, ricorda la figura del giudice.

Paolo Borsellino, insieme alla sua scorta fu vittima della mafia, la sentenza di morte fu data dal boss Salvatore Riina.

Durante tale ricordo il sindaco afferma:

“E’ doveroso mantenere costantemente vivo il ricordo di coloro i quali hanno sacrificato la propria vita per difendere i valori dello Stato. Uomini e donne che, nonostante fossero consapevoli di essere bersagli della ferocia di Cosa Nostra, hanno continuato a svolgere il proprio lavoro con grande coraggio ed abnegazione. Mi piace ricordare – conclude il primo cittadino – una delle frasi di Paolo Borsellino: “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.

 

 

 

Arrestato un 43enne napoletano mentre spacciava kobret in bici

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Arrestato in bici mentre spacciava kobret

A. S., di anni 43 mentre era in sella alla sua bici in  via Salvemini è stato fermato dai carabinieri della tenenza di Caivano.
L’uomo è stato arrestato per detenzione di stupefacente a fini di spaccio e detenzione illegale di munizionamento da guerra.
L’uomo è stato fermato mentre aveva appena venduti una dose di kobret (è una sostanza derivante dalla scarti di eroina e dalla lavorazione dell’oppio), il cliente dapprima scappato è stato identificato in seguito.
Durante la perquisizione nell’abitazione dell’arrestato sono stati rivelati e sequestrati 0,8 grammi di kobret, 3 cartucce calibro 7,62 e 2 bossoli calibro 90.
Le indagini proseguono per capire da dove provenisse la droga e le cartucce.
Fonte:IlMattino

Napoli, troppo poco il salario del clan, l’affiliato va dai carabinieri: “Non vale la pena”

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L’uomo non era soddisfatto della sua “mesata”

Ha confessato di aver ucciso due persone negli anni 90. Ha parlato di tentati omicidi, estorsioni e di tutti gli affari del clan Mallardo. Dopo 27 anni di assoluta fedeltà alla cosca ha deciso di invertire la rotta e di cambiare vita. La scelta sarebbe dovuta a contrasti interni e a malumori rispetto alla gestione degli affari. Era anche insoddisfatto della cosiddetta “mesata”, ovvero lo stipendio mensile, che oscillava tra i mille e i millecinquecento euro. Così voleva venirne fuori. Ma uscire dai gruppi criminali camorristici prevede una sola strada: la morte. Per questo Filippo Caracallo ha deciso di consegnarsi alla giustizia, di pentirsi, e di finire il resto dei suoi giorni in galera. Così il clan Mallardo trema.

Lo scorso 6 aprile il 50enne si è consegnato ai carabinieri della compagnia di Giugliano e fino ad oggi il suo nome è stato secretato per dare tempo alla giustizia di collocarlo in una località protetta e di allontanare dalla zona anche tutta la sua famiglia. La notte di due mesi e mezzo fa l’affiliato ha reso al capitano Antonio De Lise le prime scottanti dichiarazioni. Ha raccontato di aver ucciso due persone per conto del clan ed è per questo motivo che, dopo il pentimento, è stato poi arrestato dagli stessi militari dell’arma. Al reato di omicidio i magistrati hanno aggiunto però anche l’associazione camorristica. Tra le sue prime rivelazioni ci sono quelle relative al mercato ortofrutticolo, secondo il collaboratore di giustizia, interamente gestito dal clan. Fa nomi cognomi di gregari e affiliati. Uno dei tanti verbali è già finito in udienza proprio nel processo relativo alla gestione degli affari del polo di via santa Maria s Cubito. Caracallo, che sta fornendo alla DDA e al pm Ilaria Sasso del Verme ogni dettaglio possibile, è considerato un collaboratore attendibile e, insieme a Giuliano Pirozzi e Francesco Poziello, altri pentiti, sta sferrando colpi durissimi alla cosca egemone e Giugliano.

Ragazza di 20 anni violentata da un tassista abusivo: arrestato

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Ragazza di 20 anni violentata da un tassista abusivo: arrestato

Dopo aver trascorso una serata con gli amici, aveva deciso di prendere un taxi per tornare a casa. Aveva bevuto troppo, e probabilmente non si era accorta che il veicolo al quale si era affidata era abusivo. Alla guida un egiziano di 61 anni. La notte trascorre, ma al risveglio l’amara scoperta: la ragazza si accorge di esser stata violentata dall’uomo.

E’ la storia di una giovane italiana di 20 anni. Il fatto è accaduto a Milano, il mese scorso ma solo oggi la notizia è stata resa pubblica dalle autorità.

Dunque la giovane il mattino successivo si è accorta di esser stata violentata dal suo tassista. Il 61enne avrebbe approfittato del suo stato di ubriachezza per abusare di lei. I fatti risalgono alla notte del 16 giugno scorso. La 20enne ha subito denunciato tutto alle autorità. Dopo vari accertamenti, stamattina il tassista abusivo è stato arrestato dai carabinieri della compagnia Milano-Duomo.

I militari hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Milano nei confronti del 61enne.

“Preferisco la coppa”, domani a Dimaro un incontro per Ancelotti

“Preferisco la coppa”, domani a Dimaro un incontro per Ancelotti

Domani venerdì 20 luglio, alle ore 19, al teatro comunale di Dimaro, è in programma una serata per Carlo Ancelotti. L’evento è stato organizzato dal Napolista in collaborazione col Comune di Dimaro, l’azienda turismo della Val di Sole. Un incontro per discutere e approfondire la figura del nuovo allenatore del Napoli, alla luce dei primi dieci giorni di ritiro e di due suoi libri “Preferisco la coppa” e “Il leader calmo”. Ancelotti visto non solo da un punto di vista calcistico. Proprio tenendo fede al doppio senso voluto nel titolo del primo libro, al termine della serata ci sarà una degustazioni di salumi offerta dalla ditta Anselmi di Dimaro.

Alla serata parteciperanno Giuseppe Borrelli procuratore aggiunto della Dda di Napoli, Andrea Camorrino socio di Proforma società di comunicazione, Massimiliano Gallo direttore del Napolista, il giornalista Guido Ruotolo, Andrea Lazzaroni sindaco di Dimaro Folgarida, Lucio Pengue giornalista di Radio Kiss Kiss Napoli, Luciano Rizzi presidente azienda per il turismo della Val di Sole, Corrado Agostini responsabile della ditta Anselmi. Modera Maurizio Criscitelli presidente del Napoli Club Bologna. Letture di Paquito Catanzaro.

FOTO ViviCentro – Dimaro live, partita a campo ridotto tra neri e bianchi: Insigne subito super

Dopo un iniziale lavoro in palestra, la squadra è scesa in campo

La seduta odierna del ritiro precampionato del NapoliDimaro-Folgarida è iniziato con il risveglio muscolare grazie ad esercizi posturali e lavoro i rapidità per i calciatori che, dopo circa mezz’ora sono scesi in campo per il lavoro tecnico-tattico.

Intanto i tifosi presenti in tribuna iniziano ad incitare i calciatori che, nel frattempo, vengono divisi in due gruppi dal mister Ancelotti: bianchi e neri. Dopo i lavori di gruppo, inizia la partita a campo ridotto con Hamsik e Diawara in pettorina gialla con la funzione di regista per entrambe le squadre. Tra i bianchi ci sono Mezzoni, i fratelli Insigne, Hysaj, Ounas, Chiriches, Allan, Maksimovic, Vinicius e D’Ignazio; i neri sono formati da Gaetano, Tonelli, Fabian Ruiz, Ciciretti, Grassi, Luperto, Callejon, Senese, Inglese, Verdi e Rog. Il tecnico chiede ai suoi tanto giro palla.
Durante il match, Rog sfiora il palo, Ounas tira a lato su assist di Hysaj, ma è Lorenzo Insigne ad aprire le marcature sfruttando un assist di Vinicius.

a cura del nostro inviato a Dimaro

Dimaro, seduta mattutina: partita a campo ridotto, 4-0 per i Bianchi

Dimaro, seduta mattutina: partita a campo ridotto, 4-0 per i Bianchi

Risveglio muscolare e lavoro in palestra per gli azzurri nella seduta mattutina di allenamento a Carciato sul comunale. Si canta ‘Un giorno all’improvviso…’ Via all’esercitazione di possesso palla con Hamsik e Diawara in giallo a fare regia per entrambe le squadre. Bianchi: Mezzoni, L.Insigne, Hysaj, Ounas, R.Insigne, Chiriches, Allan, Maksimovic, Vinicius e D’Ignazio. Neri: Gaetano, Tonelli, Fabian Ruiz, Ciciretti, Grassi, Luperto, Callejon, Senese, Inglese, Verdi, Rog. Ancelotti osserva i suoi e chiede intensità nel possesso palla. Poi via ad una partita a campo ridotto. Partita a campo ridotto. Bianchi: Contini, Hysaj, Maksimovic, Chiriches, D’Ignazio, Allan, Diawara, Fabian Ruiz, Ounas, Vinicus, L.Insigne. Neri: Marfella, Senese, Albiol, Tonelli, Luperto, Rog, Hamsik, Grassi, Callejon, Inglese, Verdi che termina con il risultato di 4-0 grazie ai gol di Insigne, doppietta, Fabian Ruiz e l’autogol di Tonelli. Dopo uno scatto per i vincitori, termina la seduta di allenamento.

dal nostro inviato a Dimaro

 

Sciopero dei trasporti tra il 21 e il 23 luglio: tutto quello che c’è da sapere

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Sciopero dei trasporti tra il 21 e il 23 luglio: tutto quello che c’è da sapere

Treni, aerei, autostrade, in sciopero tra sabato 21 e domenica 22 luglio. Lo stop dei trasporti ferroviari riguarda Trenitalia, Trenord e Italo. In protesta anche i dipendenti della compagnia aerea low cost spagnola Vueling e quella italiana Blue Panorama. Il 22 e il 23 luglio sarà la volta del personale della rete di Autostrade per l’Italia.

Gli scioperi dei treni

La sigla sindacale CAT ha annunciato uno sciopero nazionale dei dipendenti dei gruppi Ferrovie dello Stato Italiane, Trenord e NTV (la società che gestisce i treni Italo), per “il rinnovo del contratto di lavoro, per una norma legislativa sull’orario di lavoro, per una maggiore attenzione ai problemi della sicurezza”, oltre che per “il ripristino del sistema pensionistico riservato ai ferrovieri e sua estensione agli assunti dall’anno 2000 in poi”.

Lo sciopero dei treni di Trenitalia: durerà dalle 21 di sabato 21 luglio alle 21 di domenica 22 luglio. Per ora non si sa altro. Saranno a disposizione dei treni garantiti, ma nei giorni festivi la disponibilità sarà molto ridotta.

Lo sciopero dei treni di Italo: potrebbero esserci ritardi e cancellazioni sabato 21 luglio e domenica 22. Anche qui vige la regola dei treni garantiti, consultabili direttamente sulla pagina web di Italo.

Lo sciopero dei treni di Trenord: nel trasporto ferroviario regionale della Lombardia potrebbero esserci problemi dalle 21 di sabato 21 luglio alle 21 di domenica 22 luglio. In questo caso non ci sono corse garantite. Sabato viaggeranno regolarmente i treni già in corsa o con partenza prevista prima delle 21 e con arrivo previsto entro le 22.

Sciopero dei collegamenti aeroportuali

Coinvolti anche i collegamenti aeroportuali “Milano Cadorna/Milano Centrale – Malpensa Aeroporto” e “Malpensa Aeroporto – Bellinzona”.
Sono previsti autobus no stop per l’eventuale sostituzione delle corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto e tra Malpensa Aeroporto e Bellinzona.

Lunga percorrenza
Sono sempre garantiti i seguenti Eurocity da/per Vienna e Monaco di Trenord:
EN236 [Venezia SL 20.57 – Wien Hauptbahnhof 7.51];
EN237 [Wien Wien Hauptbahnhof 20.56 – Venezia SL 8.24];
EC84 [Bologna Centrale 11.52 – Munchen Hbf. 18.21];
EC85 [Munchen Hbf. 9.38 – Bologna Centrale 16.20]

Gli scioperi degli aerei

I dipendenti Vueling e Blue Panorama sciopereranno tutta la giornata di sabato 21 luglio. Le fasce di voli garantiti sono: dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21.

Lo sciopero di Autostrade per l’Italia

Riguarderà “tutto il personale della rete Aspi – Autostrade per l’Italia e delle società di servizi collegate” (esattori del pedaggio, personale degli impianti, del centro radio e ausiliari alla viabilità) in tre fasce: dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22 di domenica 22, poi dalle 22 di domenica alle 2 di lunedì 23. È stato indetto da FILT CGIL, FIT CISL, UIL Trasporti, SLA CISAL e UGL “su temi occupazionali ed economici”.

Questione stadio nuovo, De Laurentiis: “Non è detto che l’impianto sarà costruito a Castel Volturno, abbiamo quattro idee”

Il presidente del Napoli ha diramato un comunicato ufficiale

Una delle questioni più calde di questa torrida estate è quella relativa alla questione stadio. Nell’ultimo periodo c’è stato un trapelare di notizie in grande quantità. Una fuga di notizie che ha costretto Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, a diffondere un comunicato ufficiale a riguardo.

Ecco le sue parole:
“Da molto tempo esiste il vezzo di cercare di indovinare dove potrebbe essere costruito il prossimo stadio e anche il prossimo Centro Sportivo del Napoli. Questo anche senza avere riscontri in tal senso. Cio’ mi spinge a ribadire alcuni concetti.
1 – Il futuro stadio non sara’ necessariamente nello stesso territorio dell’attuale centro sportivo di Castel Volturno;
2 – La societa’ ha avuto numerosi contatti con il Sindaco di Melito, Antonio Amente e quando si parla dei 100 ettari necessari per il progetto, questa e’ la location potenzialmente individuata dove si potrebbero studiare le varie soluzioni ipotizzate;
3 – E’ in corso anche un dialogo con il Sindaco di Castel Volturno per poter proseguire, oltre il Regi Lagni, la realizzazione di 8 campi di calcio con relativi servizi;
4 – C’e’ infine un’idea avanzata dal Gruppo Coppola per mettere a disposizione un grande appezzamento di terreno dove si potrebbe costruire sia lo stadio che il Centro Sportivo. Stiamo infine studiando per queste 4 proposte, la viabilita’ e i tempi di percorrenza per tutti i napoletani e i campani.
Aurelio De Laurentiis”

Fonte : Sscnapoli.it

Napoli, bloccate le assunzioni al Comune: salve solo le maestre d’asilo

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C’è da coprire un buco da 14 milioni di euro

Il Comune di Napoli accelera sulla manovra correttiva al bilancio. Tour de force degli uffici, che in questi giorni hanno racimolato le risorse per coprire un buco di 14 milioni. Ma saranno inevitabili i tagli, mentre scoppia la grana assunzioni. Troppi gli oltre mille nuovi dipendenti nel triennio previsti dal piano di fabbisogno approvato a febbraio, difficilmente compatibili in termini di budget con la nuova situazione finanziaria all’indomani della delibera della Corte dei Conti.

La scure cala soprattutto sul 2019: cancellate al momento 435 assunzioni a tempo indeterminato, tra cui 200 vigili urbani, a causa del blocco al reclutamento imposto dai magistrati contabili per lo sforamento del Saldo di Finanza Pubblica nel 2016. Ridotto, anche, il fondo per quest’anno. Il budget non consentirà più le 410 assunzioni previste, il dato finale potrebbe attestarsi su 200-300. Numeri ancora non definitivi.
Il piano assunzioni viene diviso, poi, in due tranche: priorità alle maestre di asili nido e scuole comunali, tutti gli altri profili dovranno aspettare. La delibera per loro è attesa la prossima settimana. Martedì, invece, il Comune ha pubblicato quella per le insegnanti, confermando il numero di 110 nuove unità, con decorrenza 1 ottobre e un costo complessivo di circa 2,5 milioni per il 2018-2019, ma con contratti tutti a tempo determinato. Mentre a febbraio era stata definita già una quota di 67 nuove insegnanti a tempo indeterminato. Per renderle effettive servirà l’ok della Commissione Centrale per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali del Viminale, alla quale, a settembre, il Comune potrebbe chiedere anche un ulteriore parere per fare alcuni contratti a tempo indeterminato.

Iliad sbanca in Italia: l’operatore telefonico francese fa boom di utenti

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Iliad sbanca in Italia: l’operatore telefonico francese fa boom di utenti

Iliad conquista un milione di utenti in meno di due mesi. Lanciata in Italia lo scorso 29 maggio, l’offerta low cost dell’operatore telefonico francese ha raggiunto il suo primo obiettivo: un milione di persone aderenti all’abbonamento.

L’amministratore delegato Benedetto Levi, in diretta Facebook ha spiegato che l’offerta sarà valida anche per i successivi 200mila utenti che si abboneranno. Un boom di clienti in pochi giorni per avere a 5,99 euro 30 giga al mese in 4G+ e minuti di chiamate e sms illimitati.

Per il milione che ha già sottoscritto l’offerta, e per le prossime 200mila persone la tariffa sarà valida per sempre, senza aumento di prezzo, senza cambiamenti futuri.

Iliad ha come scopo iniziale, quello di arrivare a una quota di mercato di circa il 10 per centro. Al momento in Italia ci sono 140 punti di vendita, ma “le code che si formano fuori dagli store ci hanno spinto a decidere di aprirne altri”, spiega Benedetto Levi.

Un successo quello del gruppo francese di telecomunicazioni che potrebbe ribaltare il mercato telefonico italiano. Non a caso i competitor del Paese hanno iniziato a proporre nuovi piani tariffari per sedare la concorrenza. Quella di Vodafone è stata considerata la più clamorosa con una tariffa di 6,99 euro al mese.

 

Napoli, Ancelotti vuole il terzino per completare il reparto: Giuntoli ha pronti 5 nomi

Da riempire il vuoto lasciato da Maggio

Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha espressamente richiesto al suo presidente Aurelio De Laurentiis e al diesse Cristiano Giuntoli di completare il reparto difensivo con l’acquisto del terzino che vada a riempire il posto libero lasciato da Christian Maggio, passato al Benevento, e che dia un’alternativa valida a Hysaj.

Giuntoli è già da un pò di tempo al lavoro per chiudere il discorso difesa e concentrarsi su altre zone del campo e secondo l’edizione odierna del Corriere dello Sport sarebbero cinque i nomi scritti sul taccuino del direttore sportivo azzurro:
“1. Sabaly, venticinquenne francese del Bordeaux con la cittadinanza senegalese (ha fatto il Mondiale insieme con Koulibaly);
2. Arias, ventiseienne nazionale colombiano del Psv;
3. D’Ambrosio, ventinovenne napoletano che gioca nell’Inter (il suo manager, Vincenzo Pisacane, è stato a Dimaro a colloquio con Giuntoli);
4. il solito Lainer, venticinquenne austriaco che a un certo punto è stato bloccato dal Salisburgo;
5. Jeremy Toljan, ventitreenne tedesco del Borussia Dortmund”.

Napoli, minacce e spedizioni punitive: in manette il boss del rione Sanità

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L’uomo era a capo del clan Savarese

I carabinieri di Napoli Stella hanno arrestato tre persone tra cui anche Salvatore Savarese, 65 anni, ritenuto a capo dell’omonimo clan del rione Sanità. A quanto emerso dalle indagini, avrebbe fatto parte del commando che ha compiuto, il primo giugno scorso, un raid punitivo contro il Bar Romeo, che si trova nel Borgo dei Vergini, gestito dall’omonima famiglia.

Determinanti, per l’individuazione dei tre e per documentare le fasi del raid, le immagini dei sistemi di videosorveglianza e le comparazioni compiute dal Racis di Roma.
Il movente sarebbe da ricondurre a uno scontro verbale tra un esponente del clan e un parente della vittima, che non ha gradito l’intervento della «famiglia» nella risoluzione di una vicenda privata, non riconoscendo la caratura criminale dello storico clan della Sanità.
I tre uomini del clan, tra cui il presunto boss, sono entrati in azione in sella a tre scooter, armati con una pistola: hanno danneggiato il locale e costretto gli esercenti alla chiusura anticipata.