10.7 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 14

Juve Stabia, fascino e maledizione del Marassi: Ancora una volta i tifosi gialloblù devono restare a casa

0

Manca più di una settimana, ma l’attesa è già palpabile. La Juve Stabia si prepara alla trasferta dello Stadio “Marassi” contro la Sampdoria, un appuntamento che per i tifosi gialloblù ha il sapore della storia. I blucerchiati rappresentano, infatti, una delle squadre più importanti e blasonate di tutto il torneo cadetto.

In una Serie B agguerrita, praticamente nessuna rivale può vantare nel proprio palmarès uno scudetto, i tanti trofei nazionali ed internazionali vinti dalla Samp, per non parlare di una finale di Coppa dei Campioni e del sogno spezzato sul più bello. Se a questo si aggiunge la lista di grandi calciatori che hanno indossato quella maglia, si capisce perché questa trasferta fosse cerchiata in rosso sul calendario.

Il tabù Marassi e la delusione dei tifosi

Eppure, ancora una volta, il fascino di Marassi resterà per i tifosi stabiesi un ricordo lontano o, peggio, un’utopia. La speranza di rivivere la notte magica del precedente incontro (9 dicembre 2011) è stata spenta dai divieti di trasferta imposti dalle autorità competenti. La sanzione, della durata di tre mesi, è diretta conseguenza dei fatti accaduti allo Stadio Euganeo.

Per i fans giallo e blu, il capoluogo ligure sembra essere diventato un vero e proprio tabù. La delusione è acuita dal ricordo di quanto accaduto nella passata stagione: dopo gli incidenti del derby di Coppa Italia (Genoa – Sampdoria), l’impianto genovese subì una chiusura totale. Le gare Sampdoria – Juve Stabia e Genoa-Juventus si disputarono a porte chiuse, con un esito beffardo e ironico: in entrambi i casi, a trionfare furono le squadre ospiti.

L’unione fa la forza: il tifo si sposta in città

Di fronte all’impossibilità di essere presenti sugli spalti, i tifosi non si danno per vinti. Per tanti sostenitori che sognavano di poter assistere alla gara dal vivo, questa è una delusione totale, ma si dovrà “agire necessità”.

È già partita, infatti, l’organizzazione per sostenere la squadra a distanza. Locali e abitazioni private si trasformeranno in piccole curve per tifare in gruppo e far sentire idealmente il proprio sostegno alla squadra di Castellammare di Stabia.

La speranza è che, nonostante lo stadio vuoto nel settore ospiti, la squadra allenata da Ignazio Abate senta l’affetto della sua gente. Ci sarà sicuramente quella voglia in più di regalare al proprio pubblico una soddisfazione immensa, una vittoria destinata a restare nei libri di storia, proprio come accaduto nel precedente incontro in terra ligure.

Castellammare di Stabia, stop agli abusi sul litorale, Vicinanza: Ben venga il pugno duro della magistratura

0

Castellammare di Stabia (NA) – L’operazione condotta dalla Procura di Torre Annunziata, guidata dal Procuratore Nunzio Fragliasso, che ha portato al sequestro di tre stabilimenti balneari per presunta occupazione abusiva del demanio marittimo sul territorio di Castellammare di Stabia, è stata accolta con favore dall’amministrazione comunale.

Il Sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, ha commentato l’intervento giudiziario sottolineando la sua importanza cruciale per la tutela del litorale.

“L’intervento da parte della Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, che si è avvalsa anche dell’ausilio dei nostri agenti della Polizia municipale, va nella giusta direzione“.

L’operazione si inserisce in un più ampio contesto di accertamenti avviati già nei mesi estivi, come ricordato dallo stesso Procuratore. “Già durante l’estate erano stati avviati i primi accertamenti sul demanio marittimo, un lavoro che sta producendo risultati concreti,” ha aggiunto Vicinanza.

Legalità e Tutela Costiera

Il sequestro dei tre lidi è visto dall’amministrazione come un’azione necessaria per il ripristino della legalità in un’area, il demanio marittimo, troppo spesso vulnerabile ad abusi.

“Il sequestro di tre lidi per occupazione abusiva del demanio marittimo sul territorio di Castellammare di Stabia rappresenta un intervento fondamentale per la tutela del nostro patrimonio costiero e per il ripristino della legalità sul demanio marittimo, troppo spesso oggetto di abusi e occupazioni non autorizzate,” ha specificato il primo cittadino.

Il Diritto al Mare Libero: Un Nuovo Diritto Sociale

Il Sindaco Vicinanza ha infine ribadito la visione politica dell’amministrazione sul tema del litorale, elevando l’accesso al mare a principio cardine della propria azione.

“Per noi il diritto al mare libero rappresenta un nuovo diritto sociale: lo abbiamo dimostrato anche con l’approvazione, in Consiglio comunale, del Piano Spiagge. È un principio che deve guidare ogni azione amministrativa e giudiziaria volta alla valorizzazione del nostro territorio”.

L’operazione della Procura, che ha interessato il litorale da Castellammare di Stabia fino a Massa Lubrense, segna dunque un momento significativo nella lotta contro l’abusivismo costiero, trovando pieno appoggio e collaborazione nell’Amministrazione stabiese.

Juve Stabia, stop ai tifosi in trasferta. Il caso arriva in Parlamento, Gaetano Amato: “Decisione ingiusta”

0

Il divieto di trasferta per i tifosi della Juve Stabia diventa un caso politico e approda nell’aula di Montecitorio. A farsi portavoce del malcontento di un’intera città è Gaetano Amato, deputato del Movimento 5 Stelle e cittadino stabiese, che ha chiesto ufficialmente una revisione della decisione del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Il provvedimento, che impone lo stop alle trasferte per i sostenitori gialloblù fino al 5 febbraio 2026, è stato accolto a Castellammare come una doccia fredda. Una decisione che, come già sottolineato da questa testata, appare come una soluzione “alla Ponzio Pilato”: incapaci di isolare i singoli facinorosi, si sceglie di colpire nel mucchio, facendo di tutta l’erba un fascio e penalizzando una tifoseria passionale e corretta.

La difesa in Aula: “Non confondiamo i tifosi con i delinquenti”

Nel suo intervento, Amato ha voluto ristabilire la verità sulla natura del tifo stabiese, troppo spesso etichettato frettolosamente sulla base degli errori di pochi.

“Grazie Presidente. Il tifo calcistico è qualcosa che va oltre lo sport, è il sentirsi vicini a una maglia, dei colori, identificarsi con la squadra della propria città” ha esordito il deputato.

Amato ha poi puntato il dito contro la sproporzione della sanzione: tre mesi di divieto (che coprono un arco temporale cruciale del campionato) per colpire le responsabilità di un gruppo ristrettissimo di persone.

“Vede Presidente, per un ordine del Ministro Piantedosi, i tifosi della Juve Stabia per tre mesi non potranno seguire la squadra in trasferta. È solo per 30 delinquenti che una tifoseria intera sta pagando”.

L’esempio di civiltà ignorato

L’intervento ha toccato un punto nevralgico: la reputazione della Curva Sud e dei tifosi gialloblù in giro per l’Italia. Lontano dagli stereotipi violenti, i sostenitori delle Vespe si sono distinti recentemente per gesti di grande civiltà, che il provvedimento del Viminale sembra aver completamente ignorato.

“Parliamo di tifosi seri, una tifoseria seria che addirittura abbiamo visto su foto sui giornali che puliva lo stadio dove avevano consumato magari il panino assistendo alla partita” ha ricordato Amato, citando gli episodi virtuosi che hanno raccolto il plauso delle cronache nazionali.

La richiesta al Ministro: “Rivedere il divieto”

La chiusura dell’intervento è un appello diretto al Ministro Piantedosi affinché prevalga il buon senso. Punire la massa per educarne pochi non è giustizia, ma una resa delle istituzioni.

“Per questi tifosi, così come per ogni tifoso vero, questo sta diventando un fatto pesante. Quindi noi vorremmo chiedere al Ministro Piantedosi di ritornare su questa decisione, di ridurre questi tre mesi che sono davvero tanti e permettere alla gente per bene, tifosi per bene, di poter far sentire anche fuori dalle mura casalinghe il proprio affetto ai propri beniamini”.

La palla ora passa al Ministero. Resta da vedere se l’appello di Amato, che riflette il sentimento di migliaia di stabiesi, riuscirà a scalfire la rigidità di un provvedimento che sa più di punizione collettiva che di prevenzione mirata.

Castellammare di Stabia disegna il proprio futuro: Al via la partecipazione al piano di rigenerazione urbana

0

CASTELLAMMARE DI STABIA – Una città che non subisce le decisioni dall’alto, ma che contribuisce a disegnarle. È questo lo spirito con cui il Comune di Castellammare di Stabia inaugura una nuova stagione nella pianificazione del territorio, avviando ufficialmente la fase di ascolto e partecipazione per la redazione del Documento di Orientamento Strategico (DOS).

Si tratta di un passaggio cruciale e propedeutico all’attuazione del PRIUS (Programma di Rigenerazione Integrata Urbana Sostenibile), un piano ambizioso che rientra nella cornice dei finanziamenti del Programma Regionale Campania FESR 2021–2027. L’obiettivo non è solo burocratico, ma sostanziale: definire le linee guida che trasformeranno il volto della città nei prossimi anni.

Un patto con la città

La volontà dell’Amministrazione è chiara: evitare che la rigenerazione urbana sia un concetto astratto e renderla invece un’esperienza collettiva.

“Con questo percorso intendiamo aprire la pianificazione urbana al contributo di tutta la comunità, perché la rigenerazione della nostra città passi attraverso un dialogo concreto e partecipato”

Queste le parole del sindaco Luigi Vicinanza, che sottolinea l’importanza di un approccio inclusivo. La strategia di sviluppo urbano non sarà calata dall’alto, ma costruita dal basso, mettendo a sistema le energie vitali del territorio.

Gli obiettivi: Sostenibilità e Inclusione

Quale Castellammare si vuole costruire? Le direttrici indicate dall’Amministrazione sono precise. Il documento finale dovrà orientare le scelte strategiche verso quattro pilastri fondamentali:

  1. Sostenibilità Ambientale: Una città più verde e resiliente.
  2. Innovazione: Soluzioni intelligenti per la gestione dei servizi urbani.
  3. Inclusione Sociale: Spazi e servizi pensati per non lasciare indietro nessuno.
  4. Valorizzazione Culturale: Il rilancio del patrimonio storico e territoriale come leva di sviluppo.

L’invito a contribuire è rivolto a tutti gli attori della città: semplici cittadini, associazioni di categoria, terzo settore, imprese, professionisti e istituzioni. Chiunque abbia un’idea coerente con gli strumenti urbanistici vigenti è chiamato a farsi avanti.

Come partecipare

La fase operativa è già aperta. Per presentare le proprie idee e proposte, il Comune ha predisposto una procedura trasparente e accessibile:

  • Il Modello: È necessario utilizzare l’apposito modulo scaricabile dal sito istituzionale del Comune, disponibile alla pagina dedicata: Novità – Manifestazione DOS PRIUS.
  • L’Invio: Le proposte dovranno essere inviate tramite PEC all’indirizzo protocollo.stabia@asmepec.it.
  • La Valutazione: Tutte le manifestazioni di interesse pervenute entro i termini dell’avviso pubblico saranno valutate. Quelle ritenute coerenti e valide confluiranno nel documento finale, diventando parte integrante della strategia della città.

Castellammare è chiamata a una prova di maturità e cooperazione: trasformare le idee dei singoli in un grande progetto collettivo.

Cinema e Sport: A Castellammare torna l’International Sport Film Festival

0

Dal 24 al 29 novembre 2025, Castellammare di Stabia diventerà l’epicentro internazionale della narrazione sportiva. Torna l’International Sport Film Festival, la rassegna ideata dall’Associazione Pragma e diretta da Nicola D’Auria e Ciro Sorrentino, che quest’anno punta a superare ogni traguardo precedente.

I dettagli della manifestazione sono stati svelati nell’Aula Magna “Matilde Serao” dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, location scelta non a caso per sottolineare il forte legame tra cultura, formazione e valori sportivi.

“Women in Sports”: Un’edizione dedicata alla parità

Il cuore pulsante dell’edizione 2025 è il tema “Women in Sports”. Il festival si propone di indagare, attraverso la lente cinematografica, le esperienze femminili che quotidianamente contribuiscono a rendere lo sport un terreno più equo e inclusivo.

“La manifestazione ormai è diventata un punto di riferimento internazionale con oltre 250 film provenienti da 53 paesi del mondo,” dichiara Nicola D’Auria, direttore del festival. “Crediamo che la settima arte sia uno strumento fondamentale per veicolare i messaggi sani dello sport, della competizione leale e dell’amicizia, arrivando alle giovani generazioni attraverso le scuole.”

Un messaggio rafforzato dalle parole della Pro-rettrice dell’Università Parthenope, Pasqualina Buono: “Ospitare questa manifestazione ci permette di parlare di sport a 360°, evidenziando valori essenziali come l’inclusione e il superamento delle barriere sociali e degli stereotipi.”

Anche Carlo Cantales, consigliere nazionale FIDAL, ha sottolineato la centralità sociale dell’evento: “Nell’atletica abbiamo la fortuna di avere una completa parità di genere. È uno sport che, seppur individuale, viene vissuto dai ragazzi in maniera collettiva. Lo sport oggi è un motore centrale nella vita della nostra società.”

Gli Appuntamenti da Non Perdere

Il programma si preannuncia denso di emozioni, diviso tra proiezioni, incontri tecnici e momenti di celebrazione.

Le Mattinate al Supercinema (24-28 Novembre)

Il Cinema Supercinema accoglierà gli studenti degli istituti del territorio per la visione di cortometraggi e documentari. Il vero valore aggiunto sarà il dialogo diretto con grandi campioni. Tra gli ospiti confermati:

  • Giuseppe Abbagnale: Leggenda olimpica del canottaggio.
  • Angela Procida: Bronzo paralimpico a Parigi 2024 nel nuoto.
  • Bruno Mascolo: Capitano della Scafati Basket.
  • Una delegazione della Juve Stabia.
  • Giuseppe Cotticelli: Campione paralimpico di nuoto e canoa.
  • Laura Gambacorta: Campionessa europea Master di tennistavolo.
  • Francesco Paolo Massa: Campione nazionale Under 17 di Muay Thai.

Focus su Diritti e Violenza di Genere (25 Novembre)

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Sala Congressi della Banca Stabiese ospiterà alle 15:30 il convegno “Donne, Sport e Diritti”, realizzato in collaborazione con il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata.

Il Grande Sport con la FIDAL (27 Novembre)

Alle 18:30 spazio all’approfondimento tecnico con un convegno nazionale che vedrà la partecipazione di Sandro Donati (Area Ricerca e Sperimentazione CONI) e Antonio La Torre (DT Nazionale Italiana di Atletica Leggera). Verrà proiettata un’anteprima di un cortometraggio innovativo sull’allenamento e il racconto dell’ultimo quadriennio d’oro dell’atletica azzurra.

Campania Award a Gianluca Vitiello (28 Novembre)

Venerdì sera, al MaxiMall di Torre Annunziata, lo speaker di Radio Deejay Gianluca Vitiello riceverà il prestigioso Campania Award per il suo docufilm “Noi non siamo napoletani”, da lui scritto e diretto.

Il Cuore Pulsante: Il Circolo della Legalità

Il festival vivrà anche negli spazi del Circolo della Legalità (aperto dal mercoledì al venerdì 15-19 e sabato mattina), dove si terranno le proiezioni dei film in concorso e attività collaterali:

  • Workshop di recitazione: Mercoledì 26 con l’attore e regista Fabio Massa.
  • Incontro sportivo: Giovedì 27, Laura Gambacorta sfiderà i ragazzi in un momento di gioco e confronto sul tennistavolo.

Con il patrocinio della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania, l’International Sport Film Festival rinnova la sua missione: raccontare lo sport non solo come competizione, ma come luogo di possibilità, riscatto e umanità.

Juve Stabia, il “Modello Gialloblù”: La rivoluzione di calcio sostenibile portata avanti da Matteo Lovisa

0

Mentre gran parte del panorama calcistico italiano ed europeo rincorre il successo attraverso investimenti faraonici e spese spesso fuori controllo, la Juve Stabia si sta affermando come un raro e prezioso modello di gestione virtuosa. Al timone di questa navigazione oculata c’è una figura chiave: il Direttore Sportivo Matteo Lovisa.

Nonostante la giovane età, Lovisa non è una scommessa, ma una certezza. Forte di un’esperienza vincente maturata al Pordenone (quando ancora non era ufficialmente un DS), Lovisa ha portato alle falde del Faito una filosofia manageriale cristallina, fondata su due pilastri inamovibili: sostenibilità economica e valorizzazione dei talenti.

Costruire un patrimonio, non solo una squadra

La visione di Lovisa va oltre il semplice risultato della domenica. Il suo credo si basa sulla costruzione di un vero e proprio patrimonio societario. Lontano dalla logica del “tutto e subito” che spesso brucia risorse e ambizioni, il DS lavora per acquisire giocatori giovani e di prospettiva che diventino asset reali per il club.

La rosa attuale delle Vespe, competitiva e sfrontata anche in Serie B, è lo specchio fedele di questa politica. Una percentuale significativa dei calciatori è di proprietà o arriva in prestito dai top club di Serie A, scelti non per fare numero, ma per crescere e creare valore. Per Lovisa, un giocatore non deve essere un peso a bilancio, ma un investimento: l’obiettivo non è solo la salvezza sul campo, ma la salute finanziaria e la lungimiranza progettuale.

Talento e valori umani: La ricetta vincente

Matteo Lovisa ha dimostrato una verità spesso dimenticata: si può vincere e competere ad alti livelli anche senza sperperare. Il segreto risiede nella selezione. I giocatori che vestono la maglia gialloblù vengono scelti attraverso uno scouting che pesa le qualità tecniche tanto quanto quelle umane.

La “fame”, la voglia di emergere e l’integrità morale sono requisiti fondamentali. È questa alchimia tra tecnica e carattere che ha permesso alla Juve Stabia di raggiungere traguardi storici e di guadagnarsi il rispetto degli addetti ai lavori.

I protagonisti: Da Adorante ai nuovi volti

La bontà del lavoro svolto è nei nomi e nei numeri. La scorsa annata trionfale è stata illuminata da intuizioni brillanti:

Floriani Mussolini e Fortini, giovani capaci di imporsi con personalità.

Folino, baluardo difensivo di grande affidabilità.

Andrea Adorante, il bomber che ha trasformato in oro il gioco della squadra con la sua vena realizzativa.

Ma il “Laboratorio Lovisa” non si ferma. Anche nella stagione corrente, i tifosi stanno ammirando il frutto di questo incessante lavoro di ricerca. Nuovi prospetti come Stabile e Cacciamani stanno già dimostrando qualità importanti, pronti a raccogliere l’eredità dei compagni e a diventare i nuovi punti fermi dello scacchiere tattico, così come Giorgini (classe 2002) che si sta affermando come leader della difesa.

Un Trampolino per il Futuro

Il coraggio di lanciare i giovani nella mischia, supportato magistralmente dal lavoro quotidiano dello staff tecnico, ha trasformato la Juve Stabia in qualcosa di più di una semplice squadra di calcio. Oggi, il club è un vero e proprio trampolino di lancio per il futuro del pallone italiano.

L’obiettivo è chiaro e ambizioso: creare valore tangibile, divertire il pubblico e vedere i talenti sbocciare sul palcoscenico del “Romeo Menti”. In un mondo che spende troppo, la Juve Stabia insegna che la vera ricchezza è saper scegliere bene.

Juve Stabia: Trasferte vietate per i tifosi ma è la solita soluzione che non risolve il problema

0

Un’altra, ennesima stangata colpisce il mondo del tifo organizzato. Questa volta nel mirino è finita la tifoseria della Juve Stabia. Con un provvedimento forte, quasi a voler manifestare la presenza inflessibile dello Stato contro la violenza, il Ministero dell’Interno ha di fatto chiuso il settore ospiti per i tifosi delle Vespe fino al 5 febbraio 2026.

La decisione fa seguito ai gravi disordini avvenuti lo scorso 26 ottobre 2025, in occasione della trasferta di Padova. Una decisione che, come spesso accade in questi casi, suona come la classica soluzione alla “Ponzio Pilato”: un modo per lavarsi le mani rapidamente, mostrando il pugno di ferro, ma senza affrontare la vera natura del problema.

Il risultato? Una intera tifoseria viene mortificata e additata come violenta e facinorosa, quando in realtà la stragrande maggioranza dei supporter è semplicemente “schiava”, ostaggio di una frangia minoritaria che usa la partita come pretesto per sfogare istinti che nulla hanno a che fare con lo sport.

Il Comunicato Stampa emesso dalla S.S. Juve Stabia 1907

La S.S. Juve Stabia 1907 comunica che il Ministero dell’Interno preso atto dei gravi disordini avvenuti nella serata del 26 ottobre 2025, in occasione dell’incontro di calcio Padova-Juve Stabia, valevole per la nona giornata del campionato di Serie BKT, addebitabili alle condotte dei tifosi della Juve Stabia, ha decretato la chiusura, per la durata di tre mesi, con decorrenza dalla data del decreto (5 novembre) dei settori ospiti degli impianti sportivi dove la società “Società Sportiva Juve Stabia” disputerà gli incontri in trasferta, nonché il divieto della vendita di titoli di accesso ai medesimi impianti sportivi, per gli stessi incontri, nei confronti delle persone residenti nella Provincia di Napoli.

Una soluzione tampone destinata a fallire

Come abbiamo sempre affermato, e come la storia recente insegna (si pensi ai provvedimenti simili adottati in passato anche per altre società, come la Salernitana), questa è una soluzione tampone.

Si impone uno stop di tre mesi, si placa l’opinione pubblica indignata e si dà un segnale. Ma cosa accadrà il 6 febbraio 2026? A chi oggi segue la squadra con la sola volontà di sfogare la propria indole violenta, sarà data semplicemente una nuova possibilità di farlo, magari dopo essersi “riposato” per novanta giorni.

Il problema non viene estirpato, viene solo messo in pausa. Si punisce il tifoso che vuole fare chilometri per sostenere i propri colori, la famiglia che vorrebbe seguire la squadra fuori casa, l’appassionato che non ha nulla a che vedere con la violenza, mettendolo sullo stesso piano di chi ha causato i disordini.

La soluzione non è il divieto collettivo ma la certezza della pena

La soluzione non può essere questa. La soluzione deve essere più drastica, chirurgica e definitiva. Il modello da seguire è quello applicato in Inghilterra contro gli Hooligans, che sono stati letteralmente “schiacciati” dalla determinazione politica della “lady di ferro” Margaret Thatcher.

Non serve chiudere i settori e vietare le trasferte a migliaia di persone per bene. Serve che chi si rende artefice di atti di violenza – prima, durante o dopo una partita – venga identificato, processato e cacciato via, per sempre, dal mondo del calcio e dagli stadi.

Servono pene severe, determinate, che non si limitino a un DASPO temporaneo ma che portino al carcere. Solo colpendo il singolo responsabile, e non la collettività, si potrà epurare il calcio dai facinorosi e restituire gli stadi ai veri tifosi. Fino ad allora, provvedimenti come quello odierno resteranno solo un inutile e ingiusto palliativo.

Juve Stabia, Andrea Giorgini il nuovo pilastro difensivo dei gialloblù: cronaca di un impatto decisivo

0

Fin dalle prime battute di questa stagione, il calciomercato estivo della Juve Stabia ha regalato ai tifosi un innesto rivelatosi cruciale: Andrea Giorgini. Il difensore, approdato in prestito con obbligo di riscatto dal Südtirol, si è imposto in modo perentorio, conquistando immediatamente la maglia da titolare e diventando una figura insostituibile nel reparto arretrato gialloblù.

Maturità da veterano e leadership fisica

Nonostante la giovane età (classe 2002), Giorgini ha dimostrato una maturità e un carisma da veterano. Con i suoi 190 cm di altezza e un fisico imponente, si è subito affermato come un leader della difesa, guidando i compagni di reparto con autorità e senso della posizione.

La sua esperienza, maturata in diverse stagioni tra Serie C e Serie B, gli permette di leggere le situazioni di gioco con lucidità, risultando fondamentale sia nell’uno contro uno che nell’impostazione della marcatura. La sua presenza fisica si traduce in dominanza nel gioco aereo e in un ostacolo difficile da superare per gli attaccanti avversari.

Il “regista” aggiunto di Abate

Ma Giorgini non è un semplice difensore di rottura; le sue caratteristiche tecniche lo rendono prezioso anche in fase di costruzione. È abile nell’impostazione del gioco, un elemento chiave per il modulo tattico adottato dal tecnico stabiese Ignazio Abate, che predilige un’uscita palla pulita dalla difesa.

La sua capacità di far partire l’azione dalle retrovie, con passaggi precisi e la giusta visione di gioco, offre alla Juve Stabia una risorsa in più per superare il pressing avversario e innescare rapidamente le manovre offensive. Un difensore moderno, capace di unire l’arte del difendere a quella del costruire.

Un pilastro per le ambizioni gialloblù

In un campionato dove l’equilibrio è decisivo, la solidità difensiva è il pilastro su cui costruire ogni ambizione. E su questo pilastro, la Juve Stabia può contare sulla grinta e la determinazione di Andrea Giorgini. Il suo arrivo ha alzato il livello del reparto e dato nuove sicurezze a una squadra che, anche grazie al suo nuovo leader difensivo, può guardare al futuro con rinnovata fiducia.

Castellammare di Stabia, il Sindaco Vicinanza: Fuori la camorra dal Comune. Chi non è trasparente si dimetta

0

CASTELLAMMARE DI STABIA – “L’etica, la morale e la trasparenza sono da sempre i capisaldi dell’azione politica e amministrativa del mio operato di sindaco e della giunta comunale al mio fianco”. Lo dichiara in una nota Luigi Vicinanza, sindaco di Castellammare di Stabia, che pone un aut aut per chiunque ricopra incarichi pubblici al suo fianco.

“Chi non si schiera apertamente nella lotta e nel contrasto al malaffare camorristico non può avere responsabilità pubbliche, non può far parte della mia maggioranza, deve dimettersi” – afferma con decisione il primo cittadino.

Il sindaco Vicinanza ribadisce la necessità di allontanare qualsiasi sospetto dall’operato dell’amministrazione, sottolineando che l’opportunità politica precede l’azione della magistratura.

“Chi non si riconosce in questi principi, chi non prende le distanze da zone d’ombra, da azioni camorristiche e illegali, non è parte della nostra squadra. Sul consiglio comunale, sui suoi consiglieri, sull’attività del Comune non possono pesare comportamenti opachi. È un’esigenza di opportunità politica, prima ancora che intervengano gli accertamenti della magistratura”.

Il sindaco fa anche riferimento alla recente attività delle forze dell’ordine sul territorio: “L’operazione condotta martedì mattina dalla DDA, in collaborazione con la polizia di Stato, ha assestato un nuovo duro colpo al clan camorristico D’Alessandro, svelando ancora una volta la ferocia di questa banda criminale. È il segno che lo Stato c’è” – spiega.

In conclusione, Vicinanza rinnova l’impegno della sua amministrazione per il rilancio della città, in netto contrasto con le forze criminali che l’hanno danneggiata.

“Ogni giorno combattiamo contro la camorra, contro quelle forze che hanno generato lo sfasciume di questa città. Lo facciamo nell’unico interesse di rilanciare Castellammare e restituirla ai suoi cittadini. Non faremo mai un passo indietro davanti a chi vuole riportarci nel buio” – conclude Vicinanza.

Castellammare di Stabia, revoca fondi PNRR rione Savorito. Vicinanza: Progetto nato male, ora lo raddrizziamo

0

Castellammare di Stabia – “Quello del Rione Savorito è un progetto nato male e che questa amministrazione sta cercando di raddrizzare e soprattutto dare risposte concrete ai cittadini”. Non usa mezzi termini il sindaco Luigi Vicinanza nel commentare la nota che tutti si aspettavano: quella del Direttore Generale per la Casa e la Rigenerazione Urbana del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha disposto la revoca del finanziamento da 15 milioni di euro dei fondi PNRR destinati al progetto di riqualificazione del Rione Savorito.

Un atto annunciato, conseguenza diretta delle tempistiche stringenti imposte dal PNRR (che prevede il completamento e il collaudo delle opere entro marzo 2026) e della gestione precedente del progetto.

Tuttavia, l’Amministrazione non si è fatta trovare impreparata. “Avevamo previsto questa eventualità e ci siamo mossi in anticipo,” spiega il sindaco Vicinanza. “Il quartiere Savorito va riqualificato e lo faremo, come deciso dal Consiglio comunale lo scorso marzo, con risorse proprie e con un finanziamento già attivo di 13 milioni di euro con Cassa Depositi e Prestiti. La revoca dei fondi PNRR non ferma il progetto”.

L’Eredità del passato e la corsa contro il tempo

Il percorso del progetto Savorito parte da lontano, inizialmente con i fondi PINQUA, che prevedevano l’ingresso di fondi privati e una conclusione dei lavori nel 2030.

La gestione commissariale decise però di procedere unicamente con la parte pubblica. Su questa base fu redatto un Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE), completato però solo alla fine del 2023. Agli inizi del 2024, quando ormai le scadenze PNRR avrebbero dovuto consigliare cautela, la Commissione Prefettizia mise a gara il progetto, creando quell’imbuto temporale che ha portato all’odierna revoca ministeriale.

castellammare di stabia render savorito 02

Il “Modello Savorito”: Ricostruire prima di demolire

Nonostante la perdita dei fondi PNRR, l’Amministrazione Vicinanza ha già tracciato la rotta alternativa. Lo scorso marzo, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la delibera di variazione di bilancio per garantire la copertura finanziaria dell’intervento.

Come illustrato dall’assessore all’Urbanistica Giuseppe Guida, quello del Savorito sarà un modello innovativo: “Il progetto su cui noi stiamo lavorando rappresenta un unicum nel panorama nazionale per le modalità con cui sarà realizzato. Ricostruiremo prima e demoliremo poi, garantendo che nessun abitante resti senza casa nemmeno per un giorno. È un vero e proprio modello Savorito, un esempio di rigenerazione urbana condivisa con i cittadini.”

Il progetto rimane ambizioso e prevede la realizzazione di 98 nuovi alloggi ecosostenibili, spazi pubblici, una nuova scuola e un centro sportivo.

L’Iter giudiziario e i prossimi passi

L’Amministrazione Vicinanza ha regolarmente aggiudicato la gara, dichiarando vincitore il Consorzio Vitruvio. Ad oggi, però, si è ancora in attesa della sottoscrizione del contratto.

Il secondo classificato ha infatti proposto ricorso, prima al TAR di Napoli (ricorso già vinto dal Comune di Castellammare di Stabia) e ora pendente davanti al Consiglio di Stato.

Paradossalmente, spiega l’amministrazione, la revoca dei fondi PNRR consentirà ora di procedere speditamente: si attuerà la variazione di bilancio già deliberata dal Consiglio Comunale per la copertura della spesa. Questo permetterà la sottoscrizione del contratto (una volta risolta la pendenza giudiziaria) e l’avvio della progettazione definitiva e dei lavori.

“Siamo consapevoli che la sfida è complessa – aggiunge il sindaco Vicinanza – ma la affrontiamo con determinazione e responsabilità. La politica deve saper guardare avanti. Quello del Savorito è un progetto di rigenerazione urbana ambizioso, senza eguali nel Sud Italia. È il simbolo di una città che non si arrende, che guarda avanti e che vuole costruire un futuro più giusto e sostenibile per tutti.”

La decisione del Giudice Sportivo e le nostre riflessioni sulla gestione arbitrale e sull’inconsistenza VAR

0

Sono stati pubblicati oggi i provvedimenti adottati del Giudice Sportivo, Avv. Emilio Battaglia, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell’A.I.A. Moreno Frigerio, nel corso della riunione odierna.

Come temuto, è arrivata una squalifica per la Juve Stabia

B) DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO

In base alle risultanze degli atti ufficiali, il Giudice Sportivo ha deliberato il seguente provvedimento disciplinare:

SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA LOVISA Matteo (Juve Stabia): per avere, al 34° del primo tempo, rivolto al Direttore di gara una critica irrispettosa.

Tutto come previsto e, purtroppo, come anticipato. Si concretizza l’amara sensazione del “danno e la beffa”. La squalifica di Matteo Lovisa è l’epilogo di un pomeriggio nato male e finito peggio a livello di decisioni arbitrali, dove la performance della squadra arbitrale ha lasciato ampi strascichi. Meno male che la squadra ha saputo sopperire anche a questa difficoltà ed è riuscita nonostante tutto a vincere la gara contro il Palermo.

Se la protesta, nei termini e nei modi, e il rispetto verso un direttore di gara devono essere massimi, lo stesso rispetto dovrebbe essere fornito dall’AIA nel fermare un direttore di gara (anche se internazionale), un VAR e un AVAR che, con la loro condotta, hanno indotto un dirigente notoriamente equilibrato e una persona educata e perbene come Lovisa a perdere la “pazienza”.

La sua protesta non è stata un attacco fine a sé stesso, ma un richiamo all’operato dei direttori di gara affinché mostrassero maggiore attenzione e, soprattutto, imparzialità.

E invece, ancora una volta, assistiamo a queste situazioni surreali in cui a pagarne le conseguenze è sempre e solo la parte “offesa” (come accaduto la domenica precedente a Gerbo), che ora deve scontare un turno di stop.

Il problema, ormai cronico, è che i direttori di gara appaiono sempre più scadenti. L’introduzione del VAR, lungi dall’azzerare gli errori decisionali in campo, non dà l’impressione di aver risolto il problema. Anzi, questo strumento sembra aver indotto i direttori di gara a essere più distratti durante le azioni, demandando di fatto al VAR la verifica di eventuali errori, in una sorta di deresponsabilizzazione sul campo.

Questi professionisti sono super pagati: un arbitro CAN può arrivare a guadagnare in media 160.000 euro annui, cifra che aumenta in caso di qualifica internazionale. Nonostante ciò, le performance restano insufficienti e in alcuni casi scadenti.

Anche il VAR, pagato in maniera profumata grazie anche al contributo delle società che versano una quota annuale, lascia interdetti. In alcuni casi interviene e in altri no, lasciando una costante sensazione di non omogeneità nelle decisioni. L’esempio lampante della gara in questione è emblematico: Brunori andava espulso, senza se e senza ma.

E invece, l’unico a pagare è Lovisa.

Juve Stabia, la sosta è arrivato quando il morale è alle stelle. Abate spera di vedere l’infermeria svuotarsi

0

La netta e bella vittoria contro il Palermo di Filippo Inzaghi lancia le Vespe verso la sosta per le nazionali con un morale decisamente più elevato. Lo Stadio Menti si conferma un tabù per “SuperPippo”: l’allenatore piacentino non riesce proprio a vincere a Castellammare di Stabia, sebbene in passato, con Benevento e Pisa, sia sempre riuscito a raggiungere il traguardo finale al termine della stagione.

La pausa arriva al momento giusto, non solo per godersi la vittoria, ma soprattutto per la necessità di recuperare pedine importanti.

Emergenza e Straordinari: Il Pieno in Infermeria

L’entusiasmo per la vittoria non nasconde le difficoltà a livello di organico. Pierobon e Mosti sono stati costretti agli straordinari nelle ultime uscite, giocando con grande spirito di sacrificio. A loro si aggiunge Varnier, che ha dovuto alzare bandiera bianca, e Gabrielloni, che ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo pur di essere della partita.

In questo scenario già complesso, si inserisce anche lo stop di Kevin Piscopo: una notizia pesante, date le esigenze attuali della squadra.

Tra Nazionali e Calendario Intasato

La prossima trasferta, Genova, è lontana ma non lontanissima. Il compito di mister Ignazio Abate è chiaro: provare a eliminare velocemente le pedine indisponibili dal tabellone. Una sfida complicata dal fatto che l’allenatore dovrà attendere notizie anche dai tantissimi ragazzi impegnati con le nazionali delle categorie under.

Il recupero di ogni risorsa è una speranza concreta, perché il calendario inizierà a essere intasato e ogni giocatore può essere assolutamente decisivo.

La Forza del Gruppo: Una “Tavola Rotonda”

Il vero passo avanti rispetto al passato sembra essere la forza del collettivo. Lo scorso anno, la Juve Stabia di questi tempi era forse troppo Adorante-dipendente. In questo campionato, invece, la squadra sta dimostrando di non risentire delle assenze, comportandosi come una sorta di “tavola rotonda” senza un unico Re Andrea.

Il gruppo tutto merita di essere lodato, anche e soprattutto per chi sta giocando poco. L’esempio è Baldi, che entra sempre in partita con la voglia matta di spaccare il mondo. Il suo spirito è decisamente lo spirito del gruppo.

Obiettivo Primario: Umiltà e Salvezza

Senza un vero leader designato, con gli infortuni che pesano e con quel pizzico di fortuna che ancora manca (vedi il legno colpito da Giorgini), la Juve Stabia sta stringendo i denti.

Con l’umiltà – vero dogma di Mister Ignazio Abate – la squadra vuole continuare la sua strada, sperando di chiudere il prima possibile i conti con la salvezza, che resta la priorità assoluta per la società colorata di giallo e blu.

Juve Stabia – Palermo: Il Muro Gialloblù neutralizza ancora una volta l’attaccante rosanero Pohjanpalo

0

Ancora una volta, lo Stadio Romeo Menti si è rivelato un vero e proprio muro invalicabile per Joel Pohjanpalo. L’attaccante finlandese del Palermo, soprannominato “il Doge” per i suoi trascorsi a Venezia, è apparso avvolto nelle fitte maglie difensive della Juve Stabia, superando a fatica l’esame contro la retroguardia delle Vespe.

Come già accaduto nella cruciale sfida playoff, il bomber non ha creato grossi pericoli ai colori gialloblù.

Ingabbiato dalla Tattica Stabiese

Schierato al centro dell’attacco, il bomber finlandese non è mai riuscito a trovare la posizione ideale. La difesa della Juve Stabia, guidata magistralmente da Bellich, Giorgini e Ruggero, lo ha letteralmente ingabbiato con marcatura stretta e raddoppi sistematici, limitando drasticamente i rifornimenti.

Come evidenziato dalle statistiche, Pohjanpalo è risultato poco incisivo non solo sotto porta, ma anche nel gioco di sponda, dimostrando difficoltà nel legare il gioco e nell’aprire spazi per i compagni.

La Freddezza Che Fa la Differenza

Il confronto con la partita è impietoso: laddove il giovane avversario Cacciamani ha saputo convertire l’unica vera occasione in un gol decisivo, Pohjanpalo non ha avuto la lucidità per essere letale nelle poche situazioni create dalla squadra di Inzaghi.

La trasferta a Castellammare di Stabia si conferma un terreno ostile per l’attaccante, un luogo dove la sua esperienza e il suo fiuto del gol sembrano smarrirsi.

Un Problema per le Ambizioni del Palermo

Questa incapacità di imporsi al Menti riflette un momento di fragilità per l’attacco del Palermo, che si affida in gran parte alle sue conclusioni e alla sua presenza in area.

Mentre Inzaghi subisce l’ennesima sconfitta sul campo che non gli porta mai fortuna, per Pohjanpalo il Menti si trasforma in un amaro promemoria: le ambizioni di promozione del Palermo passano necessariamente anche dalla sua capacità di sbloccarsi e fare la differenza in trasferte complicate come questa. Per riprendere la corsa, la squadra deve ritrovare il suo Doge, altrimenti le “sabbie mobili” della Serie B rischiano di inghiottire le speranze rosanero.

La Juve Stabia brilla al Gran Galà del Calcio: Ancora una volta pioggia di premi per le Vespe

0

Serata da incorniciare per la S.S. Juve Stabia 1907, che ancora una volta si conferma eccellenza del calcio italiano. Nella serata di ieri, 10 novembre 2025, presso la prestigiosa location di Villa Talzano Eventi ad Arezzo, le Vespe hanno fatto incetta di premi durante la XIV edizione del Gran Galà del Calcio.

L’evento, organizzato con la consueta professionalità dai giornalisti Donato Alfani e Luca Esposito, celebra ogni anno i protagonisti che si sono distinti sui campi da gioco e dietro le scrivanie.

La Juve Stabia, come già successo nella scorsa edizione, è stata chiamata sul palco a più riprese per ritirare i riconoscimenti relativi alla stagione sportiva 2024/2025. Un’annata memorabile che ha visto i colori gialloblù splendere nel campionato di Serie BKT, chiuso con un eccezionale 5° posto e la conquista della semifinale Play Off.

I protagonisti premiati

Il successo della Juve Stabia è stato un trionfo collettivo, come dimostra la varietà dei premi assegnati:

  • Marco Ruggero: Ha vinto il premio di ‘Miglior difensore dell’anno in Serie BKT’, un sigillo alla sua stagione da leader del reparto arretrato.
  • Giuseppe Leone: Per il secondo anno consecutivo, il metronomo del centrocampo stabiese ha conquistato la targa, stavolta come ‘Miglior centrocampista centrale Top 11 Serie BKT’.
  • Matteo Lovisa: Anche per il direttore sportivo è arrivato il secondo premio consecutivo, riconosciuto come ‘Miglior giovane direttore sportivo dell’anno della Serie BKT’, a testimonianza della sua visione e capacità di programmazione.
  • Ignazio Abate: Il tecnico delle Vespe, “il nostro allenatore” come sottolinea la società, è stato premiato come ‘Miglior giovane allenatore dell’anno del Girone B di Serie C’.
  • Alessandro Confente: Riconoscimento importante anche per l’estremo difensore, premiato in qualità di ‘Miglior Portiere Top 11 della Serie C’.

Un successo di squadra: premiato l’Ufficio Stampa

A dimostrazione che i grandi risultati si costruiscono dentro e fuori dal campo, un prestigioso riconoscimento è andato anche all’area comunicazione del club. L’Ufficio Stampa della Juve Stabia ha ricevuto il premio di ‘Miglior Addetto Stampa di Serie BKT’.

Un premio che il Responsabile della Comunicazione, Mario Di Capua, ha voluto condividere con tutto il suo staff, composto da Mattia Molinari, Antonio Gargiulo, Gerardo Gargiulo, Eduardo Filtro, Alfonso Amarante, Barbara Vadalà, Michele e Raffaele Ruocco.

Per tutti i tifosi e gli appassionati che volessero rivivere le emozioni della premiazione, la serata sarà visibile per intero su Sport Italia (canale 60 del digitale terrestre) domani sera, mercoledì 12 novembre, a partire dalle ore 21.00.

Vicinanza: “Riportare lo Stato a Castellammare. La nostra rinascita parte da legalità e trasparenza”

0

“La rinascita di Castellammare di Stabia parte dalla legalità, dalla trasparenza e dall’efficienza amministrativa”. È questo il faro che guida l’azione del sindaco Luigi Vicinanza, che ieri, in un lungo intervento di circa tre ore in Consiglio comunale, ha illustrato la Relazione sullo stato di attuazione del programma politico-amministrativo.

Citando Nicola Amore, sindaco della Napoli post-colera che volle “riportare Napoli nello Stato e lo Stato a Napoli”, Vicinanza ha fissato l’asticella dell’ambizione collettiva: “Credo che l’ambizione di questo Consiglio comunale tutto… sia quella di riportare Castellammare di Stabia nello Stato e lo Stato a Castellammare di Stabia”.

Un Governo alla luce del sole

Il primo cittadino ha rivendicato la ritrovata stabilità e legittimazione dopo un periodo buio: “Siamo stati chiamati a far ripartire la città, a rimettere in moto un processo amministrativo… allontanando quell’alone di sfiducia che si respirava”. Ha sottolineato come l’amministrazione agisca “alla luce del sole”, ponendo trasparenza, efficienza e legalità come “precondizioni per ogni atto di governo, per ogni opera pubblica, per ogni politica sociale o culturale”.

Tra i risultati tangibili, il sindaco ha elencato il “mare restituito” dopo cinquant’anni, l’approvazione del Piano Spiagge e i numerosi cantieri attivi. Grande attenzione è stata data alla rigenerazione urbana e alla riapertura dei parchi, visti come strumenti essenziali per il rilancio: “La lotta alla criminalità si fa anche così – ha detto Vicinanza –: sottraendo spazio al degrado e restituendo bellezza e vita collettiva”.

La sfida Fincantieri e la ferita delle Terme

Due temi cruciali per l’identità stabiese hanno trovato ampio spazio: Fincantieri e le Antiche Terme.

Il cantiere navale è stato definito “il cuore produttivo e simbolico della città”. “Fincantieri è Castellammare e Castellammare è Fincantieri”, ha ribadito il sindaco, lanciando un appello unitario, esteso anche all’opposizione, per sollecitare il Governo a “garantire investimenti per la continuità produttiva e il futuro”.

Più dolente il capitolo delle Antiche Terme, descritte come “la più dolorosa ferita della città”. Vicinanza ha assicurato l’impegno dell’amministrazione per “rimettere in moto il processo” e restituire ai cittadini un “patrimonio identitario e produttivo” che simboleggia il potenziale turistico e di benessere della città.

Turismo: dati in crescita

Proprio sul fronte del turismo, la relazione ha presentato dati incoraggianti. “Le presenze turistiche sono aumentate del 30% tra il 2024 e il 2025”, ha evidenziato il sindaco. Un successo confermato dagli introiti della tassa di soggiorno, passati dai circa 270.000 euro del 2024 ai 356.966 euro registrati nei primi dieci mesi del 2025. “È il segno tangibile di una Castellammare attrattiva”, ha commentato.

Un appello all’unità

In conclusione, Vicinanza ha parlato di una “luce di speranza riaccesa”, ma ha richiamato tutti alla responsabilità collettiva: “Occorre un grande sforzo collettivo… Bisogna mettere da parte il mero calcolo politico e l’interesse particolare”. L’invito finale è stato alla collaborazione, con l’amministrazione “mai chiusa” verso chiunque voglia contribuire con idee e proposte basate “sulla legalità, il bene comune e il rilancio di Castellammare”.

Bonus idrico integrativo 2025: Al via le richieste di accesso al-la nuova agevolazione

0

Nuove agevolazioni sul pagamento delle bollette dell’acqua per i nuclei familiari in condizione di disagio economico-sociale. A partire da oggi, lunedì 10 novembre 2025 e fino al 9 gennaio 2026, è possibile presentare la domanda per accedere al Bonus Idrico Integrativo 2025. Si tratta della nuova misura di sostegno al reddito disposta dal Consiglio di Distretto Sarnese-Vesuviano dell’Ente Idrico Campano per i cittadini residenti nei 75 comuni gestiti da Gori.  

La richiesta si presenta online, compilando il modulo presente sul sito www.goriacqua.com. A tal fine è importante avere a disposizione i seguenti documenti: attestazione ISEE inferiore o uguale a 15.000 euro, copia dell’ultima fattura ricevuta, documento d’identità dell’intestatario del contratto di fornitura e una foto del contatore.

Il bonus sarà erogato come sconto diretto in bolletta, a partire da un minimo di 50 euro per ogni componente del nucleo familiare, fino ad a un massimo complessivo di 200 euro. Per assistenza e informazioni è possibile rivolgersi presso gli  Sportelli Amico, gli sportelli al pubblico o contattando il Numero Verde Commerciale 800 900 161 (da rete fissa) e 081 02 06 622 (da mobile).

Al fine di consentire la massima risonanza a questa importate azione messa in campo, Gori, in collaborazione con l’Ente Idrico Campano, ha sviluppato una vasta campagna informativa basata sulla prossimità e sulla presenza sul territorio. Oltre alla pubblicazione delle informazioni sui siti web goriacqua.com ed enteidricocampano.it, e sui rispettivi canali social, il messaggio sarà diffuso attraverso la distribuzione di un vademecum presso tutti i comuni interessati e negli sportelli al pubblico di Gori, l’affissione di manifesti nei punti strategici del territorio e la divulgazione di uno spot televisivo che sarà trasmesso dalle principali emittenti locali.

Un modo semplice per informare tutti in maniera capillare, accompagnando i cittadini passo dopo passo nella richiesta del bonus.

Con il Bonus Idrico Integrativo 2025, Ente Idrico Campano e Gori rinnovano l’impegno a favore delle famiglie del territorio, rendendo il servizio idrico sempre più vicino, inclusivo e solidale. Una misura che punta a trasformare la gestione dell’acqua in un modello di equità, sostenibilità e attenzione sociale.

 

La Juve Stabia vince contro il Palermo ma Matteo Marchetti no: Direzione arbitrale al Menti da matita rossa

0

Sabato sera, per la dodicesima giornata di Serie BKT, la Juve Stabia ha conquistato tre punti d’oro contro il Palermo, grazie a una rete del giovane Cacciamani. Una vittoria di carattere, arrivata al termine di una gara intensa. Eppure, nonostante il risultato positivo, al “Menti” l’argomento più discusso è, ancora una volta, la direzione di gara.

Sotto i riflettori è finito l’arbitro internazionale Matteo Marchetti di Ostia Lido, protagonista di una serata che ha lasciato molti dubbi e alimentato antichi malumori stabiesi.

Un passato che non passa

Che tra la Juve Stabia e la classe arbitrale non corra buon sangue è storia nota. Lo scorso anno, l’analisi delle direzioni di gara aveva portato alla stesura di un vero e proprio dossier, composto da oltre 40 episodi a sfavore tra decisioni VAR e decisioni sul campo. La “giustificazione” o alibi che c’eravamo dati è che, da neopromossa, la Juve Stabia pagasse lo scotto della categoria, vedendosi tutelata meno di altre (un errore di mentalità, se così fosse).

Quest’anno, ci si aspettava un cambio di registro, un “azzeramento dei torti”. La realtà, però, sembra diversa. La Juve Stabia, squadra che fa della presenza e della densità in area di rigore un suo marchio (come dimostrano i dati sui passaggi in area), si ritrova con solo 3 rigori a favore tra lo scorso campionato e quello attuale. Un dato che stona.

L’analisi di Juve Stabia – Palermo: Direzione “distratta”

Dall’arbitro Marchetti ci si aspettava una direzione equa, imparziale e precisa. Si è assistito, invece, a tutt’altro: una gestione della gara e un utilizzo del VAR che possono essere definiti, eufemisticamente, “leggeri” e “distratti”.

Sottolineare queste mancanze dopo una vittoria, anziché dopo una sconfitta, conferisce all’analisi maggiore valore e imparzialità, non essendo dettata dalla frustrazione del risultato.

Ecco gli episodi finiti sotto la lente d’ingrandimento:

Minuto 31: L’entrataccia di Brunori. L’attaccante del Palermo interviene in modo durissimo su Mosti, colpendolo con i tacchetti sulla tibia. Un fallo che grida rosso diretto. Marchetti, però, estrae solo il cartellino giallo. Ciò che sconcerta è il silenzio del VAR, che aveva tutti gli strumenti per intervenire e correggere l’evidente errore, richiamando il direttore di gara alla on-field review per l’espulsione. (Un episodio che, per dinamica, ha ricordato il rosso inflitto a Candellone a Pisa lo scorso anno, episodio che Inzaghi dovrebbe ricordare bene).

Brunori Su Mosti Esplusione Juve Stabia Palermo
Fonte foto: Immagini DAZN

La gestione di Palumbo. Il centrocampista rosanero, già giustamente ammonito per un duro fallo (sempre su Mosti), ha continuato a distribuire “legnate” a destra e a manca. In almeno tre occasioni successive, Palumbo avrebbe meritato il secondo provvedimento disciplinare e la conseguente espulsione. Marchetti ha invece optato per fischiare la punizione, “graziando” il giocatore e permettendo a Inzaghi di sostituirlo prima del danno ormai annunciato.

Il paradosso di Inzaghi e il rosso a Lovisa

A lasciare ulteriormente perplessi sono state le parole di Filippo Inzaghi a fine gara. Il tecnico del Palermo si è lamentato della direzione arbitrale, sostenendo di aver dovuto sostituire Brunori e Palumbo per la “pressione psicologica esercitata dal pubblico” sull’arbitro che avrebbe potuto indurre lo stesso alla conseguente espulsione dei calciatori.

Sentire un allenatore del suo calibro, dopo i “favori” palesi ricevuti sul campo, lamentarsi della direzione arbitrale è parso surreale. Forse Inzaghi, memore della gara Pisa-Juve Stabia quando sedeva sulla panchina dei toscani, si aspettava lo stesso trattamento preferenziale di quella volta, con espulsioni e decisioni a senso unico che determinarono l’esito della gara a sfavore dei gialloblù.

Il paradosso si è completato quando Marchetti ha dimostrato di avere il cartellino rosso in tasca. Non per i giocatori del Palermo, ma per il D.S. della Juve Stabia, Matteo Lovisa, espulso per essersi (giustamente) lamentato delle mancate sanzioni ai giocatori avversari.

Come già accaduto a Modena, con l’ingiusta espulsione di Gerbo per proteste su un fuorigioco inesistente (nato da retropassaggio), anche stavolta la Juve Stabia paga dazio: Lovisa sarà squalificato per la gara con la Sampdoria, mentre Marchetti continuerà regolarmente ad arbitrare.

L’unica espulsione per il Palermo è arrivata solo al 91′, quando Ranocchia (già ammonito) ha protestato veementemente per un fallo (giusto) assegnato alle Vespe.

La Juve Stabia ha vinto, e lo ha fatto meritatamente, superando anche gli ostacoli di una direzione non all’altezza. Ma la speranza è che, per il prosieguo della stagione, si possa finalmente parlare solo di calcio giocato e non dover tornare, ancora una volta, a trattare l’argomento arbitrale.

Se dovessimo mettere un voto a Matteo Marchetti e al Var (Giua – Meraviglia) non potrebbe che essere: 4

L’AZZURRO PENSIERO. Il Napoli perde amaramente a Bologna. Decidono Dallinga e Lucumi

0

Un Napoli spento e poco incisivo esce sconfitto dal Dall’Ara, superato da un Bologna più determinato e con maggiore “energia positiva”, come sottolineato nel post-partita. La quinta battuta d’arresto stagionale per i partenopei è un segnale d’allarme che non può essere ignorato e che alimenta le preoccupazioni in casa azzurra.

Il match si è concluso con il punteggio di 2-0 in favore dei padroni di casa, che hanno costruito il loro successo con intelligenza e cinismo. L’equilibrio iniziale si è spezzato in avvio di ripresa: è stato Dallinga a trovare il varco giusto, portando in vantaggio gli emiliani. Il colpo del KO è arrivato poco dopo l’ora di gioco, quando un preciso colpo di testa di Lucumi ha fissato il risultato sul 2-0, lasciando poche speranze di rimonta per gli ospiti.


 

🎙️ La Rabbia di Conte: “Poca Energia Positiva, Dobbiamo Riflettere”

 

L’allenatore azzurro, Antonio Conte, non ha nascosto la sua delusione e la necessità di una profonda analisi in seguito alla prestazione. Il tecnico ha evidenziato una netta differenza di approccio e intensità tra le due squadre.

“Mi dispiace per la sconfitta ma anche per la sensazione che ho avuto vedendo poca energia positiva. Loro avevano più forza ed entusiasmo rispetto a noi,” ha commentato Conte a caldo. “Questa è la quinta partita stagionale che perdiamo ed è una situazione che ci deve condurre a delle riflessioni.”

L’allenatore ha poi assunto la responsabilità, ma ha anche chiamato in causa la reazione della squadra.

“È giusto essere preoccupati in questo momento, dobbiamo comprendere che non è mai un caso quando non si centrano i risultati sperati. Chiaramente la responsabilità è principalmente mia, probabilmente non sono riuscito a trasferire la giusta energia, o forse qualcuno ha recepito meno,” ha proseguito. “Adesso dobbiamo analizzare tutti insieme questo momento e cercare di ritrovare la forza e la determinazione che ci hanno caratterizzato in passato.”


 

🛡️ Di Lorenzo: “Ci è Mancato lo Spirito Giusto”

 

Anche il capitano, Giovanni Di Lorenzo, ha analizzato lucidamente la prestazione, confermando la mancanza di alcuni elementi chiave.

“Siamo dispiaciuti, stiamo trovando difficoltà, ci è mancato lo spirito giusto, la forza e l’intensità. Non abbiamo avuto la brillantezza necessaria,” ha ammesso il difensore.

La sosta per le nazionali arriva in un momento cruciale per il Napoli.

“Adesso dobbiamo cercare in questa sosta di ritrovare la solidità che ci ha contraddistinto. Lavoreremo col mister per risalire subito e ritrovare la strada migliore.”

Il campanello d’allarme è suonato in maniera forte e chiara. Il Napoli si ritrova a leccarsi le ferite e a doversi interrogare sul proprio cammino. La pausa del campionato sarà fondamentale per ritrovare l’unità, l’intensità e quella “energia positiva” che è mancata in una serata da dimenticare al Dall’Ara.

Juve Stabia, dopo la vittoria con il Palermo arrivano 6 convocazioni per le nazionali di categoria

0

Il prossimo fine settimana vedrà i campionati maggiori, inclusa la Serie B, osservare un turno di riposo per lasciare spazio ai consueti impegni delle Nazionali. La Juve Stabia non scenderà in campo per questi impegni, ma può festeggiare un importante riconoscimento per il lavoro svolto sui propri tesserati: ben sei calciatori gialloblù sono stati chiamati per rappresentare i rispettivi Paesi nelle categorie giovanili.

Come reso noto dalla società stabiese attraverso un comunicato ufficiale, le convocazioni testimoniano la qualità presente nella rosa a disposizione del club.

Poker di convocati per l’Italia U20

Il contingente più numeroso si aggregherà alla Nazionale Under 20 guidata dal Commissario Tecnico Carmine Nunziata. Sono quattro i giocatori della Juve Stabia chiamati per due amichevoli internazionali di prestigio: Mattia Mannini (Difensore), Giacomo Stabile (Difensore), Filippo Reale (Difensore), Giacomo De Pieri (Attaccante)

Gli azzurrini affronteranno prima il Portogallo, venerdì 14 novembre alle ore 18:30, presso lo stadio “Torquato Bresciani” di Viareggio. Successivamente, la squadra volerà a Oliva, in Spagna, per sfidare la Germania lunedì 17 novembre alle ore 17:00.

Cacciamani con l’U19 per le qualificazioni europee

Importante chiamata anche per il centrocampista Alessio Cacciamani. Il talento gialloblù è stato selezionato dal C.T. dell’Under 19, Alberto Bollini, per le fondamentali gare di qualificazione all’Europeo di categoria, che si terranno in Sicilia.

Questo il fitto calendario degli azzurrini:

  1. Mercoledì 12 novembre (ore 15:00): Italia vs Moldova (Stadio ‘Aci e Galatea’, Acireale)
  2. Sabato 15 novembre (ore 15:50): Italia vs Bosnia (Stadio ‘Angelo Massimino’, Catania)
  3. Martedì 18 novembre (ore 15:00): Italia vs Polonia (Stadio ‘Angelo Massimino’, Catania)

Burnete vola con la Romania U21

Le soddisfazioni per la Juve Stabia valicano anche i confini italiani. L’attaccante rumeno Rares Burnete è stato infatti convocato dalla Nazionale U21 della Romania.

Per Burnete si prospettano due sfide di alto livello: la prima venerdì 14 novembre in trasferta contro la Finlandia, allo stadio Veritas di Turkuiar. La seconda gara si disputerà in casa, martedì 18 novembre, contro la temibile Spagna allo stadio municipale di Sibiu.

Juve Stabia: Una perla di Cacciamani e un gruppo forte e solido piegano il Palermo di Inzaghi

0

Il risultato di alcuni mesi fa è lo stesso (1-0), l’avversario è lo stesso (il Palermo) e l’emozione è la stessa: pura gioia stabiese. Ma la vittoria di sabato della Juve Stabia contro la corazzata allenata da Pippo Inzaghi ha un peso specifico diverso, perché è la sintesi perfetta di due elementi che fanno grande una squadra: la magia del singolo e la forza inscalfibile del collettivo.

Certo, la copertina se la prende di diritto il protagonista della serata, Alessio Cacciamani, che con una rete straordinaria ha regalato i tre punti alle Vespe.

La magia: Un gol alla “Kvaratskhelia”

Il momento che ha deciso la partita è arrivato al minuto 37: È un’azione che non è stata una semplice galoppata, ma un vero e proprio gol alla “Kvaratskhelia”, un concentrato di dribbling ubriacanti, cambi di direzione e audacia che hanno lasciato di stucco la difesa rosanero.

Cacciamani ha ricevuto palla sulla fascia sinistra da Correia, nel suo habitat naturale. Invece di crossare o dialogare, il giovane ha deciso di mettersi in proprio, palla al piede, puntando l’area con la sfrontatezza del fuoriclasse.

Con una serie di finte e tocchi rapidissimi nello stretto, ha disorientato il primo e il secondo difensore. L’accelerazione successiva, quella che ha creato il vero solco, è stata devastante. Cacciamani si è accentrato con prepotenza, liberando il tiro da posizione defilata ma perfetta, spedendo il pallone dove il portiere del Palermo non è potuto arrivare. Un tiro che non è stata solo forza, ma precisione chirurgica.

È il secondo gol in campionato per Alessio Cacciamani, e se il primo a Padova era stato importante, questo ha il sapore dei tre punti. I sostenitori gialloblù sanno di avere in casa un gioiello e lo stanno coccolando con l’affetto e la pazienza che solo un tifo passionale sa dare.

La forza: Il trionfo del gruppo compatto

Se il gol di Cacciamani è stata la perla, l’intera prestazione della Juve Stabia è stata l’ostrica che l’ha protetta. Sarebbe profondamente ingiusto, infatti, ridurre questa vittoria alla sola, seppur magnifica, prodezza del singolo.

Per battere una “corazzata” come il Palermo di Inzaghi, costruita con ambizioni da vertice, non basta un colpo di genio; serve un’orchestra che suoni all’unisono. E la Juve Stabia di sabato è stata proprio questo: un gruppo compatto, maturo e consapevole.

La vera vittoria delle Vespe risiede nella gestione perfetta di tutti i momenti della partita. Dopo il vantaggio, la squadra ha saputo gestire i momenti della partita e non ha concesso il fianco alla reazione degli avversari (nel quarto d’ora finale), ma inevitabilmente confusionaria, dei siciliani. Ha saputo soffrire quando c’era da soffrire, con i reparti stretti e una disciplina tattica encomiabile, e ha saputo gestire il possesso quando necessario, senza mai andare in affanno.

Dal portiere all’ultimo uomo entrato dalla panchina, la Juve Stabia ha dimostrato che il talento, per quanto purissimo come quello di Cacciamani, vince le partite solo se supportato da una struttura solida, dal sacrificio e dall’aiuto reciproco.

La Juve Stabia vince, dunque, non solo perché in campo ha un talento capace di creare magia, ma perché quel talento è inserito in un meccanismo che funziona, un gruppo che sa come si vince, come si lotta e come si portano a casa tre punti d’oro che pesano come un macigno sul cammino del campionato.