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Brunetta (Cnel): “Integrare la rete mercati all’ingrosso con la grande distribuzione”

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(Adnkronos) – “Chi ha una rete ha un tesoro e chi ha una rete di reti ha un tesoro all’ennesima potenza.Nella società attuale l’organizzazione di rete è l’organizzazione vincente.

Chi ha una rete come la vostra, la rete dei mercati all’ingrosso, una rete che ha dimostrato di avere un ruolo così strategico per il Paese, ha il dovere di pensare al futuro, assumendo altri compiti e altri ruoli, come quello dell’integrazione con il mondo della grande distribuzione”.Lo ha detto il presidente del Cnel Renato Brunetta al convegno “I mercati all’ingrosso nella filiera agroalimentare”, organizzatoal Cnel da Italmercati e Ismea. “Un’integrazione che già c’è ma che potrebbe approfondirsi e avvenire ancora meglio, anche coinvolgendo la dimensione finanziaria. – ha spiegato Brunetta -I mercati all’ingrosso sono naturalmente legati alla sfera della sostenibilità e quindi è importante la possibilità di accedere alle fonti di finanziamento verdi, i green bond. È una chiave strategica ed operativa per mondi assolutamente fondamentali per la nostra società, per la nostra economia, per il mondo in cui viviamo”. “In altri momenti storici era prevalente la verticalizzazione, mentre ora è la rete l’interlocutore fondamentale di tutti i processi economici e sociali.

La complessità della rete dei mercati all’ingrosso va valorizzata, anche attribuendogli un ruolo sociale – ha precisato Brunetta – Penso ad esempio al tema della desertificazione dei servizi nei territori e al tema della rigenerazione urbana.Il vostro mondo può anche avere una funzione educativa rispetto ai grandi cambiamenti in atto, rispetto alle grandi trasformazioni della nostra epoca ma anche rispetto a un ambito come quello degli stili di vita.

Così possiamo dare una risposta ai bisogni della società attuale.Il Cnel, la casa dei corpi intermedi, è a disposizione”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rc Auto, assicurare la macchina a Napoli? Costa quasi il triplo che a Trieste

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(Adnkronos) – Assicurare un’automobile con la sola responsabilità civile a Napoli?Costa in media quasi il triplo che a Trieste, circa il doppio che a Roma e comunque quasi 500 euro in più rispetto alla seconda città più costosa per prezzo medio, ossia Palermo.

Secondo gli ultimi dati disponibili di Facile.it elaborati dall’Adnkronos, relativi ad aprile scorso e ai capoluoghi di regione e basati su quasi 12,5 milioni di preventivi effettuati sul portale di comparazione, il prezzo medio dell’assicurazione Rc Auto a Napoli tocca 1.135,55 euro, un dato sensibilmente più elevato della seconda città più costosa, Palermo, dove il prezzo medio è pari ‘solamente’ a 677,89 euro, dato che tutto sommato non si discosta molto dalla media nazionale, di 612,52 euro.Un valore però, questo, leggermente falsato dal costo del capoluogo partenopeo che inevitabilmente aumenta il dato finale.

Sul gradino più basso del podio della classifica c’è Bari, con 671,41 euro in media per la Rc Auto.Dalla parte opposta della graduatoria c’è Trieste, la città più economica.

Con 416,09 euro, assicurare là un’automobile costa quasi un terzo rispetto a quanto viene speso a Napoli.Bene anche Potenza, con un costo basso dell’Rc auto: è 19esima con 438,71 euro di media.

Al 18esimo posto Aosta, con 466,39 euro. Tornando alle medie più alte, è Roma al quarto posto, con un prezzo dell’Rc auto pari a 666,90 euro.C’è poi Genova (659,60 euro), seguita da Firenze (639,08 euro) e Torino (620,23 euro).

All’ottava posizione della classifica c’è Cagliari (610,17 euro), alla nona Catanzaro (606,49 euro).Chiude la top ten Perugia, che scende sotto quota 600 euro, attestandosi a 590,68 euro.  Secondo i dati di Facile.it, è Ancona l’11esima città per prezzo medio più alto dell’Rc auto.

Il capoluogo marchigiano vede il costo pari a 582,13 euro, cifra non molto più alta di quella della 12esima città, Bologna, nella quale assicurare un’autovettura arriva a costare, mediamente, 546,40 euro.Chiudono la classifica L’Aquila (530,35 euro), Venezia (519,57 euro), Campobasso (518,44 euro), Milano (501,44 euro) e Trento (481,06 euro), la prima a scendere sotto quota 500 euro. Allargando l’analisi dei prezzi medi a tutte le province italiane, si legge nei dati di Facile.it, ci sono comunque altre zone dell’Italia con prezzi medi che si avvicinano a quelli di Napoli.

Ad esempio a Caserta, dove si superano i mille euro (1.014,15) o a Prato, dove una tariffa media della Rc auto arriva a 824,48 euro.L’enorme differenza di prezzo tra Napoli, o comunque delle province coi costi più alti, e i casi come Trieste, spiega all’Adnkronos il Managing Director Insurance di Facile.it Andrea Ghizzoni, sta nel fatto che la composizione della tariffa “dipende da vari elementi, differenti tra loro, ma che incidono tutti sulla composizione.

Oltre alle caratteristiche soggettive dell’automobilista” come ad esempio l’età, la classe di merito, la storia assicurativa e così via “vi sono elementi terzi oggettivi che hanno un impatto sui prezzi.Uno dei più importanti, ad esempio, è la sinistrosità di una determinata area, vale a dire il numero di sinistri e il rischio incidenti rilevato in zona specifica zona.

Più sono frequenti – indica Ghizzoni – maggiore sarà il premio richiesto dalla compagnia assicurativa.Ed anche il costo medio di risarcimento dei sinistri, calcolato su base territoriale, ha un peso importante nella determinazione della tariffa proposta all’automobilista” perché non “va dimenticato che le compagnie hanno l’obbligo di assicurarsi che i premi raccolti coprano il totale rimborsi, altrimenti il sistema crollerebbe”. Inoltre, spiega ancora il manager, “c’è il fattore del numero di truffe, o tentativi di truffa, ai danni delle compagnie stesse.

Nelle aree dove questi fenomeni sono più diffusi, maggiore sarà il costo della polizza.Altri fattori che possono incidere sui prezzi sono, ad esempio, l’età media dei veicoli in circolazione.

Infine, ci sono le politiche commerciale di ciascuna compagnia, che può scegliere di applicare tariffe differenti a seconda delle proprie strategie di vendita.Tutti questi elementi, soggettivi e terzi, contribuiscono a determinare le differenze territoriali di prezzo”. Quanto al futuro dei prezzi, spiega infine Ghizzoni, dopo il “rincaro continuo del premio Rc auto dello scorso anno” e con “l’inflazione che nel nostro Paese rimane ancora su livelli elevati”, negli ultimi mesi “ci sono stati segnali positivi con valori in lieve calo, ma è ancora presto per dire se” questa diminuzione possa essere “un trend stabile, segno che i rincari del 2023 hanno assorbito completamente gli effetti del nuovo contesto economico, o di una variazione momentanea all’interno di un trend comunque al rialzo”, conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Italmercati: “Serve riforma dei mercati all’ingrosso, più grandi e più sinergia”

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(Adnkronos) – “Creare un network di mercati strategici per condividere politiche di settore a livello regionale e nazionale che possa accedere a finanziamenti per l’evoluzione delle strutture e degli operatori”.E’ quanto ha evidenziato il presidente di Italmercati Fabio Massimo Pallottini lanciando alcune proposte per una riforma del sistema dei mercati all’ingrosso, durante la presentazione del rapporto “I mercati all’ingrosso nella filiera agroalimentare” in collaborazione con Ismea al Cnel. “La frammentazione del settore dei mercati all’ingrosso in Italia ha portato molte di queste strutture a perdere rilevanza e strategicità per il Paese e ha fatto perdere la visione d’insieme del settore.

La rete di Italmercati nasce proprio dalla sentita esigenza di porre rimedio a tale frammentazione, per fare sistema e lavorare in sinergia con medesime caratteristiche e visione futura” dichiara il presidente di Italmercati Fabio Massimo Pallottini.  “Per uno sviluppo del settore, è fondamentale infatti che le azioni politiche investano nei mercati all’ingrosso strategici del Paese: la nostra proposta cerca di individuare un numero – magari ridotto – di Mercati strategici che garantiscano un sistema più efficace ed efficiente, non tralasciando i principali requisiti alla base di queste strutture: garantire ai consumatori servizi di tracciabilità e sicurezza alimentare” ha sottolineato Pallottini.  Lo sviluppo futuro dei mercati, infatti, secondo gli operatori, deve essere accompagnato da un percorso di aggregazione delle realtà esistenti in strutture moderne, più grandi ed efficienti, con evidenti ricadute positive, quali un efficientamento della catena logistica e una minor dispersione degli investimenti, come indicato anche dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida.Inoltre, in un contesto in cui gli strumenti della attuale Pac non bastano più ad assicurare un adeguato sostegno agli agricoltori, diventa cruciale il ruolo equilibratore dei Mercati all’Ingrosso nell’ambito della filiera agroalimentare per renderla più efficiente più equa e meno penalizzante per i produttori agricoli. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Inter, Marotta nuovo presidente: “Mi ispiro a Facchetti”

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(Adnkronos) –
Beppe Marotta nuovo presidente dell’Inter.La nomina è stata formalizzata oggi dall’assemblea degli azionisti del club nerazzurro.

Marotta, che è anche Ceo del club, succede a Steve Zhang e diventa il numero 1 della società passata sotto il controllo del fondo Oaktree. “Un’emozione grande essere presidente di una società così importante.Sarò un presidente che ama il proprio lavoro e lo conosce bene, Ma avrò bisogno del supporto di tutta la macchina dell’Inter, delle donne e gli uomini che lavorano nella società.

Il nostro modello è fatto di grande patrimonio umano, alla base di ogni successo ci sono tanta competenza e motivazione”, dice Marotta, al termine del cda che ha ratificato la sua nomina.  “Il valore della memoria è inestimabile.La mia ispirazione nasce da quelli che mi hanno preceduto in questo ruolo.

Ho in mente Giacinto Facchetti che, come profilo, si avvicina a me”, aggiunge. “Sono finiti i tempi dei presidenti mecenate come Moratti, Fraizzoli, Pellegrini che tanto hanno fatto per il club e che mi hanno dato una linea importante da seguire.E da ultimo voglio ricordare anche Steven Zhang, un ragazzo giovane, che ha dato tanto all’Inter”.  Il nuovo presidente dovrà gestire subito i rinnovi dei contratti di Inzaghi, Lautaro e Barella: “Sono ottimista, credo non ci saranno tanti problemi.

Tutti loro hanno un grande senso di appartenenza all’Inter”. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Parigi 2024, Russia prende di mira Olimpiadi: falso Tom Cruise contro i Giochi

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(Adnkronos) –
La Russia sta prendendo di mira le Olimpiadi di Parigi con una campagna che ha visto tra i suoi protagonisti un finto Tom Cruise, ‘assoldato’ per una narrazione critica dell’organizzazione dei giochi.La denuncia arriva in un rapporto di Microsoft: una rete di gruppi affiliati alla Russia sta conducendo “campagne di influenza negativa” contro la Francia, Emmanuel Macron, il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) e i Giochi di Parigi a meno di 80 giorni dall’evento, rivela la multinazionale americana.

La Russia è stata bandita dalle Olimpiadi del 2024, anche se un piccolo numero di sportivi potrebbe prendervi parte in qualità di atleti neutrali. Il falso video di Cruise, apparso l’anno scorso su Telegram, dal titolo ‘Olympics Has Fallen’ ripreso dal film d’azione con Gerard Butler ‘Attacco al potere’ – utilizza l’audio generato dall’intelligenza artificiale della voce della star per recitare uno “strano copione” che denigra il Cio.Gli autori sostengono – falsamente – che il video è stato prodotto da Netflix e viene descritto con false recensioni a cinque stelle dal New York Times e dalla Bbc. Dal video “emerge chiaramente che i creatori del contenuto hanno dedicato molto tempo al progetto, dimostrando maggiore abilità rispetto alla maggior parte dei promotori di campagne di influenze che osserviamo”, afferma il centro di analisi delle minacce di Microsoft in un rapporto appena pubblicato.  
Il filmato è stato realizzato da un gruppo legato al Cremlino chiamato Storm-1679, che in passato ha raggirato attori statunitensi, tra cui Elijah Wood, facendo loro registrare messaggi su ‘Cameo’, sito web in cui si possono pagare celebrità per video messaggi personalizzati, che sono stati poi trasformati in propaganda anti-ucraina. La campagna di Storm-1679 per le Olimpiadi comprende una raccolta di video in cui si lancia l’allarme violenze durante i giochi, che si svolgeranno dal 26 luglio all’11 agosto.

Il gruppo ha pubblicato notizie false – attribuite a note emittenti – secondo le quali i parigini starebbero acquistando assicurazioni sulle case in previsione di attacchi terroristici e un quarto dei biglietti sarebbe stato restituito a causa dei timori legati a possibili attentati. Gli account dei social media collegati a Storm-1679 hanno trasmesso nei mesi scorsi immagini in cui comparirebbero graffiti fotografati a Parigi che minacciano di violenza gli israeliani che partecipano ai giochi.Molte delle immagini facevano anche riferimento agli attacchi alle Olimpiadi di Monaco del 1972 da parte di terroristi palestinesi, in cui morirono 11 membri della squadra olimpica israeliana. “Microsoft non ha avuto alcuna conferma indipendente dell’esistenza fisica dei graffiti, e questo suggerisce l’idea che le immagini siano state probabilmente generate digitalmente”, si legge nel rapporto.  Un altro gruppo russo, noto come Storm-1099 o ‘Doppelganger’, ha creato falsi siti di notizie in lingua francese che denunciano la corruzione del CIO e la potenziale violenza a Parigi.

Versioni false di Le Parisien e Le Point presentano Macron come una figura politica indifferente alle difficoltà dei cittadini francesi.  Microsoft ha dichiarato di aspettarsi che gli sforzi russi si estendano ad altre lingue e tentino di inondare i social media attraverso account automatizzati, mentre è probabile che aumenti anche l’uso dell’IA generativa, sistemi che producono testi, video, immagini e audio altamente verosimili.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ismea: “Mercati all’ingrosso asset strategico per filiera agroalimentare più efficiente”

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(Adnkronos) – La rete dei mercati all’ingrosso in Italia sono un asset strategico per una filiera agroalimentare più efficiente e più equa.Snodi centrali nel commercio di prodotti freschi e freschissimi, con un importante ruolo nella valorizzazione delle produzioni locali e stagionali, nella tracciabilità di filiera e nella sicurezza igienico-sanitaria, i mercati all’ingrosso però in Italia rappresentano una realtà molto composita e frammentata, dove alla maggiore densità di strutture rispetto ai partner europei corrisponde un giro d’affari più contenuto, ma con un potenziale ruolo cruciale nel favorire un riequilibrio nella distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare.

E’ quanto emerge dall’indagine “I Mercati all’Ingrosso nella Filiera Agroalimentare” condotta da Ismea presso il network di riferimento di Italmercati, partner dell’iniziativa, presentata al Cnel nel corso di un convegno.  I mercati stanno evolvendo verso un modello di hub multifunzionale capace di offrire una molteplicità di servizi in aggiunta alla tradizionale funzione di intermediazione commerciale, logistica e stoccaggio delle merci.In Italia operano 137 strutture (numero sei volte superiore a quello di Spagna e Francia) ma con un giro d’affari inferiore (10 miliardi di euro rispetto ai 14 della Spagna e ai 12,5 della Francia) da cui transita circa il 50% dell’offerta ortofrutticola complessiva, il 33% di quella ittica e il 10% delle carni, quote che, ad eccezione dell’ortofrutta, risultano significativamente inferiori a quelle di analoghe realtà di altri paesi Ue.  “In una congiuntura difficile per le imprese, con ricadute soprattutto sulla tenuta dei redditi, schiacciati dagli alti costi di produzione, – ha commentato il direttore generale di Ismea Maria Chiara Zaganelli – i mercati all’ingrosso possono assumere un importante ruolo di stimolo per favorire un processo virtuoso, indirizzato a una più equa ripartizione del valore lungo la filiera e meno penalizzante per le imprese agricole, l’anello strutturalmente più debole.

Su questo fronte la nostra indagine ha messo in evidenza i fattori di criticità che non consentono di garantire la presenza diretta degli agricoltori nei mercati all’ingrosso.Rispetto a questa esigenza i mercati potrebbero fornire servizi di supporto e di facilitazione ai piccoli produttori, anche con una diversa programmazione degli orari di apertura, un aspetto, quest’ultimo, segnalato anche da altri operatori”.

Le relazioni di Ismea e Italmercati sono state introdotte dal video messaggio del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida e dai saluti del residente del Cnel Renato Brunetta. Lo studio di Ismea, presso il network di Italmercati, fotografa dunque una rete di 22 strutture, distribuite in 14 regioni italiane e quantifica un giro d’affari di 115 milioni di euro, un valore che raggiunge la ragguardevole cifra di 11 miliardi se si considerano anche le attività delle 4.000 realtà economiche operative nei mercati, tra distributori, aziende agricole, bar, ristoranti, facility provider e servizi accessori, con il coinvolgimento quotidiano di 26 mila addetti. Le strutture aderenti a Italmercati operano nelle immediate dei sistemi logistici, nelle vicinanze di uno svincolo autostradale, oltre la metà nei pressi di un aeroporto, il 50% vicino a uno scalo merci ferroviario, quasi un quinto in prossimità di un porto commerciale.Una collocazione favorevole anche rispetto alle produzioni commercializzate, con molte strutture che operano all’interno di distretti agroalimentari o di areali di produzione di qualità riconosciuta (a marchio Dop-Igp), a riprova dello stretto legame con le imprese del settore primario. L’origine del prodotto che transita da questi hub commerciali è prevalentemente nazionale, con una quota rilevante di produzioni locali, provenienti cioè da una distanza massima di 100 km, ad eccezione delle carni, costituite per lo più da prodotti d’importazione.

Più in dettaglio, le merci locali sono oltre la metà dei prodotti florovivaistici, un terzo degli orticoli e degli ittici, un quinto della frutta.Queste realtà, accanto alle attività strettamente connesse al core business, contribuiscono anche alla produzione di energia rinnovabile, con il 60% delle strutture che ha investito in questo settore con l’installazione di impianti in parte finanziati dal Pnrr.

La previsione è di arrivare, entro il 2026, a una quota di energia autoprodotta pari a quasi la metà del fabbisogno.La sostenibilità è ulteriormente rafforzata dal comune impegno nella lotta agli sprechi, attraverso il recupero di prodotti invenduti, donazioni a enti caritatevoli e vendita diretta ai cittadini. Tra i clienti dei mercati, la quota più consistente è rappresentata dai dettaglianti del circuito tradizionale (37%), seguiti dai retailer della distribuzione moderna (18%) e dei mercati rionali (17%).

Rilevante anche la partecipazione di intermediari ed esportatori nazionali (11%) ed esteri (7%) e operatori del canale Horeca (6%), in particolare ristoratori, questi ultimi in crescita insieme a quelli della distribuzione moderna.  Nel corso del convegno si è svolta la tavola rotonda “Riforma dei Mercati e ruolo nella nuova Pac”, nella quale si sono confrontati alcuni dei protagonisti della filiera agroalimentare: Paolo De Castro, europarlamentare; Valentino Di Pisa, presidente Fedagromercati; Cristiano Fini, presidente Cia – Agricoltori Italiani; Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura; Ettore Prandini, presidente Coldiretti; Paolo Cetorelli, presidente Esd Italia.All’evento è intervenuto anche il presidente dell’Ice Matteo Zoppas, mentre le conclusioni sono state affidate al capo di Gabinetto del Ministero dell’agricoltura Raffaele Borriello. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Natisone, aperta un’inchiesta per omicidio colposo

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(Adnkronos) – E’ stata aperta “un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti” sulla vicenda delle due ragazze morte a causa della piena del Natisone e sul terzo ragazzo ancora disperso. “In queste vicende, per procedere bisogna configurare responsabilità di tipo omissivo, non commissivo”, ha annunciato il procuratore di Udine, Massimo Lia, in conferenza stampa.  “Condurremo tutti gli accertamenti del caso – ha aggiunto – per accertare se i soccorsi sono stati tempestivi.Mi preme, però, segnalare che, allo stato attuale, non ci sono elementi specifici che ci fanno andare in questa direzione, ma le verifiche sono in fase iniziale”. “Patrizia ha fatto quattro telefonate al numero unico di emergenza 112, l’ultima delle quali senza risposta – ha precisato ancora il Procuratore Lia – La prima chiamata è delle 13.29, le altre nei minuti immediatamente successivi.

Dai primi accertamenti, tutto si è svolto in un arco temporale che si può quantificare grossolanamente in mezz’ora.Da una situazione di apparente tranquillità, quel tumultuoso scorrere del fiume Natisone li ha travolti”. I corpi delle due ragazze sono stati individuati dai Vigili del Fuoco domenica scorsa.

Patrizia Cormos, 20 anni, al secondo anno dell’Accademia di Belle Arti di Udine e Bianca Doros, 23 anni, arrivata pochi giorni fa dalla Romania per far visita ai genitori, erano a 700 metri e a un km a valle dal luogo della scomparsa. Continuano invece le ricerche del terzo disperso, il giovane di 25 anni, originario della Romania e residente in Austria, che si trovava insieme alle ragazze prima che i tre fossero portati via dalla corrente.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Indagine Altroconsumo, segnalate a ministero e Agcm creme solari per bimbi

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(Adnkronos) – Con l’arrivo dell’estate e delle belle giornate si intensificano le occasioni di esposizione al sole.Bisogna però ricordarsi di farlo in sicurezza, perché i raggi solari possono essere molto nocivi per la salute se non ci proteggiamo nel modo idoneo.

La crema solare rappresenta un’alleata fondamentale per una corretta esposizione al sole, ed è importante scegliere il prodotto con il giusto fattore di protezione (Spf), adeguato al proprio fototipo, ovvero al tipo di pelle.Un’attenzione maggiore è da riservare ai più piccoli, dato che tra i fattori di rischio tra i fattori di rischio per lo sviluppo di tumori cutanei in età adulta c’è proprio l’intensa esposizione al sole in età infantile, con scottature ed eritemi. Quest’anno Altroconsumo ha provveduto ad analizzare 15 creme solari per bambini Spf 50+ e 21 creme con Spf 30 per tutti (versione crema e spray).

Dal test di laboratorio emerge che 2 creme solari per bambini su 15, Nivea Sun Kids Ultra Protect & Play Crema 50+ e Bilboa Bimbi Spray 50+, non proteggono quanto promettono, in quanto la protezione corrisponderebbe a un indice di protezione Spf 30 (alta), quindi inferiore a quello dichiarato in etichetta 50+ (molto alta).Data l’importanza di una corretta protezione della pelle dai raggi solari Altroconsumo ha ritenuto doveroso segnalare le non conformità rilevate e ha quindi segnalato al ministero della Salute e all’Agcm i 2 prodotti. Un risultato deludente – riporta una nota – tanto più se consideriamo che sono prodotti destinati ai più piccoli, perché se un solare non rispetta il fattore di protezione dichiarato crea una falsa percezione di sicurezza a chi lo applica.

In più, scegliere la crema solare giusta è importante ma non basta a proteggere i bambini dai raggi ultravioletti, ad esempio è necessario usarla bene: spalmarla in abbondanza e spesso, sempre dopo il bagno (anche quella che è ‘resistente all’acqua’ protegge appunto in acqua) consapevoli che nessuna filtra i raggi Uv al 100% e che quindi bisogna limitare l’esposizione diretta al sole nelle ore in cui i raggi Uv sono più forti (dalle 11 alle 16).I neonati (0-6 mesi) devono stare all’ombra, avere braccia e gambe coperte e niente crema per la pelle, ancora troppo sensibile. Tra le creme solari per bambini Spf 50+ vince come ‘Migliore del Test’ Angstrom Bambini Latte spray solare idratante 50+ (175 ml) e come ‘Miglior Acquisto’ Nivea Sun Babies & Kids Sensitive Protect 5 in 1 Spray 50+ (270 ml) e Garnier Ambre Solaire Sensitive Advance Kids Spray 50+ (300 ml).

Il parametro che pesa di più nel dare un voto alle creme solari è ovviamente quello della protezione: se un solare non rispetta il livello di protezione indicato viene penalizzato nel giudizio di qualità globale e quindi sconsigliato.Un laboratorio specializzato – su legge – ha verificato l’efficacia protettiva reale del prodotto e la sua corrispondenza con quella dichiarata in etichetta, valutando sia la protezione contro gli Uvb, i raggi responsabili di eventuali scottature ed eritemi, sia quella contro gli Uva, responsabili dei danni alla pelle a lungo termine e del foto-invecchiamento. Per fare questa valutazione Altroconsumo ha applicato un nuovo metodo di analisi (Hybrid Diffuse Reflectance Spectroscopy) più etico rispetto al metodo standard ISO che prevede che i soggetti vengano sottoposti a radiazioni che provocano eritemi.

Infatti, il nuovo metodo irradia poco la pelle dei volontari e non provoca danni.Quando ci sono prodotti che non rispettano il livello di protezione indicato in etichetta, come in questo test, per essere sicuri del risultato vengono ritestati secondo gli standard ISO correnti e, in questo caso, i risultati sono stati confermati. Il test – riferisce la nota – ha verificato inoltre che nelle formulazioni non siano presenti ingredienti che possono essere dannosi per la salute e che, sebbene autorizzati, non sono considerati del tutto sicuri e per i quali sono state evidenziate delle problematiche legate al loro utilizzo.

La buona notizia è che molti ingredienti poco sicuri per la salute non compaiono più nelle formulazioni pur essendo ammessi dalla legge e che le creme per bambini testate non contengono fragranze allergeniche. Due creme su 15 però sono state penalizzate nel giudizio di qualità globale, pur essendo efficaci nella protezione, in quanto contengono degli ingredienti non raccomandati, Leocrema Bimbi tripla protezione spray 50+ che contiene octocrylene, un filtro solare molto discusso per la sicurezza d’uso e Bilboa Bimbi Spray Solare Multi-posizione 50+ che contiene ethylhexyl methoxycinnamate, un filtro solare che è considerato un potenziale interferente endocrino. Il test ha valutato l’impatto ambientale generale di questi prodotti penalizzando quelli che contengono ingredienti tossici per l’ecosistema marino.Inoltre, sono stati valutati negativamente quelli difficili da smaltire nella differenziata o con il doppio imballaggio (Rilastil e Lancaster con scatola) e premiati quelli in plastica riciclata (Garnier Sensitive).

In generale, la valutazione dell’impatto ambientale di questi cosmetici è mediocre e l’unico risultato appena sufficiente è quello di Nivea Sun Kids Mineral latte solare che ha una formula meno impattante sull’ambiente soprattutto perché contiene solo filtri fisici e non filtri chimici (o organici), che sono più di frequente quelli più negativi per l’ambiente. Per quanto riguarda invece i solari spray e creme con Spf 30, secondo l’indagine Altroconsumo tutti i prodotti testati sono efficaci e proteggono quanto promettono.Una buona notizia se pensiamo che, invece, nel recente test di Altroconsumo sulle creme solari viso (Spf 50 o 50+) ben 5 prodotti su 12 proteggono meno di quanto promesso.

Si aggiudica il titolo di ‘Migliore del Test’, per i solari in crema, Nivea Sun Protect & Hydrate 30 (200 ml) e di ‘Miglior Acquisto’ Prep Latte solare 30 (200 ml).Mentre, per gli spray, vince il riconoscimento di ‘Migliore del Test’ e ‘Miglior Acquisto’ Nivea Sun Protect & Bronze 30 Spray (270 ml) e, sempre come ‘Miglior Acquisto’, Nivea Sun Protect & Hydrate 30 spray (270 ml). —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Marcello Colafigli, dalla Banda della Magliana al traffico droga: chi è

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(Adnkronos) – Il Bufalo della Banda della Magliana, Marcello Colafigli, di nuovo in manette a quasi 71 anni.L’operazione antidroga della Dda scattata all’alba nelle province di Roma, Napoli, Foggia e Viterbo, ha riportato agli ‘onori’ della cronaca ‘Marcellone’, secondo gli investigatori a capo di un sodalizio criminale, con base logistica nella Capitale e operativo nell’area della Magliana e sul litorale laziale. La sua faccia è nei libri che raccontano la Banda della Magliana, nei documentari, negli archivi delle forze dell’ordine che lo hanno rincorso per una vita, tra i vicoli del centro e le piazze della periferia a sud-est di Roma.

In semilibertà, con alle spalle una zavorra di ergastoli, sequestri di persona, rapine e omicidi, era riuscito – secondo i carabinieri che hanno condotto l’ultima indagine – a pianificare compravendite di grossi quantitativi di droga dalla Spagna e dalla Colombia, mantenendo rapporti con esponenti della ‘ndrangheta, della camorra, della mafia foggiana e con albanesi inseriti in un cartello narcos sudamericano.  Originario del reatino, si guadagnò una certa fama controllando negli anni Settanta la zona della Magliana e di San Paolo per lo smercio della droga e arrivando alla fine degli anni Ottanta a “importare” dalla Sicilia diversi carichi di eroina tramite il clan di Totò Riina.Uccise per vendetta Maurizio Proietti, non ebbe alcuno scrupolo a farsi scudo con un bambino nel conflitto a fuoco che ne seguì con la polizia.

Di lui l’altro esponente della Banda della Magliana, Antonio Mancini, disse: “Una specie di orso.Un uomo dotato di una forza disumana.

In tribunale da solo ha scosso la gabbia dove eravamo chiusi, con un pugno ha incrinato il vetro blindato.Ma se lo rimproveravo per qualcosa, si faceva rosso in viso come un bambino e la peggiore parolaccia che conosceva era perbacco”. L”orso che arrossiva’ è accusato di essere tra i mandanti dell’agguato costato la vita a Enrico De Pedis, alla guida del gruppo dei testaccini in netto contrasto con quello dei maglianesi di cui faceva parte Colafigli.

Sono passati 34 anni da quando ‘Renatino’ venne freddato in strada, tra i passanti, in sella a un motorino nei pressi di Campo de’ Fiori.La condanna all’ergastolo, ‘ammorbidita’ da una riconosciuta infermità mentale con diagnosi che andavano dalla ‘psicosi schizofrenica paranoide’, alla ‘personalità epilettoide’, alla ‘sindrome borderline’, non gli impedisce di continuare la sua vita.

Sempre a Roma, ancora una volta nell’entroterra lidense dove magari deve esser stato più volte con l’amico e socio Libero Mancone, di Acilia.Mentre da giugno 2020 i carabinieri del Nucleo Investigativo diretti dalla Dda indagano sul gruppo criminale sgominato oggi con 28 misure, tra cui quella emessa a suo carico, il “Bufalo” si fa beccare prima in un bar di Ostia in compagnia di altri personaggi noti.

Oggi, di nuovo in semilibertà, viene riconosciuto come il capo di quella associazione che gestisce un traffico di stupefacenti da Spagna e Colombia.Ben oltre quelle che erano le sue colonne d’Ercole maglianesi. (di Silvia Mancinelli)  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Toti, oggi la mozione di sfiducia a Toti: lettera governatore Liguria a opposizione

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(Adnkronos) – “Con una miopia politica con rari precedenti, oggi, con questa mozione di sfiducia, le opposizioni tentano una spallata politica che non solo non riuscirà nei numeri, ma conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, tutta la propria inadeguatezza a guidare questa regione”.Questo l’incipt della lettera che il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ora sospeso a seguito delle indagini in corso che lo vedono accusato di corruzione, Ha fatto arrivare in Consiglio regionale nel giorno in cui l’opposizione presenta la sua mozione di sfiducia.  “Dopo un decennio di costanti sconfitte, politiche ed elettorali, la stessa classe dirigente della sinistra che ha saputo deludere i cittadini più di ogni altra, in una Regione dove fortissime erano le sue tradizioni, oggi intravede, grazie a una inchiesta della magistratura, la possibilità di recuperare un po’ del terreno perduto”, prosegue. Letta dal capogruppo della Lista Toti Alessandro Bozzano, la missiva continua: “Recuperare quel terreno comune sfruttando l’eco di una inchiesta che al momento è solo tale, senza rinvii a giudizio e tanto meno condanne.

Infatti, non diremo una parola su questa, neppure quello che potrei dire, imitando le opposizioni, sulle ombre lunghe che riguardano il Pd.Una mozione presentata di fretta, non sia mai che tutto si sgonfi.

E qui sta il primo sintomo di debolezza politica.Perché nella vostra mozione non c’è nulla di politico, anzi, c’è il contrario.

C’è una politica che anziché difendere le proprie prerogative, autonome e parallele a quelle degli altri poteri dello Stato, se ne fa megafono o ruota di scorta, nella speranza di raccogliere qualche briciola”.  “Che delusione, per gli eredi di una tradizione che della centralità della politica aveva fatto la propria stella polare, ritrovarsi oggi a balbettare e ripetere quanto letto sui giornali circa un’inchiesta ancora tutta da verificare.Ci saremmo aspettati, anche da parte vostra, una orgogliosa volontà di portare avanti un mandato popolare che pure anche voi per sedere qui avete ricevuto – prosegue ancora la lettera -.

Ha purtroppo prevalso la volontà di screditare il vostro ruolo e quello del Consiglio di cui fate parte, chiamato da voi a un dibattito pregiudiziale che anticipa le stesse rilevanze istruttorie.Avete deciso di continuare sulla strada di una politica con la P minuscola, subalterna, pur di approfittare di questo presunto momento di debolezza, cercando di raggiungere un obiettivo che non ritenete raggiungibile con le vostre capacità e la vostra credibilità”. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Massimo Troisi: 30 anni dalla scomparsa dell’indimenticabile artista

30 anni fa moriva Massimo Troisi, lasciando un vuoto nel cuore di Napoli e del mondo.Scopri il suo indimenticabile contributo all’arte e alla cultura italiana.

Il 4 giugno 1994, a soli 41 anni, moriva Massimo Troisi

Massimo Troisi è stato un artista straordinario che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dello spettacolo.

La sua scomparsa prematura ha lasciato un vuoto nel cuore di Napoli e di tutti coloro che amavano il suo talento.Il suo contributo al cinema e alla cultura italiana è stato e continuerà ad essere prezioso, e il suo ricordo vivrà per sempre nelle nostre menti e nei nostri cuori.

La morte di Massimo Troisi
Il 4 giugno 1994, a soli 41 anni, moriva Massimo Troisi, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del cinema e del teatro.

La sua scomparsa, avvenuta poche ore dopo la fine delle riprese del suo ultimo film “Il postino”, ha sconvolto l’Italia e il mondo intero.Il dolore di Napoli e del mondo La morte di Troisi ha suscitato un’ondata di dolore e commozione in tutto il mondo.

A Napoli, la sua città natale, la gente si è riversata in strada per piangere la scomparsa del suo amato artista.Anche i media internazionali hanno dedicato ampio spazio alla notizia, riconoscendo il talento e la grandezza di Troisi.

Un artista unico e inimitabile Massimo Troisi è stato un artista unico e inimitabile, capace di far ridere e piangere con la stessa intensità.La sua comicità, venata di malinconia e poesia, ha conquistato il cuore di milioni di persone.

Troisi è stato anche un grande regista e sceneggiatore, capace di raccontare storie profonde e toccanti con un linguaggio semplice e diretto.

Temptation Island 2024, svelaTemptation Island 2024ta la prima coppia: chi sono Siria e Matteo

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(Adnkronos) – Siria e Matteo.Svelata la prima coppia di Temptation Island 2024.

Ventidue anni lei, stanno insieme da 7 anni. “Sono cambiata da tutti i punti di vista e voglio capire se quella che sono oggi a lui va bene”, dice Siria nel video pubblicato sul profilo Instagram sulla trasmissione in onda su Canale 5, facendo sapere (anche attraverso le foto condivise) di aver perso 85 kg.Lui ammette di essere rimasto sorpreso dalla domanda presentata da lei per partecipare al programma: “Anche per me nel nostro rapporto va tutto bene, secondo me” dice Matteo che si ‘lamenta’ del fatto che in molti ronzano intorno alla sua ragazza. Quanto alla data di inizio del programma, i canali ufficiali del programma non hanno ancora svelato nulla. “Prossimamente su Canale5”, si sente nel video di presentazione della prima coppia.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Antimafia, Meloni alla procura nazionale: incontro con Melillo

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(Adnkronos) – La presidente del consiglio Giorgia Meloni è stata vista uscire dall’Adnkronos, alle ore 11, dalla procura nazionale Antimafia dove ha incontrato il procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo.A quanto apprende l’Adnkronos, l’incontro è durato circa 30 minuti e all’uscita la premier era accompagnata dal sottosegretario Alfredo Mantovano. (di Sara Di Sciullo) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Marcello Colafigli, era il ‘Bufalo’ nella serie tv di Romanzo Criminale

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(Adnkronos) – E’ finito in manette uno dei capi storici della Banda della Magliana.E’ stato, infatti, arrestato Marcello Colafigli, noto come ‘Marcellone’ nelle cronache della malavita romana degli anni ’70 e ’80 che ha ispirato uno dei personaggi più intensi e controversi della narrativa e del cinema italiano recente: il Bufalo di ‘Romanzo Criminale’.

Il romanzo del 2002, scritto da Giancarlo De Cataldo, ex magistrato, ha trasformato la storia di Colafigli e della Banda della Magliana in un fenomeno culturale, successivamente adattato sia per il grande schermo che per la televisione.  La narrativa sulla lotta tra bande per il controllo dei traffici di droghe, prostituzione e gioco d’azzardo nei vari quartieri della Capitale ha, infatti, ispirato nel 2005, ‘Romanzo Criminale’, il film diretto da Michele Placido.A interpretare sullo schermo il ruolo di Bufalo è Francesco Venditti, che ha incarnato l’essenza di un uomo che non voleva scendere a compromessi, violento e vendicativo, “uno da tenere d’occhio”, come lo descrive De Cataldo nel romanzo. La trasposizione televisiva di “Romanzo Criminale”, prodotta da Cattleya e Sky Italia e diretta da Stefano Sollima, ha debuttato nel 2008 e si è protratta per due stagioni fino al 2010.

In questa versione, Andrea Sartoretti ha preso il testimone da Venditti, interpretando il Bufalo.La serie, caratterizzata da un cast di attori emergenti, ha ottenuto un grande successo, facendo da apripista ad altre grandi serie tv ispirate al crimine italiano come ‘Gomorra’ e ‘Suburra’. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lollobrigida: “Troppi mercati all’ingrosso, efficientare sistema agroalimentare”

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(Adnkronos) – “Nel decreto agricoltura è stato rafforzato il contrasto alle pratiche commerciali sleali nei mercati all’ingrosso, abbiamo potenziato i controlli dell’Ispettorato e incrementato le risorse di Ismea per sviluppare ulteriormente i sistemi informatici a disposizione.L’obiettivo è sostenere la trasparenza e garantire un’equa distribuzione all’interno della filiera con rapporti tra imprese e acquirenti che abbiano rispetto per ogni anello della catena senza abusi di posizione dominante.

Il dialogo con i mercati, le loro rappresentanze, è sempre aperto per individuare le migliori soluzioni possibili.La collaborazione tra Ismea e Italmercati è un segnale altrettanto importante, c’è però qualcos’altro che va fatto di cui abbiamo discusso con gli stessi esponenti dei mercati, la riorganizzazione del sistema”.

Ad affermarlo è il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida intervenendo in un video messaggio alla presentazione dell’indagine “I Mercati all’Ingrosso nella Filiera Agroalimentare” condotta da Ismea presso il network di riferimento di Italmercati, partner dell’iniziativa, al Cnel.  “L’Italia ha un numero di mercati dell’agroalimentare superiore a quanto sia necessario per garantire una logistica adeguata rendendola competitiva al pari di altre nazioni che fanno concorrenza ai nostri produttori” ha spiegato Lollobrigida evidenziando come questo evento rappresenti un’occasione per approfondire e valorizzare il ruolo dei mercati all’ingrosso per l’Italia. “Come ministro non sono abituato ad intervenire dall’alto, -ha detto -ma vorrei che il ragionamento che so che è stato avviato tra gli operatori ci mette in condizione di efficientare il sistema.Troppi mercati non garantiscono un miglior servizio, troppi mercati che fanno le stesse cose non garantiscono la possibilità di investire i fondi per la logistica tanto da rendere tutti al massimo dell’efficienza”. “La nostra nazione non è grande, ma evidentemente ha tanto da offrire, servono delle centralità e una capillarizzazione sul territorio su livelli diversi, il mio invito, – ha spronato il ministro – ovviamente è solo a discuterne, dobbiamo fare i conti con i nostri ritardi e con le nostre potenzialità che, per fortuna, hanno compensato i primi e quindi spero nelle prossime occasioni ancora una volta di poter insieme ragionare su come rendere la nostra Italia più forte e quindi più ricca e capace di garantire sviluppo ed equità sociale”.  “Abbiamo destinato risorse importanti del Pnrr ai mercati, ha ricordato il ministro – 150 milioni per la logistica e per garantire e incrementare un modello di sviluppo dei mercati che sia sostenibile da ogni punto di vista recentemente con il decreto diciassette Maggio abbiamo destinato ulteriori risorse per 268 milioni di euro questo permetterà di sostenere un numero di mercati molto superiori al previsto”.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Agricoltura biologica rigenerativa, al via The Good Farmer Award 2024

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(Adnkronos) – Il Gruppo Davines, azienda attiva nel settore della cosmetica professionale, certificata B Corp dal 2016, annuncia l’apertura delle candidature per la prima edizione del Premio The Good Farmer Award 2024.L’iniziativa è la prima in Italia che premia gli agricoltori che abbiano già avviato progetti ispirati ai principi fondamentali dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’agroecologia.

Gli agricoltori di età inferiore o uguale a 35 anni alla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande potranno presentare il proprio progetto a partire dal 4 giugno 2024 (compilando il modulo sul sito https://davinesgroup.com/il-nostro-impatto/percorsi/the-good-farmer-award) ed entro le 18 del 25 luglio 2024.La cerimonia di premiazione si terrà il 27 novembre 2024 al Davines Group Village di Parma.  Requisiti necessari per accedere al bando sono l’avere ottenuto una certificazione biologica e applicare i principi dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’agroecologia.

In particolare i giovani agricoltori coinvolti e le loro aziende agricole dovranno dimostrare di utilizzare almeno 3 tra le strategie e le pratiche di agricoltura biologica rigenerativa e agroecologia identificate dal bando, tra cui la rotazione colturale, il minimo disturbo del suolo, l’utilizzo di fertilizzanti organici, la coltivazione di alberi associata a campi seminativi o a pascoli, l’uso di colture di copertura come le leguminose e la pacciamatura del terreno (ossia la copertura del terreno con materiale organico come paglia o foglie).  The Good Farmer Award nasce su iniziativa del Gruppo Davines in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, autorevole centro studi sulla green economy in Italia.I due vincitori riceveranno dal Gruppo Davines 10mila euro ciascuno per l’acquisto del materiale e per interventi finalizzati a migliorare e sviluppare le pratiche agroecologiche già avviate.

L’obiettivo del premio è di contribuire alla diffusione di una nuova cultura di produzione agricola, che sostenga la transizione ecologica delle filiere agroalimentari ma non solo.  L’agricoltura biologica rigenerativa va oltre il concetto di sostenibilità perché non solo limita gli impatti ambientali negativi generati dall’agricoltura industriale ma è in grado di ripristinare e rigenerare gli ecosistemi danneggiati con pratiche e interventi che sequestrano carbonio dall’atmosfera, riducono l’inquinamento dei suoli e delle acque e contribuiscono alla mitigazione del cambiamento climatico.Il punto di partenza è la salute del suolo che influisce su quella delle piante, del cibo che mangiamo e del Pianeta.

Il termine agricoltura biologica rigenerativa è nato negli anni ’80 grazie al Rodale Institute, un istituto di ricerca statunitense senza scopo di lucro; molte delle pratiche rigenerative come le colture di copertura e il compostaggio fanno parte della gestione dell’azienda agricola da generazioni con l’obiettivo finale di aumentare la sostanza organica nel suolo. Davines Group da circa 20 anni ha integrato la sostenibilità e l’impegno per l’ambiente nel suo modello di business, un approccio pionieristico a cui negli ultimi anni si è aggiunto l’obiettivo di realizzare un percorso di crescita rigenerativa.Su queste basi nel 2022 il Gruppo Davines ha creato in collaborazione con il Rodale Institute, presso il Davines Group Village di Parma, Eroc (European Regenerative Organic Center): 17 ettari e un team dedicato di agronomi e di esperti per il primo centro europeo di formazione e ricerca sull’agricoltura biologica rigenerativa legata alle filiere per la produzione di piante alimentari, tessili e officinali.  “Contribuire a diffondere un modello di crescita rigenerativa è una sfida ambiziosa in cui crediamo molto.

L’agricoltura biologica rigenerativa è una parte importante di questo nuovo modo di essere sostenibili, in cui non basta più mitigare i nostri impatti negativi sull’ambiente ma bisogna andare oltre, contribuendo attivamente a ripristinare le risorse del Pianeta – ha commentato Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines – Siamo partiti da Eroc e da due anni facciamo formazione e ricerca per l’agricoltura biologica rigenerativa.Questo premio rappresenta per noi la naturale evoluzione di questo percorso.

Ci rivolgiamo in particolare ai giovani agricoltori perché siamo convinti che questo cambio di paradigma sia già in atto nelle nuove generazioni e perché crediamo nella loro capacità di essere i motori di questo cambiamento”.  A esaminare i progetti candidati sarà la Commissione giudicatrice del premio, composta da sei membri fra professori universitari ed esperti in temi di agricoltura, agroecologia e sostenibilità, tra i quali il presidente di giuria Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. “Per mantenere e migliorare la fertilità e per aumentare l’accumulo di carbonio organico nel suolo – ha dichiarato Edo Ronchi – nonché per migliorare la capacità di adattamento sia alla siccità che alle bombe d’acqua, è utile implementare, sperimentare e sviluppare tecniche rigenerative di coltivazione e gestione dei suoli che ne aumentino i contenuti di sostanze organiche e di biodiversità”.  Gli altri membri della giuria sono: Dario Fornara, direttore di Eroc; Angelo Gentili, responsabile nazionale Agricoltura di Legambiente e coordinatore del centro nazionale per l’Agroecologia di Legambiente; Paola Migliorini, professoressa all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; Alessandro Monteleone, dirigente di Ricerca del Crea – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Centro Politiche e Bio-economia; Camilla Moonen, professoressa associata all’Istituto di Scienze delle Piante dell’Università Sant’Anna di Pisa.Il Gruppo Davines nel corso dell’anno lancerà un’edizione del Premio The Good Farmer Award anche negli Stati Uniti in collaborazione con il Rodale Institute. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Al via 17ma edizione del Forum della Comunicazione

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(Adnkronos) – È un’edizione speciale quella che si preannuncia per il Forum Comunicazione 2024, il prossimo 6 giugno a Milano.Dopo le ultime, ben riuscite edizioni del Financial Forum, IT Forum e soprattutto Forum Risorse Umane, Comunicazione Italiana conferma la prestigiosa location del Magna Pars Space Event preparandosi a ricevere un migliaio di partecipanti, oltre 150 Speaker provenienti dalle principali aziende italiane e multinazionali. Focus di questa XVII edizione sarà il concetto di “integrability”, ovvero come integrare le più recenti tecnologie digitali – con l’intelligenza artificiale in prima linea – nel quadro delle pratiche e strategie di comunicazione più tradizionali e consolidate.

A confrontarsi su questo e altri temi di attualità per la comunicazione d’impresa, direttori comunicazione, chief marketing officer, opinion leader del marketing, della comunicazione digitale, delle relazioni istituzionali. Tra i momenti più attesa della giornata, il Talk Show di Apertura dal titolo “Il futuro della comunicazione e il ruolo dell’IA nella strategia di sviluppo del paese, con la conduzione di Federico Luperi (Volocom) e la partecipazione di Elena Cortesi (Stellantis), Guido Di Fraia (Università Iulm), Giorgio Giordani (Spencer & Lewis), Gian Luca Spitella (Arera) e Massimiliano Tarantino ( Gruppo Feltrinelli); e l’intervista esclusiva ad Antonio Calabrò (Fondazione Pirelli, Museimprese, Fondazione Assolombarda), condotta da Jader Giraldi (Zeranta).
 Il resto dell’evento vedrà una successione serrata di momenti di approfondimento, tra talk show, innovation speech, sessioni di lavoro a porte chiuse, ma anche desk, incontri one-to-one, business lunch e scambi informali.Dalla sostenibilità alle fake news, dalla comunicazione territoriale ai social network, il pubblico di comunicatori, marketing manager, consulenti B2B ecc.

avrà l’opportunità di ascoltare le best practice, le riflessioni, le difficoltà e le sfide di numerose tra le più importanti aziende del Paese.Solo per citarne alcune, oltre a quelle già ricordate: Sky TV, Eni, Sammontana, Pasta Garofalo, Chef Express, Ferrarelle, Menarini, Sorgenia, Sogin, Alleanza Assicurazioni, Amplifon, WWF, WeRoad, Arval, Iveco, Beko Europe, Haier, Nexi, Credem, Novartis, Nokia e molte altre. Una menzione speciale va ai Partner dell’evento, per l’apporto organizzativo e di contenuto: il Main Media Partner Adnkronos, gli Official Partner Spencer & Lewis, Mlc Presentation Design Consulting, Havas Media Network; i Content Partner Microsoft, Kmoving, Kotuko, Storyfactory e Suntimes, i Media Partner KuriU e Rds, i Forum Partner Assoconsult, Azienda Napoletana Mobilità, Edison, Elive, Kekyjob, Monina Corporate Sailing, Omm Business e Soluzione Group, Volocom, Weber Shandwick e Zeranta Edutainment.

Le sessioni di un’unica sala potranno essere seguite in diretta su www.comunicazioneitaliana.TV, mentre le registrazioni della Main Session saranno rese disponibili su questo stesso canale a partire dalla prossima settimana. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Chiamate indesiderate e mute, quando il telemarketing diventa truffa

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(Adnkronos) – Chiamate indesiderate, a tutte le ore.Chiamate mute, con rumori ambientali in sottofondo.

Non sono gli scherzi telefonici di una volta ma quasi sempre pratiche commerciali aggressive, e scorrette, di telemarketing e teleselling.Ovvero, promozione e vendita di servizi attraverso sistemi automatizzati o con l’intervento di un operatore.

Nei casi peggiori, sono telefonate che servono a sottrarre dati utili per le truffe.Succede spesso e succede a molte, troppe, persone.

E quando i danni sono fatti, non restano che le denunce.  L’aumentare delle segnalazioni ha portato, su più fronti, a stimolare la ricerca di soluzioni più efficaci di quelle messe a punto finora, come il Registro delle opposizioni.Un primo passo è stato fatto.

A seguito dell’accreditamento del Codice di Condotta con provvedimento del Garante per la Protezione dei Dati Personali, è stato costituito l’Organismo di Monitoraggio del Codice di Condotta per il Telemarketing e Teleselling.Composto da nove membri, l’Organismo ha avviato la sua operatività con l’obiettivo di rendere effettivo il Codice e garantirne l’osservanza da parte degli aderenti. Non basta, ovviamente.

E’ un settore che sfugge sistematicamente al controllo, anche perché i numeri di telefono privati sono ormai commercializzati e scambiati come un bene prezioso.Finiscono nelle liste delle agenzie che si muovono per ‘piazzare’ tariffe di gas, luce e acqua, in quelle delle agenzie immobiliari, nelle telefonate di Amazon (che non sono di Amazon) che promettono investimenti vantaggiosi.  Incide anche il periodo di passaggio dal mercato tutelato al mercato libero, come ha evidenziato il presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli: “In una fase di passaggio obbligato di milioni di utenti dal mercato tutelato al mercato libero, lo sfruttamento del canale telefonico si è intensificato ed ha assunto spesso carattere di aggressività”.

Servono sanzioni, ha aggiunto, a chi contatta “telefonicamente, a fini commerciali, i consumatori che non vi abbiano previamente ed esplicitamente consentito, chiedendo l’inclusione nell’apposito registro pubblico”. L’evidenza dei fatti, le telefonate che continuano ad arrivare a qualsiasi ora, dice che c’è ancora tanta strada da fare.Una proposta di legge da poco presentata dal Partito Democratico, primo firmatario Piero De Luca, presentata con Anna Ascani, vicepresidente della Camera. “Il telemarketing selvaggio mette a serio rischio la tenuta delle famiglie, la loro serenità e privacy.

Spesso ricevono telefonate continue non richieste e abbiamo visto che il registro delle opposizioni non ha funzionato abbastanza”, ha sintetizzato De Luca, indicando l’obiettico dell’iniziativa legislativa: “E’ introdurre nell’ordinamento italiano il sistema opt-in, adottato già in Olanda e Repubblica Ceca, che prevede il divieto generalizzato di effettuare telefonate di natura commerciale verso numeri telefonici fissi o mobili, appartenenti a soggetti che non abbiano preventivamente fornito il loro consenso a ricevere tali comunicazioni”. E’ una strada che consentirebbe, almeno, di ribaltare la prospettiva.Ci si iscrive a un registro se si vuole accedere al telemarketing e non, al contrario, per difendersi dal telemarketing.

Il tema resta sul tavolo, anche perché non si sta parlando di un fastidio ma del rischio, per chi è meno avveduto e ha meno strumenti, come gli anziani, di cadere in raggiri e truffe. (Di Fabio Insenga) —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Meloni denuncia: “Morbosità sulla mia vita privata”. E su De Luca: “E’ un bullo”

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(Adnkronos) – “Ho scelto di fare politica, se avessi voluto partecipare al ‘Grande Fratello’ avrei partecipato al ‘Grande Fratello'”.Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ospite di ‘Agorà’ su Raitre, racconta di “percepire” una “morbosità sulla mia vita privata” che porta “ogni sabato e domenica frotte di fotografi sotto casa”. “Sono passati 17 mesi” di permanenza al Governo, “a me sembrano 17 anni – afferma la premier – Chiunque ha bisogno di avere una sua dimensione privata, una sua dimensione di normalità, che a me viene completamente tolta.

Io non so perché ci sia questa morbosità, dal giorno in cui ho vinto le elezioni, il 25 settembre del 2022, ogni sabato e ogni domenica mi ritrovo sotto casa frotte di fotografi che mi seguono ovunque vada.E non è facile quando vivi nella casa del ‘Grande Fratello’, non perché io abbia niente, però oggettivamente non è facile”. Meloni aggiunge: “Mi si sta togliendo qualsiasi dimensione di normalità e io invece sono una persona che non vuole rinunciare alla sua normalità.

Ho sempre guardato con diffidenza questi politici che una volta acquisito il ruolo diventavano diversi da come erano prima, sto lottando, lottando con tutta la mia volontà per rimanere esattamente la persona che ero prima e alla fine ci riuscirò, nonostante questa attenzione morbosa che vedo ogni giorno”.   Nell’intervista Meloni parla anche dell’episodio con De Luca: “Ho fatto quello che credevo giusto fare, sono stata insultata, mi sono difesa.Le parole di De Luca erano riverberate non tanto da un sessismo di fondo, ma dal tipico bullismo che alle spalle fa il gradasso e quando ti affronta non è più in grado di fare il gradasso”. “Queste forme di bullismo -ha aggiunto la premier- nascondono una forma di debolezza, di insicurezza, di solito sono più comuni quando ci si rivolge verso le donne, perché le donne sono considerate deboli.

Poiché non penso che siano deboli, anzi, l’ho semplicemente dimostrato.Sono molto più deboli i bulli, sono molto più deboli quelli che alle spalle fanno i gradassi, nelle dirette fanno i gradassi, e poi se tu li affronti viso a viso stanno in silenzio”.   Meloni racconta poi che “c’è un po’ una delusione” per Elly Schlein, “una leader donna della quale comunque ho stima, perché credo che le stia mancando un po’ di coraggio di fare la differenza”. “E la dice abbastanza lunga -ha aggiunto la premier- sulle battaglie di forma che fa la sinistra, perché la segreteria del Partito democratico non ha detto niente su De Luca, se l’è presa con me quando mi sono difesa e poi è tornata a dire che la grande questione femminile per la quale io non sarei degna di rappresentare le donne è che mi faccio chiamare il presidente.

Io pongo una questione di sostanza: si deve smettere di insultare le donne pensando che siano deboli.Noi deboli non siamo, ci sappiamo difendere, ci vogliamo difendere, chiediamo lo stesso rispetto che riconosciamo agli altri.

Mi si può chiamare come si vuole ma non sono una persona che sta in silenzio quando viene insultata”.   Quanto alla guerra in Ucraina, Meloni spiega che “al margine del Summit del G7 ci sarà in Svizzera una prima Conferenza di pace.A differenza di quello che sento ripetere molto spesso, se si comincia a parlare di soluzioni diplomatiche al conflitto tra Russia e Ucraina è perché noi abbiamo sostenuto e aiutato gli ucraini che nell’invasione della Russia avevano un’importante inferiorità numerica a difendersi”. “Quello che non si capisce -ha aggiunto la premier- è che la pace si costruisce con la deterrenza, non c’è bisogno di sedersi a nessun tavolo di pace se qualcuno ha già invaso qualcun altro.

Se i russi avessero invaso gli ucraini, noi oggi avremmo una guerra più vicina a casa nostra, invece noi abbiamo aiutato gli ucraini a difendersi, questo ha creato un equilibrio tra le forze in campo e se si può aprire un tavolo negoziale è grazie a questo lavoro”.   “In Medio Oriente si aprono spiragli per un cessate il fuoco sostenibile e il rilascio degli ostaggi israeliani, chiaramente noi lavoriamo a sostegno di questa soluzione e poi a sostegno di un lavoro che si deve cominciare subito per una soluzione strutturale in Medio Oriente: due popoli in due Stati”, ha sottolineato poi il presidente del Consiglio. “Sono fiera -ha aggiunto la premier- del lavoro che l’Italia ha fatto particolarmente sul fronte umanitario per i civili di Gaza, ci viene riconosciuto da tutto il Medio Oriente, siamo stati protagonisti di questa stagione, continueremo ad essere protagonisti anche nel futuro di questa importante regione anche per i nostri interessi nazionali”.    —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Filippine, erutta il vulcano Kanlaon: nube di cenere di 5 km nel cielo – Video

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(Adnkronos) – Il vulcano Kanlaon nelle Filippine è eruttato lunedì, producendo un enorme pennacchio di cenere che si è innalzato fino a 5.000 metri sopra la vetta, causando la cancellazione di decine di voli.L’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia (Phivolcs) ha affermato che l’eruzione, avvenuta alle 18.51 ora locale, è durata sei minuti ed è stata preceduta da un “forte terremoto”.  Le immagini sui social media mostravano una spessa coltre di fumo nera che si alzava nel cielo notturno stellato.

Altri mostravano una spessa coltre di cenere che ricopre le case.   Secondo l’ Autorità per l’aviazione civile delle Filippine, oltre 60 voli sono stati cancellati durante la notte, lasciando a terra oltre 5.000 passeggeri.L’aeroporto di Bacolod-Silay ha ripreso le operazioni martedì alle 11, ma si prevedono ritardi per i passeggeri. Dato che il livello di allerta sul vulcano è stato alzato a 2 su 5, i funzionari del governo locale hanno ordinato l’evacuazione obbligatoria di tutti i residenti che vivono entro un raggio di 3 chilometri dal vulcano. Situato a Negros, la quarta isola più popolosa dell’arcipelago, il Monte Kanlaon è uno dei 24 vulcani più attivi del paese.

Si trova a cavallo tra due province e nel punto più alto dell’isola con un’altitudine di 2.465 metri sul livello del mare.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)