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Recensione “Orlando” di Virginia Woolf

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Virginia Woolf, con il suo celebre romanzo Orlando (1928), ci regala un’opera che è al contempo una biografia immaginaria, un’ode alla poesia e un’esplorazione radicale dell’identità di genere. Attraverso la vita del protagonista, un giovane nobile poeta che attraversa i secoli e subisce una misteriosa trasformazione in donna, l’autrice pone la sua attenzione su una vasta gamma di tematiche cruciali. La trama, audace e originale, si rivela un potente veicolo per analizzare i mutamenti psicologici, sociali e geografici, portando il lettore in un viaggio che abbraccia l’evoluzione della cultura e dei costumi. Se da un lato l’indiscussa modernità dei temi trattati rende Orlando un classico imprescindibile e innovativo, dall’altro, l’esperienza di lettura può incontrare delle riserve. Lo stile narrativo, pur potente nel veicolare la trama, non sempre riesce a generare quel trasporto emotivo che si è soliti ricercare nei grandi classici, rendendo a tratti la lettura meno fluida e coinvolgente.

Orlando è uno dei romanzi che pone lo sguardo dell’autrice su tantissime tematiche.
L’immaginaria biografia di un uomo, poeta e autore che dopo una serie di vicissitudini che segneranno nel profondo il suo animo, inizierà a conoscere bene da vicino il mondo femminile fino a diventarne parte per uno strano scherzo del destino.

L’autrice ci condurrà nel viaggio della trasformazione di Orlando, non solo dal punto di vista psicologico, ma anche dal punto di vista geografico perché sarà grazie ai suoi viaggi che conosceremo la cultura di secoli prima rispetto a quando è stato scritto il romanzo.

Dal punto di vista della trama, l’ho trovata davvero originale ed è forse questa che mi ha tenuto appassionata fino alla fine, tuttavia, forse in questo romanzo, forse per la traduzione che ho ascoltato, non ho trovato quel trasporto dal punto di vista narrativo che ho notoriamente per i classici.
Per cui se da un lato ritengo che sia uno dei romanzi classici più innovativi dal punto di vista delle tematiche, dall’altro forse lo stile narrativo non mi ha coinvolto e per questo ho fatto più fatica a terminarlo.

Juve Stabia – Mantova (2-1): Le pagelle dei gialloblù

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Queste le pagelle ai calciatori della Juve Stabia al termine della gara casalinga vittoriosa contro il Mantova, un 2-1 maturato al termine di una gara intensa e combattuta per tutti i 90 minuti.Le Vespe sono state ciniche e determinate nel primo tempo, costruendo un doppio vantaggio che si è rivelato decisivo.

Nella ripresa, la squadra ha saputo soffrire, gestendo con ordine il ritorno veemente dei virgiliani, che sono riusciti a trovare la via del gol solo in pieno recupero, al 94′, senza però avere il tempo per completare la rimonta.Una vittoria di carattere che conferma la solidità della formazione di Abate.

Questi i voti ai calciatori di casa:

Contente 7: due uscite da urlo in cui sbarra la strada agli attaccanti avversari.Sempre attento sulle uscite.

Sul gol finale non può nulla

Ruggero 7: ci mette lo zampino decisivo in occasione del gol che sblocca la gara.Fin quando resta in campo è un muro. (Bellich 6: in campo nel finale per portare a casa la vittoria)

Varnier 6.5: annulla Bonfanti, peccato che nel finale non riesce a spazzare per mantenere la porta inviolata

Giorgini 6.5: vince i duelli corpo a corpo ed è sempre al posto giusto.

Parte da braccetto sinistro e chiude a destra

Carissoni 7: nel primo tempo ara la fascia con incursioni continue. È il grande protagonista del gol iniziale e crea cross a profusione

Correia 6: molto meno appariscente del solito, sembra quasi stanco.Poi nella ripresa i soliti strappi che aiutano tantissimo la squadra

Leone 6.5: qualità e regia sopraffine.

Esce sempre bene, anche in occasioni complicate.Fa venire però un brivido regalando una grande occasione a Bonfanti

Mosti 6: senza infamia e senza lode.

Si limita al compitino senza aggiungere nulla e si becca un giallo evitabile. (Pierobon 6: entra per dare maggiore corsa alla mediana.Chiude con generosità da esterno sinistro)

Piscopo 7: un’ira di Dio.

Da esterno a tutta fascia crea scompiglio.I due calci d’angolo, su cui arrivano i gol, nascono da sue iniziative.

Colpisce anche un palo. (Zuccon 6: fa legna nel finale)

Candellone 7: resta in campo appena 30 minuti, poi è costretto ad alzare bandiera bianca per un problema fisico.Ma sono 30 minuti di altissima qualità, in cui trova anche il terzo gol del suo campionato. (Maistro 6.5: quando ha il pallone tra i piedi è come se fosse in cassaforte.

Ha qualità altissime e le mette al servizio della squadra)

Gabrielloni 6.5: dialoga alla grande con Candellone e Carissoni. È un pericolo costante per il Mantova.Peccato che anche lui vada ko. (Burnete 6: ci prova in due occasioni ma Festa gli dice sempre no.

Meglio rispetto a Catanzaro)

Abate 7: ancora una volta un grande primo tempo della sua squadra.Nella ripresa i suoi abbassano i ritmi e rischiano qualcosa.

Brutte notizie i ko di Candellone e Gabrielloni

Juve Stabia – Mantova (2-1), Abate gioisce: 3 punti pesanti, squadra imbattuta che ha un’anima e una identità

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La Juve Stabia batte 2-1 il Mantova e conquista tre punti (i primi di questa stagione tra le mura amiche) importantissimi.In conferenza stampa ha parlato l’allenatore delle Vespe Ignazio Abate.Di seguito le sue dichiarazioni raccolte e sintetizzate dalla nostra redazione:

Aveva avvisato che questa sarebbe stata la partita più difficile e così è stato.Sulle penetrazioni centrali che cosa non ha funzionato?

Sapevamo che il turno infrasettimanale è sempre difficile per tutti.

Per noi sono tre punti pesanti, la squadra ha approcciato nel modo giusto.Nel secondo tempo sono venute un po’ meno le energie.

Può sembrare facile, abbiamo fatto un primo tempo del genere è merito solo loro grazie alla loro tenacia.Appena cadi un po’ a livello mentale e fisico ci sta che escano fuori gli avversari.Ho visto passi avanti nel secondo tempo: abbiamo difeso con molto più ordine.Avevamo una squadra che fa nel palleggio la sua parte migliore.

Nel nostro lato destro avevamo la voglia di recuperare subito la palla, a sinistra stavamo soffrendo ma aveva già usato due slot.Di penetrazioni centrali ne ho viste poche, abbiamo difeso con ordine e questo è un fattore molto importante se vogliamo continuare a crescere”.

Che gol ha fatto Ruggero, ricordava Pato del Milan?

Sono contento per i ragazzi.

Questo è un gruppo mentalizzato.Oggi mi sono piaciuti i cambi e come sono entrati.Ho visto sprazzi del vero Maistro, deve continuare a incidere e pretendere in più da sé stesso.Sono 15-20 giorni che lo vedo veramente bene.

Speriamo di recuperare Gabrielloni e Candellone, anche se non pare niente di male”.

Questo ruolo che ha confezionato per Piscopo che cosa le dà in termini tattici?

Ci permette di poter giocare a 4, difendere a 5.Credo che sia il suo ruolo migliore.

Dentro al campo è molto bravo, ma io la ragiono per quando abbiamo la palla.E’ un ragazzo molto intelligente, quando parte da largo incide molto di più.Ha la grande qualità nell’attaccare la palla da dietro.Poi si può adattarsi in tutti i ruoli, ma penso che quella sia la sua posizione ideale.

La squadra ha fatto bene, noi dobbiamo salire di condizioni.Varnier, Correia e Gabrielloni dopo un po’ iniziano a soffrire e i cambi sono determinanti: Bellich e Pierobon sono entrati benissimo.Ora durante la sosta lavoreremo per entrare in condizione e sulla fase difensiva”.

Come analizza le due occasioni del Mantova arrivare su transizione negativa nel primo tempo?

“Si può sempre far meglio e si deve farlo.Avevo la sensazione che negli ultimi 10 minuti del primo tempo avevamo rallentato a livello mentale.

E’ uno step che dobbiamo fare perché altrimenti mi incazzo.Non dobbiamo essere superficiali, non fa parte del mio essere.

Siamo stati bravissimi a sbloccare la partita, ma potevamo fare ancora meglio.Abbiamo margine di miglioramento nella gestione della palla.Leone credo abbia fatto una grandissima partita, possiamo ricercarlo un po’ di più, ma mi porto dietro la voglia di voler gestire la palla.E’ una squadra che non ha paura e che a volte ha rischiato un poco troppo, ma fa parte del percorso e il nostro è tutto un crescendo.

Penso che questo sia il vestito ideale per le caratteristiche che abbiamo.Abbiamo vari vestiti da poter utilizzare a gara in corsa”.

Su che cosa deve migliorare?

“Non mi piace parlare tanto per parlare.

Dobbiamo analizzare le cose di tempo.Burnete ha ampi margini di miglioramento, nello sfilare un po’ di più.Per quanto riguarda la gestione del secondo tempo il filo tra il gestire la palla e il gestire per fare male è difficile.Bisogna gestire la palla ma sempre con l’idea di fare male e i ragazzi mi hanno sempre dato una buona sensazione.

L’abbiamo preparata bene, sapevamo che volevano morderci e per questo ho scelto di partire con le due punte.Devi andare a cercare la strategia in base alle caratteristiche dell’avversario.Dobbiamo mettere in campo le frecce che abbiamo”.

Questa vittoria casalinga di questa sera può essere associata ad una canzone dei Negrita: Che rumore fa la felicità?

“Non mi sono tolto un peso.Io ho il peso se la mia squadra non si allena bene.

Se facciamo le cose con voglia di migliorarci alla lunga i risultati arrivano.Questa è una categoria dove puoi non fare risultati per 3-4 partite e poi fare 3 vittorie consecutive.

Questa squadra è imbattuta avendo un’anima e un’identità, questo deve essere chiaro.Ora dobbiamo recuperare le energie fisiche e mentali perché sarà un’altra gara.Se abbiamo questo spirito aumentano sicuramente le possibilità”.

Ha visto la spinta forte della città questa sera e spera di riuscire a portare ancora più gente allo stadio?

“Me lo auguro, sogno il Menti della parte finale dello scorso campionato.Quando lo vedevo da casa era veramente emozionante e trascinante.

Abbiamo bisogno di quello.Lo vedete: le partite cambiano da un momento all’altro.

Abbiamo bisogno del nostro pubblico, che ci trascini in ogni momento.Ti porta punti.Ringrazio la curva, ma credo che possiamo avere qualche numero in più”.

Si è dato una risposta del calo mentale del primo tempo?

“Non penso ci sia stato un calo mentale.Sicuramente è venuta a mancare un po’ di energia e il Mantova è venuto fuori col suo palleggio, ma ci siamo difesi con ordine.

Quando continui a difendere basso poi è dura andare dall’altra parte.Per questo bisogna gestire palla e noi lavoriamo per questo.

Quando sei sopra di due-tre gol rallentare è una cosa inconscia.La squadra da quel punto di vista ha difeso con molto ordine”.

Leone e Maistro nella parte finale dello scorso anno sono spariti dai radar, che corde ha toccato su di loro?

“Credo di essere onesto con tutti: con Fabio ci ho parlato due volte e la seconda volta sono andato dritto e gli ho detto la verità.

Penso abbia apprezzato la mia lealtà: sono felice che sia rimasto.Trova giocatori della sua qualità non è facile in questa categoria.Lui deve ambire a fare la differenza, non a vivacchiare.Penso che sarà la continuità a fare la differenza, ma questo me lo aspetto sin dall’allenamento.

Ha tutte le qualità per diventare un leader.Per quel che riguarda Leone o gli altri, io sono così: mi aspetto tanto da tutti perché pretendo tanto da me stesso e dal mio staff.Questa è la strada giusta.Nel calcio cambia tutto molto velocemente e bisogna avere la testa aperta.

Arriveàr il momento di altri calciatori.Li aspettiamo con grande fiducia e andiamo avanti con grande fiducia”.

Il Mantova si salverà e che consiglio può dare e Possanzini?

“Davide lo stimo molto.

Non sono nessuno per dare consigli.E’ una bravissima persona, mi auguro che si riprenderà.Sono talmente giovane che devo imparare ancora tanto.Ora devo recuperare perché dovrò vedere qualche partita della Carrarese e fare una grande gara”.

 

Juve Stabia – Mantova (2-1), Andrea Giorgini: “Il nostro segreto? Il lavoro quotidiano”

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Sorrisi e sollievo in casa Juve Stabia dopo la  vittoria per 2-1 contro il Mantova.Al termine di una gara combattuta, decisa dal doppio vantaggio siglato nel primo tempo, è il difensore centrale Andrea Giorgini a presentarsi in conferenza stampa, analizzando a mente fredda una prestazione che ridà slancio alle Vespe.La Juve Stabia è stata abile a indirizzare la partita nella prima frazione di gioco, portandosi sul 2-0, per poi gestire con ordine il ritorno dei virgiliani nel secondo tempo, la cui reazione ha prodotto solo la rete della bandiera al 94′.Una vittoria cercata, voluta e finalmente arrivata, come sottolinea lo stesso Giorgini: “Sensazioni positive, aspettavamo questa vittoria da tanto. È arrivato questo risultato importante, l’avevamo preparata da tanto. È importante per il campionato”.

Il segreto è nel lavoro di ogni giorno

Uno dei punti di forza della squadra di mister Abate è stata senza dubbio la solidità difensiva, capace di arginare per lunghi tratti le offensive avversarie.

Interrogato su quale sia il segreto di un reparto così coeso, Giorgini non ha dubbi: “Il segreto sta nella quotidianità del lavoro.Ogni giorno lavoriamo insieme, ci diamo consigli”.Parole che evidenziano un grande spirito di gruppo e un’intesa che si affina allenamento dopo allenamento.Il difensore ha poi voluto spendere parole di elogio per il compagno tra i pali: “Confente è un grandissimo portiere, ha salvato due palle gol”, a testimonianza di come la prestazione del singolo sia fondamentale all’interno del collettivo.

Arrivato durante la sosta, Giorgini ha spiegato come quel periodo sia stato cruciale per il suo inserimento nei meccanismi della squadra: “Sono arrivato nel momento dove c’era più tempo per capire il gioco del mister.Nel momento in cui vengo schierato in campo cerco di dare il 100% sia per me che per i miei compagni”.

I dettami di un mister ex difensore

Avere un allenatore come Ignazio Abate, con un passato da difensore ad alti livelli, rappresenta un valore aggiunto per il pacchetto arretrato.Giorgini ha confermato l’importanza dei consigli del tecnico: “Ci dà indicazioni sul riferimento uomo su uomo.Nel momento in cui avevamo pressione, dovevamo trovarci pronti”.

Questo spiega la capacità della difesa di adattarsi alle diverse situazioni di gioco, anche quando il trio difensivo ha visto cambiare i suoi interpreti. “Il mister chiede un gioco molto diretto e molto pratico”, ha aggiunto Giorgini, “vuole abbastanza giro palla per liberare la trequarti, è molto concreto e determinato”.Guardando al futuro, il difensore stabiese mostra di avere le idee chiare, con una filosofia tanto semplice quanto efficace per affrontare le insidie del campionato: “Sono dell’idea che la sfortuna va portata dalla nostra parte, trasformando la sfortuna in fortuna per poter portare a casa partite senza prendere gol”.Una mentalità da guerrieri, quella instillata da mister Abate, che la Juve Stabia vuole portare avanti per costruire un campionato da protagonista.

marito fermato. Morto anche il figlio, la sorella in fin di vita

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30 settembre 2025 | 12.20

LETTURA: 1 minuti

E’ stato fermato dai carabinieri in provincia di Campobasso Salvatore Ocone, l’operaio 58enne, accusato di aver ucciso a colpi di pietra la moglie di 49 anni, Elisabetta Polcino, a Paupisi, in provincia di Benevento. L’uomo aveva portato via in auto i suoi due figli: uno minorenne è morto, mentre la sorella è in fin di vita.

La dinamica della tragedia

La vittima, da una prima ricostruzione, sarebbe stata colpita più volte con una pietra dal marito, mentre era nel letto, al culmine di una lite. Il delitto è avvenuto in contrada Frasso, dove sorge l’abitazione della coppia. A scoprire il corpo senza vita della donna questa mattina sono stati i familiari, che hanno dato l’allarme. Nella casa – al primo piano abita la madre dell’uomo – sarebbero state rinvenute numerose tracce di sangue. Inutili i soccorsi per la donna, trovata nel suo letto.

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Fonte AdnKronos

Juve Stabia – Mantova: 2-1 (5′ Ruggero 20′ Candellone 94′ Mancus0)

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Benvenuti alla diretta testuale di Juve Stabia – Mantova, incontro valido per la sesta giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026; questa sera, alle ore 20:30, le “Vespe” ospiteranno i virgiliani in un match che mette di fronte due squadre partite con ambizioni e stati d’animo diametralmente opposti.

I padroni di casa

La Juve Stabia si presenta all’appuntamento forte di un avvio di stagione positivo che li vede ancora imbattuti.La squadra di Castellammare di Stabia ha collezionato una vittoria e ben quattro pareggi nelle prime cinque uscite, dimostrando una solidità difensiva notevole ma anche una certa difficoltà a concretizzare la mole di gioco prodotta.L’obiettivo di questa sera è chiaro: conquistare i tre punti davanti al proprio pubblico per dare una svolta alla classifica e attestarsi nelle zone nobili ma soprattutto mantenendo la zona calda ad una distanza di sicurezza.

Gli ospiti

Dall’altra parte del campo, il Mantova arriva al “Romeo Menti” con l’assoluta necessità di invertire la rotta.I lombardi vivono un inizio di campionato da incubo, con quattro sconfitte subite in cinque partite, un ruolino di marcia che li ha relegati nelle parti basse della classifica.La pesante sconfitta interna per 5-1 contro il Frosinone nell’ultimo turno ha lasciato scorie pesanti e la panchina del tecnico è già sotto osservazione.La trasferta campana rappresenta quindi un’occasione cruciale per scuotersi e dimostrare di avere le qualità per competere in un campionato difficile come la Serie B.Si preannuncia una sfida tesa e combattuta: la Juve Stabia cercherà di imporre il proprio gioco e la propria imbattibilità, mentre il Mantova giocherà con il coltello tra i denti per strappare punti vitali.Restate con noi per seguire, azione dopo azione, tutte le emozioni di questa serata di calcio.

Il Tabellino

Juve Stabia (3-5-1-1): Confente; Ruggero (79′ Bellich), Varnier, Giorgini; Carissoni, Leone, Correia, Mosti (45′ Pierobon); Piscopo (79′ Zuccon); Candellone (31′ Maistro), Gabrielloni (53′ Burnete)
A disposizione: Signorini, Boer, Reale, Baldi, Stabile, Duca, De Pieri
Allenatore: Ignazio Abate
Mantova (4-3-3): Festa, Maggioni (73′ Radaelli), Mantovani, Cella, Castellini; Trimboli, Wieser (56′ Paoletti), Artioli (77′ Mensah); Marras (56′ Fiori), Bonfanti (77′ Mancuso), Bragantini
A disposizione: Andrenacci, Senan, Bani, Galuppini, Caprini, Majer, Pittino
Allenatore: Davide Possanzini

Direttore di gara: Andrea Calzavara della sezione AIA di Varese

1° Assistente Signor Mattia PASCARELLA della sezione AIA di  Nocera Inferiore

2° Assistente Signor Matteo PRESSATO della sezione AIA di Latina

Quarto uomo Signor Claudio Giuseppe ALLEGRETTA della sezione AIA di Molfetta

VAR Signor Manuel VOLPI della sezione AIA di Arezzo

AVAR  Signor Emanuele PRENNA della sezione AIA di Molfetta

Marcatori: 5′ Ruggero 20′ Candellone 94′ Mancuso

Angoli: 4 – 4

Ammoniti: 40′ Mosti 45′ Trimboli 71′ Paoletti 74′ Confente 81′ Radaelli

Espulsi: –

Recupero: 3 min pt – 4 min st

Note: Terreno in erba sintetica in discrete condizioni.Prima della gara la Juve Stabia ha omaggiato la Curva Sud con un maglia con il numero 12 consegnata da McClory

Spettatori totali: 3814 (di cui 1891 abbonati e 47 tifosi ospiti) incasso di 49148,12

PRIMO TEMPO

Al 5’ JUVE STABIA IN VANTAGGIO: Carissoni riceve palla sulla destra elude la marcatura del suo avversario entra in area ed effettua un cross rasoterra su cui si avventa Ruggero che la mette alle spalle di Festa per la gioia del pubblico di casa.Al 13′ ci prova il Mantova con Castellini che calcia da fuori trovando Confente attento

Al 14′ La Juve Stabia spreca una ghiotta occasione con Piscopo che servito da Carissoni di testa incredibilmente da ottima posizione non inquadra la porta

Al 20′ RADDOPPIO JUVE STABIA: Indecisione della difesa del Mantova che non riesce a liberare l’area sulla palla si avventa sul pallone scaraventadolo con un bolide sotto la traversa

Al 29′ Mantova pericoloso: I virgiliani partono velocemente in contropiede con la Juve Stabia impreparata.Marras arriva a tu per tu con Confente che esce alla disperata ma in maniera pulita sulla palla evitando un gol già fatto

Al 31′ Candellone chiede il cambio per un fastidio al ginocchio al suo posto entra Maistro

Al 39′ Mantova ancora vicina al gol: Bragantini se ne va sulla fascia si accentra e calcia a rete colpendo in pieno la traversa a Confente battuto

Al 40′ Ammonito Mosti per un brutto fallo a centrocampo

Al 45′ Ammonito Trimboli per fallo su Mosti

Il direttore di gara concede 3 minuti di recupero

SECONDO TEMPO

Al 45′ La Juve Stabia sostituisce Mosti con Pierobon

Al 49′ Pasticcio della difesa del Mantova con Castellini che perde palla e Gabrielloni prova da approfittare involandosi verso la porta di Festa ma poi i defensorei del Mantova recuperano e gli chiudono il tiro.Nell’occasione Gabrielloni prende una botta al piede

Al 53′ La Juve Stabia sostituisce Gabrielloni con Burnete

Al 56′ Il Mantova sostituisce Marras con Fiori e Wieser con Paoletti

Al 60′ Lancio di Correia per Burnete che in posizione defilata calcia a rete trovando la risposta di Festa

Al 63′ Pasticcio della Juve Stabia con Leone che prova a servire Giorgini ma la traiettora è bassa e per poco non ne approfitta Bonfanti che non inquadra la porta

Al 69′ Mantova pericoloso: Ancora un buco centrale nello schieramento difensivo della Juve Stabia con la palla che arriva a Bragantini che si invola verso la porta con Confente che è ancora provvidenziale nell’uscita ad evitare il peggio respingendo il tiro

Al 71′ Ammonito Paoletti per fallo su Maistro che proteggeva pall

Al 73′ Nel Mantova esce Maggioni ed entra Radaelli

Al 74′ Ammonito Confente per perdita di tempo

Al 77′ Nel Mantova esce Bonfanti ed entra Mancuso e Artioli lascia il posto a Mensah

Al 79′ La Juve Stabia sostituisce Ruggero con Bellich e Piscopo con Zuccon

Al 81′ Ammonito Radaelli per fallo su Pierobon

Il direttore di gara concede 4 minuti di recupero

Al 94′ Il Mantova accorcia le distanze con Mancuso che approfitta di una percussione di Trimboli che porta scompiglio nell’area di rigore delle Vespe e l’attaccante dei virgiliani è il più lesto a metterla alle spalle di Confente

Finisce con la vittoria della Juve Stabia che dopo un ottimo primo tempo soffre nella ripresa la pressione di un Mantova alla disperata ricerca del pari che si rende pericoloso in un più di un’occasione trovando Confente sulla propria strada

La Juve Stabia incamera tre punti d’oro contro una diretta concorrente e si prepara ad affrontare la Carrarese prima della sosta del campionato

Un figlio morto, l’altra in fin di vita

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30 settembre 2025 | 12.20

LETTURA: 1 minuti

E’ stato fermato dai carabinieri in provincia di Campobasso Salvatore Ocone, l’uomo accusato di aver ucciso a colpi di pietra la moglie di 49 anni, Elisabetta Polcino, a Paupisi, in provincia di Benevento. “I due figli che erano in sua compagnia: uno è morto e l’altra è in fin di vita” scrivono i social del Tg1.

La vittima, da una prima ricostruzione, sarebbe stata colpita più volte con una pietra dal marito, mentre era nel letto, al culmine di una lite. Il delitto è avvenuto in contrada Frasso, dove sorge l’abitazione della coppia. A scoprire il corpo senza vita della donna questa mattina sono stati i familiari, che hanno dato l’allarme. Nella casa – al primo piano abita la madre dell’uomo – sarebbero state rinvenute numerose tracce di sangue. Inutili i soccorsi per la donna, trovata nel suo letto.

Fonte AdnKronos

Il cuore di Maurizio Vella tra Castellammare e la pelle d’oca al Menti

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Maurizio Vella, ex calciatore della Juve Stabia, ha condiviso la sua esperienza e i suoi ricordi del periodo trascorso a Castellammare di Stabia, descrivendola come un’esperienza molto positiva.Vella, intervenuto nella trasmissione Il pungiglione stabiese, ha espresso grande affetto per l’ambiente stabiese.

Ha confessato che a ripensare all’atmosfera del Romeo Menti, ai tifosi, e allo “squadrone” che c’era ai suoi tempi, gli viene ancora “la pelle d’oca” (brividi).Ha manifestato il desiderio di tornare a Castellammare per vedere una partita in curva insieme ai tifosi.

La Mentalità Vincente di Pancaro
Ricordando l’allenatore Giuseppe Pancaro, Vella lo ha definito una persona con “un’autorità pazzesca e una mentalità vincente”.Vella ha raccontato un aneddoto significativo sul suo rapporto con Pancaro, incentrato sulla presa di responsabilità:
• Durante una partita casalinga, con la squadra in svantaggio, Pancaro dalla panchina gli chiese di battere una punizione all’ultimo minuto.
• Fabio Caserta gli disse di “mettersi da parte” perché avrebbe tirato lui, e lo stesso segnò un gol spettacolare.
• Il martedì successivo, in allenamento, Pancaro rimproverò Vella dicendogli che doveva prendersi la responsabilità, anche se il gol era stato realizzato, e per questo Vella fu messo in panchina per due settimane.
• Vella ha riconosciuto che questo episodio lo ha aiutato a crescere.

Riguardo a Pancaro, Vella ha aggiunto che l’unica pecca dell’allenatore era forse la sua “troppa autorità,” il fatto che “deve comandare lui” e non si fa mettere i bastoni tra le ruote da nessuno.Il Gol nel Derby e la Partenza
Vella ha ricordato con emozione il suo gol nel derby con la Casertana, che regalò la vittoria alla Juve Stabia (0-1), definendola un'”emozione unica”.

Quella fu una delle sue prime partite da professionista.Parlando della fine della sua esperienza a Castellammare, Vella ha rivelato che avrebbe firmato “a vita” con la Juve Stabia, ma ha insinuato che “non gliel’hanno permesso”.

Ha spiegato che, dopo aver cambiato procuratore, fu messo sul mercato il giorno dopo.Dopo l’esonero di Pancaro, Vella fu mandato in altre squadre, come la Paganese e L’Aquila (in montagna), episodio che lui percepì quasi come una punizione.

Vella si è rallegrato quando un ospite gli ha fatto notare che il suo gol contribuì a spezzare la “maledizione” di un’intera stagione in cui la Juve Stabia non vinceva.Ha citato i compagni di squadra di alto livello che c’erano in quel periodo, tra cui Caserta, Romeo, La Camera, Ciccio Ripa, Di Carmine e Nicastro.

Vella mantiene ancora oggi stretti contatti con Romeo e Liotti, che definisce “due fratelli”.Il Calcio Moderno: Troppo Tattico e Noioso
Vella ha espresso una forte opinione sul cambiamento del ruolo degli esterni nel calcio moderno e sulla natura del gioco stesso.

Secondo Vella, il calcio attuale, con il frequente utilizzo della difesa a tre, richiede esterni con maggiore “gamba” (resistenza) per coprire tutta la fascia.Tuttavia, egli preferirebbe un calcio dove i giocatori possano esprimere di più la loro qualità offensiva, notando che oggi molti che “possono dare tanto negli ultimi 25-30 metri” devono spendere troppe energie nei ripiegamenti.

Vella lamenta che il calcio è diventato “troppo tattico,” “di squadra, di collettivo,” e per questo “difficilmente vediamo dei giocatori che saltano l’uomo”.Conclude che, per certi aspetti, il calcio è diventato “pure a volte noioso”.

La Vita Dopo il Ritiro
Vella, la cui madre è tedesca e il padre siciliano, ha riferito di aver appeso le scarpette al chiodo circa un anno fa, dopo aver vinto il campionato in Germania.Attualmente, gestisce dei locali in Germania.

Ha anche raccontato di far parte di un gruppo di “terrroni” nello spogliatoio chiamato “I Picciotti” (composto da Romeo, Liotti, Maiorano e Favasuli) che scherzavano prima delle partite per alleggerire la tensione dovuta alla pressione di dover vincere.

Biribanti: “Mantova in crisi, ma Abate fa bene a mantenere alta la guardia”

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Massimo Biribanti, collega de La Gazzetta di Mantova, ha fornito un’analisi dettagliata sulla situazione del Mantova in vista della partita contro la Juve Stabia, sottolineando come la squadra stia attraversando un periodo di profonda crisi.Biribanti esprime l’auspicio che il mister della Juve Stabia, Abate, abbia ragione nel definire il Mantova come il “peggiore avversario” che potessero incontrare in questo momento.Tuttavia, ritiene che Abate usi tale retorica per mantenere alta la concentrazione dei suoi giocatori, evitando che pensino che l’avversario sia “malleabile o facile”, poiché la Serie B riserva sempre brutte sorprese.Crisi e Situazione Tecnica
Il Mantova è effettivamente una squadra in crisi, come dimostrano gli ultimi risultati e, soprattutto, le prestazioni offerte.

Nonostante ciò, la squadra ha parzialmente “salvato” la panchina del mister Possanzini, recandosi a parlare con la società e chiedendo che il tecnico non fosse sollevato dall’incarico.Anche la vicinanza delle due partite (quella imminente e la successiva) ha reso sconsigliabile un cambio in panchina.Si attende una risposta d’orgoglio da parte dei giocatori, anche per l’allenatore, sebbene in cinque giornate il Mantova non sia mai riuscito a offrire prestazioni convincenti.Biribanti ritiene che la società abbia fatto bene ad aspettare queste due gare per valutare la posizione di Postanzini, riconoscendo che è un allenatore che ha dato tantissimo al Mantova, vincendo un campionato incredibile in Serie C e ottenendo una salvezza (seppur sofferta nel finale) in Serie B l’anno scorso con una squadra dal budget ridotto.

Problemi di Amalgama e Difesa
La squadra ha subito molti cambiamenti in estate, con 10-11 acquisti in ruoli chiave.La partenza di Burrai — che per due anni è stato l’anima e il “vero leader dello spogliatoio” dentro e fuori dal campo — e di altri giocatori come Redolfi, ha lasciato un vuoto.L’inserimento dei nuovi elementi non è riuscito a perfezionarsi in tempi rapidi, portando a una mancanza di leadership e di punti di riferimento.Di conseguenza, la squadra spesso accusa “passaggi a vuoto” durante le partite e se subisce un gol, ne risente pesantemente.

In sintesi, il Mantova “non è ancora squadra”.Il modulo di gioco di Possanzini, basato su palleggio e verticalizzazione, è rimasto lo stesso.Il problema più grande risiede nella fragilità difensiva, definita “disarmante”, con 11 gol subiti in sole cinque partite, una caratteristica che era già presente l’anno scorso ma che sembra essere peggiorata.La squadra gioca “a corrente alternata”.

Mancuso e Fiori sono i due giocatori che hanno mostrato i segnali migliori, mentre Falletti è l’unico indisponibile per un problema muscolare in vista della gara.Aspettative e Clima
Per la gara di Castellammare di Stabia, l’attesa è che i giocatori scendano in campo con una prestazione di “grinta e cuore”.Biribanti ha citato l’esempio della partita precedente in cui il Mantova ha sbagliato due rigori, sperando che la “ruota giri” a favore della squadra.Attualmente vige il “silenzio stampa”, una pratica tipicamente italiana, non attuata contro la stampa ma per via del momento difficile e per evitare situazioni imbarazzanti per l’allenatore.

Il ritiro della squadra, invece, era già programmato e non ha carattere punitivo, ma è dettato da ragioni logistiche, dovendo affrontare due trasferte consecutive (Castellammare e Avellino).La squadra si allenerà a Torre del Greco per abituarsi al campo sintetico.

 

“Un Libro Sotto le Stelle” chiude a Castellammare di Stabia: sport, memoria e solidarietà

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Cala il sipario sulla XXI edizione della rassegna editoriale “Un libro sotto le stelle”, che conclude il suo percorso il 2 ottobre alle ore 11:00 presso la suggestiva Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia nell’ambito del Campania Libri Festival, la fiera dell’editoria, a cura della Fondazione Campania dei Festival.La manifestazione, organizzata dall’Associazione Meridiani con un format innovativo e itinerante, è partita ufficialmente da Salerno il 23 luglio, per poi fermarsi a Ottaviano e Castellammare di Stabia.

Tre cicli di incontri letterari, un viaggio multisensoriale tra mare e terra che ha trasformato ogni tappa in un incontro irripetibile, ogni presentazione in un viaggio condiviso.Un’iniziativa culturale che ha saputo coniugare la passione per la lettura con la bellezza del territorio e l’impegno sociale.

Il coordinamento editoriale del progetto è stato affidato a Gino Aveta, autore e regista da sempre vicino al mondo della cultura e del sociale.

CONVEGNO_CoppolaLa giornata di chiusura vedrà un forum organizzato dall’Unione Stampa Sportiva Italiana sui temi del rispetto delle regole e dell’avversario, collaborazione e solidarietà nella squadra, disciplina e costanza, capacità di gestire le sconfitte.Valori che permettono di abbattere barriere culturali ed economiche, favorendo una reale integrazione sociale.

Nella stessa occasione si parlerà delle grandi emozioni come per esempio il 4 scudetto del Napoli celebrato in un libro scritto dallo stesso presidente USSI, Gianfranco Coppola.L’incontro vedrà la partecipazione di Luigi Vicinanza, Sindaco di Castellammare di Stabia, Gigi De Canio, allenatore, Andra Langella, Presidente della Juve Stabia e “vecchie glorie” che hanno indossato la maglia del Napoli e della Juve Stabia.

I saluti sono affidati a Ada Minieri, Vicepresidente Associazione Meridiani, Giuseppe Esposito, Presidente Circolo Velico Stabia e Franco Picarone, Presidente Commissione Bilancio Regione Campania.Nel corso della manifestazione, per la sezione Memory, sarà reso omaggio a Pino Scaccia, con un’opera donata dal maestro d’arte Domenico Sepe.

Storico inviato RAI ed ex caporedattore dei servizi speciali del Tg1, Pino Scaccia è riuscito a coniugare professionalità, passione e rigore giornalistico.

SEZIONE MEMORY - Pino

L’ingresso è libero e gratuito. È gradito l’acquisto del volume, il cui ricavato sarà devoluto a sostegno della Casa di Tonia, una struttura di accoglienza per donne in difficoltà fondata dal Cardinale Crescenzio Sepe e coordinata dalla Fondazione In Nome della Vita Onlus.Un modo per unire cultura, sport e impegno sociale

Un finale che unisce cultura, sport e solidarietà, suggellando un’edizione che ha saputo muoversi tra coste e paesaggi interni, portando i libri là dove le storie incontrano le persone.

Sara Molinari è Vicecampionessa Italiana di Tiro a Segno: Da Castellammare di Stabia al Podio di Roma

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Un ritorno trionfale segnato da passione, sacrificio e un talento che il tempo non ha scalfito.Sara Molinari, originaria di Castellammare di Stabia, ha conquistato una prestigiosa medaglia d’argento ai campionati italiani di tiro a segno, svoltisi a Roma dal 18 al 28 settembre.L’atleta si è laureata Vicecampionessa italiana nella specialità Carabina C10 Donne, categoria B, portando in alto i colori del Tiro a Segno di Catanzaro, società per cui è tesserata.  Un successo che arriva dopo solo un anno dal suo ritorno all’attività agonistica, interrotta per ben sette anni. È stata la tenace insistenza del padre a convincere Sara a riprendere in mano la carabina, una passione mai sopita che l’ha vista tornare a sparare con una determinazione straordinaria.

Sara Molinari è Vicecampionessa Italiana di Tiro a Segno: Da Castellammare di Stabia al Podio di RomaIl percorso verso la finale nazionale è stato impeccabile.

Dopo aver dominato il campionato regionale, dove si è costantemente posizionata al primo posto vincendo il titolo di Campionessa Regionale della Calabria lo scorso giugno, la Molinari ha continuato la sua marcia trionfale.  Si è qualificata al primo posto nella classifica nazionale, guadagnandosi così l’accesso alla prestigiosa finale dei campionati italiani di Roma, dove ha sigillato la sua incredibile stagione con un meritatissimo secondo posto.Dietro questa medaglia c’è una storia di grande dedizione.

I 7 anni di stop sono dovuti al suo percorso per intraprendere la carriera militare (capitaneria di porto) , ma evidentemente a passione era troppa e la mancanza nel praticare questo sport era ancora troppo viva in lei, così con il supporto del padre ha ripreso ad allenarsi scegliendo Catanzaro (la sede più vicina alla sua attuale residenza che è Crotone), una sede vicina ma non troppo, considerando che tra andata e ritorno a casa impiega circa 2 ore di viaggioin auto.Un impegno costante che la vede allenarsi tre volte a settimana presso il poligono catanzarese, a cui è iscritta da ottobre 2024.Questo argento nazionale si aggiunge a un palmarès già ricco di successi giovanili.

Circa 13-15 anni fa, Sara aveva già vinto numerose medaglie e titoli a livello regionale e nazionale, tra cui spiccano il Trofeo Coni e la sua prima finale nazionale dei campionati italiani da allieva a Padova.  E proprio in quegli anni, la sua carriera agonistica è iniziata e fiorita con il Tiro a Segno di Castellammare di Stabia, la sua città natale, con cui ha vinto le competizioni passate.Oggi, con la sezione di Catanzaro, ha ritrovato la via del podio, dimostrando che la classe e la determinazione sono doti che non conoscono pausa.  Un esempio di come la perseveranza e l’amore per il proprio sport possano portare a risultati eccezionali.

Al Circolo Velico Castellammare di Stabia l’Autrice Dora Esposito Presenta il Suo Libro: Apri la porta e vola

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Gli appassionati di lettura e la cittadinanza sono invitati a un appuntamento letterario di rilievo: giovedì 17 ottobre 2025, alle ore 18:30, presso la suggestiva sede del Circolo Velico Stabia, si terrà l’incontro con l’autrice Dora Esposito.L’occasione è la presentazione del suo ultimo libro, “Apri la porta e vola“, un’opera che promette di guidare i lettori attraverso storie toccanti, intense emozioni e inedite prospettive sulla vita e sulla crescita personale.

Il romanzo si presenta come un’opera corale, in cui le vite di diversi personaggi si intrecciano, affrontando temi universali come il coraggio di cambiare, la ricerca della felicità e la forza interiore di fronte alle avversità.Dora Esposito, già nota per la sua capacità di toccare le corde dell’animo con una scrittura diretta ed empatica, invita con questo suo ultimo lavoro a una riflessione profonda sulla capacità di superare i propri limiti e di aprirsi a nuove possibilità.

A dialogare con l’autrice sul palco ci sarà Marianna Di Somma, che condurrà la conversazione alla scoperta dei temi centrali del libro, del processo creativo che ha portato alla sua nascita e delle ispirazioni che hanno guidato Dora Esposito.Sarà un’opportunità per il pubblico di entrare nel mondo narrativo dell’autrice, conoscere i retroscena della stesura e approfondire le motivazioni che animano i personaggi di “Apri la porta e vola”.

L’evento si svolgerà in una location d’eccezione, il Circolo Velico Stabia, che con la sua atmosfera affacciata sul mare offrirà una cornice unica all’incontro.Un’occasione imperdibile per gli amanti dei libri di incontrare l’autrice, porre domande e lasciarsi ispirare da un racconto che è un inno alla resilienza e alla speranza.

DETTAGLI DELL’EVENTO

  • OSPITE: Dora Esposito
  • LIBRO: “Apri la porta e vola”
  • INTERVIENE: Marianna Di Somma
  • DATA E ORA: Giovedì 17 ottobre 2025, ore 18:30
  • SEDE: Circolo Velico Stabia
  • INDIRIZZO: Via Banchina Marinella, 19 – Castellammare di Stabia (NA)
  • INGRESSO: Libero

Per informazioni e contatti: Telefono: +39 344 499 96 74

Juve Stabia – Mantova: La presentazione del match. Novità importanti in rosa per le Vespe

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Serata di campionato al Romeo Menti dove questa sera, con fischio d’inizio alle 20:30, la Juve Stabia ospita un Mantova in piena crisi di risultati.Due squadre dagli stati d’animo opposti si affrontano in un match che promette scintille: le Vespe, rinfrancate dagli ultimi risultati, cercano di spiccare il volo verso le zone nobili della classifica, mentre i virgiliani sono chiamati a una prova d’orgoglio per salvare la panchina del proprio tecnico.

La formazione di casa si presenta all’appuntamento forte dei quattro punti conquistati in due trasferte consecutive, un bottino prezioso che ha dato morale e consapevolezza ai gialloblù.Il pareggio di Catanzaro, seppur con qualche rammarico per la rimonta subita, ha confermato la solidità di una squadra capace di giocarsela a viso aperto su ogni campo.

Tuttavia, mister Abate dovrà fare a meno di una pedina importante come Simone Cacciamani.Il centrocampista, espulso sul finire del primo tempo della gara contro i calabresi, è stato fermato per un turno dal giudice sportivo e non sarà della partita.

Se in casa Juve Stabia si respira un’aria di fiducia, ben diverso è il clima che si vive in casa Mantova.I lombardi arrivano in Campania con il peso di tre sconfitte consecutive sulle spalle.

A far traboccare il vaso è stata la pesantissima débâcle interna contro il Frosinone, un 1 a 5 che ha lasciato il segno e ha messo in discussione la posizione dell’allenatore Davide Possanzini.In settimana si sono rincorse voci su un possibile esonero, ma la società ha alla fine optato per la continuità, mandando la squadra in ritiro per preparare al meglio la delicata sfida del Menti.

Una decisione che sa di ultima chiamata per il tecnico, che questa sera si gioca una fetta importante del proprio futuro.La partita di questa sera si preannuncia dunque come un crocevia fondamentale per entrambe le compagini.

La Juve Stabia ha l’occasione di dare continuità ai propri risultati e di regalare la prima gioia casalinga al proprio pubblico, consolidando la propria posizione in classifica.Il Mantova, dal canto suo, non ha alternative alla vittoria: serve una prestazione di carattere e di qualità per invertire la rotta e per dimostrare che la squadra è ancora dalla parte del proprio allenatore.

Il Romeo Menti si prepara a vivere una notte di grande calcio, con due squadre pronte a darsi battaglia per obiettivi tanto diversi quanto cruciali.A dirigere Juve Stabia – Mantova ci sarà Andrea Calzavara che torna ad arbitrare le Vespe dopo l’esordio stagionale dei gialloblù a Chiavari contro l’Entella.

Il sestetto arbitrale sarà completato da:

1° Assistente Signor Mattia PASCARELLA della sezione AIA di  Nocera Inferiore

2° Assistente Signor Matteo PRESSATO della sezione AIA di Latina

Quarto uomo Signor Claudio Giuseppe ALLEGRETTA della sezione AIA di Molfetta

VAR Signor Manuel VOLPI della sezione AIA di Arezzo

AVAR  Signor Emanuele PRENNA della sezione AIA di Molfetta

Le probabili formazioni

Juve Stabia (4-3-1-2): Confente; Varnier, Giorgini, Baldi, Carissoni; Reale, Leone, Pierobon; De Pieri; Candellone, Burnete

Allenatore: Ignazio Abate

Mantova (4-3-3): Festa; Maggioni, Mantovani, Cella, Bani; Trimboli, Mayer, Wieser; Mensah, Bonfanti, Caprini

Allenatore: Davide Possanzini

Femminicidio Montecorvino , l’ex di Tina Sgabrini si avvale della facoltà di non rispondere

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Si è avvalso della facoltà di non rispondere Christian Persico, l’ex compagno 36enne di Tina Sgarbini, la donna 47enne uccisa in casa a Montecorvino Rovella (Salerno). L’uomo, rintracciato ieri sera dai carabinieri alcune ore dopo il ritrovamento del corpo senza vita della donna, è stato portato in caserma a Battipaglia dove è rimasto in silenzio nel corso dell’interrogatorio davanti al pm che ha disposto il fermo per l’accusa di omicidio pluriaggravato.

A difendere l’uomo è l’avvocato Michele Gallo. “L’ho visto solo per il tempo strettamente necessario per l’interrogatorio – dice all’Adnkronos il penalista – e nelle prossime ore farò un’istanza per avere un colloquio con lui”. Ora Persico si trova recluso nel carcere di Fuorni.

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Fonte AdnKronos

Femminicidio nel Beneventano, donna uccisa a colpi di pietra: si cerca il marito

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30 settembre 2025 | 12.20

LETTURA: 1 minuti

Una donna di 49 anni è stata uccisa a Paupisi, in provincia di Benevento. La donna, da una prima ricostruzione, sarebbe stata colpita più volte con una pietra mentre era nel letto al culmine di una lite dal marito. Il delitto è avvenuto in contrada Frasso, dove sorge l’abitazione della coppia. I carabinieri stanno cercando di rintracciare il marito, un operaio di 58 anni.

A scoprire il corpo senza vita della donna questa mattina sono stati i familiari, che hanno dato l’allarme. Nella casa, al primo piano abita la madre dell’uomo, sarebbero state rinvenute numerose tracce di sangue. Inutili i soccorsi per la donna, rinvenuta nel suo letto.

Fonte AdnKronos

Juve Stabia-Mantova: sono 2 i precedenti in campionato

Dopo tredici mesi le vespe tornano a sfidare in campionato il Mantova in casa

I precedenti tra i gialloblù e i virgiliani sono due in campionato disputati rispettivamente a Castellammare (in serie C) ed a Piacenza (in serie B).

In entrambi gli incontri, le vespe hanno conquistato l’intera posta in palio.

– 1952 / 1953 – Campionato Nazionale di Serie C

25 gennaio 1953 – 1° giornata di ritorno: STABIA – MANTOVA 2 – 0 (arbitro Giacinto Zoli di Pontedera) CASTALDI II° e Carlo BEGHI.

– 2024 / 2025 – Campionato Nazionale di Serie BkT

28 agosto 2024 – 3° giornata d’andata: JUVE STABIA – MANTOVA 1 – 0 (arbitro Mario Perri di Roma 1) Kevin PISCOPO.

Juve Stabia, i 23 convocati di Abate per la sfida casalinga con il Mantova

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Questa sera alle 20:30, lo stadio “Romeo Menti” si vestirà a festa per la sesta giornata del campionato di Serie BKT, che vedrà la Juve Stabia affrontare il Mantova.Il tecnico Ignazio Abate ha diramato la lista dei 23 calciatori convocati per l’importante match, al termine della seduta di rifinitura.

Le Vespe, attualmente ottave in classifica con 7 punti, frutto di una vittoria e quattro pareggi, sono ancora imbattute in questo avvio di stagione e cercano una vittoria casalinga per consolidare la propria posizione nella parte alta della classifica.L’ultimo turno ha visto i gialloblù impattare per 2-2 sul campo del Catanzaro, dimostrando grande carattere nel resistere agli attacchi dei padroni di casa dopo aver chiuso la prima frazione sul doppio vantaggio ma con un uomo in meno.

Di fronte ci sarà un Mantova in cerca di riscatto.I virgiliani occupano al momento la diciassettesima posizione con soli 3 punti e sono reduci da una pesante sconfitta interna per 1-5 contro il Frosinone.

La squadra lombarda arriverà al “Menti” con la determinazione di invertire la rotta.

La lista completa dei convocati

Mister Abate ha scelto 23 uomini per la sfida.Ecco la lista completa, suddivisa per ruoli:

Portieri: 1 Confente, 16 Signorini, 23 Boer.

Difensori: 3 Reale, 4 Ruggero, 6 Bellich, 13 Varnier, 15 Baldi, 19 Stabile, 24 Carissoni, 33 Giorgini.

Centrocampisti: 10 Pierobon, 20 Duca, 29 Correia, 37 Maistro, 45 Zuccon, 55 Leone, 98 Mosti.

Attaccanti: 7 Burnete, 9 Gabrielloni, 11 Piscopo, 21 De Pieri, 27 Candellone.

Assenze importanti per le Vespe

Il tecnico stabiese dovrà fare i conti con diverse assenze di rilievo.

Sarà fermo per squalifica Cacciamani, espulso nell’ultima gara contro il Catanzaro.Pesa anche la non convocazione di Mannini, giovane talento impegnato con la nazionale italiana per il Mondiale Under 20, a testimonianza della qualità presente nella rosa gialloblù.

A queste si aggiungono le indisponibilità per infortunio di tre pedine importanti a centrocampo e in attacco: Battistella, Ciammaglichella e Morachioli.Assenze che priveranno di altre soluzioni utili per la gara, ma la rosa a disposizione offre comunque ampie garanzie per una prestazione di alto livello.

La Juve Stabia si affiderà alla solidità difensiva e alla vena realizzativa dei suoi attaccanti per scardinare la difesa del Mantova e regalare una gioia ai propri tifosi.

Kevin De Bruyne è destinato a fare la fine di Eriksen con Conte? Capiamo

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Dopo le prime cinque giornate di campionato, Kevin De Bruyne mette a referto la miglior partenza della sua carriera, 3 gol, conditi da piccoli sprazzi di genialità.Appunto, piccoli sprazzi, forse troppo piccoli per la caratura del calciatore.La stella belga ancora non riesce ad impattare la Serie A come ci si aspettava, se andiamo a sviscerare i 3 gol messi a referto, sono frutto di 2 rigori e 1 gol su punizione un po’ fortunoso a Sassuolo.A 33 anni, Kdb arriva al Napoli per alzare l’asticella e innalzare in maniera spropositata il livello europeo della squadra.Kevin a Napoli è arrivato fuori forma, e tuttora, non sembra abbia trovato ancora la condizione per poter incidere quanto gli si chiede.Ma siamo sicuri sia una questione d’età?

Luka Modirc si è preso il Milan e la Serie A

Luka Modric
Fonte: Social AC Milan

Ieri sera, a San Siro, è andata in scena la super sfida Milan-Napoli, che ha visto scontrarsi due giganti del centrocampo in Europa come Luka Modric e Kevin De Bruyne.Se andiamo a vedere il confronto diretto tra i due, la prestazione del croato, eclissa totalmente quella del centrocampista partenopeo.Luka Modric all’età di 40 anni ha ancora fame, ha la mentalità del campione e prende per mano la squadra dal primo minuto fino al triplice fischio.

Già dall’inizio del campionato, la differenza è netta del Milan con e senza Luka.Il pallone d’oro 2018, mette in campo qualità; palleggio; idee e mentalità, è il primo a sporcarsi le mani nel momento del bisogno.E se si pensava che fosse un giocatore appagato, che venisse al Milan solamente per svernare e realizzare il proprio sogno da bambino, ecco, quella è la foto di Luka Modirc al minuto 98 di Milan-Napoli dopo il triplice fischio.Non propio la reazione di un calciatore appagato.A 40 anni, il croato, forse, ha più fame di De Bruyne.

De Bruyne è il prossimo Eriksen?

Eriksen
Fonte: Social Christian Eriksen

A gennaio 2020, Christian Eriksen, arriva a Milano; sponda Inter, per rafforzare il centrocampo di Antonio Conte.Il campione danese, lascia il Tottenham con non pochi rimpianti e si unisce alla corte del tecnico pugliese.Nel 2020, Eriksen ha 28 anni ed è uno dei centrocampisti più forti d’Europa.L’Inter di Antonio Conte è una contendente per lo scudetto, il tecnico gioca con un 3-5-2, dove i tre centrocampisti sono Barella, Brozovic e in alternanza Vidal; Vecino e Sensi.

Il ruolo di Eriksen in questo 3-5-2 non c’è, ma Conte prova a forzarlo come mezzala, nonostante lui sia un centrocampista offensivo.

60 partite in 2 anni, il danese ne gioca solamente la metà da titolare, nonostante la caratura del calciatore, nelle 60 apparizioni mette a referto 8 gol e 3 assist.Non è congeniale per il gioco di Conte, il minutaggio e il rendimento ne sono la prova.E’ un finale annunciato per Kevin De Bruyne?Anche il belga è arrivato come super campione a Napoli, che però non ha un ruolo nel 4-3-3 di Conte che ha vinto lo scudetto a Napoli.Conte prova a reinventarsi per inserire Kevin nello scacchiere, 4-1-4-1 asimmetrico e 4 centrocampisti in campo, con McTominay che deve sacrificare la sua fase offensiva per fare spazio a De Bruyne.Il belga ha più ruoli in partita, play, sotto punta, mezzo esterno, ma è più che evidente che al momento è solamente uno il compito che gli riesce: il play, ruolo che con le sue capacità tecniche copre ad occhi chiusi.Ci auguriamo che il De Bruyne di queste prime 5 uscite sia molto lontano da quello che sarà durante tutta la stagione, ma una cosa è fattuale: nel primo big match stagionale, quando c’era da alzare i giri del motore, il belga aveva il motore ingolfato.

 

Juve Stabia, Abate: “Contro un Mantova ferito, servirà la nostra miglior versione e il supporto della città”

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Vigilia di campionato al Romeo Menti, dove domani sera martedì 30 settembre 2025, la Juve Stabia affronterà il Mantova per la sesta giornata del campionato di Serie B.Un match che il tecnico delle Vespe, Ignazio Abate, ha presentato in conferenza stampa, sottolineando il coefficiente di difficoltà della sfida contro una squadra in cerca di riscatto.

“Affrontiamo il Mantova nel momento sbagliato; è la partita peggiore che ci potesse capitare in questo momento,” ha esordito Abate, mettendo subito in guardia ambiente e squadra.I lombardi, infatti, sono reduci da una pesante sconfitta casalinga per 5-1 contro il Frosinone, un risultato che ha scatenato la contestazione dei tifosi e ha portato la società a optare per il silenzio stampa e il ritiro.Una situazione che, secondo l’allenatore gialloblù, compatterà ulteriormente gli avversari: “È una squadra ferita, che si è stretta al proprio allenatore, e darà più del massimo.Per puntare a vincere dovremo dare veramente la vita: servirà un approccio feroce ed il supporto della città.”

Attualmente la Juve Stabia occupa l’ottavo posto in classifica con 7 punti, frutto di una vittoria e quattro pareggi, ultimo dei quali il pirotecnico 2-2 di Catanzaro.Una partita che ha lasciato spunti importanti, soprattutto per la reazione della squadra, capace di giocare metà gara in inferiorità numerica per l’espulsione di Alessio Cacciamani. “La gara di Catanzaro ci ha dato vari spunti, anche per quel che riguarda la parte di partita giocata in inferiorità numerica,” ha spiegato Abate. “La squadra ha mostrato di non voler mai perdere e questo è un aspetto positivo su cui fare affidamento.Qualche decisione arbitrale in queste prime partite come a Catanzaro ci ha penalizzato, e finire ogni gara con 6-7 ammoniti deve far riflettere.Ora dobbiamo scendere in campo nel migliore dei modi

Tuttavia, il tecnico non nasconde le aree di miglioramento: “Altre dinamiche, invece, devono essere migliorate, penso alla fase difensiva, fatta per due anni in modo diverso, ma ci lavoreremo durante la pausa.”

Abate si affida alla dedizione del gruppo per superare l’ostacolo Mantova, diciassettesimo in classifica con soli 3 punti. “I ragazzi in questi due giorni si sono allenati con grandissima umiltà e grandissimo spirito e sono certo che daranno le risposte giuste. È un turno infrasettimanale, sempre insidioso, dopo metà partita giocata in dieci ma non cerchiamo alibi.” L’analisi dell’avversario è chiara: “Ho visto tre partite del Mantova, è una squadra che gioca molto bene a calcio ha grandi idee e qualità.Dovremo avere l’umiltà e la voglia di riconquistare palla, cercando al contempo di imporre il nostro gioco e proseguire sulla nostra strada.Sarà una gara complicata, come tutte in questa categoria”.Spazio anche a una riflessione sui giovani in rosa e sulla pazienza necessaria per la loro crescita, e una battuta sulle voci estive che lo avevano accostato proprio alla panchina del Mantova: “No, ci sono state tante voci ma non c’è stato nulla di concreto.Sui giovani mi ripeto che dobbiamo aspettarli e poi ci daranno tanto in futuro.”

Infine, un appello accorato al pubblico di Castellammare: “Mi auguro domani di giocare in uno stadio pieno, dove il pubblico stia vicino alla squadra spostando gli equilibri ed emozionando tutti noi, come sa fare la tifoseria di Castellammare perchè i ragazzi ne hanno bisogno.I tifosi devono sognare, vivono per il massimo risultato come noi.Ma sappiamo che questo è l’anno zero.Il risultato storico dello scorso anno non deve annebbiare il nostro percorso.Il campionato è lungo e i veri valori usciranno dopo la decima giornata”

Juve Stabia – Mantova sarà una battaglia di idee strategiche tra Mister Abate e Mister Possanzini

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Juve Stabia – Mantova di domani sera non sarà solo una partita di calcio, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti.La sfida del “Romeo Menti” tra Vespe e Virgiliani, valida per la sesta giornata del campionato di Serie B, è molto più di un semplice scontro tra due formazioni ambiziose. È il palcoscenico di un duello tattico avvincente, un confronto diretto tra due delle menti più brillanti e propositive del panorama calcistico emergente italiano: Ignazio Abate e Davide Possanzini.Il calcio è fatto di cicli, di sfide che si rinnovano, ma anche di esordi attesi.Se per il Mantova si tratta di un ritorno a Castellammare dopo le battaglie della scorse stagioni (Supercoppa di Serie C e scorso campionato) per il suo condottiero, Davide Possanzini, questa partita segna un nuovo capitolo.

Non più contro il pragmatico Guido Pagliuca, volato all’Empoli, ma un primo, attesissimo “occhi negli occhi” con Ignazio Abate, l’ex calciatore del Milan chiamato a dare una nuova e coraggiosa identità alle Vespe.

La rivoluzione di Abate: Pressing e verticalità per infiammare il Menti

Al suo esordio assoluto nel campionato cadetto, Ignazio Abate non ha perso tempo a mettere in chiaro i suoi principi.L’eredità delle giovanili del Milan e della Ternana (in C) è evidente nel suo approccio: un calcio dinamico, aggressivo e verticale.La sua Juve Stabia non è una squadra che attende, ma che aggredisce.Il dogma è una costruzione dal basso fluida, con i difensori centrali che si allargano per creare le prime linee di passaggio e i terzini pronti a sganciarsi per garantire ampiezza e superiorità numerica sulle fasce.

Il marchio di fabbrica del tecnico gialloblù è un pressing alto e asfissiante, studiato per recuperare il pallone il più rapidamente possibile e in zone nevralgiche del campo.Una volta riconquistata la sfera, l’obiettivo è uno solo: attaccare la profondità.In questo scacchiere, gli esterni offensivi, o i trequartisti a supporto della punta, diventano le pedine fondamentali.La loro missione è puntare l’uomo, creare scompiglio con tagli alle spalle della linea difensiva avversaria e cercare costantemente l’uno contro uno per spaccare la partita.

Un calcio che richiede non solo doti fisiche e atletiche, ma anche una notevole intelligenza tattica per leggere i momenti della gara e applicare la pressione con i tempi giusti.

Il Vangelo di Possanzini: Palleggio e posizione per dominare il gioco

Dall’altra parte della barricata, siede un allenatore che ha trasformato il Mantova in una macchina quasi perfetta, un “profeta” del gioco che ha incantato la Serie C due anni fa e che ha conquistato una permanenza in cadetteria lo scorso campionato.Davide Possanzini ha un credo incrollabile: il dominio del gioco passa attraverso il controllo del pallone. “Avere sempre la palla tra i piedi” non è solo un motto, ma il principio cardine su cui si fonda la filosofia dei virgiliani.Il suo calcio si esprime attraverso un gioco di posizione meticoloso, in cui la squadra si muove come un blocco unico, una sinfonia di passaggi corti e veloci.L’obiettivo non è il possesso sterile, ma la creazione costante di superiorità numerica in diverse zone del campo per scardinare il pressing avversario e, soprattutto, per trovare l’uomo libero.

Il Mantova di Possanzini non teme di costruire l’azione anche sotto la pressione più feroce, utilizzando il portiere non come un semplice ultimo difensore, ma come un vero e proprio playmaker aggiunto.Tuttavia, sarebbe un errore etichettare il suo stile come meramente orizzontale.La verticalizzazione è un’opzione contemplata e ricercata, ma solo quando è funzionale a saltare una linea di pressione e a trovare un compagno in una posizione vantaggiosa.Un calcio ragionato, paziente, ma sempre pronto a sferrare il colpo letale per sorprendere l’avversario.

Il prato del “Menti” sarà quindi il teatro di questa affascinante contesa tattica.Da un lato la furia organizzata di Abate, dall’altro il controllo calcolato di Possanzini.Due visioni simili nell’obiettivo finale – vincere attraverso il bel gioco – ma diverse negli approcci per raggiungerlo.Chi riuscirà a imporre il proprio credo calcistico per primo?

La risposta arriverà dal campo, in una partita che promette non solo gol, ma anche e soprattutto scintille in panchina.