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Ucraina, soldati Francia in guerra? Macron ora frena: “Non domani”

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(Adnkronos) –
La Francia non manderà soldati in Ucraina per combattere nella guerra contro la Russia.Non lo farà, almeno, in tempi brevi.

E’ la parziale retromarcia del presidente francese, Emmanuel Macron, rispetto alle ipotesi prospettate nei mesi scorsi, quando l’impegno diretto nel conflitto era considerato un’opzione concreta. Ora, a pochi giorni dalle elezioni, il leader transalpino tira il freno: non ritiene che l’esercito francese “si impegnerà” a breve termine sul suolo ucraino.Nel corso di un’intervista al podcast ‘Generation Do It Yourself’, Macron cerca anche di dissipare i timori di un rischio che la guerra degeneri o addirittura raggiunga la Francia. “Non penso che ci sia una guerra in arrivo sul nostro territorio né che domani ci impegneremo sul suolo ucraino”, precisa il presidente francese, sottolineando che “ciò che è in gioco in Ucraina, che si trova a 1.500 chilometri dal nostro confine, non è la fine del mondo, ma è il futuro dell’Europa e la nostra sicurezza”.

Secondo Macron, se si lascerà “prevalere la legge del più forte, non c’è alcun motivo perché la Russia si fermi”.Recentemente, il presidente francese è stato uno dei leader a schierarsi in maniera più netta a favore dell’uso di armi occidentali, da parte di Kiev, contro obiettivi militari in territorio russo: “Pensiamo che dovremmo permettere” agli ucraini “di neutralizzare i siti militari da dove vengono lanciati i missili, da dove l’Ucraina viene attaccata”, ha detto Macron a fine maggio incontrando il cancelliere tedesco Olaf Scholz e sottolineando che “non dovremmo permettere loro di toccare altri obiettivi in Russia, e ovviamente le strutture civili”.  Macron a Parigi ha ricevuto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in vista del vertice in programma dal 9 all’11 luglio negli Stati Uniti. “Siamo ad una svolta strategica, la guerra è tornata in Europa con l’aggressione della Russia.

La Nato sta svolgendo un ruolo cruciale nel coordinamento degli alleati” di Kiev. “Parleremo di questo ancora a Washington, come abbiamo fatto negli ultimi mesi.Il sostegno all’Ucraina deve rimanere forte”, le parole del presidente francese, che evidenzia l’importanza di proseguire il percorso per integrare l’Ucraina nell’Alleanza. “La necessità di rinforzare le nostre difese nazionali è innegabile”, aggiunge Macron riferendosi all’obiettivo fissato dalla Nato, che punta a ottenere investimenti pari al 2% del Pil da ciascun membro.  “Tra 2 settimane i leader della Nato si incontreranno per uno storico vertice a Washington per i 75 anni dell’Alleanza”, dice Stoltenberg. “Il sostegno all’Ucraina sarà l’argomento principale.

L’alleanza ha fornito un supporto senza precedenti, ma recentemente i ritardi nelle forniture hanno provocato conseguenze sul campo di battaglia.Dobbiamo garantire all’Ucraina le certezze necessarie per difendersi sul campo di battaglia.

Mi aspetto che i membri dell’Alleanza siano d’accordo sul fatto che la Nato assuma la leadership e il coordinamento nella gestione delle forniture e dell’addestramento” per l’Ucraina. “Il nostro sostegno non mira a fare della Nato un attore del conflitto, si tratta di assicurare all’Ucraina il diritto fondamentale all’autodifesa”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

L’Italia ad un passo dall’eliminazione con la Croazia acciuffa il pari all’ultimo secondo e vola agli ottavi!

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Un’Italia coraggiosa e un po’ sfortunata ha conquistato un pareggio rocambolesco all’ultimo secondo contro la Croazia, staccando il biglietto per gli ottavi di finale di Euro 2024.

La partita è stata un’altalena di emozioni, con gli azzurri che hanno sofferto ma non si sono mai arresi, trovando il gol del pareggio al 98′ con un’incredibile prodezza di Zaccagni.

Spalletti sorprende con il cambio di modulo

Nella sfida contro la Croazia, il CT azzurro ha sorpreso tutti con un cambio di modulo, passando ad una possibile difesa a 3 con Darmian, Bastoni e Calafiori. In attacco, spazio a Raspadori e Retegui al posto di Chiesa e Scamacca. Una mossa che si è rivelata vincente, visto che l’Italia è riuscita a creare diverse occasioni da gol, soprattutto nel secondo tempo.

La gara è iniziata con un primo tempo equilibrato, con entrambe le squadre che hanno avuto buone occasioni per passare in vantaggio. Nella ripresa, la Croazia è passata in vantaggio con Modric, che prima si vede parare un rigore da Donnarumma ma poi, dopo 30 secondi, riesce a realizzare la rete del vantaggio croato. L’Italia subisce il contraccolpo dello svantaggio e tarda a reagire.

Tuttavia, quando ormai tutto sembrava perduto, è arrivato il guizzo di Zaccagni al 98′. Un destro sul palo opposto che ha trafitto Livakovic e ha fatto esplodere la gioia di tutta la panchina italiana e dei tifosi presenti allo stadio. Un gol che ricalca quello di Grosso nel 2006, anche quello per mandare l’Italia a Berlino.

La Croazia, invece, si è vista sfumare la qualificazione all’ultimo secondo, passando in un attimo dalla gioia alla disperazione. Un finale amaro per i biancorossi, che comunque hanno disputato un ottimo Europeo.

L’Italia ha sofferto ma ha meritato il pareggio, grazie alla tenacia, al carattere e a un pizzico di fortuna. Ora gli azzurri possono guardare con fiducia al futuro, con l’obiettivo di continuare a stupire e magari di raggiungere un traguardo importante in questo Europeo.

L’Italia affronterà ora la Svizzera negli ottavi di finale, in una sfida che si preannuncia molto difficile. Ma gli azzurri, dopo questo eroico pareggio, hanno dimostrato di avere carattere e qualità da vendere, e possono sognare in grande.

L’appuntamento è per sabato 29 giugno ore 18 all’Olympiastadion di Berlino.

Ecco di seguito il tabellino della gara:

Croazia (4-3-2-1): Livakovic; Stanisic, Sutalo, Pongracic, Gvardiol; Kovacic (25′ st Ivanusec), Brozovic, Modric (35′ st Majer); Pasalic (1′ st Budimir), Sucic (25′ st Perisic); Kramaric (44′ st Juranovic).

A disposizione.: Vusic, Labrovic, Sosa, Baturina, Erlic, Pjaca, Vlasic, Marco Pasalic, Petkovic.

Allenatore.: Dalic

Italia (3-5-2): Donnarumma; Darmian (36′ st Zaccagni), Bastoni, Calafiori; Di Lorenzo, Pellegrini (1′ st Frattesi), Jorginho (36′ st Fagioli), Barella, Dimarco (12′ st Chiesa); Retegui, Raspadori (30′ st Scamacca).

A disposizione.: Vicario, Meret, Mancini, Buongiorno, Cristante, Gatti, Bellanova, El Shaarawy, Folorunsho.

Allenatore: Spalletti

Arbitro: Makkelie (Olanda)

Marcatori: 10′ st Modric (C), 53′ st Zaccagni (I)

Ammoniti: Sucic, Modric, Ivanusec, Pongracic, Stanisic, Brozovic (C), Calafiori, Fagioli (I)

ACCADDE OGGI 25 Giugno: Santi, ricorrenze e cenni storici

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ACCADDE OGGI 25 Giugno è l’almanacco del giorno per aiutarvi a ricordare i santi del giorno, informazioni, fatti, eventi e compleanni da ricordare. #accaddeoggi #almanacco #santi #ricorrenze #25Giugno

ACCADDE OGGI 25 Giugno: Santi, ricorrenze e cenni storici di oggi

Accadde oggi: l’aforisma del giorno

L’uomo volgare scambia per follia il disagio di un’anima che non respira in questo mondo abbastanza aria, abbastanza entusiasmo, abbastanza speranza.
(Madame de Staël)

ACCADDE OGGI: Nati il 25 giugno…
George Orwell (da wikipedia)Antoni Gaudí(1852)
George Orwell (1903)
Sidney Lumet (1924)

ACCADDE OGGI: … e morti
Georg Philipp Telemann (1767)
Ernst Theodor Amadeus Hoffmann (1822)
Jacques-Yves Cousteau (1997)

In questo giorno accadde…
841 – Ludovico II e Carlo il Calvo sconfiggono Lotario I e Pipino II nella battaglia di Fontenay.
1183 – Dopo la sconfitta nella battaglia di Legnano e la pace di Costanza, Federico Barbarossa riconosce la Lega Lombarda e dà concessioni ai Comuni che la componevano.
1530 – I prìncipi e i prìncipi-elettori luterani presentano all’imperatore Carlo V la Confessione augustana, prima esposizione ufficiale dei punti fermi del Protestantesimo.
1876 – Durante la battaglia del Little Bighorn muore il generale George Armstrong Custer.
1950 – Scoppia la guerra di Corea.
1991 – Slovenia e Croazia dichiarano la propria indipendenza dalla Jugoslavia.

Feste e ricorrenze

Nazionali
Croazia – Festa dell’indipendenza
Mozambico – Festa dell’indipendenza
Slovenia – Festa dell’indipendenza
 
Religiose
Cristianesimo:
Sant’Eurosia di Jaca, martire
Santa Febronia, venerata a Palagonia ed a Patti
San Guglielmo da Vercelli, abate
San Massimo di Torino, vescovo
Santi Ponzio Pilato e Claudia Procula
San Prospero d’Aquitania, monaco e teologo
San Prospero di Reggio Emilia, vescovo
Sant’Orio, martire a Roma nel III Secolo
 
Religione romana antica e moderna:
Periodo solstiziale, quinto giorno
Eventi 
841 – Battaglia di Fontenoy-en-Puisaye
1243 – Sinibaldo Fieschi dei Conti di Lavagna diventa Papa Innocenzo IV
1530 – La Confessione di Augusta viene presentata alla Dieta all’Imperatore del Sacro Romano Impero dai principi e principi-elettori luterani tedeschi
1788 – La Virginia ratifica la Costituzione degli Stati Uniti e viene ammessa come decimo stato degli Stati Uniti
1855 – Viene istituita l’arcidiocesi di Foggia-Bovino come diocesi di Foggia
1866 – Terza guerra di indipendenza italiana: vittoria italiana nella battaglia di Ponte Caffaro
1876 – Battaglia di Little Big Horn e morte del Generale George Armstrong Custer
1891 – Papa Leone XIII pubblica la Lettera Enciclica “Pastoralis vigilantiae, sul convegno di Braga, in Portogallo, circa la condizione della Chiesa di fronte al mondo moderno, sulla necessità di congressi vescovili, sulle competenze dello Stato e della Chiesa
1917 – Ha termine la battaglia del Monte Ortigara, dove l’esercito italiano perse 5.969 uomini
1938 – Douglas Hyde viene eletto primo Presidente d’Irlanda
1945 – Séan T. O’Kelly viene eletto secondo Presidente d’Irlanda
1946 – Viene insediata l’Assemblea Costituente della Repubblica Italiana con Giuseppe Saragat alla presidenza
1950 – Scoppio della Guerra di Corea
1954 – Viene soppressa nel sangue la Rivolta di Kengir
1959 – Eamon de Valera viene eletto terzo Presidente d’Irlanda
1967
Primo programma satellitare mondiale – Our World
Strage di Cima Vallona, attentato terroristico perpetrato da separatisti sudtirolesi ai danni di militari italiani
1973 – Erskine Hamilton Childers viene eletto quarto Presidente d’Irlanda
1975
Stato di emergenza in India
Il Mozambico dichiara l’indipendenza
1981 – Hanno inizio i messaggi della Vergine Maria a Medjugorie
1991 – Jugoslavia: La Slovenia e la Croazia dichiarano la propria indipendenza dalla Jugoslavia
1993 – Kim Campbell viene scelta come leader del Partito Progressista Conservatore Canadese e diventa la prima donna Primo Ministro del Canada
1996 – L’Attentato delle Khobar Towers causa la morte di 19 americani in Arabia Saudita
1998
Viene assassinato il cantante berbero Lounès Matoub
La Microsoft mette in commercio Windows 98
2006
Si celebra, in Italia, la prima delle due giornate del referendum per l’approvazione del disegno di legge costituzionale concernente “Modifiche alla Parte II della Costituzione”: l’elettorato respinge il premierato, la devolution ed il nuovo Senato federale.
Gli elettori della Mauritania approvano la riforma della Costituzione voluta dal Governo provvisorio: previste, tra l’altro, le quote rosa.
 

 

Croazia-Italia 1-1, telecronache da brividi tra lacrime e urla

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(Adnkronos) – Zaccagni segna allo scadere, l’Italia pareggia 1-1 con la Croazia e acciuffa in extremis la qualificazione agli ottavi di finale di Euro 2024.L’epilogo da brividi del match degli azzurri lascia il segno sui tifosi e sui telecronisti, messi a dura prova dalle emozioni.

Su X, rimbalzano le ‘prove audio e video’ che documentano le reazioni di Fabio Caressa, che ha raccontato il match per Sky, e Alberto Rimedio, telecronista della Rai.  “E’ finita.L’Italia, con il pareggio in extremis di Zaccagni, guadagna la qualificazione agli ottavi di finale di…

dei campionati europei”, dice Rimedio con la voce rotta dalla commozione.  Resta letteralmente senza parole, invece, Caressa.Il gol dell’azzurro viene descritto come “un miracolo”.

La voce però va via, strozzata da un colpo di tosse che spegne le urla del telecronista: “Mi sto uccidendo”.   —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Euro 2024, Croazia-Italia 1-1: Zaccagni salva azzurri allo scadere, Spalletti agli ottavi di finale

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(Adnkronos) –
L’Italia pareggia 1-1 con la Croazia allo scadere nel match valido per la terza giornata del Gruppo B di Euro 2024 e acciuffa in extremis la qualificazione diretta agli ottavi di finale.Al gol di Modric al 55′ risponde Zaccagni al 97′ con la rete del pareggio. Il risultato consente alla Nazionale del ct Spalletti di chiudere il girone a 4 punti, alle spalle della Spagna, prima con 9 punti dopo la vittoria per 1-0 contro l’Albania.

La Croazia è terza con 2 punti, l’Albania è ultima a 1.Negli ottavi di finale, l’Italia affronterà la Svizzera sabato 29 giugno alle 18 a Berlino.  
Arriva dopo 5 minuti la prima iniziativa della Croazia: conclusione da fuori area di Sucic e gran parata di Donnarumma che devia in angolo.

Al 7′ la replica azzurra con Di Lorenzo che mette in mezzo un pallone insidioso in area: palla respinta.All’11 cross di Dimarco dalla sinistra, colpo di testa in tuffo di Pellegrini abbondantemente a lato.

Al 13′ guizzo di Kramaric in area di rigore, sterzata ma al momento della conclusione la difesa azzurre riesce a liberare.Con il passare di minuti i ragazzi di Spalletti crescono e iniziano a rendersi pericolosi.

Al 21′ bel pallone di Calafiori sul secondo palo, salta Retegui che colpisce di testa, contrastato, la palla termina in angolo. Passa un minuto e Pellegrini mette in mezzo un altro pallone, Retegui controlla e calcia, palla ancora deviata in angolo.Al 26′ ancora Retegui pericoloso sulla palla filtrante di Barella, altro tentativo di conclusione e nuovo pallone deviato in angolo.

Dopo due minuti gran palla di Barella sul secondo palo, Bastoni tutto solo colpisce di testa: ottima parata di Livakovic.Poco dopo la mezz’ora pericolosa la Croazia dopo un’azione prolungata con Modric che mette in mezzo un pallone rasoterra, in qualche modo l’Italia allontana.

Al 36′ buona iniziativa di Pellegrini che controlla all’interno dell’area, si gira e calcia: para Livakovic.Calano i ritmi nel finale della prima frazione che si conclude senza altre emozioni. Si riparte con due cambi: per l’Italia Frattesi al posto di Pellegrini, per la Croazia c’è Budimir per Pasalic.

Al 9′ l’arbitro Makkelie assegna un rigore, grazie al Var, per un fallo di mano di Frattesi in area.Dagli 11 metri Donnarumma para la conclusione rasoterra di Modric.

Dopo la prodezza del portiere azzurro, grave disattenzione della retroguardia italiana con la palla che arriva a Budimir, tiro e altra parata del numero 1 ma sulla respinta Modric si riscatta e porta in vantaggio i suoi, diventando anche a 38 anni e 289 giorni il più vecchio goleador in una fase finale di un Europeo. Al 12′ Spalletti inserisce Chiesa per Dimarco.Gli azzurri provano a reagire attaccano con insistenza ma mancano di qualità nella trequarti avversaria.

Al 27′ punizione di Raspadori alzata in angolo dalla barriera.Alla mezz’ora entra Scamacca per Raspadori, con Spalletti che punta sul doppio centravanti per il finale.

Al 35′ l’Italia si sbilancia e la Croazia prova a colpire, cross di Brozovic, Bastoni in anticipo sventa il pericolo.Al 36′ escono Jorginho e Darmian, entrano Fagioli e Zaccagni.

Nei minuti finali la partita diventa molto confusa con la Croazia che si difende con i denti e l’Italia che prova ad attaccare ma con scarsa lucidità. Al 42′ l’Italia vicina al pareggio, cross di Chiesa per Scamacca che non ci arriva per poco con la palla attraversa l’area e finisce fuori.Nel recupero giallo a Calafiori che salterà l’eventuale ottavo di finale.

La nazionale del ct Dalic cerca di guadagnare tempo in ogni modo ma viene punita al 98′ dal tiro a giro di Zaccagni che sul filo di lana porta gli azzurri agli ottavi di finale.
   —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Comunali, centrodestra incassa Lecce e Rovigo. Tajani: “Sindaci moderati scelta vincente”

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(Adnkronos) –
Il centrodestra prende atto della vittoria del centrosinistra nelle grandi città, da Firenze a Bari.La conquista di 5 capoluoghi di Regione era stata messa in conto, anche se preoccupa il risultato di Perugia: considerato un vero e proprio campanello d’allarme, in vista del voto autunnale nell’Umbria guidata ora dalla leghista Donatella Tesei.

Fdi, Fi e Lega si consolano con i ”successi” di Lecce e Rovigo strappati alla sinistra.   Allo stato, nessun leader della coalizione commenta i ballottaggi.Al posto di Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini si fanno sentire i loro colonnelli.

Forza Italia è la prima a parlare, per bocca del responsabile nazionale del settore elettorale, Alessandro Battilocchio, che rivendica ”l’assoluta centralità” del partito azzurro, confermando il trend emerso alle europee.In particolare, il deputato forzista e tajaniano della prima ora, sottolinea che hanno avuto ”particolare successo i sindaci di area moderata” e cita come esempio Carlo Masci che “ha vinto al primo turno a Pescara e oggi Walter Tesauro, a Caltanissetta, che consente a Fi di confermarsi primo partito”. 
Tajani tace ma con i suoi, riferiscono fonti azzurre, avrebbe messo in risalto i buoni risultati delle liste di Fi, soprattutto al Sud, sottolineando che i candidati moderati hanno dimostrato ancora una volta di avere una marcia in più e di essere una scelta vincente.  Per Fratelli d’Italia interviene Giovanni Donzelli che usa una metafora calcistica: ”Il centrodestra vince 4 a 3 sul centrosinistra”.

Il responsabile organizzazione di via della Scrofa spiega in una nota questo risultato. ”Nello specifico il centrodestra strappa quattro capoluoghi di provincia” al suo avversario: Lecce, Rovigo, Verbania e Caltanissetta. “Soltanto tre passano invece dal centrodestra al centrosinistra: Perugia, Potenza e Vibo Valentia.Il centrodestra -rimarca il fedelissimo della Meloni- ha visto inoltre confermare le proprie amministrazioni uscenti nelle città di Vercelli e Urbino”.

Il bilancio finale, conclude Donzelli, ”ha comunque un saldo positivo”.  Il numero due di via Bellerio, Andrea Crippa, assicura: ”la Lega amministra bene da sempre.Lo confermano gli ottimi risultati del Veneto, le conquiste in Piemonte come quella di Vercelli, e la vittoria di Lecce in Puglia.

Questo assieme a tanti altri comuni da Nord a Sud, anche storicamente di sinistra, che cambiano colore”. ”Non possiamo che andare avanti con ancora più forza, lavorando per il benessere dei territori”, si raccomanda il vicesegretario leghista.E’ unanime la grande soddisfazione per l’exploit di Adriana Poli Bortoni, ribattezzata ‘l’highlander del centrodestra’, che di fatto ‘tira’ l’intera coalizione con il 5% dei consensi.  Non a caso, l’azzurro Maurizio Gasparri, ci tiene a complimentarsi con la neo sindaca del capoluogo salentino: ”Auguri ad Adriana che torna a guidare la città di Lecce, che ha amministrato così bene nel passato”.

Il capogruppo di Fi al Senato fa gli auguri anche ”alla nuova sindaca di Rovigo, Valeria Cittadin, e al nuovo sindaco di Caltanissetta, Walter Tesauro, sostenuti da Fi e delle coalizioni di centrodestra, in un turno elettorale che presenta risultati diversi sui territori.Ma che vede le belle affermazioni di Masci a Pescara, Gambini a Urbino, Olivero a Biella, Fioravanti a Ascoli Piceno, Fabbri a Ferrara, Zattini a Forlì, Scheda a Vercelli”.

Il responsabile enti locali forzista non ha dubbi: ”La nostra coalizione da oggi ha più sindaci negli ottomila Comuni d’Italia”. Sulla stessa linea il senatore della Lega Claudio Durigon: “Il successo di Poli Bortone mostra che il centrodestra, capace di esprimere figure di livello e in grado di unire, vince ed è pronto a governare il territorio, aprendo una nuova stagione per la città.” I “nostri migliori auguri di buon lavoro al neo sindaco leccese e anche al nuovo primo cittadino di Caltanissetta Tesauro che, siamo certi -scrive il coordinatore degli enti locali per il Carroccio nel Mezzogiorno- sono le persone giuste per far prosperare i propri territori, verso un futuro migliore, al servizio dei cittadini.La Lega c’è ed è pronta a fare la sua parte”. Non ci sta Ignazio La Russa, che se la prende con l’attuale legge elettorale che va rivista. ”Al di là dei risultati del secondo turno delle amministrative, di chi ha vinto e di chi ha perso -avverte il presidente del Senato- emerge un dato che deve far riflettere: il doppio turno non è salvifico e anzi incrementa l’astensione.

Dal 62,83% del primo turno, in questa tornata si è scesi molto sotto il 50% e cioè al 47,71%.In qualche caso, si viene eletti con solo il 20% dei voti degli aventi diritto.

A volte, viene addirittura eletto chi ha meno voti assoluti di quanti ne ha avuti l’avversario al primo turno”. “E’ inaccettabile”, sbotta La Russa, che chiede di ”ripensare a una legge elettorale per le amministrative, magari seguendo l’esempio del doppio turno siciliano o inserendo idonei correttivi per evitare storture come queste e incrementare la partecipazione”.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Meloni riceve Orban: “Molti punti in comune, da migranti a lotta alla denatalità”

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(Adnkronos) – E’ durato circa un’ora e mezza il confronto a Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro ungherese Viktor Orban.Al termine del faccia a faccia il presidente del Consiglio, nelle dichiarazioni congiunte alla stampa, ha sottolineato di apprezzare “molto” e condividere “le priorità che sono state individuate dalla presidenza ungherese” che dal primo luglio assumerà la guida della Ue, “a partire dalla decisione non scontata di inserire tra le priorità una sfida che anche io mi sono permessa molte volte di citare, anche per la competenza dell’Unione Europea, che è la sfida demografica: è una, dal mio punto di vista, delle precondizioni che servono a costruire un’Europa forte, un’Europa che sappia tornare a essere protagonista nel mondo”.  “La denatalità è un problema che colpisce tutto il continente – ha proseguito -, oggi nessuna nazione europea raggiunge il cosiddetto ‘tasso di sostituzione’, cioè il numero di figli per donna minimo che garantisce la continuità della popolazione.

Se noi non affrontiamo insieme questa sfida e non riusciamo a invertire questa tendenza nel medio e nel lungo periodo i nostri sistemi economici, i nostri sistemi sociali, i nostri sistemi di welfare diventeranno insostenibili e per questo abbiamo sempre considerato che su questa materia si dovesse lavorare insieme.Sono molto contenta che la Presidenza di turno ungherese abbia deciso di porre questa questione tra le sue priorità”. “Del programma ungherese” per la presidenza dell’Ue “condividiamo anche il focus sulla competitività, altro fondamentale focus proposto dalla Presidenza di turno.

Chiaramente competitività europea ma anche difesa europea, il nuovo approccio che l’Ungheria propone in tema di politiche agricole, attenzione alle politiche di coesione, quindi materie che sono state anche dal nostro punto di vista oggetto di particolari indicazioni che sono arrivate con le ultime elezioni europee da parte dei cittadini del continente”. La presidenza ungherese dalla Ue vuole “mettere sul tavolo un grande progetto che si chiama ‘Accordo europeo sulla competitività’, perché pensiamo che il problema principale dell’Europa in questo momento sia la competitività”, ha annunciato Orban, sottolineando “che sia italiani che ungheresi hanno interesse che l’economia europea sia di successo e sia competitiva”. “Un altro interesse comune è che l’Europa non si isoli da partner terzi fuori d’Europa.E’ nostro interesse comune – ha detto ancora il premier ungherese – avere un’industria forte e che la transizione green sia collaborativa e non agisca contro l’economia europea”. “Sono convinto che senza una migliore competitività i posti di lavoro europei saranno persi durante il prossimo decennio”, ha concluso.    Con il primo ministro ungherese Viktor Orbàn “abbiamo approfondito nel nostro incontro anche le priorità della presidenza ungherese” della Ue “per quanto riguarda il governo dei flussi migratori.

Anche qui ci troviamo d’accordo, siamo d’accordo sul fatto che vada consolidato il nuovo approccio europeo che si è sviluppato in questi mesi, anche grazie all’impulso dell’Italia che si basa su alcuni pilastri, cioè la difesa dei confini esterni dell’Unione Europea, il contrasto all’immigrazione illegale di massa, la lotta ai trafficanti, l’impegno a costruire con le nazioni di origine e di transito un nuovo modello di cooperazione e partenariato che sia vantaggioso per tutti, anche e chiaramente per andare alla base delle cause della migrazione”, ha ancora Meloni.  Con Orbàn “siamo anche d’accordo sul fatto che sia importante sperimentare nuove forme e nuove soluzioni innovative proprio in materia di immigrazione.Cito, come ho già fatto, il protocollo Italia-Albania, che come voi sapete è diventato oggetto anche di una lettera firmata dalla maggioranza dei Paesi membri rivolta alla Commissione che chiede di portare avanti questo approccio anche per il futuro definendolo una soluzione da seguire”. “Noi appoggiamo tutto ciò che il premier italiano ha proposto, una strategia di sviluppo paneuropea per lo sviluppo dell’Africa”, ha detto dal canto suo Orban.

Durante il colloquio “abbiamo parlato dell’immigrazione illegale.Voi siete più vicini all’Africa di noi – ha aggiunto il premier ungherese – però i migranti arrivano anche da noi, quindi la situazione in Africa riguarda anche noi”. “Secondo i nostri calcoli nei prossimi 20 anni la popolazione dell’Africa aumenterà di 750 milioni di persone”, ha continuato Orban sostenendo che “quindi ci sono due soluzioni o abbiamo un progetto di sviluppo per l’Africa con cui riusciamo a far rimanere a casa gli africani oppure ci sarà un’immigrazione di massa che non potremo gestire”.   Con Orbàn, ha detto la premier, “abbiamo anche discusso ovviamente del conflitto in Ucraina.

Sappiamo molto bene che le nostre posizioni non sono sempre coincidenti, proprio per questo voglio dire che apprezzo molto la posizione che l’Ungheria ha mostrato finora, sia in ambito di Unione Europea sia in ambito NATO, consentendo agli altri Stati membri e consentendo agli alleati di assumere decisioni molto importanti anche quando non era completamente d’accordo.Con Viktor in ogni caso abbiamo ribadito l’indiscusso sostegno alla sovranità, all’indipendenza, all’integrità territoriale dell’Ucraina”. “Guardiamo insieme con grande attenzione alla ricostruzione – prosegue Meloni – perché ovviamente il modo migliore per guardare oltre la guerra è immaginare un’Ucraina che sia ricostruita, che possa prosperare, che possa crescere.

Come sapete l’Italia è molto impegnata su questo, organizzeremo qui, nel 2025, la Ukraine Recovery Conference e quindi abbiamo parlato anche di questo”.  “Nel corso del nostro incontro abbiamo fatto ovviamente il punto anche sull’eccellente stato delle relazioni bilaterali tra Roma e Budapest.L’Ungheria è chiaramente un importante partner europeo, è per noi un prezioso alleato anche in ambito Nato, sono molto soddisfatta dell’intensificazione negli ultimi mesi tanto del nostro dialogo politico quanto del rafforzamento delle nostre relazioni economiche”, ha detto Meloni. “Le aziende italiane guardano con sempre maggiore interesse al mercato ungherese in termini di esportazione, in termini di investimenti – ha proseguito la presidente del Consiglio -, l’Italia sostiene, come si sa, il battaglione multinazionale della Nato a guida ungherese, siamo soddisfatti dell’eccellente livello di cooperazione raggiunto in particolar modo nei Balcani, regione che entrambi, sia Italia che Ungheria, considerano strategica e non a caso anche qui uno dei principali focus della presidenza ungherese riguarda proprio l’attenzione nei confronti dei Balcani occidentali verso quell’allargamento che, come voi sapete, a me piace definire riunificazione su questo c’è perfetta sintonia tra Italia e Ungheria”.    —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

A Ostia stop a disco e feste negli stabilimenti. Federbalneari: “Stagione compromessa”

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(Adnkronos) – Niente disco né feste notturne negli stabilimenti di Ostia.Il Campidoglio al momento ha bloccato i permessi richiesti dai gestori dei lidi balneari che erano già al lavoro per organizzare serate danzanti ma anche lauree, matrimoni e compleanni.

Giovedì, a quanto apprende l’Adnkronos, il capo di gabinetto ha convocato una riunione per trovare una soluzione ma al momento non c’è stato alcun disco verde.  “Siamo a luglio e le nostre richieste sono ancora senza risposta da parte del dipartimento Cultura – dice all’Adnkronos il presidente di Federbalneari Roma Massimo Muzzarelli -.Non sappiamo cosa dire ai cittadini che ci chiedono una conferma delle loro prenotazioni, ci sono sempre più telefonate di persone che chiedono ‘cosa succede, se siamo chiusi o aperti’.

Per non parlare dei danni all’indotto, con la gente che non va in discoteca ci sono ripercussioni su bar e ristoranti.E’ a rischio la stagione estiva, anzi siamo oltre il pericolo perché il core business della stagione notturna è proprio in questo periodo perché, poi, i romani vanno altrove.

Ad ora c’è una totale incertezza sulle attività”.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Napoli, 14enne accoltellato alla partita di calcetto

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(Adnkronos) – Lite alla partita di calcetto, 14enne accoltellato da un coetaneo nella periferia di Napoli.Oggi pomeriggio i carabinieri della compagnia Poggioreale sono intervenuti all’ospedale Villa Betania per la segnalazione di un minore ferito.

Il 14enne era stato trasferito in ospedale poco prima con ferite da arma da taglio.Sul posto c’era anche il papà del ragazzino arrivato poco dopo.

Da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare pare che il 14enne durante una partita di calcio nel rione Conocal nel quartiere Ponticelli abbia litigato con dei coetanei.Uno o più di questi lo avrebbero colpito con un’arma da taglio al gomito, all’avambraccio e sul dorso.

La vittima è stata dimessa con 10 giorni di prognosi.Indagini in corso da parte dei carabinieri per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Centrosinistra vince nei capoluoghi di regione: trionfo storico nelle elezioni comunali 2024. il centrosinistra vince 17-10 sul centrodestra

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Il centrosinistra trionfa nei capoluoghi di regione nelle elezioni di giugno 2024, conquistando Bari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza.

L’esito delle comunali 2024 dopo i ballottaggi: il centrosinistra vince 17-10 sul centrodestra

Le elezioni comunali del 2024 si sono concluse con un risultato netto a favore del centrosinistra, che ha prevalso sul centrodestra con un margine di 17-10.Questo esito, maturato dopo i ballottaggi, rappresenta una conferma e un rafforzamento della posizione del centrosinistra rispetto alle precedenti elezioni comunali, dove il margine era stato più ridotto (13-12).

Inoltre, in due città si sono imposte le liste civiche, un segnale significativo della crescita delle formazioni indipendenti nel panorama politico italiano.

Una vittoria schiacciante per il centrosinistra

Il polo progressista celebra una significativa vittoria nei sei comuni capoluogo di regione coinvolti in questa tornata elettorale di giugno, che ha visto la partecipazione di oltre 3.700 comuni.Dopo il successo di Cagliari al primo turno, il centrosinistra ha consolidato la propria posizione con i ballottaggi a Bari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza.

La vittoria del centrosinistra in queste elezioni comunali riflette una chiara preferenza dell’elettorato per le politiche e i candidati di questa area politica.I risultati mostrano una crescita rispetto alle elezioni precedenti, dove il centrosinistra aveva vinto con un margine molto più esiguo.

La Riconferma del Campo Largo nel Centrosinistra

I risultati di questo secondo turno elettorale evidenziano chiaramente l’efficacia del campo largo nel centrosinistra, che ha dimostrato di poter superare il centrodestra.

Questo ritorno alla compattezza è avvenuto nonostante le controversie legate all’approvazione della legge sull’autonomia differenziata.Esempi lampanti di questa dinamica sono i successi di Vito Leccese a Bari e di Sara Funaro a Firenze, quest’ultima prima donna sindaco a Palazzo Vecchio.

Entrambi rappresentano le vittorie più emblematiche del centrosinistra allargato sul centrodestra.

La Sorpresa di Perugia e il Cambio di Amministrazione

Un risultato inatteso si è verificato a Perugia, dove dopo un decennio di amministrazione di centrodestra, il comune è passato al centrosinistra con la vittoria di Vittoria Ferdinandi.La psicologa, sostenuta da una coalizione che includeva Pd, M5s, Avs e Azione, ha prevalso su Margherita Scoccia dopo un serrato confronto.

Ferdinandi segna anche una pietra miliare, essendo la prima donna a diventare sindaco nel capoluogo umbro.

Potenza e Campobasso: Altri Successi del Polo Progressista

A Potenza, Vincenzo Telesca, supportato da diverse liste civiche e da parte del Pd, ha ottenuto una vittoria significativa per il campo progressista.Anche a Campobasso, la candidata del centrosinistra, Marialuisa Forte, ha ribaltato il risultato del primo turno, imponendosi con il 50,97% dei voti contro il 49,03% di Aldo De Benedittis del centrodestra.

Anche Forte entra nella storia come la prima donna sindaco di Campobasso.

Le Vittorie del Centrodestra nei Capoluoghi di Provincia

Il centrodestra, d’altra parte, è riuscito a strappare tre capoluoghi di provincia al centrosinistra: Lecce con Poli Bortone, Rovigo con Cittadin e Caltanissetta con Tesauro.Inoltre, il centrodestra sostiene la vittoria del civico Albertella a Verbania e conferma le amministrazioni uscenti a Vercelli con Scheda e Urbino con Gambini.

Affluenza alle Urne: Un Calo Preoccupante

Un dato significativo di questa tornata elettorale è stata la bassa affluenza alle urne, che si è fermata al 47,71% rispetto al 62,92% del primo turno.

Questo calo di partecipazione solleva interrogativi sulla mobilitazione elettorale e sul coinvolgimento dei cittadini nei processi democratici locali.

Diagramma dei Risultati Elettorali

Per visualizzare chiaramente i risultati delle elezioni nei capoluoghi di regione, presentiamo il seguente diagramma:

L’analisi dettagliata di queste elezioni mette in luce un momento cruciale per la politica locale italiana, con il centrosinistra che riafferma la propria forza e il centrodestra che continua a mantenere posizioni strategiche.La prossima sfida sarà capire come queste dinamiche influenzeranno le future elezioni e il panorama politico complessivo.

Webuild con le campionesse italiane, il gruppo insieme al Coni a sostegno di donne e giovani

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(Adnkronos) – “We dream, we build, we win” è il fil rouge del racconto fatto di impegno, passione e determinazione che accomuna il successo delle donne nello sport e di un’azienda leader nel settore delle infrastrutture come Webuild.Per raccontare la tenacia dietro ogni medaglia, ma anche dietro ogni grande opera, il Gruppo ha presentato oggi l’iniziativa “Webuild per lo sport.

Atlete campionesse di vita e di sport” con il patrocinio del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni), alla presenza del Presidente del Coni, Giovanni Malagò e dell’Amministratore Delegato Webuild, Pietro Salini.Il progetto mira a promuovere i valori dello sport attraverso le storie di cinque campionesse italiane: Caterina Banti (vela), Alice Bellandi (judo) Angela Carini (pugilato), Zaynab Dosso (atletica) e Antonella Palmisano (atletica). “Queste donne – ha commentato Malagò – hanno una storia sportiva eccezionale con delle storie personali altrettanto eccezionali, e condividono con Webuild valori importanti che spaziano dal lavoro di squadra fino anche alla tutela dell’ambiente.

Come Comitato Olimpico, siamo molto felici di questa iniziativa con Webuild, che è campione non solo nazionale ma nel mondo, ed è azienda motivo di orgoglio e di appartenenza per il Paese”. “Queste campionesse, orgoglio di tutta l’Italia, si sono distinte negli ultimi anni per i loro successi sportivi, così come per il loro impegno e per il loro sacrificio, e siamo fieri di essere qui oggi insieme a loro, al CONI e al Presidente Malagò – ha dichiarato Salini –.Quello dello sport è un percorso ricco di soddisfazioni e di ostacoli, e quello delle atlete, come il nostro, è un mestiere molto difficile.

Talento e determinazione sono due pilastri della cultura di Webuild, la nostra chiave per realizzare le infrastrutture più sfidanti al mondo.La costruzione di una ferrovia come quelle che stiamo realizzando in Sicilia o sotto le Alpi per il Brennero, di una diga nel deserto come quelle in Arabia Saudita per NEOM, o della nuova Metro C di Roma, rappresenta una sfida quotidiana con noi stessi che punta al miglioramento della vita di centinaia di migliaia di persone.

In un settore storicamente a prevalenza maschile, la strada del successo è fatta di duro lavoro, ma quello che conta è sapersi impegnare e adattare a condizioni spesso estreme e migliorarsi sempre, come succede nei nostri cantieri nel mondo.Per avere successo e lavorare in squadra servono valori forti come quelli di queste donne straordinarie dello sport, che sanno tirare fuori il loro meglio proprio nei momenti più duri”. L’evento rientra tra le iniziative, promosse e sostenute da Webuild, per creare valore condiviso nei paesi in cui opera anche sul piano sociale e culturale, oltre che attraverso le infrastrutture realizzate.

Webuild sostiene lo sport come strumento di crescita personale e collettivo, in grado di ispirare la costruzione di un futuro migliore.Proprio Caterina Banti, campionessa olimpica di Tokyo e le protagoniste dell’evento, è reduce del successo storico ai campionati mondiali di vela Classe Nacra 17 a seguito di un percorso in cui Webuild ha creduto con forza già dal 2011 prima delle medaglie e dei successi mondiali, sostenendo il Circolo Aniene che nel tempo ha cresciuto tanti grandi atleti.

Webuild è infatti al fianco della FIV – Federazione Italiana Vela, al Circolo Aniene e al Coni nel supportare lo spirito di sacrificio della giovane che ha permesso all’Italia di salire sul gradino più alto.Come nello sport, anche nei suoi cantieri nel mondo Webuild crede nelle donne e nei giovani talenti e investe nel loro futuro, dando valore alle loro competenze, favorendo il loro sviluppo con percorsi professionali e formativi che permettono a ciascuno di esprimere appieno il proprio potenziale.  Con gli under 35 che rappresentano il 41% delle proprie persone, il Gruppo ha lanciato nei mesi scorsi il programma di formazione e impiego ‘Cantiere Lavoro Italia’, per l’assunzione di 10mila persone entro il 2026, specialmente nei cantieri del Sud Italia.

In parallelo, il Gruppo collabora con un network di quasi 20 atenei di eccellenza in Italia e nel mondo e con istituti superiori a indirizzo tecnico, con l’obiettivo di attrarre, selezionare e formare profili junior di talento.Webuild promuove anche la ricerca su temi di innovazione nel settore, attraverso il Premio Alberto Giovannini per laureandi, laureati e dottorandi.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Uccidono cane di un clochard a Ponte Galeria: ecco cosa rischiano

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(Adnkronos) – L’Organizzazione internazionale protezione animali presenterà denuncia alla Procura della Repubblica di Roma per uccisione di animali (articolo 544 bis del Codice penale) nei confronti di coloro che hanno ucciso il Giorgio, il cane di un clochard che è stato brutalmente ucciso a Ponte Galeria nella zona ovest della Capitale.I responsabili, individuati attraverso le telecamere installate sul posto, sono già stati denunciati dai Carabinieri, intervenuti su richiesta del proprietario del cane che non riusciva più a trovarlo.

L’animale è stato, poi, ritrovato in un fosso.  Gli autori di questa crudeltà rischiano fino a 24 mesi di reclusione, scrive l’Oipa, senza calcolare le eventuali aggravanti o il concorso con altri reati. “Troppo poco, aspettiamo un inasprimento delle pene per i reati contro gli animali come promesso da diverse parti politiche”, commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto, associazione che da sempre auspica un inasprimento delle pene per i reati di cui sono vittime gli animali.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Parigi 2024, Malagò: “Faremo il record di qualificati, siamo molto orgogliosi”

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(Adnkronos) – “Faremo il record di qualificati ai Giochi Olimpici.In ogni disciplina sportiva individuale presente a Parigi 2024 ci siamo qualificati.

Siamo molto orgogliosi.Si presuppone che con più frecce nel tuo arco ci siano più chance di fare risultati”.

Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto ‘Webuild per lo sport con le campionesse italiane’, all’aula magna del centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti”. “Webuild è per noi motivo di orgoglio ed appartenenza.Vi garantisco che con queste ragazze ci rivedremo: andremo a vincere”, aggiunge il numero uno dello sport italiano.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Salini: “Webuild vuole celebrare mondo delle atlete, storie meravigliose da raccontare”

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(Adnkronos) – “Le donne mettono ancora più forza, per loro è ancora più difficile.Le atlete sono tante.

Sono persone che hanno tutte storie meravigliose da raccontare, storie che spesso nascondono grandissimi sacrifici e che poi arrivano finalmente alla notorietà.Volevo celebrare anche questo mondo delle atlete che fanno molta fatica per arrivare dove sono”.

Lo dice l’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini a margine della presentazione di ‘Atlete italiane campionesse di vita e di sport’, al Centro di preparazione olimpica ‘Giulio Onesti’ a Roma.L’obiettivo di Webuild è quello di promuovere i valori dello sport attraverso il racconto delle storie di grandi sportive italiane.  “Faremo una serie di eventi, è importante che lo sport racconti che si possa arrivare a grandi traguardi con fatica e costanza”, aggiunge Salini che sottolinea l’importanza della formazione per il gruppo Webuild, spiegando come nell’ azienda “ci sia un programma di assunzioni dei giovani molto importante”.   Leggi la nota pubblicata sul sito Webuild: https://www.webuildgroup.com/media/note-stampa/webuild-lo-sport-con-le-campionesse-italiane/
  Link alla pagina dell’evento: https://www.webuildgroup.com/it/media/eventi/webuild-lo-sport-con-le-campionesse-italiane/
 —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

‘In viaggio con la Banca d’Italia’ arriva a Salerno

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(Adnkronos) – ‘In viaggio con la Banca d’Italia’ arriva a Salerno.Il 26 e 27 giugno Salerno ospiterà la terza tappa 2024 dell’iniziativa itinerante della banca centrale per diffondere la cultura finanziaria, far conoscere le proprie funzioni e dialogare con i cittadini, le imprese e le istituzioni.

I cittadini potranno conoscere meglio lo stato dell’economia campana e le opzioni per il suo sviluppo (evento “Il polso dell’economia”, 26 giugno), sapere come proteggersi dalle frodi nei pagamenti elettronici (evento “Occhio alle truffe!Se le conosci le eviti”, 27 giugno) e scoprire compiti e servizi della Banca d’Italia (visite guidate alla sede locale dell’istituto, 26 e 27 giugno).

L’ingresso agli eventi è aperto a tutti fino a esaurimento posti ed è gratuito.  Nell’evento principale, “Il polso dell’economia”, esperti della Banca d’Italia presenteranno i dati più recenti sullo stato dell’economia campana e ospiti del mondo imprenditoriale e universitario discuteranno di come promuovere la crescita economica della regione.Il pubblico potrà porre loro domande.

Interverranno in apertura il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e a conclusione il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.L’evento si terrà il 26 giugno dalle 10 alle 12 nel Salone dei marmi del Palazzo di Città. L’evento “Occhio alle truffe!

Se le conosci le eviti” informerà sulle frodi più insidiose nel campo dei pagamenti elettronici (come lo spoofing), su come proteggersi e su cosa fare per ottenere il rimborso del denaro sottratto.Interverranno esponenti della magistratura, della Banca d’Italia, dell’Arbitro Bancario Finanziario e delle associazioni per i diritti dei cittadini.

L’appuntamento è il 27 giugno, dalle 10 alle 11.30, nel Salone di rappresentanza del Palazzo della Provincia – Palazzo Sant’Agostino. Infine, la sede locale della Banca d’Italia in Corso Vittorio Emanuele n. 177 aprirà le porte a visite guidate, durante le quali i cittadini potranno conoscere meglio le funzioni della banca centrale e i servizi che l’istituto offre loro.Le visite si terranno il 26 giugno dalle 15 alle 19 e il 27 giugno negli stessi orari.  ‘In viaggio con la Banca d’Italia’ è un percorso a tappe attraverso il Paese iniziato dalla banca centrale nel 2023.

Ha tre obiettivi: diffondere tra i cittadini le conoscenze basilari di economia e finanza necessarie a prendere decisioni consapevoli con il denaro, ad esempio per risparmiare, chiedere prestiti e investire; dialogare in modo più diretto con i cittadini, le imprese e le istituzioni locali; far conoscere meglio i propri compiti al servizio del Paese, come la produzione di banconote, la ricerca economica, la vigilanza sulle banche e la tutela dei loro clienti.  Ciascuna tappa è dedicata a un tema, ad esempio le funzioni della moneta e della finanza, la sicurezza nei pagamenti elettronici o la protezione dei clienti delle banche.In ogni tappa la Banca d’Italia organizza un evento principale e uno o più eventi laterali e apre a tutti le porte della sua sede locale. Per ulteriori informazioni si può visitare la sezione dedicata all’iniziativa nel sito di educazione finanziaria della Banca d’Italia “L’economia per tutti” . —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lecce, Poli Bortone sindaca per la terza volta: “Grazie per amore e affetto”

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(Adnkronos) –
Lecce torna al centrodestra con Adriana Poli Bortone, eletta sindaca per la terza volta, dopo due mandati dal 1998 al 2007.In base ai dati del Viminale pubblicati sul sito Eligendo, relativi a tutte le 102 sezioni la candidata del centrodestra ha ottenuto il 50,69% dei voti battendo il primo cittadino uscente e candidato del centrosinistra Carlo Salvemini, che ha ricevuto il 49,31% delle preferenze.  L’ex ministra, insieme ai segretari e rappresentanti del centrodestra, ha tenuto un breve intervento di saluto dal palco in piazza Sant’Oronzo per salutare la folla che l’ha circondata per festeggiarla.  “Tanto affetto, tanto amore, tanto entusiasmo.

E’ stata la campagna elettorale più affettuosa che la gente di Lecce abbia avuto per me”, ha detto Adriana Poli Bortone, arrivando in piazza Sant’Oronzo. ”Sento forte la commozione – ha detto dal palco – Ringrazio tutti.Sono tanti i giovani che ho trovato intorno, che sono stati bravissimi.

Buttiamoci alle spalle tutto ciò che di brutto c’è stato anche in questa campagna elettorale.A noi interessa che rimanga nei nostri cuori e nei nostri animi tutto ciò che di bello ci avete regalato.

Vi bacio e vi abbraccio tutti quanti”.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Comunali, Schlein: “Vittoria storica per il Pd”

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(Adnkronos) – “Una vittoria storica per il Pd e per il campo progressista”.Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, commenta i risultati ballottaggi. “Abbiamo vinto in tutti e 6 i capoluoghi di regione, strappandone tre alla destra e con tre nuove sindache”.  “Da Firenze a Bari, da Campobasso a Perugia, da Potenza a Cagliari.

E’ irrevocabile.Le città hanno bocciato la destra che governo e mandato un messaggio chiaro a Giorgia Meloni: basta tagli alla sanità, basta coi salari bassi e no all’autonomia differenziata” conclude. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Amministrative, affluenza ancora giù: tre indizi fanno una prova

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(Adnkronos) – Tre indizi fanno una prova.Il dato dell’affluenza al secondo turno delle amministrative conferma quello che le elezioni europee e l’ultima tornata di elezioni politiche avevano già detto: non si arresta il trend che vede la partecipazione al voto in calo.

Un tema che chiama in causa la capacità della politica, tutta e prescindendo dalla collocazione parlamentare, di rappresentare i cittadini a cui si rivolge, con una perdita di contatto che sembra diventata strutturale.  Secondo i dati del Viminale, è stata del 47,71% l’affluenza definitiva ai ballottaggi nei comuni tornati alle urne.Un dato che è in calo rispetto al primo turno, quando era al 62,83%.

L’affluenza alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno scorsi si era fermata al 49,69%.Anche andando più indietro, all’ultimo appuntamento con le elezioni politiche del 25 settembre 20022, l’affluenza ha subito un calo a livello nazionale di 9 punti percentuali, attestandosi al 63,9% degli aventi diritto.

Un dato che ha rappresentato il maggior crollo di partecipazione nella storia repubblicana. Guardando alle elezioni europee si è parlato, dati alla mano, di una disaffezione ‘italiana’ verso l’Europa, confrontando il dato delle prime elezioni europee, nel 1979 si presentò alle urne l’85,7% degli aventi diritto, con l’impietoso 49,69% di due settimane fa.Passando alle politiche, il calo è verticale dall’80,5% del 2008, al 75,2% del 2013, al 72,9% del 2028, fino al 63,9% del 2022. In questo scenario, il dato di queste amministrative è difficilmente confrontabile con altre tornate per il perimetro differente e la necessità di andare a verificare città per città e comune per comune.

Ma è un voto che ripropone una fotografica inquietante, con la maggioranza degli aventi diritto che hanno scelto di rimanere a casa. (Di Fabio Insenga)  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Successo di pubblico a Taobuk, 200 ospiti da 30 paesi

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(Adnkronos) – Si chiude oggi la XIV edizione di Taobuk, il festival internazionale del libro di Taormina, ideato e diretto da Antonella Ferrara.Annunciate le date della prossima edizione: appuntamento rinnovato dal 19 al 23 giugno 2025. “Un’impronta che ci rende unici ma che non può, né deve, cancellare le orme degli altri: questa la concezione di identità che la XIV edizione di Taobuk ha inteso veicolare in una prospettiva plurale ed inclusiva – ha detto la presidente Antonella Ferrara – Un dibattito dal respiro internazionale che ha richiamato un numero straordinario di presenze, attratte dall’offerta di un programma ricchissimo e variegato.

Eventi resi preziosi dalle riflessioni dei protagonisti del nostro tempo, il cui pensiero a confronto si è riflesso e moltiplicato in un caleidoscopio multidisciplinare, a partire dalla letteratura in connubio con le altre arti fino ad approdare alla scienza, alla medicina e alla geopolitica.Cinque giornate vorticose per ospiti, contenuti, movimento di persone e di idee.

Una kermesse in cui la devozione all’arte e alla bellezza si è tradotta in agorà civile per dare voce e volto al nostro rispecchiarsi negli altri.Con l’urgenza di riaffermare che essere se stessi non significa sopraffare gli altri ma accoglierli”.

E conclude Ferrara: “Un ringraziamento particolare alle istituzioni e realtà pubbliche e private che permettono ogni anno la realizzazione di questo grande festival.Grazie alla Regione Siciliana che sostiene e promuove la manifestazione.

Un ringraziamento all’amministrazione comunale che ha ospitato gli eventi e ha contribuito all’organizzazione mettendo a disposizione le sue sedi più belle”. Oltre 200 ospiti provenienti da circa 30 Paesi – scrittori, artisti, scienziati, intellettuali, politici ed economisti – si sono incontrati a Taormina per discutere sull’accezione e la valenza del concetto di identità, per comprenderne la problematicità, condividerne la ricchezza e ribaltarne, sotto fondamentali aspetti, percezione e definizione.L’intento è stato quello di recuperarne il senso tenendo al centro la nostra relazione con l’altro, il nostro essere con il mondo come fattore determinante del nostro essere nel mondo, citando Emmanuel Lévinas. E di identità hanno parlato gli ospiti intervenuti alle giornate del festival. “In un certo senso la definizione di identità somiglia a definire Dio, se tu assegni a Dio un’identità non parli più di Dio” ha detto il premio Nobel per la letteratura, Jon Fosse.

Mentre lo scrittore statunitense Jonathan Safran Foer ha commentato: “Io non ho una sola identità, ne ho molte.La cosa più difficile è trovare un equilibrio nella vita.” Per l’autore di Patria, lo scrittore spagnolo di origine basca, Fernando Aramburu: “L’identità ha a che vedere con la coscienza personale, che ci lega alla comunità nella quale ci sentiamo integrati, è un insieme di simboli culturali, sentimentali e anche politici a volte.

Avere un’identità credo sia inevitabile, ma questa non può essere immobile, fissa; si può mettere in questione, si può cambiare attraverso la conoscenza, attraverso i viaggi, attraverso il dialogo con gli altri”.  Lo scrittore e drammaturgo, Alessandro Baricco, dice “l’identità è una cosa che non esiste, è un punto di bilanciamento ipotetico che inseguiamo tutta la vita”.Per alcuni, invece, l’identità ha un valore intimamente collettivo, come per la scrittrice Cristina Cassar Scalia: “Tutto concorre a formare l’identità di una persona, che poi a sua volta insieme agli altri formerà l’identità di una comunità quindi ogni identità a sua volta è il piccolo pezzo di un puzzle che poi forma un’identità più generica”.

Stefania Auci, autrice della Saga dei Florio, aggiunge “l’identità personale non può prescindere dall’identità collettiva ma a questo punto diventa fondamentale comprendere il peso e l’importanza del riconoscersi e dell’attribuirsi all’interno di un’identità collettiva.Oggi, in questa fase storica più che mai”.

Giorgio Metta, direttore scientifico dell’IIT di Genova, riflette, invece, sul rapporto fra identità e nuove tecnologie: “Chissà che l’intelligenza artificiale in realtà non ci aiuti a capire cos’è.Potrebbe essere un mezzo per capire noi stessi per capire noi stessi, per capirci meglio”.  Due volte il tutto esaurito per il Teatro Antico.

Grande successo con oltre 4000 presenze per la serata di Gala ideata e condotta da Antonella Ferrara con Massimiliano Ossini durante la quale sono stati consegnati i prestigiosi Taobuk Award.I premi sono assegnati ogni anno dal comitato scientifico del festival a personalità di altissimo profilo letterario, artistico, scientifico o dell’impegno civile, coerentemente con la vocazione multidisciplinare di Taobuk e alla mission di farsi osservatorio della società attraverso un dialogo permanente con i protagonisti del nostro tempo.

Prestigiosa la rosa dei premiati: il premio Nobel Jon Fosse, lo scrittore statunitense Jonathan Safran Foer, lo scrittore e drammaturgo Alessandro Baricco, il tenore Riccardo Massi, il premio Oscar Paolo Sorrentino, il regista Ferzan Özpetek, l’attrice e regista Kasia Smutniak, l’artista Marina Abramovič, il poliedrico coreografo e fondatore dei Momix, Moses Pendleton, l’étoile Nicoletta Manni, la cantante Noemi.Premiato anche lo scrittore spagnolo di origine basca, Fernando Aramburu.

Il Gala andrà in onda su RaiUno il 3 luglio. Teatro pieno anche per Tucidide.Atene contro Melo lo spettacolo scritto e diretto da Alessandro Baricco.

Lo scrittore, sul palco come voce narrante, è stato affiancato dalle attrici Stefania Rocca e Valeria Solarino, che davano rispettivamente voce agli Ateniesi e ai Melii.Il racconto è stato accompagnato dai 100 Cellos, ensemble di violoncellisti fondato e diretto da Enrico Melozzi e Giovanni Sollima, il quale ha composto anche le musiche originali. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Buchmesse, Valensise: “Si rappresenta l’Italia e non governo in carica”

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(Adnkronos) – Quando si partecipa ad una “manifestazione internazionale” non si rappresenta il governo in carica ma l’Italia.E’ alla luce di questa motivazione che la giornalista e scrittrice Marina Valensise non ha firmato la lettera inviata a Jurgen Boos, direttore della Buchmesse, e a Innocenzo Cipoletta, presidente dell’Associazione italiana editori, da quaranta scrittori che manifestano la loro “preoccupazione” per la gestione messa in campo dal nostro Paese lamentando “l’ingerenza della politica”. “Anch’io – racconta all’AdnKronos la Valensise – ho ricevuto questa lettera e non l’ho sottoscritta.

Penso che quando uno rappresenta l’Italia rappresenta il Paese e non il governo italiano.Andare quindi in una manifestazione internazionale con un animo ostile alle istituzioni non mi sembra che sia una scelta giusta”, osserva la Valensise che riflette: “Noi non ci muoviamo in un ambito locale, territoriale o comunale dove possiamo far valere le fazioni degli uni sugli altri, ma ci muoviamo in un ambito internazionale.

Non rappresentiamo il governo, siamo rappresentanti della cultura e della Nazione italiana”.  “Insomma – dice la Valensise – l’idea di porsi in una situazione di antagonismo con le istituzioni non mi sembra buona.Io per questo non mi sono associata”.

Se uno scrittore è invitato “a partecipare a un evento internazionale rappresenta la cultura nazionale e non il governo.Deve pertanto rispettare il mandato che lo pone come una voce della letteratura o della cultura italiana.

Penso anche – ma è un’ipotesi – che se Saviano fosse stato invitato avrebbe rifiutato l’invito.Quindi di fronte a un eventuale rifiuto, forse gli organizzatori hanno pensato bene di soprassedere. È un’ipotesi che faccio, non ho elementi per dirlo”, precisa la Valensise.  Da Silvia Avallone a Nicola Lagioia, passando per autori come Dacia Maraini, Donatella Di Pietrantonio e Melania Mazzucco.

Scrittori ai quali si uniscono tra gli altri Mario Desiati, Paolo Giordano, Maurizio de Giovanni, Chiara Valerio e Sandro Veronesi.Questi alcuni dei 40 scrittori che hanno preso carta e penna per scrivere al direttore della Frankfurter Buchmesse Jürgen Boos e al presidente dell’Aie Innocenzo Cipolletta nella quale manifestano “preoccupazione” sottolineando il fatto che “l’Italia sarà presente alla Buchmesse in modo insulare, tramite un programma di duetti fra autori italiani, un’anomalia che sappiamo avere pochi precedenti nella storia dei paesi ospiti e che denota una mancanza grave di strategia culturale ed editoriale da parte della commissione straordinaria incaricata in Italia”. I firmatari della lettera, tra cui anche Teresa Ciabatti, Mauro Covacich, Marco Missiroli ed Emanuele Trevi, tornano sull’esclusione di Roberto Saviano giudicandola “troppo vistosa per non essere un atto deliberato” e rimarcando che “non è un evento isolato in Italia.

S’inscrive in una sequenza di prevaricazioni, di forme e gravità diverse, alle quali assistiamo negli ultimi due anni”.Per queste ragioni chiedono “un momento di incontro pubblico con scrittori e scrittrici tedeschi”, e più in generale internazionali, durante la Buchmesse 2024, nel quale discutere “proprio di questi argomenti, al di fuori degli spazi limitati che sono stati disegnati dalla commissione italiana per noi”. A completare la lista degli scrittori che hanno firmato la lettera ci sono: Viola Ardone; Andrea Bajani; Marco Balzano; Guido Barbujani; Franco Buffoni; Giulia Caminito; Olga Campofreda;Mauro Covacich; Antonio Franchini; Vins Gallico; Igort; Helena Janeczek; Vivian Lamarque; Ginevra Lamberti Vincenzo Latronico; Beatrice Masini; Francesca Melandri; Daniele Mencarelli; Valeria Parrella;Rosella Postorino; Paolo Rumiz; Roberto Saviano; Antonio Scurati; Gianluigi Simonetti; Fabio Stassi; Carlo Vecce; Alice Urciuolo. “Ognuno di noi – sottolineano gli scrittori – avrebbe desiderato, durante la permanenza a Francoforte, di interagire con i protagonisti e le protagoniste dell’editoria tedesca e non solo, con i nostri colleghi europei e internazionali, in un momento storico in cui abbiamo più bisogno che mai di sentirci appartenenti a una cultura unica.

Invece, l’Italia sarà presente alla Buchmesse in modo insulare, tramite un programma di duetti fra autori italiani, un’anomalia che sappiamo avere pochi precedenti nella storia dei paesi ospiti e che denota una mancanza grave di strategia culturale ed editoriale da parte della commissione straordinaria incaricata in Italia.Solo l’iniziativa dei singoli autori e dei loro editori tedeschi permetterà di ovviare almeno in parte a questa impostazione sconsiderata”. In merito al ‘caso Saviano’ gli autori affermano che “il commissario Mazza ha fornito una risposta che ha lasciato molti di noi indignati, tanto che alcuni invitati hanno deciso di non partecipare alla delegazione.

Il tentativo maldestro di spiegare l’esclusione con motivazioni burocratiche non ha fatto che avvilirci ulteriormente.Sebbene la Buchmesse abbia reagito subito invitando Saviano, il vulnus è stato profondo per molti di noi, e rimane.

Da quel momento abbiamo avviato un processo di discussione collettiva, a cui hanno partecipato molte e molti dei delegati italiani insieme ad altri colleghi, un processo inusuale per scrittori e scrittrici, l’esito del quale è anzitutto questa lettera che vi rivolgiamo.Ciò che vorremmo fosse manifesto è che ‘l’incidente Saviano alla Buchmesse’ non è un evento isolato in Italia.

S’inscrive in una sequenza di prevaricazioni, di forme e gravità diverse, alle quali assistiamo negli ultimi due anni e delle quali spesso siamo l’oggetto, eventi singoli che mostrano una volontà esplicita di ingerenza sempre più soffocante della politica negli spazi della cultura.Tale ingerenza si esplica non solo nell’occupazione sistematica di ogni ruolo decisionale nella cultura secondo criteri di fedeltà politica, ma anche in forme più o meno esplicite di censura, in attacchi personali volti al discredito e in un uso spregiudicato delle querele ai danni di scrittori, giornalisti e intellettuali da parte di chi occupa posizioni di potere”. “Tutto questo, pensiamo, è inaccettabile all’interno dell’Europa in cui crediamo.

Ed è inconciliabile con un’espressione sana della democrazia.L’esito delle ultime elezioni europee ha aggiunto a queste considerazioni sull’amara condizione della cultura italiana un senso di inquietudine per ciò che potrebbe accadere in futuro in altri paesi.

E ci spinge a condividere con voi – e tramite voi con tutta la comunità di autori e lettori, con tutto il mondo editoriale – il nostro disagio”, concludono gli scrittori nella loro lettera.  —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)