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La Ministro Grillo risponde al Comitato Pazienti Cannabis Medica

Aggiunge sulla propria pagina Facebook “Nel nostro Paese la richiesta di cannabis a uso medico è in costante aumento, ma le associazioni dei pazienti segnalano da tempo ritardi, disservizi e una diffusa mancanza di scorte in farmacia”.

E continua “Sono veramente colpita dalle legittime richieste che mi arrivano dalle famiglie e da tutti i malati. Voglio rassicurali che farò ogni sforzo affinché in tutte le farmacie torni disponibile la cannabis a uso medico e che possa essere garantita quella continuità terapeutica alla quale avete diritto. Ho deciso quindi, di aumentare l’importazione di cannabis terapeutica dall’Olanda. Ho scritto al ministro della Salute olandese, Hugo De Jonge, per chiedere l’invio di ulteriori 250 kg del prodotto, in aggiunta ai 450 kg già concordati sia per il 2018 che per il 2019. Oltre il 50% in più. In aggiunta alla produzione nostrana dell’Istituto Chimico Farmaceutico militare di Firenze e all’importazione dalla Germania”.

Conclude la Ministro della Salute “Questo è solo il primo passo di un percorso di attenzione che conto di rafforzare sempre di più nel tempo. Una somministrazione ‘a singhiozzo’ e discontinua di cannabis, come di qualsiasi altro medicinale, mette a rischio i pazienti perché non garantisce i benefici che si ottengono solo grazie alla continuità terapeutica”.

Scrive la Ministro:

Spettabile Comitato

leggo con reale partecipazione le legittime richieste delle quali si fa portavoce e rassicuro tutti i malati che faremo ogni sforzo affinché in tutte le farmacie torni disponibile la cannabis ad uso medico e possa essere garantita quella continuità terapeutica alla quale avete diritto.

Su questo punto abbiamo rafforzato le dotazioni dello Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze oltre a sollecitare gli uffici competenti che dovranno affrontare questa problematica in tempi rapidi.

Sul tema invece della semplificazione della dispensazione della cannabis ad uso medico proprio lo scorso 12 luglio, è stato pubblicato in G. U. il Decreto che ho firmato lo scorso 25 giugno, avente ad oggetto l ‘ “aggiornamento dell’elenco dei medicinali di cui all’Allegato Ili-bis del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 “, che ho fortemente voluto e che oltre a semplificare la prescrizione dei medicinali di origine vegetale a base di cannabis, sancisce l’uso della cannabis nella terapia del dolore in senso ampio a dimostrazione del fatto di quanto questa tematica mi stia a cuore.

Si tratta certamente di una delle tappe di un cammino che dovrà necessariamente portare ad esaudire le numerose questioni ancora pendenti, tra le quali la formazione e l’aggiornamento dei medici di MMG oltreché l’assicurazione di una quantità di prodotto adeguata alla richiesta; per questo stiamo interessando anche vari attori istituzionali internazionali. Per questo motivo vi comunico che ho provveduto a chiedere immediatamente al Ministro della Salute dei Paesi Bassi, per dare una pronta risposta alle vostre sollecitazioni e di tutti coloro che hanno la necessità di accedere a questo presidio, di voler fornire un ingente quantitativo di cannabis perché sia impiegata per gli scopi terapeutici.

Dal giorno del mio insediamento come Ministro della Salute sto lavorando con grande determinazione perché il S.S.N. possa sempre più rispettare i principi di universalità, uguaglianza ed equità previsti dalla legge.

Giulia Grilo

Sulla pagina della Ministro ci sono diversi commenti. Ne riportiamo qualcuno:

Santa Solo chi ha passato momenti di angoscia vedendo i propri amici familiari stare male perché non si trovava più cannabis nelle farmacie può gioire oggi. Perché solo noi sappiamo cosa vuol dire sentirsi impotenti difronte al dolore e alla sofferenza. Garantire un aumento nelle importazioni è un primo grande passo. Non è di certo la soluzione ma una risposta concreta al bisogno dei malati seriamente preoccupati di rimanere di nuovo senza. Una priorità che doveva essere affrontata tempestivamente e ringraziamo il ministro per aver avuto la sensibilità di capire le priorità da seguire. Adesso si deve andare avanti assicurando a tutti i malati di tutta Italia una omogenea regolamentazione. La formazione medica, l’erogazione a carico del servizio sanitario nazionale e l’apertura a nuovi produttori in Italia. La partenza è buona l’apertura da parte del ministro c’è stata. Ora attendiamo con ansia che si concretizzi anche questo nuovo passo. Noi non ci fermeremo. Ora più che mai. Andiamo avanti

Andrea È una pianta, che cresce ovunque, sicuramente meglio in Italia che nelle serre olandesi, cosa continuiamo a importare, non ha senso, autoproduzione e autorizzazioni alla coltivazione della cannabis terapeutica ai nostri agricoltori, se dobbiamo fermarci al discorso della terapeutica, poi per tutto il resto c’è bisogno di andare oltre.

Silvia Io ho un encefalopatia per fortuna stabile. Non rientro nel target oltre 30 anni di sieropositiviti. Ma non hai l’AIDS e vero. È anche vero che fumo. Quindi mi devo sentire una fuorilegge? Mi sento forse come i migranti, ghettizzata. Faccia qualcosa Signora Ministro

Adduso Sebastiano

Usa, incidente in barca, 13 morti e un disperso

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Tragedia nel Table Rock Lake

La tragedia è avvenuta nelle acque di un lago del Missouri, nel Nord America. Un’imbarcazione turistica si è capovolta provocando 13  morti e una persona caduta in acqua risulta dispersa.

Secondo quanto dichiarato dallo sceriffo della contea di Stone, l’incidente è avvenuto ieri sera. L’autorità racconta che la barca da crociera, denominata Ride the Ducks, è affondata nel Table Rock Lake .

Da quello che si evince dalle informazioni, l’imbarcazione turistica ospitava 30 persone a bordo, tra cui molti bambini.

Le indagini in corso cercano di capire come siano avvenuti i fatti e soprattutto le forze sono impiegate nella ricreca della persona dispersa.

Notizia ANsa

Italiani in balia del web tra fake news e nuove malattie da overdose di social network

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Nel rapporto biennale Infosfera dell’Università Suor Orsola Benincasa i numeri inquietanti del nuovo sistema mediatico dell’era digitale

Per l’87% degli italiani i social network non offrono più opportunità di apprendere notizie credibili e l’82% degli italiani non è in grado di riconoscere una notizia bufala sul web. Sono i dati allarmanti che emergono dal rapporto “Infosfera”sull’universo mediatico italiano realizzato dal gruppo di ricerca sui mezzi di comunicazione di massa dell’Università Suor Orsola Benincasa guidato da Umberto Costantini, docente di Teoria e tecniche delle analisi di mercato ed Eugenio Iorio, docente di Social media marketing.

La ricerca completa, giunta alla sua seconda edizione, è disponibile integralmente e gratuitamente sul sito web dell’Ateneo napoletano ed è stata realizzata in collaborazione con i ricercatori dell’Associazione Italiana della Comunicazione pubblica e istituzionale, del Centro Studi Democrazie Digitali e della Fondazione Italiani – Organismo di Ricerca coinvolgendo un campione d’indagine superiore ai 1500 cittadini italiani, quindi con un errore statistico minimo che si attesta intorno al 2,5%.
La ricerca Infosfera, presentata stamane al Suor Orsola alla presenza del Commissario AGCOM, Mario Morcellini e dell’asses sore regionale alla Formazione, Chiara Marciani, raccoglie i dati sulla percezione del sistema mediatico, con particolare attenzione al livello di credibilità, fiducia ed influenza delle fonti di informazione.  Viene così disegnato il nuovo assetto dello spazio pubblico prodotto dai fenomeni della mediatizzazione, della disintermediazione, dell’information overload, della polarizzazione e della sottrazione di tempo e di attenzione.

Innanzitutto emerge l’assoluta dipendenza degli italiani dal web. Il 95% del campione utilizza quotidianamente internet, quasi il 70% lo fa per più di tre ore al giorno e il 32% per più di cinque ore. La metà di questi tempi è impiegata sui social network. E crescono così i malanni da ‘overdose di web’. Stati d’ansia (8,68%), insonnia (16,84%), confusione e frustrazione (6,38%), dolori di stomaco e mal di testa (8,36%) e dimenticanze (9,93%). I social media e i dispositivi digitali stanno ormai rimodulando le facoltà mentali dell’individuo, il pensiero profondo, l’attenzione e la memoria. Il 69,34% degli italiani registra e memorizza le informazioni di cui ha bisogno sul telefono. Il 79,93% degli italiani ritiene di essere in grado di trovare facilmente le notizie di cui ha bisogno e tende a fare un largo uso di free media piuttosto che di media a pagamento.

Molte le contraddizioni emerse. Per l’87,24% degli italiani i social network non offrono più opportunità di apprendere notizie credibili. Eppure per il 96,61% il sistema di informazione non è la dimostrazione che la democrazia italiana è in salute e per il 98,75% non è la dimostrazione che la democrazia italiana è debole. Non viene quindi messo in relazione lo stato del sistema di informazione con la qualità della democrazia e di conseguenza con il concetto di libertà che anzi viene percepita positivamente dalla supposta libertà garantita dalla rete. A riprova di ciò, per il 77,30% le fake news non indeboliscono la democraziaPer l’87,76% l’informazione che circola in rete è professionale, quindi è attendibile.

“È innegabile che si tratti di dati inquietanti – ha spiegato Eugenio Iorio, docente di Social media marketing all’Università Suor Orsola Benincasa e coordinatore scientifico della ricerca –  perché in un’infosfera così configurata i cittadini/utenti, sprovvisti dei più elementari strumenti di analisi e di critica della realtà e privi di qualsiasi strumento di difesa, tendono ad avere una visione distorta della realtà, una visione sempre più prossima a quella desiderata dai manipolatori delle loro capacità cognitive”. Da questo punto di vista diventa fondamentale il ruolo della formazione delle nuove generazione come ha evidenziato il Commissario AGCOM Mario Morcellini spiegando che “il quadro negativo emerso dal rapporto Infosfera lancia un forte allarme al quale possono e debbono rispondere le scuole e le Università impegnandosi nella formazione di una coscienza critica nei giovani che sia più preparata al bombardamento mediatico a cui oggi si viene sottoposti in maniera indiscriminata e incontrollata”.

Quelle belle auto chiamate Innocenti

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La Innocenti è una delle più importanti storiche aziende meccaniche italiane, fondata da Ferdinando Innocenti, un fabbro della provincia di Pistoia.

La Innocenti fece l’ingresso anche sul mercato automotive nei primi anni 60, quando oltre il 70% dell’immatricolato era Fiat e una buona fetta del mercato era occupato dalle italiane Lancia e Alfa Romeo. Il primo esemplare di automobile Innocenti, la Innocenti A40 che non era altro che una Austin A40 assemblata in Italia, vide la luce nell’ottobre del 1960. Successivamente fu il turno della IM3, la J4, la I5 per poi arrivare alla Innocenti 950 Spider, una cabrio di ridotte dimensioni costruita interamente nello stabilimento di Lambrate.

A metà degli anni 60, con la commercializzazione della Mini Minor, fabbricata su licenza British Motor Corporation, la Innocenti fece arrivare il marchio al grande pubblico. Le finiture più lussuose studiate per la clientela italian, la fecero diventare una vettura trendy e, con le versioni cooper, adatte anche ai guidatori più sportivi.

Poco dopo, la British Leyland rilevò completamente il settore auto dell’Innocenti, facendo nascere la Layland Innocenti e trasformando Lambrate il centro di smistamento dei veicoli diretti in Europa. Debuttarono così la Regent, cioè l’Austin Allegro, e la Mini 90 o Mini 120. La “nuova” mini si presenta come una piccola vettura a 3 porte che derivava dalla Mini inglese seppur con una carrozzeria totalmente rinnovata e dal disegno molto moderno di Nuccio Bertone. Fu l’auto meglio nota con il claim: “5 posti in 3 metri”.

Gamma Mini 90 e Mini 120
Gamma Mini 90 e Mini 120

A seguito di una forte crisi, Alejandro De Tomaso, insieme alla GEPI, nel 1976 rilevarono stabilimenti e marchio e così nacquero le versioni sportive Mini De Tomaso. Con la Mini Mille vide luce il primo restyling della Mini Bertone e, a partire dal 1982, si procedette ad un ulteriore ritocco estetico con molte varianti soprattutto nelle motorizzazioni.

Innocenti Mini De Tomaso
Innocenti Mini De Tomaso

Nel 1988 nacque la Innocenti 500 che riportò  in attivo i bilanci della casa milanese. Con un nuovo motore Daihatsu di 548cc, fu prodotta negli allestimenti L e LS.

Nel 1990, De Tomaso iniziò a passare quote dell’Innocenti a FIAT, e nascono così la Small 500 e una versione a passo lungo rinominata Small 990. Con le versioni catalizzate, che recavano l’adesivo CAT sul portellone posteriore, la mini bertone giunse al termine con la Innocenti Small 500 SE (su carrozzeria 990), numerata e con portachiavi di argento.

Innocenti 500
Innocenti 500

 

Innocenti 990
Innocenti 990
Innocenti 500 SE
Innocenti 500 SE

 

E così, nel 1993, venne definitivamente chiuso lo stabilimento Innocenti di Lambrate, che, dal 1991, veniva utilizzato per il montaggio di alcuni esemplari della Fiat Panda.

A partire dal 1993, e fino al 1997, il marchio Innocenti continuò a vivere per la commercializzazione in Italia di veicoli di origine Fiat fabbricati all’estero come la Yugo, rinominata Innocenti Koral, la Uno brasiliana, con la nuova denominazione Innocenti Mille e la Fiat Duna week-end, col nuovo nome di Innocenti Elba. La Uno seconda serie, prodotta in Polonia, fu commercializzata con la denominazione Innocenti Mille Clip mentre le versioni vetrate del Piaggio Porter furono rinominate Porter 4 Innocenti, con quattro posti, o Porter 6 Innocenti, con sei posti. Un gruppo facebook è interamente dedicato a queste auto.

Innocenti Koral
Innocenti Koral
Innocenti Mille Clip
Innocenti Mille Clip
Porter 4 Innocenti
Porter 4 Innocenti

Gli stabilimenti Innocenti di Lambrate sono stati oramai abbattuti in gran parte e sull’area sta nascendo un nuovo quartiere residenziale. È sopravvissuta la palazzina degli di via Pitteri,  trasformata in residenza per anziani, e gli uffici dell’ex Centro Studi di Via Rubattino, che viene utilizzato come magazzino. Resiste il cosiddetto “Palazzo di Cristallo”, unico rimasto in piedi dell’area produttiva.

Torre del Greco, due amanti e uno zio infuriato, rissa in un albergo della città

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Rissa in albergo

Quella che è successo in un hotel di Torre del Greco ha tutti gli elementi tipici del romanzo rosa:  rissa, amanti, location, etc.

Due giovani amanti erano soliti incontrarsi in un hotel di via Vittorio Emanuele a Torre del Greco, ma questa volta qualcosa è andato storto.

Infatti la coppia è stata raggiunta dallo zio della donna e dalla famiglia, in un batter d’occhio la rissa verbale è subito scoppiata, ma tutto è stato sedato dall’arrivo delle forze dell’ordine.

La donna, un’insegnante separata dal marito, si era recata alla reception dell’hotel per poi raggiungere l’uomo, ma sorprendentemente trova una persona, un componente della famiglia all’interno dello stabile.

Lo zio della donna, prima ha inveito contro di lei, poi l’ha aggredita e infine le ha sequestrato i documenti.

Le urla dell’uomo hanno destato l’attenzione dell’amante della donna che si trovava in camera in attesa che lei arrivasse.

Preso di paura, non ha difeso la donna ma si è chiuso in camera per paura che venisse picchiato dallo zio dell’insegnante.

I Carabinieri , giunti su segnalazione del personale dell’albergo hanno cercato di calmare l’uomo e di riportare la calma fra le parti.

 

Dionisia Pizzo

 

Fonte:Newsitaliane.it

Terrorismo, pakistano bloccato all’aeroporto di Napoli: espulso

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L’uomo era sbarcato da un volo proveniente da Instanbul

Gli agenti della Digos della Questura di Salerno hanno dato esecuzione al decreto di espulsione emesso il 17 ottobre di un anno fa dal Ministro dell’Interno nei confronti dell’uomo, un 38enne pakistano che è stato espulso da Napoli per sospette attività terroristiche.

L’extracomunitario è stato bloccato all’aeroporto di Napoli Capodichino non appena sbarcato dal volo Turkish Airlines proveniente da Istanbul.  Il pakistano, già residente a Sarno (SA), munito di regolare permesso di soggiorno, è considerato una minaccia per la sicurezza dello Stato e si sospette essere inserito in un network operativo composto da persone noti per aver assunto posizioni religiose radicali di fede sciita e coinvolti in progetti di azioni violente. Il 38enne per gli 007 italiani fa parte di una organizzazione dedita allo spionaggio e collegata alle milizie iraniane che intende realizzazione di atti terroristici sul territorio italiano.
Le attività investigative condotte dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e dalla Digos salernitana,  non avevano trovato l’uomo nel Salernitano, territorio dal quale si era allontanato dalla scorsa estate, facendo perdere le proprie tracce, anche se erano stata individuate sia l’abitazione presa in fitto a Sarno sia persone con le quali era risultato in contatto in quel territorio.
Al pakistano, bloccato in area sterile dell’aeroporto, sono stati notificati il provvedimento del Ministro dell’Interno e il decreto di revoca del permesso di soggiorno emesso dal Questore, e, allo stesso tempo si è provveduto a ritirare i documenti italiani in suo possesso (carta di identità rilasciata dal comune di Sarno e permesso di soggiorno revocato).  Espletate tutte le formalità, gli è stato notificato un respingimento alla frontiera, e, contestualmente, è stato riaccompagnato a bordo del medesimo aero con il quale era giunto in Italia, ripartito poi alla volta di Istanbul.

Sorrento, reading del romanzo “Da figlio a padre” di Attilio Pellecchia

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Attilio Pellecchia, martedì 24 luglio, incontrerà a Sorrento il pubblico  per un reading del suo primo libro “Da figlio a padre”

Il primo romanzo di Attilio Pellecchia “Da figlio a padre”, edito da Europa Edizioni, sarà presentato marted’ 24 luglio aprile alle ore 19:00 presso la Sala Consiliare del Comune di Sorrento ed ha come tematica principale il rapporto tra padre padre e figlio.

Il romanzo, in cui l’autore ha utilizzato al meglio la sua esperienza di figlio e di padre, racconta di Claudio e di sua moglie Francesca che sono alla ricerca costante di un figlio che non arriva. Ciò li porta a scegliere di affrontare la lunga strada dell’adozione. Un libro pieno di emozioni che pagina dopo pagina, con uno stile narrativo fluido, coinvolge il lettore nell’evoluzione della storia.

L’evento è organizzato dall’Associazione “Le Amiche del Museo Correale”

a cura di Antonio Gargiulo

Castellammare, domani la presentazione della giunta comunale a Palazzo Farnese

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Il Sindaco Gaetano Cimmino presenta la Giunta domani a Palazzo Farnese

Il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, domani presso il Palazzo Farnese presenterà la propria giunta comunale:

Cimmino: “Sarà una squadra di professionisti ed esperti in ogni singola delega di loro competenza. Sin da subito ci metteremo al lavoro per portare a compimento i primi essenziali provvedimenti”.

Si comunica che domani, sabato 21 luglio 2018, alle ore 11.30 presso l’aula consiliare ‘Falcone e Borsellino’ a Palazzo Farnese si terrà la presentazione della Giunta comunale del Sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino.

Sarà una squadra di professionisti ed esperti in ogni singola delega di loro competenza. – afferma Cimmino – Nulla è stato lasciato al caso e per questo motivo ho deciso di impiegare qualche giorno in più del previsto per ponderare al meglio la scelta, conciliando il tutto con i numerosi impegni istituzionali e amministrativi a cui ho dovuto far fronte in queste prime settimane da Sindaco. Ringrazio le forze politiche che mi sostengono e i consiglieri comunali, che hanno condiviso con me la scelta di puntare su una Giunta di alto profilo, lontana dalle logiche del Manuale Cencelli. Sono certo che la preparazione e l’entusiasmo dei miei assessori consentiranno all’amministrazione comunale di viaggiare spedita verso il rilancio della città. E sin da subito la mia squadra si metterà al lavoro per portare a compimento i primi essenziali provvedimenti che imprimeranno una svolta importante nel percorso amministrativo che ci siamo prefissi di intraprendere insieme per i prossimi cinque anni”.

22 e 23 luglio, annullato sciopero del personale di Autostrade per l’Italia: trovato accordo

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Annullato lo sciopero del 22 e 23 luglio del personale di Autostrade per l’Italia

È stato annullato lo sciopero di “tutto il personale della rete Aspi – Autostrade per l’Italia e delle società di servizi collegate” in programma tra domenica 22 e lunedì 23 luglio. Lo sciopero era stato proclamato da FILT CGIL, FIT CISL, UIL Trasporti, SLA CISAL e UGL “su temi occupazionali ed economici”.

Lo sciopero avrebbe visto coinvolti esattori del pedaggio, personale degli impianti, del centro radio e ausiliari alla viabilità per un totale di 12 ore durante il weekend.

Non c’è più motivo di protestare perchè i sindacati hanno raggiunto un accordo con Autostrade per l’Italia per il “mantenimento degli attuali livelli occupazionali”, con nuove assunzioni entro il 2021 e il “potenziamento” delle professionalità esistenti, come spiegato nella nota resa pubblica.

“Inoltre è stato concordato il mantenimento del presidio 24 ore di tutti i caselli autostradali della rete Aspi che copre il 50% di quella nazionale. Infine è stato riconosciuto un premio di risultato relativo agli obiettivi conseguiti dall’azienda nel 2017 e sono state avviate iniziative finalizzate al miglioramento del welfare aziendale”.

Napoli, De Magistris sulle Universiadi: “Ci aspettiamo una misura giusta dal governo”

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“Noi continuiamo a lavorare”

In occasione delle prossime Universiadi che si terranno a Napoli nel 2019, il sindaco Luigi De Magistris ha espresso tutta la sua preoccupazione in merito all’organizzazione delle stesse.
Ecco le sue parole:
“Noi continuiamo a lavorare perché il tempo passa e non è una variabile indipendente. Non si può perdere un giorno. Ci auguriamo che il governo adotti una misura giusta, equilibrata ed efficace che consenta di dare forza e potenza alla macchina amministrativa”.

Inoltre, il primo cittadino partenopeo si auspica che entro fine luglio sia pronto il decreto normativo così come era emerso nell’ultima riunione della cabina di regia.

Juve Stabia, il ritorno di Schiavi!

Juve Stabia, il ritorno di Schiavi!

Per la serie a volte ritornano, è il caso di Pio Schiavi. Il calciatore, cresciuto nelle giovanili della Juve Stabia e poi passato al Napoli, fa ritorno alla Vespe, ma dalla porta principale. Infatti, si aggregherà alla prima squadra di Fabio Caserta che giocherà il prossimo campionato di serie C. Il terzino, come mostra la foto sui propri canali social, vespe già i colori stabiesi.

Clicca sulla foto per ingrandirla

Napoli, ritorno dell’educazione civica a scuola, il comune dà la sua adesione

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Ritorna a scuola l’Educazione Civica

Alla campagna di raccolta firme, iniziata oggi,  dall’Aci per la proposta di legge “sull’introduzione dell’insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia autonoma con voto, nei curricolare scolastici di ogni ordine e grado”, ha aderito anche il comune di Napoli.
In tutti i comuni, quest’oggi è iniziata la raccolta firme promossa dall’Aci.  Il materiale informativo e i moduli per l’adesione  sono disponibili presso la segreteria generale e presso le municipalità.

Nel mese di settembre il comune di Napoli avvierà un’analitica campagna informativa presso altre sedi.

L’assessore alla scuola Annamaria Palmieri:

“La creazione di un curricolo unico e trasversale sull’educazione alla cittadinanza risulta pregnante – specialmente oggi – per formare le nuove generazioni alla consapevolezza di atteggiamenti etici e responsabili, al rispetto dei valori costituzionali per una migliore convivenza civile “

 

Dionisia Pizzo

 

Fonte ilMattino

Juve Stabia, il settore giovanile si allenerà al “Centro Sportivo Leone – ex Aura Sport” di Torre del Greco

Juve Stabia, il settore giovanile si allenerà al “Centro Sportivo Leone”

Si rende noto che per la stagione calcistica 2018/2019 il settore giovanile si allenerà sulla struttura “Centro Sportivo Leone – ex Aura Sport”. Centro ristrutturato, con campo di calcio a 11, campetti più piccoli per riscaldamento, palestra, servizio bar. Il centro sportivo ospiterà durante l’anno sportivo, anche le gare casalinghe delle vespette impegnate nei campionati regionali.

Ciro Novellino, Ufficio Stampa Settore Giovanile Juve Stabia

Scritta razzista sulle bollette: “Fuori i marocchini dall’Italia”. È caccia ai colpevoli

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Scritta razzista sulle bollette: “Fuori i marocchini dall’Italia”. E’ caccia ai colpevoli

Sulle buste della bolletta della luce un adesivo con scritto: “Fuori i marocchini dall’Italia”. E’ accaduto a Prato dove i cittadini si sono visti recapitare lettere con questa scritta razzista. L’etichetta, a caratteri cubitali, ha subito fatto il giro dei Social Network.

Sono già state fatte le prime denunce presso le forze dell’ordine. Ora sono in corso le indagini per individuare i responsabili.

Sembrerebbe che lo slogan xenofobo sia apparso sulle bollette dei residenti nella zona periferica di Prato. Non è stato ancora identificato l’autore dell’adesivo sulle missive.

L’episodio è venuto fuori oggi, quando i destinatari delle lettere hanno pubblicato con una certa indignazione le immagini delle loro bollette o corrispondenze ordinarie sui Social Network.

Ancora da definire la profilazione del fenomeno e la sua dimensione. La faccenda verrà approfondita nelle prossime ore. A indagare anche la società che ha distribuito le lettere e gli investigatori.

“Fuori i marocchini dallʼItalia”: così dunque si sono visti recapitare le bollette i cittadini di Prato. Ora si attende solo di conoscere il responsabile o i responsabili della vicenda.

Nota Enel 

Prato, 20 luglio 2018 – In riferimento agli adesivi attaccati sulle buste di alcune fatture dell’energia elettrica nella zona di Prato, Servizio Elettrico Nazionale precisa di essere totalmente estranea a quanto accaduto e informa di avere attivato immediate verifiche con il vettore che si occupa del recapito delle bollette a Prato per individuare i responsabili.

Vico Equense, auto investe nonna e nipotino: soccorsi bloccati dai camion

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Auto investe nonna e nipote mentre attraversavano una strada di Vico Equense: soccorsi bloccati dai numerosi camion in transito

Pochissimi minuti fa, riferisce Positanonews, un’automobile ha investito un’ anziana signora che stava attraversando la strada con il suo nipotino di cinque anni, per poi fermare la sua corsa contro un furgoncino di un venditore ambulante. L’impatto, avvenuto in una strada di Vico Equense, sarebbe stato abbastanza serio, tanto che i due veicoli hanno riportato diversi danni, ma per fortuna pare che la donna e il piccolo non abbiano riportato ferite particolarmente gravi.
Un incidente che tutto sommato ha avuto un finale senza conseguenze, ma che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia se si fosse reso necessario l’intervento celere del 118; e qui registriamo l’ennesimo disagio per i sanitari in alcune zone della Penisola Sorrentina: l’ambulanza, infatti, ha avuto notevoli difficoltà a raggiungere il punto dell’incidente in quanto la strada era intasata da diversi camion: addirittura, secondo quanto emerso, il mezzo di soccorso avrebbe rischiato di uscire fuori strada in più di un’occasione.
L’incidente ha tenuto per decine di minuti sotto scacco la viabilità della zona di via Murrano, sulla strada che porta a Marina di Seiano, con diverse auto bloccate nel traffico.

Napoli, la denuncia choc: “Mio padre legato al letto in ospedale tra le feci”

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Napoli, la denuncia choc: “Mio padre legato al letto nel Cto di Napoli, dell’Azienda dei Colli. Sempre sporco di feci”

«Mio padre non è totalmente cosciente, è stanco, sta fermo nella stessa posizione da due mesi». Questa la denuncia choc  sulle condizioni in cui versa un uomo anziano, ricoverato nella terapia intensiva del Cto di Napoli, dell’Azienda dei Colli.
A raccontare tutto è il figlio Pasquale, esasperato delle condizioni in cui si trova il padre. «Lo hanno legato al letto», scrive in un post che dal 18 luglio ad oggi ha ottenuto oltre 13mila condivisioni.
L’uomo allega anche una foto che mostra come il padre sia legato al letto. «Siamo andati a trovarlo un giorno e lo abbiamo trovato legato al letto – afferma – quando abbiamo chiesto il perché ci hanno detto che si sporca le mani, si tira il sondino. Tra l’altro era sedato e non capivo come facesse». «Era sempre sporco di feci anche alle mani, l’ho fatto presente alla dottoressa di turno – scrive – e lei, il giorno dopo, gli mette un sondino al retto perché faceva troppa cacca».
A rispondere è stata la direzione strategica dell’ospedale con una nota ufficiale.
«Le misure di contenimento, assunte informando i familiari, erano necessarie, urgenti e indifferibili – si legge – dal momento che il paziente in questione, le cui condizioni non consentono una sedazione, più volte aveva tentato di liberarsi dai dispositivi respiratori che lo mantenevano e, attualmente, lo mantengono in vita».
«I familiari del paziente durante tutto il periodo di degenza – viene sottolineato – sono stati costantemente informati e aggiornati sulle condizioni del loro congiunto e sulla necessità dell’applicazione delle misure contenitive, rispetto alle quali i familiari informati non manifestavano disappunto, avendone compreso la necessità».

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UFFICIALE – Juve Stabia, il settore giovanile si rinforza con Romano

Juve Stabia, il settore giovanile si rinforza con Romano

La Juve Stabia, settore giovanile, prosegue la campagna di rafforzamento e mette a segno un altro colpo in entrata. Ecco quanto evidenziato nel comunicato ufficiale del club:

“Il settore giovanile della Juve Stabia comunica di aver tesserato Romano, classe 2005. Al giovane calciatore va il nostro benvenuto”.

Ciro Novellino, Ufficio Stampa Settore Giovanile Juve Stabia

Breaking News – Germania, sale su un bus e accoltella i passeggeri: 12 feriti, si temono vittime

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Breaking News – Germania, sale su un bus a Lubecca e accoltella i passeggeri: 12 feriti, due dei quali in gravi condizioni

Nel distretto di Kücknitz a Lubecca diverse persone sono state ferite da un uomo con un’arma da taglio, probabilmente un lungo coltello. A riferirlo è stata la Bild.  Secondo “Lübecker Nachrichten” e NDR, sarebbe emerso che l’aggressione si sia verificata a bordo di un autobus con destinazione Travemünde. Fino ad ora si hanno notizie di dodici feriti, due dei quali in gravi condizioni. La polizia avrebbe deciso di non divulgare immediatamente la notizia per permettere i rilevamenti del caso. Non ci sono informazioni certe sulla gravità delle lesioni. Il portavoce della polizia Dierk Dürbrook ha confermato su twitter l’accaduto.

Secondo quanto riferito da Sky un uomo aggredito è morto a seguito dell’attacco.

Carcere di Opera invaso dai topi: la protesta dei detenuti

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Carcere di Opera invaso da topi: la protesta dei detenuti

Milano – Tanti topi nel carcere di Opera, così tanti che i detenuti hanno scritto una lettera destinata alla direzione dell’istituto penitenziario. Una lettera di denuncia, scritta a mano e firmata da una trentina di prigionieri.
“La situazione è diventata intollerabile”, si legge nel comunicato reso noto dall’agenzia Agi. “Anche in considerazione del luogo in cui siamo e dell’alto numero di noi rinchiuso con gravi patologie”.

I firmatari hanno portato alla luce l’episodio di un medico del carcere, morso da un roditore alla gamba mentre era in infermeria. Hanno evidenziato soprattutto la vicenda che riguarda soprattutto il detenuto Cosimo Loiero, malato di cancro e a sua volta morso da un topo.

“Il 29 aprile del 2018 alle 4 del mattino, un topo sbucato dai cestini portacibo mi ha morso sul braccio destro ed è poi scappato. Lo ha ucciso il mio compagno di cella con una scopa e io ho deciso di conservarlo in un contenitore per alimenti per farlo vedere al medico perito che mi ha visitato il giorno dopo”, ha scritto Cosimo, che aveva appena finito un ciclo di chemioterapia. Visitato da un infettivologo, gli è stata fatta una antitetanica e prescritta una cura antibiotia per alcuni giorni.

Il detenuto ha richiesto a questo proposito di scontare la sua pena ai domiciliari, per l’incompatibilità delle sue condizioni di salute con il regime carcerario. Questa richiesta è stata respinta sia dalla Corte d’Appello sia dal Tribunale del Riesame di Milano.

I difensori di Loiero hanno presentato ricorso alla Cassazione contro la decisione del Riesame. Intanto anche il medico del detenuto ha dichiarato che la permanenza nel carcere di Opera “è molo pericolosa per i rischi di eventi infettivi”.

Campania, parte l’iniziativa “Spiagge libere dalle cicche”: i Verdi regalano gettacicche ai bagnanti

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Al via “Spiagge campane libere dalle cicche”. I Verdi regalano getta cicche ai bagnanti della Campania. Domani, sabato 21 luglio, si parte da Licola

Per smaltire un mozzicone di sigaretta la natura impiega dai 5 ai 12 anni e ripulire le spiagge da tutti i mozziconi lasciati ogni giorno è un’impresa quasi impossibile. Partendo da questa considerazione, i Verdi della Campania, hanno deciso di regalare migliaia di getta cicche riutilizzabili a quanti affolleranno le spiagge campane.
L’iniziativa “Spiagge campane libere dalle cicche” partirà domani a Giugliano dove i rappresentanti del Sole che ride, tra cui il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, i consiglieri comunali di Giugliano, Aniello Cecere e Giuseppe D’ Alterio, e il portavoce dell’area giuglianese Giovanni Sabatino, hanno dato appuntamento a iscritti e simpatizzanti in piazza Cristoforo Colombo a Licola mare alle 10.30.
Abbiamo scelto il litorale di Giugliano, dove, dopo la distribuzione dei porta cicche, faremo anche il bagno perché quest’anno l’acqua del mare che bagna Giugliano è particolarmente pulita grazie al lavoro fatto con i depuratori della zona” ha aggiunto Borrelli sottolineando che “il recupero del litorale giuglianese e domizio rappresenta una sfida che bisogna vincere per il rilancio economico e sociale di quella zona e dell’intera regione”