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‘Dogliani’, anche Formigli e Diego Bianchi ospiti del Festival della tv

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(Adnkronos) – Anche Diego Bianchi, in arte Zoro, e il conduttore Corrado Formigli saranno tra gli ospiti del Festival della Tv di Dogliani, in programma nella cittadina in provincia di Cuneo dal 23 al 25 maggio.A quanto apprende l'Adnkronos, i conduttori -rispettivamente- di 'Propaganda Live' e 'Piazzapulita' faranno parte della lista di oltre 80 ospiti della 14esima edizione della kermesse, che viene ospitata nel borgo situato nel cuore delle Langhe.

Domani gli organizzatori annunceranno l'elenco completo delle personalità del mondo della politica, della cultura e dello spettacolo ospiti del palcoscenico privilegiato di uno degli eventi più attesi della primavera. Le piazze, il cinema-teatro e gli spazi del centro di Dogliani ospiteranno la quattordicesima edizione con tre giornate dedicate al mondo della televisione, del giornalismo e dei media in un programma ricco di incontri, dibattiti e spettacoli.Tra gli ospiti già confermati nelle scorse settimane ci sono Mara Venier, Elsa Fornero, chef Locatelli, Ludovico Einaudi, Francesca Fialdini, Anna Zhang, Andrea Pisani dei Panpers e Beatrice Arnera.  ll tema scelto per questa edizione, "Ritrovarsi", nasce dall’urgenza di riscoprire il valore della connessione reale in un’epoca in cui le tecnologie digitali sembrano aver amplificato, anziché ridotto, il nostro isolamento. "Ritrovarsi" significa mettere al centro il dialogo autentico, la comunità fisica, e il bisogno di una narrazione più profonda e consapevole, capace di andare oltre la superficialità e la velocità che dominano il racconto contemporaneo. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Paolini sta con Sinner: “Squalifica ingiusta, sono spaventata”

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(Adnkronos) –
Jasmine Paolini sta con Jannik Sinner.La tennista azzurra ha parlato oggi, martedì 6 maggio, dei tre mesi di squalifica che hanno tenuto l'altoatesino lontano dai campi per il caso Clostebol.

Nella conferenza stampa alla vigilia degli Internazionali d'Italia 2025, la toscana, numero 5 del mondo, si è mostrata molto critica verso il sistema e le regole
antidoping, mostrando anche una forte preoccupazioni per possibili "contaminazioni", proprio come quella che ha 'colpito' il numero uno del mondo. "Quello che è successo a Jannik è profondamente ingiusto", ha detto Paolini, "lui si è trovato in mezzo a una situazione 'tricky' (ovvero 'intricata', ndr), è stata una controversia un po' strana.La sospensione è stata ingiusta e credo che il fatto che sia stato tre mesi fuori dai campi non abbia aiutato nessuno.

Lui è un giocatore e una persona incredibile che non si meritava questo. È molto bello riavere Jannik qui, ma d'altra parte quello che è successo ha spaventato un po' tutti".  "Noi siamo soggetti a controlli antidoping praticamente tutto l'anno, ma le contaminazioni spaventano, perché non abbiamo il controllo su tutto quello che facciamo, mangiamo o tocchiamo", ha spiegato Paolini, "un esempio?arriva un tifoso e ti vuole dare il 'cinque, tu lo accontenti e magari lui prima si era spalmato qualcosa sulle mani.

Non si può mai sapere, e questa cosa mi spaventa.Il caso di Sinner ci ha messo davanti a quanto possono essere delicate questo tipo di situazioni.

Ora la Wada ci ha detto che per il 2027 cambierà le regole, forse ci si poteva pensare prima". Sinner, proprio nella conferenza stampa alla vigilia degli Internazionali, ha rivelato di essere stato per un mese intero senza toccare racchetta: "Penso che ci riuscirei anch'io, ma sarebbe dura vedendo gli altri giocare", ha ammesso Paolini, "in qualche modo però devi cercare di trarre anche le cose positive da una situazione del genere.Probabilmente se dovessi stare ferma tre mesi cercherei di fare cose che durante la stagione non potrei fare". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Conclave, la barba di San Pietro: perché i papi l’hanno (quasi) sempre rasata

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(Adnkronos) – La barba, simbolo antico di saggezza e autorevolezza, è da sempre presente nella vita religiosa: la portano monaci, frati, patriarchi ortodossi e, sempre più spesso, anche giovani sacerdoti.Eppure, tra i papi, è quasi scomparsa.

In secoli di storia pontificia, i papi barbuti si contano sulle dita di una mano.Il motivo non è legato a mode o preferenze personali, ma a scelte culturali e teologiche precise.

Nella Chiesa latina, la rasatura è stata a lungo considerata un segno di disciplina, decoro e separazione dal mondo orientale, dove invece la barba è norma.  I papi con la barba sono così rari che si possono contare sulle dita di una mano.Il caso più noto è quello di Giulio II, eletto nel 1503, che decise di lasciarla crescere in segno di penitenza durante una campagna militare e poi continuò a portarla.

Nei ritratti di Raffaello appare con una barba bianca ben curata: un dettaglio che lo rese riconoscibile e, per l'epoca, anche un po' eccentrico. Un altro esempio è Clemente VII, che nel 1527 adottò la barba dopo il traumatico Sacco di Roma da parte delle truppe imperiali.Anche in questo caso non fu una scelta estetica, ma un gesto simbolico di lutto e di espiazione, come accadeva talvolta nelle culture religiose del tempo.

Non la portò per tutto il pontificato, ma fu un'eccezione visibile e documentata.Dopo di loro, la barba sparisce quasi del tutto dalla scena papale.  Da allora in poi c'è stato solo un altro papa ma non con la barba bensì con un elegante pizzetto alla moda tardo barocca: fu Antonio Pignatelli (1615-1700) che, dal difficile conclave del 1691, uscì eletto pontefice con il nome di Innocenzo XII.

Alcuni pontefici dell'Ottocento, come Pio IX e Leone XIII, sono stati raffigurati con leggeri baffi o pizzetti nella giovinezza o in ritratti informali, ma da papi si attennero all'immagine rasata ormai consolidata. Se andiamo più indietro, nei primi secoli della Chiesa, è probabile che molti papi – incluso San Pietro, pescatore ebreo di Galilea, Principe degli Apostoli – portassero naturalmente la barba, come era comune all’epoca.Ma si tratta di deduzioni storiche o di raffigurazioni posteriori, non di prove certe.

L'iconografia medievale e rinascimentale, invece, ha fissato nel tempo l'immagine del Papa come figura austera e rasata, e da allora non si è quasi più cambiata.In sostanza, i soli due papi barbuti in senso pieno e documentato restano Giulio II e Clemente VII.

Il resto è tradizione, simbolismo…e lametta. L'assenza della barba tra i pontefici ha una radice anche politica.

A differenza dei patriarchi orientali, i papi romani hanno scelto di rappresentare l'ordine e la sobrietà della Chiesa occidentale.La rasatura, in questo senso, ha funzionato come codice visivo: sobrio, controllato, uniforme.

Oggi la situazione è cambiata.La barba è tornata, almeno tra i ranghi più bassi del clero.

Nei seminari, tra i religiosi di strada e nei movimenti missionari, è diventata segno di identità e autenticità, oltre che di radicamento in una spiritualità meno formale. E se anche i cardinali iniziano a portarla?Nel conclave chiamato a eleggere il successore di Papa Francesco, saranno presenti diversi cardinali con la barba: Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme; Joseph Coutts, arcivescovo metropolita emerito di Karachi (Pakistan); José Cobo Cano, arcivescovo metropolita di Madrid; Il cardinale Mykola Bychok, vescovo eparchiale di Saints Peter and Paul of Melbourne degli Ucraini (Australia); Berhaneyesus Demerew Souraphiel, arcivescovo metropolita di Addis Abeba (Etiopia); Arlindo Gomes Furtado, vescovo di Santiago de Cabo Verde (Arcipelago di Capo Verde); Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat (Marocco); Vicente Bokalic Iglic, arcivescovo di Santiago del Estero (Primate di Argentina); Cleemis Baselios, arcivescovo maggiore di Trivandrum dei Siro-Malankaresi (India); Dominique Joseph Mathieu, arcivescovo di Teheran-Ispahan dei Latini (Iran); Fabio Baggio, sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

La loro presenza racconta un cambiamento nei codici visivi della Chiesa.Il volto barbuto non è più un tabù.

La barba non basta a fare un Papa, ma potrebbe – un giorno – contribuire a restituire alla figura del pontefice un’immagine diversa, forse più antica, forse più universale.In fondo, il primo Papa, San Pietro, era un pescatore galileo.

E nessuno ha mai pensato che fosse rasato. (di Paolo Martini) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fiere, Morandi (Siderweb): “Momento incerto, ma verrà superato”

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(Adnkronos) – “Nel 2021 ci chiedevamo, con le mascherine ancora indossate, come saremmo ripartiti e nel 2023, stavano vivendo un momento positivo con l'incognita Ucraina.Oggi, invece, ci troviamo in un momento che Paolo Magri ha definito di grande incertezza, poiché le tematiche geopolitiche destabilizzano.

Pertanto, abbiamo di fronte delle grandi nuvole nere, ma siamo convinti che, unito, il settore dell'acciaio possa superare anche questo momento ed è importante essere qui, oggi insieme a Made in Steel a condividere visioni e progetti sotto lo stesso tetto”.Queste le parole di Paolo Morandi, ceo Siderweb, in occasione dell’undicesima edizione della Conference and Exhibition internazionale Made in Steel. Per Morandi questa edizione 2025 è occasione di promozione “dei progetti di visione per cercare insieme di anticipare i trend e progettare un futuro dell'acciaio, insieme, di tutta la filiera.

Pertanto, Made in Steel può essere un grande momento di confronto aggregativo per il settore dell'acciaio”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner e il ‘rito’ scaramantico: “Se non vado al bagno prima di giocare…”

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(Adnkronos) –
Jannik Sinner si prepara a tornare in campo agli Internazionali di Roma.Dopo la conferenza stampa del 5 maggio, il numero uno del tennis mondiale si è raccontato anche fuori dal campo, tra aneddoti e curiosità. "Un rito scaramantico prima delle partite?

Normalmente vado sempre in bagno.Se non vado in bagno è un bel problema" ha detto Jannik con un sorriso in una breve intervista per i canali ufficiali Atp.

Il fuoriclasse azzurro ha anche parlato della sua vita privata: "Single o fidanzato?Sono single".   Non solo il rito del bagno e la scaramanzia.

Jannik ha svelato alcune curiosità
, ma è anche tornato su temi già toccati in passato.Come un'ipotetica carriera lontana dal tennis ("Sarei rimasto nello sport, avrei fatto lo sciatore") o aspetti della sua personalità ("Tre aggettivi per descrivermi?

Calmo, onesto e curioso").   —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Frecce Tricolori, incidente a Pantelleria: pilota trasportato in ospedale

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(Adnkronos) –
Incidente durante un volo di addestramento acrobatico delle Frecce Tricolori presso l’aeroporto di Pantelleria, all’indomani dell’airshow di Catania.Nel corso del volo è accaduto qualcosa di anomalo, da un video che circola online sembrerebbe esserci stato addirittura un contatto tra velivoli.

Sull'esatta dinamica saranno svolti gli accertamenti per chiarire esattamente cosa è accaduto.L'addestramento è stato interrotto e durante l’atterraggio a Pantelleria un velivolo è uscito fuori pista.  Il pilota, portato in ospedale per accertamenti, avrebbe riportato dei lievi traumi alle ginocchia.

Il giovane aviatore nell'impatto con il terreno avrebbe riportato delle lievi ferite.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Trump: “Houti annunciano stop combattimenti, Usa fermeranno i raid”

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(Adnkronos) – "Gli Houti hanno annunciato che non vogliono più combattere".Lo ha detto il presidente americano Donald Trump nella conferenza stampa che ha tenuto nello Studio Ovale al termine del suo incontro con il premier canadese Mark Carney, dopo il raid israeliano che ha distrutto l'aeroporto di Sanaa.

Gli Stati Uniti, ha aggiunto Trump, cesseranno i bombardamenti. "Onoreremo questo annuncio e cesseremo i bombardamenti.Hanno capitolato", ha sottolineato.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Al via i lavori di Rebuild 2025, la sfida del digitale

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(Adnkronos) – Sono 24 milioni le case degli italiani costruite prima degli anni Ottanta, ossia i due terzi.Il 50% del patrimonio abitativo complessivo è nelle classi F e G.

A ciò vanno sommati gli edifici pubblici e gli uffici. È in questi numeri che si sostanzia l’entità del lavoro di riqualificazione energetica e strutturale ancora da fare in un orizzonte temporale ormai stretto.Una prospettiva dettata dal sentire comune attento alle questioni ambientali, dagli step della direttiva europea sulle ‘case green’ e da una domanda di mercato sempre più selettiva su qualità dell’immobile e mantenimento del suo valore nel tempo.

Attraverso un percorso articolato tra i macro temi di Rebuild 2025 (Centro Congressi Riva del Garda, 6-7 maggio), ossia Esg, Costruzioni, Materiali, Energia e Digitale, sono già emerse nella giornata di apertura una serie di visioni, strumenti e soluzioni adottate in grado di dare un contributo decisivo verso il cambiamento.Una convergenza importante, frutto della condivisione di tecniche e saperi che è alla base di questa edizione.  “Connettere le menti – ha affermato in apertura Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi – significa creare relazioni che portano allo sviluppo di questo settore e accelerano il percorso verso la decarbonizzazione”.

Riprendendo i temi principali affrontati nelle passate edizioni, temi che hanno reso noto Rebuild per le sue ‘incursioni pionieristiche nella sostenibilità e nell’innovazione’, ha poi affermato: “Le sfide che lanciamo quest’anno riguardano il grande tema del digitale.Non dobbiamo spaventarci di fronte all'applicazione dell'intelligenza artificiale, dei moderni metodi di costruzione e di tutta una serie di tecnologie che ci sono ora a disposizione, perché possono facilitare lo sviluppo e l'efficientamento dei processi.

Inoltre, la loro implementazione è in realtà molto più accessibile di quello che si possa pensare”.  “Il titolo dell’edizione 2025 di Rebuild, ‘Connettere le menti per abilitare l’innovazione’, nasce dalla consapevolezza, maturata in questi anni, che il processo dell’innovazione è complesso, non sempre lineare e che ha bisogno di un’intelligenza ampiamente distribuita e condivisa”, ha affermato Ezio Micelli, presidente Comitato Scientifico di Rebuild e professore ordinario all’Università Iuav di Venezia.Che ha aggiunto: “Abbiamo sempre immaginato che l’innovazione delle imprese potesse generare valore per le aziende stesse e per le comunità.

A Rebuild tutti siamo portatori di una quota di sapere astratto, di saper fare concreto, di intelligenza e di competenza.Il focus sull’innovazione va nella direzione del miglioramento dell’efficienza e della produttività del comparto in chiave sostenibile, con risultati apprezzabili anche in ambito sociale.

Non ci sono altre prospettive”.  Il confronto sulla necessaria trasformazione del patrimonio immobiliare italiano si è focalizzato sia sulle iniziative di rinnovamento ‘hard’ del sistema industriale, sia sulle prospettive di sviluppo offerte dalla sinergia tra forme di intelligenza diverse e complementari, mettendo in luce i frutti della collaborazione tra saperi e i risultati dell’interazione tra uomo e tecnologie (Ai, digitalizzazione, machine learning, big data, cantieristica, materiali).Un fronte, quello tecnologico, in grado di sviluppare potenzialità dirompenti sia nel rendere obsolete le soluzioni pregresse, sia nel cambiare le regole del gioco.

Come riportato da Assoimmobiliare, il digitale è un elemento sempre più pervasivo, ma nel comparto delle costruzioni il tasso di digitalizzazione delle aziende non arriva al 10%: per questo occorre accelerare, affinché vengano recepite e sviluppate tutte le potenzialità di crescita del comparto.  Secondo un recente studio, infatti, con l’impiego di tecniche e tecnologie innovative, l’insieme di attività di costruzione, sviluppo, gestione e valorizzazione degli asset immobiliari potrà generare circa 535 miliardi di euro di ricchezza del nostro Paese entro 10 anni, per arrivare fino a 800 miliardi nel 2050.In questo quadro, è fondamentale che gli stakeholder del comparto si facciano promotori di collaborazione e sinergie, superando il panorama tradizionale fatto di frammentazione e competizione. “Come community di Rebuild – sono le parole di Ezio Micelli – abbiamo la responsabilità di individuare le priorità e i punti salienti verso cui indirizzare la riflessione collettiva.

Con la piena consapevolezza che per fare un passo in avanti dobbiamo coinvolgere le istituzioni, alle quali offriremo il Manifesto per il futuro delle costruzioni”.  “Oggi più che mai, innovazione e sostenibilità devono andare di pari passo con l’inclusione sociale e la qualità dell’abitare – ha dichiarato l'assessore alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell'Autonomia della Provincia autonoma di Trento, Simone Marchiori – È in luoghi come questo, dove il sapere tecnico incontra la responsabilità pubblica, che si costruisce un domani in cui ogni persona possa trovare una casa degna, efficiente e integrata nel territorio.Il ‘Manifesto’ sarà un prezioso strumento per orientare politiche concrete, condivise e lungimiranti”.   Nell’arco della prima giornata di lavoro, i vari tavoli si sono confrontati su esperienze di affordability abitativo, sulla importanza della digitalizzazione nel riordino dei processi delle filiere, sulla green equity in ambito urbano.

Focus sull’utilizzo di materiali bio-based per una decarbonizzazione efficace e un benessere abitativo migliore: benessere che passa attraverso nuove tecnologie e modelli progettuali in grado di dare ulteriore valore, anche economico, al costruito.Spazio anche alla ricerca e all’utilizzo di fonti energetiche nuove, alternative e integrabili, tra cui il nucleare e l’idrogeno, alla connessione di impianti e sistemi per il miglioramento del benessere abitativo, ai Distretti a Energia Positiva (presenti anche in Italia), e al ciclo di vita dei materiali utilizzati in ambito costruttivo.  A fine giornata, spazio all’alto tasso di innovazione portato dalle start up selezionate per questa edizione di Rebuild.

In estrema sintesi, sono state presentate soluzioni d’avanguardia per il comparto come tecnologie digitali e Ai che ottimizzano scelta, manutenzione e riuso di arredi, riducendo sprechi e costi fino al 30%; sistemi Iot di illuminazione adattiva Ai-driven che migliorano benessere e produttività, riducendo consumi energetici e inquinamento; soluzioni B2B Saas basate su Ai che semplificano la ricerca e negoziazione con fornitori, automatizzando il processo e migliorando il potere contrattuale; assistenti Ai che automatizzano la gestione dei dati nei progetti edilizi, centralizzando informazioni da diverse fonti e fornendo raccomandazioni in tempo reale, migliorando la produttività, riducendo gli errori e massimizzando il Roi. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fratelli d’Italia, 9 e 10 maggio a Firenze ‘Spazio cultura’ con parlamentari e ministri

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(Adnkronos) – Inizierà venerdì 9 maggio a Firenze nel Teatro Niccolini (via Ricasoli 3) "Spazio Cultura.Valorizzare il passato, immaginare il futuro", la due giorni sulla cultura organizzata dai gruppi parlamentari di Fratelli d'Italia alla Camera ed al Senato.  Ad aprire i lavori, alle ore 15, i saluti istituzionali di Chiara La Porta, deputata Fdi e vicepresidente di Gioventù Nazionale, di Vittorio Fantozzi, capogruppo Fdi Regione Toscana, Angela Sirello, capogruppo Fdi al Comune di Firenze, e Jacopo Cellai, coordinatore Fdi Firenze.

A seguire gli interventi di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati, di Federico Mollicone, deputato Fdi, presidente della Commissione Cultura e responsabile dipartimento Cultura e Innovazione, Giovanni Donzelli, deputato Fdi e responsabile dipartimento Organizzazione ed Arianna Meloni, responsabile Segreteria politica e adesioni Fdi.Modera Davide Desario, direttore Adnkronos. Alle ore 16 il primo panel "Cultura italiana: una ricchezza che genera ricchezza".

Introdurrà Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario Fdi Senato della Repubblica.Interverranno Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, Giulio Terzi di Sant'Agata, senatore Fdi, presidente della Commissione Politiche dell'Unione Europea e responsabile Dipartimento Rapporti diplomatici, Carlo Fidanza, capo delegazione Fdi al Parlamento Ue, Angelo Crespi, direttore generale Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense, Agostino Poletto, direttore generale Pitti Immagine, Simone Verde, direttore Galleria degli Uffizi.

Modera Matteo Sacchi, della redazione Cultura de Il Giornale. Alle ore 17 l'altro panel "Sull'ali dorate: lo spettacolo italiano tra passato, presente e futuro".Introdurranno Susanna Donatella Campione, senatrice Fdi e Fabrizio Rossi, deputato Fdi.

Interverranno Gianmarco Mazzi, sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Luciano Cannito, regista, presidente Teatro Nazionale di Napoli e direttore artistico Teatro Alfieri di Torino, Nicola Colabianchi, sovrintendente Fondazione la Fenice, Marco Masini, cantautore, Angelo Mellone, direttore intrattenimento Day Time Rai, Mogol, presidente onorario Siae, Mvula Sungani, consigliere del ministro della Cultura per la Danza ed i Corpi di ballo delle Fondazioni Lirico-sinfoniche.Modera Erika Pontini, capocronista La Nazione di Firenze. Alle ore 18, il panel "Custodire la bellezza: il futuro delle città tra identità e innovazione".

Introdurranno i deputati di Fdi Francesco Michelotti e Letizia Giorgianni.Interverranno Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione, Lucio Malan, capogruppo Fdi Senato della Repubblica, Pierluigi Biondi, sindaco de L'Aquila e Responsabile dipartimento Coordinamento Enti locali Fdi, Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, Alberto Rui, presidente Confrestauro, Eike Schmidt, direttore Museo di Capodimonte, Marina Simeone, docente di Diritto, storia e cultura di Roma presso UniTreEdu.

Modera Pietro Senaldi, Condirettore di Libero.Alle ore 19 l'ultimo evento della giornata, l'intervista al Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa da parte del direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno.

Ad introdurre la deputata di Fratelli d'Italia, Grazia Di Maggio. Sabato 10 maggio i lavori riprenderanno alle ore 10 con il panel "Radici e futuro: la scuola della cultura e del merito".Introdurrà l'eurodeputato di Fdi, Francesco Torselli.

Interverranno Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione e del merito, Francesco Filini, deputato Fdi, Responsabile dipartimento Programma e Coordinatore dell'Ufficio Studi, Simonetta Bartolini, professoressa ordinaria di Letteratura italiana contemporanea presso l'Unint di Roma, Guerino Nuccio Bovalino, Ricercatore del Leiris e sociologo dei media, Marco Cimmino, docente e storico, Loredana Perla, professoressa ordinaria di Didattica e Pedagogia Università di Bari e coordinatrice scientifica Commissione tecnica per la Definizione delle Nuove Indicazioni nazionali per la scuola, Beatrice Venezi, direttore d'orchestra e pianista, e Stefano Zecchi, già Professore ordinario di estetica presso l'Università degli Studi di Milano.Modera il panel il direttore del Secolo d'Italia, Antonio Rapisarda. Alle ore 11 il secondo panel del sabato: "Il cinema e l'immaginario nazionale: raccontare l'Italia attraverso il grande schermo".

Introdurranno Paolo Marcheschi, senatore Fdi e capogruppo in Commissione Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport e Simona Petrucci, senatrice di Fratelli d'Italia.Interverranno Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Giulio Base, attore, regista e direttore del Torino Film Festival, Gabriella Buontempo, presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, Manuela Cacciamani, amministratore delegato di Cinecittà, Giampaolo Letta, vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film, Federica Lucisano, produttrice cinematografica, Federico Moccia, regista e scrittore, Giorgio Pasotti, attore e regista, Giampaolo Rossi, amministratore delegato della Rai, Iginio Straffi, produttore televisivo, Alessandro Usai, presidente di Anica.

Modera Vittorio Macioce, editorialista de Il Giornale.Alle ore 12 i lavori si concluderanno con l'intervista della vicedirettrice del Tg1, Incoronata Boccia al ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

Introdurrà Alessandro Amorese, deputato Fdi, capogruppo in Commissione Cultura, scienza e istruzione e responsabile Dipartimento Iniziative editoriali. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Paola Iezzi a Belve: “Mi sento un gay nel corpo di una donna, ho un debole per quelle intelligenti”

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(Adnkronos) – "Mi sento un gay nel corpo di una donna".Così Paola Iezzi, ospite a 'Belve', il programma condotto da Francesca Fagnani, confessa di aver avuto "sempre un debole per le donne intelligenti".

L'appuntamento con l'intervista è per stasera, martedì 6 maggio, alle 21:20 su Rai 2. Fagnani incalza: "Si sente gay solo dentro o anche nei fatti?". "Ho sempre avuto un debole per le donne intelligenti e con un piglio un po’ maschile, un po’ come lei…Diciamo che l’altra cosa mi piace molto di più!!", è la risposta ironica di Iezzi.  Nello studio di Belve Paola Iezzi ripercorre le onde della sua carriera, il grande successo nei primi anni 2000 "poi vi hanno un po’ dimenticato, il pubblico si era stufato?", chiede Fagnani. "A un certo punto il pubblico ha anche bisogno di altro" dice Paola. "Il momento più complesso nel 2013 quando si interrompe il sodalizio tra lei e Chiara", annota Fagnani.  "Sono stati dieci anni intensi e difficili per noi due, ma di grande apprendimento", ricorda la cantautrice. "Lei ha detto che ha cominciato a fare strani pensieri ossessivi.

Quali?" domanda Fagnani. "Pensavo spesso alla morte, pensavo che per me poteva finire lì – rivela Paola -.Quando ci siamo separate mi sentivo persa.

Sentivo che niente aveva più senso".Poi mi sono preoccupata e mi sono detta: è arrivato il momento di farmi aiutare". "È una dominatrice nella vita privata?", domanda Fagnani. "Credo di aver creato delle aspettative…Mi piace un po’ il linguaggio colorito.

Insieme ad altre cose, tutto nel limite…", confessa Paola. "Siamo lontanissimi dal video di ‘Kamasutra’" ironizza Fagnani. Rispondendo a Fagnani sull’ormai famosa lite tra lei e Arisa (che si era espressa positivamente nei confronti della premier Meloni) Paola Iezzi rivela: "Si è creata una grande incomprensione.Credo che lei non avesse visto tutto il mio intervento". "Lei si è dispiaciuta?" domanda Fagnani. "Mi è dispiaciuta la reazione social.

Spiego meglio: lei ha il mio numero di cellulare e ci siamo sentite tante volte.Il fatto che lei abbia fatto questo sfogo pubblico via social mi ha sorpreso". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Edilizia, Ricciuti (Fond. Bruno Kessler): “Comunità energetica incentiva utilizzo consapevole risorse”

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(Adnkronos) – “La decarbonizzazione nel comparto delle costruzioni è un argomento ampio: una delle strategie è quella della comunità energetica, un metodo di condivisione virtuale dell'energia che coinvolge e incentiva i cittadini nell'uso consapevole dell'energia elettrica.Anche l'idrogeno è una soluzione che può aiutare ad ottimizzare le comunità energetiche e a fare in modo che la rete elettrica sia flessibile.

Questa sinergia tra elementi, che porta l’idrogeno all’interno delle comunità energetiche, può generare un valore aggiunto al processo di transizione energetica”.Lo ha detto Silvia Ricciuti, researcher&Ege di Fondazione Bruno Kessler, nel suo intervento al panel ‘Fonti energetiche e decarbonizzazione: nuove frontiere’ all’edizione 2025 di Rebuild, la due giorni in svolgimento al Centro Congressi Riva del Garda (TN) il 6 e 7 maggio e dedicata all’edilizia sostenibile e, più in generale, al futuro del comparto delle costruzioni, in cui le nuove tecnologie digitali saranno sempre più protagoniste.

Tema centrale dell’undicesima edizione della kermesse, intitolata “Connect minds, enable innovation – Condividere le intelligenze per abilitare l'innovazione”, le connessioni tra persone, competenze e tecnologie a 360°. Sotto l’aspetto della sostenibilità l’idrogeno rappresenta una fonte energetica a ridotto impatto ambientale, perché, come spiega Ricciuti, “non produce Co2 quando utilizzato come fonte di energia”.  “Benché l’idrogeno sia uno degli elementi più presenti, è difficile da trovare nella sua forma pura e lo si trova invece come aggregato.Per ottenere l’idrogeno dai composti vengono utilizzati diversi processi e, a seconda che si usi uno o l’altro, si definiscono diversi tipi di idrogeno.

Con l’elettrolizzazione dell’acqua, ad esempio, si ottiene il green hydrogen, che può essere utilizzato per il settore della mobilità, ma anche come un loader o un produttore di energia”, conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

E’ morto Lucio Manisco, lo storico corrispondente Rai da New York aveva 97 anni

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(Adnkronos) –
E' morto oggi, 6 maggio, all'età di 97 anni Lucio Manisco, storico corrispondente Rai da New York per il Tg3.Manisco, nato a Firenze il 16 febbraio del 1928, ha iniziato la sua carriera a vent'anni come redattore di Italia Socialista e del Giornale.

Fondatore e direttore di 'Domenica Sera' nel 1950, è stato assistente ai programmi per la Bbc, corrispondente da Londra per Il Messaggero.Per il quotidiano romano, è stato corrispondente dagli Usa fino al 1984.

Dal 1987 al 1992 fu corrispondente dagli Usa per il Tg3.Nel biennio 1995-96, Manisco è stato anche direttore del quotidiano 'Liberazione'. Alla passione per il giornalismo, Manisco ha affiancato l'interesse per la politica.

Il giornalista, infatti, è stato eletto nel 1992 e nel 1996 alla Camera dei Deputati come indipendente nelle file di Rifondazione Comunista; nel 1994 è stato eletto al Parlamento Europeo nelle liste di Rifondazione Comunista mentre nel 1999 è stato rieletto all'Europarlamento nel Partito dei Comunisti Italiani.Nel 2004 Manisco si è ricandidato, senza essere rieletto, al Parlamento Europeo nel patito dei Comunisti Italiani. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ramelli e Pedenovi, vandalizzato a Sesto San Giovanni il monumento inaugurato da poco

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(Adnkronos) – E' stato vandalizzato, a Sesto San Giovanni, nel Milanese, il monumento intitolato a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi recentemente inaugurato.  "L'ennesimo indegno oltraggio a un monumento dedicato a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi non è solo un atto ignobile: è il segno che l'odio ideologico, quello che li ha assassinati, non è mai davvero scomparso", scrive in un post sui social la premier Giorgia Meloni. "Chi infanga la memoria di due italiani uccisi per le loro idee dimostra quanto sia ancora necessario difendere la verità contro l'intolleranza.Ricordarli non è solo un dovere. È un gesto di giustizia verso la storia, che nessuna vigliaccheria potrà cancellare", conclude la presidente del Consiglio e leader di Fdi. Rabbia e sdegno per quanto accaduto sono stati espressi dal sindaco Roberto Di Stefano, che commenta: "Quanto avvenuto al monumento intitolato a Ramelli e Pedenovi è un gesto vile e inaccettabile.

Imbrattare un luogo pubblico non è soltanto un atto di inciviltà: è un attacco che offende la memoria, la dignità e i valori su cui si fonda la nostra comunità". "A Sesto – prosegue il sindaco – non ci sarà mai spazio per l’odio politico, né tollereremo tentativi di alimentare divisioni tra i cittadini.La decisione di intitolare uno spazio pubblico a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi è il nostro modo per affermare che non esistono morti di serie A e morti di serie B.

E' il nostro modo per dire basta alle vittime dell’odio politico". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Edilizia, ass. Marchiori: “Manifesto Rebuild utile anche a pubblica amministrazione”

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(Adnkronos) – “Il manifesto che produrrà l’11esima edizione della kermesse sarà uno strumento indispensabile e utile anche per la pubblica amministrazione.Come ho avuto modo di ricordare anche durante la presentazione dell’edizione 2025, Rebuild è stato prezioso per mettere a sistema alcune delle idee e degli obiettivi che stiamo sviluppando adesso.

La decisione di sviluppare una road map conferma anche il ruolo di laboratorio della manifestazione e del Trentino”.Lo dichiara Simone Marchiori, assessore alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia della Provincia autonoma di Trento, al convegno ‘Per una nuova agenda del costruire verso la transizione ecologica’, con cui si sono aperti i lavori dell’undicesima edizione di Rebuild, l’evento dedicato all’edilizia sostenibile e al futuro del comparto delle costruzioni, in cui le nuove tecnologie digitali giocheranno un ruolo da protagoniste.  La due giorni è in svolgimento al Centro Congressi Riva del Garda (TN) il 6 e 7 maggio.

Focus dell’edizione 2025 della kermesse, intitolata 'Connect minds, enable innovation – Condividere le intelligenze per abilitare l'innovazione', le connessioni tra persone, competenze e tecnologie a 360°.  Per risolvere il problema della casa, l’amministrazione della provincia autonoma di Trento sta lavorando sul valore del patrimonio immobiliare, “che non è solo quello economico, ma anche quello della qualità di vita, dettata ad esempio dalla presenza di servizi, che vanno a contrastare lo spopolamento da una parte e la congestione dei centri urbani dall’altra – spiega Marchiori – Abbiamo cercato di mettere in campo misure che costituiscano un valore aggiunto per il Trentino e per chi lo abita, abbiamo creato reti e sinergie tra attori pubblici e privati. È un lavoro lungo, che non si è ancora concluso, ma è l’unica strada per arrivare ad avere dei risultati”.  “Abbiamo agito, ad esempio, su progetti di housing sociale con la collaborazione di Cassa depositi e prestiti, con enti pubblici e realtà private – conclude l’assessore – così da avere la possibilità di rigenerare edifici ed aree inutilizzate, offrendo anche alle zone svantaggiate la possibilità di veder crescere la propria comunità ed evitando che vengano meno i servizi”.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Edilizia, Cominelli (Uli Italia): “Carenza di grandi player può essere penalizzante”

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(Adnkronos) – "In Italia non abbiamo un numero sufficiente di ‘champions’, ovvero di player con una dimensione tale da poter fungere da aggregatori di filiera, e in un momento in cui servono investimenti in innovazione, tecnologia e sostenibilità questa assenza potrebbe essere un elemento che penalizza il settore del real estate.Credo infatti si debba superare la singolarità e pensare al comparto in modo industriale, per avere la scala e le competenze che servono per fare un salto”.

Lo ha detto Barbara Cominelli, presidente di Uli Italia, intervenendo al panel ‘La sfida della sostenibilità tra società, economia e ambiente’ dell’edizione 2025 di Rebuild, la due giorni dedicata all’edilizia sostenibile e al futuro del comparto, in svolgimento al Centro Congressi Riva del Garda (TN) fino al 7 maggio.  “Negli ultimi anni vedo un interesse, prima meno presente, da parte del mondo delle private equity nel real estate, un settore solido, resiliente, che rappresenta il 10-12% del pil, a seconda delle stime – aggiunge – La capacità di investimento, però, rimane un tema chiave, che si unisce anche al tema delle competenze.Rischiamo che, in un attimo, arrivino i cosiddetti player over the top, capaci di ‘mangiare’ tutto il valore aggiunto di questo business perché’ noi non siamo preparati”.  Dal punto di vista dell’implementazione delle tecnologie nei processi, Cominelli spiega che “il problema non è l’accesso alla tecnologia.

Anche la micro impresa può accedere alle stesse tecnologie che usano le grandi imprese.Il vero problema sono i dati, non puoi costruire una strategia Ai se non hai una strategia sui dati.

I dati vengono percepiti ancora come un costo, perché è un investimento di medio-lungo termine, ma è sbagliato non investire su queste tematiche” conclude.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bocciato e poi promosso cancelliere di Germania, i molti ‘no’ nella carriera di Merz

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(Adnkronos) – Una bocciatura senza precedenti quella del Bundestag nei confronti del candidato cancelliere Friedrich Merz, riservata ad un uomo che più volte ha incontrato ostacoli sulla sua strada politica.Un inedito 'no' che rischia di gettare un'ombra su di lui e sul suo governo, anche se eletto al secondo turno. "Il danno – scriveva Der Spiegel già prima della seconda votazione – sarebbe significativo.

Merz verrà visto come un cancelliere indebolito, senza un'alleanza stabile, avendo un indice di popolarità già di suo non buono".  Uomo di rara perseveranza, Merz era tornato alla ribalta della scena politica dopo essere stato estromesso dal potere all'inizio degli anni 2000 da Angela Merkel – presente oggi al voto fino al termine del primo scrutinio, poi allontanatasi "per motivi di agenda" – anche se si considerava l'erede naturale di Helmut Kohl, il padre della riunificazione tedesca.  
Nel 2018 Merz aveva tentato di candidarsi contro il successore di Merkel, Annegret Kramp-Karrenbauer, per la leadership della Cdu, ma aveva perso.Dopo le dimissioni di Kramp-Karrenbauer, aveva fatto un secondo tentativo di prendere il controllo del partito nel 2021, affrontando Armin Laschet e Norbert Riettgen, perdendo di nuovo, questa volta contro Laschet.

Laschet però era uscito sconfitto nella sua corsa a cancelliere della Germania nelle elezioni federali del 2021, vinte da Olaf Scholz.Dopo la sconfitta di Laschet, Merz aveva finalmente ottenuto il sostegno della CDU, diventando leader del blocco di opposizione CDU/CSU al Bundestag e venendo nominato candidato cancelliere alle elezioni federali di febbraio. Quando è stato eletto leader della CDU nel 2022 – dopo due tentativi falliti – ha annunciato una completa inversione di marcia rispetto alla generosa politica di immigrazione ereditata da Angela Merkel (2005-2021).

Una mossa vista come una vendetta nei confronti della donna che nel 2002 lo aveva estromesso dalla carica strategica di presidente del gruppo parlamentare della CDU, portandolo a rinunciare ed intraprendere una nuova carriera nella finanza, in particolare con BlackRock, uno dei maggiori gestori patrimoniali del mondo. 
Multimilionario, pilota dilettante e proprietario di un jet privato, Merz è stato a lungo percepito come altezzoso, anche se durante la campagna elettorale ha cercato di proiettare un'immagine di persona accessibile e vicina alle persone, facendosi riprendere con un boccale di birra in mano o svelando episodi della vita privata mai raccontati prima, quali quello della morte della sorella solo 21ennne in un incidente d'auto. Merz ha certamente sorpreso – anche il suo stesso partito – con la decisione poco dopo le elezioni di allentare il freno al debito sancito dalla Costituzione, per riarmare e modernizzare il Paese.E questo nonostante le promesse durante la campagna elettorale.

Ne ha beneficiato il partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD), che è arrivato secondo con un punteggio storico alle elezioni parlamentari e che ha ripetutamente denunciato la sua 'menzogna'.  
L'AfD ha recentemente superato i conservatori nei sondaggi di opinione e i suoi parlamentari hanno esultato alla notizia della sua sconfitta al Bundestag.Merz ha anche scioccato l'opinione pubblica per aver 'flirtato' con questo partito votando assieme ad esso per una risoluzione sulle nuove misure migratorie al Bundestag a gennaio.

Questa manovra, senza precedenti dal dopoguerra, gli è costata voti alle elezioni e ha provocato proteste su larga scala nel Paese.Da allora ha ripetutamente dichiarato di escludere qualsiasi collaborazione con l'Afd.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Simona Izzo, la gelosia per Ricky Tognazzi: “Lo controllo tutti i giorni”

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(Adnkronos) –
Simona Izzo ha confessato di essere una "gelosona".Ospite oggi, martedì 6 maggio, a 'La volta buona' l'attrice ha rivelato di tenere sotto controllo il telefono del marito Ricky Tognazzi, nonostante il loro amore duri da oltre 40 anni.  "Hai l'abitudine di controllare il cellulare o il portafogli del tuo partner?", questa una delle domande a cui Simona Izzo ha risposto durante la sua intervista a 'La volta buona'.

L'attrice inizialmente ha cercato di tergiversare, poi ha ammesso: "Si…più o meno tutti i giorni". "Da quanti anni lo fai?", ha chiesto Caterina Balivo. "Adesso lo faccio meno, prima molto di più.

Ma Ricky è l'uomo più figo del mondo, è così meravigliosamente maschio.E ha anche una parte femminile e cioè la sua intelligenza emotiva. È meraviglioso".  Incalzata dalla conduttrice, Simona Izzo spiega il motivo che la spinge a 'controllarlo': "Gli uomini vanno tenuti sotto controllo.

Sono come una caldaia, un termostato", scherza, scatenando l'ilarità del pubblico.Poi, senza giri di parole, ammette: "Lo controllo perché sono curiosa e…una gelosona", ha concluso.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ambiente, prima edizione premio ‘Il tuffatore’ per influencer & content creator

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(Adnkronos) – Nell’ambito del Green Med Expo & Symposium, il 29 e 30 maggio, in collaborazione con Ecomondo e Ricicla Tv, si terranno gli Stati generali sull’Ambiente 2025.L’evento, promosso da Regione Campania, si svolgerà anche quest’anno nella cornice della Mostra d’Oltremare di Napoli. "Un’importante occasione di riflessione e di informazione sul grande lavoro messo in campo dalla Regione Campania per la tutela dell’ambiente – fa sapere la stessa Regione – In particolare, si parlerà di mobilità sostenibile e del risanamento del fiume Sarno.

Due giornate di incontri e di esposizioni, completamente dedicate alla sostenibilità e alla sensibilizzazione sui temi cruciali per la salvaguardia dell’ambiente".  Protagonisti assoluti i giovani delle scuole da ogni parte della Regione, che daranno vita a tre competizioni a premio: “Scuole e qualità dell’aria”, “Ecomovie” e “Borghi, Salute e Benessere”.Tra le grandi novità di quest’anno, anche la prima edizione del Premio “Il Tuffatore”.

La giuria sarà presieduta da Paolo Mieli, giornalista e scrittore, Valeria Angione, attrice e content creator e da padre Enzo Fortunato, direttore della Comunicazione della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano.Claudia Conte, conduttrice dell’evento, ha dichiarato che il Premio “Il Tuffatore” intende celebrare “il volto buono della rete”, cioè giovani content creator e influencer che, attraverso le loro piattaforme social, si distinguono per l’impegno nella promozione di uno stile di vita sostenibile e nella sensibilizzazione verso la salvaguardia dell’ambiente.  Per la Regione Campania l’originale Premio è anche un’occasione per riflettere sul ruolo dei social media nella formazione della coscienza delle nuove generazioni, mettendo a confronto l’approccio educativo tradizionale con l’immediato impatto dei contenuti online offerti dalla rete.

Il Premio è intitolato ad uno dei più importanti ritrovamenti della Magna Grecia custodito nel Museo Archeologico di Paestum, “La Tomba del Tuffatore” e simboleggia il passaggio dal presente, dove l’ambiente è spesso minacciato dalle azioni umane, al futuro, dove le nuove generazioni sono chiamate a diventare protagoniste del cambiamento.La cerimonia di premiazione de “Il Tuffatore” si terrà durante la giornata del 29 maggio, sempre presso la Mostra d’Oltremare di Napoli. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Armi, la lunga spirale degli accoltellamenti: boom fra i giovanissimi

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(Adnkronos) – È stata depositata da parte del Partito Democratico alla Camera una proposta di legge per disciplinare la "vendita di armi e coltelli a minori e misure di prevenzione" per dire basta a una situazione drammatica che riguarda principalmente i giovani.Sono infatti numerosi i casi di accoltellamento che si sono verificati recentemente.

Solo da inizio mese, sono già almeno 5 i casi registrati fra i giovanissimi.  A Napoli, sono stati ben due i minorenni, di 14 e 15 anni, feriti nel giro di 24 ore fra il 4 e il 5 maggio, da una coltellata inferta da loro coetanei.Il 4 maggio a Bologna, un 20enne tunisino è stato ferito con una pugnalata.

Nella notte fra il 3 e il 4 maggio invece sono stati due i giovani ad essere uccisi da un'arma bianca: a Bergamo Riccardo Claris, tifoso 26enne dell'Atalanta, è stato ucciso con una coltellata alla schiena da un 18enne ultras dell'Inter, mentre a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, è morto il 20enne Lorenzo Cristea al termine di una lite fuori da una discoteca.  A fine aprile invece una ragazza di 20 anni aveva ferito il fidanzato 23enne durante una lite avvenuta a Sanremo.Ad Abbiategrasso, alle porte di Milano, lo scorso 18 aprile ha perso la vita invece un 21enne egiziano, trovato con una grave ferita da taglio al torace; lo stesso giorno a Roma, in zona piazza Vittorio, un 18enne tunisino ha colpito al collo un suo coetaneo dopo avergli rubato una catenina.

Il 3 aprile nel quartiere partenopeo di Chiaia poi un 14enne ha accoltellato a una coscia un 18enne.A Frascati, il 30 marzo scorso un 16enne è stato ferito da un coetaneo dopo una discussione legata ad alcuni debiti.

Il 16 di marzo poi, a San Benedetto del Tronto, una rissa fra giovanissimi si è conclusa con l'accoltellamento di un giovane 24enne di origini africane e con il ferimento di altre cinque persone.  Il 13 marzo poi una lite in famiglia per uno struccante fra due sorelle si è concluso con la 20enne che ha preso un coltello da cucina e ha sferrato 6 coltellate all'addome alla sorella di 24, nella casa di famiglia a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli.Arriviamo a febbraio, il 19, quando a Bologna un 17enne di origine tunisina accerchiato dal branco è stato accoltellato alla gola, salvandosi solo per pochi centimetri da un colpo mortale; il 9 marzo, nel comune trapanese di Castelvetrano, un 25enne magrebino ospite di un centro di accoglienza, al termine di una lite scoppiata per futili motivi con un suo connazionale minorenne gli ha inflitto quattro coltellate.

Il 18 gennaio, in un centro di prima accoglienza di Firenze, un 18enne tunisino ha colpito al petto con una lama un connazionale, perforandogli il cuore.Il 13 di gennaio infine a Roma, un 20enne è stato raggiunto da 6 colpi all'addome e alle gambe dal fratello maggiore di un suo coetaneo per motivi sentimentali. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner, la giornata al Foro tra spot e autografi ai bambini

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(Adnkronos) –
Prima i cori, poi gli autografi.Ovunque vada, Jannik Sinner rimane la star degli Internazionali d'Italia 2025.

Oggi, martedì 6 maggio, il tennista azzurro, che sabato 10 tornerà in campo dopo i tre mesi di squalifica per il caso Clostebol, si è concesso alcuni momenti di relax, prendendosi l'abbraccio dei suoi tifosi.Tanti, tantissimi i ragazzi e bambini che hanno atteso l'uscita di Sinner da uno stand al centro del Foro Italico, dove stava girando uno spot pubblicitario. Anche mentre Jannik era dentro, coperto dai vetri e dalla security, i suoi piccoli tifosi hanno cominciato a intonare l'ormai celebre "alè alè alè Sinner, Sinner", rubando un sorriso al solitamente impassibile altoatesino.

Tra spinte e grida, tutti hanno provato ad attirare la sua attenzione, per ottenere un autografo o scattare una foto.Quando Sinner è finalmente uscito, i decibel del Foro Italico sono schizzati alle stelle. I più fortunati hanno ricevuto in regalo anche qualche flaconcino del prodotto che Sinner stava sponsorizzando, mentre la maggior parte di loro si è accontentato di un autografo sul cappello, sulla maglia o sulle palline da tennis.

Poi Jannik si è allontanato per raggiungere il suo team, con cui in mattinata ha tenuto un allenamento che ha fatto 'disperare' Simone Vagnozzi.Probabile che l'azzurro faccia qualche altra 'incursione' al Foro nei prossimi giorni, per allenarsi e godersi l'abbraccio della sua gente, di cui ha dovuto fare a meno per tre lunghi mesi. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)