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Castellammare di Stabia
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Napoli: rapina in un centro benessere, banditi via con soldi e monili

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Napoli, rapina in un centro bellezza

E’ accaduto a Giugliano (provincia di Napoli), intorno alle 18 al centro di bellezza ‘Kapera’ di via Galileo Ferraris dove due banditi hanno fatto irruzione. I due malviventi, sono entrati con i volti coperti e armati di pistola, si sono fatti consegnare il bottino dai titolare oltre che ai soldi e ai monili d’oro di alcuni clienti presenti al momento della rapina. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Giugliano che stanno effettuando i rilievi. Come riporta il Mattino, il colpo ha fruttato diverse migliaia di euro.

Castellammare, in apertura al San Leonardo i reparti di emodinamica e rianimazione

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Lo stesso accadrà all’ospedale di Sorrento

Castellammare, l’annuncio parte direttamente dai consiglieri regionali del del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino e Luigi Cirillo, che hanno così commentato l’apertura di due dei reparti fondamentali, presso l’ospedale di Castellammare e Sorrento:

«Per anni i precedenti governi hanno consentito che un presidio fondamentale, come l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, fosse sprovvisto di un reparto di emodinamica. Grazie all’impegno del ministro Grillo, in questi giorni abbiamo ottenuto lo sblocco dei fondi per l’apertura di un reparto indispensabile e che consentirà di salvare vite umane. In queste stesse ore abbiamo appreso che sono stati sbloccati anche i fondi per l’apertura di un reparto di rianimazione all’ospedale di Sorrento».

E concludono:

«Per soccorrere i pazienti infartuati provenienti dall’area stabiese, dai Monti Lattari o dalla Penisola Sorrentina  era necessario ricorrere a un’eliambulanza per trasferirli all’Ospedale del Mare. In pochi mesi  grazie a un dialogo costante che abbiamo mantenuto con il nostro ministero, siamo riusciti a mettere fine a due gravi carenze per un territorio con un’alta densità abitativa, che cresce in misura esponenziale durante la lunga stagione estiva».

Zielinski all’intervallo: “Difficile giocare a Firenze, nel secondo tempo dobbiamo far gol”

“Abbiamo creato le occasioni”

Piotr Zielinski, centrocampista del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport durante l’intervallo del match contro la Fiorentina.

Ecco le sue parole:
“Qui non è mai facile giocare, è una partita molto fisica. Abbiamo creato 2-3 occasioni per fare gol e dobbiamo approfittarne. Nel secondo tempo dobbiamo far meglio e segnare”.

Castellammare, volontari ripuliscono il monumento ‘Stabia al Marinaio’

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Volontari ripuliscono il monumento ‘Stabia al Marinaio’

Grazie all’opera di alcune associazioni di volontariato è stato ripulito il monumento ‘’Stabia al Marinaio’’, un frammento della storia della città che è tornato a risplendere nel cuore della villa comunale.

‘’Questo vuol dire amare Castellammare, vuol dire prendersi cura del decoro e preservare la bellezza della città. L’amministrazione comunale continuerà a portare avanti un programma mirato al rilancio di Castellammare, ma il contributo dei cittadini nella vita quotidiana è essenziale per rendere ancor più bella la nostra terra’’. Queste le parole di Gaetano Cimmino sulla propria pagina ufficiale Facebook.

Fiorentina-Napoli, ancora cori beceri contro i tifosi partenopei

I tifosi viola inneggiano al Vesuvio

“Vesuvio lavali col fuoco”. Anche a Firenze contro la Fiorentina i tifosi del Napoli ha sentito questo brutto coro inneggiante al vulcano in terra campana. I tifosi viola lo hanno cantato il coro che tormenta i tifosi azzurri in quasi tutte le partite.

Insigne a SKY: “Che orgoglio la fascia da capitano. Hamsik? Spero torni”

“Spero che la fascia porti bene”

Lorenzo Insigne, attaccante e neo capitano del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel prepartita della gara contro la Fiorentina valevole per la ventitreesima giornata del campionato di Serie A.

Ecco le sue parole:
“Fa ancora male il ko dell’anno scorso a Firenze, ma è passato: siamo concentrati sulla gara di stasera, non vogliamo sbagliare l’approccio e portare i tre punti a casa. Sfida con Chiesa? No, lui è un grande giocatore e in Nazionale spesso giochiamo insieme, non ci giochiamo il posto. E’ un bene sia per me che per lui che abbiamo ruoli diversi, anche per la nazionale. Abbiamo bisogno dei nostri compagni per fare la differenza.
Prima da capitano senza Hamsik? Dispiace che Marek sia andato via, ognuno fa le proprie scelte: gli auguro tutto il bene di questo mondo, perchè è un ragazzo che merita. Spero torni a Napoli a trovarci, poi per la fascia sono orgoglioso di indossarla da napoletano e speriamo porti bene”.

Berretti, Fermana-Juve Stabia 3-2: il tabellino del match e il man of the match

Il tabellino del match

Finisce col punteggio di 3-2 il match del torneo Berretti tra Fermana e Juve Stabia. Il match si apreal 13esimo con il gol di Ecruz Liberal. Pareggio arrivato subito dopo con Daniele. Allo scadere della prima frazione arriva la doppietta del numero 7 dei padroni di casa. Nepi trova il 3-1, ma Scalera, da poco entrato, è abile a lanciare a rete La Monica che trova il 3-2 finale.

Così in campo:

FERMANA – Pettinari, Pierdomenico, Loizzo (Nasini), Ruggeri, Diouane (Lattina), Stipa, Ecruz Liberal, Mazzieri, Nepi, Meijas Jamaine, Piattella (Giorgio). A disp. Basili, Quintilliani, Larango, Frinconi, Condorelli, Crivellin. All. Perra

JUVE STABIA – Esposito M., De Cicco (Minopoli), Todisco, Calise (Scalera), Campanile, Maiorino (De Iulio), Daniele, Esposito (Tartaglione), La Monica, Solimeno, Grimaldi (Masi). A disp. Omobono, Provvisiero, De Blasio, Cuomo V.. All. Belmonte

GOL – 7′ 41′ Ecruz Liberal (F), 15′ Daniele (J), 55′ Nepi (F), 64′ La Monica (J)

AMMONIZIONI – Ecruz Liberal (F), Mazzieri (F), Quintiliani (F), La Monica (J), Tartaglione (J), Masi (J)

ESPULSIONI – /

MAN OF THE MATCH

1 Todisco G. 3 punti

2 Esposito M. 2 punti

3 Maiorino 1 punto

CLASSIFICA MAN OF THE MATCH

1 La Monica, Todisco G. 15

2 Frasca, Stallone 9 punti

3 De Cicco, Campanile 7 punti

4 Cesarano 6 punti

5 Massaro 4 punti

6 Tartaglione, Todisco A., Esposito, Calise 3 punti

7 Provvisiero, Scalera, Esposito M. 2 punti

8 Mauro, Maiorino 1 punto

Ciro Novellino, ufficio stampa settore giovanile Juve Stabia

Callejon a SKY: “Vogliamo vincere perchè crediamo nello scudetto. Il passato non conta”

“Oggi sarà difficile”

Josè Maria Callejon, attaccante del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport nel prepartita della gara contro la Fiorentina, gara valevole per la ventitreesima giornata del campionato di Serie A.

Ecco le sue parole:
“Quella dell’anno scorso, non approcciammo bene la gara. Abbiamo perso, ma è il passato e non conta più: conta solo la gara di oggi, speriamo di fare una bella partita e vincere! La Fiorentina è in fiducia, è una squadra che ha ritrovato giocatori e fiducia, sarà difficile. Noi siamo qui per fare una bella partita e non staccarci dal primo posto, per continuare a vincere. Credete ancora allo scudetto? Sicuramente, siamo qua per questo: vincere e continuare così, poi si vedrà!”.

Fiorentina-Napoli, le formazioni ufficiali: dentro Hysaj, Mertens accanto a Insigne

Fuori Ghoulam, Zielinski esterno sinistro

A poco meno di un’ora dall’inizio del match tra FiorentinaNapoli, valido per la ventitreesima giornata del campionato di Serie A, il tecnico partenopeo Carlo Ancelotti ha ufficializzato gli undici che prenderanno parte al match dal primo minuto. In difesa, ci saranno Hysaj e Mario Rui sugli esterni mentre a centrocampo Fabian Ruiz accentra il suo raggio di azione con Zielinski che agirà sulla sinistra; in attacco Mertens vince il ballottaggio con Milik per un posto accanto a capitan Insigne.

Fiorentina (4-3-3): Lafont; Ceccherini, Pezzella, Hancko, Biraghi; Edimilson, Dabo, Veretout; Gerson, Muriel, Chiesa. All: Pioli.
Panchina: Terracciano, Brancolini, Laurini, Norgaard, Pjaca, Mirallas, Graiciar, Simeone.

Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, F. Ruiz, Zielinski; Mertens, Insigne. All: Ancelotti.
Panchina: Ospina, Karnezis, Chiriches, Malcuit, Ghoulam, Luperto, Diawara, Ounas, Verdi, Milik.

Mattarella: “Foibe una grande tragedia italiana”

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Mattarella: “Foibe una grande tragedia italiana”

“Celebrare la Giornata del Ricordo significa rivivere una grande tragedia italiana, vissuta allo snodo del passaggio tra la Seconda Guerra Mondiale e l’inizio della guerra fredda. Un capitolo buio della storia nazionale e internazionale, che causò lutti, sofferenza e spargimento di sangue innocente”.

Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione al Quirinale del Giorno del Ricordo.

“Mentre sul territorio italiano la conclusione del conflitto contro i nazifascisti sanciva la fine dell’oppressione e il graduale ritorno alla libertà e alla democrazia, un destino di ulteriore sofferenza attendeva gli italiani nelle zone occupate dalle truppe jugoslave”, ha continuato Mattarella.

“La zona al confine orientale dell’Italia, già martoriata dai durissimi combattimenti della Prima Guerra mondiale, assoggettata alla brutalità del fascismo contro le minoranze slave e alla feroce occupazione tedesca, divenne, su iniziativa dei comunisti jugoslavi, un nuovo teatro di violenze, uccisioni, rappresaglie, vendette contro gli italiani, lì da sempre residenti. Non si trattò, come qualche storico negazionista o riduzionista ha provato a insinuare, di una ritorsione contro i torti del fascismo. Perché – ha spiegato il Presidente della Repubblica – tra le vittime italiane di un odio, comunque intollerabile, che era insieme ideologico, etnico e sociale, vi furono molte persone che nulla avevano a che fare con i fascisti e le loro persecuzioni”.

“L’istituzione, nel 2004, del Giorno del Ricordo, votato a larghissima maggioranza in Parlamento, dopo un dibattito approfondito e di alto livello, ha suggellato questa ricomposizione nelle istituzioni e nella coscienza popolare”. E “certa propaganda legata al comunismo internazionale – ha aggiunto il Capo dello Stato – dipingeva gli esuli come traditori, come nemici del popolo che rifiutavano l’avvento del regime comunista, come una massa indistinta di fascisti in fuga. Non era così, erano semplicemente italiani”.

“Molti tra i presenti figli e discendenti di quegli italiani dolenti, perseguitati e fuggiaschi, portano nell’animo le cicatrici della vicenda storica che colpì i loro padri e le loro madri. Ma quella ferita, oggi, è ferita di tutto il popolo italiano, che guarda a quelle vicende con la sofferenza, il dolore, la solidarietà e il rispetto dovuti alle vittime innocenti di una tragedia nazionale per troppo tempo accantonata”.

Foibe 10 febbraio, il “Giorno del ricordo”, il genocidio di italiani per decenni rimosso in Italia

Foibe, un altro genocidio come altri passati e presenti nel mondo e nella fattispecie di concittadini che era stato rimosso in Italia per decenni.

Si era già scritto in merito “FOIBE, il Giorno del ricordo dal 2004 il 10 febbraioin cui molto brevemente si era ripercorso storicamente quel tragico, violento, genocidio di italiani. Qui di seguito invece si vuole provare in modo semplice e da profani a comprendere perché quel dramma fu rimosso per decenni.

Seppure ci sono ancora frange ideologizzate di sinistra e opportunisti di centro insofferenti all’argomento

(analogamente ai gruppi di destra quando si racconta del ventennio fascista),

oggi delle Foibe si riesce a parlarne con oggettività, non più sottacendo che è stato anche quello uno sterminio, nella fattispecie di connazionali. Se n’è potuto iniziare a parlare dopo la caduta del “Muro di Berlino” nel novembre del 1989

(Il Muro di Berlino era un sistema di fortificazioni fatto costruire nel 1961 dal governo della Germania Est per impedire la libera circolazione delle persone tra Berlino Ovest sul territorio della Germania Est),

simbolo per diversi decenni del potere dell’URSS comunista nel mondo

(L’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, acronimo URSS e in forma abbreviata Unione Sovietica, fu uno Stato federale che si estendeva tra Europa orientale e Asia settentrionale che si dissolse già nell’agosto del 1991 con un fallito colpo di Stato e poi l’8 dicembre 1991 quando i presidenti di Russia, Ucraina e Bielorussia firmarono a Belaveza il trattato che sanciva la dissoluzione dello Stato sovietico e sciolto formalmente il 26 dicembre 1991),

sicché venne gradualmente meno anche certo decennale funambolismo geo-politico italiano che per tanto tempo aveva impedito di fatto ogni accenno alla tragedia delle Foibe.

Tuttavia, va pure aggiunto al predetto equilibrismo che come nella vita si tende a dimenticare le cose scomode, tragiche, cosiddette in gergo, negative, che interferiscono con il nuovo corso dell’esistenza, anche il genocidio delle Foibe, termine dialettale che significa “fosse”, era scomodo da rammentare, poiché ricordava che l’Italia era stata una Nazione sconfitta e non di certo vincitrice, che non era vero il mito dell’esercito liberatore iugoslavo, ma soprattutto che con la rottura di Tito, dittatore dell’allora Jugoslavia, con la Unione sovietica di Stalin,

(Tito, Croato di nascita, Tito aderì presto all’ideale comunista, frequentando molto l’Unione Sovietica. Durante la seconda guerra mondiale condusse la guerra partigiana contro l’occupazione tedesca, spesso in concerto con gli Alleati, che lo sostennero anche a guerra finita. Divenne dittatore della Jugoslavia, trasformata in uno stato federale, instaurando un regime comunista sui generis, con forti difformità dal comunismo sovietico in campo economico e anche riguardo ai rapporti con le autorità religiose. Ruppe con l’Unione Sovietica e si ritirò dal Patto di Varsavia, ponendosi poi a capo di un movimento di stati cosiddetti “non allineati”, cioè non appartenenti a nessuno dei due gruppi che si fronteggiavano durante la guerra fredda. Rimase a capo del governo jugoslavo fino alla morte)

la Jugoslavia era divenuta un interlocutore importante per il blocco internazionale occidentale

(dopo la seconda guerra mondiale si determinò una contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi intorno al 1947, tra le due potenze principali emerse vincitrici dalla seconda guerra mondiale: gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica. Ben presto si giunse alla divisione dell’Europa in sfere di influenza e alla formazione di blocchi internazionali ostili, denominati comunemente come Occidente (gli Stati Uniti, gli alleati della NATO e i Paesi amici) ed Oriente, o “blocco comunista” (l’Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia e i Paesi amici), oltre a tutti i Paesi non allineati del resto del mondo)

pertanto da quel momento a Tito non si potevano e dovevano porre domande imbarazzanti.

Dunque le Foibe sono state per calcolo politico-economico-culturale rimosse dalla Storia, anche se erano comunque rimaste in quella delle genti giuliane,

(L’esodo giuliano-dalmata, noto anche come esodo istriano, è un evento storico consistito nell’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia, che si verificò a partire dalla fine della seconda guerra mondiale (1945) e negli anni ad essa successivi. Si stima che i giuliani, i fiumani e i dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine ammontino a un numero compreso tra le 250.000 e le 350.000 persone. Il fenomeno, seguente agli eccidi noti come massacri delle foibe, coinvolse in generale tutti coloro che diffidavano del nuovo governo jugoslavo e fu particolarmente rilevante in Istria e nel Quarnaro, dove si svuotarono dai propri abitanti interi villaggi e cittadine. Nell’esilio furono coinvolti tutti i territori ceduti dall’Italia alla Jugoslavia con il trattato di Parigi firmato nella capitale francese il 10 febbraio 1947 dopo la fine della seconda guerra mondiale e che era stato già preceduto da una conferenza di pace che si svolse parimenti a Parigi tra il 29 luglio e il 15 ottobre 1946 in cui la Dalmazia, dove vivevano i dalmati italiani, fu ceduta alla Jugoslavia insieme a Fiume, il territorio di Zara, le isole di Lagosta e Pelagosa, gran parte dell’Istria, del Carso triestino e goriziano e l’alta valle dell’Isonzo fino a Salcano).

Solo da  qualche decennio si è potuto esaminare quel passato con un’attenzione diversa, senza certe lenti pennivendole

(chi fa della propria capacità di scrivere, quali autore di libri, giornalista, collaboratore di riviste, intellettuali, relatori, conduttori, opinionisti, professionisti, esperti, ecc.) un uso mercenario, facendosi, anche in contrasto con le proprie convinzioni, difensore e sostenitore delle tesi e degli interessi di chi gli assicura maggiori vantaggi personali).

Negli anni antecedenti, la memoria delle Foibe era stata tenuta viva solo dalle forze politiche italiane di destra, con il paradosso che quelle genti giuliane che avevano perso la casa e tantissimi propri cari, a causa della guerra scatenata in precedenza dal ventennio fascista nella quale vi fu anche una orribile persecuzione contro i cittadini jugoslavi che non si erano allineati all’asse dittatoriale Roma-Berlino

(i corpi dei prigionieri jugoslavi furono spesso ritrovati senza occhi, squartati a colpi di ascia sicché conseguentemente la popolazione di origine italiana venne identificata con quella carneficina, anzi anche peggio poiché individuata come nemici e cacciata come traditori e criminali fascisti),

si ritrovarono come sostenitori quelle forze politiche che politicamente si rifacevano al fascismo.

Quella tragedia delle Foibe fu pertanto rimossa immediatamente dopo la seconda guerra mondiale e nell’immediato della nascitura Repubblica italiana, sacrificata sull’altare della propaganda e della convivenza politico-sociale-nazionale dagli allora partiti centristi italiani che per acquietare quelli di sinistra dell’epoca e le varie fazioni della Resistenza, diedero ad entrambi l’occasione promozionale di presentarsi alla Nazione come i partiti del popolo, così per un altro verso riuscendo a far transitare senza colpo ferire tutta la dirigenza giuridica e burocratica del precedente sistema fascista nel nuovo corso repubblicano, permettendo alla Nazione di riorganizzarsi civilmente senza scivolare nell’anarchia civile e dell’ingovernabilità amministrativa. Quella sorta di compromesso sacrificò alla dimenticanza gli scomodi profughi giuliani che erano stati obbligati ad andare via dai luoghi d’origine. Essi furono disseminati in cosiddetti campi di accoglienza, dislocati soprattutto sulle coste delle Marche, Toscana, Sardegna vicino Sassari, in luoghi isolati o immobili in stato di abbandono, freddi, umidi, conseguenza anche di una appena cessata seconda guerra mondiale e guerra civile. Ma quei conterranei, profughi in Italia, dimenticati e anche disprezzati dai loro stessi concittadini, bollati in modo elusivo come capri espiatori quali fascisti, con grandi sacrifici ripresero gradualmente la loro vita, ricostruendola in Italia.

Con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 il Parlamento italiano ha istituito il “Giorno del ricordo” delle Foibe che viene celebrato il 10 febbraio.

Altri argomenti storici collegati da analoga efferatezza, tragedia e nascondimento, di cui ci si è in modo riassuntivo occupati in queste pagine:  La Commissione che non vide (come oggi pure accade); La Shoah del 27 gennaio 2019 vista con gli occhi delle donne vittime e carnefici.

Adduso Sebastiano

Tragedia Emiliano Sala – il toccante saluto dell’ex Juve Stabia Alessandro Fabbro [foto]

La tragedia che ha colpito Emiliano Sala ha scosso il mondo del calcio ma non solo. L’attaccante argentino, di chiare origini italiane, è deceduto il 21 gennaio mentre era a bordo del velivolo Piper PA-46 Malibu che da Nantes avrebbe dovuto portarlo a Cardiff. La punta aveva infatti appena formalizzato il suo passaggio in Premier League, dopo la splendida prima parte di stagione nel Nantes, condita da 13 reti che gli erano valse il grande salto nel campionato più bello del mondo tramite l’ingaggio da parte della società gallese. Purtroppo il velivolo è precipitato appunto il 21 gennaio, venendo individuato solo molti giorni dopo sul fondo del Canale della Manica. Il 6 febbraio il recupero, dopo difficili operazioni, di un corpo, rivelatosi il giorno seguente quello dello sfortunato calciatore. Nessuna traccia, invece, della salma del pilota del velivolo.

Tantissimi sono stati i ricordi che tramite i social hanno omaggiato Sala. Tra questi anche quello dell’ex difensore della Juve Stabia, Alessandro Fabbro. Il calciatore ha postato sul suo profilo Instagram un bellissimo scatto, che lo ritrae in campo proprio al fianco di Emiliano Sala. La foto risale all’agosto 2014, quando Fabbro vestiva la maglia dell’Avellino, ed il giovane Sala militava nel Bordeaux. I due calciatori si incontrarono nel triangolare estivo tra Avellino, Bordeaux e Parma; nello scatto si vede Fabbro che marca Sala e il toccante “Ciao Ragazzone”, aggiunto dall’ex Juve Stabia. Di lì a poco Sala sarebbe esploso a suon di reti, passando al Nantes e poi attirando su di sé le attenzioni dei grandi club.

Un piccolo gesto, con cui Alessandro Fabbro ha confermato i suoi grandi valori umani.

 

Under 15, Juve Stabia-Sambenedettese, i convocati di Franzese: segui su ViViRadioWeb dalle 12:45

I convocati di Franzese

L’Under 15 della Juve Stabia torna a giocare al Menti. Si affronta la Sambenedettese, segui il match in diretta su ViViRadioWeb dalle ore 12:45. Questi i convocati di Franzese:

Arrichiello, Balzano, Capo, Carannante, Casillo, Damiano, Del Sorbo, Di Serio, Esposito G.P., Leone, Mahmoud, Marino, Mele, Minasi, Noviello, Prisco, Ruggiero, Santarpia, Somma, Ventrone, Vitale.

Per ascoltare ViViRadioWEB è possibile farlo in diversi modi:

collegandosi al sitohttps://vivicentro.it/viviradioweb/
scaricando l’app gratuita Tune In Radio

da pc: https://37.187.93.104/start/viviradioweb/

Android ( https://play.google.com/store/apps/details?id=tunein.player&hl=it )

IPhone ( https://itunes.apple.com/it/app/tunein-radio/id418987775?mt=8 )

cercando poi ViViRadioWEB tra le radio disponibili

Sulla nostra pagina facebook @vivicentroradio  ( https://www.facebook.com/ViViCentroRadio ) cliccando sul tab di sinistra Ascolta ViViRadioWEB (non funziona dai dispositivi mobili)

Ciro Novellino ufficio stampa settore giovanile Juve Stabia

Under 17, Juve Stabia-Sambenedettese, i convocati di Sacco: segui su ViViRadioWeb il match

I convocati di Sacco

L’Under 17 della Juve Stabia torna a giocare al Menti, dopo aver ripreso la testa della classifica. Si affronta la Sambenedettese, segui il match in diretta su ViViRadioWeb dalle ore 14:45. Questi i convocati di Sacco:

Di Biase, Borrelli, Pascale, Celentano, Pulcino, Di Pasquale, Esposito, Zaccariello, Gaudino, Guarracino, Luongo, Mangini, Percuoco, Boccia, D’Aniello, Miccio, Masotta, Selvaggio, Stoecklin, Chierchia.

Per ascoltare ViViRadioWEB è possibile farlo in diversi modi:

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Ciro Novellino ufficio stampa settore giovanile Juve Stabia

Hamsik resta o va via? Che pasticcio cinese…

La trattativa Hamsik-Dalian non è saltata definitivamente

Marek Hamsik-Dalian Yifang è l’argomento in casa Napoli degli ultimi giorni. Sembrava fosse conclusa, infatti, la trattativa che avrebbe legato lo slovacco al Dalian Yifang per i prossimi 3 anni. Ma poi è successo l’incredibile, perché nella giornata di giovedì, la trattativa si è clamorosamente bloccata. Ad annunciarlo è stata la società azzurra con un comunicato ufficiale. Il motivo dello stop dell’affare è questo: il Napoli aveva chiuso sulla base di 20 milioni in due esercizi, mentre il Dalian ha presentato l’offerta con prestito oneroso a 5 milioni con diritto di riscatto a 15, quindi la trattativa non sarebbe stata più a titolo definitivo ma temporanea. Modalità, questa, che non convince la società azzurra. Nel frattempo il capitano azzurro aveva già svuotato l’armadietto al centro tecnico, pronto alla nuova avventura cinese, e allo stipendio di 9 milioni a stagione. Ovviamente la notizia non l’ha presa benissimo. Infatti, il centrocampista non si è presentato agli allenamenti. Fino a lunedì il calciatore verrà lasciato libero dalla società, anche perché, essendo già con la testa in Cina, non sarebbe stato utile per la trasferta di Firenze. Se nei prossimi giorni, invece, la trattativa dovesse saltare definitivamente, si rimetterebbe a disposizione di Ancelotti.

Ma comunque, qualora Hamsik dovesse restare in Italia, lo farebbe con un solo anno di contratto e quindi con pochi margini di trattativa con altri club. Situazione che De Laurentiis vuole assolutamente evitare. Secondo alcune voci, infatti, il patron del Napoli starebbe lavorando per trovare un punto d’incontro che soddisfi la società partenopea ma che accontenti anche lo stesso calciatore, che ormai avrebbe preso la sua decisione. La sensazione è che in qualche modo, la trattativa possa ancora concludersi da un momento all’altro. C’è tempo fino al 28 febbraio, giorno in cui chiuderà il mercato cinese.

A cura di Francesco Gargiulo

RIPRODUZIONE RISERVATA

Il vulcano Etna riprende a sbuffare

Riprende il vulcano ad ansimare con zampilli di lava e nuvole di copiosa cenere sbuffate dalla cima tutta ricoperta di neve. Bollettino INGV.

Il vulcano è tornato a farsi risentire dal cratere di nord-est e dalla Bocca nuova, con fontane di lava e emissione di nuvole di cenere senza però creare disagi sui paesi alle sue falde e nella città di Catania dove l’aeroporto di Fontanarossa è operativo.

Per tutta la notte, centinaia di curiosi si sono riversati sui tornanti della strada regionale Mareneve ed anche in questo fine settimana, grazie all’apertura della funivia, in cima alla Montagnola si registra il pienone di turisti.

In un bollettino odierno, l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e a cura delle Sezioni di Catania e Palermo, ha fatto una: <<SINTESI STATO DI ATTIVITA’ – Alla luce dei dati di monitoraggio si evidenzia: 1)                OSSERVAZIONI VULCANOLOGICHE: Alternanza di copiose emissioni di cenere (in particolare dal Cratere di NE e dalla Bocca Nuova), di emissioni più modeste e discontinue dai medesimi crateri e di semplice attività di degassamento pulsante. 2)         SISMOLOGIA: Modesto livello di sismicità da fratturazione; tremore vulcanico intorno a valori medi e medio-bassi di ampiezza con fluttuazioni anche verso il livello alto. 3)     INFRASUONO: Modesta attività infrasonica. 4)   GEOCHIMICA: Il flusso di SO2 si pone su un livello medio relativamente al degassamento tipico dell’Etna. I flussi di CO2 al suolo si attestano su valori molto bassi. La pressione parziale di CO2 in falda non mostra variazioni di rilievo. Non sono disponibili aggiornamenti sul C/S nel plume; le ultime misure indicano valori elevati rispetto alla media. Le misure del rapporto isotopico dell’elio (campionamento del 9 gennaio) hanno mostrato valori in ulteriore diminuzione. 2. SCENARI ATTESI Attività vulcanica caratterizzata da degassamento e continua attività esplosiva dai crateri sommitali con formazione di nubi di cenere. Non è possibile escludere un’evoluzione dei fenomeni verso un’attività più energetica>>.

In foto l’Etna vista da Piedimonte Etneo.

Adduso Sebastiano

Juve Stabia – Catanzaro… aspettando San Valentino

Juve Stabia – Catanzaro, l’attesa si fa sempre più spasmodica

Castellammare di Stabia – La Juve Stabia, come previsto dal calendario di Lega Pro, domenica riposerà. Le Vespe saranno spettatrici di quello che accadrà negli altri stadi con le altre. Soprattutto le dirette inseguitrici proveranno a sfruttare questo turno per avvicinarsi in classifica.

L’umore della piazza stabiese e l’amore verso questi colori sta ritornando ad essere sempre più forte. La riprova di questo ritornato entusiasmo e amore è sicuramente l’accoglienza che i tifosi hanno riservato ai calciatori stabiesi domenica scorsa.  All’arrivo del torpedone gialloblè, di ritorno da Rende, i tifosi hanno intonato cori e fatto esplodere fuochi d’artificio.”Bisognava ringraziare i calciatori della Juve Stabia per l’impegno profuso in campo”.

L’attesa

Oggi però vogliamo fare qualche considerazione su quello che sarà mercoledì 13 febbraio 2019, quando le vespe scenderanno in campo al Menti contro il Catanzaro. Nei giallorossi ci sono tanti ex gialloblè, ma poco importa!

L’attesa a Castellammare di Stabia si fa sempre piu’ spasmodica e al tempo stesso fa battere forte il cuore a tutti i tifosi gialloblè. Già il cuore, quel muscolo così forte e importante, che nella vigilia della festa degli innamorati batte a piu’ non posso. Battito che aumenta per l’attesa di quello che verrà, che si sogna, che tutti gli innamorati della Juve Stabia vogliono vivere nel migliore dei modi. Insomma una vigilia che oltre il rosso passione mercoledì avrà anche i colori gialloblè. Tanti vogliono stare vicinissimo alla propria innamorata nella sua casa naturale, il Romeo Menti. Vogliono far sentire il proprio calore, dedicandogli la propria presenza, il proprio supporto, il proprio incitamento per farla sentire sempre più importante. L’obiettivo è rinnovare quell’amore che li porterà, si spera, tanto ma tanto in alto in classifica.

In fondo sarà la vigilia della festa degli innamorati! Sarà una serata speciale per la Juve Stabia, un’occasione importante. Sarebbe bello arrivare allo stadio con una rosa rossa in una mano e una bandiera gialloblu’ nell’altra!

A cura di Giovanni Donnarumma

Cessione Palermo, naufraga la trattativa con la Follieri Capital Limited: accordo trovato, poi il comunicato

Naufraga la trattativa con la Follieri Capital Limited

Follieri Capital Limited comunica che la trattativa per l’acquisizione dell’U.S. Città di Palermo e della Mepal si è conclusa con esito negativo.

Dopo più una settimana di serrati incontri e colloqui con la controparte, finanche l’arrivo in città di Raffaello Follieri per incontrare Emanuele Facile, la trattativa è definitivamente saltata.

L’incontro di ieri a Milano tra Raffaello Follieri e l’attuale amministratore delegato del club di Viale del Fante è durato più di nove ore. L’accordo tra le parti era stato raggiunto e prevedeva l’immissione immediata di 5 milioni di euro nelle casse del club rosanero per far fronte agli stipendi ed evitare punti di penalizzazione, il versamento di euro 1,2 milioni a titolo di corrispettivo, l’accollo della somma di 22,8 milioni di euro relativa alla società lussemburghese Alyssa SA e l’obbligazione a far fronte agli impegni finanziari della U.S. Città di Palermo al fine di riportare il giusto equilibrio finanziario e rimuove l’attuale stato di grave difficoltà.

Il closing era già stato concordato per la giornata di giovedì. L’amministratore delegato del Palermo, Emanuele Facile, giunto nello studio legale Gianni-Origoni, advisor dell’attuale proprietà, al momento della sottoscrizione del contratto preliminare ha comunicato di aver ricevuto una telefonata, nella quale gli sarebbe stato vietato di firmare l’accordo per via dell’esclusività richiesta e concordata, fin dal primo momento, dalla Follieri Capital Limited. Tutto ciò avveniva mentre il dott. Follieri aveva già impugnato la penna per apporre la propria firma sul contratto. A sostegno della sua marcia indietro il dott. Facile adduceva il fatto che la società controllante inglese aveva appena ricevuto un’offerta migliore di quella che si stava sottoscrivendo con la Follieri Capital Limited. A quel punto Facile ha provato a proporre di modificare la suddetta clausola, in maniera tale da poter ricevere eventuali altre offerte.

Il comportamento tenuto dell’amministratore delegato rosanero, nei confronti della nostra società, è stato alquanto irrispettoso anche per via del fatto che senza l’inserimento della clausola di esclusività sarebbe stato inutile andare avanti nella contrattazione.

Per tali motivi e di fronte ad una manifesta poca serietà tenuta nella trattativa dall’attuale proprietà, la Follieri Capital Limited ha deciso in maniera irrevocabile di non proseguire nella contrattazione.

Rimane il rammarico di non aver potuto procedere nella definizione del contratto che oltre a rimuovere immediatamente lo stato di grave difficoltà finanziaria, da tempo sotto i riflettori degli organi d’informazione, in cui versa la U.S. Città di Palermo avrebbe permesso l’avvio di un ambizioso progetto sportivo ed imprenditoriale il cui obiettivo era quello di riportare il Palermo nella massima serie lasciandosi alle spalle definitivamente i problemi di questi ultimi anni.

La Follieri Capital Limited augura ogni meglio alla tifoseria rosanero nella speranza che davvero gli attuali proprietari della U.S. Città di Palermo, dopo essersi assunti la responsabilità di aver fatto saltare, al momento della firma, l’accordo con la stesa Follieri Capital Limited apportino risorse finanziare nelle casse sociali per il pagamento dei debiti superiori rispetto a quelle cui oggi hanno preferito rinunciare.

Follieri Capital Limited

Domani la Regione Abruzzo è chiamata al voto : tutto quello che c’è da sapere

Mentre continua la lite con la Francia, lite che ha costretto il titolare di via XX Settembre, il ministro Tria, a scendere in campo per provare a tamponare la crepa oltre che, sempre nell’intervista alla stampa di questa mattina, a bacchettare i due vicepremier, siamo giunti al giorno di silenzio elettorale prima delle votazioni in Abruzzo dove, ieri sera, si è chiusa la campagna elettorale e forse, per un giorno, ci saranno risparmiati comizi e beghe anche tra gli stessi coinquilini al governo.

Nell’attesa dell’esito delle votazioni nella Regione #Abruzzo di domani, vi ricordiamo che le elezioni regionali sono regolate, come le altre regioni a statuto ordinario, dalla legge Tatarella per cui il sistema elettorale abruzzese prevede la doppia preferenza di genere e sia il presidente della Regione che i consiglieri, che sono 30 in tutto, sono eletti a suffragio universale.

Queste le regole che scandiranno la giornata di domani, domenica 10 febbraio:
  • i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23.
  • Gli elettori dovranno presentarsi ai seggi muniti di tessera elettorale e di un documento d’identità valido.
  • Gli elettori hanno a disposizione un’unica scheda su cui esprimere le preferenze, ed è di colore verde. Da un lato la scheda presenta i simboli dei partiti in lizza con accanto lo spazio per scrivere i nomi dei candidati consiglieri comunali, mentre dall’altro lato c’è un riquadro con il nome del candidato presidente della Regione collegato alla coalizione o al singolo partito.

Viene eletto alla carica di governatore dell’Abruzzo il candidato che ottiene la maggioranza dei voti validi. Il candidato presidente è collegato a una lista o a una coalizione che lo sostiene, e che è in corsa per il Consiglio regionale. Alla lista collegata al presidente vincente viene attribuita una maggioranza di seggi in consiglio tra il 60 e il 65 per cento.

Il territorio abruzzese è diviso in 4 circoscrizioni, che corrispondono alle 4 province: L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo. Ogni circoscrizione elegge 7 consiglieri, tranne Chieti che ne elegge 8. In Consiglio regionale entrano di diritto il candidato presidente eletto e il secondo candidato più votato.

I consiglieri si eleggono tramite sistema elettorale proporzionale, con soglia di sbarramento al 4 per cento per le liste che corrono da sole e soglia al 2 per cento per quelle inserite in una coalizione.

Richiamate e ricordate le regole, diamo ora un’occhiata anche ai candidati per questa elezione anticipata convocata in seguito alle dimissioni del presidente Luciano d’Alfonso che ha abbandonato la carica essendo stato eletto al Senato, lo scorso 4 Marzo, tra le file del Partito Democratico.

In corsa per la carica di Presidente della Regione sono 4, tre avvocati e un manager con una laurea in filosofia:
  1. Il senatore Marco Marsilio, un manager con una laurea in filosofia, è il candidato sostenuto dalle liste di Fratelli d’Italia, Lega Salvini Abruzzo, Forza Italia, Azione Politica, Unione di Centro-DC-IDeA.
  2. L’ex vicepresidente del CSM Giovanni Legnini guida la coalizione di centro-sinistra con 8 liste a sostegno: Partito Democratico, Abruzzo in comune, Centristi per l’Europa-Solidali e Popolari per Legnini, Progressisti con Legnini-Sinistra Abruzzo-LeU, Avanti Abruzzo – Italia dei Valori, Abruzzo Insieme – Abruzzo Futuro, Legnini Presidente, +Abruzzo – Centro Democratico.
  3. La consigliera regionale uscente Sara Marcozzi è la candidata per il MoVimento 5 Stelle
  4. L’avvocato Stefano flajani è il candidato di CasaPound.
Sono attesi al voto circa un milione e duecentomila aventi diritto.

L’appuntamento elettorale si propone anche come un test per misurare i rapporti di forza tra gli alleati di governo, Lega e Movimento 5 Stelle, anche in vista degli Europei di maggio

Castellammare, all’Oiermo il corso per la preparazione al concorso di Polizia Locale

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Torna alla Fondazione Oiermo di Castellammare di Stabia il corso per la preparazione al concorso di Polizia Locale

La Fondazione Oiermo, ubicata a Castellammare di Stabia, ritorna per il secondo anno con il corso per la preparazione al concorso di Polizia Locale. Tanti sono i giovani e meno giovani che tentano la strada della Pubblica Amministrazione e vista la gratitudine ed il successo riscontrato lo scorso anno, l’Oiermo replica questa entusiasmante esperienza.

Nel dettaglio, il corso è aperto a tutti coloro che hanno compiuto la maggiore età e sono in possesso del Diploma di scuola superiore. Previste 150 ore di lezioni distribuite in un arco di due mesi. Le lezioni si svolgeranno presso le aule della Fondazione e consentiranno ai partecipanti di avere una preparazione adeguata alla partecipazione ai concorsi nella Pubblica Amministrazione.

Le iscrizioni sono aperte da lunedì 11 a venerdì 22 febbraio e la partecipazione è totalmente gratuita. Per iscriversi, sarà necessario ritirare il modulo presso la segreteria della Fondazione Oiermo, in Via Annunziatella 23 a Castellammare di Stabia, dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle 13:00.

Si consiglia di portare con sé, un documento di riconoscimento e il codice fiscale. Per i candidati stranieri fotocopia di regolare permesso di soggiorno, mentre per i candidati diversamente abili fotocopia del certificato di invalidità.