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L’AZZURRO PENSIERO. Due gol in mezz’ora affondano il Napoli a S. Siro. La tardiva reazione non basta

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Nonostante una rimonta sfiorata e una reazione d’orgoglio nella ripresa, il Napoli esce sconfitto da San Siro, battuto dal Milan per 2-1.La partita è stata un manifesto di due volti per gli Azzurri: un primo tempo sottotono e un secondo tempo di assoluto dominio, vanificato da un avvio shock.

​Un Primo Tempo da Dimenticare

​La squadra di Antonio Conte ha subito un duro colpo iniziale, con i Rossoneri che hanno messo la gara in discesa in meno di mezz’ora.Il vantaggio del Milan è arrivato dopo soli 3 minuti con Saelemaekers.Nonostante i tentativi di riorganizzarsi, il Napoli ha subito il raddoppio alla mezz’ora, firmato da Pulisic, fissando il punteggio sul 2-0 e rendendo la missione di rimonta estremamente ardua.

​Reazione e Dominio nella Ripresa

​Nella seconda frazione, tuttavia, il Napoli è sceso in campo con un piglio completamente diverso.

La scintilla della rimonta si è accesa grazie a un calcio di rigore trasformato con freddezza da De Bruyne.
​Il vero punto di svolta è arrivato con l’espulsione di Estupinan del Milan, lasciando i Rossoneri in dieci.Con l’uomo in più, il Napoli ha preso il completo controllo del gioco, dominando la metà campo avversaria e creando occasioni a raffica.L’episodio più clamoroso è stato la traversa colpita da Neres, che ha fatto tremare San Siro, seguita da diverse altre conclusioni che hanno sfiorato il pareggio.Nonostante il forcing finale e la dimostrazione di grande carattere, il muro milanista ha retto fino al triplice fischio.

​Le Voci dallo Spogliatoio

​Antonio Conte: “Soddisfatto per l’Atteggiamento, Sbagliato l’Avvio”

​L’allenatore azzurro, Antonio Conte, non ha nascosto l’amarezza per l’esito, ma ha voluto sottolineare gli aspetti positivi visti in campo:

​”Purtroppo abbiamo sbagliato nelle occasioni dei gol subìti, potevamo fare di più perché prendere due gol in mezzora è un colpo troppo forte.

Per il resto però non rimprovero nulla ai ragazzi per la prestazione, fare una gara del genere a San Siro, creare tante situazioni da gol è qualcosa di importante.”

​Conte ha poi insistito sul cambiamento di mentalità che la squadra sta attraversando:

​”Dispiace per la sconfitta, ma sono soddisfatto per l’atteggiamento perché questa è la strada giusta, e l’anno scorso questo tipo di personalità sarebbe stata impensabile.”

​Di Lorenzo: “Meritavamo il Pareggio”

​Anche il capitano, Giovanni Di Lorenzo, ha espresso il suo rammarico per il risultato finale, evidenziando come la prestazione avrebbe meritato un epilogo diverso:

​”Siamo amareggiati per il risultato ma non per la prestazione.Meritavamo di pareggiare e abbiamo dimostrato di saper risalire anche alle avversità.Abbiamo commesso degli errori, questo è certo, però può capitare.La reazione è stata importante e avremmo potuto portare a casa un risultato positivo.”

​Il messaggio del capitano è chiaro: l’atteggiamento non deve mancare. “Perdere può capitare ma deve confortarci l’atteggiamento in campo e adesso dobbiamo guardare avanti con fiducia”.
​Nonostante la seconda sconfitta stagionale, il Napoli esce da San Siro con la consapevolezza di aver dimostrato carattere e potenziale, elementi che, secondo Conte e Di Lorenzo, rappresentano la base solida su cui costruire il proseguo del campionato.

Juve Stabia, il Menti sarà un crocevia: Contro il Mantova per dare una svolta importante alla classifica

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Il boato del “Romeo Menti” è pronto a risuonare.Dopo un lungo mese di settembre vissuto prevalentemente lontano dalle mura amiche, la Juve Stabia riabbraccia finalmente il calore dei propri tifosi.

Martedì sera, alle 20:30, l’avversario è il Mantova di Guido Pagliuca, in una sfida che va oltre i semplici tre punti in palio.Per i gialloblù, questo match rappresenta un vero e proprio crocevia per il prosieguo del campionato di Serie B, un’occasione da non fallire per dare una svolta importante alla stagione in termini di punti.

La classifica, dopo le prime giornate, parla chiaro: la Juve Stabia occupa l’ottava posizione con 7 punti, frutto di una vittoria, quattro pareggi e nessuna sconfitta.Un percorso che ha mostrato la solidità della squadra ma anche una certa difficoltà a concretizzare soprattutto in casa dove sono arrivati due pareggi a reti bianche.

Il Mantova, invece, naviga nelle zone basse della classifica, al diciassettesimo posto con soli 3 punti e una panchina, quella di mister Possanzini, che traballa dopo le recenti pesanti sconfitte.Una vittoria per le Vespe significherebbe non solo conquistare tre punti importanti, ma soprattutto lanciare un messaggio forte e chiaro alle altre contendenti per la permanenza in categoria, dimostrando che il Menti è e resterà un fortino inespugnabile.

Un Bilancio in Perfetto Equilibrio: 1, X, 2

Quella contro il Mantova è una sfida che rievoca ricordi recenti e dal sapore diverso per i tifosi stabiesi.

Il bilancio degli ultimi incontri, come una classica schedina, ha visto materializzarsi tutti e tre i segni.Indimenticabile, in negativo, è il pesante 1-4 subito proprio al “Romeo Menti” nella scorsa Supercoppa di Serie C, una vittoria netta e meritata per la squadra allora allenata da Possanzini che lasciò l’amaro in bocca all’ambiente gialloblù.

Il segno X è invece maturato al “Danilo Martelli” di Mantova, in una gara di campionato combattuta.La vittoria per la Juve Stabia, il segno 1, è arrivata invece in campo neutro, al “Leonardo Garilli” di Piacenza, a causa dell’indisponibilità del Menti.

A decidere quella sfida fu una zampata vincente di Piscopo, un gol che regalò tre punti pesantissimi alle Vespe.Adesso, un nuovo capitolo di una rivalità che promette scintille.

L’Ora della Verità per le Vespe

Dopo due trasferte consecutive che hanno portato in dote una vittoria per 3-1 a La Spezia e un pareggio per 2-2 a Catanzaro, per la Juve Stabia è giunto il momento di unire le forze e gettare il cuore oltre l’ostacolo davanti al proprio pubblico.

Il tecnico è consapevole dell’importanza del momento e ha lavorato intensamente in settimana sulla psicologia e sulla tattica della squadra per ritrovare quell’equilibrio e quella cattiveria agonistica necessari per sbloccare il risultato.La Juve Stabia non può permettersi ulteriori passi falsi in casa.

I due pareggi precedenti hanno lasciato un senso di incompiuto e la squadra sa di dover regalare una gioia piena ai propri sostenitori.Il calore e la spinta incessante del Menti dovranno essere l’arma in più, l’energia positiva capace di trasformare la pressione in una prestazione maiuscola.

L’obiettivo è uno e uno soltanto: uscire dal campo con i tre punti, rimettere la barra dritta in classifica e guardare al futuro con rinnovato ottimismo.Vincere non è più solo un desiderio, ma un obbligo morale per una squadra che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per risalire la china e onorare la gloriosa maglia gialloblù.

Martedì sera, il popolo del Menti si aspetta una risposta da squadra vera.E le Vespe sono chiamate a non deludere.

Juve Stabia: Arrivano le decisioni del giudice sportivo in merito alle squalifiche per la gara con il Mantova

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La Juve Stabia dovrà fare a meno di tre tesserati per il prossimo turno infrasettimanale di Serie BKT, in programma martedì contro il Mantova.Il Giudice Sportivo, avv.

Emilio Battaglia, ha infatti ufficializzato le proprie decisioni in seguito alla rocambolesca trasferta di Catanzaro, conclusasi con un pareggio per 2-2.Le sanzioni priveranno le Vespe del calciatore Alessio Cacciamani, del dirigente Alberto Gerbo e dell’operatore sanitario Gaetano Nastro.

Un’espulsione che ha pesato sul match

A pesare maggiornamente, in termini di alternativa da mandare in campo in vista del prossimo impegno casalingo, è senza dubbio la squalifica per una giornata effettiva di gara inflitta ad Alessio Cacciamani.

Il giovane centrocampista è stato espulso durante la gara contro il Catanzaro per doppia ammonizione, a causa di un comportamento ritenuto scorretto nei confronti di un avversario.Un’assenza pesante per lo scacchiere tattico di mister Abate, che dovrà ora ridisegnare la propria linea mediana.

Proteste dalla panchina: Gerbo e Nastro fermati

Non solo il campo, ma anche la panchina della Juve Stabia è stata colpita dalla mano pesante del Giudice Sportivo.

Il dirigente Alberto Gerbo e l’operatore sanitario Gaetano Nastro sono stati entrambi squalificati per una giornata effettiva di gara.La motivazione, come si legge nel comunicato ufficiale, è da ricondurre alle proteste nei confronti dell’operato arbitrale.

Entrambi, al 28° del secondo tempo, si sarebbero alzati dalle rispettive postazioni per contestare le decisioni del direttore di gara, un comportamento che non è passato inosservato e che costringerà i due a seguire il prossimo match dalle tribune.Queste tre assenze rappresentano un campanello d’allarme per la Juve Stabia che sembra essere finita sotto la lente di osservazione dei direttori di gara, molto inflessibili contro le Vespe e più permissivi nei confronti degli avversari.

A causa di queste decisioni inflessibili nel prossimo impegno casalingo, da non sottovalutare contro il Mantova e valido per la sesta giornata del campionato di Serie BKT ci saà un’alternativa in meno per mister Abate.

Juve Stabia – Mantova sarà diretta da Andrea Calzavara

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L’AIA ha reso noto le designazioni arbitrale per la sesta giornata che sarà disputata martedì alle ore 20:30.A dirigere Juve Stabia – Mantova ci sarà Andrea Calzavara che torna ad arbitrare le Vespe dopo l’esordio stagionale dei gialloblù a Chiavari contro l’Entella.Andrea Calzavara della sezione di Varese è uno dei cinque fischietti che quest’anno hanno ottenuto la promozione nella massima categoria arbitrale, la CAN.

Una Rivoluzione nel Roster Arbitrale per il 2025/2026

La promozione di Calzavara si inserisce in un contesto di profondo rinnovamento voluto dal Presidente dell’AIA Zappi per la stagione 2025/2026.Ben dieci arbitri hanno lasciato la CAN A, tra cui figure di spicco come Gianluca Aureliano, Francesco Cosso, Antonio Giua e Davide Ghersini, a cui si aggiungono quelle di Marco Monaldi, Alessandro Prontera, Daniele Rutella, Gabriele Scatena oltre alle dimissioni volontarie di Daniele Orsato e Alberto Santoro.  A fronte di queste uscite, sono stati promossi cinque giovani direttori di gara: Claudio Giuseppe Allegretta di Molfetta, Giuseppe Nucera di Palermo, Niccolò Turrini di Firenze, Andrea Zanotti di Rimini e, appunto, Andrea Calzavara di Varese.Un cambio generazionale che mira a portare nuova linfa e prospettive nel massimo campionato.

La Consacrazione nella Finale Playoff di Serie C

Classe 1993, originario di Vedano Olona, Calzavara ha completato una solida gavetta di cinque anni in CAN C.  Il culmine della sua carriera nella terza serie è stato raggiunto nella scorsa stagione, con la direzione della finale playoff di ritorno tra Pescara e Ternana.  In una partita carica di tensioni, acuite dalle polemiche sull’arbitraggio della gara d’andata (diretta da Zanotti, altro neo-promosso), Calzavara ha offerto una prestazione impeccabile, gestendo con maestria ogni fase del gioco e dimostrando una maturità da veterano.  Quella direzione magistrale ha rappresentato il sigillo sulla sua promozione, confermando le qualità già espresse durante l’intera stagione: 26 partite dirette, con 125 ammonizioni e 10 espulsioni, a testimonianza di uno stile autorevole.

Erede della Tradizione Arbitrale di Varese

Con il suo approdo in CAN, Andrea Calzavara raccoglie il testimone della grande tradizione arbitrale della sezione di Varese.

Molti lo considerano l’erede designato di Daniele Minelli, ritiratosi nell’estate del 2024 dopo aver rappresentato per anni la sezione varesotta ai massimi livelli.  La carriera di Minelli fu complessa, segnata da uno stop nel 2017 e un successivo reintegro nel 2022, ma il suo nome è rimasto un punto di riferimento.  Il passaggio di consegne a un talento emergente come Calzavara sembra ora il compimento di un percorso naturale.

Esperienze e Stile: Fermezza e Dialogo

Arbitro dal 2009, la carriera di Calzavara è stata un crescendo costante.Promosso in CAN D nel 2017, ha affrontato anche momenti delicati, come una contestata direzione in un Palermo-Savoia che ne ha temprato il carattere.Il salto in CAN C nel 2020 e le esperienze maturate anche nella Serie A Femminile tra il 2019 e il 2024 ne hanno completato il profilo.  Calzavara è noto per la sua grande determinazione e fermezza: non esita a utilizzare i cartellini gialli per mantenere il controllo della gara e sedare gli animi.  Tuttavia, gli addetti ai lavori lo descrivono come un arbitro di grande qualità tecnica, sempre disponibile a condividere la sua esperienza con i colleghi più giovani, unendo all’autorità in campo una notevole preparazione e apertura.

I dati statistici

ANDREA CALZAVARA nato a Vedano Olona (VA) classe 1993 è iscritto alla sezione AIA di Varese.  E’ al suo 1° anno in C.A.N.Ha diretto tra i professionisti 72 partite: 32 vittorie interne, 27 pareggi, 13 vittorie esterne, con 12 rigori e 23 espulsioni

Quest’anno ha diretto 3 partite (1 Coppa Italia e 2 in serie B) con questo score 1 vittoria interna, 2 pareggi e 0 sconfitte con 2 rigori e 0 espulsioni

Conta 3 precedenti con la Juve Stabia: 0 vittorie, 2 pareggi, 1 sconfitta

25/26 Serie B Virtus Entella 1:1 Juve Stabia (Candellone (JS), Marconi)

23/24 Serie C – Girone C Audace Cerignola     0:0    Juve Stabia

22/23 Serie C – Girone C Catanzaro        2:0    Juve Stabia

Ha 1 precedente con la Mantova: 1 vittoria, 0 pareggi, 0 sconfitte

Assistenti:

1° Assistente Signor Mattia PASCARELLA della sezione AIA di  Nocera Inferiore

2° Assistente Signor Matteo PRESSATO della sezione AIA di Latina

Quarto uomo Signor Claudio Giuseppe ALLEGRETTA della sezione AIA di Molfetta

VAR

VAR Signor Manuel VOLPI della sezione AIA di Arezzo

AVAR  Signor Emanuele PRENNA della sezione AIA di Molfetta

Savoia Calcio, al Giraud 1-1 con la Reggina. La fotogallery

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Prezioso pareggio in casa del Savoia contro la Reggina.Finisce 1-1 al “Giraud”.

I Bianchi subito molto organizzati vanno in svantaggio per un rigore di che consente ai calabresi di restare a lungo in vantaggio, fino alla rete di Ledesma che riporta il match in parità.

Avvio di gara subito intenso.

All’8’ Meola orchestra una rapida ripartenza servendo in profondità Fiasco: l’attaccante prova il pallonetto su Lagonigro, ma la conclusione non riesce.

L’episodio chiave:

al 18′ la Reggina ottiene un calcio di rigore trasformato da Barillà che spiazza De Lorenzo, è 0 a 1.

Savoia Calcio, al Giraud 1-1 con la Reggina. La fotogallery
Barillà spiazza De Lorenzo

Il Savoia reagisce subito: al 22’ Ledesma sfiora il pareggio con una splendida punizione che si stampa sulla parte alta della traversa.

Nella ripresa i Bianchi aumentano la pressione.

Al 49’ Frasson crossa perfettamente per Favetta, che impatta di testa, ma Lagonigro si fa trovare pronto e para.Tre minuti dopo (53’) Edera ci prova da posizione defilata mancando il bersaglio.

Al 56’ ancora Favetta calcia in porta, ma il portiere ospite devia in angolo.

Finalmente al 65′ arriva il meritato pareggio.

Munoz raccoglie un traversone di Cadili e rimette un pallone in area sul quale si avventa Ledesma, che infila l’angolino sinistro.

Ledesma infila l’angolino sinistro.

Il Savoia continua a spingere anche grazie all’inventiva di Munoz: Fiasco converge in area e calcia a giro, trovando ancora Lagonigro ben posizionato.Un minuto dopo (74’) colpo di testa di Montalto e intervento provvidenziale di De Lorenzo che impedisce il nuovo vantaggio ospite.

IL TABELLINO

Savoia (3-4-2-1): De Lorenzo ‘07 – Forte, Checa, Cadili – Frasson (57’ Munoz), Pisacane ‘06 (82’ Borrelli ‘05), Ledesma, Schiavi – Meola (75’ Sellaf ‘05), Fiasco ‘05 (82’ Bitonto ‘06) – Favetta (89’ Tiveron ‘05).

A disposizione: Sciammarella ‘06, Teratone ‘07, Rioda ‘06, Esposito ‘07.All.

Catalano.Reggina (4-3-3): Lagonigro ‘06 – Girasole R. ‘06 (68’ Girasole D.), Adejo (72’ Di Grazia), Blondett, Gatto ‘07 – Mungo (60’ Palumbo ‘05), Laaribi, Barillà (72’ Salandria) – Edera (83’ Ragusa), Montalto, Porcino.

A disposizione: Boschi ‘06, Distratto ‘07, Grillo, Pellicanò ‘06.Reti: 18’ Barillà (rig.), 65’ Ledesma.

Ammoniti: 19’ Ledesma, 19’ Girasole, 28’ Mungo, 53’ Gatto, 81’ Laaribi, 90’ Salandria.Espulsi: 88’ Montalto.

Recupero: 2’ pt, 6’ st.

GUARDA LA NOSTRA FOTOGALLERY (foto di Antonio Toscano)

Conte: “De Bruyne? Spero fosse contrariato per il risultato, non per la sostituzione”

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A San Siro il Napoli esce sconfitto dal Milan.Primo ko in campionato per gli azzurri, raggiunti in testa alla classifica dai rossoneri e dalla Roma.A commentare la prestazione del Napoli è stato l’allenatore dei campioni d’Italia Antonio Conte: “Dispiace aver subito gol dopo pochi minuti, ma la squadra mi è piaciuta.Abbiamo pressato alto e creato delle situazioni da gol.

C’è da lavorare perché ultimamente abbiamo concesso di più.Questa è la prima sconfitta in cinque partite ed è arrivata a San Siro contro il Milan, che non è di certo l’ultima della classe”.Sulla partita di Marianucci, vera grande novità nell’11 iniziale: “Fa parte della rosa.Non è in lista Champions, ma devo dire che si sta allenando bene.

Ha meritato questa chance”.E sulla squadra: “La nostra fortuna passerà dalla crescita dei ragazzi che sono arrivati nel mercato in estate.Hanno tutti della buone prospettive, ma non sono arrivati al posto dei titolari.Hanno bisogno di tempo”.

Sui cambi, invece: “Ho cercato di mettere gente fresca per avere l’uno contro uno”.E in particolare su quello di De Bruyne e sulla possibile ‘reazione’ del belga: “Spero fosse contrariato per il risultato.Se lo era per la sostituzione, ha preso proprio la persona sbagliata”.

Milan-Napoli 2-1! Prima sconfitta in campionato per gli Azzurri

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Con un Napoli in forte emergenza difensiva, gli uomini di Conte vanno a San Siro per sfidare il Milan di Max Allegri.Il Napoli perde Buongiorno, Spinazzola e Olivera, oltre al già indisponibile Rrahmani, in extremis recupera Di Lorenzo che è stato in dubbio tutta la settimana.

Conte scende in campo con Meret, tra i pali e una difesa completamente rivoluzionata.Esordio per Guterriez e Marianucci, al suo fianco Juan Jesus e largo a destra Di Lorenzo.

Dal centrocampo in su, nessuna variazione.

Primo tempo

Subito doccia fredda per il Napoli, Pulisic salta due volte Marianucci e serve sul secondo palo per Saelemaekers che appoggia in rete a porta sguarnita. 1-0 Milan dopo appena 3 minuti.Il Napoli si sveglia intorno al decimo, Politano serve una palla tagliata sul secondo palo, dove arriva tutto solo Gutierrez, che impatta di testa e trova Maignan, poi calcia McTominay che trova ancora la respinta di Maignan.

Nel momento migliore del Napoli, il Milan lo spedisce di nuovo al tappeto.Pavlovic avanza indisturbato fino ad entrare in area di rigore, serve al centro per Fofana che appoggia per Pulisic, che calcia e grazie ad una deviazione batte Meret, 2-0.

Secondo tempo

Il Napoli deve provare a riaprirla e chiude fin da subito il Milan nella propria tre quarti.

Al cinquantaquattresimo arriva la giocata chiave, su cross di Politano, schiaccia McTominay sul secondo palo, Maignan devia, sulla palla si invola Di Lorenzo, che prima di battere in rete a porta vuota, viene abbattuto da Estupinian.Calcio di rigore e dopo review al VAR, arriva anche il rosso.

Dal dischetto va De Bruyne, che spiazza Maignan e fa 2-1!Il Napoli poi diventa prevedibile.

Al novantesimo, iniziativa di Neres sulla destra, che si accentra e calcia, trova una deviazione che spedisce la palla sul palo che grazia Maignan.Senza la deviazione sarebbe stato quasi impossibile per il portiere francese arrivare sul pallone.

Al novantasettesimo, Neres ripete la stessa giocata, questa volta Maignan vede partire la palla e fa una grandissima parata.Finisce qui, il Napoli perde a San Siro ma resta capolista con Milan e Roma.

Il Napoli pecca di prevedibilità, un De Bruyne a fari spenti per 60 minuti, e la continua ricerca della stessa giocata non hanno dato la possibilità agli Azzurri di incidere.Forse era questa la serata per provare a giocare con i due esterni Lang e Neres, che forse sono entrati in campo troppo tardi.

Gli uomini di Conte dovranno essere bravi a resettare, mercoledì al Maradona torna a suonare la musica della Champions, e gli Azzurri ospiteranno lo Sporting Lisbona.

 

La Marchesa si arrende al Real Arienzo. La gara è stata condizionata da un arbitraggio a dir poco scandaloso

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Una sconfitta che brucia, non per il valore dell’avversario, ma per una conduzione arbitrale a dir poco scandalosa che ha pesantemente condizionato il risultato finale.La Marchesa cede in casa 0-1 contro la capolista Real Arienzo, ma può recriminare per almeno tre calci di rigore non concessi dal disastroso fischietto Cangiano di Napoli.

Una sconfitta che lascia i ragazzi di mister Carrella fermi a quota 4 punti, mentre la squadra casertana prosegue la sua marcia in testa alla classifica a punteggio pieno dopo tre giornate.

LA FORMAZIONE

Mister Carrella deve fare i conti con un’emergenza nel reparto arretrato.Le assenze dello squalificato Solombrino e dell’infortunato Bevo lo costringono a ridisegnare la difesa, schierando il terzetto over composto da Tortora, Pisapia e Vitiello.

A centrocampo, esordio dal primo minuto per Fabiano Cascone, fratello di Danilo arrivato in settimana dallo Stabia City.In attacco, fiducia alla coppia formata da Amoroso e Cherillo.

LA PARTITA

L’avvio della Marchesa è sprint e dopo appena 3 minuti arriva il primo, grave, errore arbitrale.

Amoroso salta il portiere in uscita disperata e, prima di poter calciare a rete, viene vistosamente trattenuto per la maglia.Incredibilmente, tra lo stupore generale, il fischietto napoletano lascia correre.

Poco dopo, la Marchesa sfiora ancora il vantaggio con il neo-acquisto Cascone, il cui tiro-cross velenoso si infrange sulla traversa.Il calcio, si sa, è spietato.

E così, al 16′, al primo vero affondo, il Real Arienzo passa.Su una punizione dalla trequarti, Paradiso svetta più in alto di tutti e con un preciso colpo di testa batte Formisano nell’angolino basso.

La rete subita è un colpo durissimo per la Marchesa, che fatica a riorganizzare le idee.L’occasione per pareggiare potrebbe arrivare al 37′, quando Esposito viene spinto vistosamente in area da un difensore avversario, che gli poggia entrambe le mani sulla schiena.

Anche in questo caso, l’arbitro Cangiano si dimostra non all’altezza, sorvolando sull’intervento e ergendosi a protagonista negativo del match, anche con una gestione dei cartellini a senso unico che penalizza solo la squadra di casa.La seconda frazione di gioco è caratterizzata da un forte nervosismo.

La Marchesa cerca con insistenza la via del pareggio, ma il Real Arienzo si arrocca con tutti i suoi effettivi, rendendo difficile trovare varchi.Con il passare dei minuti, la squadra di casa si affida alla frenesia e ai lanci lunghi.

Mister Carrella prova a cambiare le carte in tavola inserendo Francesco Alfano (all’esordio in prima squadra), Piedepalumbo, Inghilterra e nel finale Amami.La più grande occasione per ristabilire la parità arriva al 32′, quando una magistrale punizione di Ferrentino colpisce il palo interno, con la palla che danza sulla linea senza entrare.

Pochi minuti dopo, è ancora il numero 10 a trascinare i suoi: splendida azione sulla destra, cross al centro per la testa di Cherillo che, a pochi passi dalla porta, manda incredibilmente a lato.Nei minuti di recupero succede di tutto.

L’arbitro conclude la sua prestazione da 2 in pagella negando l’ennesimo, solare, rigore alla Marchesa, con Piedepalumbo colpito nettamente alla caviglia in area.Subito dopo, il portiere dell’Arienzo, De Luca, compie un vero e proprio miracolo su un imperioso stacco di testa di Pisapia, salvando il risultato.

Il triplice fischio finale sancisce la prima, amarissima, sconfitta in campionato per la Marchesa.Ora bisogna resettare e pensare subito al prossimo, difficile impegno in casa del Vico, una sfida che vedrà tanti ex in campo.

Tabellino di Gara

MARCHESA-REAL ARIENZO 0-1

Rete: 16’ Paradiso (RA)

Marchesa (3-5-2): Formisano; Vitiello, Tortora (65’ Inghilterra), Pisapia; Giubilo (89’ Amami), Cascone F. (65’ Alfano F.), Ferrentino, Raiola, Esposito; Cherillo, Amoruso (83’ Piedepalumbo). A disposizione: Caso, Cascone D., Polito, Bello, Casalino. Allenatore: Carrella

Real Arienzo (4-3-3): De Luca; Russo, Pastore, Maresca, Menna; Arianna, Paradiso, Liparulo (90’ Alise); Tedeschi (85’ Improta), Montaperto (79’ De Lucia A.), Pescatore (63’ Capobianco). A disposizione: Gammella, Piscitelli, Magliulo, Palumbo, De Lucia F. Allenatore: La Manna

Arbitro: Sig.

Cangiano di Napoli Assistenti: Sig.Cutolo di Napoli, Sig.

Raimondo di Napoli

Ammoniti: Ferrentino (M), Vitiello (M), Pescatore (A), Esposito (M), Alfano F. (M), De Luca (A), Tortora (M), Cherillo (M)

Recupero: 2’ pt; 6’ st

Juve Stabia, una fucina di terzini: Un vivaio che sforna difensori per la Lega Pro e non solo

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Il settore giovanile della Juve Stabia, e in particolare il lavoro svolto sotto la guida di Saby Mainolfi, si conferma una preziosa fucina di talenti per il calcio professionistico.A beneficiarne sono soprattutto le squadre di Lega Pro, che hanno trovato nei giovani cresciuti a Castellammare degli affidabili difensori esterni.

Tre profili, in particolare, si stanno distinguendo in questa stagione.Il nome di maggior spicco è senza dubbio quello di Baldovino Cimino.

Classe 2004, è un punto fermo del Cosenza, squadra con cui ha già accumulato un notevole bagaglio di esperienza in Serie B, superando le 30 presenze in appena due campionati.Il club calabrese dimostrò grande lungimiranza prelevandolo a soli sedici anni dal vivaio gialloblù.

Troviamo poi Gianmarco Todisco, difensore nato nel 2002 attualmente in forza all’Audace Cerignola, dove si trova a titolo temporaneo dall’Avellino.La sua carriera, seppur giovane, è già costellata di successi, avendo conquistato una promozione dalla Serie D con il Sorrento e, più di recente, la vittoria del campionato di Lega Pro proprio con l’Avellino.

Il suo esordio nel calcio professionistico avvenne con la maglia della Juve Stabia, dopo un’importante parentesi formativa nel settore giovanile del Torino.A completare il trio c’è Marco Balzano, laterale mancino del 2004 che milita nel Potenza.

La sua traiettoria è iniziata nella cantera delle Vespe, per poi proseguire con una fondamentale esperienza in Serie D che ha attirato l’attenzione del Pescara.Il club abruzzese ne ha acquisito il cartellino, girandolo in prestito alla formazione lucana.

Qui, alla sua prima annata tra i professionisti, Balzano ha saputo guadagnarsi la fiducia dell’allenatore, conquistando un posto da titolare nelle partite conclusive della stagione.

Juve Stabia a caccia della prima vittoria tra le mura amiche. Martedì l’avversario è un Mantova in crisi

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Notte di tensioni e speranze al “Romeo Menti”, dove la Juve Stabia è chiamata a un’immediata e perentoria reazione nel turno infrasettimanale di Serie B.Le Vespe, ancora scottate dalla beffarda rimonta subita a Catanzaro, cercano di conquistare la prima vittoria tra le mura amiche del Menti.

Di fronte si presenta il Mantova, compagine che naviga in acque agitate ed è alla disperata ricerca di punti vitali per allontanarsi dalle sabbie mobili della classifica.Quella di martedì sera non è una semplice partita: è un bivio cruciale, uno scontro diretto che mette in palio punti dal peso specifico enorme per il morale e la graduatoria.

Dimenticare Catanzaro: L’Imperativo è Ripartire

L’eco della delusione del “Ceravolo” è ancora forte.

Contro il Catanzaro, la squadra di casa aveva assaporato il gusto di una vittoria che sembrava ormai in pugno.Avanti per 2-0 grazie alle reti di Gabrielloni e Carissoni, le Vespe si sono fatte raggiungere sul 2-2 nella ripresa, complice anche l’inferiorità numerica per l’espulsione di Cacciamani poco prima dell’intervallo.

Un epilogo che ha evidenziato fragilità nella gestione del vantaggio e una certa vulnerabilità mentale nei momenti topici della gara.Ora, la Juve Stabia ha il dovere di trasformare la rabbia in cattiveria agonistica.

Serve una prova di carattere, una dimostrazione di forza per metabolizzare gli errori e riprendere il cammino.Il pubblico del Menti sarà l’arma in più, chiamato a raccolta per spingere i propri beniamini oltre l’ostacolo, trasformando la frustrazione in un’iniezione di fiducia.

Un Mantova in Piena Turbolenza: L’Occasione da Sfruttare

Gli ospiti si presentano a Castellammare in un momento di profonda incertezza.

I lombardi, attualmente al 17° posto in classifica con soli 3 punti, sono reduci da un periodo nero, con quattro sconfitte nelle ultime cinque uscite.La mancanza di continuità e i risultati negativi hanno minato le certezze di un gruppo che fatica a trovare la propria identità.

Per la Juve Stabia, questa si profila come un’occasione da non lasciarsi sfuggire.Battere una diretta concorrente per la salvezza significherebbe non solo conquistare tre punti, ma anche infliggere un duro colpo psicologico a un’avversaria in difficoltà e creare un primo, significativo solco in classifica.

Si preannuncia una sfida tatticamente bloccata, dove l’aggressività e la rapidità degli avanti stabiesi dovranno scardinare il prevedibile fortino difensivo del Mantova, pronto a chiudere ogni varco per poi ripartire in contropiede.

Punti che Valgono Doppio: Una Finale Anticipata

In un campionato equilibrato e logorante come la Serie B, ogni singolo punto può fare la differenza.La sfida di martedì sera assume i contorni di una finale anticipata per la permanenza nella categoria.

Entrambe le formazioni sono consapevoli che una vittoria potrebbe valere il doppio, garantendo una boccata d’ossigeno fondamentale e la forza per affrontare con maggiore serenità le prossime battaglie.In casa Juve Stabia, la parola d’ordine è una e una soltanto: vincere.

Solo una prestazione convincente, accompagnata dai tre punti, potrà cancellare definitivamente l’amarezza di Catanzaro e rimettere la squadra sulla giusta rotta verso la salvezza.Il fischio d’inizio è atteso con trepidazione: al “Menti” va in scena una partita che promette scintille, una sfida da vincere a tutti i costi.

Catanzaro – Juve Stabia, finisce con un 2-2 al cardiopalma: Iemmello risponde a Gabrielloni

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Un pareggio spettacolare, ricco di emozioni e colpi di scena, ha infiammato la notte del “Ceravolo”.Catanzaro e Juve Stabia chiudono sul 2-2 una gara dai due volti, ma soprattutto una sfida che ha visto brillare le stelle dei due attaccanti più attesi: Pietro Iemmello per i padroni di casa e Alessandro Gabrielloni per gli ospiti.

Un duello a distanza tra bomber di razza, protagonisti assoluti di un match che ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi fino all’ultimo istante.La prima frazione di gioco è un monologo della Juve Stabia, cinica e spietata nel capitalizzare le occasioni create.

Al 19′ sono le Vespe a sbloccare il risultato con il loro centravanti, Alessandro Gabrielloni, che con freddezza glaciale trasforma un calcio di rigore, portando in vantaggio i suoi.Il Catanzaro accusa il colpo e, poco prima dell’intervallo, al 44′, subisce il raddoppio ad opera di Carissoni, abile a finalizzare un rapido contropiede lanciato da Maistro, addomesticato da Gabrielloni in versione assist man.

La partita sembra indirizzata, ma un episodio chiave cambia le sorti dell’incontro: al 45’+1′, la Juve Stabia resta in dieci uomini per l’espulsione di Cacciamani, sanzionato con il secondo cartellino giallo.Nella ripresa, la superiorità numerica e la spinta del pubblico di casa trasformano il Catanzaro.

Mister Aquilani opera dei cambi tattici che si rivelano azzeccati, infondendo nuova energia e convinzione alla squadra.Al 53′ i giallorossi accorciano le distanze: sugli sviluppi di un calcio di punizione, è Verrengia a trovare il colpo di testa vincente che riapre la partita.

Da quel momento, inizia un vero e proprio assedio alla porta della Juve Stabia.Il Catanzaro, con cuore e orgoglio, si riversa nella metà campo avversaria alla ricerca del pareggio.

La pressione costante viene premiata al 71′, quando il “Ceravolo” esplode di gioia.Un’azione corale orchestrata magistralmente porta all’assist di Pittarello per l’incornata vincente del suo capitano, “Re” Pietro Iemmello, che da distanza ravvicinata non lascia scampo al portiere.

Un gol che sigla la rimonta e che conferma, ancora una volta, la leadership e il carisma del bomber giallorosso.Il risultato finale di 2-2 rispecchia l’equilibrio visto in campo, con una Juve Stabia che, nonostante l’inferiorità numerica per un intero tempo, ha dimostrato grande solidità difensiva, e un Catanzaro che ha saputo reagire con veemenza e carattere.

Il pareggio, tuttavia, non è solo nel risultato finale, ma anche nel tabellino dei marcatori dei due protagonisti più attesi: Gabrielloni e Iemmello.Un gol a testa per i due fari offensivi, a suggellare una sfida nella sfida che ha regalato spettacolo e confermato il loro indiscutibile valore.

Un punto che, se da un lato lascia un po’ di amaro in bocca ad entrambe le compagini per come si era messa la partita, dall’altro regala ai tifosi la consapevolezza di poter contare su due attaccanti capaci di caricarsi la squadra sulle spalle e di decidere le partite.

Juve Stabia – Mantova, ci vuole il boato del Menti: La società apre alle donne. La città risponda presente

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Certe partite pesano più di altre; certi punti valgono doppio e certe sere, il boato del “Romeo Menti” può fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta.Martedì sera, alle 20:30, contro il Mantova, andrà in scena una di quelle partite: uno scontro diretto cruciale per la permanenza in categoria, un appuntamento con il destino che la Juve Stabia non può e non deve fallire.

La Società fa il primo passo, ora tocca a Castellammare

In una stagione che si preannuncia combattuta fino all’ultimo respiro, la squadra ha bisogno del suo dodicesimo uomo.

La società ha recepito il messaggio e ha teso una mano alla sua gente.In attesa di future iniziative dedicate ai più piccoli, che verranno annunciate nelle prossime settimane, la Juve Stabia lancia un segnale forte e chiaro: vuole riempire il Menti, a partire dalle donne.

Per la sfida contro il Mantova, infatti, sono previsti prezzi ridotti per tutte le tifose, un invito a colorare lo stadio di gialloblù e a far sentire la propria voce.

È un primo passo, un gesto importante che dimostra la volontà di creare un’atmosfera unica.Ma, come recita un vecchio adagio, una rondine non fa primavera. Un primo passo lo ha fatto la Juve Stabia, il passo più importante lo deve fare Castellammare. Ora la palla passa alla città, ai tifosi, a quel popolo che ha sempre dimostrato un attaccamento viscerale ai propri colori.

Tutti al Menti per la salvezza

Lasciamo da parte i dubbi e le critiche; martedì sera c’è solo un obiettivo: spingere le Vespe oltre l’ostacolo.

Serve il pubblico delle grandi occasioni, quello che fa tremare le gambe agli avversari e mette le ali ai ragazzi in gialloblù.Ogni coro, ogni applauso, ogni bandiera al vento sarà un’iniezione di fiducia per chi scenderà in campo a lottare su ogni pallone.

La prevendita è già iniziata giovedì 25 settembre e proseguirà fino a pochi istanti prima del fischio d’inizio.Non aspettare l’ultimo momento, assicurati il tuo posto in questa battaglia fondamentale.

Informazioni sulla prevendita:

  • Partita: Juve Stabia – Mantova, 6° giornata Serie BKT
  • Data e ora: Martedì 30 settembre, ore 20:30
  • Stadio: “Romeo Menti”, Castellammare di Stabia
  • Importante: La vendita dei biglietti non sarà effettuata al botteghino dello stadio il giorno della gara.

    Acquista il tuo tagliando in anticipo!

Dove acquistare i biglietti:

È possibile acquistare i biglietti presso i punti vendita autorizzati Etes a Castellammare o consultando il sito www.etes.it.

Punti vendita cittadini:

  • Store Juve Stabia, c.so Garibaldi, 24;
  • Bar Dolci Momenti, Via G.Cosenza 192;
  • Bar Gialloblu, Viale Europa 101;
  • Tabaccheria del Corso, Corso Vittorio Emanuele 11;
  • Planet Davidos, C.so Alcide De Gasperi 114/116;
  • Anca Caffè, Strada Panoramica 1b/1c;
  • Movida Caffè, Via Napoli 297;
  • Napodos Caffè, via Regina Margherita, 196;
  • Tabaccheria Muratori, via Napoli, 229;
  • StanleyBet, Via Bonito, 175;
  • Agenzia Intralot, viale Europa; 31.

Prezzi dei biglietti (inclusi €2,00 di diritto di prevendita):

  • Curva Sud:
    • Intero: €18,00
    • Ridotto (Over 65/Donna): €13,00
    • Ridotto (Under 12): €6,00
  • Tribuna Varano:
    • Intero: €23,00
    • Ridotto (Over 65/Donna): €18,00
    • Ridotto (Under 12): €8,00
  • Tribuna Quisisana:
    • Intero: €28,00
    • Ridotto (Over 65/Donna): €23,00
    • Ridotto (Under 12): €12,00
  • Tribuna Monte Faito (A e B):
    • Intero: €43,00
    • Ridotto (Over 65/Donna): €33,00
    • Ridotto (Under 12): €15,00
  • Tribuna Roberto Fiore:
    • Unico: €100,00 (non sono previsti ridotti)

Martedì sera non ci sono scuse; per la maglia, per la città, per la salvezza, riempiamo il Menti e spingiamo le Vespe alla vittoria!

Donna morta in casa nel Salernitano, fermato l’ex compagno

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E’ stato rintracciato oggi, 23 agosto, dai carabinieri Christian Persico, l’ex compagno 36enne di Tina Sgarbini, la donna 47enne trovata morta in casa questa mattina a Montecorvino Rovella nel Salernitano, probabilmente strangolata. A chiamare i carabinieri sono stati i familiari che non riuscivano a mettersi in contatto con la donna e con l’ex compagno. In corso le indagini, coordinate della procura di Salerno, per accertare quanto accaduto. E’ tutto ancora tutto da ricostruire, ma dalle prime informazioni si propende per una morte violenta e si valuta l’ipotesi femminicidio.

Persico, 36 anni, è stato rintracciato in via Francesco Spirito, in località San Pietro, a Montecorvino Rovella, su segnalazione di un residente che lo avrebbe riconosciuto per strada. Non ha opposto resistenza e ha seguito i carabinieri in caserma per essere interrogato.

L’uomo aveva una relazione con Tina Sgarbini dal 2016. “Lei l’ha cacciato fuori secondo me perché non lavorava, si presentava a casa faceva tutti i comodi suoi – ha raccontato il padre di Tina, Antonio Sgarbini, al Tg1 -. Mia figlia a un certo momento dice ‘tu te ne devi andare da qua’ e l’avrebbe cacciato pure, purtroppo non si può tenere una persona che non serve in casa”.

Sindaco di Montecorvino: “Dolore comunità immenso, vita Tina spezzata in modo crudele”

“Oggi Montecorvino Rovella piange una sua figlia” scrive su Fb il sindaco Martino D’Onofrio.

“Il dolore che proviamo come comunità è immenso, perché la vita della nostra Tina è stata spezzata in modo crudele all’interno delle mura di casa, là dove ognuno dovrebbe sentirsi al sicuro. Non esistono parole sufficienti a colmare il vuoto che questa tragedia lascia. In questo momento il nostro pensiero va alla sua famiglia, ai suoi figli e a chi l’ha conosciuta e amata. La nostra comunità non dimenticherà”. “La conoscevano tutti con il nome di Tina, la signora Assunta, mamma di tre figli. Non ci sono mai giunte segnalazioni da parte della coppia. Siamo frastornati” conclude il sindaco parlando ai media locali.

Fonte AdnKronos

Alta Velocità Roma-Napoli, fino a 120 minuti di ritardo per guasto

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27 settembre 2025 | 20.03

LETTURA: 1 minuti

Sulla linea Av Roma-Napoli la circolazione oggi, sabato 27 settembre, è fortemente rallentata per un inconveniente tecnico alla linea nei pressi di Cassino in provincia di Frosinone. Come si legge sul sito di Trenitalia, nelle informazioni sulla mobilità, i treni Alta velocità possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 120 minuti, subire limitazioni di percorso ed essere instradati sui percorsi alternativi via Cassino e Formia.

Fonte AdnKronos

Catanzaro – Juve Stabia: Le Vespe si godono un Gabrielloni da applausi. Assist e gol al Ceravolo

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Una serata dai due volti per la Juve Stabia di Ignazio Abate, che esce dal campo del Catanzaro con un pareggio per 2-2 che sa di beffa.Protagonista assoluto della prima frazione è stato Alessandro Gabrielloni, trascinatore e faro offensivo, ma la grave ingenuità disciplinare di Cacciamani costringe le Vespe a un secondo tempo di sofferenza in cui poi l’imprecisione di Burnete non riesce a ribattare ai due gol del Catanzaro che pareggia i conti.

L’uomo copertina della serata è senza dubbio Gabrielloni.L’attaccante ha disputato un’ottima prova, dimostrandosi il punto di riferimento costante per la manovra offensiva della squadra. È stato lui, con astuzia e mestiere, a procurarsi il calcio di rigore che ha sbloccato l’incontro, trasformandolo poi con freddezza glaciale per il gol del momentaneo vantaggio.

Non contento, al 44′ si è trasformato in uomo assist, servendo a Carissoni un pallone d’oro per il raddoppio.Quest’ultimo, dal canto suo, ha confermato il suo eccellente momento di forma, offrendo una prestazione di corsa, qualità e tempismo sulla fascia, coronata da una rete di pregevole fattura.

Tuttavia, la serata che sembrava avviata verso un trionfo si è complicata drasticamente sul finire del primo tempo.Il giovane Cacciamani è stato protagonista di una prestazione da dimenticare, culminata con una incomprensibile e ingenua espulsione per doppia ammonizione che ha lasciato i suoi compagni in dieci uomini in un momento cruciale del match.

Un errore che ha cambiato radicalmente l’inerzia della partita, costringendo mister Abate a rivedere i suoi piani per tutta la ripresa.A complicare ulteriormente le cose è stato l’ingresso in campo di Burnete.

Subentrato nella ripresa proprio al posto di un esausto Gabrielloni per dare freschezza all’attacco, il suo impatto è stato tutt’altro che positivo.L’attaccante non è riuscito a entrare nel vivo del gioco, anzi, ha rischiato a sua volta il cartellino rosso per un intervento troppo irruento, tenendo con il fiato sospeso i tifosi e la panchina stabiese e rimediando un’ammonizione evitabile.

Il pareggio finale, seppur frutto di un’ottima reazione del Catanzaro in superiorità numerica, lascia l’amaro in bocca per le occasioni sprecate e soprattutto per le leggerezze che hanno compromesso la gestione di un doppio vantaggio.La prestazione maiuscola di Gabrielloni e la conferma di Carissoni sono le note più positive da cui ripartire, ma la squadra dovrà necessariamente lavorare sulla disciplina e sull’approccio di alcuni elementi per evitare di gettare al vento punti preziosi in futuro.

La strada per la salvezza passa anche e soprattutto dalla capacità di gestire i momenti della partita con maggiore maturità.

Come il design influenza l’esperienza di gioco nei casinò online

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Il design del sito di un casinò riveste un ruolo importante quanto la collezione di giochi o i bonus. È in grado di creare l’atmosfera e influenzare il livello di comfort.E in effetti, un sito creato con una grafica e un’interfaccia adeguate è in grado di attirare più attenzione rispetto a uno troppo appariscente.Di seguito potrete scoprire quali elementi del design del casinò influenzano la percezione dei giocatori e la loro esperienza di gioco, nonché quali soluzioni contribuiranno a far sì che l’utente rimanga sul sito a lungo.

Interfaccia visiva e facilità di navigazione

L’aspetto visivo dell’interfaccia nel design del sito gioca un ruolo molto importante.Non si tratta semplicemente di un’immagine e di uno sfondo, ma di uno strumento funzionale che aiuta il giocatore a trovare le informazioni necessarie in modo rapido e senza sforzi inutili.

Pertanto, nella maggior parte dei casi, i siti dei casinò cercano di avere un menu ben progettato e una struttura logica delle sezioni.Questi elementi contribuiscono a un’esperienza utente positiva, poiché il giocatore può trovare tutto ciò di cui ha bisogno con un paio di clic.Secondo le Frumzi casino recensioni, anche la navigazione gioca un ruolo importante.Il sito deve avere una navigazione comoda, che permetta di concentrarsi sulla scelta dei giochi e riduca lo stress dei giocatori.

Elementi chiari e semplici sono più facili da capire rispetto a design complessi e confusi.Pertanto, se un casinò desidera attirare i principianti, dovrebbe creare un sito web semplice e intuitivo, dove tutti possano orientarsi rapidamente e trovare tutte le sezioni necessarie.Più la navigazione con l’interfaccia sarà semplice e piacevole, più i giocatori vorranno rimanere sul sito ufficiale per un lungo periodo di tempo.

Il ruolo delle animazioni e della grafica

A volte, sui siti di giochi più semplici, l’utente può annoiarsi, perché la maggior parte dei casinò cerca di migliorare la grafica e aggiungere elementi animati.Rendono l’interfaccia dinamica e vivace, creando l’illusione di un’interazione.

Questo offre comfort agli utenti, oltre a suscitare e mantenere vivo il loro interesse.Tra i principali vantaggi dell’utilizzo di grafica e animazioni speciali sul sito web, vale la pena sottolineare:

  • Maggiore comodità e velocità di navigazione.
  • Creazione di un’immagine positiva del casinò, che sarà associata a immagini e animazioni specifiche.
  • Coinvolgimento emotivo dell’utente nel processo di gioco grazie a una corretta grafica.

Tutto ciò riduce il numero di errori e malintesi da parte del giocatore.Diverse animazioni possono essere utilizzate per pulsanti, immagini di sfondo e immagini principali in diversi bonus o sul sito principale.Le moderne tecnologie consentono da tempo di creare rapidamente e facilmente elementi 3D che migliorano la percezione dei giocatori.

Pertanto, molti casinò utilizzano spesso tali immagini per rimanere impressi a lungo nella memoria degli utenti.Questo contribuirà infatti al loro ritorno sul sito.

L’atmosfera creata dalla tavolozza dei colori

I colori e la tavolozza di base delle tonalità possono influenzare l’umore degli utenti.Con l’aiuto dei colori, molti designer influenzano le emozioni del giocatore e formano la giusta percezione del casinò come marchio.Molto spesso molti siti utilizzano accenti vivaci che stimolano il gioco e creano uno sfondo armonioso che non influisce sulla salute degli occhi e offre comfort.

Esaminiamo tutte le variazioni di colore che i diversi casinò utilizzano più spesso nel loro design.

Colore Utilizzo nel design Influenza sul giocatore
Arancione Avvisi importanti o finestre pop-up Crea un’atmosfera amichevole e carica di energia
Rosso Colore dei pulsanti di puntata o di altri elementi su cui è necessario porre l’accento Stimola l’attività e l’entusiasmo del giocatore
Verde Utilizzato per pulsanti di registrazione, conferme o notifiche Dona una sensazione di equilibrio e sicurezza
Blu Menu, sfondo o altri elementi su cui raramente si pone l’accento Provoca una sensazione di calma e fiducia nel giocatore

Una tonalità scelta correttamente può stimolare il giocatore a giocare e a tornare sul sito.La tavolozza dei colori può variare a seconda dello stile del casinò.Ad esempio, se è orientato maggiormente ai giochi dal vivo, il sito sarà decorato con i classici toni scuri.Se invece il casinò è pronto a offrire giochi vivaci e una gamification del sito, potrà utilizzare opzioni fresche e luminose.

In ogni caso, tutto ciò contribuirà a far sì che il giocatore desideri rimanere sul sito ufficiale.

Perché il design influisce sulla percezione dei giochi

Il design è un fattore chiave che determina la percezione che il giocatore ha del casinò online scelto.La struttura corretta del sito e il design visivo vengono percepiti molto più rapidamente rispetto al programma bonus o alla gamma di giochi.Pertanto, essi svolgono un ruolo importante nella successiva interazione del giocatore con il sito.Il design influisce in primo luogo sul livello di comfort dell’utente.

Pertanto, i casinò cercano di implementare un’interfaccia e una struttura ben progettate.Ciò consente di orientarsi più rapidamente nelle sezioni e nei giochi e di trovare più facilmente le informazioni necessarie.Questa opzione è ideale per i principianti, che possono provare disagio e stress quando si trovano su un sito a loro sconosciuto.Oltre al design, anche le soluzioni cromatiche scelte influiscono sulle emozioni del giocatore.

Una grafica adeguata, animazioni e tonalità piacevoli nel design possono suscitare sensazioni corrispondenti.Sono proprio le emozioni a giocare un ruolo fondamentale nel determinare se il giocatore rimarrà a lungo sul sito o se dopo un paio di minuti chiuderà la pagina nel browser.Un sito web progettato in modo professionale, con colori e elementi adeguati, sarà percepito dal giocatore come un luogo affidabile e di qualità.In questo modo, il casinò può aumentare il livello di fiducia dei visitatori fin dai primi secondi della loro permanenza sul sito.

Con un design e un’interfaccia corretti, il casinò sarà in grado di assicurarsi un flusso costante di pubblico, che rimarrà sul sito a lungo e lo consiglierà ad altri.Non bisogna inoltre dimenticare la concorrenza costante.In rete si possono trovare diversi casinò, ma solo quelli con un design moderno e accurato saranno in grado di trattenere i propri giocatori.L’utente li assocerà a un approccio responsabile al lavoro e li distinguerà dalla concorrenza.

Ciò contribuirà allo sviluppo della popolarità del marchio e alla fidelizzazione del pubblico.Nel complesso, tutti questi dettagli aumenteranno la fiducia, miglioreranno la comodità dell’utente e creeranno un legame emotivo.Grazie al design, il casinò interagirà con il giocatore, che rimarrà soddisfatto della lunga permanenza sul sito.Pertanto, il design, la navigazione e l’interfaccia sono i tre pilastri che determinano direttamente il successo e la reputazione del casinò, aumentando il livello di soddisfazione dei giocatori.

Juve Stabia, incredibile suicidio a Catanzaro: Un punto amaro per come si è sviluppata la gara

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Un punto che sa di beffa, un pareggio agguantato con i denti che lascia l’amaro in bocca per quella che poteva e doveva essere: una vittoria.La Juve Stabia torna dalla trasferta di Catanzaro con un 2-2 che grida vendetta, frutto di un primo tempo dominato e di un doppio vantaggio gettato al vento a causa di un’ingenuità fatale: l’espulsione di Alessio Cacciamani che ha cambiato il volto della partita.

Primo Tempo da Incorniciare, Poi il Blackout

Sotto gli occhi del pubblico del “Ceravolo”, le Vespe di Mister Abate avevano inscenato un primo tempo praticamente perfetto.

Con un pressing asfissiante e una manovra avvolgente, la Juve Stabia ha messo in ginocchio i padroni di casa, incapaci di reagire di fronte alla furia gialloblù.Il faro del centrocampo, l’ottimo Correia, ha dettato i ritmi, innescando la fantasia di Carissoni e la potenza di un incontenibile Alessandro Gabrielloni. È stato proprio l’ex attaccante del Como a sbloccare il risultato al 19′, procurandosi e trasformando con freddezza un calcio di rigore.

Il raddoppio è arrivato al 44′, al culmine di una splendida azione corale: Gabrielloni, in versione assist-man, ha servito a Carissoni un pallone d’oro che quest’ultimo ha spedito in rete per lo 0-2.Ma proprio quando la partita sembrava saldamente nelle mani degli stabiesi, è arrivato l’episodio che ha rovinato i piani.

Al 45′, un già ammonito Alessio Cacciamani si è reso protagonista di un fallo tanto inutile quanto dannoso, rimediando il secondo cartellino giallo e lasciando i suoi in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo.Un’ingenuità che ha di fatto riaperto una gara che sembrava chiusa.

La Rimonta del Catanzaro nella Ripresa

Con l’uomo in più e spinte dal proprio pubblico, le Aquile hanno iniziato la ripresa con un altro piglio.

Mister Abate ha provato a riorganizzare i suoi, sacrificando un uomo offensivo per dare maggiore copertura, ma l’inerzia della partita era ormai cambiata.Il Catanzaro ha preso d’assalto la metà campo della Juve Stabia e, dopo appena otto minuti, ha accorciato le distanze con Verrengia.

Nonostante la strenua resistenza, con il mediano Leone a lottare su ogni pallone e una difesa costretta agli straordinari, il fortino stabiese ha ceduto nuovamente al 71′.Il solito Pietro Iemmello ha trovato la zampata vincente, fissando il punteggio sul 2-2 finale.

Incolpevole il portiere stabiese su entrambe le reti subite.

Un’Occasione Persa che Deve Insegnare

Al triplice fischio, la delusione sul volto dei giocatori della Juve Stabia era palpabile.Il punto conquistato in inferiorità numerica è da considerarsi prezioso, ma la sensazione dominante è quella di aver gettato alle ortiche tre punti che sarebbero stati fondamentali per la classifica e per il morale.

L’errore di Cacciamani pesa come un macigno e dovrà servire da lezione per il futuro: a certi livelli, la disciplina e la lucidità sono tanto importanti quanto la tecnica e la tattica.La Juve Stabia ha dimostrato di avere le qualità per giocarsela con chiunque, ma per fare il salto di qualità definitivo dovrà imparare a gestire i momenti cruciali delle partite, evitando blackout che possono costare carissimo.

Catanzaro – Juve Stabia (2-2): Il podio e il contropodio gialloblù

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La Juve Stabia approccia benissimo la gara e nel primo tempo sblocca la gara e poi sul finire allunga sul Catanzaro prima dell’espulsione di Cacciamani e poi del ritorno in partita dei calabresi, che in superiorità numerica arrivano fino al pari.La squadra di Abate, sotto di un uomo, resiste e porta a casa un punto prezioso viste le condizioni dello sviluppo della gara.

PODIO

Medaglia d’oro: ad Alessandro Gabrielloni, che si sta prendendo la Juve Stabia a suon di grandi giocate.Dopo l’assist di La Spezia per Correia, arriva il secondo consecutivo, stavolta per Carissoni.Un attaccante non solo generoso ma anche puntuale sotto porta; di Gabrielloni è infatti il vantaggio stabiese, che arriva con la trasformazione del rigore conquistato dallo stesso attaccante ex Como con una grande giocata.

Quando la condizione crescerà potrà essere ancora più decisivo.

Medaglia d’argento: a Lorenzo Carissoni, che si sta scoprendo esterno d’attacco.La doppietta esterna, intesa come gare, fa rima con la doppietta, nel senso di doppia realizzazione, personale dell’esterno ex Cittadella, molto più brillante di quanto visto in casa.Merito senza dubbio di una condizione migliore ma anche dei progressi e dell’impegno di Carissoni, instancabile treno della fascia destra.Gol e sgroppate ma anche sacrificio quando nella ripresa c’è da mettere in cassaforte il punto da portare a casa.

Medaglia di bronzo: a Fabio Maistro, cui Abate sta restituendo un ruolo centrale nel progetto Juve Stabia.

La fine del mercato ha segnato la rinascita del 37, finalmente libero di pensare solo al campo.La sua tecnica è essenziale per le dinamiche di gioco gialloblu ed il centrocampo roccioso gli consente di essere meno travolto dai doveri di ripiegamento.Suo il lancio che stende il tappeto rosso a Gabrielloni.L’esultanza, anche prima di abbracciare i compagni, che Maistro mostra dopo che il compagno ha prima conquistato e poi trasformato il penalty evidenziano il nuovo coinvolgimento dell’ex Spal con le Vespe.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: ad Alessio Cacciamani, che getta la grande occasione concessa da Abate.

L’inesperienza gioca un brutto scherzo al ragazzo scuola granata, già graziato nel primo tempo quando il var “retrocede” a punizione il rigore inizialmente fischiato per una trattenuta, che però persevera negli abbracci troppo evidenti agli avversari.Secondo giallo a primo tempo praticamente finito per l’ennesima trattenuta a porta lontanissima e con la Juve Stabia interamente schierata.Che sia di insegnamento per il futuro.

Medaglia d’argento: a Marco Ruggero, che incappa in una delle poche gare no da quando è alla Juve Stabia.Soffre più di tutti durante la ripresa arrembante del Catanzaro fino a perdersi completamente Iemmello, senza altri calabresi a cui badare, nell’azione che porta al pareggio.

Calo di concentrazione comprensibile vista l’apnea costante con cui la Juve Stabia ha vissuto la ripresa.

Medaglia di bronzo: a Rares Burnete, che entra male in gara.Lanciato da Abate in un momento in cui era essenziale fare a sportellate e tenere palla, l’attaccante di proprietà del Lecce si fa notare per un colpo proibito ad un avversario, che quasi gli costa il rosso.Tiene pochi palloni e non serve bene Correia in una ripartenza che avrebbe potuto lanciare il centrocampista verso la porta del Catanzaro.

IL MORSO DELLA VESPA. Lo Stabia paga l’inesperienza. Al Ceravolo è 2-2

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Un anticipo della quinta giornata di Serie BKT che non ha deluso le attese: al “Ceravolo” di Catanzaro, i padroni di casa e la Juve Stabia si spartiscono la posta in palio con un combattutissimo 2-2.Una gara dai due volti, con le “Vespe” assolute protagoniste del primo tempo e un Catanzaro veemente e rabbioso nella ripresa, capace di ribaltare il doppio svantaggio.

 

Un Primo Tempo Gialloblù e con Polemiche

 

Il Catanzaro di Aquilani si presenta con una novità nell’undici iniziale, schierando Pandolfi come unica punta dal primo minuto.

La Juve Stabia di Abate, invece, opta per Stabile al centro della difesa e Cacciamani sulla corsia mancina.L’equilibrio si rompe al 21′: l’attaccante ospite Gabrielloni si procura e realizza un calcio di rigore (dopo il fallo in area di Bettella), trovando così la sua prima rete stagionale in campionato.

La reazione del Catanzaro è immediata e non priva di proteste.L’arbitro Sacchi concede subito un altro rigore, questa volta per i padroni di casa, ma dopo un consulto al VAR l’assegnazione viene revocata.

Poco dopo, i giallorossi sfiorano il pari con un tiro a botta sicura di Cisse, deviato in corner.E’ la Juve Stabia a trovare il raddoppio proprio sul finale di frazione: una splendida azione corale porta all’assist di Gabrielloni per l’inserimento vincente di Carissoni, che non sbaglia.

L’intervallo arriva però con un’amara sorpresa per gli ospiti: Cacciamani rimedia un doppio giallo nel giro di pochi secondi, lasciando le “Vespe” in dieci uomini al rientro negli spogliatoi.


 

La Rimonta Giallorossa nella Ripresa

 

La superiorità numerica e la necessità di recuperare spingono il tecnico Aquilani a cambiare subito atteggiamento.Le sue mosse si rivelano subito azzeccate.

All’ottavo minuto della ripresa, il Catanzaro accorcia le distanze: su calcio piazzato di Pontisso, il difensore Verrengia sale in cielo e insacca di testa, riaprendo il match.L’entusiasmo si accende al “Ceravolo” e la spinta dei padroni di casa si fa sempre più intensa.

Il pareggio è la logica conseguenza del forcing giallorosso e si concretizza al 26°: il neo-entrato Pittarello fa da torre in area e serve alla perfezione il bomber Iemmello, che non può sbagliare il tap-in. È il gol che vale il 2-2.Con la parità ristabilita, la Juve Stabia, schiacciata dall’inferiorità numerica e dalla pressione avversaria, è costretta a barricarsi.

Nonostante i rischi e le vibranti azioni offensive del Catanzaro, la difesa ospite regge fino al triplice fischio.Il pareggio finale (il quinto in altrettante uscite per il Catanzaro) muove la classifica di entrambe le squadre in un match che ha regalato una pioggia di emozioni, a dimostrazione che in Serie B non esistono partite scontate.

Giovanna Marchese: “Esco dal Mondiale a testa alta”

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La pugile Giovanna Marchese ha parlato in esclusiva a Carlo Ametrano.Ecco le sue parole.

Giovanna, sei reduce dai Mondiali di Liverpool.

Che esperienza è stata?

“Per me è stata una bella esperienza.Sono molto soddisfatta della prestazione.

Sono uscita a testa alta dai quarti di finale.Abbiamo fatto una bellissima preparazione stando fuori casa dal 20 luglio.

Ci siamo allenati tanto, soprattutto ad agosto.Si è trattato di una tirata bella lunga, che non è finita”.

Che sensazioni hai avuto?

“Il Mondiale è iniziato il 4 settembre, ma io ho combattuto direttamente il 9 contro la Nuova Zelanda.

Per me è stato un ottimo match per rompere il ghiaccio”.

Quali sono i prossimi impegni?

“Ho la Coppa del Mondo che si farà in India dal 12 al 22 novembre.Poi chiuderò l’anno con i campionati italiani”.

Come ti sei trovata con il nuovo ambiente in nazionale?

“Ormai l’ambiente è cambiato ed è stato un ottimo cambiamento.

Ci voleva.Parlo in modo ovviamente soggettivo.

Con la preparazione che ho mi hanno fatto fare ero super pronta.Non sono uscita dai quarti di finale con un rimorso.

Ho dato tutto perché stavo bene allenata.Il giorno prima abbiamo studiato l’avversaria, non abbiamo lasciato nulla al caso.

Il risultato non è stato quello sperato, ma lo accettiamo ricordando che è stato il mio primo Mondiale di elite”.

Come sta crescendo la boxe femminile in vista di Los Angeles 2028?

“La boxe femminile ha un bel futuro verso Los Angeles, che è ovviamente il sogno di tutti.L’anno prossimo abbiamo anche i Giochi del Mediterraneo a Taranto”.

Venendo a tua sorella Concetta, ex pugile, che si è sposata qualche mese fa.

Che emozione è stata?

“Ovviamente è stata un’emozione incredibile, sapendo anche che aspetto una nipotina.Davvero una bella soddisfazione”.

Hai qualche ringraziamento?

“Ringrazio la palestra e i miei maestri.

Ovviamente grazie alla mia famiglia, il mio fidanzato e la famiglia del mio fidanzato”.