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Scontro tra auto e moto nell’Alessandrino, morto 24enne

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(Adnkronos) – Grave incidente stradale domenica sera nell’Alessandrino.Per cause ancora in corso di accertamento, nello scontro tra un’auto e una moto è morto un giovane motociclista 24enne.

La conducente dell'auto, invece, è stata trasportata dal mezzo di soccorso avanzato del 118 in ospedale in codice giallo.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Conclave, cardinali tornano a riunirsi: oggi sarà decisa la data

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(Adnkronos) – Conto alla rovescia per l'ingresso dei cardinali in Cappella Sistina per eleggere il successore di Papa Francesco.Oggi i cardinali si riuniranno di nuovo nell'Aula del Sinodo in Vaticano per la Congregazione generale.

I porporati stanno arrivando a Roma da tutto il mondo per il Conclave che si svolgerà tra il 5 e il 10 maggio.Molti di loro si incontreranno per la prima volta e decideranno la data.  
I cardinali elettori da 135 attualmente sono scesi a 133.

Lo spagnolo Antonio Canizares e l'arcivescovo emerito di Sarajevo Vinko Puljic hanno fatto sapere che non potranno partecipare al voto per ragioni di salute.E non è ancora risolto il giallo legato al cardinale Angelo Becciu, che rivendica di potere esercitare il dovere di voto.  Nei giorni scorsi il Domani in un articolo di Giovanni Maria Vian, già direttore dell'Osservatore Romano, ha rivelato che il decano cardinal Giovanni Battista Re avrebbe dato l'ok al porporato sardo.

Il Camerlengo Farrell invece avrebbe rivelato che il Papa aveva intenzione di escluderlo.Sarebbe stato il cardinal Pietro Parolin poi a mostrare le prove a Becciu, con due lettere dattiloscritte e siglate dal Pontefice con la F che lo escluderebbero dal Conclave: una del 2023, l’altra di marzo, quando Bergoglio era ricoverato al Gemelli. Intanto domenica i cardinali si sono recati in pellegrinaggio alla tomba di Francesco nella Basilica di Santa Maria Maggiore: un momento di preghiera, poi la recita dei Secondi Vespri (VIDEO).

In prima fila diverse porpore che i rumors danno tra i papabili: tra loro il cardinal Pierbattista Pizzaballa e il cardinal Mario Grech.  Il cardinale Pietro Parolin – in pole anche tra i bookmakers – sedeva accanto al cardinale Giuseppe Betori, già arcivescovo di Firenze.Non si è visto il cardinale Becciu.

Qualcuno, all'uscita ha concesso qualche battuta sul pre Conclave. "C'è un'atmosfera eccellente, amabile", ha assicurato il cardinale Sean Brady, arcivescovo emerito irlandese.Idee chiare sul da farsi in Sistina? "Bisognerà chiarirle piano piano mentre si va avanti", ha detto il cardinal Angelo De Donatis.  Un conclave che raccoglie cardinali di diverse culture e provenienze sarà un problema? "No, è una ricchezza, rappresenta bene tutta la Chiesa che è ricca, ha tante sfaccettature e anche il collegio cardinalizio deve essere universale.

Nella chiesa non c’è colore", si è detto convinto il cardinal Jean Zerbo, arcivescovo del Mali.   Le regole per l'elezione prevedono che subito dopo la morte del Pontefice, annunciata dal decano del Collegio cardinalizio, vengano convocati a Roma tutti i cardinali, sia quelli sotto gli 80 anni, sia quelli più anziani (la cui partecipazione alle riunioni consultive che precedono il conclave è solo facoltativa).Per il disbrigo di affari ordinari ma anche per quelli indilazionabili, durante la sede vacante, il governo della Chiesa è affidato al Collegio cardinalizio, che non ha facoltà di modificare le leggi in vigore. Tra i compiti dei cardinali vi è quello di organizzare materialmente il Conclave, che deve iniziare tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa.

Una volta eletto il nuovo Pontefice, l'ultimo dei cardinali diaconi chiama nella Cappella Sistina il segretario del nuovo successore di Pietro, il maestro delle cerimonie liturgiche e i cerimonieri.Quindi il cardinale decano chiede formalmente all'eletto se intende accettare o meno l'incarico, e alla sua risposta affermativa, quale nome scelga.

L'accettazione si conclude con la redazione di un verbale e la vestizione del papa per il rito d'obbedienza.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sparatoria a Monreale, fermato 19enne: rissa dopo rimprovero per alta velocità

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(Adnkronos) – Sarebbe scoppiata per un banale rimprovero dovuto all'alta velocità dello scooter in pieno centro a Monreale (Palermo) la rissa sfociata nella sparatoria costata la vita a tre giovani ragazzi.E' quanto emerge dalla ricostruzione fatta dagli inquirenti dopo una giornata intensa di indagini serrate che in nottata ha portato al fermo i un giovane dello Zen di Palermo di 19 anni.  Il ragazzo, originario del quartiere Zen, è sospettato di aver ucciso a colpi di pistola tre giovani monrealesi: Salvatore Turdo di 23 anni e i due 26enni Andrea Miceli e Massimo Pirozzo.

Altri due giovani sono rimasti feriti.Il decreto di fermo di indiziato di delitto è stato emesso nella tarda serata di domenica.

Le accuse sono di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco.Salvatore Calvaruso è detenuto nel carcere Pagliarelli di Palermo. Sembra che il giovane fermato andasse veloce insieme ad altri ragazzi non lontano dai tavoli del bar in via D'Acquisto a due passi dal Duomo, con centinaia di persone presenti.

A un certo punto due cugini, Salvatore Turdo e Andrea Miceli, avrebbero redarguito il ragazzo alla guida di uno degli scooter: "Andate piano, qui è pieno di gente".Ed è nata una lite a colpi di caschi.

Solo qualche istante dopo sono state estratte una o forse due pistole.Ed è stato il caos.

Sono stati esplosi almeno tra i 18 e i 20 colpi di pistola. Uno dei due feriti nella sparatoria era seduto con la fidanzata al bar ed è estraneo alla rissa.Si tratta di Nicolò Cangemi di 33 anni.

Quando ha visto sparare il giovane ha provato a disarmarlo senza riuscirci ed è rimasto ferito a una gamba.L'altro ferito è salvo per miracolo.

Un sedicenne rimasto ferito alla nuca ma solo di striscio.E' fuori pericolo.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Trump: “Ottimo incontro con Zelensky, Putin deve fermarsi”

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(Adnkronos) – "L'incontro con Zelensky è andato bene.Mi fido di Putin?

Ve lo farò sapere in due settimane, più o meno.Voglio che smetta di sparare, si sieda e firmi un accordo".

Donald Trump continua a ritenere raggiungibile la pace tra Ucraina e Russia.Il presidente degli Stati Uniti è reduce dalla trasferta lampo a Roma per i funerali di Papa Francesco.  Nella Basilica di San Pietro ha avuto un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Il funerale è stato bellissimo, per essere un funerale…

E' stato un incontro ottimo nell'ufficio più bello che abbia mai visto", dice rispondendo alle domande dei giornalisti sulla pista dell'aeroporto di Newark, in New Jersey, prima di rientrare a Washington. "Zelensky vuole fare qualcosa per il suo paese.Mi ha detto che ha bisogno di altre armi, lo dice da 3 anni.

Con Zelensky non ci sono mai stati cattivi rapporti, abbiamo avuto una piccola discussione.Io non ero disaccordo con alcune cose", dice ripensando alla lite andata in scena alla Casa Bianca il 28 febbraio, quando il presidente ucraino fu sostanzialmente 'cacciato' dopo uno scontro durissimo nello Studio Ovale, davanti ai media. "Vedo Zelensky più calmo.

E' in una situazione difficile, sta combattendo contro una forza nettamente superiore che non ci va leggera.Gli sono stati d'aiuto le armi che gli abbiamo dato per 350 miliardi.

Credo che abbia chiaro il quadro", dice Trump.  Il presidente americano ritiene che la Crimea, annessa dalla Russia nel 2014, non possa essere oggetto di rivendicazioni ucraine nel dialogo per la pace. "La Crimea è stata ceduta da Obama e da Biden, è passato tanto tempo.Nessuno ne ha parlato per 12 anni, ora se ne parla.

Obama e Biden l'hanno ceduta senza che venisse sparato un colpo.Non parlate a me della Crimea, parlatene a loro", dice Trump tagliando corto.  I riflettori sono accesi soprattutto sulla Russia e sulle scelte di Vladimir Putin. "Vediamo cosa succede nei prossimi 2-3 giorni.

Sono rimasto deluso dal lancio di missili da parte della Russia", dice facendo riferimento agli ultimi attacchi che hanno colpito obiettivi civili. "Credo che abbiamo i contorni di un accordo.Voglio che Putin smetta di sparare, si sieda e firmi un accordo, la faccia finita", ribadisce Trump. "Muoiono 3-4000 uomini ogni settimana, stanno perdendo tantissimi uomini.

Ho visto le immagini satellitari, sono orribili: non potrebbe andare peggio di così, ci sono campi ricoperti da corpi". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Napoli-Torino, Conte: “Abbiamo ancora quattro passi da fare”

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Il Napoli non si ferma più.Gli azzurri battono per 2-0 il Torino e tornano in testa alla classifica di Serie A.La squadra di Conte, dunque, sfrutta il ko dell’Inter contro la Roma. “Non ho visto la partita dell’Inter, già soffro per la mia – ha detto subito nel post partita l’allenatore del Napoli Antonio Conte -.Ho lasciato ai ragazzi la possibilità di scegliere se vederla, anche se ho spiegato che non sarebbe mancato nulla.

Ci mancano quattro passi.Abbiamo fatto il primo, ma ora andremo ad affrontare squadre che lottano per la salvezza, come Lecce e Parma e poi avremo altre due in casa come Genoa e Cagliari”.Sulla partita: “Era importante vincere.Lo stadio è stato il dodicesimo e pure il tredicesimo uomo in campo.

Già arrivare ed entrare nello stadio è stato difficile per quanti tifosi c’erano.Non erano contenti, ma eccitati: cercavano di trasmetterci tutta la loro determinazione”.

“Dobbiamo goderci il momento”

Sul sogno scudetto, Conte ha detto: “Lo scudetto sarebbe un prodigio.Non è la prima volta che siamo in testa, ovvio che ora mancano meno partite quindi gli errori li puoi pagare a caro prezzo.Ma ci dobbiamo godere il momento.

Abbiamo 74 punti, mancano quattro giornate e la Champions è matematica.A pensare da dove partivi è sicuramente qualcosa di bello, è merito dei ragazzi”.

Trump e i primi 100 giorni di mandato: popolarità in calo per il tycoon

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(Adnkronos) – A quasi 100 giorni dall'inizio del suo mandato, che cadono martedì, Donald Trump sta affrontando una crescente opposizione al suo programma, e si trova a dover fare i conti con un indice di gradimento in calo.Lo rivela un sondaggio Washington Post-ABC News-Ipsos da cui emerge come l'indice di gradimento complessivo del presidente americano sia sceso rispetto a due mesi fa: solo il 39% degli americani adulti approva il modo in cui Trump sta gestendo il suo mandato, rispetto al 55% che disapprova (di cui il 44% fortemente).

A febbraio, questi dati erano positivi per il 45% e negativi per il 53%. Nessun presidente in tempi moderni si è mosso più rapidamente di Trump nel rimodellare in così ampia parte il governo e alcune istituzioni esterne, iniziative che hanno causato notevoli disagi a individui, istituzioni e mercati finanziari e hanno prodotto una raffica di azioni legali da parte degli oppositori, che Trump sta contestando.  Tra gli elettori registrati, il peggioramento è ancora più evidente.A febbraio, il 48% degli elettori registrati gli dava una valutazione positiva, contro il 51% negativa.

Oggi i numeri sono per il 42% positivi e il 55% negativi. L'indice di gradimento generale di Trump è più basso di quello di qualsiasi altro presidente al traguardo dei 100 giorni del primo o del secondo mandato.  Ai 100 giorni del loro primo mandato, il 42% del campione approvava la gestione Trump e il 52% quella del Presidente Joe Biden.La maggior parte dei presidenti gode di una fase di giudizio positivo durante i primi mesi di mandato, per poi vedere il proprio indice di gradimento ridursi nel corso del primo anno.

Trump potrebbe essere un'eccezione, sottolinea il Washington Post.   Guardando alle singole tematiche, emerge che più di 6 persone su 10 disapprovano la sua gestione dell'economia, le relazioni degli Stati Uniti con altri Paesi, l'applicazione di dazi sui beni importati e la sua gestione delle recenti turbolenze dei mercati finanziari.  Maggioranze più ridotte disapprovano la sua gestione del governo federale e il modo in cui si occupa del ceto medio.Anche per quanto riguarda l'immigrazione, questione chiave per il presidente, il 53% disapprova il modo in cui sta gestendo la situazione, anche se ci sono elementi delle sue politiche che godono di un certo sostegno. La maggior parte degli americani afferma che il Presidente si sta spingendo troppo avanti nel voler espandere il potere della presidenza, nel licenziare dipendenti pubblici per ridurre le dimensioni della forza lavoro federale, nel chiudere agenzie federali e nel contrastare gli avversari politici.  La maggioranza dei votanti (51%) afferma che Trump ha esagerato nel tentativo di porre fine agli sforzi per aumentare la diversità nei posti di lavoro governativi e privati, mentre il 48% afferma che ha esagerato con le sue politiche di deportazione degli immigrati privi di documenti.

Ma su questo punto la metà del campione afferma o che Trump sta gestendo le deportazioni in modo corretto (34%) o che non si sta spingendo abbastanza in là (16%).   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina-Russia, pressing Usa per negoziati: “Settimana cruciale”. Zelensky: “Putin non si ferma”

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(Adnkronos) – Si apre oggi "una settimana cruciale per decidere se vogliamo continuare a impegnarci" nel negoziato per l'Ucraina.E' quanto ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio in un'intervista a Nbc News, dopo l'incontro a Roma tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky e le accuse del presidente americano a Vladimir Putin di non volere realmente una trattativa. "Non possiamo continuare a dedicare tempo e risorse a questo sforzo se non si concretizza…" ha ribadito. "Siamo vicini, ma non abbastanza", ha sostenuto Rubio, insistendo sul fatto che questi saranno giorni importanti. "Dobbiamo decidere se questa è un'impresa in cui vogliamo continuare a essere coinvolti – ha detto il segretario di Stato americano, ripetendo i concetti già espressi nei giorni scorsi – o se è giunto il momento di concentrarci su altre questioni che in alcuni casi sono altrettanto, se non più, importanti". Quindi, dopo aver ribadito che non c'è "nessuna soluzione militare" alla guerra in Ucraina, Rubio ha sottolineato che "l'unica soluzione è un accordo negoziale in cui entrambe le parti dovranno rinunciare a qualcosa che sostengono di volere e dovranno dare all'altra parte qualcosa che vorrebbero non dare". "Quello che stiamo cercando di fare – ha aggiunto Rubio – è porre fine a una guerra che è costata un sacco di soldi a noi e ai nostri alleati.

Ed è costata un sacco di vite…Vogliamo solo che tutto questo finisca.

Tutti dovrebbero sperare che il presidente Trump possa porre fine a questa guerra".  "I russi parlano molto della loro presunta disponibilità ad accettare le proposte americane, ma finora non ci sono stati segnali che l'esercito russo si stia preparando a un vero silenzio" scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X. "Al contrario – continua – da Pasqua, l'occupante ha ripreso la sua consueta attività d'assalto: a costo di perdite significative, i russi stanno cercando di avanzare.E ogni giorno di tali battaglie al fronte dimostra che la Russia sta davvero cercando di ingannare il mondo – l'America e altri – e di prolungare ulteriormente questa guerra". "Per questo che abbiamo bisogno che venga fatta pressione perché è indispensabile per far sì che i russi prendano tutte le misure necessarie per fermare il conflitto" aggiunge. Da parte sua Zelensky ha assicurato oggi che l'esercito ucraino porta avanti le operazioni nella regione russa del Kursk, contestando l'annuncio di Mosca sulla completa 'liberazione' di questa zona di confine da parte delle truppe russe. "Le nostre forze stanno continuando le operazioni difensive attive nelle aree designate delle regioni di Kursk e Belgorod", ha dichiarato sui social.   "Ci sono molti elementi che coincidono davvero", ha detto il portavoce Peskov, secondo cui la visione del presidente degli Stati Uniti sulla situazione relativa al conflitto in Ucraina coinciderebbe in gran parte con la posizione della Russia.

La rassicurazione era arrivata dopo lo sfogo di Donald Trump contro Putin dei giorni scorsi.A scatenare ieri l'ira di Trump, che aveva appena fatto in tempo ad affermare che un accordo tra Kiev e Mosca fosse "molto vicino", l'incoerenza russa tra dichiarazioni d'intenti e fatti sul campo.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Il Napoli torna in testa alla classifica: Torino battuto 2-0

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E primo posto sia!Il Napoli torna in testa alla classifica di Serie A grazie alla vittoria contro il Torino per 2-0.

La squadra di Antonio Conte sfrutta, dunque, la sconfitta arrivata nel corso del pomeriggio dell’Inter di Inzaghi, che ha perso per 1-0 contro la Roma a San Siro.Con questo successo, arrivato grazie a un doppio McTominay (ancora lui), il Napoli si porta a +3 sui nerazzurri a quattro giornate dalla fine.

Due gol praticamente fotocopia da parte dello scozzese, abile come sempre negli inserimenti.McTominay, infatti, segna dopo appena 7 minuti arrivando come un treno all’interno dell’area di rigore.

Scena simile, anche se cross diverso, per il raddoppio che arriva al 41′.Bastano queste due reti agli azzurri per chiudere il discorso, anche se Conte non può sorridere ancora al 100%.

Nel corso del match si sono infatti fermati tre giocatori: il primo è stato Anguissa, con Billing che è subentrato al suo posto.Poi Buongiorno (che era appena rientrato dall’infortunio) ha accusato un problema all’adduttore durante uno scatto.

E, infine, Lobotka, che dovrebbe però aver avuto solamente crampi.Anche perché, ed è importante dirlo, in partite come queste si consumano tante forze sia fisiche che mentali.

Il Napoli non sbaglia la chance di controsorpasso sull’Inter.Ora, testa al Lecce, prossimo avversario, con il match in programma sabato 3 maggio alle ore 18.

Il tabellino

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno (64′ Rafa Marin), Olivera (86′ Raspadori); Anguissa (58′ Billing), Lobotka (86′ Gilmour), McTominay; Politano, Lukaku (86′ Simeone), Spinazzola.

All.Conte.

TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic; Pedersen, Coco (68′ Karamoh), Maripan; Masina (85′ Walukiewicz), Tameze (46′ Ilic), Linetty (59′ Lazaro), Casadei, Biraghi (59′ Vlasic); Adams, Elmas.

All.Vanoli

Arbitro: Mariani di Aprilia
Marcatori: 7′ McTominay, 41′ McTominay
Note: ammoniti Ilic, Maripan, Tameze

Retegui replica a Karlsson, 1-1 tra Atalanta e Lecce

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(Adnkronos) – L'Atalanta continua il suo periodo di luci e ombre non andando oltre a un pareggio per 1-1 in casa contro il Lecce, facendosi avvicinare dalle diretti concorrenti per la qualificazione in Champions League.Gli orobici salgono a quota 65, tre in più della Juve e 5 in più di Bologna e Roma.

I salentini rimangono al 17esimo posto, ma aumentano a due punti il vantaggio sulla zona retrocessione e nella settimana della perdita del proprio fisioterapista, Graziano Fiorita, strappano con cuore e grinta un risultato positivo da una partita che non avrebbero voluto giocare oggi.Il protagonista odierno è Karlsson: prima porta in vantaggio gli ospiti su rigore, poi causa quello del pareggio di Retegui, già recordman di gol in un campionato con la maglia nerazzurra a quota 24. Un clima surreale al Gewiss Stadium: prima del minuto di silenzio per Papa Francesco, il minuto di silenzio per la scomparsa del fisioterapista leccese Graziano Fiorita, con i giallorossi in campo oggi in maglia bianca con la scritta "nessun valore, nessun colore", protesta silenziosa contro la scelta della Lega Serie A di posticipare di sole 48 ore la gara odierna a tre giorni dalla scomparsa del membro dello staff giallorosso.

Al 16’ cinque fumogeni lanciati in campo dalla curva di casa, per un quarto d’ora in sciopero, che fanno sospendere la partita per due minuti.Poi il protagonista è Carnesecchi: al 22’ ipnotizza Coulibaly uno contro uno, poi al 26’ dapprima allontana il pericolo al limite dell’area in uscita, poi correndo all'indietro smanaccia in angolo il tentativo di pallonetto dalla trequarti di Karlsson.  Al 29’ l’arbitro La Penna è richiamato al Var per un mani di Hien di qualche minuto prima sugli sviluppi di un angolo che decreta il tiro dagli undici metri: Karlsson tira forte, rasoterra e centrale, per il vantaggio degli ospiti.

Al 35’ la risposta dei padroni di casa affidata a Pasalic, servito al limite dell’area di rigore da Lookman: la parabola del tiro dell’ex Milan è insidiosa e diretta verso il palo alla sinistra di Falcone, che smanaccia.Nei minuti di recupero doppia occasione ancora per l’Atalanta: la prima capita a Lookman che in area incrocia con il mancino su cui Falcone devìa di piede, poi ci prova Zappacosta da fuori area ma il tentativo potente e centrale dell’esterno è preda delle mani di Falcone. Nella seconda frazione di gioco l’Atalanta parte forte ma la miglior occasione è per il Lecce al 56’ quando Gallo lancia Coulibaly, dimenticato dalla retroguardia bergamasca, che serve dall’altra parte dell’area Pierotti tutto solo: l’argentino tira a lato da buona posizione.

L’Atalanta tiene palla ed è costantemente nella metà campo leccese a pieno organico ma è il Lecce il più vicino al gol: al 66’ Rebic rincorre il pallone che sta uscendo dalla linea laterale nei pressi della metà campo e tira verso la porta avversaria, Carnesecchi non si fa sorprendere con un intervento in due tempi.  Al 69’ la pressione della Dea fa breccia: Cuadrado, entrato a inizio secondo tempo per lo spento Bellanova, dribbla Karlsson in area di rigore e viene steso, s’incarica del rigore Retegui che batte Falcone con un tocco leggero centrale, sorprendendo il portiere avversario.Il Lecce prende paura e al 70’ altra occasione per Retegui: il Nazionale italiano schiaccia di testa su cross di Zappacosta, la base del palo alla sinistra di Falcone salva gli ospiti.

Un assedio quello degli uomini di Gasperini che ci provano in tutti i modi, con Hien ultimo uomo sempre nella metà campo avversaria, senza però impensierire più di tanto Falcone.Alla fine l’arbitro fischia tre volte ma non c’è gioia per gli ospiti, ancora scossi per la perdita e sostenuti, a inizio e fine partita, dai tifosi dell’Atalanta.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Doppietta di McTominay stende il Torino, il Napoli in vetta a +3 sull’Inter

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(Adnkronos) – Il Napoli non spreca l'occasione di allungare in vetta alla Serie A.Gli azzurri sfruttano al meglio il ko dell'Inter con la Roma, sconfiggendo per 2-0 il Torino tra le mura amiche del 'Maradona' grazie alla doppietta di McTominay che permette alla squadra di Conte di portarsi in vetta alla Serie A con 74 punti, 3 in più dei nerazzurri.

I granata restano invece fermi in decima posizione a quota 43.  Botta e riposta in avvio di partita.Ospiti pericolosi dopo meno di un minuto con un'azione confusa in area che non riescono a concludere col tiro.

Dall'altra parte palla Spinazzola serve Lukaku, il belga va al tiro respinto dalla difesa avversaria.Al 7' gli azzurri sbloccano la partita: palla in profondità di Di Lorenzo per Anguissa che appoggia al centro, dove McTominay arriva in anticipo e col destro in area batte il portiere avversario, andando a segno per la terza partita di fila e arrivando in doppia cifra.

All'11' i granata vanno vicini al pari.Sugli sviluppi di un calcio d'angolo la palla viene ributtata in avanti di testa e ne potrebbe approfittare Adams che però svirgola davanti al portiere e spedisce alto.  Al 20' l'ex Elmas calcia dalla distanza, la deviazione diventa un assist per Biraghi che cerca un altro cross in mezzo da buona posizione, impreciso però per i compagni.

Nella fase centrale della prima frazione la partita diventa più bloccata con le squadre che faticano a trovare sbocchi nella metà campo avversaria.Nei minuti finali del primo tempo il Napoli accelera e trova il raddoppio al 41': Politano giostra la sfera sul lato destro e crossa in mezzo, dove McTominay si infila in mezzo a due e va a segno con preciso destro che supera Milinkovic-Savic.

Al 44' giallo a Maripan che stende Politano in ritardo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ascoli Piceno, fornaia antifascista: “Striscioni contro di me, ma non ho paura”

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(Adnkronos) – La titolare del panificio 'L'assalto ai forni' Lorenza Roiati, autrice dello striscione antifascista per il 25 aprile, denuncia "due striscioni vigliaccamente appesi di notte" sulla sua attività in collegamento con la trasmissione condotta da Massimo Gramellini su La7. "Sono più preoccupata per il clima irrespirabile, francamente, che si sta diffondendo in tutta Italia.Perché oggi posso dirlo sulla mia pelle, gli antifascisti, le persone che difendono i valori democratici del nostro Paese, vengono identificati e fermati per un nonnulla, invece i fascisti a braccio teso o che cercano di intimidire i cittadini che si esprimono liberamente la fanno franca".  "Io non ho paura, perché in famiglia sono cresciuta con i racconti di mio nonno e di mio zio.

Erano due partigiani, hanno fatto la resistenza in montagna e loro hanno combattuto faccia a faccia con i nazisti, quelli veri, e io non ho paura di questa gente qua", conclude.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia, Sconfitta Amara a Bolzano: Quando Un Viaggio Stressante Pesa Più della Tattica

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La Juve Stabia esce sconfitta dalla trasferta contro il Südtirol, in una gara che ha visto le Vespe offrire una prestazione decisamente sottotono. Un risultato che non ha lasciato scampo agli uomini di Pagliuca apparsi lontani dalla brillantezza mostrata in altre occasioni.

È giusto sottolineare che, sia i calciatori che il mister, non hanno mai cercato alibi di fronte a prestazioni meno convincenti dimostrando sempre grande professionalità. E proprio questa professionalità, unita al lavoro dello staff tecnico e sanitario, ha permesso alla squadra di conquistare e meritare ampiamente la posizione playoff che occupa oggi (il quinto posto).

Tuttavia, al di là delle analisi puramente tecniche, è lecito sollevare un interrogativo sulle condizioni logistiche affrontate dalla squadra in una trasferta così lunga e impegnativa. Non possiamo ignorare il potenziale impatto che un viaggio di andata affrontato con treno e pullman possa aver avuto sulla freschezza fisica e mentale dei calciatori. A conferma della nostra tesi possiamo prendere in esame anche le parole di Mister Pagliuca al termine della gara quando dice: “il viaggio in treno e autobus per raggiungere Bolzano e lo slittamento della gara dopo la mancata partita in casa con la Sampdoria possano averci creato problemi”, anche se da grande professionista poi si concentra subito sulle eventuali sue mancanze e sul futuro che attende la Juve Stabia nelle prossime quattro gare di campionato.

Se l’obiettivo dichiarato e meritato è quello di mantenere una posizione di vertice e giocarsi le proprie carte nei playoff, la società deve essere la prima a crederci convintamente mettendo la squadra nelle migliori condizioni possibili per esprimersi al massimo.

Abbiamo esempi virtuosi di altre società nella stessa serie B: pensiamo al Modena che, in occasione della gara a Castellammare di Stabia, optò per un volo charter andata e ritorno. O, restando in tema di minimizzazione dello stress da viaggio, la scelta della Salernitana di soggiornare nella vicinissima Pompei in vista della “trasferta” di Castellammare di Stabia per evitare ai propri calciatori ulteriori spostamenti stressanti. E gli esempi di squadre che utilizzano voli charter per trasferte lunghe ce ne sono anche in serie C (come l’Avellino per la gara a Trapani).

Ora, lungi da noi voler fare i conti in tasca a chicchessia, ma non si può neanche pretendere dai calciatori di dare il massimo sempre e comunque, con la stessa lucidità e brillantezza, dopo aver affrontato viaggi logoranti.

Le dichiarazioni bellicose sugli obiettivi playoff sono apprezzabili e caricano l’ambiente ma devono essere supportate da un’organizzazione logistica che sia all’altezza delle ambizioni. Mettere la squadra nelle condizioni ideali di recupero e approccio alla gara, soprattutto per trasferte impegnative come quella in Alto Adige, non è un lusso ma una necessità per chi vuole competere ai massimi livelli.

La squadra ha dimostrato di valere la Serie B e i playoff; ora tocca alla società fornire tutto il supporto necessario per trasformare questo potenziale in realtà concreta, a partire dalla cura dei dettagli logistici.

Sudtirol – Juve Stabia (2-0), Odogwu: “Per noi era la partita della vita, ora testa al Palermo”

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È un Raphael Odogwu raggiante quello che si presenta ai microfoni al termine della vittoriosa sfida del Südtirol contro la Juve Stabia, terminata con il punteggio di 2-0 per i padroni di casa. L’attaccante biancorosso è stato l’uomo copertina del match, sbloccando il risultato con una sua rete e servendo l’assist a Merkaj per il raddoppio che ha chiuso i conti contro i gialloblù.

Una prestazione super che commenta così: “Sapevamo che era la partita della vita, tre punti fondamentali. Abbiamo approcciato bene la gara contro un avversario forte”. Un successo che permette al Südtirol di allungare sulla zona retrocessione: “Tre punti in più sulla zona retrocessione, stasera respiriamo, da domani testa al Palermo”.

Odogwu non nasconde la sua soddisfazione per essere tornato protagonista dopo un periodo meno brillante: “Se la punta fa bene la squadra fa bene, nelle ultime 4 ero in calo, ma adesso mi sento carico. Penso di essere un giocatore importante per il Südtirol. Era da un po’ che non facevo una partita positiva!”. Le sue parole testimoniano la ritrovata condizione fisica e mentale di un giocatore fondamentale per le ambizioni di salvezza del Südtirol.

Monza ko con Gonzalez e Kolo Muani, la Juve torna quarta nonostante il rosso a Yildiz

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(Adnkronos) – La Juventus non delude e dimostra di non essere la stessa di Parma, frenetica e imprecisa, giocando bene il primo tempo e soffrendo nella ripresa dopo l'espulsione, diretta di Yildiz.I bianconeri vincono 2-0 contro il Monza all’Allianz Stadium e rispondono alle vittorie di Fiorentina e Roma, rimanendo al 4° posto con 62 punti, +2 sul Bologna e sui giallorossi e +3 rispettivamente sui viola e sulla Lazio.

I brianzoli, che rimangono ultimi a 15 punti, non riescono a sfruttare l'uomo in più per una frazione di gioco e perdono sotto i colpi di Nico Gonzalez e Kolo Muani.  Dopo il minuto di silenzio per Papa Francesco, la Juventus parte forte: al 5’ rimessa laterale lunga di McKennie verso il centro dell’area di rigore, prolunga di testa dietro di sé Kelly per Kolo Muani che conclude in rovesciata, respinge Turati.Al 7’ la risposta del Monza con Birindelli che recupera palla nella propria area e si fa tutto il campo palla al piede, arrivato al limite dell’area con una situazione di tre contro tre, decide di concludere con il mancino: tiro debole e centrale.

All’11’ Nico Gonzalez sblocca la partita: l’argentino chiede palla nella trequarti, si accentra e dopo due finte conclude dalla distanza, la palla s’infila tra Turati e il palo alla sua destra.  Al 23’ Kolo Muani, lanciato dalla verticalizzazione di Locatelli, spreca nei pressi dell’area piccola con un tiro largo.Al 33’ il francese si fa però perdonare: lunga cavalcata dalla metà campo di Thuram che serve al limite dell’area il suo connazionale, l’attaccante si allarga e con il piatto destro trafigge Turati.

Tutto fila liscio per i bianconeri fino al recupero quando Yildiz, dopo aver ceduto il pallone sotto il pressing di Bianco, guarda il suo avversario e gli rifila una gomitata: richiamato al Var, l’arbitro Perenzoni estrae il cartellino rosso diretto per il turco.  La seconda frazione si apre con la Juventus che con l’uomo in meno si chiude in difesa mentre il Monza attacca con pazienza, girando la palla da una parte all’altra del campo come al 52’: cross dalla sua fascia dell’esterno sinistro Kyriakopoulos per l’altro esterno Birindelli, bravo ad attaccare lo spazio sul secondo palo, ma il suo colpo di testa viene bloccato dall’ex Di Gregorio.Dieci minuti del secondo tempo e i bianconeri non sono riusciti a superare la propria area di rigore così Tudor corre ai ripari: fuori Cambiaso e Thuram, dentro Weah e Savona, con la formazione che passa dal 4-4-1 a 3-4-2.  Al 58’ i primi segnali dell’avvicinamento di Nico a Kolo Muani: l’argentino scappa alla marcatura di Carboni e ci prova toccando con il mancino davanti a Turati, l’ex Sassuolo ci arriva e respinge.

Nesta risponde e al 63’ inserisce un attaccante di riferimento come Petagna e l’ala 2004 Forson al posto di Birindelli e Akpa Akpro passando al 4-2-4.Dopo una mezz’ora in cui la Juventus è ferma al 10% di possesso palla, Tudor si difende inserendo Alberto Costa al posto di Nico Gonzalez mentre per gli ospiti esce Castrovilli per Sensi.

Girandola di cambi per il Monza che toglie Mota e Bianco per Ciurria e Vignato: a trazione interiore la squadra di Nesta.All’82’ squillo brianzolo: Forson dal limite dell’area coinvolge Petagna per un triangolo, il tiro dell’inglese è forte ma deviato in angolo.

Passano i minuti, crescono la sofferenza e la stanchezza ma la Juventus torna alla vittoria.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Südtirol – Juve Stabia (2-0), Castori raggiante: Vittoria fondamentale, la salvezza passa per le gare in casa

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Un Südtirol pragmatico e determinato supera la Juve Stabia per 2-0 tra le mura amiche, conquistando tre punti di platino nella corsa salvezza. Al termine della gara, un raggiante Mister Fabrizio Castori ha espresso tutta la sua soddisfazione per la prestazione e il risultato ottenuto, sottolineando l’importanza capitale delle vittorie casalinghe.

“Partita assolutamente da vincere,” ha esordito il tecnico biancorosso con enfasi. “Bisogna sfruttare le partite in casa, fuori andremo a Pisa e Palermo, la salvezza passa per le gare in casa.” Un concetto chiaro, che evidenzia la strategia del Südtirol per raggiungere l’obiettivo stagionale.

La vittoria sulla Juve Stabia proietta i tirolesi fuori dalla zona più calda della classifica, un passo importante nel percorso della squadra. “Siamo tornati in linea di galleggiamento, chiudiamo nel migliore dei modi,” ha commentato Castori, ripercorrendo anche l’andamento altalenante della stagione. “Dall’ultimo posto siamo arrivati a metà classifica, poi abbiamo accusato un normale calo, ma non deve essere un alibi. Ritrovata buona condizione di forma di alcuni calciatori, ci apprestiamo a terminare la stagione con fiducia.”

Mister Castori ha anche toccato il tema della gestione delle risorse in vista del rush finale. “Preserviamo chi non sta al 100%, gestiamo al meglio le risorse per non rischiare nulla,” ha affermato, indicando l’attenzione dello staff nel preservare l’integrità fisica dei giocatori.

Un siparietto ha riguardato la sua espulsione durante il match. “Sull’espulsione parlavo con il quarto uomo, l’arbitro ha frainteso e mi ha espulso,” ha chiarito con un sorriso.

Infine, un elogio è stato riservato all’autore di uno dei gol, Merkaj. “Merkaj fa tanto volume, qualcosa sbaglia, ma fa tanto lavoro sporco, aiuta il compagno di reparto, si spende tanto e ha fatto un bel gol. Lui c’è sempre!” ha concluso Castori, sottolineando l’importanza del contributo dell’attaccante per la squadra.

La vittoria sulla Juve Stabia rappresenta dunque un tassello fondamentale nel cammino del Südtirol verso la salvezza, un obiettivo che, stando alle parole di Mister Castori, passerà soprattutto dalle prestazioni e dai risultati ottenuti tra le mura amiche.

Lecce contro la Lega: “Match con Atalanta non si doveva giocare, nessun rispetto per morte Fiorita”

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(Adnkronos) – Il Lecce protesta contro la Lega e annuncia che scenderà in campo con un'anonima maglia bianca nel match contro l'Atalanta.La gara si gioca dopo la morte di Graziano Fiorita, il fisioterapista del club pugliese. "L'U.S.

Lecce ritiene che la decisione della Lega di recuperare la gara con l'Atalanta a poche ore di distanza dalla scomparsa del nostro Graziano Fiorita sia terribilmente irrispettosa del grave lutto che ha colpito la famiglia del ragazzo, la Società ed i tifosi del Lecce.In altri casi, altrettanto dolorosi, sono state prese decisioni più ragionevoli.

Emerge una gerarchia della morte in base al blasone della società colpita, o peggio ancora, in considerazione del ruolo rivestito da chi viene a mancare", afferma il club. "Giocheremo la partita 'dei valori calpestati', ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi -sottolinea il club salentino-.Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente". "Il 'gruppo squadra', per chi conosce il calcio, rappresenta una bolla fuori dai riflettori dove le figure meno appariscenti possono essere trainanti esempi virtuosi -si legge ancora sull'account X del Lecce-.

Era così per il nostro Graziano che per 26 anni ha prestato servizio nel Lecce e che, per quanto ci riguarda, continuerà a farlo, almeno finché ci sarà questa proprietà.Graziano Fiorita è deceduto mentre era in ritiro con la squadra, lontano da sua moglie e dai suoi 4 figli ed ancora giace a migliaia di chilometri di distanza da casa, in attesa che il magistrato ne autorizzi il ritorno.

Questa gara non andava disputata oggi, ma tutti i tentativi di rinviarla sono stati cinicamente rigettati.Si ringrazia il Ministro dello Sport Andrea Abodi che fino all'ultimo, ma senza successo, ha tentato di far disputare la partita in una data più consona". "La squadra si presenterà regolarmente in campo nonostante sia partita dal Salento soltanto oggi, nella speranza, fino all'ultimo, di un ripensamento mai arrivato -conclude il comunicato del club salentino-.

La memoria di Graziano non si onora non presentandosi in campo o facendo giocare la Primavera.Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio.

Giocheremo la partita 'dei valori calpestati', ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi.Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente".  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Premier League, Tottenham ko 5-1 e Liverpool campione con 4 giornate d’anticipo

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(Adnkronos) – Il Liverpool è campione d'Inghilterra con 4 giornate d'anticipo sulla conclusione della Premier League.I 'Reds' conquistano la matematica certezza del titolo grazie al successo casalingo ad Anfield Road sul Tottenham sconfitto con un netto 5-1.

Al vantaggio degli 'Spurs' con Solanke al 12' replicano Diaz al 16' Mac Allister al 24', Gakpo al 34', Salah al 63' e l'autogol di Udogie al 70'.In classifica, dopo 34 giornate, il Liverpool sale a 82 punti, 15 in più dell'Arsenal secondo e 20 in più del Newcastle terzo.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fine vita, Tar Emilia Romagna accoglie istanza sospensiva su suicidio assistito

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(Adnkronos) – Il Tar dell’Emilia-Romagna ha accolto l'istanza di sospensiva della consigliera regionale Valentina Castaldini (Fi) per ottenere la sospensione delle delibere regionali che permettono il suicidio assistito in Emilia-Romagna, fissando al 15 maggio la trattazione collegiale. L’11 marzo 2024 la consigliera Castaldini aveva presentato un ricorso al Tar dell’Emilia-Romagna contro la Regione, chiedendo l’annullamento delle delibere di giunta approvate a febbraio 2024 e finalizzate a dare attuazione al suicidio medicalmente assistito sul territorio regionale.Sulla scia di questa iniziativa, il 12 aprile 2024 anche la presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero della Salute avevano presentato un ricorso analogo presso lo stesso tribunale amministrativo, sollevando i medesimi rilievi di legittimità. Nel frattempo, in attesa del pronunciamento del Tar, si sono conclusi in Emilia-Romagna due iter di suicidio assistito, e in questi giorni è emersa la notizia dell'avvio di una terza richiesta di accesso alla procedura.

In seguito a tale informazione, è stata presentata un’istanza al Tar da parte della consigliera Castaldini per ottenere la sospensione immediata dell’efficacia delle delibere regionali. "Il Tar dell’Emilia-Romagna – dichiara Castaldini – ha accolto la nostra richiesta di sospensiva e ha fissato per il 15 maggio la data della trattazione collegiale, consentendo in questo modo un dibattito nel merito.Si tratta di un passo importante, perché non è accettabile che un atto amministrativo regionale sostituisca una legge nazionale su un tema così delicato.

Questa è battaglia che non è solo giuridica, ma anche di difesa dei principi etici e democratici fondamentali, in quanto fin da subito ho espresso forti perplessità sia sulla composizione della commissione incaricata, sia sull’opportunità di affrontare una questione tanto delicata e complessa con una delibera di giunta, e non con un confronto parlamentare serio, ampio e condiviso". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

La Juve Stabia cade sotto i colpi del Sudtirol. Candellone: Esame di coscienza necessario, risultato corretto

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Al termine di Sudtirol – Juve Stabia, match terminato con la sconfitta per 2-0 degli uomini di mister Pagliuca, abbiamo raccolto le parole dell’attaccante gialloblù Leonardo Candellone, visibilmente amareggiato per il risultato maturato allo stadio Druso.

“Ognuno si è fatto un esame di coscienza”, ha dichiarato Candellone commentando la prestazione della squadra. “Oggi non abbiamo fatto una buona partita, meriti al Sudtirol”. L’attaccante ha analizzato lucidamente le difficoltà incontrate in campo: “Siamo scesi in campo soffrendo la loro pressione e abbiamo perso tanti duelli, abbiamo fatto fatica a risalire. Una partita non bella da vedere”. Candellone ha inoltre ammesso che il punteggio finale è giusto: “Risultato corretto”.

Riguardo le strategie di gioco adottate, il numero ventisette gialloblù ha spiegato: “Abbiamo provato ad andare in verticale, poi si sono presi un uomo in più e non siamo stati bravi a cambiare in corsa”. Le caratteristiche dell’avversario hanno reso le cose complesse per la Juve Stabia: “Con squadre così che attaccano alto e a uomo è difficile giocare con il nostro palleggio”. A ciò si sono aggiunti anche episodi sfavorevoli.

Nonostante la delusione per la sconfitta, lo sguardo è già rivolto al futuro e agli impegni che attendono i gialloblù. “Ci prendiamo la partita come lezione, testa a giovedì”, ha affermato Candellone, sottolineando l’importanza di “cercare di dare il massimo per queste ultime 4 gare”. La fase finale del campionato è cruciale: “Mancano 4 gare, l’abbiamo definita missione America, adesso i punti pesano per tutti, ci aspettano partite così sia a livello fisico che mentale”.

Infine, un pensiero all’imminente match casalingo: “Col Catanzaro fondamentale vincere per blindare i play off, siamo contenti di giocarla a casa nostra”. Un appello alla reazione e alla concentrazione in vista di un finale di stagione che si preannuncia intenso.

La Juve Stabia inciampa a Bolzano contro il Sudtirol. Pagliuca amaro: “Squadra lenta e senza concentrazione”

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La sconfitta per 2-0 subita al “Druso” contro il Sudtirol lascia l’amaro in bocca alla Juve Stabia e, in particolar modo, al tecnico Guido Pagliuca. Al termine della gara, il mister gialloblù non ha nascosto la sua delusione per una prestazione definita “lenta” e priva del consueto carattere che ha contraddistinto la sua squadra finora in campionato.

“Squadra lenta, se si gioca così si fa fatica,” ha dichiarato senza mezzi termini Pagliuca, sottolineando come quella vista oggi non fosse “la solita Juve Stabia”. Un campanello d’allarme in vista del finale di stagione: “Segnale che se si gioca così facciamo un brutto finale di campionato.”

I complimenti vanno al Sudtirol, capace di mettere in difficoltà le Vespe sul piano agonistico e caratteriale. “Complimenti al Sudtirol che ha fatto meglio di noi a livello agonistico e caratteriale,” ha ammesso il tecnico, riconoscendo una “partita sbagliata caratterialmente” da parte dei suoi. Il Sudtirol, con una “identità chiara, palla su attaccante e tanta aggressività,” ha dimostrato di essere una squadra solida, mettendo in crisi la retroguardia stabiese schierata con Varnier e Peda per contrastare i due attaccanti fisici avversari.

Tra le note dolenti, l’infortunio di Buglio: “Dispiace per Buglio, forse per lui stagione finita.” Un ulteriore tassello che potrebbe complicare i piani in vista delle prossime gare.

Pagliuca ha anche cercato possibili cause esterne per la prestazione opaca, ipotizzando che “il viaggio in treno e autobus per raggiungere Bolzano e lo slittamento della gara dopo la mancata partita in casa con la Sampdoria possano averci creato problemi”. Tuttavia ha rimarcato che nessuno del gruppo squadra cerca alibi a cominciare da lui: “Non sono stato in grado di tenere alta la concentrazione della squadra”. Subito dopo l’attenzione si sposta rapidamente sul futuro.

“Siamo strafelici di quello fatto, fare punti oggi ci proiettava in un qualcosa di fantastico ma se si gioca così buttiamo al vento tutto,” ha ribadito il tecnico, richiamando all’ordine i suoi in vista dei prossimi impegni. “Testa a giovedì, troviamo le energie per affrontare questo finale di stagione nel migliore dei modi.”

La ricetta per ripartire è chiara: “Concentrazione da parte di tutti, allenatore in primis e a seguire staff tecnico e calciatori, creiamo le condizioni per fare bene e ripartiamo da questi 50 punti.” Un patrimonio importante da non disperdere.

Infine, un pensiero ai sostenitori giunti a Bolzano: “I ragazzi hanno voluto ringraziare i tifosi che hanno seguito fino a qui la squadra e hanno voluto regalare le maglie.” Un gesto per stringersi attorno a chi, nonostante la sconfitta, continua a sostenere i colori gialloblù.