10.7 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 1344

Saldi, dai cambi allo sconto sul prezzo iniziale: i diritti del cliente

0

(Adnkronos) – Saldi, ecco quali sono i diritti del cliente ma anche dell’esercente.A stilare una lista è Federazione Moda Italia e Confcommercio.  la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo).

In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio; Non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante; Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante;  i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;  C’è l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto che, in base al D.lgs 26/2023, va indicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale. Per un corretto acquisto degli articoli in saldo, è obbligatorio per gli esercenti esporre chiaramente il prezzo originale e quello scontato della merce, con la relativa percentuale di sconto applicata; non è invece obbligatorio il cambio dopo l’acquisto.

Questo è generalmente lasciato alla discrezionalità del commerciante, a meno che il prodotto non abbia gravi vizi occulti, nel qual caso scatta l’obbligo della sostituzione o della restituzione del prezzo.Il pagamento con carta deve essere accettato dal negoziante.    —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Saldi, in vendita merce di fine stagione: cosa c’è da sapere

0

(Adnkronos) –
I saldi sono vendite di fine stagione e riguardano tutti i prodotti che, come recita l’articolo 15 del D.Lgs. 114/98 (Decreto Bersani), se non venduti entro un certo periodo di tempo sono suscettibili di notevole deprezzamento.

Nei saldi, precisa Confcommercio, è interessata la merce rimasta alla fine della stagione autunno/inverno o primavera/estate.Le promozioni, invece, riguardano alcuni articoli ai quali vengono applicati ribassi di prezzo (generalmente con percentuali di sconto più basse di quelle applicate durante i saldi) per agevolare le vendite di un certo prodotto o, in generale, nel negozio.  Questa parola è entrata ormai nel gergo comune con una qualifica ben precisa, ma in realtà è strettamente connessa ad un lessico commerciale.

Il termine ‘saldi’ indica, infatti, la differenza tra le entrate e le uscite, nonché un ‘saldo’ positivo o negativo; motivo per cui i saldi sono la merce che non è stata venduta in un negozio a fine stagione e la vendita stessa dell’invenduto. 
I saldi, o vendite di fine stagione, rientrano nelle cosiddette vendite straordinarie.Ma cosa si intende con questa definizione?

Nella ‘Riforma della disciplina relativa al settore commercio’ (Art. 15 del D.lgs. 31 marzo 1998, n. 114) viene data la definizione di vendite straordinarie nel modo seguente: le vendite di liquidazione, le vendite di fine stagione e le vendite promozionali nelle quali l’esercente dettagliante offre condizioni favorevoli, reali ed effettive, di acquisto dei propri prodotti.I saldi, dunque, non sono l’unico tipo di vendita straordinaria possibile: accanto alle vendite di fine stagione sono anche disciplinate le vendite di liquidazione e le vendite promozionali.  Nella definizione di vendita straordinaria sono incluse tre tipologie di vendita: 1) Vendite di fine stagione (o saldi): sono le vendite che interessano i prodotti di moda o di carattere stagionale che sono soggetti a deprezzamento se restano invenduti.  2) Vendite di liquidazione: sono vendite che possono avvenire in qualunque periodo dell’anno al fine di cedere, in poco tempo, i propri prodotti ma solamente se sussistono le seguenti condizioni: cessione dell’azienda; cessazione dell’attività commerciale; trasformazione o rinnovo dei locali; trasferimento dell’azienda in altro locale.

Le vendite di liquidazione, affinché possano essere svolte correttamente, devono prima essere comunicate al Comune di competenza, che verificherà se sussistono le sopra citate condizioni. 3) Vendite promozionali: non sono vincolate ad uno specifico periodo dell’anno e avvengono per un limitato periodo di tempo.Su queste ultime la legislazione è lacunosa: il Decreto Bersani si limita a dire che le vendite promozionali possono essere effettuate per una parte specifica dei prodotti venduti e per periodi di tempo limitati.

Le Regioni, pertanto, dettano regole più precise per la disciplina delle promozioni con l’obiettivo di distinguerle dai saldi e ponendo eventualmente limiti allo svolgimento nei periodi antecedenti le vendite di fine stagione (tra i 15 e i 40 giorni).In accordo con le organizzazioni locali dei consumatori e delle imprese del commercio, alle Regioni spetta il ruolo decisionale sulle modalità di svolgimento, sul periodo e la durata delle vendite di liquidazione e dei saldi e, infine, sull’adeguata pubblicità di informazione dei consumatori.   E’ nel periodo dell’Italia fascista, ricorda Confcommercio, che vengono promulgate le prime leggi sulle ‘vendite straordinarie’, comunemente chiamate saldi.

In particolare risale al 2 giugno 1939 l’introduzione delle vendite di liquidazione e le vendite straordinarie.  Alcune norme nel tempo sono state mantenute, come ad esempio il cartellino sulla merce che deve indicare chiaramente il prezzo, senza essere modificato durante l’intero periodo dei saldi.A cambiare, invece, è la possibilità dei negozianti di scegliere liberamente il periodo in cui effettuare le vendite straordinarie.

Le leggi odierne, infatti, regolamentano il periodo dell’anno in cui devono essere svolti i saldi, sia in estate che in inverno.In quel tempo, uno dei principali fattori a scoraggiare i commercianti era la trafila burocratica indispensabile per aderire alle vendite straordinarie.

Era necessario, infatti, presentare una domanda e attendere che fosse approvata da una parte della corporazione locale, ovvero dalle associazioni controllate dal governo intorno a cui ruotava il piano economico del fascismo. La fine del regime fascista nel 1944 comportò, nelle zone in cui l’Italia era stata liberata, l’abolizione delle sopra citate corporazioni.I poteri che finora avevano detenuto, furono trasferiti integralmente alle camere di commercio, industria e agricoltura dei vari capoluoghi e agli uffici provinciali dell’industria e del commercio.

In realtà non è tutto, poiché venne emanato un ulteriore decreto legislativo in grado di rimettere ordine e organizzazione sul tema saldi.  Si dovrà attendere il luglio del 1979 per avere il primo disegno di legge nazionale sulle vendite straordinarie: il n. 405 A.C. (= Atto Camera), presentato da alcuni deputati democristiani.Il primo firmatario fu Aristide Tesini, il quale nel discorso di presentazione, sosteneva che frequentemente le “vendite straordinarie o di liquidazione” contenevano pubblicità illusoria, poiché non veniva effettuato alcuno sconto.

E’ stata proprio questa una delle motivazioni per cui si rendeva necessario un intervento immediato.In aggiunta anche al fatto che, ormai, la legge del 1939 con la sua burocrazia ormai inadeguata, non veniva più rispettata. La legge del 1980 ha determinato lo svolgimento dei saldi in massimo due diversi periodi dell’anno e la loro durata, che non poteva essere superiore alle quattro settimane.

Si definiva anche l’esposizione della merce in saldo: doveva essere indicata chiaramente ed esibita in modo separato da quella non in saldo.Ulteriori misure (alcune in vigore ancora oggi) della legge: in caso di controlli, il venditore doveva dimostrare che gli sconti esposti erano stati rispettati; non doveva essere fatta pubblicità ingannevole; non vi erano limiti di acquisto dei capi in saldo; per avere lo sconto non erano obbligatori abbinamenti con altra merce. Dopo la legge del 1980, ulteriori modifiche furono eseguite dieci anni dopo dalla legge 12 aprile 1991, n. 130.

Uno degli emendamenti più importanti riguarda l’unificazione, in tutta Italia, dei periodi dei saldi.Se prima la decisione spettava alle camere di commercio, con la legge 1991 i saldi si sarebbero svolti negli stessi periodi, ovvero dal 7 gennaio al 7 marzo e dal 10 luglio al 10 settembre.

Al di fuori di questi periodi erano concesse solamente le ‘vendite promozionali’ che, però, erano vietate nei 40 giorni precedenti ai saldi e per l’abbigliamento duranti i giorni dei saldi. Sette anni dopo, nel 1998, hanno fatto seguito alla legge del 1991 ulteriori modifiche sulle date delle vendite straordinarie.Fu stabilito, infatti, che fossero le singole regioni a deliberare la data di inizio saldi.

Un potere che venne rafforzato nel 2001 con la riforma del titolo V della Costituzione Italiana, in cui le regioni hanno acquisito sempre più poteri decisionali, iniziando a disporre quasi del tutto in fatto di legislazione del commercio.Resta, ad oggi, alle Regioni la facoltà di stabilire una specifica disciplina in materia di vendite straordinarie, comportando vincoli e divieti diversi da regione a regione. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Marco D’Amore dirigerà il prequel di ‘Gomorra’ su Pietro Savastano

0

(Adnkronos) – Sarà Marco D’Amore a dirigere il prequel di Gomorra che si concentrerà sulla vita di Don Pietro Savastano.Dieci anni dopo il debutto della serie originale, ‘Gomorra’ torna sul piccolo schermo con uno spin-off che racconterà l’ascesa criminale del boss Pietro Savastano, interpretato ancora una volta da Fortunato Cerlino.

Il prequel, annunciato da Sky, vede alla sceneggiatura Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, già autori della serie originale e, secondo quanto apprende l’Adnkronos, Marco D’Amore sarà alla regia.  D’Amore, che nella serie originale ha vestito i panni di Ciro Di Marzio, torna dunque sul set ma da regista.L’attore ha già diretto alcuni episodi della quarta e quinta stagione (2019-2021) della serie e il film ‘L’immortale’ nel 2019, in cui ha continuato a vestire i panni di Ciro Di Marzio.  L’anno scorso, quando la notizia del prequel è iniziata a circolare, l’attore era intervenuto sui suoi canali social per chiarire che non avrebbe partecipato al progetto come attore. “Non ne so nulla, l’ho appreso come voi dai social.

Per quanto mi riguarda la mia esperienza (fantastica) su Gomorra è terminata a novembre 2021, all’indomani della messa in onda della prima puntata della quinta stagione.Ho partecipato dando tutto me stesso, in otto anni di lavoro, come attore prima e come regista e direttore artistico poi, fino a quando insieme, non abbiamo portato a compimento il nostro viaggio”, aveva scritto l’attore.  Tuttavia, il viaggio sembra aver preso un’altra direzione, con D’Amore che torna alla regia dello spin off della serie che lo ha reso celebre.

Nessun annuncio sull’inizio delle riprese e la messa in onda della nuova serie.Ma intanto i casting procedono e nella periferia di Napoli si cercano i nuovi volti per la produzione Sky.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bimbo morto nel pozzo, autopsia conferma decesso per annegamento

0

(Adnkronos) – L’autopsia ha confermato che Vincenzo Lantieri, il bambino di 10 anni caduto nel pozzo artesiano a Palazzolo Acreide, nel siracusano, è morto per annegamento.L’autopsia, eseguita da Francesca Berlich, è terminata ieri sera ed è durata quasi tre ore.

Sono al momento nove le persone indagate per omicidio colposo, tra cui il proprietario del terreno in cui si trova il pozzo e l’educatrice che ha provato a salvare il bimbo lanciandosi nel pozzo. Nel registro degli indagati della Procura di Siracusa ci sono anche alcuni volontari della Onlus che ha organizzato la gita in campagna. “Sei una perla rara, ti amiamo vita nostra, il nostro cuore è in frantumi e la nostra anima è nera come la notte vita mia.Noi siamo morti con te dentro quel maledetto pozzo” ha scritto la mamma del piccolo sui social poco dopo la tragedia, pubblicando anche una sua foto.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

“Accuse Piotta lesive per nostra immagine”, Club Tenco dà mandato a legali

0

(Adnkronos) – Il Club Tenco comunica attraverso una nota di aver conferito mandato al legale Davide Perrotta per replicare fermamente alla diffida del cantante Tommaso Zanello in arte ‘Piotta’ che, attraverso i suoi legali, ha chiesto l’accesso agli atti e la sospensione dell’assegnazione del premio per la categoria ‘Album in dialetto’.  Il Club Tenco afferma “la assoluta conformità del proprio operato al regolamento delle Targhe Tenco e ribadisce la conseguente infondatezza della posizione espressa dal cantante, peraltro, attraverso attacchi mediatici gravemente idonei ad ingenerare discredito alla immagine dell’associazione”.Il Club Tenco evidenzia che “il regolamento delle Targhe Tenco richiede, quale requisito essenziale per la partecipazione alla categoria ‘Miglior album in dialetto’, che le opere partecipanti debbano contenere almeno la metà dei brani afferenti alla categoria nella quale concorrono; quindi, in dialetto.  
Premio Tenco, la Crusca sta con Piotta: “Labile il confine tra italiano e romano”
 Nella replica del Club Tenco si legge, in particolare, che “l’album presentato dal cantante ‘Piotta’, con la propria autocandidatura alle Targhe, è assolutamente carente del requisito richiesto, poiché, ad eccezione di un solo brano e di pochi vocaboli per ogni canzone, i brani presentati da ‘Piotta’ sono tutti cantati – pressoché integralmente – in italiano, e non, invece, mediante prevalente utilizzo del dialetto”.

Il Club Tenco prosegue evidenziando che “il banale ascolto dei brani evidenzia la deliberata scelta del cantante di esprimere in italiano e non in dialetto romanesco – in questo album – la prevalenza delle espressioni caratterizzanti”.  
Piotta: “Molti voti al Premio Tenco ma non sono in cinquina, come mai?”.La replica: “Non è in dialetto”
 Nella nota del Club Tenco si legge, ancora, che il regolamento e la scheda di candidatura sono “chiarissimi sul punto”, laddove è precisato letteralmente che: la sezione ‘Migliore album in dialetto’ deve “contenere almeno la metà dei brani che siano afferenti alla categoria nella quale concorrono”; “la scelta della categoria deve essere conforme al regolamento”; “sbagliando categoria si rischia che i voti vengano annullati nella fase di controllo, al termine delle votazioni”; “la scelta della categoria è responsabilità di chi effettua il caricamento”; “il Club Tenco effettuerà la verifica sulla correttezza delle categorie dopo il primo turno di votazione”; “se un disco è stato erroneamente candidato in una categoria errata, sarà eliminato da quella categoria e i voti eventualmente ottenuti andranno persi”. “In tale contesto di chiarezza – conclude il Club Tenco – la contestazione mossa dall’artista si rivela assolutamente infondata e lesiva dell’immagine dell’associazione; essendo evidente la assoluta legittimità dell’operato del Club Tenco, che si è limitato – siccome obbligato, anche nel rispetto degli altri partecipanti – al doveroso ossequio del regolamento”.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia: Ufficiale, Andreoni rinnova fino al 2026!

0

Nei giorni scorsi avevamo pubblicato la terza puntata della nostra rubrica “Futuro Remoto Juve Stabia” nella quale avevamo analizzato le prestazioni di Cristian Andreoni in ottica rinnovo.

Come comunicato oggi dalla società sportiva Juve Stabia il difensore si lega per altri 2 anni al sodalizio gialloblù.  La S.S. Juve Stabia ha annunciato il rinnovo del contratto del difensore Cristian Andreoni, classe ’92, fino al 30 giugno 2026.

Un pilastro in difesa: Andreoni, con il suo impegno, la sua dedizione e le sue indiscusse doti calcistiche, si è affermato come un vero e proprio pilastro della difesa gialloblù, soprattutto nel girone di ritorno.

La sua tenacia, la sua grinta e la sua leadership sono state fondamentali per i successi ottenuti dalla squadra nello scorso campionato.

Un futuro insieme: La società, consapevole del valore del giocatore e fiduciosa nelle sue potenzialità, ha deciso di puntare con forza su Andreoni, facendolo diventare un punto di riferimento per il progetto futuro.

Andreoni è pronto a nuove sfide avendo comunque già fatto vedere le proprie qualità in serie cadetta con la maglia dell’Ascoli e del Pordenone.

I dati della stagione di Cristian Andreoni

Quest’anno ha totalizzato 24 presenze, 1 assist  e 1726’ di gioco. Nel derby casalingo contro il Benevento, il primo lampo della ripresa è targato proprio da  Andreoni con una conclusione che spaventa la retroguardia sannita. È un laterale destro di grande corsa, tanto fiato ed impegno.  Giocatore duttile, visto che può giocare anche a sinistra. Un ragazzo che, sicuramente, nel corso del campionato ha faticato tanto per far bene in campo.

Il voto che la nostra redazione ha assegnato ad Andreoni al termine della stagione

Andreoni Cristian, voto 7,5: uno degli ultimi arrivati in casa Juve Stabia ha trovato da
subito dei meccanismi che andavano da soli e lui si è adeguato nel ruolo di chi aspetta con ansia il suo momento. Poi arriva ed è stata una autentica sorpresa in positivo di quelle importanti e pesanti, nel momento in cui viene impiegato con una certa continuità, sfoggia una dietro l’altra prestazioni all’altezza di una capolista.

In conclusione con questo importante rinnovo, la Juve Stabia conferma la sua volontà di costruire un futuro solido e vincente, puntando su giovani talenti e su giocatori di comprovata esperienza come Cristian Andreoni.

Ascolti tv, Portogallo-Slovenia domina la prima serata

0

(Adnkronos) – La partita di Euro 2024 tra Portogallo e Slovenia trasmessa su Rai1 domina la prima serata di ieri con 5.450.000 di spettatori e il 31.9% di share.La serie ‘Bardot’ su Canale 5 raggiunge 1.223.000 spettatori e il 7.2% di share mentre Rai 3 con il film ‘Mai stati uniti’ totalizza 1.102.000 di spettatori e il 6.2% di share. Fuori dal podio Rete 4 con ‘Quarta Repubblica’ che registra 744.000 telespettatori e il 5.6% di share 5.6%.

Seguono: Italia 1 con ‘The Twilight Saga: Breaking Dawn Part 1’ (723.000 spettatori, 4.3% share); Rai 2 con ‘Dawn – Sussurri nella Notte’ (681.000 spettatori, 3.9% share); La7 con ‘In Viaggio con Barbero’ (540.000, 3.6% share).Chiudono la classifica: Nove con ‘Faking It – Bugie Criminali’ (403.000 spettatori, 2.3% share) e Tv8 con ‘Viaggi Pazzeschi’ (276.000 spettatori, 1.6% share). Nell’access prime time, è Canale5 con ‘Paperissima Sprint’ a vincere la sfida televisiva, incollando davanti allo schermo 2.271.000 spettatori e totalizzando il 12.1%.

Italia1 con Ncis – Unità Anticrimine ha interessato 1.237.000 spettatori (share del 6.7%), mentre La7 con ‘In Onda’ è stato la scelta di 1.281.000 spettatori per uno share del 6.8%.Rai3 ieri proponeva ‘Viaggio in Italia’, che ha appassionato 1.189.000 spettatori registrando uno share del 6.8%, mentre ‘Un Posto al Sole’ ha raccolto davanti al video 1.560.000 spettatori con share al 8.2%. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Maltempo, Musumeci avverte: “Stato non ha più fondi, le aziende si assicurino”

0

(Adnkronos) – I danni provocati dal maltempo in Piemonte e Valle d’Aosta “non posso più essere considerati un evento eccezionale, ma sono eventi ordinari con i quali saremo chiamati a fare i conti, tanto le istituzioni quanto i cittadini”.E’ l’avvertimento che arriva dal ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, secondo il quale “la nuova strada che bisogna imboccare è quella delle assicurazioni.

Dobbiamo ricorrere alle polizze assicurative per le aziende, non possiamo pensare che lo Stato possa intervenire sempre e per tutti.Non ci sono più le risorse necessarie per un’emergenza che è diventata pressoché quotidiana”. Parlando a Sky Tg24 Musumeci spiega che “appare chiaro come si tratti di una sciagura nella sciagura.

Cogne e tutta quell’area vivono di turismo stagionale e nel bel mezzo di una stagione promettente arriva questa calamità che mi auguro non venga più considerata un evento eccezionale”. “Sono eventi ordinari con i quali saremo chiamati a fare i conti, tanto le istituzioni quanto i cittadini, dobbiamo abituarci a convivere e a mettere mano a una seria e concreta campagna di prevenzione, sia per le strutture che per la prevenzione verbale”, dice.   “La priorità in Italia ora è mettere in sicurezza il territorio”, ha ammonito il ministro della Protezione civile. “Non sono le risorse che mancano, manca una seria programmazione.Gli interventi contro il dissesto idrogeologico e di mitigazione del terremoto non sono considerati priorità, è un problema culturale.

Dobbiamo accelerare questo processo di cambiamento”. “Se riuscissimo con le istituzioni locali a utilizzare il denaro che è in circolazione e che è stato assegnato negli ultimi 10 anni, l’Italia potrebbe diventare un grande cantiere – dice il ministro – In questo momento più di 6 miliardi di euro risultano destinati alle regioni, e dalle regioni poi agli enti locali in quanto soggetti attuatori, soltanto per la messa in sicurezza del territorio”.  “Il problema è che manca una piattaforma da parte dello Stato nella quale si possa subito evidenziare quella somma di denaro a quel destinatario che fine ha fatto e che stadio di procedura ha.Nel passato ogni ministero che è intervenuto con le risorse ha ritenuto di doverlo fare in un egoismo ed isolamento disarmante.

Stiamo cercando di capire perché una Regione non ha utilizzato quelle risorse.Col governo Meloni abbiamo affidato 800milioni di euro alla regioni per mettere in sicurezza quel territorio, che sia stato utilizzato il 30% di quelle risorse lo dico con un eccessivo ottimismo.

Non è un accusa, la verità è che enti e regioni spesso non hanno personale per poter fissare l’obiettivo e redigere il progetto, approvarlo e far partire il cantiere”.    —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Castellammare di Stabia: Sospesi arrivi e partenze dalla stazione FS, lo annuncia Trenitalia

0

Disagi estivi per i pendolari e turisti diretti in Costiera: a partire da giovedì 4 luglio, la circolazione ferroviaria sulla storica linea Napoli-Salerno sarà sospesa per lavori di manutenzione straordinaria, miglioramento dell’accessibilità e potenziamento tecnologico, come annunciato da Rete Ferroviaria Italiana.

L’interruzione, che durerà fino al 1° settembre 2024, comporterà diverse modifiche al servizio:

  • Sospensione dei treni: non circoleranno treni sulla tratta Napoli San Giovanni Barra – Torre Annunziata Centrale/Castellammare di Stabia.
  • Treni limitati: alcuni treni AV e Intercity saranno limitati a Napoli Centrale.
  • Treni sostitutivi: per raggiungere Pompei e Sorrento, saranno disponibili dei FrecciaLink in partenza da Napoli Afragola.

Ecco alcune informazioni utili per chi viaggia:

  • Maggiori dettagli: Per maggiori informazioni su modifiche al servizio, treni sostitutivi e biglietti, consulta il sito web di Trenitalia (https://www.trenitalia.com/it.html) o contatta il call center al numero 800 89 20 20.
  • Alternative: Se possibile, valutare l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi come autobus o auto.

Previsti disagi per i pendolari e i turisti: la sospensione dei treni causerà sicuramente disagi per i pendolari che utilizzano la linea per lavoro o studio, così come per i turisti che si recano in Costiera per le vacanze. RFI si scusa per il disagio e raccomanda di pianificare il proprio viaggio in anticipo verificando le modifiche al servizio.

Conclusione: la sospensione dei treni sulla linea Napoli-Salerno per lavori di manutenzione è un evento da tenere in considerazione per chi viaggia in Costiera quest’estate. Si consiglia di informarsi in anticipo su modifiche al servizio e alternative di viaggio per evitare disagi.

Operaio muore schiacciato da macchinario in cantiere a Meina

0

(Adnkronos) – Incidente mortale sul lavoro a Meina, nel novarese.Dalle prime informazioni, per cause ancora in corso di accertamento, un operaio di 56 anni sarebbe morto schiacciato da un macchinario mentre stava lavorando in un cantiere ferroviario.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Carlo e Camilla in Scozia per la Royal Week

0

(Adnkronos) – Come ogni estate, in occasione di quella che è conosciuta come Holyrood Week o Royal Week, inizia la visita in Scozia di Carlo e Camilla presso il Palazzo di Holyroodhouse a Edimburgo.Quest’anno il programma della Holyrood Week è stato sensibilmente accorciato a causa delle elezioni generali nel Regno Unito che hanno spinto la famiglia reale a rinviare qualsiasi impegno “che possa sembrare distogliere l’attenzione o distrarre dalla campagna elettorale”.  La visita di due giorni in Scozia, inizierà con un picchetto d’onore nei giardini di Holyroodhouse.

Successivamente Carlo parteciperà alla Cerimonia delle Chiavi, durante la quale gli verranno consegnate le chiavi della città, e presiederà la cerimonia per la nomina a cavaliere di diverse persone tra cui l’autore di bestseller Sir Alexander McCall Smith, creatore della serie The No 1 Ladies’ Detective Agency e dei romanzi 44 Scotland Street. Camilla, invece, terrà un ricevimento per celebrare coloro che promuovono l’alfabetizzazione scozzese, prima di ospitare insieme a Carlo una festa in giardino.Domani il re e la regina saranno raggiunti dal principe di Galles, William, il cui titolo scozzese è Duca di Rothesay.

Carlo e Camilla concluderanno il viaggio partecipando a una celebrazione con vari artisti, ospiti e organizzazioni al Castello di Edimburgo per festeggiare il 900mo anniversario della città. —internazionale/royalfamilynewswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Overbooking aereo: cosa fare e quali sono i tuoi diritti

0

L’overbooking, ovvero la vendita di un numero di posti aereo superiore a quelli effettivamente disponibili, è una pratica purtroppo frequente, seppur non illegale. Le compagnie aeree basano questa strategia su statistiche che indicano che un certo numero di passeggeri prenotati non si presenterà al volo (i cosiddetti “no-show”). Questo permette loro di massimizzare i profitti, volando a pieno carico e riducendo i posti vuoti.

Cosa succede in caso di overbooking?

Se ti trovi in questa situazione, la compagnia aerea deve innanzitutto cercare volontari disposti a cedere il proprio posto in cambio di risarcimenti. Se decidi di accettare, hai diritto a:

  • Volo alternativo gratuito: verso la tua destinazione finale, il prima possibile o in una data successiva a tua scelta.
  • Compensazione pecuniaria: l’importo varia a seconda della lunghezza del volo e può arrivare fino a 600€.
  • Assistenza: pasti, bevande e, se necessario, un pernottamento in hotel durante l’attesa.

È importante ricordare che:

  • La compagnia è tenuta a informarti della situazione di overbooking e delle tue opzioni prima dell’imbarco. Se lo fa solo una volta a bordo, il tuo potere contrattuale aumenta e la compensazione potrebbe essere maggiore.
  • Hai diritto a ricevere per iscritto tutte le informazioni relative al volo cancellato e ai tuoi diritti.
  • Conserva la tua carta d’imbarco e tutti i documenti relativi al volo, ti saranno utili per presentare un eventuale reclamo.

Se la compagnia aerea non rispetta i tuoi diritti:

  • Puoi presentare un reclamo direttamente alla compagnia aerea entro 7 giorni dal volo.
  • Se non ottieni una risposta soddisfacente, puoi rivolgerti all’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) o allo Sportello Consumatori dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc).

Salute, Ficarra (Siu): “Alla prima perdita di urina rivolgersi all’urologo”

0

(Adnkronos) – “Alla prima perdita di urine, una spia che dovrebbe far riflettere sulla situazione anormale, è bene rivolgersi immediatamente all’urologo.Vale per gli uomini come per le donne, le più colpite dall’incontinenza urinaria.

Il sintomo va approfondito e discusso con lo specialista che valuterà le cause che la determinano e il tipo di trattamento su misura per ciascun paziente”.Così all’Adnkronos Salute Vincenzo Ficarra, professore ordinario di Urologia e direttore della Cattedra di Urologia presso l’Università degli Studi di Messina, in occasione della Giornata nazionale dell’urologia promossa dalla Società italiana di urologia (Siu) e che si celebra oggi. A scatenare l’incontinenza urinaria sono diversi motivi. “Nel caso si tratti di una perdita di urine che dipende da iperattività della vescica, questa iperattività può essere trattata con i farmaci – spiega Ficarra che è anche responsabile dell’Ufficio scientifico Siu – Abbiamo a disposizione gli anti-muscarinici o i Beta-3 agonisti, farmaci in grado di controllare la funzionalità della vescica”.

Un’altra causa dell’incontinenza urinaria “nelle donne – sottolinea lo specialista – può dipendere dal deficit dello sfintere, in genere accade dopo una gravidanza o è dovuto al prolasso degli organi uro-genitali.In tal caso procediamo con interventi chirurgici mininvasivi, così da consentire alle donne di ripristinare la loro continenza”.

Ci sono, inoltre, cause dovute alle fistole: “Si possono verificare comunicazioni anomale tra vescica e vagina che determinano l’incontinenza.Anche in questo caso procediamo con l’intervento chirurgico”.

Negli uomini, invece, la perdita di urina può essere “la conseguenza di interventi chirurgici per tumori o patologie benigne.Anche in questo caso la soluzione è l’intervento chirurgico mininvasivo, fino al posizionamento dello sfintere artificiale”.  Per evitare l’uso di pannoloni, che ha anche un costo economico per i pazienti, “abbiamo le terapie farmacologiche che però sono tutti a pagamento e vanno a pesare sulle tasche di 5 milioni di persone, tanti ufficialmente sono gli con incontinenza urinaria – conclude Ficarra – ma è un dato per difetto, sottostimato perché in molti per pudore non si rivolgono al medico, non ne parlano con l’esperto.

Occorre lavorare di più per far emergere questo sommerso”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Salute, Mirone (Siu): “Incontinenza urinaria interessa le donne 7 volte su 10”

0

(Adnkronos) – “La persona con incontinenza è per lo più la donna: 7 volte su 10 è una donna” in pre o “menopausa e, ovviamente, fa uso purtroppo di pannolini.E’ questo l’identikit che rende molto bene la tipologia del paziente o, meglio, della paziente con incontinenza”.

Così Vincenzo Mirone, responsabile Ufficio comunicazione della Società italiana di urologia (Siu), all’Adnkronos in occasione della Giornata nazionale dell’urologia che si celebra il 2 luglio, promossa dalla Siu e dedicata quest’anno all’incontinenza urinaria. Purtroppo, “c’è vergogna di parlarne – aggiunge Mirone – mentre la cosa più importante è non ignorare la malattia”, come evidenzia il decalogo redatto dagli urologi italiani e lanciato proprio nella Giornata nazionale dell’urologia. “Il primo consiglio veramente importante, che può sembrare banale – ribadisce il professore – è riconoscere che l’incontinenza è una malattia che va curata, come tutte le malattie, per questo non ci si deve affidare al pannolino o ignorarla.Abbiamo farmaci molto importanti, assolutamente validi per l’incontinenza, ma anche la ginnastica riabilitativa e, nei casi più estremi, anche degli interventi, quindi – conclude Mirone – è una malattia risolvibile e ignorarla vuol dire ‘rovinarsi’ la vita”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Salute, Carrieri (Siu): “Perdita di urina patologia curabile ma sottovalutata”

0

(Adnkronos) – “La perdita di urine non è un processo fisiologico legato all’età che avanza.La stragrande maggioranza degli italiani pensa che l’incontinenza urinaria sia dovuta all’invecchiamento.

Ma non è così: è un falso mito che va sfatato, per questo la Società italiana di urologia da sempre è impegnata in campagne di sensibilizzazione in merito all’incontinenza urinaria che, va detto, è una condizione patologica curabile, ma che purtroppo è ancora troppo sottovalutata rispetto ad altri Paesi”.Così all’Adnkronos Salute Giuseppe Carrieri, presidente degli urologi italiani, in occasione della Giornata nazionale dell’urologia promossa dalla Siu e che si celebra oggi.  Parliamo di incontinenza “anche se si perdono poche gocce di urina – spiega Carrieri – ma in pochi lo sanno e trascurano il problema.

Fortunatamente l’urologia offre moltissimi rimedi per migliorare la qualità di vita di questi pazienti che, a causa della loro condizione, spesso si isolano, evitano di uscire per andare a fare la spesa per paura di farsela addosso oppure, se costretti, studiano la mappa dei bagni pubblici del supermercato o del bar”. Oggi, in occasione della Giornata nazionale, la Siu ha coinvolto le istituzioni in una conferenza stampa promossa a Roma alla presenza di Giuseppina Castiello, sottosegretario presso la Presidenza del Consiglio, Francesco Zaffini, presidente della X Commissione Salute del Senato, e Ugo Cappellacci, presidente XII Commissione Salute della Camera. “Le istituzioni sono molto importanti – sottolinea il presidente della Siu – perché molte decisioni per migliorare la qualità di questi pazienti spettano a loro.Mi riferisco alla necessità di potenziare la disponibilità di ambulatori e personale dedicato nei reparti, ancora molto pochi, che indirizzino e seguano il paziente in ogni fase del trattamento”.

C’è poi la questione dei farmaci per l’incontinenza urinaria “che non sono rimborsati dal nostro Servizio sanitario nazionale.Si tratta degli anti-muscarinici – conclude Carrieri – limitano il problema legato alla perdita di urina, ma sono a totale carico del paziente”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Il Cagliari piange la scomparsa di Niccolai, difensore dello scudetto del 1970

0

(Adnkronos) – Lutto nel mondo del calcio per la morte a 77 anni di Comunardo Niccolai, difensore del Cagliari campione d’Italia nel 1970.A dare il triste annuncio il club rossoblù con un comunicato sul proprio sito ufficiale. “Tutto il Cagliari Calcio piange la scomparsa di Comunardo Niccolai, indimenticabile protagonista dello Scudetto del 1970.

Era nato a Uzzano, piccolo centro in provincia di Pistoia, il 15 dicembre 1946.Deve il suo curioso nome di battesimo al papà, Lorenzo, che lo chiamò Comunardo in omaggio alla Comune di Parigi.

Dopo gli inizi nel vivaio del Montecatini, Niccolai arrivò giovanissimo in Sardegna, alla Torres.Era il 1963: giocò 22 partite in Serie C, segnalandosi tra i migliori prospetti della categoria.

Un’ottima stagione che gli valse l’attenzione del Cagliari, che lo acquistò precedendo tutte le squadre interessate al suo cartellino.Niccolai confermò le sue doti anche in rossoblù, anche se inizialmente dovette fare da riserva al più esperto Vescovi.

Con la partenza di quest’ultimo nel 1968, si impossessò definitivamente della maglia numero 5.Rimase al Cagliari sino al 1976, per poi trasferirsi al Perugia e chiudere la carriera al Prato.

Col Cagliari ha totalizzato oltre 270 presenze con 6 gol all’attivo”.  “Intraprese quindi la carriera di allenatore all’interno della Figc -si legge su cagliaricalcio.com-. È stato apprezzato selezionatore delle giovanili azzurre tenendo a battesimo giocatori che avrebbero scritto la storia della Nazionale, come Gianluigi Buffon e Francesco Totti.Nel 1993-94 ha guidato la Nazionale maggiore femminile.

Il suo nome è tradizionalmente legato agli autogol, alcuni dei quali rimasti celebri.Lui stesso ne parlava con filosofia e autoironia: ‘All’inizio mi dava fastidio ma poi ci ho fatto l’abitudine.

Ci sono giocatori che hanno fatto un’ottima carriera ma non se ne ricorda nessuno; io almeno ho lasciato un segno nella storia del calcio italiano'”. “Sarebbe tuttavia ingiusto limitare la carriera a questi sfortunati contrattempi.In realtà, Niccolai è stato un difensore di grande valore, arcigno, attento in marcatura, ma anche bravo ad uscire dall’area palla al piede e testa alta -sottolinea il Cagliari-.

I suoi interscambi col libero, Cera o Tomasini, hanno precorso i tempi: col passare degli anni, lo scambio di posizione tra i centrali è diventata una prassi nel modo di difendere richiesto dal calcio moderno.L’eccezionale rendimento del reparto arretrato nell’anno dello scudetto (11 soli gol al passivo, record tuttora imbattuto nei campionati a 16 squadre) lo si deve anche al suo formidabile apporto.

Non a caso, venne inserito nella lista dei 22 azzurri convocati per i Mondiali del Messico.Il Ct Ferruccio Valcareggi lo schierò titolare nella prima partita contro la Svezia.

Sono 3 le sue presenze in azzurro.Niccolai lascia il ricordo di un grande sportivo, un uomo educato, gentile, rispettoso, cordiale, che sapeva farsi voler bene.

Un maestro di calcio e di vita.Grazie di tutto, Comunardo”.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Salute: incontinenza urinaria per 5 mln italiani, più colpite le donne

0

(Adnkronos) – L’incontinenza urinaria, definita come “una qualunque perdita di urine lamentata”, interessa più di 5 milioni di cittadini in Italia: il 20-30% delle donne e il 2-11% dei maschi in età adulta.Tale percentuale nelle donne sale al 32-64% durante la gravidanza e al 55% nella popolazione anziana di entrambe i sessi.

E a questa patologia che ha un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti è dedicata la Giornata nazionale dell’urologia promossa oggi dalla Società italiana di urologia (Siu).Obiettivo: informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su una condizione che rappresenta una grave perdita di abilità sia in termini di limitazione di attività che di restrizione della partecipazione alla vita sociale. I costi dell’incontinenza urinaria – riporta una nota Siu – sono importanti sia da un punto di vista psico-sociale, per il livello di sofferenza dell’individuo e dei familiari, sia dal punto di vista socioeconomico.

Nonostante la diffusione del problema, dagli ultimi dati nazionali risulta che solo il 43% dei pazienti affetti richiede un parere ad un professionista, confermando che questo problema era ed è ancora un tabù che si accompagna a vergogna portando all’isolamento dei soggetti affetti.Per questi motivi, la Società italiana di urologia è da sempre impegnata in campagne di sensibilizzazione in merito all’incontinenza urinaria.

Purtroppo – si legge – dall’interazione con le associazioni dei pazienti non si può che prendere atto di come la tematica non riceva l’attenzione che dovrebbe, e recentemente anche nel contesto europeo è stato proposto dalla Società europea di urologia il progetto ‘An Urge to Act’, che verrà presentato in Italia proprio in concomitanza Giornata nazionale. L’urologia italiana, attraverso questa giornata – fanno sapere da Siu – auspica un cambiamento sostanziale altresì nelle politiche attive relative all’incontinenza, ben sapendo come la patologia non sia solo una malattia, ma potrebbe essere un sintomo di ulteriori situazioni cliniche che vanno indagate e curate. “Occorre sapere come la perdita di urine non sia solo un processo fisiologico legato esclusivamente all’età e le cosiddette ‘protezioni’ non devono rappresentare la soluzione unica al problema dell’incontinenza, ma il momento della transizione fra la fase diagnostica e quella terapeutica – afferma Giuseppe Carrieri, presidente nazionale della Siu – La disponibilità di ambulatori e di personale dedicato, che indirizzino e seguano la paziente in ogni fase del trattamento, dai consigli sullo stile di vita (come l’alimentazione, la perdita di peso, la regolarità intestinale), alla riabilitazione del pavimento pelvico, dalla terapia farmacologica fino alla chirurgia, è fondamentale per consentire il recupero della continenza”. E’ stato per questo attivato il servizio ‘SIU Risponde’, che fornisce risposte ai quesiti su incontinenza urinaria e le raccomandazioni degli urologi all’interno di un decalogo presentato questa mattina, nell’ambito della giornata, a Roma alla presenza di Giuseppina Castiello, sottosegretario presso la Presidenza del Consiglio, Francesco Zaffini, presidente della X Commissione Salute del Senato, e Ugo Cappellacci, presidente XII Commissione Salute della Camera. Attraverso il decalogo, gli urologi italiani ribadiscono come la correzione dello stile di vita (ad esempio l’eliminazione del fumo, la dieta e il mantenimento del peso forma) sia oltremodo vantaggioso per chi soffre d’incontinenza urinaria, poiché la nicotina è un noto irritante vescicale e l’obesità indebolisce il pavimento pelvico. Le ’10 regole’ per affrontare al meglio l’incontinenza urinaria: 1.Non considerarla solo come una malattia, perché potrebbe essere un sintomo di una patologia che va indagata e curata; 2.

Perdere urine non è un processo fisiologico solo legato all’età; 3.Le protezioni non devo rappresentare una soluzione al problema dell’incontinenza, ma il momento della transizione fra la fase diagnostica e quella terapeutica; 4.

Mantenere una funzionalità intestinale regolare, combattendo la stitichezza, è utile per ridurre il carico sulle strutture muscolari e sugli organi pelvici; 5.La regolare attività fisica con passeggiate e nuoto aiuta a mantenersi in salute, senza eccessivi sforzi fisici che coinvolgono i muscoli addominali ed il pavimento pelvico. E ancora: 6.

Eliminare il fumo poiché la nicotina è un noto irritante vescicale, come anche alimenti quali cioccolato, caffè, tè, bibite gasate o alcoliche; 7.Controllare il peso: l’obesità indebolisce il pavimento pelvico ed aumenta la pressione sulla vescica; 8.

Urinare prima dei rapporti può essere utile per ridurre le perdite durante l’atto sessuale; 9.Se compare incontinenza si consiglia di compilare un diario minzionale da recare alla visita urologica per obiettivare il numero di minzioni giornaliere, la quantità di urina emessa spontaneamente o persa; 10.i In caso di incontinenza rivolgiti ad un urologo e non nasconderti dietro il problema, ma affrontalo per risolverlo. Grazie a ‘SIU Risponde’ – conclude la nota – ampio spazio sarà offerto alla percezione del disagio anche psicologico della popolazione affetta dall’incontinenza nel momento in cui ci si accorge d’essere affetti dalla patologia, confrontandosi difatti con paure e vergogne che sono superabili anche con l’alleanza dello specialista.

Inoltre, gli urologi italiani saranno disponibili attraverso questa piattaforma presente sul portale www.siu.it per offrire ulteriori informazioni legate al tema dell’incontinenza, sapendosi alleati non solo sanitari quando propongono la presa in carico, avendo le attenzioni per gli aspetti legati all’umanizzazione delle cure e la migliore comunicazione medico/paziente. Tra le tante iniziative della Giornata nazionale anche il corso di formazione destinato ai caregiver, al fine di renderli in grado di assistere autonomamente e in maniera corretta la persona affetta, e la mobilitazione sui comuni italiani con l’invito alle municipalità per una migliore gestione e maggiore disponibilità dei ‘bagni’ nelle città italiane, in quanto strutture di supporto indispensabili per la gestione della problematica, soprattutto negli spazi pubblici. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Castellammare: ennesimo raid vandalico contro auto in sosta a Via Surripa

0

Nella notte di martedì 2 luglio, ignoti hanno preso di mira diverse vetture parcheggiate in Via Surripa, nel centro di Castellammare di Stabia. Almeno sette o otto auto sono state ritrovate con le ruote bucate dai proprietari questa mattina.

Si tratta dell’ennesimo raid vandalico che colpisce la zona: negli ultimi mesi, diverse auto sono state danneggiate in maniera simile, alimentando la rabbia e la frustrazione dei residenti.

Le motivazioni dietro questi atti di vandalismo sono ancora sconosciute. Le ipotesi più gettonate parlano di bande giovanili in cerca di divertimento morboso o di ritorsioni legate a liti condominiali.

Indipendentemente dai motivi, le conseguenze per le vittime sono sempre le stesse: disagi, rabbia e danni economici.

Le forze dell’ordine stanno indagando per cercare di identificare i responsabili e porre fine a questa serie di raid che sta creando allarme e disagio tra i cittadini.

Oltre al danno, la beffa: per chi già subisce il furto o la vandalizzazione della propria auto, la beffa arriva quando si deve poi affrontare l’iter burocratico per la denuncia e la richiesta di risarcimento. Un processo spesso lungo e complicato, che aggiunge ulteriore frustrazione a chi è già stato vittima di un reato.

Serve un’azione decisa da parte delle istituzioni: per contrastare il fenomeno del vandalismo a Castellammare di Stabia è necessario un intervento concreto da parte delle istituzioni. Occorre aumentare i controlli sul territorio, soprattutto nelle zone più a rischio, e investire in sistemi di videosorveglianza.

Solo con un’azione sinergica tra forze dell’ordine, amministrazione comunale e cittadini sarà possibile sconfiggere il vandalismo e restituire sicurezza e vivibilità al territorio.

Andrea Biavardi è il nuovo direttore di ‘Oggi’

0

(Adnkronos) – Andrea Biavardi è il nuovo direttore di ‘Oggi’.Lo comunica in una nota Rcs MediaGroup, che specifica che il giornalista assumerà l’incarico a decorrere dal 9 luglio.  Biavardi, che aveva già lavorato al settimanale Oggi durante la direzione di Paolo Occhipinti, e che in precedenza è stato direttore, tra gli altri, de La Nazione e Il Giorno, è in Cairo Editore dal 2002. “Ad Andrea Biavardi vanno i miei migliori auguri di buon lavoro per questa nuova e importante direzione” ha affermato Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato di Rcs MediaGroup. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Meloni: “Costruire Europa dove convenga investire. Italia? Cresce più di altri in Ue”

0

(Adnkronos) – “Il nostro obiettivo è costruire un’Europa dove sia conveniente investire e fare impresa.E questo vuol dire anche abbandonare la logica dell’iper-regolamentazione che, in questi anni, ha reso il quadro normativo una selva burocratica e amministrativa e ha finito per limitare, invece che favorire, la competitività delle nostre imprese”.

Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un passaggio del suo messaggio all’Assemblea annuale dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici. “È una sfida decisiva, ma che è alla nostra portata e che possiamo vincere se continueremo a fare gioco di squadra e a lavorare, insieme, per difendere il nostro interesse nazionale”, spiega la premier. “L’economia italiana – continua Meloni – sta crescendo più di altre Nazioni europee, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la delicata situazione internazionale.I dati macroeconomici nazionali sono positivi e l’andamento di alcuni indicatori, dalla crescita dell’occupazione all’aumento degli investimenti, rappresentano importanti segnali di fiducia nel futuro della nostra economia”. “Il governo – assicura la premier – è determinato a valorizzare questi segnali, e a darne continuità.

Intendiamo farlo con la stessa visione che ha orientato la nostra azione in questo anno e mezzo, e che ha dimostrato di ottenere risultati significativi: non è lo Stato a creare ricchezza e occupazione, spetta alle imprese e ai loro lavoratori farlo, ma è compito dello Stato costruire l’ambiente più favorevole possibile a chi fa impresa”.  “Questo – ricorda – è l’approccio che ha ispirato, finora, il lavoro del governo e che ha trovato concretezza nei tanti provvedimenti approvati.Mi riferisco, ad esempio, alla decisione di valorizzare il contributo delle compagnie di assicurazione nella gestione dei danni da catastrofe naturale e al conseguente ridisegno del quadro di sostegno e tutela delle imprese e dei cittadini.

Questa è la strada che intendiamo continuare a percorrere in futuro, anche a livello europeo”. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)