Raffaele Auriemma, giornalista, è intervenuto ai microfoni di ‘Si Gonfia la Rete’ su Radio Marte. Auriemma ha parlato del possibile approdo di Allan a Parigi. Questo è quanto evidenziato:
”Mi sono arrivate voci secondo cui Allan durante una cena avrebbe confidato ad alcuni conoscenti che è molto probabile che vada via entro la fine del meracto di gennaio. E’ una notizia che non commento perché non ho conferme, ma la sensazione è che l’emiro Al-Khelaifi nella prossima settimana possa sferrare l’assalto decisivo al brasiliano”.
Napoli, minori a rischio affidati a Onlus gestite da camorristi, la denuncia: “Nuova linfa dei clan”
Questa mattina, un articolo de ilMattino ha svelato i legami sospetti tra la Camorra e alcune Onlus che accolgono minori a rischio di Napoli e provincia. Le associazioni in questione sarebbero gestite da parenti o prestanome di esponenti dei clan che potrebbero utilizzare le strutture per reclutare nuove leve.
Su questo rischio si è espresso il consigliere Regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli:“La linfa della camorra sono le giovani leve. Rappresentano la manovalanza e sono incoscienti abbastanza da essere pronti a tutto, per assecondare l’aspirazione di scalare le gerarchie dei clan”. “Un giro di soldi da gestire e tanti ragazzini da plasmare. Il business dei minori a rischio è una miniera d’oro per le organizzazioni camorristiche. I giovani sono figure ideali da sfruttare come manovalanza. Provengono da contesti di disagio e marginalità e hanno l’incoscienza giusta per essere pronti a tutto. Vivono nel sogno di risalire la gerarchia della malavita e di ottenere un posto al sole nello scenario criminale. I boss lo sanno e li sfruttano senza farsi troppi scrupoli”.
“Il forte interesse della camorra nei confronti dei minori è cosa nota. Spesso i malavitosi avviano i loro stessi figli all’illegalità. Per questo continuiamo a chiedere una legge che preveda la revoca della genitorialità ai delinquenti. Solo togliendo i figli ai camorristi potremo salvare questi minori da un destino segnato”, conclude Borrelli.
Vico Equense, lido non a norma: sequestrato stabilimento balneare a ridosso della Statale 145
Gli uomini delle Fiamme Gialle della compagnia di Castellammare di Stabia hanno posto sotto sequestro uno stabilimento balneare di Vico Equense che si estende lungo i bordi della strada Statale 145 per Sorrento, edificato in violazione alle norme in materia di salvaguardia e difesa del territorio e delle coste.
Secondo quanto emerso, il sequestro sarebbe sopraggiunto a causa di irregolarità in merito agli atti presentati per ottenere permessi idonei al rilascio di concessioni demaniali rilevando che lo stabilimento, sorto su un tavolato ligneo, ha subito modifiche e ampliamenti non conformi alla legge.
I finanzieri stabiesi, al termine delle indagini delegate dalla procura di Torre Annunziata, hanno accertato diversi profili di responsabilità penale, per il reato di falso in atto pubblico e occupazione abusiva in spazio demaniale, a carico della rappresentate legale della società e del geologo incaricato per l’attestazione di compatibilità idrogeologica.
Appena tre mesi fa, nella stessa zona, i finanzieri avevano disposto i sigilli per altri stabilimenti balneari. In quel caso le fiamme gialle avevano riscontrato una modifica abusiva di un tratto di strada di circa 100 metri tramite installazione di due rampe in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed ambientale.
Pablo Fornals, centrocampista 22enne del Villarreal, sarebbe finito nel mirino del Napoli. L’edizione odierna del Corriere dello Sport ha fatto il punto sul possibile colpo da parte del Napoli:
”Ragazzo da grandi colpi e palcoscenici, e grandi appuntamenti il predestinato Fornals. Ha pensato bene di debuttare in Primera Division, nell’autunno di 2015, direttamente al Santiago Bernabeu, contro il Real Madrid allenato da Rafa Benitez. In qualsiasi posizione del centrocampo lo metti, funziona.. Interno, centrale, mezzapunta. Con quei piedi e quella testa, sarà comunque un successo. Compagni e allenatori ne dicono meraviglie. Pochi grilli per la testa, tutto pallone e famiglia, il ragazzo è stato educato con sani principi”
Maestranze, ingegneri, architetti e artisti da secoli, se non dai tempi dei romani hanno lavorato ed abbellito questa splendida isola (ndr: Malta). Renzo Piano è nella continuità storica l’ultimo di una lunga serie. Concluso nel 2014 il progetto Valletta CityGate e la costruzione del rinnovato accesso storico alla capitale: il portone, il fosso, le mura dell’antica Dingli Gate del 1633 e il nuovo edificio del Parlamento, con il recupero delle rovine dell’Opera House all’interno di una riqualificazione strutturale architettonica in un dialogo con la storia e l’arte che coinvolgono le edificazioni antiche della città.
Interpretando forza, austerità, bellezza e cultura criteri che non ha potuto dimenticare della città fortezza che è La Valletta, resa maestosa ed imponente dai Cavalieri del Sovrano Militare Ordine di Malta. Nel gruppo RPBW riunito dall’architetto, la ditta CFF Filiberti di Bedonia (Parma) ha fatto l’estrazione dei prodotti lapidei usata da secoli che rende Malta così bella e armoniosa, dalle cave dell’isola di Gozo, i quali trasportati in Italia sono stati lavorati e poi collocati nella parte esterna e negli interiori del nuovo Parlamento.
“L’uso di energia e considerazioni ambientali sono stati componenti importanti nella progettazione dell’edificio. Da un lato, la pietra venne utilizzata sulla facciata dell’edificio per ridurre il guadagno di calore solare e per consentire la ventilazione naturale. La pietra è anche efficace come parte dello scambio termico geotermico dell’edificio, con 40 pozzi geotermici scavati in una roccia profonda 140 metri, a 100 metri sotto il livello del mare.”come si legge dal loro resoconto.
Renzo Piano e la sua equipe si aggiungono a tutta una serie di maestranze delle strutture architettoniche, delle mura, manieri, castelli e palazzi che hanno fatto nell’antichità Malta una fortezza inespugnabile.
Dal passato abbiamo molte eredità ed insegnamenti, per quanto riguarda i Cavalieri di san Giovanni che dopo la prima crociata divennero un Ordine religioso cavallerescocristiano dotato di un proprio statuto, secondo il costume del tempo. Nel 1113 Papa Pasquale II lo rese autonomo e sovrano incorporandolo in un certo senso al Vaticano, con il protettorato della Santa Sede come Sovrano Ordine Militare stabilendosi a Cipro nel 1291, a Rodi nel 1309 e a Maltanel 1530, dopo la loro espulsione da parte delle truppe francesi nel 1798 e molte peripezie finirono con una sede aRoma in Via Condotti, e con la protezione papale, che vale tutt’ora ebbero un riconoscimento ufficiale in tutte le nazioni dove lo Stato del Vaticano è accreditato, quindi sono uno Stato sovrano, con un principe e rappresentanze diplomatiche.
Per dove passarono iniziarono tutta una serie di fortificazioni impiegando maestri muratori, architetti e ingegneri per difendersi e poter attaccare il potere turco-ottomano, Anche oggi a Rodi si possono ammirare i potenti bastioni della Porta di santa Caterina con i rilievi della Vergine, san Giovanni e san Pietro, oltre ai blasoni del re di Francia, dell’Ordine e del Gran Maestro.
Ma fu nella “Fortezza Malta” dove la loro opera più si può ammirare, già nel 1540 l’architetto ed ingegnere militareAntonio Ferramolino da Bergamo fece il progetto per il Forte Sant’Angelo in Birgu e per i due bastioni delle fortificazioni di Mdina e propose la costruzione di un Forte nel Monte Sciberras.
L’ingegnere militare e architetto Francesco Laparelli nato a Cortona, dopo il grande assedio e l’espulsione dal tentativo dei turchi di assoggettare l’isola, nel 1565 a servizio del Gran Maestro Jean Parisot de La Vallette progettò la costruzione della nuova città a forma di graticola e del Forte sant’Elmo. Dopo la sua morte a Creta ad opera della peste, gli succedette il suo assistente Girolamo Cassar.
Nel 1603 il Gran maestro Alof de Wignacourt chiamò l’ingegnere Bontadino dei Botnadini per risolvere il problema dell’acqua in La Valletta che altri non erano riusciti a soluzionare, portò l’acqua fino alla Piazza del Palazzo fatto che fu commemorato come un grande evento. Wignacourt fu colui che invitò Michelangelo Merisi detto il Caravaggio a Malta.
L’ingegnere Pietro Paolo Floriani da Macerata già al servizio del re di Spagna Filippo III fu chiamato nel 1635 dal Gran Maestro Fra Antoine de Paule per la supervisione e il disegno di nuove fortificazioni in La Valletta e per l’occupazione della penisola di Sciberras, le cui nuove fortificazioni divennero la città di Floriana, il suo nome rimase nella memoria della città che gli dedicò anche un monumento.
I cavalieri attraverso i 268 anni che rimasero a Malta si dedicarono a costruire le loro sedi gli “Auberge” delle varie nazionalità che componevano il loro Ordine, palazzi, chiese, strade e fortificazioni fecero e fanno dell’isola un’opera immane di bellezza e stupore. Abbiamo descritto solo un preambolo della presenza di professionisti italici che attraverso i secoli passarono per Malta, ma il flusso ancora non è finito e continuerà per molto tempo.
In quanto alla cultura linguistica in Malta, come un dipartimento del Regno delle due Sicilie sotto la Spagna, si usava una parlata semitica volgare e la lingua di Dante; all’epoca dei cavalieri si parlavano perlomeno 8 lingue nell’isola, che corrispondevano agli “Auberge”, sotto la dominazione inglese. La loro lingua divenne ufficiale, perlomeno nell’amministrazione, ma l’italico – un dialetto proveniente dal latino – restò pur sempre l’anima culturale della popolazione. Bisogna chiarire il termine italico da italiano che è la lingua ufficiale dell’Italia dopo l’unificazione del 1861, prima si parlava l’italico, ogni Stato aveva il suo dialetto/lingua molti con origini dei tempi delle invasioni barbariche e l’italico come lingua comune. Così possiamo dire che tutti i milioni di discendenti di italiani nel mondo che non hanno richiesto od ottenuto la cittadinanza sono italici.
Linea 2 della Metropolitana di Napoli chiusa per lavori: disagi per 48 ore
Il servizio metropolitano della linea 2 tra Napoli Campi Flegrei e la stazione San Giovanni Barra sarà sospeso per 48 ore. Lo stop è previsto a partire dalla mattina di sabato 26.
Un servizio di bus navetta sarà attivo tra San Giovanni Barra e Napoli Centrale. Lo stop è stato deciso perché Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) dovrà realizzare interventi infrastrutturali nella fermata Piazza Amedeo della Linea 2.
La stazione di Campi Flegrei sarà capolinea per i collegamenti con Pozzuoli, mentre alcuni treni da e per Caserta avranno origine o fine corsa a Napoli Centrale.
La stazione di San Giovanni Barra sarà invece capolinea per i collegamenti con Salerno, Castellammare di Stabia e Torre Annunziata Centrale.
Venerdì 25 e lunedì 28 gennaio potrebbero inoltre registrarsi lievi modifiche al programma di circolazione dei treni, opportunamente comunicate alla clientela.
Il Psg forte su Allan, ma De Laurentiis non fa sconti, e per meno di 120 milioni non lo lascia partire. Questo è quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno:
”Allan è stuzzicato dalla proposta francese, gli consentirebbe di guadagnare più del doppio rispetto ai 2,5 milioni di euro percepiti al Napoli dopo il rinnovo sottoscritto lo scorso marzo fino al 2023. Il suo contratto con il Napoli potrebbe essere rivisto, l’argomento è stato già affrontato nei colloqui con l’agente Arribas, a Parigi come De Laurentiis in questi giorni, e il suo collaboratore Juan Manuel Gemelli. Parigi chiama, il Napoli risponde non facendo sconti dopo il rilancio del club francese, pronto ad investire 80 milioni di euro per Allan, sullo sfondo ci sono anche possibili importanti sponsorizzazioni. De Laurentiis chiede 120 milioni, consapevole dell’emergenza del Paris Saint-Germain e del valore di Allan nei meccanismi del Napoli”
Castellammare, settimana tematica dedicata al ricordo della Shoah: le iniziative
Mostre, dibattiti, incontri con le scuole: è partita la settimana tematica dedicata al ricordo della Shoah nel Circolo della Legalità di Castellammare di Stabia. I locali di corso Garibaldi ospiteranno, fino a domenica 27 gennaio, le foto ricordo dell’Olocausto a cura di Mariapaola Ghezzi dell’Istituto di Resistenza italiana. Ieri si è tenuto l’incontro evento con Mario De Simone, fratello di Sergio De Simone, la più giovane vittima napoletana dei campi di concentramento. La storia di Sergio sarà poi illustrata dai volontari del Circolo in diverse scuole di Castellammare e Gragnano per sensibilizzare gli studenti sul tema della Shoah. «Domani il Circolo della Legalità accoglierà con onore Mario De Simone che ci racconterà la storia di suo fratello. Sergio fu selezionato come cavia umana in compagnia di altri bambini e poi fu ucciso ad Amburgo. In sua compagnia ci sarà anche lo storico Vittorio De Armundis – spiega Luigi Cuomo, coordinatore del Circolo e presidente di Sos Impresa -. Nei locali che un tempo erano in possesso del clan D’Alessandro, affronteremo una tematica importantissima in un’atmosfera speciale grazie alla mostra che è stata allestita da Mariapaola Ghezzi». La cittadinanza è invitata a partecipare. Si potrà visitare la mostra tutti giorni fino a domenica 27 gennaio dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00.
Carenza di sangue per le trasfusioni negli ospedali salernitani: l’appello parte dal centro trasfusionale di Nocera Inferiore, serve sangue del gruppo zero e Rh negativo
Dopo un autunno abbastanza tranquillo, torna purtroppo a farsi sentire l’emergenza sangue nei presidi ospedalieri in provincia di Salerno. Oggi a lanciare l’allarme è stato il centro di medicina trasfusionale di Nocera Inferiore. Il centro nocerino ha denunciato una grave carenza di sacchedel gruppo zero e Rh negativo, quello utilizzato nelle emergenze e purtroppo il primo ad esaurirsi.
L’appello è stato rivolto a tutti i cittadini che soddisfano i seguenti requisiti: avere tra i 18 e 60 anni (per candidarsi a diventare donatori). Peso non inferiore ai 50 kg. Stato di salute Buono. Stile di vita: Nessun comportamento a rischio che possa compromettere la nostra salute e/o quella di chi riceve il nostro sangue.
Secondo quanto riferito dai colleghi de ilMattino, le strutture trasfusionali al di là delle raccolte straordinarie, sono aperte: al Ruggi tutti i giorni, a Nocera e Battipaglia dalle 8 alle 12 tutti i giorni feriali, a Eboli nelle stesse, ma anche nei giorni festivi, mentre a Polla dal lunedì al venerdì; a Vallo della Lucania e Sapri negli stessi giorni dalle 8.30 alle 12, mentre a Roccadaspide il lunedì e il venerdì dalle 9 alle 12.
Campania sul podio dell’ospitalità: seconda regione più premiata ai Travelers’ Choice Hotel Awards 2019
La regione Campania è sinonimo di ospitalità. Con ventinove riconoscimenti, la regione è infatti la seconda più premiata, in Italia, nelle classifiche del sito di viaggi più grande al mondo. Ischia e Capri, si classificano invece al primo posto nazionale.
Queste le “sentenze” della diciassettesima edizione Travelers’ Choice Hotel Awards 2019. I premi sono determinati sulla base di milioni di recensioni e opinioni scritte in un anno dai viaggiatori di TripAdvisor a livello mondiale.
I riconoscimenti sono solo l’ultimo segnale della crescita qualitativa dell’offerta campana, che conta sei strutture premiate nella Top 25 Italiana degli Hotel di piccole dimensioni. Come a dire: piccolo è bello, soprattutto nel Golfo di Napoli. E tra i primati nazionali, la Campania vanta anche quello nella categoria Miglior servizio, unica regione con cinque riconoscimenti. La leadership nelle categorie Lusso e Migliori Hotel è invece condivisa con Toscana e Trentino (5 premi).
E ci sono, poi, due medaglie d’oro nazionali. Tra gli Hotel di piccole dimensioni, primo in Italia – grazie alle recensioni – è risultato La Minerva a Capri.
Sul più alto gradino del podio per le Migliori Tariffe c’è l’hotel ischitano Villa Sirena di Casamicciola, arrivato addirittura settimo posto nella classifica mondiale dominata dall’Hotel Lurdeia di Bermeo, in Spagna.
Il Villa Sirena – ricorda laRepubblica – non è solo sinonimo di eccellenze. La sua storia coincide con la resilienza di un paese colpito dal terremoto il 21 agosto del 2017.
A seguito dei danni legati al sisma, la struttura ha perso lo stabilimento termale Santa Rita Francesco Monti, legato all’hotel.
Ottimi riscontri anche per Il San Pietro di Positano (sesto tra i migliori Hotel nazionali e terzo tra quelli di lusso) e il Bellevue Syrene di Sorrento (sesto nella categoria degli hotel di lusso), tra gli hotel di piccole dimensioni si segnala anche l’ottavo posto di Palazzo Marziale, a Sorrento.
“Siamo entusiasti di annunciare i vincitori dei Travelers’ Choice Hotel Awards che premiano le migliori strutture sulla base di milioni di recensioni e opinioni dei viaggiatori di tutto il mondo e possono essere di ispirazione per i viaggi del 2019 – ha dichiarato Valentina Quattro, portavoce di TripAdvisor per l’Italia – Anche quest’anno l’Italia ha riconfermato il valore della sua offerta ricettiva e, con 164 strutture premiate, è il secondo Paese al mondo per numero di hotel e B&B che hanno ricevuto un riconoscimento, superata per un soffio dagli Stati Uniti con 165 strutture“.
Potrebbero essere giorni decisivi per il passaggio di Allan al Paris Saint-Germain, nonostante Il presidente De Laurentiis abbia negato di aver ricevuto un’offerta, il punto sulla trattativa lo ha fatto ai microfoni di Sky Sport, il giornalista Francesco Modugno, inviato Sky a Castel Volturno:
”C’è un aggiornamento sulla vicenda Allan. Allenamento terminato ed è appena uscito da Castel Volturno Allan col suo procuratore Juan Manuel Gemelli. Cristiano Giuntoli era anche lui presente in sede. Allan e Gemelli sono usciti dopo l’allenamento, situazione in fermento: nessuna parola, nessuna smorfia. Evidentemente è una situazione molto viva: conosciamo i termini di questa trattativa. Non sappiamo se la presenza del procuratore potrebbe confermare l’interesse del Psg. Quello che sappiamo è che Allan è tentato da un contratto più ricco rispetto a quello che ha a Napoli. Ed è tentato anche dal progetto del Psg: 80 milioni più bonus, questa è la cifra che sarebbe pronto a versare il club parigino. Insomma, situazione calda”.
Il Napoli continua a studiare i possibili colpi per il futuro. Tra i nomi, sulla lista di De Laurentiis, c’è anche quello di Rodrigo De Paul, centrocampista offensivo classe ’94 dell’Udinese. Il calciatore, però, sarebbe finito anche nel mirino dell’Inter. Pozzo ha già fatto sapere che non si priverà dell’argentino a gennaio. Sull’argomento, a Radio Marte nel programma ‘Si Gonfia la Rete’ di Raffaele Auriemma, è intervenuto Stefano Campoccia, vice presidente dell’Udinese:
”De Paul a Napoli a gennaio? Questo è un colpo basso! Scherzi a parte, ce lo teniamo stretto. Posso dire che è un ragazzo attenzionato anche da Napoli e Inter, la nostra fiducia dopo una stagione, quella passata, abbastanza disastrosa, sta ripagando. De Paul ha entusiasmo, è un leader”.
Torre del Greco, ruba un’Ape Car, ma viene inseguito dal proprietario: arrestato
Furto abbastanza inusuale a Torre del Greco, in provincia di Napoli: un 64enne napoletano, A. Cierro, già noto alle forze dell’ordine è finito in manette dopo aver rubato un’Ape Car.
Dagli accertamenti sarebbe emerso che il 64enne era già sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e al divieto di dimora in Campania perché indagato per reati contro il patrimonio commessi in posti diversi.
Ma questo non è bastato a far desistere l’uomo a commettere altri furti: a Torre del Greco si è impossessato di unl’APE intestata a una 39ennee si era immesso su via Benedetto Cozzolino in direzione di Ercolano. Il 64enne è stato però inseguito dal marito della donna (proprietaria del mezzo), che contemporaneamente aveva chiamato il “112” dando l’allarme.
I miltari, riferiscono i colleghi di TorreSette, l’hanno intercettato mentre transitava sul confine tra Ercolano e San Giorgio a Cremano, riuscendo a bloccarlo. Il 64enne, dopo aver capito di essere stato braccato dai carabinieri ha provato a dileguarsi a piedi dopo aver abbandonato il mezzo appena trafugato. I militari sono riusciti anche in questo caso a fermarlo e ad arrestarlo. Dopo le formalità di rito è stato tradotto a Poggioreale.
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato del possibile trasferimento di Allan al Paris Saint-Germain. Queste le sue dichirazioni ai microfoni di RMC Sport:
”Allan? Non ho ricevuto nessuna offerta. Ma i due club parlano spesso per valutare eventuali occasioni, siamo amici. Vedremo se ci sarà l’opportunità. Le cifre? Noi cerchiamo sempre di trattenere i nostri giocatori, se si creeranno i presupposti vedremo. Ma parlare di soldi non mi piace”.
Ma la missione risulta essere sempre più complicata e dura da far brillare nel fitto polverone sollevato dal DUO Salvini-Di Maio che di tutto vogliono che si parli tranne che di economia per evitare di distogliere i loro armenti e mandrie dai prati verdi costellati di “Franchi ACF” e di migranti “in crociera perché gli và” verso i quali li hanno transumati.
Conte indubitabilmente ci proverà anche oggi come ieri, quando ha provato a frenare la polemica con la Francia sui Franchi ACF ed il suo (presunto) colonialismo ma…. Ma oggi si trova a dover fronteggiare un nuovo fronte, sempre legato ai migranti ed aperto con la Germania che, a seguito di azioni e parole di Salvini sui soccorsi ai migranti, porti chiusi ecc ecc, già da ieri sera ha fatto sapere, di aver sospeso, dopo il rientro della fregata “Augsburg”, l’invio della nave Berlin che doveva sostituirla nella missione Sophia*, missione il cui mandato scadrà alla fine di marzo.
Dopo il rientro della fregata “Augsburg”, fa sapere Berlino, nessun’altra unità navale tedesca parteciperà alle missioni di salvataggio: la ragione sarebbe l’incertezza sull’allocazione dei migranti salvati, dopo la linea dura adottata dal governo italiano con la chiusura dei porti. A quanto si è appreso in seguito, da fonti Ue, il comandante dell’operazione era già stato informato da tempo di un avvicendamento di routine dei mezzi, come avvenuto più volte. Per questo il 6 febbraio verrà richiamata la fregata, “come più volte fatto in questi anni: nessuna sospensione”; il fatto è però che la fregata “Augsburg” non sarà sostituita dalla nave Berlin. E anche questo è un dato!
Chiaramente Salvini non ha perso tempo a sparare la sua agitando la possibilità di una smobilitazione dell’intera flotta e dicendo: “Non si è capito se” la Germania “ha sospeso o no” la partecipazione alla missione Sophia*.
“O cambiano le regole o l’operazione Sophia* finisce”, ha affermato. “Se la Germania uscisse per me non è un problema, tanto tutti gli immigrati arrivavano lo stesso in Italia, facciamo da soli”.
“La missione Sophia* è una missione navale internazionale che ha nelle sue ragioni di vita il fatto che tutti gli immigrati raccolti nel Mediterraneo ovunque abbiano un solo paese d’arrivo, l’Italia. E’ un accordo geniale sottoscritto dal governo Renzi, non so perchè o in cambio di cosa”. “Abbiamo detto o cambiano le regole della missione o finisce”
A cascare, ecco giungere, da fonti vicine all’alto rappresentante per la politica estera Ue, anche la voce di Federica Mogherini che, in breve, segnala che, se l’Italia si tirasse indietro, l’Ue potrebbe cessare la missione ‘Sophia’* per il soccorso ai migranti nel Mediterraneo.
Queste le parole delle fonti:
“Se oggi l’Italia, che ha il comando e il quartiere generale dell’operazione, non vuole più Sophia, siamo pronti a chiuderla”. “Operazione Sophia* – aggiungono – è stata ed è ancora un’eccellenza della politica di difesa europea. Ha contrastato il traffico di esseri umani nel Mediterraneo fino quasi a fermarlo del tutto, addestrato la guardia costiera libica, e salvato vite umane. Sophia ha portato tutta l’Unione Europea nel Mediterraneo, dove l’Italia era sola prima del 2015. Se oggi l’Italia, che ha il comando e il quartiere generale dell’operazione, non vuole più Sophia, siamo pronti a chiuderla”.
NOTA: L’operazione Sophia*, ufficialmente denominata European Union Naval Force Mediterranean (in italiano: Forza navale mediterranea dell’Unione europea) e conosciuta anche con l’acronimo EUNAVFOR Med, è un’operazione militare lanciata dall’Unione europea in conseguenza dei naufragi avvenuti nell’aprile 2015 che hanno coinvolto diverse imbarcazioni che trasportavano migranti e richiedenti asilo dalla Libia. Lo scopo dell’operazione era quello di neutralizzare le consolidate rotte della tratta dei migranti nel Mediterraneo. Questa operazione è successiva all’operazione di ricerca e di soccorso Mare nostrum del governo italiano (2013) e all’operazione di controllo delle frontiere Triton (dal 1º febbraio 2018 Operazione Themis) dell’agenzia Frontex (2014).
Unità coinvolte All’inizio dell’operazione si disponeva di queste unità navali:
Italia: Nave d’Assalto Anfibio San Giusto (nave ammiraglia della missione) Belgio: fregata di classe Karel Doorman – Leopold I Francia: fregata di classe La Fayette – FS Courbet Germania: nave ausiliaria di classe Berlin – Berlin Slovenia Slovenia: pattugliatore di classe Svetlyak – SNS Triglav Spagna: fregata di classe Santa María – ESPS Canarias Regno Unito: fregata di classe Type 23 – HMS Richmond e nave da ricerca di classe Echo – HMS Enterprise La sede operativa è situata a Roma.
E questo è! Tra migranti, porti chiusi e porti aperti, Franchi ACF e, asso pigliatutto di ieri: Banfi all’Unesco, tutti lì a guardare il dito gialloverde e non la luna che cerca di far luce sulla strada che si sta percorrendo, sempre ed ancora al buio.
NOTA: ai leghisti, ed anche ai pentastellati, che si ostinano a dire che parlano a nome di 60.000.000 di italiani chiedo, con cortesia ed educazione, di smetterla di millantare anche questo visto che così non è. Quantomeno, dicano di parlare a nome di 60.000.000 meno 1 (e se credono aggiungano meno quel tizio stabiese in quel di Brescia o proprio, in chiaro: Stanislao Barretta) e poi, anche sul loro millantare e dire di sentirsi offesi, per il fatto che gli “altri” dicano che gli “italiani sono sempre più fascisti, razzisti etc etc” perché anche questo NON è vero. Lo dicono, certo (ed anche a ragione, a mio parere) ma, lo dicono riferendosi a Salvini e suoi armenti con sempre maggior allargamento, visto che il far finta di ignorare non disgiunge, anche a Di Maio e ai suoi ovini per cui, se offesi vogliono sentirsi, lo facciano in proprio senza cercare sponde anche tra chi tale non è per cultura e storia di vita, nonché politica.
Momenti di paura a Castellammare di Stabia, nella notte brucia un’auto a Via Galeno
Attimi di panico a Castellammare di Stabia, a causa di un’autovettura che ha preso fuoco. Sul posto prontamente giunti, i Vigili del Fuoco hanno evitato l’espandersi delle fiamme ed ulteriori problemi.
Secondo quanto raccolto dalla redazione di ViViCentro.it l’episodio è avvenuto a Via Galeno dove è bruciata una 500 bianca. Al momento sono sconosciute le cause ed i motivi. Attualmente sono in corso le indagini per ricostruire le dinamiche dell’incendio e gli inquirenti non scartano nessuna ipotesi.
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Sarebbero quasi 343 mila le famiglie che avranno diritto in Sicilia al Reddito di Cittadinanza, una speranza per riprendersi la propria vita.
Secondo una stima della Svimez (che è un’associazione privata senza fini di lucro istituito il 2 dicembre del 1946 per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) la ricaduta in Sicilia, in base alle risorse disponibili, sarà di circa un miliardo. Precisamente 980 milioni. In sostanza sui circa 5 miliardi in arrivo per 1.283.400 nuclei familiari che nel Mezzogiorno hanno un Isee da 0 a 9.000 euro, quasi un quinto dell’importo arriverà ai siciliani. Che, sempre secondo quanto calcolato da Svimez, potrebbero essere quasi un milione di persone (uno ogni cinque residenti) visto che le famiglie potenzialmente interessate sono in tutto quasi 343mila, delle quali circa: 100.800 a Palermo; 80.300 a Catania; 33.400 a Messina; 33.400 a Ragusa; 27.900 ad Agrigento; 26.900 a Trapani; 24.800 a Siracusa; 21400 a Caltanissetta; 10500 a Enna.
Quindi dal 1 aprile 2019 dovrebbe essere avviato questo sostegno economico per chi vive sotto la soglia di povertà. Il reddito di cittadinanza infatti non viene tutti i cittadini ma solo a chi ha determinati requisiti.
Ci sarà altresì un rafforzamento dei Centri per l’impiego con l’istituzione dei tutor o navigator, questa nuova figura o nuovo “posto di lavoro” di cui ne ha annunciato nei mesi scorsi direttamente il Vicepremier Di Maio, il quale ha sottolineato la necessità di dar vita a un piano di assunzioni straordinario per poter così inserire nei centri per l’impiego una sorta di sportello informazioni e assistenza E sono proprio i centri per l’impiego il cuore della riforma portata avanti dal Governo. Su questo punto l’investimento dovrebbe essere di circa un miliardo di euro l’anno.
In definitiva il compito del tutor dovrebbe essere quello di fare assumere nel più breve tempo possibile il proprio assistito. Per questo motivo, il navigator o tutor, dovrebbe affiancare il beneficiario del reddito di cittadinanza, accompagnandolo all’agenzia per l’impiego o nei centri di formazione. Ciascun tutor dovrebbe avere uno stipendio fisso mensile. E secondo quanto spiegato dal Ministro dello Sviluppo economico, riceverà anche un bonus per ogni persona che riuscirà a far assumere. Inoltre il tutor dovrà presentare al ministro una scheda su ogni persona che sta assistendo, nella quale indicherà “se l’individuo in questione sta rispettando gli impegni oppure no”. Ovviamente, per istituire la figura dei tutor sarà anche necessario portare avanti un piano di assunzioni straordinarie presso i centri per l’impiego o riqualificazione di personale già in forza.
In Sicilia sarebbero già sorti alcuni problemi. L’Isola ha 1.737 addetti nei Centri per l’impiego (pari a circa il 22% dei 7.934 di tutta Italia) sicché avrebbe, in proporzione, molte più risorse umane rispetto agli altri. Ma si obbietta che i Centri per l’impiego siciliani hanno competenze “doppie” rispetto a quelli del resto del Paese. E figurarsi come tutto quello che è pubblico-politico in Sicilia. Il problema è che circa il 60% degli impiegati siciliani non sono inquadrati per poter erogare politiche attive del lavoro (e che fanno allora nei Centri per l’impiego ?) Non solo, un migliaio di impiegati dei Centri per l’impiego della Regione siciliana sono di fascia “A” o “B” (vale a dire dirigenti e dipendenti di fascia bassa) cioè manca il personale che si occupa materialmente delle pratiche, quello che fa il lavoro vero e proprio su indicazione dei dirigenti superiori e sotto il loro controllo.
L’occasione tuttavia potrebbe far stabilizzare gli ex sportellisti e i lavoratori della formazione professionale, i quali aspirano a rientrare in gioco, vista la necessità di personale. In tutto dovrebbero essere circa 4 mila i tutor che si dovranno assumere in Italia e circa 500 nella sola Sicilia. Al riguardo sembra che ci saranno appositi «bandi regionali pubblici.
Ricapitolando, se si è sommariamente compreso: da aprile a dicembre 2019 nell’Isola dovrebbero arrivare circa 980 milioni di reddito di cittadinanza per quasi 343mila famiglie (circa un milione di persone) che saranno gestiti con almeno 2.500-3.000, tra dipendenti, stabilizzati e nuovi assunti, negli uffici dei Centri dell’impiego al fine di incrociare domanda e offerta.
E qui ci sono sorte alcune perplessità. Si rileva infatti dalla Rete che nei primi 15 giorni di gennaio, per i circa 137mila disoccupati siciliani, sarebbero arrivate solo sette proposte. E precisamente: per un aiuto commesso, un commesso, un magazziniere, un cassiere di negozio, un ottico, un addetto all’accoglienza clienti e un «dimostratore a domicilio».
In secondo luogo da siciliani che sanno le condizioni dell’annoso abbandono del sistema viario e ferroviario isolano, come pure che il lavoro dignitoso, salvo quello nel sistema pubblico-politico, statale, regionale e comunale, è praticamente quasi introvabile, ci assale che questa sociale legge del Reddito di Cittadinanza sarà soprattutto per giovani. Per chi infatti ha mezza età, non verrà semplice e scontato, per quanta necessità ci sia, di accettare distanze e certi lavori. Sul punto però la deputata messinese 5stelle alla Camera e membro della Commissione Trasporti, Angela Raffa, ci ha rassicurati che “chi è in difficoltà anche se ha una certa età e non vuole allontanarsi da casa allora sarà incentivato ad accettare la prima proposta entro i 100 km”.
Da queste pagine, ancora una volta e nell’interesse legittimo, vitale, esistenziale, democratico e civile di tanti nostri conterranei, si chiede a questo neoGoverno nazionale 5stelle-lega, di arrestare parallelamente, con norme sovrastanti e severissime, il decennale e sotto gli occhi di chi può e vuole vedere, arrogante sperpero feudale-clientelare della Regione e Comuni, affinché si utilizzino i soldi dei contribuenti per stimolare concretamente lo sviluppo e l’occupazione locale. E allora anche questa umana norma, che è il Reddito di Cittadinanza, potrà funzionare pienamente pure in Sicilia. Altrimenti si potrebbe rischiare di spopolare interi nostri paesi e anche città, dovendosi probabilmente molti aventi diritto, spostare di residenza per accedere ad un lavoro in altre, spesso, lontane aree.
Il quotidiano non vede di buon occhio l’eventuale acquisto del classe ’96
Pablo Fornals è il nome nuovo scelto dal Napoli nel caso in cui Allan dovesse partire per Parigi già in questo mercato di riparazione. Il centrocampista del Villarreal ha una clausola di 30 milioni di euro ma il diesse azzurro Cristiano Giuntoli è al lavoro per portarlo all’ombra del Vesuvio pagandolo 25 milioni.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna di TuttoSport: “Dalla Spagna annunciano un colpo a sorpresa. Secondo il Mundo Deportivo, il ds Cristiano Giuntoli starebbe per prendere Pablo Fornals, centrocampista classe 1996 del Villarreal, con una clausola rescissoria di poco inferiore ai 30 milioni di euro. Si tratta di un giocatore di talento, non elevatissimo sul piano atletico, tendenzialmente offensivo e adattabile nel ruolo di mezzala di centrocampo. Quest’anno ha giocato 29 partite (6 in Europa League) con 3 reti e 4 assist al suo attivo. Non ha un fisico da granatiere (178 centimetri, pesa 70 kg), non eccelle nella fase difensiva e segna troppo poco per essere considerato un elemento dell’attacco. Però piace. Nessuna proposta ufficiale del Napoli è stata presentata ma se il club decidesse di prenderlo, basterebbe presentare al Villarreal un’offerta dalla somma vicina a quella della clausola. Era stato accostato anche all’Arsenal, Fornals, ma il Napoli sarebbe in vantaggio per prendere questa mezzala “di squilibrio”, non di certo l’alternativa ad Allan. Alternativa che pare non servire, almeno in questa finestra di mercato”.
I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia Carabinieri di Salerno, supportati da personale del reparto territoriale di Nocera Inferiore e della compagnia di Amalfi, hanno eseguito 4 ordinanze di misura cautelare personale emessa dal gip di Salerno su richiesta della Procura salernitana per atti sessuali con minorenne e violenza sessuale aggravata in concorso.
Le indagini sono iniziate nel 2017 per il reato di maltrattamenti in famiglia, hanno consentito di accertare anche il compimento di atti sessuali commessi ai danni di minore e maturati in ambito domestico. Dalle successive attività investigative è emerso che, al compimento degli atti sessuali, avrebbero partecipato, oltre ai genitori della minore, anche il fratellastro e la coniuge di quest’ultimo.
Gli investigatori hanno accertato inoltre la condizione di abbandono materiale e morale in cui era costretta a vivere la vittima, non adeguatamente nutrita, percossa per futili motivi e costretta a svolgere le pulizie di casa e ad accudire la sorellina minore. I responsabili sono stati tutti sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, ad eccezione del padre della bambina per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
Torre del Greco, l’episodio è avvenuto in via Venezia dove una donna ha trovato sotto casa il lunotto posteriore della sua auto in frantumi, ma la cosa che lascia sconcertati è che dall’auto non manca nulla, cioè non è stato portato via nessun oggetto presente all’interno.
Di conseguenza tutto lascia pensare che si tratti di un atto vandalico che la stessa donna ha denunciato sui social, oltre che alle autorità competenti. da tutto questo è emerso che non si tratta di un episodio isolato e che la zona è famosa per essere stata colpita più volte da baby gang che munite di spranghe, vandalizzato auto e monumenti.
Il commento della donna:
«Questa è la città in cui viviamo dove a pagarne le pene sono sempre le brave persone. Non hanno portato via nulla: un atto sadico solo per il gusto di farlo. E noi, intanto, lavoriamo poco ed il danno è enorme».
Altri hanno aggiunto:
«Non si tratta di ladri ma di un gruppo di ragazzini armati di mazze che se ne vanno in giro a fare danni. Sono stati avvistati in questa zona». (Il Mattino)