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Juve Stabia verso lo stadio Marassi: Questi i 22 convocati di Abate per la sfida alla Sampdoria

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Tutto pronto in casa Juve Stabia per una delle trasferte più affascinanti e difficili della stagione. Le Vespe scenderanno in campo domani sera, lunedì 24 novembre 2025, nella prestigiosa cornice dello stadio “Luigi Ferraris” di Genova, per sfidare la Sampdoria nel posticipo della 13ª giornata del campionato di Serie BKT. Il calcio d’inizio è fissato per le ore 20:30.

Al termine della seduta di rifinitura odierna, il tecnico Ignazio Abate ha sciolto le riserve diramando la lista dei calciatori che prenderanno parte alla spedizione ligure. Sono 22 i convocati chiamati a difendere i colori gialloblù in una gara che si preannuncia intensa sotto il profilo agonistico e ambientale.

La lista completa dei convocati

Di seguito l’elenco dei calciatori a disposizione di mister Abate, divisi per reparto:

  • Portieri: 1 Confente, 16 Signorini, 22 Vetró, 23 Boer.

  • Difensori: 3 Reale, 4 Ruggero, 6 Bellich, 15 Baldi, 19 Stabile, 24 Carissoni, 33 Giorgini, 76 Mannini.

  • Centrocampisti: 10 Pierobon, 29 Correia, 37 Maistro, 55 Leone, 77 Cacciamani, 98 Mosti.

  • Attaccanti: 9 Gabrielloni, 11 Piscopo, 21 De Pieri, 27 Candellone.

Emergenza infermeria: 7 assenti

Non mancano le note dolenti per lo staff tecnico stabiese. La lista degli indisponibili resta purtroppo lunga, concedendo meno possibilità di scelta a Mister Ignazio Abate soprattutto in alcuni settori del campo. Non saranno della partita pedine importanti come Varnier in difesa e il blocco di centrocampo composto da Battistella, Duca e Zuccon. Ancora out Morachioli, insieme a Burnete e Ciammaglichella.

Un banco di prova importante, dunque, per chi sarà chiamato a sostituirli, in un match dove servirà il contributo di tutta la rosa per uscire indenni da Marassi.

Napoli – Atalanta (3-1): Le foto dei protagonisti in campo

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Guarda le foto di Napoli – Atalanta realizzate dal nostro fotografo Giovanni Somma che ci raccontano così la vittoria degli Azzurri contro gli Orobici allenati da Raffaele Palladino allo stadio Maradona di Napoli.

Il Tabellino

Napoli (3-4-3): Milinkovic-Savic; Beukema, Rrahmani (19′ st Juan Jesus), Buongiorno; Di Lorenzo, Lobotka, McTominay, Gutierrez (24′ st Mazzocchi); Lang (24′ st Elmas), Højlund (30′ st Lucca), Neres (24′ st Politano)

Allenatore: Antonio Conte

Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Ahanor (1′ st Kossounou); Bellanova, Ederson, de Roon, Zappacosta (17′ st Zalewski); Pasalic (1′ st Scamacca), Lookman (37′ st Maldini); De Ketelaere (32′ st Samardzic)

Allenatore: Palladino

Arbitro: Di Bello

Marcatori: 17′, 38′ Neres (N), 45′ Lang (N), 8′ st Scamacca (A)

Ammoniti: De Roon (A), Zappacosta (A), Juan Jesus (N)

LE FOTO DEI PROTAGONISTI IN CAMPO

Sampdoria – Juve Stabia, Gregucci: “Servirà l’orgoglio. Siamo in emergenza totale, ma vietato avere paura”

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L’atmosfera a Bogliasco è tesa, carica di un’urgenza dettata non solo dai numeri, ma dalla necessità di sopravvivenza sportiva. Angelo Gregucci prende la parola prima del confronto cruciale con le “Vespe” di Castellammare di Stabia, delineando un quadro a tinte fosche caratterizzato da un’infermeria piena e una graduatoria che non permette più passi falsi.

Un bollettino di guerra Il tecnico tarantino non usa mezzi termini per descrivere le ultime due settimane, definendole un vero e proprio calvario logistico. Il campo di allenamento è rimasto quasi deserto: per giorni lo staff ha dovuto gestire un gruppo ridotto all’osso, con appena una decina di atleti disponibili. Solo nelle ultime 24 ore si è rivista una parvenza di squadra, costringendo a lavorare più sulla gestione delle energie residue che sulla tattica pura.

Cuore oltre l’ostacolo Il confronto con la Juve Stabia si preannuncia ostico. Gregucci riconosce il valore degli avversari, ma sposta il focus sullo spirito dei suoi. Non c’è spazio per recriminazioni o analisi del passato recente: ora conta solo la dignità professionale e il peso della maglia. La ricetta del mister è pragmatica: serve lucidità mentale e la volontà di dare tutto, anche quello che non si pensa di avere.

Il tunnel e la luce Alla domanda se l’impresa di salvare la barca sia più ardua del previsto, l’allenatore ammette la complessità della situazione: un intreccio di lacune atletiche, psicologiche e di gioco. Tuttavia, Gregucci rifiuta la resa. Si appella al suo innato ottimismo e ai segnali di vita visti a Empoli, sottolineando come spesso la differenza tra il baratro e la risalita stia nella gestione dei singoli episodi che possono scatenare valanghe o rinascite.

L’incognita attacco e il fattore coraggio Le note dolenti arrivano dal reparto avanzato. Con Cuni fuori dai giochi, le speranze sono riposte nel talento di Pafundi, il quale però è ben lontano dalla condizione ottimale e verrà gestito con estrema cautela dopo i recenti stop. Il messaggio alla squadra, però, è inequivocabile: chi scende in campo non deve tremare. Il timore non è contemplato; serve gente pronta alla battaglia.

Isolarsi dal caos Sul fronte societario, Gregucci erige un muro a protezione dello spogliatoio. La dirigenza è presente, ma il compito di staff e calciatori è onorare la professione sul rettangolo verde, lasciando fuori ogni distrazione o chiacchiericcio esterno.

Cambio di strategia e nuove opportunità L’emergenza infortuni ha imposto un cambio di rotta drastico anche nella preparazione: cancellate le doppie sedute per preservare l’integrità dei pochi rimasti. In questo scenario di necessità, si aprono spiragli per chi ha mostrato dedizione assoluta, come Bellemo. Il centrocampista, lodato per la sua etica del lavoro e l’esperienza, potrebbe essere schierato in una posizione inedita. Su di lui Gregucci non ha dubbi: l’uomo e il professionista risponderanno presente.

fermato un ragazzo di 15 anni

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Svolta nelle indagini per la morte del 19enne ucciso a Napoli da un colpo di pistola alla fronte. La polizia di Stato ha eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un ragazzo napoletano di 15 anni per i reati di omicidio aggravato e porto e detenzione illegali di arma da fuoco. Le indagini condotte dalla Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Napoli, coordinate inizialmente dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e poi dalla Procura per i Minorenni, hanno consentito di raccogliere elementi di prova, delineando un grave quadro indiziario nei confronti dell’indagato in relazione all’omicidio del 19enne, avvenuto nelle prime ore di ieri 22 novembre in una strada del quartiere Arenaccia. Il 19enne era stato colpito alla fronte da un colpo di pistola mentre era in auto con gli amici ed era morto in ospedale.

Fonte AdnKronos

Donna accoltellata a Qualiano, arrestato l’ex compagno

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Un arresto nell’ambito delle indagini sul caso della donna di 35 anni ferita a coltellate ieri sera nel parco Cerqua a Qualiano (Napoli). Nella notte i carabinieri della sezione radiomobile hanno arrestato per evasione e tentato omicidio un 29enne che era ai domiciliari.

Grazie alla testimonianza della vittima e all’analisi delle immagini di videosorveglianza, i militari sono risaliti all’uomo. Secondo una ricostruzione dei carabinieri, si tratterebbe dell’ex compagno, già denunciato in passato dalla vittima per maltrattamenti e poi sottoposto ai domiciliari con braccialetto. Il 29enne è stato arrestato ed è ora in carcere. La donna ferita è stata portata in ospedale e non sarebbe in pericolo di vita.

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Fonte AdnKronos

L’AZZURRO PENSIERO. Basta un tempo al Napoli per rimettere le ali. La Dea è battuta per 3-1

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Il Napoli ritrova la vittoria, il morale, e un’eccellente condizione, superando con un netto 3-1 l’Atalanta di Raffaele Palladino (al suo esordio sulla panchina bergamasca) in una gara dominata nel primo tempo. Lo Stadio Diego Armando Maradona è stato il teatro di una prestazione azzurra a tratti spettacolare, propiziata da una doppietta da incorniciare di David Neres e dal primo sigillo in Serie A di Noa Lang.

Primo Tempo Azzurro: Neres Incontenibile

Il primo tempo è un monologo partenopeo, con gli uomini di Antonio Conte scesi in campo con la giusta determinazione. A sbloccare il risultato è l’ispiratissimo David Neres: al 17′, l’esterno brasiliano riceve palla in area e con un sinistro piazzato sul secondo palo firma l’1-0, non lasciando scampo a Carnesecchi.

L’Atalanta fatica a reagire, e al 38′ Neres si ripete. Ancora una volta letale, il numero 7 azzurro trafigge la Dea con un diagonale potente e preciso, realizzando una splendida doppietta personale.

Il colpo del k.o. arriva proprio allo scadere della frazione: al 45′, su assist di Giovanni Di Lorenzo, è Noa Lang a insaccare di testa, celebrando il suo primo gol in Serie A e chiudendo un primo tempo da sogno sul 3-0.

La Reazione della Dea e la Gestione Azione

Nella ripresa, l’Atalanta cerca una reazione d’orgoglio e accorcia le distanze. È Gianluca Scamacca, subentrato all’intervallo, a trovare la rete della bandiera, galvanizzando momentaneamente i suoi. Nonostante il gol subito, il Napoli non perde il controllo della gara. I partenopei gestiscono il vantaggio con saggezza e solidità difensiva, contenendo gli assalti ospiti. La partita si chiude così sul 3-1, con il Napoli che conquista tre punti fondamentali per la classifica e per il morale.

Le Voci dal Campo

Antonio Conte: “Soddisfatti per la maniera in cui abbiamo vinto”

Il tecnico azzurro, Antonio Conte, analizza la prestazione con soddisfazione, sottolineando l’atteggiamento della squadra:

“Siamo soddisfatti per la vittoria, soprattutto per la maniera con la quale l’abbiamo conquistata. Abbiamo vinto contro una squadra di grande qualità e siamo contenti per come abbiamo interpretato la gara. Ho visto tanta energia della squadra e abbiamo meritato il successo. Adesso dobbiamo recuperare energie per questa nuova sfida in Champions e proseguire sulla strada che ci siamo prefissi con fiducia.”

David Neres: “Mentalità vincente”

L’uomo partita, David Neres, sprona i compagni a continuare su questa strada:

“Una vittoria importante che ci deve dare la forza di risalire e dare il massimo sia in campionato che in Champions. Dobbiamo guardare avanti e continuare a dimostrare il nostro valore. Questa sera ci è stata una prestazione buonissima e bisogna proseguire con questa mentalità.”

Noa Lang: “Risposta migliore”

Felice anche Noa Lang per il primo gol in campionato con la maglia azzurra:

“Ho atteso tanto questo momento, sono davvero contento sia per me che per il successo della squadra. Usciamo da un periodo non facile però abbiamo dato la risposta migliore e adesso vogliamo continuare su questa strada.”

Un successo che rilancia il Napoli, fornendo la giusta iniezione di fiducia in vista dei prossimi impegni in Champions League e in campionato.

Show del Napoli al Maradona: Neres incanta, Atalanta battuta 3-1

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Il Napoli di Antonio Conte manda un segnale fortissimo al campionato, travolgendo l’Atalanta di Raffaele Palladino con un netto 3-1 tra le mura amiche. È stata la notte degli esterni, la notte della velocità e della tecnica, con un David Neres in stato di grazia e un Noa Lang subito decisivo.

Primo Tempo: Dominio Azzurro

L’approccio del Napoli è feroce. Conte schiera il suo 3-4-3 con i nuovi innesti subito protagonisti: Milinkovic-Savic tra i pali e la difesa guidata da Beukema e Buongiorno. Ma è davanti che la musica cambia. Al 17′ si sblocca il match: azione manovrata sulla destra, Di Lorenzo serve Holjund che gira subito per Neres che, con un guizzo veloce brucia la difesa avversaria e batte Carnesecchi.

L’Atalanta, schierata a specchio da Palladino, fatica a contenere le folate sulle fasce. Al 38′ arriva il raddoppio, ed è ancora David Neres a prendersi la scena, finalizzando un contropiede perfetto orchestrato da Lobotka e McTominay. La Dea è alle corde e, proprio allo scadere della prima frazione (45′), crolla definitivamente: Noa Lang trova il varco giusto per il 3-0 su assist di Di Lorenzo e manda le squadre negli spogliatoi tra il boato del “Maradona”.

Secondo Tempo: La reazione della Dea non basta

Palladino prova a scuotere i suoi nell’intervallo, inserendo Kossounou e soprattutto Scamacca per Pasalic. La mossa paga quasi subito. Al minuto 8 della ripresa, proprio il centravanti azzurro accorcia le distanze, sfruttando un’incertezza difensiva del Napoli.

La partita si accende nervosamente, con l’arbitro Di Bello costretto ad ammonire De Roon e Zappacosta per l’Atalanta e il subentrato Juan Jesus per il Napoli. Conte gestisce le energie: fuori i protagonisti Neres, Lang e l’ex Højlund (applaudito ma a secco), dentro forze fresche come Politano, Elmas e Lucca. Il Napoli controlla il ritmo grazie alla regia di Lobotka e alla fisicità di Buongiorno, spegnendo le residue speranze di rimonta bergamasche, nonostante i tentativi finali di Lookman e del subentrato Maldini.

Al triplice fischio è festa azzurra: il Napoli di Conte si dimostra solido e letale, mentre l’Atalanta di Palladino dovrà rivedere l’approccio difensivo visto nei primi 45 minuti.

Il Tabellino

Napoli (3-4-3): Milinkovic-Savic; Beukema, Rrahmani (19′ st Juan Jesus), Buongiorno; Di Lorenzo, Lobotka, McTominay, Gutierrez (24′ st Mazzocchi); Lang (24′ st Elmas), Højlund (30′ st Lucca), Neres (24′ st Politano)

Allenatore: Antonio Conte

Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Ahanor (1′ st Kossounou); Bellanova, Ederson, de Roon, Zappacosta (17′ st Zalewski); Pasalic (1′ st Scamacca), Lookman (37′ st Maldini); De Ketelaere (32′ st Samardzic)

Allenatore: Palladino

Arbitro: Di Bello

Marcatori: 17′, 38′ Neres (N), 45′ Lang (N), 8′ st Scamacca (A)

Ammoniti: De Roon (A), Zappacosta (A), Juan Jesus (N)

Castellammare, svolta per la viabilità: 3 milioni dalla Regione per il restyling di Via Nocera e Via Cosenza

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Un passo decisivo per la sicurezza stradale e il decoro urbano della città delle acque. È stata ufficialmente sottoscritta la convenzione tra il Comune di Castellammare di Stabia e la Regione Campania che sblocca un finanziamento di circa 3 milioni di euro. Le risorse saranno destinate al rifacimento del manto stradale e alla messa in sicurezza di alcune delle arterie più nevralgiche del centro: via Nocera, via Cosenza, via Santa Maria dell’Orto e via Michele Esposito.

Si tratta di un intervento strutturale atteso da tempo sia dai residenti che dai commercianti, costretti a convivere con una viabilità spesso compromessa e poco sicura.

La soddisfazione del Sindaco

A commentare la notizia è il primo cittadino, Luigi Vicinanza, che sottolinea l’importanza strategica dell’opera:

“Dopo anni di attese, con questo finanziamento possiamo finalmente dare una risposta concreta alle esigenze della città. L’intervento restituirà sicurezza, decoro e funzionalità a un’arteria fondamentale di Castellammare di Stabia.”

Tempi e modalità: lavori al via nel 2026

Sebbene il progetto esecutivo sia già pronto, l’Amministrazione ha scelto di calendarizzare l’avvio dei cantieri nei primi mesi del 2026. Una decisione presa per rispetto verso il tessuto commerciale e residenziale della zona, già messo a dura prova nelle ultime settimane dal maxi-intervento condotto da Italgas. L’obiettivo è evitare di sommare nuovi disagi a quelli appena trascorsi.

Inoltre, per mitigare l’impatto sul traffico cittadino, i lavori procederanno attraverso la formula dei “mini-cantieri”: un avanzamento a lotti che permetterà di non paralizzare completamente la circolazione durante le operazioni.

Addio ai sampietrini in Via Cosenza, restauro in Via Santa Maria dell’Orto

L’intervento ha ricevuto il via libera della Soprintendenza, che ha dettato linee guida precise per conciliare modernità e tutela storica. Il piano prevede due approcci differenti:

  • Via Santa Maria dell’Orto: Sarà effettuato il ripristino della storica pavimentazione in pavé, preservando l’identità visiva della strada.

  • Via Cosenza e Via Michele Esposito: Qui la viabilità cambierà volto. È prevista la rimozione del vecchio pavé in favore di una nuova pavimentazione in asfalto, ritenuta più idonea a sostenere l’intenso traffico veicolare e a ridurre l’inquinamento acustico.

Castellammare di Stabia, Teatro Supercinema: Momenti di grande ilarità con lo spettacolo comico “Maracaibo”.

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Momenti di grande ilarità al Teatro Supercinema di Castellammare di Stabia, lo scorso venerdì sera 21 novembre, con lo spettacolo comico “Maracaibo”.

Una serata di puro divertimento, ma con qualche nota di riflessione su problemi della nostra società come la maleducazione dilagante, il trash delle subculture, l’opportunismo o l’ipocrisia.

A riempire la scena con la loro straripante comicità i noti attori stabiesi Laura Amalfi, Michele Amalfi e Michele Di Nocera, finalmente sul palco dopo anni di assenza per rallegrare il folto pubblico intervenuto.

“Maracaibo” è uno spettacolo teatrale con tre artisti dalle innate capacità di far ridere, che hanno affinato la loro arte attraverso la formazione e l’esperienza.

I tre protagonisti, che sanno usare magistralmente i tempi comici, l’intonazione e la fisicità, sfruttano sia il potere delle parole che quello del linguaggio del corpo, concentrandosi su situazioni esagerate e paradossali per creare momenti di irresistibile comicità.

Una comicità a tutto tondo, in grado di passare dalla mimica alla canzone, dal surrealismo al doppio senso, con equivoci e gag che si accumulano ad un ritmo impeccabile, offrendo un’esperienza divertente e poliedrica.

Esilaranti gli sketch con due personaggi stabiesi, una signora anziana della Castellammare “bene”, interpretata da Michele Amalfi, e una giovane, icona del trash e dell’ignoranza, interpretata da Michele Di Nocera, che conversano al parco e in uno studio medico, evidenziando l’inconciliabilità delle loro visioni di vita.

Molto divertenti anche gli sketch “Vedovo inconsolabile”, “La scivolata”, “Studio dentistico”, “I due tesorucci”.

Bravissima Laura Amalfi sia nelle esibizioni canore sia in quelle recitative, coniugando l’espressività attoriale alle belle performance vocali.

Valore aggiunto la musica dal vivo del maestro Salvatore Torregrossa, virtuoso della fisarmonica, che ha allietato i presenti durante tutta la serata con le sue impeccabili interpretazioni.

Le musiche, le luci, i bei costumi hanno contribuito alla perfetta riuscita dello spettacolo, creando la giusta atmosfera.

La direzione artistica della messa in scena è stata affidata alla talentuosa attrice e regista teatrale stabiese Camilla Scala, che nel 1993 ha fondato l’Associazione Teatro & Dintorni.

Impegnata da tanti anni nella diffusione della cultura, prima come insegnante di liceo poi come formatrice e regista, Camilla ha avuto tra gli allievi dei suoi corsi teatrali volti noti dello spettacolo, tra cui l’attore Francesco Di Leva, il cantante e attore Enrico Vicinanza, le cantattrici: Fiorenza Calogero, Marina e Valentina Bruno, Stefania Aprea e tanti altri.

“Maracaibo” è uno spettacolo tutto da ridere. E cosa c’è di meglio di una sana risata? Essa ha benefici immediati e duraturi: migliora l’umore, riduce lo stress e rafforza il sistema immunitario.

Quando la risata è su modi di essere e di fare di personaggi che popolano il microcosmo in cui viviamo, da quella a denti stretti a quella “grassa” partenopea anzi stabiese, oltre che salutare, la risata diventa liberatoria.

Imperdibile quindi la replica di “Maracaibo”, una sapiente combinazione di elementi performativi, testuali e organizzativi dalla comicità irresistibile, che si terrà il prossimo 12 dicembre, al Teatro Supercinema di Castellammare

Sampdoria – Juve Stabia, Abate alla vigilia: Dovremo dare il massimo con cuore e testa. Servirà l’elmetto

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È una vigilia carica di tensione agonistica e rispetto quella che si respira in casa Juve Stabia. Lunedì sera, alle ore 20:30, le Vespe scenderanno in campo in uno dei templi del calcio italiano, lo stadio “Luigi Ferraris” di Genova, per affrontare la Sampdoria nel posticipo della tredicesima giornata di Serie BKT.

In conferenza stampa, mister Ignazio Abate ha tracciato la rotta, consapevole delle insidie di una trasferta che richiederà ben più della semplice tecnica: servirà cuore, testa e, come ha sottolineato lo stesso allenatore, lo spirito da battaglia.

Al Marassi con l’elmetto

Abate non si fida della classifica della Sampdoria, che sta vivendo un momento di difficoltà nonostante le aspettative. L’analisi del tecnico è lucida:

“La partita di lunedì è complicata, la Sampdoria è una squadra forte. Se leggiamo solo il monte ingaggi e i nomi dei nostri avversari, parliamo di una squadra di alta classifica. Le loro difficoltà dimostrano quanto la Serie B sia complessa, ma siamo consapevoli che sarà una partita difficilissima”.

Il fattore ambientale giocherà un ruolo chiave. Il calore del Marassi può accendere la gara in un attimo, e Abate avverte i suoi: “In stadi del genere basta poco per cambiare la partita. Sappiamo che ci sarà da soffrire, è una gara in cui bisognerà indossare l’elmetto.

Il punto sull’infermeria: recuperi e assenze

La sosta per le nazionali è stata preziosa per recuperare energie e pedine, anche se l’infermeria non è ancora del tutto vuota. Abate ha fatto il punto sulla rosa: Note positive per Pierobon, che ha svolto “10 giorni ad alto livello”. Anche Gabrielloni è sulla via del ritorno completo, pronto a stringere i denti. Non sarà della partita Varnier, ancora indisponibile. Forfait anche per Burnete, alle prese con qualche problema fisico. Da valutare nelle prossime ore le condizioni di Zuccon che sarà valutato domani.

Mentalità e tattica: “Vietato gestire”

La ricetta per uscire indenni da Genova? Intensità e solidità. Abate è stato categorico sull’atteggiamento: la Juve Stabia non è costruita per speculare sul risultato.

“Sappiamo che siamo una squadra che deve andare sempre forte, non possiamo gestire. Dobbiamo trasmettere energia anche con i nostri tifosi che purtroppo non ci saranno. Fare risultato fuori casa sarà possibile solo con una grande fase difensiva”.

Il piano gara è pronto, preparato con cura dai ragazzi durante la settimana, dando importanza tanto al fattore campo quanto a quello mentale.

Piedi per terra

In chiusura, un richiamo all’umiltà. Nonostante l’ottimo avvio di stagione che ha dimostrato come la Juve Stabia possa “stare in questa categoria”, il tecnico tiene alta la guardia guardando al calendario: “Non abbiamo fatto ancora niente, siamo appena al 22 novembre. Stiamo facendo quello che è nelle nostre corde ma possiamo ancora migliorare. Dobbiamo spingere al massimo”.

Le Vespe sono avvisate: a Genova servirà la prestazione perfetta.

Juve Stabia, la richiesta per un titolo del 1945 ora è una pratica ufficiale: la FIGC apre il fascicolo

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Per anni è stato un racconto tramandato dai padri ai figli, una pagina di orgoglio cittadino custodita nella memoria collettiva di Castellammare di Stabia. Oggi, quel racconto smette di essere solo una leggenda orale o una rivendicazione platonica per diventare un fascicolo formale sui tavoli che contano.

La notizia che i tifosi attendevano è arrivata: la FIGC ha ufficialmente protocollato l’istanza della S.S. Juve Stabia. Non è ancora la vittoria, ma è il fischio d’inizio di una partita istituzionale che potrebbe restituire alle Vespe un riconoscimento atteso da quasi ottant’anni.

Oltre la burocrazia: il senso dell’impresa del ’45

Per comprendere la portata di questo passaggio burocratico, bisogna spogliarsi delle logiche del calcio moderno e tuffarsi nell’Italia del 1944-1945. Un Paese diviso dalla guerra, dove il calcio provava a sopravvivere come simbolo di rinascita. Al Nord si giocava sotto le bombe, al Sud, liberato dagli Alleati, si organizzavano tornei che, di fatto, rappresentavano la massima espressione calcistica possibile in quel momento storico.

La Juve Stabia di allora non vinse un torneo qualunque. Trionfò nel Campionato Campano, battendo giganti come il Napoli e la Salernitana, laureandosi “Campione dell’Italia Liberata”.

Il ragionamento alla base della richiesta presentata a Roma è logico e storico prima che sportivo:

  • Il precedente: La FIGC ha già mostrato sensibilità verso i titoli di guerra, come dimostra il riconoscimento dello Scudetto onorifico del 1944 allo Spezia (Vigili del Fuoco).

  • La dignità paritaria: Se al Nord i tornei di guerra hanno avuto un peso storico riconosciuto, il movimento calcistico del Sud, che tenne in vita la passione per il pallone in un momento drammatico, merita pari dignità o, quantomeno, un titolo equipollente.

Una sinergia vincente per Castellammare

Ciò che rende questa istanza particolarmente solida non è solo la documentazione storica, ma la “squadra” che l’ha portata a Roma. L’accelerazione decisiva è arrivata grazie a un fronte comune che ha unito la politica nazionale, con la spinta propulsiva del deputato Gaetano Amato, e la governance del club, rappresentata dall’amministratore unico Filippo Polcino e avallata dagli amministratori giudiziari.

Questo dettaglio non è trascurabile: dimostra alla Federazione che la richiesta non è un velleitario desiderio di gloria passata, ma una volontà precisa e strutturata di un’intera comunità e della sua dirigenza di veder riconosciuto il proprio blasone.

Cosa succede adesso?

Il protocollo della richiesta da parte della FIGC segna la fine della fase preparatoria e l’inizio dell’iter valutativo. La Federazione dovrà ora esaminare le carte, verificare la legittimità della competizione dell’epoca e decidere se quel titolo – che per gli stabiesi è già “Scudetto” nel cuore – possa tradursi in un “Titolo di Campione” formale o in una onorificenza equipollente.

Non sarà un percorso immediato, ma il passo più difficile è stato fatto: il “Campione dell’Italia Liberata” ha bussato alla porta della storia ufficiale. E questa volta, la porta si è aperta per far entrare i documenti.

Per la Castellammare sportiva, al di là dell’esito finale, questo atto è già una vittoria identitaria: è la rivendicazione fiera di un passato in cui la maglia gialloblù, in mezzo alle macerie della guerra, seppe guardare tutti dall’alto in basso.

Savoia Calcio, Emanuele Filiberto scrive alla Meloni

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Messaggio di Emanuele Filiberto di Savoia al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

In occasione del 117º compleanno del nostro Savoia, una squadra che ha scritto la storia di un’intera comunità, sento il dovere di rivolgere un appello a chi governa questa Nazione, a chi gestisce la sicurezza e a chi ha la responsabilità di garantire equità e rispetto nei confronti dei cittadini.

S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia

Ci sono città nate per essere comode.
E città nate per essere vere.

Torre Annunziata appartiene a questa seconda categoria.
Una comunità che ha attraversato momenti difficili, spesso raccontata più attraverso le sue ferite che attraverso la sua forza.
È una città sulla cui pelle, in passato, la criminalità ha inciso segni profondi.
Ferite che hanno toccato persino chi, come Giancarlo Siani, aveva scelto di raccontare la verità con la limpidezza e il coraggio di un giovane giusto.

Siani non era di Torre Annunziata, ma il suo sacrificio vive per sempre in questa città.

Ed è proprio per questo che oggi Torre Annunziata è Giancarlo Siani, una città che rifiuta il buio del passato, che affronta ogni giorno la sfida della legalità, che non vuole più essere giudicata attraverso il filtro di una minoranza deviata che, anni fa, aveva preso il sopravvento.

Torre Annunziata oggi vive, cresce, cambia, lavora, studia, spera.

È una città che vuole essere ricordata per ciò che è davvero:
coraggio, dignità, verità. Ed è alla luce di questa identità nuova, forte e consapevole che l’ennesimo divieto di trasferta rivolto alla tifoseria del Savoia appare come una ferita immeritata. Una ferita che non colpisce un settore di stadio, ma un intero popolo.
Una comunità che vive il calcio come appartenenza, come legame, come riscatto. Limitare continuamente questa possibilità non è più una misura di sicurezza, è un freno alla dignità di una città che da troppo tempo lotta per liberarsi dai pregiudizi.
Il sostegno della propria tifoseria non è un privilegio:
è una componente essenziale della vita sportiva.
Negarlo sistematicamente significa creare una disparità che incide non solo sulle gare, ma sul cuore della gente.
Noi non chiediamo eccezioni.
Non chiediamo favoritismi.
Non chiediamo di essere più di altri.
Chiediamo solo rispetto.
Chiediamo riconoscimento.
Chiediamo giustizia.
Torre Annunziata merita di essere guardata per ciò che è oggi, una città che si alza, che cambia, che prova, che si impegna.
Una città che ha sofferto, sì, ma che ha saputo trasformare quel dolore in forza, e quella forza in futuro. I tifosi del Savoia rappresentano tutto questo.
Sono famiglie, bambini, anziani, lavoratori: persone che amano una maglia che è parte della loro identità.
E non meritano di essere trattati come un problema.
Siamo qui, insieme, per dare voce alla loro dignità.
Per dire che questa città non deve più essere giudicata dal suo passato, ma dal suo presente.
E che ogni cittadino di Torre Annunziata ha diritto allo stesso rispetto, agli stessi diritti e alla stessa considerazione di qualunque altra città italiana.

S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia

FONTE: COMUNICATO Savoia 1908 SSD

Augusto Zuffa presenta l’evento “Calici Erranti”

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Il proprietario delle Cantine Zuffa, Augusto Zuffa, ha parlato in esclusiva a Carlo Ametrano. Ecco le sue dichiarazioni.

Ciao Augusto, parliamo di un evento che si svolgerà oggi al tuo agriturismo: “Calici Erranti”, seconda edizione con cantina aperta dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19.

“Il comune di Imola insieme a tutto il circondario dell’imolese hanno scelto di fare questo bell’evento per ospitare turisti e appassionati di vino nelle più importanti cantine del territorio. Avremo ospiti che arrivano per poter visitare le cantine, i vigneti e fare una degustazione di vini con i prodotti tipici del territorio, in un convivio tra i prodotti che compongono la wine and food valley e la motor valley. Si sa che la regione Emilia-Romagna è eccellenza sia per l’enogastronomia che per i motori”.

Vediamo che c’è anche un recital di musica classica, giusto?

“Come facciamo per i nostri eventi, abbiamo organizzato lo show food. Abbiamo unito l’arte del cibo e del vino con un sacco di intrattenimento, in particolare con musica di altissimo livello. L’Accademia di Imola è conosciuta in tutto il mondo, si tratta di una nicchia a livello planetario per quel che riguarda la musica classica”.

Poi arriverà dicembre, quali sono i prossimi appuntamenti?

“Stiamo lavorando intensamente per tutti i regali di Natale che le aziende fanno ai loro dipendenti. Quest’anno stanno andando moltissimo le casse di legno personalizzate con all’interno i nostri vini. Abbiamo casse di legno in cui mettiamo il nome della persona a cui vengono regalate. Penso sia un regalo molto bello perché oltre a unire una famiglia con una bottiglia di vino c’è anche questa cassa”.

Poi penseremo al Senna Day 2026 di Carlo Ametrano.

“Carlo sta già lavorando per portare altre novità anche il prossimo anno. Ho avuto diversi ospiti provenienti dal Brasile e quando parlo del Senna Day e gli faccio vedere i video dell’evento organizzato da Carlo sono davvero impressionati. Molti di loro mi hanno detto che cercheranno di venire, nonostante la lontananza. Gli piace molto che persone italiane condividano la passione per il campione brasiliano”.

Ricordiamo anche la squadra del Senna Day: Pasquale Buondonno, Davide Sforzi e anche tu.

“Parliamo di una squadra eccezionale che Carlo ha costruito nel tempo. Uno staff incredibile, Carlo ha creato una squadra bilanciata, affiatata che lo fa davvero con amore e con passione”.

Teta: “Il divieto di trasferta è una sconfitta dello sport. Abate trasmette tranquillità”

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Angelo Teta, ex giocatore e tifoso “stabiese Doc” con il “sangue gialloblé nelle vene”, ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale della Juve Stabia, concentrandosi in particolar modo sul divieto di trasferta imposto ai tifosi e sulle dinamiche positive all’interno della squadra guidata da Ignazio Abate.
La Sconfitta del Divieto di Trasferta
Riguardo al divieto imposto ai residenti di Castellammare di Stabia di seguire la squadra in trasferta fino al 5 febbraio, Teta ha espresso un giudizio molto critico, definendola “veramente queste sono le vere sconfitte dello sport”. A suo avviso, mortificare un’intera città per i comportamenti di una minoranza (stimata in 15 o 20 “facinorosi”) è “una cosa assurda” e non è giusto.
Ha sottolineato come le trasferte siano un’opportunità significativa, poiché i tifosi fungono da turisti, permettendo loro di conoscere nuovi luoghi e, in generale, facendo “muovere l’economia”. La cosa più importante, tuttavia, rimane il diritto di seguire la propria squadra. Teta ha auspicato un ripensamento sulla decisione.
L’ex giocatore ha anche manifestato il proprio dispiacere per il fatto che la tifoseria stabiese, che negli ultimi anni aveva dimostrato di essere “maturata tanto”, sia stata coinvolta in questi episodi. Ha lanciato un appello affinché questo serva da lezione, sottolineando che quando si va in trasferta bisogna “comportarsi ancora meglio di quanto si è in casa”.
L’Ambiente e la Mentalità della Juve Stabia
Nonostante le problematiche esterne, Teta ha lodato l’attuale clima in casa Juve Stabia. Pur ammettendo che all’inizio della stagione ci fosse un po’ di “scetticismo”, ritiene che l’ambiente a Castellammare sia cambiato. Oggi, chi arriva in squadra sa che la Juve Stabia non è un “punto di passaggio”, ma un “punto d’arrivo”. I calciatori devono lottare, dare tutto e “credere nei sogni”.
Teta ha evidenziato la continuità rispetto alla stagione precedente, nonostante la squadra sia “quasi del tutto nuova” e molto giovane, con i nuovi arrivati che si sono ben integrati e hanno subito compreso cosa fosse necessario portare in campo.
Il Ruolo Chiave di Ignazio Abate
Teta ha riconosciuto l’importanza dell’allenatore Ignazio Abate. Data la sua esperienza (vincitore dello Scudetto con il Milan e calciatore della Nazionale, con presenze in Champions League), Abate è considerato “il calcio in persona” e non mancano le esperienze di altissimo livello per gestire un gruppo. Teta ha suggerito che, essendo Abate “figlio di questa terra” (di origine campana), ha “una marcia in più” nel relazionarsi.
La qualità che apprezza maggiormente in Abate è la sua “buona tranquillità”, che viene trasmessa alla squadra. Questo si traduce in campo con i ragazzi che giocano con la giusta autostima, sanno cosa fare e l’allenatore riesce a sfruttare le loro caratteristiche individuali.
Riferendosi al fatto che Abate avesse definito i suoi giocatori come “soldatini”, Teta ha interpretato ciò positivamente, riconducendolo alla capacità di Abate di creare un rapporto di amicizia e professione. I giocatori, essendo professionisti “ben pagati”, sanno che è loro responsabilità dare l’anima e il sangue nelle due ore di allenamento. L’amicizia al di fuori dal campo e lo spirito di gruppo (“una famiglia”) sono visti come una vera ricchezza nello spogliatoio. Teta ha lodato inoltre l’umiltà di Abate, che gli permette di diventare “uno di loro”.
Giocatori in Crescita e Previsioni
Tra i nuovi arrivati, Teta ha notato che Correia lo ha particolarmente colpito per la sua personalità, potenza fisica e iniziativa in campo, definendolo come colui che sta dando “qualcosa in più”. Tra i giovani, Cacciamani è visto come il “meno giovane dei giovani” e un giocatore ideale per la sua versatilità (potendo fare il quinto di sinistra o appoggiare gli attaccanti).
In vista della partita contro la Sampdoria, Teta ha fatto riferimento ai bei ricordi legati alle vittorie storiche contro i blucerchiati, grazie ai gol di Sau e Adorante. Ha espresso l’auspicio che il prossimo eroe della sequenza possa essere Gabrielloni, che crede stia facendo molto bene ed è in crescita.
Infine, Teta ha pronosticato una vittoria della Juve Stabia, con un risultato finale di 2-0 o al massimo 2-1.

Podestà: “La Samp è in totale emergenza. La società ha commesso molti errori”

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In occasione della nona puntata di Juve Stabia Live Talk Show, Luca Podestà, direttore di brucerchiati.net e collega di Telenord, ha offerto un quadro dettagliato e critico della situazione in casa Sampdoria, avversaria della Juve Stabia nel prossimo turno, descrivendo la squadra ligure in una fase di “totale emergenza”.
Squadra in Piena Crisi e Caos Tecnico
Podestà ha evidenziato come la Sampdoria stia affrontando gravi problemi sia in campo che fuori, sottolineando l’emergenza in termini di organico: ci sono 11 giocatori indisponibili, oltre ai lungodegenti (come Romagnoli e Altare, fuori lista, il cui rientro è previsto a gennaio). Attualmente, solo 16 giocatori sono convocabili per la partita del lunedì sera.
I problemi affliggono tutti i reparti: difesa, centrocampo e attacco. In particolare, in avanti, l’unica vera prima punta è Massimo Coda, bomber di eccellenza della Serie B ma ormai 37enne e da “dosare”. L’altra punta, Cuni, è infortunata, e si prevede che Cherubini debba adattarsi a giocare con Coda. Lo staff tecnico (Gregucci e Foti) potrebbe essere costretto ad adattare i giocatori in ruoli non di competenza. Si spera nel recupero in extremis di Pafundi (infortunato con l’Under 21), che però al massimo andrebbe in panchina.
Podestà ha anche rilevato una grande confusione a livello tecnico e societario. Il ritorno al passato (con la chiamata di Lombardo, Gregucci e Foti) è un segnale di questo caos, soprattutto considerando che Lombardo ed Evani non vennero inspiegabilmente confermati dopo aver salvato la squadra ai playout lo scorso anno. Il trend di risultati rimane negativo: i tecnici hanno raccolto solo due punti in quattro partite.
Rabbia della Tifoseria e Critica alla Società
Il sentimento prevalente tra i tifosi doriani è la rabbia. Questa forte emozione è giustificata dal fatto che, dopo essere stati tra i favoriti per la promozione l’anno scorso, la squadra è retrocessa in Serie C (salvata solo dal caso Brescia). Nonostante la brutta esperienza, la squadra è stata ulteriormente indebolita dal mercato estivo.
Podestà ha sottolineato la passione della piazza: la Sampdoria vanta 20.000 abbonati e porta regolarmente 25-26.000 persone allo stadio, e questo pubblico non accetta passivamente la situazione. Pur essendoci una contestazione forte contro la proprietà, il sostegno alla squadra non è mai venuto meno nelle partite interne. Tuttavia, di recente, sono stati esposti striscioni duri contro gli azionisti. Il direttore sportivo ha preannunciato “interventi massicci” nel mercato di gennaio, sebbene il budget rimanga un’incognita.
Il problema, secondo Podestà, risiede nella politica societaria, che ha commesso “errori su errori”. La proprietà, legata a Singapore, ha speso oltre 100 milioni di euro in questi anni, ma ha sbagliato praticamente tutte le scelte.
La Mentalità Sbagliata per la Serie B
Podestà critica aspramente la strategia della società, che non ha compreso la natura della Serie B, definendola “tutta un’altra cosa rispetto alla Serie A”. La dirigenza ha puntato su giocatori affermati di Serie A (come Henderson e Barak), pensando che potessero fare la differenza, ma in cadetteria servono calciatori che “corrano” e che abbiano “fame”.
A riprova di questa strategia fallimentare, Podestà cita la scelta di assumere un responsabile dell’area tecnica danese che lavora quasi esclusivamente sugli algoritmi, portando giocatori giudicati “totalmente inadeguati” al contesto.
Podestà ammira invece l’approccio della Juve Stabia, che ha un “signor direttore sportivo” (Matteo Lovisa, di cui si parlò anche in chiave Sampdoria) e che si è immediatamente calata nella mentalità della Serie B dopo la promozione, puntando sulla fame e la determinazione.
Il Ferraris e la Trasferta Vietata
Nonostante il grande seguito (20.000 abbonati e 25.000 spettatori per gara), il Marassi, che dovrebbe essere un fortino, è diventato “terreno di conquista un po’ per tutti” negli ultimi due anni.
In chiusura, Podestà ha espresso la sua disapprovazione per la decisione che vieta ai tifosi residenti a Castellammare di Stabia di seguire la Juve Stabia in trasferta fino al 5 febbraio, definendo la cosa “veramente assurda”. Ha anche menzionato l’iniziativa della Lega di Serie B di giocare il prossimo turno con un pallone rosso per sensibilizzare contro la violenza sulle donne.
Le dichiarazioni di Podestà dipingono la Sampdoria come una squadra di blasone che, nonostante gli ingenti investimenti, è intrappolata in un ciclo di errori gestionali e tecnici, aggravato da una pesante emergenza infortuni e da un ambiente esasperato.

Torre del Greco: catena supermercati assume varie figure

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Importante catena di supermercati, per la sua sede di Torre del Greco assume.

Nota informativa

Si comunica che il Centro per l’Impiego di Pompei – per conto di un’importante catena di supermercati, per la sua sede di Torre del Greco – ricerca le seguenti figure:

– ADDETTO ORTOFRUTTA = Requisiti: età compresa tra i 18 e i 50 anni; possesso di licenza media; pregressa esperienza nella mansione.

– MACELLAIO = Requisiti: età compresa tra i 18 e i 50 anni; possesso di licenza media; pregressa esperienza nella mansione.

– SALUMIERE = Requisiti: età compresa tra i 18 e i 50 anni; possesso di licenza media; pregressa esperienza nella mansione.

Le persone interessate, in possesso dei requisiti richiesti, possono inviare il proprio curriculum vitae entro il 30 novembre 2025 all’indirizzo e-mail

cpipompeilavoro@regione.campania.it

indicando in oggetto la/e mansione/i per cui ci si candida.
Con l’adesione, si fornisce consenso al trattamento dei dati personali, da svolgersi in conformità a quanto indicato e nel rispetto delle disposizioni del GDPR e del D.lgs. n. 196/03.

Inoltre, per candidarsi, è possibile collegarsi al portale Cliclavoro Campania sezione incrocio domanda offerta (https://cliclavoro.lavorocampania.it/Pagine/Ricerca.aspx) cercando rispettivamente:

– ADDETTO ORTOFRUTTA il codice ID 0500025211000000000199047; 

– MACELLAIO il codice ID 00500025211000000000198970;

– SALUMIERE il codice ID 0500025211000000000199039.

Il CPI di Pompei procederà ad una preselezione dei curricula pervenuti, ed i candidati preselezionati riceveranno un’e-mail di convocazione contenente le indicazioni relative a data e orario dei colloqui, che si terranno presso il CPI di Pompei.

Per ulteriori offerte di lavoro a Napoli e provincia, consulta la pagina ufficiale Facebook dei centri per l’impiego.

Juve Stabia, la Vespa Rosa: Il grido “No alla Violenza” unisce uomini e donne a Castellammare di Stabia

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Una notifica su Messenger, arrivata di prima mattina, si è trasformata in un potente segnale di speranza e orgoglio civico per Patrizia Esposito. Conosciuta da tutti come la “Vespa Regina”, Patrizia è da tempo in prima linea con la sua rubrica “Vespa Rosa” per sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno che purtroppo non conosce confini: la violenza di genere.

L’impegno di Patrizia, supportato dalla redazione di ViViCentro in quanto nostra collaboratrice,  è quello di mantenere i riflettori costantemente accesi, pubblicando articoli e informazioni per gridare un fermo “No alla violenza”. Ma oggi, questo grido ha assunto una sfumatura nuova e più forte.

L’importanza di una voce maschile

Come ha sottolineato la stessa Patrizia, l’iniziativa acquista un vigore ancora maggiore quando a scendere in campo sono gli uomini. “L’idea che un uomo si fermi a riflettere sulla violenza di genere rende più forte il mio impegno di sensibilizzazione”, ha commentato Patrizia accogliendo le parole di Egidio Di Michele, un cittadino che ha voluto condividere una riflessione profonda e necessaria. Non si tratta solo di solidarietà, ma di una presa di coscienza che deve partire dall’universo maschile.

L’analisi di Egidio Di Michele: dati e cultura

Il contributo di Di Michele è un’analisi lucida e amara della realtà attuale, che parte dai numeri per arrivare al cuore del problema culturale:

“La cronaca ci fornisce ogni giorno la notizia di un femminicidio, di una violenza di genere o di maltrattamenti contro una donna” scrive Egidio. “A questo proposito ci sono statistiche drammatiche: tra queste una pubblicata di recente dall’Istat dove viene fuori che il 31,5% delle donne dai 16 ai 70 anni ha subito nel corso della propria vita qualche forma di violenza fisica e sessuale”.

Di Michele non usa mezzi termini nel definire “sconcertante” la negazione di una cultura patriarcale e padronale che “fa poco onore a noi uomini”. Punta il dito contro gli ostacoli posti ai percorsi formativi nelle scuole, fondamentali per l’educazione sentimentale e affettiva, nonostante il 72% dei genitori italiani sia favorevole a preparare i propri figli alle relazioni sane.

Oltre il 25 Novembre: una lotta quotidiana

Guardando al prossimo 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne, il messaggio lanciato da Patrizia ed Egidio è chiaro: basta celebrazioni sterili. Riprendendo uno slogan storico, l’obiettivo deve essere vivere il rispetto “tutto l’anno”.

“Si deve lottare tutti i giorni per far crescere e maturare nuove generazioni che sappiano comprendere le proprie emozioni, la propria rabbia, le tristezze, prevenendo così la violenza”, conclude Di Michele nel suo appello alle famiglie, alla scuola e alle Istituzioni, augurando “Buona strada a tutte e a tutti”.

Patrizia Esposito, con la sua Vespa Rosa, raccoglie questo augurio e lo trasforma in una missione per il 2025: continuare a percorrere le strade della consapevolezza, affinché “No alla violenza” non sia solo uno slogan, ma la realtà di domani.

Castellammare di Stabia, il Centro Antiviolenza scende in piazza e incontra la città: “Noi oltre il silenzio”

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Non una semplice celebrazione, ma un percorso condiviso per rompere il muro dell’indifferenza. Con questo spirito nasce “Il Centro Antiviolenza ‘Donna’ ti viene incontro – Noi oltre il silenzio”, il ciclo di iniziative promosso dal Centro Antiviolenza dell’Ambito N27 della Città di Castellammare di Stabia in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.

L’iniziativa si distingue per la volontà di portare il supporto istituzionale direttamente tra la gente, attraverso una serie di appuntamenti itineranti dedicati all’informazione, alla sensibilizzazione e alla promozione di una cultura fondata sul rispetto reciproco e sulla parità di genere.

Oltre la data del 25 novembre

L’obiettivo dichiarato è quello di superare la ritualità della singola giornata commemorativa. L’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Luigi Vicinanza, ha infatti voluto strutturare un calendario che tocchi diverse zone della città e si estenda su più giorni. La consapevolezza sulla violenza di genere non può e non deve essere confinata al solo 25 novembre, ma deve trasformarsi in un impegno costante e tangibile.

Per questo motivo, gli operatori del Centro Antiviolenza usciranno dagli uffici per presidiare fisicamente i luoghi della quotidianità stabiese. Saranno a disposizione per incontrare la cittadinanza, distribuire materiale informativo sui servizi attivi, ma soprattutto per offrire un primo ascolto e sostegno a chi vive situazioni di difficoltà, contribuendo a diffondere gli strumenti necessari per riconoscere e contrastare la violenza.

Il calendario degli incontri

Gli appuntamenti si svolgeranno dal 21 al 26 novembre, coprendo una fascia oraria mattutina, dalle 10.30 alle 12.30. Ecco il programma dettagliato delle tappe in città:

  • Venerdì 21 novembre: Infopoint di Via Plinio, 20

  • Sabato 22 novembre: Villa Gabola

  • Lunedì 24 novembre: Piazza Spartaco

  • Martedì 25 novembre: Area antistante la Cassa Armonica (Villa Comunale)

  • Mercoledì 26 novembre: Piazza Giovanni XXIII

Un invito aperto a tutta la cittadinanza per informarsi, confrontarsi e ribadire che Castellammare sceglie di stare “oltre il silenzio”.

Castellammare, diritti dell’infanzia: La città protagonista alla chiusura della Staffetta “Luigi Bellocchio”

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Si è concluso questa mattina, giovedì 20 novembre, il lungo viaggio della Staffetta sui diritti dei bambini “Luigi Bellocchio”. L’evento finale, tenutosi a San Giorgio a Cremano, ha visto una significativa partecipazione della città di Castellammare di Stabia, attiva nell’ambito delle iniziative promosse dal Laboratorio “Città dei bambini e delle bambine”.

A rappresentare le istituzioni stabiesi in questa giornata simbolica – che coincide con la Giornata Mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – è stato il vicepresidente del consiglio comunale, Vincenzo Ungaro, accompagnato da un gruppo di alunni delle scuole della città, veri protagonisti della manifestazione.

Il percorso della “Chiave dei diritti”

La presenza di Castellammare alla cerimonia conclusiva chiude un cerchio ideale iniziato lo scorso mese. La staffetta, infatti, aveva fatto tappa nella città delle acque il 29 ottobre, in un momento di grande condivisione in cui la delegazione del comune di Terzigno aveva consegnato ai giovani stabiesi “la chiave dei diritti e della pace”, simbolo itinerante dell’iniziativa.

Le parole del Vicepresidente Ungaro

L’iniziativa ha ribadito l’importanza della sinergia tra scuole e amministrazioni locali per la tutela dei più piccoli. A margine dell’evento, il vicepresidente del consiglio comunale ha voluto sottolineare il valore educativo e civico della staffetta.

“È fondamentale dare spazio ai bambini e alle loro idee, accompagnarli in esperienze che li rendano protagonisti e consapevoli dei loro diritti” ha dichiarato Vincenzo Ungaro. “La staffetta e le iniziative di Città dei Bambini sono un esempio concreto di come le istituzioni possano collaborare per costruire un futuro più attento ai bisogni e alle aspirazioni delle nuove generazioni”.

La giornata di oggi a San Giorgio a Cremano non segna solo la fine di un percorso fisico tra i comuni vesuviani, ma rinnova l’impegno delle amministrazioni coinvolte a mantenere alta l’attenzione sul benessere e sul futuro dei cittadini più giovani.

Castellammare di Stabia, potenziata l’Area Tecnica: nuovi mezzi a disposizione per i tecnico comunali

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Un passo avanti concreto verso una città più curata e una macchina amministrativa più reattiva. Il Settore Area Tecnica del Comune di Castellammare di Stabia amplia ufficialmente il proprio parco mezzi, dotandosi di nuove attrezzature strategiche per la gestione del territorio.

L’intervento mira a potenziare la capacità operativa degli uffici comunali, fornendo agli operatori strumenti moderni ed efficienti. Tra le nuove dotazioni spiccano un carrello elevatore e ulteriori automezzi specificamente destinati alle attività operative su strada. Non si tratta di un semplice aggiornamento logistico, ma di una scelta precisa volta a migliorare la qualità e la velocità della manutenzione urbana.

Una risposta concreta ai bisogni della città

L’obiettivo dell’amministrazione è chiaro: ridurre i tempi di attesa per le piccole e grandi manutenzioni che incidono sulla qualità della vita dei residenti. Dotare le squadre di mezzi adeguati significa facilitare il lavoro quotidiano di cura della città, rendendo gli interventi non solo più rapidi, ma anche più sicuri ed efficaci.

Le parole del Sindaco

A sottolineare l’importanza strategica di questo investimento è il primo cittadino, Luigi Vicinanza, che lega questo potenziamento a una visione più ampia del rapporto tra Comune e cittadinanza:

“Stiamo costruendo una macchina operativa più solida e più vicina ai bisogni dei cittadini. Avevamo promesso una squadra della quotidianità capace di intervenire con tempestività e attenzione, e il potenziamento dei mezzi è un tassello essenziale per mantenere quella promessa. Ogni mezzo in più significa maggiore capacità di intervento, meno attese e più attenzione verso quei problemi quotidiani che vive la nostra città”.

Verso una manutenzione più efficiente

Con l’arrivo dei nuovi veicoli, l’Amministrazione punta a rendere strutturale la capacità di risposta alle segnalazioni dei cittadini. Il potenziamento del parco mezzi rappresenta, dunque, uno strumento fondamentale per quella “squadra della quotidianità” voluta dal Sindaco: un team operativo in grado di presidiare il territorio e risolvere con maggiore celerità le problematiche legate al decoro e alla funzionalità dei servizi urbani.