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West Nile, altre 2 vittime in Campania. Dodici nuovi casi nel Lazio

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Altri due morti per West Nile oggi, mercoledì 30 luglio, in Campania. Un 73enne, originario di Maddaloni nel Casertano e con patologie pregresse, è la quarta vittima del virus nella Regione e la terza nel Casertano. L’uomo è deceduto, dopo il ricovero in rianimazione all’Ospedale Sant’Anna e San al Sebastiano di Caserta.

Un 76enne in dialisi è morto a Caserta. Originario della provincia di Salerno, era in una residenza a Grazzanise. Si tratta del quinto decesso in Campania e del nono in Italia.

Sono dodici, invece, i nuovi casi nel Lazio, tutti in provincia di Latina, che portano a 58 il totale delle infezioni registrate in regione da inizio anno. A certificarlo le analisi effettuate dal Laboratorio di virologia dell’Istituto nazionale per le malattie infettive ‘Lazzaro Spallanzani’ Irccs di Roma. Dei 12 nuovi pazienti – distribuiti fra Latina, Cisterna di Latina, Pontinia, Priverno, Sabaudia e Santi Cosma e Damiano – 11 hanno sintomi con febbre e sono monitorati a domicilio, mentre un’altra ha riscontrato la sindrome neurologica, riporta una nota.

Con questi ultimi accertamenti, si legge nella nota, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione da West Nile virus nel Lazio salgono a 58. Nel dettaglio: 54 casi monitorati dalla Asl di Latina; 2 casi monitorati dalla Asl Roma 6; 1 caso monitorato dalla Asl di Frosinone; 1 caso registrato fuori regione, con probabile esposizione nella provincia di Caserta. Dei 58 infettati: 16 pazienti sono ricoverati in reparti ordinari; 6 persone sono state dimesse; 30 pazienti sono in cura presso il proprio domicilio; 3 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva; 3 i decessi.

Dal Lazio alla Sardegna nell’Oristanese, dove un 72enne con patologie pregresse è ricoverato in condizioni critiche. E’ il primo contagio umano accertato nella Regione. A giugno nell’Oristanese c’erano state due cornacchie contagiate: una ad Arborea e un’altra a Oristano. All’inizio di luglio il virus era stato trovato in un gruppo di zanzare e ora c’è il primo contagio nell’uomo.

Due donne contagiate, invece, in Lombardia. “Si tratta di una 38enne a Milano e una 66enne a Pavia, ma soltanto per quest’ultima è stato ritenuto opportuno procedere al ricovero, in condizioni non gravi” riferisce la Regione in una nota.

“La situazione è assolutamente sotto controllo” rassicura il direttore generale Welfare della Regione, Mario Melazzini. L’infezione è “una malattia praticamente endemica”, ricorda Melazzini, “che ormai dal decennio scorso si manifesta anche nella nostra Regione”. “Nella quasi totalità dei casi non è necessario il ricovero e si guarisce da soli”, sottolinea il Dg Welfare.

Salgono a 9 i morti in Italia nel 2025

Con l’ultimo decesso, segnalato in Campania, salgono a 9 i morti da virus West Nile quest’anno in Italia: uno in Piemonte, tre nel Lazio e cinque in Campania. La prima vittima è stata registrata in Piemonte, dove un uomo è morto dopo aver contratto l’infezione nel mese di marzo, molto in anticipo rispetto alla tipica ‘stagione delle zanzare’ che trasmettono la malattia. Quindi la donna di 82 anni di Nerola (Roma), che si trovava in vacanza in provincia di Latina ed è deceduta il 20 luglio all’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi. Nel Lazio un 77enne residente a Isola del Liri, nel Frusinate, è morto allo Spallanzani di Roma, dopo il soggiorno a Baia Domizia nel Casertano. L’uomo, trapiantato di cuore, soffriva anche di insufficienza renale cronica.

Ordine medici Napoli: “Manca la prevenzione”

“Se si fosse puntato di più anche sul potenziamento dei dipartimenti di prevenzione, garantendo maggiori risorse e personale, oggi non ci troveremmo nella condizione di dover correre a fare bonifiche per ridurre i rischi connessi al virus West Nile” afferma il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli e provincia, Bruno Zuccarelli. “Fortunatamente il West Nile non ha nulla a che vedere con i rischi del recente passato e con la possibilità di una pandemia. Ma siamo comunque al cospetto di un campanello d’allarme per un’attività di prevenzione che resta in larga parte dimenticata. Quello che stiamo vivendo deve essere considerato un monito a non trascurare i rischi, affinché in tutte le declinazioni possibili quel ‘mai più’ post-Covid non resti lettera morta, come purtroppo sembra ormai evidente che sia accaduto”, ha aggiunto Zuccarelli, che lancia un appello alla politica a potenziare i servizi incaricati di vigilare e prevenire, al quale si aggiunge anche un invito alla calma.

“Sento parlare di bollettini e di decessi come se si trattasse di un macabro déjà-vu. È utile che tutti, a partire da chi ha il compito di fare informazione, comprendano che i casi che si stanno registrando non delineano un allarme. Di certo il West Nile non potrà mai avere conseguenze drammatiche come quelle del Covid. Non esiste alcun nesso tra i due virus”, spiega Zuccarelli, sostenendo con forza quanto richiesto dal Prefetto di Napoli, Michele Di Bari. “Le bonifiche sono essenziali per garantire ambienti salubri e ridurre il rischio per le persone più fragili. La fragilità di alcuni non può essere dimenticata, anzi: è a questi pazienti che dobbiamo guardare con tutta la cautela e le precauzioni del caso. Parliamo di persone che combattono ogni giorno una battaglia contro la malattia e che possono realmente rischiare grosso per una banale puntura di zanzara. È principalmente a loro che dobbiamo garantire un ambiente salubre e sicuro”.

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Fonte AdnKronos

Terremoto Campi Flegrei, oggi nuove scosse

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Nuove scosse di terremoto ai Campi Flegrei. La Sala operativa Ingv di Napoli ha rilevato una scossa di magnitudo 2.7 alle 16:38 ora italiana a una profondità di 1 km. In precedenza sono state rilevate altre due scosse, entrambe di magnitudo 3.3: una alle 16.10 e una alle 16.36.

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Fonte AdnKronos

Juve Stabia – Venezia (0-0): Il podio e il contropodio giallo blu

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La Juve Stabia si infrange su Filip Stankovic, portiere del Venezia, che salva la sua squadra in più occasioni, “condannando” gli stabiesi ad un pari che lascia un po’ di amaro in bocca.Questo il podio gialloblu della gara tra Juve Stabia e Venezia.

PODIO

Medaglia d’oro: a Cristian Pierobon, tornato instancabile motore della Juve Stabia.Abate alla vigilia aveva annunciato il miglioramento delle condizioni del centrocampista stabiese, che si fa osservare nuovamente nella sua forma migliore.Resistenza e forza da suv e velocità da fuoriserie per il 10 delle Vespe, che asfissia con il suo dinamismo la manovra del Venezia.

Manifesto della sua prova, i gesti con cui arringa il pubblico durante la revisione var che porta al rosso per Yeboah.

Medaglia d’argento: a Marco Varnier, autorevolmente impeccabile per tutti i novanta minuti.Quando il fisico c’è non ce n’è per nessuno, nemmeno per un vecchio amico come Adorante.Varnier, infatti, annulla il buon Andrea, che tocca pochissimi palloni sotto la marcatura rigidissima del difensore gialloblu numero 13.Da apprezzare anche le uscite palla al piede ed a testa alta di Varnier, bravo in più occasioni a trasformare azioni del Venezia in rapide ripartenze stabiesi.

Medaglia di bronzo: a Giuseppe Leone, regista, sceneggiatore e attore protagonista della manovra della Juve Stabia.

Tra i principali meriti di Abate c’è senza dubbio la rivitalizzazione del 55, inspiegabilmente “fatto fuori” nel momento chiave della scorsa stagione e, per questo, al centro di tante voci di mercato sul finire del campionato.Con il nuovo allenatore, Leone è tornato ad essere il meraviglioso pensatore che smista palloni e indicazioni per i compagni; nei movimenti palla al piede è elegante come lo è sul palco il più aggraziato dei ballerini.Menzione anche per il giovanissimo Alessio Cacciamani, che spacca la gara, anche partendo dal primo minuto.

CONTROPODIO

Non ci sono elementi in casa Juve Stabia cui imputare “colpe” o mancanze.Unico appunto, forse, la poca propensione alla conclusione dalla distanza; soluzione che, a volte, potrebbe sparigliare le carte quando il portiere avversario è in serata magica.

Juve Stabia – Venezia, L’abbraccio infinito: La notte in cui Adorante ha vinto la sua partita più importante

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Novanta minuti di battaglia, un risultato a reti bianche e un cartellino rosso non sono bastati a spegnere l’emozione di un incontro atteso e desiderato.Il ritorno di Andrea Adorante al “Romeo Menti” da avversario, con la maglia del Venezia, non è stata una semplice partita, ma un vero e proprio atto d’amore tra un figlio e la sua gente.

Una notte che, tra applausi scroscianti, cori dal passato e un saluto carico di gratitudine, ha dimostrato ancora una volta che certi legami nel calcio superano ogni barriera di tempo e maglia.Sabato 30 agosto 2025, la sfida tra Juve Stabia e Venezia era cerchiata in rosso sul calendario di molti tifosi.

L’attesa non era solo per il ritorno delle “Vespe” tra le mura amiche, ma per l’incrocio con il bomber che, solo pochi mesi prima, era l’idolo indiscusso della piazza.E Castellammare non ha dimenticato.

L’ingresso in campo dell’attaccante del Venezia è stato salutato da un boato che ha rotto il silenzio della serata, un’accoglienza calorosa che ha scaldato il cuore di Adorante e fatto subito capire che la sua storia d’amore con questa città era tutt’altro che finita.Sul rettangolo verde, però, la favola ha lasciato spazio a una partita tesa e complessa.

La manovra del Venezia ha subito un colpo durissimo con l’espulsione di Yeboah, che ha costretto gli ospiti a giocare in inferiorità numerica per gran parte del match.Per Adorante, la gara si è trasformata in un sacrificio solitario.

Isolato, ha lottato con generosità contro la solida e ben organizzata difesa delle “Vespe”, correndo a vuoto e cercando spazi che non si sono mai aperti.La sua partita è durata poco più di un’ora, prima di essere sostituito al 61′.

Ma è stato in quel momento che il campo ha smesso di essere il centro della scena.Mentre si dirigeva verso la panchina, l’intero stadio “Romeo Menti” si è alzato in piedi per tributargli una scrosciante e sentita standing ovation.

Un applauso che ha cancellato la fatica e la frustrazione per una prestazione difficile, trasformando la sua uscita dal campo in uno dei momenti più toccanti della serata.Il vero spettacolo, tuttavia, doveva ancora arrivare a fine partita.

Come spinto da una forza invisibile, Adorante si è diretto verso la Curva Sud, il cuore pulsante del tifo stabiese.Non è stato un semplice cenno di saluto, ma un pellegrinaggio laico.

L’attaccante ha percorso il tratto di campo sotto gli spalti, con lo sguardo fisso verso i suoi ex tifosi.E loro, in cambio, hanno risposto con il coro che lo aveva consacrato: “Ho visto Adorante!”.

Un tributo spontaneo, un boato che ha fatto tremare ancora una volta il “Menti”, a testimonianza di un affetto mai sopito.L’emozione ha preso il sopravvento.

Con un gesto che ha catturato il cuore di tutti i presenti, Andrea Adorante si è avvicinato ai cancelli che dividono il campo dagli spalti.Aggrappandosi con le mani, si è sporto verso quella gente che tanto lo aveva amato, alzando le braccia in un sorriso carico di gratitudine per restituire tutto l’affetto ricevuto.

Un’immagine potente, simbolica, che ha sigillato per sempre il suo legame indissolubile con la città di Castellammare.Quel giro di campo, l’abbraccio con compagni e avversari, e quel gesto finale hanno reso la notte indimenticabile.

Adorante, pur non avendo segnato, ha vinto la sua partita più importante.Ha dimostrato di essere un uomo capace di riconoscenza, che non dimentica il suo passato.

E la sua gente, dal canto suo, ha confermato di saper apprezzare non solo il talento, ma anche e soprattutto il cuore.Una notte che è andata oltre il calcio, a dimostrazione di come lo sport, vissuto con passione e rispetto, possa regalare emozioni uniche e irripetibili.

L’AZZURRO PENSIERO: Il Napoli non molla mai: Anguissa al fotofinish regala la vittoria sul Cagliari

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Una partita di pazienza, determinazione e, alla fine, esultanza pura.Il Napoli ha iniziato il suo campionato al Maradona con una vittoria al cardiopalma, battendo il Cagliari 1-0 grazie a un gol di Frank Anguissa arrivato in pieno recupero.

Dopo un assedio durato 90 minuti, la squadra di Antonio Conte ha dimostrato che la tenacia è la sua virtù più grande.Per buona parte del match, il Cagliari si è chiuso in un “fortino” difensivo, resistendo alle costanti offensive azzurre e rendendo la serata del Maradona un test di nervi per i padroni di casa.

La squadra di Conte ha tenuto costantemente il pallino del gioco, ma la difesa sarda è stata impeccabile, lasciando pochi spazi.L’allenatore partenopeo ha ammesso la difficoltà a fine gara: “Sembrava una partita stregata.

Quando Anguissa l’ha messa dentro ho urlato: finalmente.”


 

La virtù della pazienza e la mentalità vincente

 

La perseveranza del Napoli è stata premiata proprio all’ultimo respiro.Su un cross preciso dalla sinistra di Buongiorno, il pallone è arrivato ad Anguissa che, con un destro chirurgico, ha insaccato il gol che ha fatto esplodere di gioia il Maradona.

Lo stesso centrocampista camerunense ha sottolineato l’importanza della pazienza: “Siamo stati bravi a gestire la partita…Una vittoria importantissima soprattutto per i tifosi che ci hanno spinto sempre.”

L’analisi di Conte a fine gara ha evidenziato proprio la mentalità dimostrata dalla sua squadra. “I ragazzi sono stati bravi ad avere pazienza e a perseverare nella fase offensiva mantenendo equilibrio,” ha dichiarato il tecnico.

Conte ha lodato la “ferocia” e l’atteggiamento da “squadra vera”, sottolineando la capacità di non perdere la testa e di attendere il momento giusto per attaccare.L’allenatore ha anche espresso la sua soddisfazione per il contributo di un giovane del vivaio, Ambrosino, a dimostrazione dell’importanza del gruppo.

Anche il portiere Alex Meret ha commentato il successo, definendolo un “segnale forte per il nostro campionato.” Ha aggiunto che il Napoli ha mostrato “l’atteggiamento di una grande squadra, con mentalità giusta e massima attenzione.” La vittoria sul Cagliari, dunque, non è solo un risultato, ma una dimostrazione di carattere e maturità che lancia un messaggio chiaro a tutto il campionato.

IL MORSO DELLA VESPA. Col Venezia finisce 0-0. Stankovic eroe per i lagunari

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La Juve Stabia non va oltre lo 0-0 contro il Venezia, in una partita che ha visto le vespe padroni del campo per quasi un’ora in superiorità numerica.Le ottime parate del portiere lagunare Filip Stankovic hanno spento le speranze dei gialloblù di portare a casa la prima vittoria stagionale.

Per la squadra di Ignazio Abate si tratta del secondo pareggio consecutivo dopo l’1-1 contro la Virtus Entella.L’episodio chiave del match è arrivato poco prima della fine del primo tempo, quando il Venezia è rimasto in dieci per l’espulsione dopo revisione al Var di Yeboah.

Nonostante l’uomo in più, la Juve Stabia non è riuscita a sfondare il “fortino” costruito da mister Giovanni Stroppa.Il Venezia, dal canto suo, ha giocato una partita difensiva molto ordinata, chiudendo ogni spazio e affidandosi alle contromosse del suo estremo difensore.


 

Un punto guadagnato, due punti persi

 

La superiorità numerica ha dato il via a un assedio della porta veneta, ma Stankovic ha risposto presente su ogni tentativo.

Il portiere ha compiuto almeno tre parate decisive che hanno negato il gol a Carissoni, Burnete e Piscopo, frustrando i tentativi dei padroni di casa.Nonostante l’impegno, la manovra offensiva della Juve Stabia, pur creando occasioni, è mancata di concretezza sotto porta.

Per il Venezia, questo è un punto preziosissimo.Arrivato dopo la vittoria nella prima giornata, il pareggio consolida la partenza positiva della squadra di Stroppa, che ha dimostrato di sapersi sacrificare e difendere con compattezza anche in condizioni di svantaggio numerico.

Per la Juve Stabia, invece, resta l’amaro in bocca per l’occasione sprecata.Dopo il pareggio all’esordio, anche la prima gara casalinga si chiude con un punto che, data la superiorità numerica, ha il sapore di un’occasione persa.

Gli uomini di Abate dovranno lavorare sulla finalizzazione per trasformare il buon gioco in risultati.

Napoli, Conte: “Orgoglioso dei ragazzi, fatta una grande partita”

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Il Napoli batte il Cagliari al 95′ grazie al gol di Anguissa e conquista la seconda vittoria su due in campionato.A Dazn, nel post partita, ha parlato l’allenatore azzurro Antonio Conte: “Quando ha segnato Anguissa ho subito pensato: ‘Finalmente!’.

La partita penso l’abbiate vista tutti: sono quei match che rischi anche di perdere perché ti fai perdere dall’aspetto emotivo e poi perdi la testa.Io ho detto ai ragazzi che, vista la prestazione, sarei stato felice anche di uno 0-0.

Stiamo crescendo a livello di mentalità e ci abbiamo creduto fino alla fine perché sentivamo che il risultato era ingiusto”.

“Lucca deve accelerare, bene Lang”

Su Lucca: “Lui è stato preso per crescere alle spalle di Lukaku.Ora che Romelu si è fatto male deve accelerare e capire come entrare nei meccanismi della squadra”.

Poi, sui nuovi: “Lang è entrato molto bene, mi è piaciuto molto.Ambrosino e Vergara saranno parte della rosa perché siamo un po’ corti a livello di vivaio.

Arriveranno altri giocatori: il nostro obiettivo è quello di completare la rosa per affrontare al meglio tutte le competizioni”.

Juve Stabia – Venezia (0-0): Le pagelle dei gialloblù

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Al termine di una partita intensa e a lungo dominata, la Juve Stabia raccoglie un punto che sta stretto contro un Venezia cinico e salvato solo da una prestazione monumentale del suo portiere.Le Vespe di mister Abate, superiori anche in parità numerica, non riescono a sfondare il muro eretto da Stankovic, vero protagonista di giornata.Un pareggio che lascia l’amaro in bocca per le occasioni create, ma che conferma la grande solidità di una squadra che ha saputo mettere sotto una delle corazzate del campionato.Ecco le pagelle dei gialloblù:

Confente 6: Una serata da spettatore non pagante.

L’unico brivido arriva sull’intervento che porta al cartellino rosso per Yeboah, un’azione poi annullata, dove si fa comunque trovare attento.Per il resto, ordinaria amministrazione.

Ruggero 6.5: Padrone della sua corsia.Non va mai in affanno, partecipa costantemente alla manovra e si propone con continuità anche in fase offensiva, dimostrando grande personalità.

Varnier 6.5: Un gigante al centro della difesa.Annulla completamente Adorante, leggendo ogni situazione con anticipo e mestiere, facilitato anche dall’inferiorità numerica avversaria.

Si impone come il vero regista arretrato delle Vespe, impostando l’azione con precisione.

Stabile 6: Partita sufficiente, macchiata da qualche disattenzione quando perde di vista Doimbia.Nel complesso, però, tiene botta con grinta e determinazione. (Dal 70′ Bellich 6: Il suo ingresso porta maggiore spinta e vivacità alla manovra offensiva rispetto al compagno).

Carissoni 6: Nel primo tempo si dedica a un attento lavoro di marcatura, pur peccando di precisione in qualche cross.Nella ripresa alza il baricentro e solo un intervento prodigioso di un grande Stankovic gli nega la gioia del gol. (Dal 70′ Piscopo 6.5: La panchina gli ha fatto bene.Entra con una carica travolgente, serve un assist perfetto a Burnete e impegna severamente Stankovic in due occasioni.

Impatto devastante).

Pierobon 7: Bentornato gladiatore.Corre e ringhia su ogni pallone per novanta minuti, recuperando una quantità industriale di palloni.La sua dinamicità e la sua foga agonistica sono semplicemente imprescindibili per l’equilibrio di questa squadra.

Leone 6.5: Il faro del centrocampo.Con la calma dei grandi giocatori, gestisce il gioco con una regia pulita, senza commettere il minimo errore.

Una sua giocata alla “Tomba” nel primo tempo fa esplodere il Menti.Qualità al potere.

Cacciamani 6.5: Il suo talento è cristallino.Le migliori azioni della prima frazione di gioco nascono dalle sue intuizioni e dai suoi piedi educati.Sfiora anche il gol con una velenosa conclusione dalla distanza. (Dal 80′ Mannini 6: Entra bene in partita, cercando di creare superiorità e di mettere palloni insidiosi in area.

Il suo continuo rientrare sul destro suggerisce che potrebbe essere ancora più letale se impiegato nel suo ruolo naturale).

Mosti 6: Un primo tempo di grande vivacità e aggressività.Nella ripresa, però, si spegne e scompare progressivamente dal gioco proprio quando la sua qualità sarebbe stata fondamentale per scardinare la difesa veneta.

Candellone 6: Come sempre, il suo contributo in termini di sacrificio e lavoro sporco è encomiabile.Si sbatte su tutto il fronte offensivo, ma ha poche opportunità concrete per lasciare il segno.

Burnete 6: Lavora egregiamente per la squadra, giocando di sponda e aprendo spazi.Ha sulla testa l’occasione più grande della partita, con un movimento da attaccante di razza, ma la sua incornata si stampa contro il muro invalicabile chiamato Stankovic. (Dal 80′ De Pieri s.v.).

All.

Abate 6.5: La sua Juve Stabia è una squadra con un’anima e un’identità precisa.Anche in 11 contro 11, le sue Vespe hanno giocato meglio di una corazzata come il Venezia.

Solo la giornata di grazia del portiere avversario, in formato Serie A, gli nega i tre punti che la sua squadra avrebbe ampiamente meritato per gioco e occasioni create.

Juve Stabia, Varnier analizza la sfida col Venezia: “Due punti persi, ma siamo un gruppo forte”

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Al termine di un’intensa sfida terminata in parità contro il Venezia, il difensore della Juve Stabia, Marco Varnier, si è presentato in sala stampa per analizzare la prestazione della squadra e il suo momento personale.Dalle sue parole emerge la consapevolezza di un gruppo solido e l’amarezza per un’occasione sfumata ma anche una grande fiducia per il futuro.

Uno degli aspetti più curiosi della serata è stato ritrovarsi di fronte un ex compagno, Andrea Adorante. “Vedere Andrea come avversario è stato strano”, ha ammesso Varnier. “In settimana ci siamo preparati bene, conoscendo quanto sia forte. È stata una battaglia leale; fortunatamente, conoscendolo bene, siamo riusciti a limitarlo”.L’analisi della partita è lucida e lascia un pizzico di rammarico per il risultato finale. “Siamo una squadra forte e ben amalgamata, al di là di chi ancora arriverà”, ha sottolineato il difensore. “Abbiamo fatto una bella gara; probabilmente, guardando alla prestazione eccezionale del portiere del Venezia, possiamo dire che sono due punti persi”.

Varnier ha poi espresso tutta la sua soddisfazione per la permanenza in maglia gialloblù, un segnale di stabilità importante per la sua carriera. “Sono contento di essere rimasto alla Juve Stabia.Non mi capitava da un po’ di rimanere nello stesso club.

Qui a Castellammare ho trovato continuità e ho fortemente voluto il rinnovo del contratto.Ora sto anche meglio rispetto alla parte finale della passata stagione e sento di poter fare ancora di più”.

Non è mancato un simpatico aneddoto sul suo nuovo numero di maglia, il 13: “Carissoni mi ha chiesto il 24 e gliel’ho ceduto volentieri.Ho dovuto supplicare Baldi (ride, ndr) perché mi desse il 13, il mio numero preferito”.

Infine, uno sguardo al gioco e al futuro.La prestazione di questa sera è vista come una conferma del buon lavoro svolto: “La gara si inserisce nella direzione già vista a Chiavari.

Ci fa ben sperare”.Varnier ha notato anche un’evoluzione tattica rispetto alla gestione Pagliuca: “Forse ora difendiamo più di squadra.

Personalmente mi adatto ovunque, ma mi piace molto stare al centro della difesa per comunicare con i compagni e leggere le traiettorie”.L’obiettivo è chiaro e la prossima sfida contro la Reggiana, dopo la sosta, è già nel mirino. “Sappiamo che la prima gara dopo una pausa non è mai facile.

Abbiamo una gran voglia di battere la Reggiana, che lo scorso anno ci ha sconfitto due volte.E poi vogliamo iniziare a vincere, basta con i pareggi”.

Un messaggio forte e chiaro: questa Juve Stabia ha fame di successi.

Juve Stabia – Venezia, Stroppa: “Punto con mentalità da Serie B. A Castellammare sarà dura per tutti”

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E’ un punto sofferto, voluto e, in fin dei conti, prezioso quello conquistato dal Venezia in casa della Juve Stabia.Giovanni Stroppa, allenatore del Venezia, analizza con lucidità il pareggio a reti bianche ottenuto sul difficile campo del “Romeo Menti” contro una Juve Stabia aggressiva e ben messa in campo da Ignazio Abate.Una partita inevitabilmente segnata dall’espulsione di Yeboah nel primo tempo, un episodio che ha costretto i lagunari a giocare in inferiorità numerica per gran parte del match.

“Avevo messo in guardia la squadra ieri”, ha esordito Stroppa in conferenza stampa. “È una partita condizionata sicuramente dall’espulsione di Yeboah.Poi alla fine la Juve Stabia ha spinto, è stato bravo Stankovic, ma questo risultato è figlio di quell’episodio”.

Il tecnico non cerca alibi e giudica con onestà l’intervento del suo giocatore: “L’espulsione per me è giusta, perché si paga la platealità più che l’intervento in sé.Peccato, perché giocare in 10 contro 11 per un’ora diventa difficile.La partita a livello strategico è cambiata completamente”.

“Complimenti alla Juve Stabia, qui faranno fatica tutti”

Stroppa non ha risparmiato elogi per gli avversari, riconoscendone il valore e l’adattamento perfetto al terreno di gioco. “Partita difficile su un campo difficilissimo, faccio i complimenti alla Juve Stabia che ha fatto una grande partita.Si vedeva che era più abituata di noi a praticare un certo tipo di calcio su questo campo. È impossibile giocare, ti aggrediscono, si allenano qui tutti i giorni.

Devi adattarti e fare un altro tipo di calcio.Se la Juve Stabia è questa, qua faranno fatica tutti”.L’analisi tattica del tecnico è chiara: il predominio territoriale delle Vespe è stato una conseguenza diretta delle condizioni. “Di solito le mie squadre hanno il predominio nel possesso, ma oggi è venuto meno fin da subito.Campo difficile, siamo stati aggrediti e poi l’espulsione ha condizionato il nostro modo di stare in campo”.

Inevitabilmente penalizzato è stato anche l’attacco, con Adorante costretto a un lavoro isolato. “Poteva fare meglio, ma è rimasto da solo, isolato e chiaramente penalizzato dall’espulsione”.

Stankovic “straordinario” e la mentalità da Serie B

Se il Venezia torna a casa con un punto, gran parte del merito va al suo portiere. “Stankovic è stato straordinario”, ha dichiarato Stroppa. “Gli ho fatto i complimenti, come a tutta la squadra. È in porta per parare e ha fatto tre interventi eccezionali”.Nonostante le difficoltà, il tecnico vede il bicchiere mezzo pieno e promuove l’atteggiamento del suo gruppo. “Non perdere a Castellammare è un risultato positivo.Ho un gruppo di ragazzi straordinari che sono già calati nella categoria e oggi ne è la dimostrazione.Portare a casa un risultato in inferiorità numerica per più di un’ora è mentalità da Serie B.

Se abbiamo questa mentalità, probabilmente ci potremo togliere qualche soddisfazione”.

Calciomercato

Infine, una domanda inevitabile sugli ultimi giorni di calciomercato: “Ho già parlato del calciomercato ieri, adesso vediamo che succede”, ha concluso laconico il tecnico, lasciando aperte tutte le porte in vista della chiusura delle trattative.https://youtu.be/d8wnVVhdxkY

Napoli, la decide Anguissa al 95′: 1-0 al Cagliari

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Con un gol di Anguissa al 95′, il Napoli batte il Cagliari per 1-0.Una vittoria tutt’altro che facile per gli azzurri, ma comunque fondamentale e arrivata (in un certo senso) anche meritatamente.Nel primo tempo è mancato lo squillo decisivo da parte del Napoli, che non è riuscito realmente a impensierire Caprile.Il Cagliari ha giocato un’ottima partita, riuscendo sempre a difendersi alla grande e a chiudere gli spazi nella zona centrale del campo (in cui spesso sia De Bruyne che Lucca erano praticamente soli).

Due su due per il Napoli

La partita non si sblocca, Conte le prova tutte e lancia anche il giovane Ambrosino al posto di Lucca (in attesa chiaramente dell’arrivo di Hojlund, che sarà a disposizione dopo la sosta per il campionato).

McTominay al 93′ ha la clamorosa occasione per sbloccarla, ma il suo tiro – in quello che è stato praticamente un rigore in movimento – è troppo debole e centrale, facile per Caprile.Passa un minuto e Politano (forse il vero migliore in campo escludendo Anguissa) mette in mezzo ancora per lo scozzese che con una pazza rovesciata non riesce a trovare la porta.Da lì nasce il calcio d’angolo e arriva il momento decisivo: palla bassa da sinistra di Buongiorno in area di rigore per l’arrivo di Anguissa che segna la rete che decide la partita.

Azzurri a punteggio pieno in classifica (due su due).Ora la sosta, poi la Fiorentina (sabato 13 settembre alle ore 20.45 al Franchi).

Juve Stabia – Venezia, Abate: Persi 2 punti. Prestazione da grande squadra ma dobbiamo essere più cattivi

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Un esordio casalingo che lascia ben sperare, ma con un pizzico di amaro in bocca.La Juve Stabia di Ignazio Abate inaugura il suo ritorno al Menti in Serie B con uno 0-0 contro il Venezia di Giovanni Stroppa, una delle corazzate del campionato.Al triplice fischio, il volto del tecnico gialloblù è un misto di soddisfazione per la prestazione e rammarico per un successo che, ai punti, sarebbe stato meritato.

“Questa sera abbiamo perso due punti”, esordisce senza mezzi termini Abate in conferenza stampa, una frase che racchiude tutta la sua filosofia. “Sono contento della prestazione ma anche un po’ arrabbiato per non aver portato a casa i 3 punti.I ragazzi meritavano la vittoria”.

Un primo tempo da padroni del campo

L’analisi del tecnico parte dalla superba prima frazione di gioco, in cui le Vespe hanno imbrigliato il più quotato avversario. “Mi porto a casa soprattutto il primo tempo.Vedendo il Venezia nelle partite precedenti, ha sempre messo in grande difficoltà gli avversari.Noi invece abbiamo fatto la partita, abbiamo cercato la verticalità, abbiamo tenuto palla.Abbiamo sofferto pochissimo.Nel secondo tempo la partita è stata più rischiosa,” continua Abate, “loro si sono chiusi e dovevamo stare attenti ai contropiedi.I ragazzi hanno tenuto bene il campo.E’ stato un monologo interrotto solo dalle parate di un portiere straordinario e da un pizzico di imprecisione.”.

Mentalità: la parola d’ordine

Il punto focale del pensiero di Abate è chiaro: per affrontare un campionato difficile come la Serie B, la tecnica non basta.Serve fame, cattiveria agonistica, una mentalità da battaglia. “Sapevo di venire a prendere una patata bollente, per il campionato fatto l’anno scorso, ma ho voluto correre il rischio per questa piazza.Dobbiamo essere assatanati per fare punti”.Un messaggio diretto alla squadra, un invito a non adagiarsi mai. “I ragazzi non devono accontentarsi mai, devono alzare il livello della mentalità.Se si vuole creare una mentalità forte, solo nella continuità di prestazione a livello mentale si può raggiungere il risultato.Abbiamo giocato contro una squadra che combatte per il primo posto e l’atteggiamento fa ben sperare, ma questa per me è la base”.

Fiducia nei giovani e attesa dal mercato

Nonostante la posta in palio, Abate non ha esitato a dare fiducia ai tanti giovani in rosa. “So di avere tanti limiti, ma non ho paura di mettere dentro i giovani.Ho massima fiducia in tutti.Alcuni sono alla prima esperienza lontano da casa, hanno bisogno di tempo e di accumulare conoscenza.L’umiltà sarà fondamentale”.Il tecnico si è detto soddisfatto anche dell’impatto dei subentrati “Sono felice dei cambi, sono entrati con l’atteggiamento giusto”, segno di un gruppo che si sta amalgamando.Ora, però, lo sguardo è rivolto agli ultimi giorni di mercato per completare la rosa. “Avere gli elementi che mancano prima dell’inizio del campionato era un’utopia in Italia,” ammette con realismo. “Mi aspetto che interveniamo a centrocampo con due elementi e altri due in attacco.Sappiamo cosa fare.La società ha già dato un segnale importante con Giorgini e Gabrielloni, dimostrando di voler inserire giocatori di spessore e di categoria, che alzeranno la concorrenza e aiuteranno i più giovani a crescere”.

Il “Menti”, un fortino da coltivare

Infine, una chiosa sul fattore campo, che si preannuncia decisivo. “Venire a giocare qui, sul sintetico, con il nostro pubblico così vicino, non sarà semplice per nessuno.Ci dispiace non aver regalato i 3 punti ai nostri tifosi, perché se li meritavano.Ma i ragazzi non devono perdere la convinzione di poter fare bene, soprattutto dopo una prestazione del genere”.La Juve Stabia riparte da una certezza: il gioco c’è, l’atteggiamento pure.Con la mentalità “assatanata” chiesta da Abate e i giusti innesti dal mercato, sognare non è proibito

 

Juve Stabia – Venezia: Finale (0-0)

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Buonasera a tutti i tifosi e appassionati di calcio e benvenuti alla diretta testuale di Juve Stabia-Venezia, match valido per la seconda giornata del campionato di Serie B. È una serata di prime volte allo Stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia, che alle ore 19:00 vedrà l’esordio casalingo della Juve Stabia guidata dal nuovo tecnico Ignazio Abate.I padroni di casa, reduci dal buon pareggio esterno per 1-1 contro la Virtus Entella (rete di Candellone), cercano la prima vittoria stagionale di fronte al proprio pubblico.La missione, però, si preannuncia tutt’altro che semplice.  L’infermeria delle Vespe è infatti particolarmente affollata: mister Abate dovrà fare a meno di pedine importanti come Maistro, Morachioli e D’Amore, ma soprattutto del centrocampista Battistella, vittima di una lesione al legamento crociato che lo terrà lontano dai campi per circa sei mesi.Non sarà della partita neanche l’ultimo arrivato, il difensore Andrea Giorgini, tesserato solo ieri.Il modulo scelto da Abate dovrebbe essere il 3-4-2-1.Di fronte ci sarà il Venezia di Giovanni Stroppa, reduce dalla convincente vittoria casalinga per 2-1 contro il Bari di Fabio Caserta, un esordio che ha messo in mostra l’ottima qualità di gioco dei lagunari.Il tecnico dei veneti si presenta al Menti come una vera e propria “bestia nera” per la Juve Stabia, un motivo in più per i gialloblù per cercare l’impresa.Tra i pericoli maggiori, i tifosi di casa riconosceranno un volto amico, quello dell’ex bomber Andrea Adorante, passato proprio al Venezia in questa sessione di mercato.Entrambe le squadre attendono ancora rinforzi dal calciomercato, con mister Stroppa che ha alzato la voce dopo le recenti partenze eccellenti di Oristanio e Nicolussi Caviglia.L’allenatore ospite dovrebbe schierare i suoi con un solido 3-5-2.Si preannuncia una sfida intensa e ricca di spunti, tra una neopromossa ambiziosa ma in emergenza e una delle corazzate del campionato, desiderosa di confermare il proprio status.

IL TABELLINO UFFICIALE

Juve Stabia (3-4-1-2): Confente; Ruggero, Varnier, Stabile (70′ Varnier); Carissoni (70′ Piscopo), Leone, Pierobon, Cacciamani (77′ Mannini); Mosti; Candellone, Burnete (77′ De Pieri)

A disposizione: Signorini, Boer, Reale, Buglio, Baldi, De Pieri, Mannini

Allenatore: Ignazio Abate

Venezia (3-5-2): Stankovic; Schingtienne, Korac, Franjic (85′ Sebastiao); Hainaut (85′ Petrelli), Busio, Duncan (76′ Lella), Doumbia, Bjarkason (76′ Venturi); Yeboah, Adorante (60′ Marin)

A disposizione: Plizzari, Grandi, Fila, Sebastiao, Compagnon, Sidibè, Munoz

Allenatore: Giovanni Stroppa

Direttore di gara: Signor Daniele Perenzoni della sezione AIA di Rovereto

Primo Assistente: Signor Filippo Bercigli della sezione AIA di Firenze

Secondo Assistente: Signor Gianluca Grasso della sezione AIA di Ariano Irpino

IV° ufficiale: Signor Andrea Colombo della sezione AIA di Como

VAR: Signor Antonio Giua della sezione AIA di Olbia

AVAR: Signor Marco Piccinini della sezione AIA di Forlì

Marcatori:

Angoli: 6 – 1

Ammoniti: 16′ Burnete 46′ Doumbia 75′ Cacciamani

Espulsi: 38′ Yeboah

Recupero: 2 min pt – 6 min st

Note: Terreno sintetico in buone condizione.Temperature mite con cielo coperto

Totale Spettatori: 3943 di cui 137 ospiti per un incasso di Euro 59.102,32
Abbonati 1836 per un rateo gara di 24.032,32

PRIMO TEMPO

Al 10′ ci prova la Juve Stabia: Cacciamani riceve palla e si invola verso l’area avversaria, al limite dell’area di rigore serve Mosti dall’altra parte che calcia a rete senza inquadrare lo specchio della porta

Al 16′ Ammonito Burnete per un contatto ruvido su un calciatore avversario

Al 20′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo per la Juve Stabia la palla arriva a Mosti che calcia forte e teso da fuori area trovando la respinta della difesa del Venezia su cui c’è un controllo veloce al VAR per la verifica di un tocco di mano

Al 29′ Episodio dubbio della partita: Lancio lungo di Burnete per Candellone che si invola verso la porta Stankovic lo atterra e l’arbitro prima ammonisce il portiere avversario e poi annulla tutto per fuorigioco

Al 32′ Varnier esce palla al piede dalla difesa e serve Cacciamani sulla sinistra che scende sul fondo e mette un cross in mezzo con la difesa del Venezia che si rifugia in angolo con qualche apprensione

Al 37′ Venezia pericolosissimo con Adorante che serve di tacco Yeboah che si invola verso Confente che è strepitoso a chiudergli lo specchio della porta senza commettere fallo

Al 38′ espulso Yeboah per una gomitata a centrocampo a Stabile dopo il richiamo al VAR.Condotta violenta con 2 presumibili giornate di squalifica

Il direttore di gara concede 2 minuti di recupero

Al 46′ Ammonito Doumbia per fallo su Varnier che gli aveva soffiato la palla

Il primo tempo termina in parità con il punteggio di 0-0 e con gli ospiti sotto di un uomo per l’espulsione di Yeboah

SECONDO TEMPO

Al 60′ il Venezia sostituisce Adorante con Marin

Al 64′ Juve Stabia vicinissima al vantaggio: Cross dalla sinistra di Cacciamani a centro area la difesa del Venezia respinge ma la palla arriva sui piedi di Carissoni che calcia a volo trovando la respinta di Stankovic

Al 66′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva a Cacciamani che di prima intenzione calcia sul secondo palo con la palla che esce fuori di un soffio

Al 70′ la Juve Stabia esce: Stabile con Bellich e Carissoni con Piscopo

Al 72′ Piscopo scende sulla fascia e serve Burnete che di prima intenzione calcia a rete trovando la strepitosa risposta di Stankovic

Al 75′ Ammonito Cacciami

Al 76′ Il Venezia sostituisce Bjarkason con Venturi e Duncan con Lella

Al 77′ La Juve Stabia sostituisce Cacciamani con Mannini e Burnete con De Pieri

Al 82′ Altra occasione per la Juve Stabia: Cross dalla sinistra di Mannini per Piscopo che sul secondo palo di testa indirizza in porta trovando ancora Stankovic

Al 85′ Il Venezia sostituisce Franjic con Sebastiao e Hainaut con Pietrelli

Al 89′ Altra occasione della Juve Stabia: Lancio lungo di Leone per Piscopo che di testa indirizza verso la porta ma c’è sempre Stankovic a negargli la gioia della rete

Il direttore di gara concede 6 minuti di recupero

La gara termina 0-0 con le Vespe che guadagnano un altro punto ma non riescono a sfruttare l’opportunità di aver giocato per gran parte della gara in superiorità numerica.Il miglior in campo per gli ospiti è stato sicuramente il portiere Stankovic che ha negato la gioia del gol ai padroni di casa in più di un occasione.

Ora ci saranno due settimane (sosta per le nazionali) per preparare la prossima gara, sempre in casa, contro la Reggiana.

Juve Stabia – Venezia: La presentazione del match con le probabili formazioni

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Il Romeo Menti si prepara a una serata di grande calcio e passione, pronto a riabbracciare le sue Vespe per l’esordio casalingo.La Juve Stabia di mister Ignazio Abate, reduce dal pareggio esterno contro la Virtus Entella, si prepara ad affrontare un banco di prova durissimo: il Venezia di Giovanni Stroppa, una vera e propria “bestia nera” per i colori gialloblù.

Il fischio d’inizio è fissato per le 19:00.

Incognite e certezze in casa Juve Stabia

Non sarà una partita semplice per le Vespe, che dovranno fare i conti con diverse assenze pesanti.L’infortunio di Battistella, con la lesione al crociato che lo terrà fuori per sei mesi, è una perdita enorme a centrocampo.

A ciò si aggiungono le indisponibilità di Maistro, Morachioli e D’Amore, che riducono le opzioni offensive a disposizione di Abate.Nonostante le difficoltà, l’allenatore punta sul modulo 3-4-2-1, affidandosi a una solida fase difensiva e alle incursioni dei trequartisti.

Un’importante novità arriva dal mercato: il neo-acquisto Andrea Giorgini, anche se non sarà disponibile per la partita di oggi, promette di rinforzare ulteriormente il reparto arretrato.

Il Venezia a caccia di conferme e l’ex Adorante

Dall’altra parte del campo, il Venezia arriva a Castellammare di Stabia con il morale alto dopo l’ottima vittoria casalinga contro il Bari di Fabio Caserta.La squadra di mister Stroppa ha mostrato qualità di gioco e cinismo, elementi che la candidano fin da subito per i piani alti della classifica.

Un altro motivo di interesse è il ritorno al Menti di un volto noto e temuto: Andrea Adorante, l’ex bomber gialloblù, pronto a fare la voce grossa contro la sua vecchia squadra.Nonostante la forza mostrata sul campo, il Venezia ha le sue incertezze, dettate soprattutto da un mercato ancora in evoluzione e dalle recenti e inaspettate partenze di Oristanio e Nicolussi Caviglia.

Mister Stroppa ha già fatto capire che si aspetta altri rinforzi per completare la rosa.Il suo Venezia scenderà in campo con un 3-5-2, una formazione solida e orientata all’attacco.

La parola al campo: un incrocio tra passato e futuro

Juve Stabia-Venezia non è solo una partita: è un incrocio tra un passato difficile e un futuro da costruire.

Per i padroni di casa sarà l’occasione per dimostrare la propria forza e superare le difficoltà, mentre per il Venezia un’ulteriore conferma delle proprie ambizioni.Una cosa è certa: il Menti sarà un fattore decisivo.

Il calore del pubblico, la passione dei tifosi e la voglia di rivalsa della Juve Stabia promettono di rendere questa serata un vero spettacolo.

L’arbitro di Juve Stabia – Venezia

Sarà il sig.Daniele Perenzoni della sezione AIA di Rovereto a dirigere il match Juve Stabia – Venezia valevole per la 2^ giornata di andata del Campionato Serie BKT 2025 – 2026, in programma sabato 30 agosto 2025 allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia con inizio alle ore 19.

Lo scorso anno ha diretto Juve Stabia – Cittadella finita con la sconfitta delle Vespe e con il Direttore di Gara che ha sorvolato su due tocchi di mano in area da parte dei difensori veneti, apparsi ai più, entrambi da sanzionare con la massima punizione.Il sig.

Perenzoni sarà coadiuvato dal sig.Filippo Bercigli della sezione AIA di Firenze e dal sig.

Gianluca Grasso della sezione AIA di Ariano Irpino, il IV° ufficiale sarà il sig.Andrea Colombo della sezione AIA di Como, al VAR ci sarà il sig.

Antonio Giua della sezione AIA di Olbia, all’AVAR ci sarà il sig.Marco Piccinini della sezione AIA di Forlì.

Le probabili formazioni di Juve Stabia-Venezia.

JUVE STABIA (3-4-2-1): Confente; Ruggero, Varnier, Bellich; Carissoni, Leone, Pierobon, Mannini; De Pieri, Piscopo; Candellone

Allenatore: Ignazio Abate

VENEZIA (3-5-2): Stankovic; Schingtienne, Korac, Franjic; Hainaut, Doumbia, Duncan, Busio, Bjarkason; Yeboah, Adorante

Allenatore: Giovanni Stroppa

Stroppa avverte il Venezia: “Vietato abbassare la guardia, la Juve Stabia non perdona”

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Alla vigilia dell’impegnativa contro la Juve Stabia, il tecnico del Venezia Giovanni Stroppa ha incontrato la stampa per analizzare il momento della sua squadra.Pur partendo dal clima positivo generato dall’ultima vittoria, l’allenatore ha subito messo in chiaro la necessità di non abbassare la guardia e di trasformare l’esperienza recente in un’opportunità di crescita.

L’avversario e le insidie della partita

Riguardo agli avversari, Stroppa ha descritto la Juve Stabia come una formazione che ha conservato la sua identità di gioco vivace e propositiva nonostante il cambio in panchina. “Hanno mantenuto i loro principi, è una squadra energica e di valore,” ha spiegato, sottolineando come il percorso nei playoff della scorsa stagione sia una prova della loro forza.

Il tecnico ha inoltre evidenziato il “fattore campo” come un elemento cruciale: l’entusiasmo dello stadio di Castellammare di Stabia richiederà al suo Venezia un livello di attenzione e determinazione ancora più elevato.

Lezioni da imparare e gestione della partita

L’analisi si è poi spostata sulla prestazione contro il Bari, definita “assolutamente positiva” ma non priva di difetti.Stroppa ha insistito sulla necessità di eliminare le pause e di migliorare la gestione del possesso palla, specialmente nei minuti finali e in fase di controllo del match. “Dobbiamo essere più dominanti e far correre a vuoto gli avversari, invece abbiamo concesso ripartenze in modo ingenuo,” ha affermato.

Tuttavia, ha voluto bilanciare il giudizio, ricordando le numerose occasioni da gol create dai suoi uomini: “Sulla bilancia, pesano molto di più gli aspetti positivi di quelli negativi”.

Lo sfogo sul calciomercato

Il discorso si è infiammato quando è stato toccato il tema del mercato, con particolare riferimento alle recenti partenze di Oristanio e Nicolussi Caviglia, avvenute dopo una scadenza interna precedentemente concordata.Stroppa ha manifestato una chiara irritazione: “Mi infastidisce molto.

Al di là dei rapporti professionali, ci sono di mezzo le persone e la programmazione.Trovarsi all’improvviso senza un giocatore su cui contavi crea un disagio enorme”.

Allineandosi al pensiero del collega Vincenzo Italiano, ha definito “una follia” giocare con la sessione di mercato ancora aperta, un fattore che destabilizza la preparazione e la costruzione della squadra. “Noi possiamo darci delle scadenze, ma poi serve l’atteggiamento di chi vuole restare.Fortunatamente, abbiamo le alternative pronte: nessuno è indispensabile e chi parte verrà sostituito”.

Valutazioni sui singoli e aggiornamenti dall’infermeria

Non sono mancati elogi per i giocatori a disposizione.

In particolare, per Bjarkason, Stroppa ha speso parole importanti, definendolo un calciatore di grande intelligenza tattica, fisicamente brillante e capace di ricoprire con efficacia molteplici ruoli offensivi. “È un giocatore che stimo da tempo, si è presentato in forma smagliante e per noi è davvero prezioso”.Un discorso simile è stato fatto per Compagnon, visto come un elemento di grande qualità tecnica e dinamismo, in grado di ritagliarsi uno spazio importante.

Per quanto riguarda la difesa, è stata menzionata la crescita di Venturi e la sua versatilità.Infine, alcuni aggiornamenti sulle condizioni fisiche: Sidibé è ancora indietro di condizione ma sarà comunque convocato, mentre Haps necessita ancora di qualche giorno e rientrerà dopo la sosta, periodo in cui si spera di recuperare anche i giocatori assenti da più tempo.

Da Virtuale a Reale: Come i Cambiamenti nel Gioco Globale Influenzano il Mercato Turistico di Monaco

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Negli ultimi due decenni, l’industria del gioco ha subito una trasformazione che pochi avrebbero potuto prevedere.Un tempo dominata da luoghi scintillanti come Las Vegas, Macao e Monte Carlo, la scena globale è ora condivisa con piattaforme digitali che portano il brivido del gioco nel comfort di casa.Questo cambiamento ha costretto le destinazioni storicamente legate al turismo del gioco a ripensare le loro strategie, man mano che la concorrenza digitale si fa più forte.Monte Carlo, con la sua eredità di eleganza ed esclusività, si trova a un bivio: come mantenere il suo fascino in un mondo in cui il lusso è sempre più ridefinito online.

L’Ascesa del Gioco Online e le Nuove Scelte dei Giocatori

Una delle maggiori sfide per i tradizionali centri del gioco è l’ascesa dei casinò online.

I giocatori italiani, per esempio, si rivolgono sempre più a piattaforme internazionali come i casinò senza autoesclusione AAMS, che offrono una selezione di giochi più ampia e meno restrizioni rispetto ai siti locali regolamentati.Queste piattaforme attraggono gli utenti con la loro convenienza, accessibilità e spesso con strutture di bonus generose.

Per molti, il fascino sta nel poter giocare istantaneamente senza viaggiare all’estero.Questa tendenza solleva domande per Monaco: come può una destinazione che si è a lungo basata sull’esclusività e sull’atmosfera competere con un’alternativa digitale che dà priorità alla velocità e all’accessibilità?

Las Vegas: La Potenza dell’Intrattenimento

Las Vegas è stata tra le prime a riconoscere che il solo gioco non sarebbe stato sufficiente a sostenere la sua economia turistica.

La città si è reinventata come una capitale dell’intrattenimento, combinando spettacoli, ristoranti e vita notturna con i suoi casinò.Oggi, molti visitatori volano in Nevada non solo per giocare, ma per l’esperienza di uno spettacolo culturale.

Il successo di questo approccio risiede nella sua diversificazione: Las Vegas offre un ecosistema di attrazioni che le piattaforme digitali non possono facilmente replicare.Questo modello fornisce utili spunti per Monte Carlo, anche se la scala più intima di Monaco richiede una risposta su misura.

Macao: Tra Tradizione e Tecnologia

Macao ha affrontato pressioni simili e ha cercato di adattarsi investendo massicciamente in resort integrati.

Oltre al gioco, la città ora mette in risalto lo shopping, la cucina e gli eventi culturali per attrarre visitatori.Tuttavia, l’accessibilità del gioco online minaccia anche i mercati dove i casinò fisici un tempo detenevano un dominio incontrastato.Macao dimostra che, sebbene il gioco rimanga centrale, non può esistere in isolamento.La lezione per Monte Carlo è chiara: il modello tradizionale del casinò deve essere completato da esperienze che celebrino la raffinatezza e il prestigio della città, garantendo che i visitatori vedano ancora un valore nel viaggiare per un’atmosfera unica.

Il Prestigio Storico di Monte Carlo

Pochi luoghi possiedono il fascino di Monte Carlo.

Il nome stesso evoca immagini della Belle Époque, di grandi serate e di un’atmosfera di raffinatezza che nessuna piattaforma digitale può emulare.Per gli italiani, la vicinanza di Monaco la rende una destinazione comoda ma esotica, un breve viaggio che li trasporta in un altro mondo.

La sfida sta nel preservare quest’aura di esclusività di fronte alle alternative online.Mentre il mondo digitale offre gratificazione istantanea, Monte Carlo offre un tangibile senso di glamour, di patrimonio e di arte.

Il compito della città è garantire che questa differenza rimanga visibile e rilevante.

I Visitatori Italiani e le Loro Aspettative

I turisti italiani rappresentano una parte significativa dei visitatori di Monaco, attratti non solo dal gioco ma anche dallo stile di vita.La ristorazione di alta qualità, lo yachting e gli eventi culturali come il Gran Premio o il Balletto di Monte Carlo aumentano l’attrattiva.

Tuttavia, con le piattaforme digitali che offrono il gioco senza la necessità di viaggiare, la proposta di valore cambia.Gli italiani che un tempo avrebbero visitato la città principalmente per il casinò potrebbero ora confrontare costi e convenienza.Questo rende essenziale per Monte Carlo commercializzare il suo gioco come parte di un più ampio percorso di lusso, che integra gastronomia, arte ed esperienze che una piattaforma online non può offrire.

La Tecnologia come Potenziamento, non come Minaccia

Mentre i casinò online rappresentano una concorrenza, la tecnologia può anche servire come alleata.Monte Carlo ha l’opportunità di fondere tradizione e innovazione, offrendo esperienze ibride che coinvolgono i visitatori esperti di tecnologia senza perdere l’esclusività.

Tour virtuali, anteprime di gioco interattive o programmi fedeltà digitali potrebbero fungere da punti di ingresso, invogliando i viaggiatori a vivere l’esperienza reale di persona.Abbracciando gli strumenti digitali come un complemento piuttosto che un avversario, Monte Carlo può trasformare il cambiamento globale in una nuova opportunità per affascinare le generazioni più giovani che apprezzano sia la convenienza digitale che il lusso fisico.

Il Potere della Programmazione Culturale

A differenza delle destinazioni puramente dedicate al gioco, Monaco ha una profondità culturale che non può essere replicata dalle piattaforme online. L’Opera di Monte Carlo, mostre di livello mondiale e festival stagionali contribuiscono tutti a creare un’atmosfera di ricchezza.

Ponendo maggiore enfasi sul turismo culturale, Monaco può attrarre visitatori che cercano un’esperienza olistica.Gli italiani, con il loro apprezzamento per l’arte e la musica, potrebbero trovare questa combinazione particolarmente allettante.

In questo modo, il gioco diventa parte di un più ampio arazzo di esperienze, rafforzando l’immagine della città come un centro di raffinatezza piuttosto che come una semplice destinazione di casinò.

L’Ospitalità di Lusso come Fattore Differenziante

Un’altra area in cui Monte Carlo ha un vantaggio è il suo settore dell’ospitalità.L’Hôtel de Paris e altri stabilimenti iconici offrono livelli di servizio che rimangono ineguagliabili dagli spazi digitali.

Per gli italiani, la possibilità di gustare una cena con stelle Michelin con vista sul Mediterraneo è un lusso che nessun casinò online può eguagliare.Rafforzando la sua immagine come destinazione in cui ogni aspetto del soggiorno è curato e memorabile, Monaco si posiziona come più di un semplice luogo per giocare: diventa un palcoscenico per vivere bene, con il gioco come un elemento di una narrazione più ampia.

Strategia Turistica nell’Era Digitale

Per rimanere competitiva, Monte Carlo deve continuare a perfezionare la sua strategia turistica, garantendo che il gioco sia inquadrato in un contesto più ampio di lusso e cultura.

Collaborazioni con agenzie di viaggio italiane, promozioni culinarie e pacchetti di eventi esclusivi potrebbero attrarre i visitatori che devono decidere tra rimanere a casa con una piattaforma online o viaggiare a Monaco.Mettendo in evidenza i suoi punti di forza unici – vicinanza, atmosfera, patrimonio – Monaco si differenzia in un panorama sempre più digitale.L’obiettivo non è competere direttamente con i casinò online, ma ricordare ai visitatori che Monte Carlo offre qualcosa che il mondo virtuale non potrà mai dare: presenza, eleganza e senso di appartenenza.

Un Futuro Costruito sull’Identità

Con l’evoluzione del panorama del gioco, le destinazioni devono fare affidamento sulla loro identità unica per sopravvivere e prosperare.Las Vegas si basa sull’intrattenimento, Macao sulla scala, ma Monte Carlo ha un fascino senza tempo radicato nell’eleganza e nell’esclusività.

Per gli italiani, il fascino di Monaco risiede non solo nel gioco, ma nell’entrare in un mondo di raffinatezza appena oltre i loro confini.In questo senso, il cambiamento digitale non diminuisce il potenziale di Monte Carlo, ma ne chiarisce la missione.

Raddoppiando l’impegno su cultura, ospitalità e prestigio, Monaco può continuare a brillare come un faro del turismo di lusso, anche in un’era virtuale.

Juve Stabia, UFFICIALE: Giorgini giovane talento dal Südtirol è un altro tassello per la difesa

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Come vi avevamo anticipato nella giornata di ieri, la Juve Stabia 1907 ha ufficializzato un importante colpo in difesa, assicurandosi le prestazioni sportive di Andrea Giorgini.Il club gialloblù ha comunicato di aver raggiunto un accordo con il Südtirol per il trasferimento del giovane e promettente difensore.

La formula è quella del prestito temporaneo con obbligo di riscatto che scatterà al verificarsi di determinate condizioni.Un’operazione che testimonia la volontà della dirigenza di investire su profili di prospettiva e già rodati per il campionato cadetto.

Giorgini ha firmato un contratto che lo legherà alle Vespe fino al 30 giugno 2026, proiettandosi così nel futuro del club.

Un profilo di qualità per la difesa di Abate

Nato a Fano il 22 aprile 2002, Giorgini è un difensore moderno, cresciuto nel settore giovanile della squadra della sua città.Proprio con il Fano ha mosso i primi passi nel calcio professionistico nella stagione 2019/20.

La sua carriera ha poi spiccato il volo con il trasferimento al Latina nel 2020, dove in tre stagioni si è imposto come un elemento cardine della difesa, collezionando ben 88 presenze, impreziosite da 3 gol e 6 assist.Il salto di qualità definitivo è arrivato con il passaggio al Südtirol, club con cui ha debuttato e giocato stabilmente in Serie BKT.

Nelle ultime due stagioni in Alto Adige, ha totalizzato 66 presenze tra campionato e Coppa Italia Frecciarossa, segnando 2 reti e fornendo 2 assist, dimostrando grande affidabilità e costanza di rendimento.

Le prime parole da Gialloblù

Visibilmente soddisfatto, Andrea Giorgini ha rilasciato le sue prime dichiarazioni ufficiali dopo la firma, esprimendo tutto il suo entusiasmo per la nuova avventura:

“Sono davvero entusiasta di poter difendere i colori della Juve Stabia.Ringrazio il direttore sportivo Lovisa e mister Abate per la grande fiducia che hanno riposto in me.

Non vedo l’ora di scendere in campo e aiutare i miei compagni di squadra a raggiungere nuovi traguardi ambiziosi.

Arrivo in un gruppo che nelle ultime due stagioni ha prima dominato in serie C e poi ha vissuto un campionato da protagonista in serie B fino alla semifinale playoff.

Sono sicuro che il calore e l’entusiasmo della gente di Castellammare mi daranno ancora più spinta per dare tutto me stesso e poter mettere al servizio della squadra le mie caratteristiche.

Prometto grinta, tenacia, passione e tanta determinazione per portare sempre più in alto questa società e far felice un pubblico straordinario che ho ammirato da avversario e che ora sono onorato di rappresentare.

Forza Vespe!”

Un innesto di spessore per la retroguardia della Juve Stabia, che si assicura un difensore giovane ma già con una notevole esperienza nel campionato di Serie B, pronto a lottare per la maglia gialloblù.

Juve Stabia, i 20 convocati di Mister Ignazio Abate per la sfida al Menti con il Venezia

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Vigilia di campionato in casa Juve Stabia.Sabato 30 agosto 2025, alle ore 19:00, le Vespe affronteranno il Venezia tra le mura amiche dello stadio “Romeo Menti” per la seconda giornata del campionato di Serie BKT.

Il tecnico Ignazio Abate, al termine della seduta di allenamento odierna, ha diramato la lista dei 20 calciatori che prenderanno parte alla sfida contro i lagunari.Dopo il pareggio esterno per 1-1 ottenuto nella gara d’esordio, la formazione gialloblù è a caccia della prima vittoria stagionale davanti al proprio pubblico.

Una sfida che si preannuncia impegnativa contro un Venezia che ha iniziato il campionato con il piede giusto, conquistando i tre punti.Mister Abate dovrà fare a meno di pedine importanti come Battistella, D’Amore, Louati e Maistro, tutti indisponibili.

Non figura nell’elenco dei convocati neanche Morachioli, per scelta tecnica.L’allenatore stabiese ha chiesto ai suoi una prova di carattere e determinazione, sottolineando l’importanza di un approccio aggressivo fin dai primi minuti per mettere in difficoltà una squadra organizzata e di qualità come quella veneta.

Di seguito, la lista completa dei convocati della S.S.Juve Stabia 1907:

Portieri:

  • 1 Confente
  • 16 Signorini
  • 23 Boer

Difensori:

  • 3 Reale
  • 4 Ruggero
  • 6 Bellich
  • 13 Varnier
  • 15 Baldi
  • 19 Stabile
  • 24 Carissoni
  • 76 Mannini

Centrocampisti:

  • 8 Buglio
  • 10 Pierobon
  • 55 Leone
  • 77 Cacciamani
  • 98 Mosti

Attaccanti:

  • 7 Burnete
  • 11 Piscopo
  • 21 De Pieri
  • 27 Candellone

La squadra si radunerà domani mattina per la consueta seduta di rifinitura prima del match, con la speranza di regalare ai propri tifosi una serata di grande calcio e, soprattutto, una vittoria.

Juve Stabia, campagna abbonamenti: Ultima chiamata per i tifosi giallobù, ad oggi superata quota 1700 tessere

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Ultime ore a disposizione dei tifosi della Juve Stabia per assicurarsi un posto al fianco delle Vespe per la prossima stagione. La campagna abbonamenti, denominata “Dove ti potrò Baciare”, chiuderà i battenti domani, sabato 30 agosto 2025 alle ore 17:00.Ad oggi, la risposta della tifoseria è stata calorosa, con oltre 1700 tessere sottoscritte.

Un numero che testimonia l’entusiasmo e l’affetto che circonda la squadra, pronta a vivere un’altra annata da protagonista.Tuttavia, il traguardo da raggiungere è ancora a qualche centinaio di metri di distanza.

Lo scorso anno, infatti, furono staccate ben 2029 tessere, un dato che la società spera di poter quantomeno eguagliare per garantire alla squadra il giusto sostegno dagli spalti del Romeo Menti.La campagna, entrata ormai nella sua fase finale, ha visto i tifosi recarsi presso i punti vendita autorizzati per non far mancare il proprio apporto.

L’invito, ora più che mai, è a stringersi attorno ai colori gialloblù in queste ultime ore disponibili.Ogni abbonamento sottoscritto rappresenta non solo un atto di fede verso la squadra, ma anche un contributo concreto al progetto sportivo del club.

Per chi non avesse ancora provveduto, sarà possibile acquistare il proprio abbonamento presso lo store ufficiale della Juve Stabia (per il pagamento anche rateale) e gli altri punti vendita autorizzati fino alla scadenza di domani pomeriggio.Un’ultima occasione per dimostrare, ancora una volta, che il cuore pulsante della Juve Stabia è la sua gente.

Juve Stabia, Abate: Con il Venezia ci vuole il coltello tra i denti per far girare l’episodio a nostro favore

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Alla vigilia dell’atteso esordio casalingo nel campionato di Serie BKT, il tecnico della Juve Stabia, Ignazio Abate, ha incontrato la stampa per presentare la sfida contro il Venezia.Le sue parole, cariche di determinazione e realismo, tracciano la rotta per una squadra che vuole conquistare la salvezza con grinta e il sostegno del proprio pubblico.

“Non vediamo l’ora dell’esordio casalingo, abbiamo bisogno della nostra gente per raggiungere l’obiettivo finale,” ha esordito Abate, sottolineando fin da subito il legame indissolubile tra la squadra e i suoi tifosi.L’appello è chiaro: il Romeo Menti dovrà essere una fortezza inespugnabile, spinta dal calore del popolo stabiese.Per affrontare un campionato lungo e competitivo come la Serie B, l’atteggiamento sarà fondamentale: “Dovremo avere il coltello tra i denti per conquistare punti”.

L’avversario di turno è di prim’ordine. “Il Venezia è una squadra costruita per i primi posti, allenata da un mister che conosco bene,” ha analizzato il tecnico. “Mi aspetto una squadra molto aggressiva.Noi dovremo pensare a correre tanto e a gestire il possesso nei migliori dei modi.” La ricetta è umiltà, corsa e intelligenza tattica, cercando di capitalizzare ogni occasione: “Nel calcio non c’è nulla di scontato, bisogna andare alla ricerca dell’episodio.”

Dal punto di vista della rosa, arrivano notizie confortanti sul fronte difensivo con il pieno recupero di Marco Varnier, che “si è allenato tutta la settimana con la squadra”.Anche Pierobon sta superando il fastidio che lo aveva limitato e “sta tornando a pieno regime”.A complicare i piani è invece l’infortunio di Tommaso Battistella, ma la società è vigile: “Il direttore è molto vigile sul mercato,” ha assicurato Abate, che ha poi glissato sulle trattative: “Non mi piace parlare di mercato, la nostra situazione è chiara.

Sapevamo che si sarebbe sbloccato negli ultimi giorni.Sono tranquillissimo e siamo concentrati solo sulla partita.”

Infine, una riflessione sulla prestazione di Chiavari e sulla mentalità da adottare per il futuro: “Dobbiamo essere meno passivi, indipendentemente dal modulo dovremmo lottare e crescere per creare la nostra identità.”

Il mister si fida del suo gruppo: “Ho dei ragazzi seri e responsabili che hanno a cuore le sorti del club” e avverte che nulla può essere dato per scontato: “Noi dovremmo lottare per arrivare al nostro obiettivo.Lo scorso campionato rose con monte ingaggi elevati hanno avuto difficoltà.”

Un monito per ricordare a tutti che in Serie B, più dei nomi, contano il cuore e la fame di risultati.