13.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 1037

Tumore seno, l’oncologo: “Con terapie innovative anche ritorno al lavoro”

0

(Adnkronos) – “Tornare al lavoro, per le donne con tumore al seno metastatico, è possibile e notevolmente auspicato.L'obiettivo delle cure infatti è migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita delle pazienti rendendola il più possibile normale anche dal punto di vista relazionale.

Il rientro al lavoro, ha un impatto psicologico estremamente forte e importante, e oggi è possibile grazie a terapie innovative, spesso orali, da assumere a casa, e che permettono di cronicizzare la malattia tumorale con un prolungamento significativo della sopravvivenza e quindi, con evidenti effetti positivi anche sulla qualità di vita e sul benessere della paziente”.Così Carmelo Bengala, direttore Uoc Oncologia medica 1, Azienda ospedaliera universitaria Pisana, descrive la prospettiva di un ritorno completo alla normalità, per una malattia che è diventata curabile con meno effetti collaterali e tempi di efficacia più rapidi e prolungati.  “La storia naturale della malattia è cambiata in questi anni – continua Bengala – Dai dati della letteratura sappiamo che, in Italia, il 66% delle donne con tumore mammario può guarire: sono quasi 2 donne su 3.

Il carcinoma mammario metastatico è una patologia complessa, con caratteristiche biologiche differenti in termini di aggressività e di curabilità.Ci sono inoltre delle forme con un interessamento diffuso degli organi e forme, invece, molto più frequenti, che si limitano a livello di singoli organi e tessuti.

L'innovazione diagnostica e successivamente terapeutica, ha portato allo sviluppo di farmaci specifici per i tumori ormonosensibili, per quelli cosiddetti triplo negativi e per i tumori che iperesprimono una proteina, la Her2, inclusi i tumori a bassa espressione di Her2”. Questi trattamenti innovativi “permettono una terapia a bersaglio molecolare – precisa l’oncologo – con farmaci che si legano a molecole e recettori specifici delle cellule del tumore mammario, incrementando notevolmente l'indice terapeutico, quindi incrementando l’efficacia e riducendo la tossicità e con riduzione del rischio di progressione di malattia”.A tale proposito, “un altro aspetto di particolare impatto è la capacità dei nuovi trattamenti di ridurre il rischio di recidiva anche nelle donne a cui è stata diagnosticata la malattia in una fase iniziale”.

All’ultimo congresso della Società americana di oncologia (Asco), “sono stati presentati i risultati di farmaci veicolati attraverso anticorpi monoclonali che riconoscono il recettore della cellula tumorale, si legano al recettore cellulare e rilasciano il farmaco.Questo meccanismo d’azione – chiarisce – ha aumentato notevolmente l'efficacia riducendone appunto la tossicità, cambiando di fatto la storia della malattia.

Tutti questo è a vantaggio della qualità di vita delle pazienti: poter cronicizzare la malattia, con il mantenimento prolungato di una risposta al trattamento, per anni, le donne, spesso giovani, quindi molto attive, possono mantenere una vita il più possibile normale”, compreso il ritorno al lavoro. Le nuove terapie pongono una nuova sfida per l’oncologo: “riuscire a trasmettere alla paziente questa consapevolezza perché diventi anche sua”.Serve un cambio di mentalità.

A a volte si fa fatica a prospettare il “ritorno al lavoro”, ma “anche il ritorno a un'alimentazione normale, senza particolari restrizioni” anche grazie agli “effetti collaterali ridotti dei farmaci.Si tratta di cercare di far sentire la paziente meno ammalata di quanto lei sostanzialmente percepisca – sottolinea l’esperto – e questo passa attraverso la comunicazione.

Al di là delle nozioni scientifiche sull'efficacia dei farmaci, è importante parlare alle pazienti anche di questo aspetto relativo al benessere, al ritorno alla vita, alla normalità relazionale, affettiva e lavorativa.Tutto questo deve entrare nella nostra pratica clinica”. La stessa recidiva di un carcinoma della mammario metastatico, “che può presentarsi dopo alcuni anni dall'intervento chirurgico in una singola sede, molto limitata, o in più sedi – spiega Bengala – con le nuove terapie può essere affrontata, in entrambe i casi, con risposte rapide, e quindi una regressione della malattia.

Nel caso di interessamento dello scheletro potrebbe essere necessaria una terapia del dolore di supporto, ma sin dai primi mesi di trattamento, la donna può riprendere una vita normale, anche lavorativa.Certo non si evitano possibili evoluzioni successive della malattia, ma la sopravvivenza in assenza di progressione della malattia è estremamente prolungata, con tempi più che raddoppiati con i nuovi trattamenti, rispetto ai vecchi.

Questo tempo di vita in più è particolarmente prezioso perché, grazie alla velocità della ricerca, apre alla prospettiva dell’arrivo di nuove opportunità terapeutiche”.  La ricerca, inoltre, “è importante perché dà la possibilità alle pazienti, in caso di tumore resistente alle terapie, di entrare negli studi clinici e accedere così già a terapie che sono in sperimentazione – evidenzia l’esperto – Chiaramente questa opportunità si ha solo nei centri di alto livello specialistico, nelle Breast unit dove c’è una presa in carico del percorso terapeutico multidisciplinare, sia per gli aspetti prettamente oncologici che psicologici – sembra un paradosso, ma le donne a volte hanno paura di rientrare al lavoro – che nell’essere coinvolte in studi clinici e anticipare l’accesso a nuovi trattamenti.Non vogliamo dare false speranze, ci sono comunque degli effetti collaterali, degli esami a cui sottoporsi – conclude Bengala – ma è possibile il recupero di una certa normalità, specie se le pazienti sono motivate.

In questo, un ruolo importante è riservato all’oncologo, lo psiconcologo, ma anche ai familiari: sostenere la donna nella motivazione a curarsi è fondamentale”.Approfondimenti sul tema sono disponibili nel sito ‘E’ tempo di Vita’, etempodivita.it  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Al G7 l’ospite più giovane, la mamma con il figlio di 4 mesi

0

(Adnkronos) – (dall'inviata Elvira Terranova) – Il G7 Agricoltura di Siracusa accoglie l'ospite più giovane: Katharina Schobersberger e il suo bambino di 4 mesi.Un'importante sede internazionale come il G7 Agricoltura ha ospitato quest'anno non solo leader e rappresentanti dell'agricoltura, ma anche un ospite speciale: Johann, il figlio di appena quattro mesi di Katharina Schobersberger, vicepresidente del CEJA – Consiglio europeo dei giovani agricoltori.

Katharina Schobersberger, ventiseienne austriaca, ha deciso di affrontare la sfida di partecipare al G7 dei giovani accompagnata dal suo bambino, rendendo Johann il più giovane ospite di questo importante vertice. "La città è molto bella e gli italiani sono stati molto disponibili con il bambino, molto cordiali", dice Katharina, che si è detta soddisfatta della sua prima esperienza in un contesto così importante e “spera che le azioni raccomandate dai giovani vengano messe in pratica”. “Ho già partecipato a una riunione in Ungheria, ma questo è il mio primo G7, ed è la situazione più internazionale che ho vissuto finora", spiega. Schobersberger, agricoltrice, ricopre da oltre un anno la carica di vicepresidente del CEJA, che rappresenta i giovani agricoltori a livello europeo. "Abbiamo un mandato di due anni e sono molto felice di poter dare il mio contributo in questa posizione", afferma.La sua esperienza personale di vita rurale,allevamento suino e di studi agrari le permette di conoscere da vicino le sfide del settore. Katharina sottolinea che l'agricoltura è un settore in piena trasformazione. "Siamo in una fase di transizione e dobbiamo lavorare per una produzione più sostenibile, ma senza dimenticare gli aspetti sociali ed economici", ha sottolineato. "Oggi abbiamo percepito l'importanza di non lasciare indietro nessuno in questa transizione.

Dobbiamo garantire che il settore agricolo sia sostenibile ma anche competitivo, perché viviamo in un mondo globale.E come dimostrato anche dall’ottima cooperazione tra i giovani durante questi giorni, abbiamo bisogno di un’agricoltura inclusiva". La giovane ha avuto modo di esplorare anche Siracusa e Divinazione Expo, la vetrina delle eccellenze italiane dedicata all'agroalimentare e non solo. "Passeggiando per la città, ho notato come l'attenzione fosse focalizzata sull'innovazione e sulla tecnologia.

Ho visto macchinari e robot all'avanguardia", racconta entusiasta. "La presenza di Katharina e del suo bambino Johann ha messo in luce come le sfide e le opportunità dell'agricoltura europea coinvolgano ogni generazione", dicono alcuni delegati. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Al via la seconda edizione di Roma Fotografia-Future, dal 28 settembre al 1° dicembre

0

(Adnkronos) – Presentata oggi al Palazzo Massimo la seconda edizione di Roma Fotografia – Future.Un nuovo modello di comunicazione per diffondere, attraverso il linguaggio universale della fotografia e dei visual, tutto quello che istituzioni, università, enti di ricerca e aziende stanno facendo per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile di Agenda 2030. Roma Fotografia – Future torna nella Capitale dal 28 settembre al primo dicembre 2024 dopo il successo della prima edizione.

I 17 punti dell’Agenda 2030 sono i temi della manifestazione realizzata da Roma Fotografia, in co-progettazione con il Municipio I Roma Centro, in convenzione con il Ministero della Cultura e con la partecipazione del Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo, Castel Sant'Angelo, Maxxi Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Gnam – Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini, Palazzo Merulana. "La fotografia – dichiara l'assessore alla Cultura del Municipio I Roma Centro, Giulia Silvia Ghia – è un mezzo potente e unico per raccontare i temi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e il futuro sostenibile che si cerca di costruire.Grazie alla sua capacità di comunicare in modo immediato ed evocativo, la fotografia può sensibilizzare e ispirare il cambiamento in modo unico, andando oltre le barriere linguistiche e culturali.

Attraverso campagne fotografiche, si possono far emergere problematiche sottovalutate o ignorate, sollecitando azioni concrete.Oltre a documentare i problemi, la fotografia può anche mostrare soluzioni.

Può raccontare storie di successo riguardo all'uso delle energie rinnovabili, la conservazione della biodiversità, e iniziative per l'inclusione sociale.Questi aspetti – aggiunge l’assessore Ghia – sono senz’altro raccontati in questo progetto a cui il Municipio I Roma Centro è legato". Per oltre due mesi Roma Fotografia – Future ospiterà eventi aperti a tutti, il mondo dell’immagine sarà il protagonista della rassegna e guiderà i visitatori attraverso installazioni multimediali realizzate con schermi Led Panel all’interno di sei musei simbolo della Capitale. "Con l'iniziativa Roma Fotografia 2024 Future – spiega il direttore del Museo Nazionale Romano Prof.

Stéphane Verger – ospitiamo eventi aperti a tutti; il mondo dell'immagine, protagonista della rassegna, guiderà i visitatori attraverso installazioni multimediali, realizzate con schermi Led Panel, lungo il percorso museale: il Museo Nazionale Romano nella sede di Palazzo Massimo diventa il palcoscenico ideale per diffondere, attraverso il linguaggio universale della fotografia e dei visual, alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile di Agenda 2030: Ambiente, Innovazione, Inclusione, Sostenibilità, Rigenerazione culturale".  Spazio alla rassegna anche presso l'Aeroporto internazionale 'Leonardo da Vinci' di Roma Fiumicino, dove un video della manifestazione verrà diffuso sui monitor dedicati alla comunicazione istituzionale di Aeroporti di Roma, che ha fatto della sostenibilità uno dei pilastri della propria strategia.Tra gli eventi collaterali della manifestazione talk ad ingresso gratuito; incontri di approfondimento sul tema tenuti dal personale dell’Aeronautica Militare rivolti agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado; una photocall internazionale ‘Visioni dal pianeta Terra’, in collaborazione con la rivista Il Fotografo, per partecipare c’è tempo fino al 15 ottobre.

La premiazione del contest fotografico si terrà il 10 dicembre, Giornata Mondiale dei Diritti Umani, a Palazzo Merulana, all'interno del Festival "Ora è qui.La quarta dimensione della cultura".

Proprio quest’anno i due festival hanno stretto una collaborazione sui temi dell’Agenda 2030.  Tra le novità dell’edizione 2024 anche ‘Raise’, Robotics and Ai for Socio-economic Empowerment, in programma al Maxxi dal 15 al 17 novembre.Il progetto, concepito e coordinato da Università degli Studi di Genova, Cnr e Istituto Italiano di Tecnologia, mira a sostenere lo sviluppo di un ecosistema di innovazione basato sui domini scientifici e tecnologici dell’intelligenza artificiale e della robotica, applicati alle tecnologie urbane per un coinvolgimento inclusivo, all’assistenza sanitaria personale e remota, alla protezione e cura dell’ambiente, all’implementazione dei porti intelligenti e sostenibili e al trasferimento di conoscenza e tecnologia.

Raise è un Ecosistema dell’Innovazione finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 4, componente 2). “Il progetto culturale Roma Fotografia Future vede in questa seconda edizione l'evoluzione degli obiettivi raggiunti dall'Italia, anche attraverso i fondi del Pnrr, rispetto ai 17 punti dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.L'evento, grazie ad una importante rete di collaborazioni istituzionali e territoriali, proporrà tre grandi appuntamenti gratuiti che punteranno sulla robotica, il Ted artist e una prestigiosa mostra fotografica del Cnr.

La finalità è quella di una divulgazione ampia ed esperienziale per grandi e piccini” dichiara Maria Cristina Valeri, presidente di Roma Fotografia. Roma Fotografia – Future ha ricevuto il sostegno e la collaborazione di numerosi enti pubblici e privati, che hanno contribuito con contenuti video e talk di approfondimento.Tra i partner figurano l’Aeronautica Militare, la Fondazione Pangea Ets, l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, l’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), l’Università degli Studi della Tuscia, l’Università Sapienza di Roma e l’Università Roma Tre, l’Università di Roma Tor Vergata, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Raise.

Una novità importante di questa edizione è la partecipazione di Rome Technopole, l’Innovation Hub della Regione Lazio, che riunisce enti di ricerca nazionali, grandi industrie e tutte le università della regione, che offrirà una prospettiva inedita su come ricerca e industria cooperano per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030.  Tra i numeri dell’edizione 2023 più di un milione di presenze nei musei e talk dedicate, oltre trecentomila visualizzazioni dei contenuti social e sito.Il Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo Largo di Villa Peretti 2- è aperto dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Milano, arrestato amministratore: “Ha usato 330mila euro dei condomini per spese sue”

0

(Adnkronos) –
Arresti domiciliari e il sequestro preventivo dei soldi indebitamente utilizzati.E' questa la misura scattata nei confronti di un 46enne, amministratore di condominio – operante nel milanese e in provincia di Monza Brianza -, indagato dalla procura meneghina per appropriazione indebita e autoriciclaggio.

Secondo le indagini, l'uomo si sarebbe illecitamente appropriato di oltre 330mila euro, sottraendoli direttamente dai conti correnti dei condomini amministrati e trasferendoli, mediante bonifici bancari e assegni, a proprio favore.Il denaro sarebbe stato quindi utilizzato per far fronte alle spese personali e familiari, tra cui anche il mutuo, scommesse on line, spese mediche e abbonamenti in palestra.  Tra i pagamenti ricostruiti dalla Guardia di finanza anche il conto del meccanico e il saldo del catering, ingaggiato per un evento privato.

Nel corso delle indagini è inoltre emerso come l'amministratore di condominio avesse impiegato oltre 111mila euro in attività speculative, tra cui ricariche di conti di gioco online.Tra i modi usati per il raggiro c'è l'aver indicato quale beneficiano dei bonifici un nominativo fittizio, solitamente ricorrente tra i fornitori abituali dei condomini, ma inserendo l'iban del proprio conto corrente personale.  Sono due gli edifici, in viale Fulvio Testi e via Bitti a Milano, che sarebbero diventati la cassa personale dell'amministratore di condominio.

Nel provvedimento del gip Silvia Perrucci si evidenzia come "altri numerosi condomini amministrati" dall'indagato "sarebbero stati interessati dalle medesime condotte" a dimostrazione della "pervicacia criminale" e della "sistematicità con la quale nel corso degli anni egli abbia utilizzato i conto correnti degli immobili che amministrava quale cosa propria da cui attingere ampiamente risorse e sostenere spese personali di ogni genere".Il provvedimento, oltre ai domiciliari ha disposto il sequestro preventivo di soldi e beni (un'abitazione e l'auto) per 450mila euro.

Meccanismi di frode, si legge sul provvedimento, caratterizzati da un "apprezzabile grado di macchinosità" i meccanismi di frode: trasferiva il denaro dei condomini da lui amministrati su conti correnti a lui riconducibili utilizzando il nominativo di fornitori dei complessi residenziali ma indicando però il proprio Iban oppure versava i soldi altrui su siti di gioco online con sede all'estero e li riaccreditava sul proprio conto corrente facendole figurare come vincite al gioco. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Trump incontra Zelensky: “Ho ottimi rapporti con Putin”

0

(Adnkronos) –
"Ho ottimi rapporti con Putin".Donald Trump accoglie Volodymyr Zelensky alla Trump Tower di New York e si cala nel ruolo di potenziale mediatore per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia.

Il candidato repubblicano alla Casa Bianca si presenta davanti ai cronisti con Zelensky per dichiarazioni che riguardano tanto le elezioni americane quanto il conflitto. "Mancano 37 giorni alle elezioni, sono in vantaggio nei sondaggi, vediamo come andrà".La guerra "deve finire ad un certo punto.

Questo paese (l'Ucraina, ndr) sta vivendo una situazione infernale", dice Trump, che – dopo le considerazioni critiche espresse nei giorni scorsi – oggi mostra profondo apprezzamento per Zelensky soprattutto per un motivo.  "Zelensky è stato come un pezzo d'acciaio quando c'è stata l'inchiesta sull'impeachment: ha detto 'il presidente Trump non ha fatto nulla di sbagliato' e l'inchiesta è morta lì", dice il tycoon.Il presidente ucraino è stato coinvolto nel caso del primo processo di impeachment di Trump: 5 anni fa, i democratici indagavano sull'ipotesi che Trump avesse bloccato un pacchetto di aiuti militari e negato una visita alla Casa Bianca all'allora appena insediato presidente ucraino. Le parole di Zelensky, dice Trump, hanno contribuito a far archiviare la vicenda. "Abbiamo un ottimo rapporto", dice l'ex presidente, prima di 'gelare' il suo omologo. "Ho un ottimo rapporto anche con il presidente Putin".

Una frase che, inevitabilmente, innesca la reazione di Zelensky: "Spero che noi avremo relazioni migliori…", dice il presidente ucraino.L'ultima parola, però, spetta ancora a Trump: "Bisogna essere in due per ballare il tango…

Se vinco le elezioni, prima di insediarmi credo sarà possibile fare qualcosa di positivo per entrambe le parti". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giornata del cuore, a Roma ‘Liberiamo la circolazione dal colesterolo’

0

(Adnkronos) – In occasione della Giornata mondiale del cuore, il 29 settembre, a largo dei Longobardi nel cuore di Roma, dalle 11 alle 15 si potranno effettuare screening cardiologici gratuiti messi a disposizione da Federlazio con controllo pressorio, frequenza cardiaca, ecocardiogramma a una derivazione, misurazione della frequenza respiratoria.L'iniziativa 'Liberiamo la circolazione dal colesterolo', che si aprirà con un simpatico flash-mob, è organizzata da Daiichi Sankyo Italia, con il patrocinio dell'Associazione per la lotta all'ictus cerebrale (Alice Italia Odv), Coordinamento nazionale Associazioni del cuore (Conacuore Odv), Fondazione italiana per il cuore (Fipc), Società italiana per lo studio dell'aterosclerosi (Sisa), e il sostegno di Roma Capitale.  Nello stand dedicato alle associazioni patrocinanti – informa una nota – sarà distribuito anche il 'Diario della salute cardiovascolare' e dell'utile materiale informativo per aiutare a riconoscere i primi sintomi dell'ictus, per capire quali sono i livelli ottimali di colesterolo Ldl, a seconda del rischio cardiovascolare, utili consigli per la correzione dello stile di vita, primo fra i fattori modificabili del rischio cerebro-cardiovascolare.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Università Roma Tre, con #Leaf torna ‘Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici’

0

(Adnkronos) – L’Università e la ricerca scientifica per tutti.Oggi, venerdì 27 settembre 2024 torna a Roma Tre la 'Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici', l’evento che da anni celebra la scienza e la ricerca con una serie di attività interattive, visite ai laboratori di ricerca, mostre, laboratori per i più piccoli, approfondimenti per i più appassionati, e tanto altro, portandole tra i cittadini, i giovani e gli studenti.

La manifestazione fa parte del progetto #Leaf, acronimo per 'heaL thE plAnet's Future', cura il futuro del pianeta, organizzato da Frascati Scienza e promosso dalla Commissione Europea e dalla Regione Lazio.La notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici si terrà presso le sedi di Via della Vasca Navale 107/109 e di Via Vito Volterra 62, dalle 19:00 alle 24:00, offrendo un’esperienza straordinaria per scoprire il mondo della ricerca in modo divertente e coinvolgente. L’evento dell’ultimo venerdì di settembre è il gran finale della Settimana della Scienza, il contenitore di iniziative per ogni età che si tiene dal 21 al 28 settembre, e chiude anche un mese di intensa attività divulgativa di Roma Tre, che ha visto la realizzazione del ciclo di eventi 'La scienza incontra il territorio', pensati per preparare il pubblico alla grande notte della scienza. Gli eventi che hanno anticipato la Notte Europea 2024 si sono svolti giovedì 12 settembre e sabato 21 settembre 2024.

Giovedì 12 settembre alle ore 18:00, presso la Sede di Roma Tre a Ostia (Via Bernardino da Monticastro, 1) si è svolta la conferenza 'La vita invisibile degli alimenti fermentati' a cura della professoressa Livia Leoni, docente del Dipartimento di Scienze, e lo chef Fabio Toso, che hanno esplorato il ruolo cruciale dei microrganismi nei processi di fermentazione, svelando i segreti nascosti nei cibi fermentati.Sabato 21 settembre 2024, alle ore 10:00 al Parco Archeologico di Ostia Antica (Viale dei Romagnoli, 717 – Ostia Antica) si è svolta la Visita Guidata a cura del professore Marcello Spanu, docente del Dipartimento di Studi Umanistici.

Sempre sabato 21 settembre 2024, alle ore 18:00 in Piazza Anco Marzio (a Ostia) si è svolta la conferenza 'Cotture col forno solare: fa bene al pianeta, fa bene a noi' a cura della professoressa Daniela Tofani, docente del Dipartimento di Scienze, e dell’ingegnere Alessandro Varesano, che hanno presentato le tecniche di cottura sostenibili con il forno solare, promuovendo uno stile di vita rispettoso dell’ambiente.  “Venerdì 27 settembre a Roma Tre si rinnova l’appuntamento con la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici.Si tratta di un’iniziativa, ormai consolidata, durante la quale l’Ateneo apre le sue porte mettendo in campo i saperi e condividendoli con il territorio creando così quello scambio che è alla base della missione dell’Università: 'generare' cultura e diffonderla.

La Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici è diventata nel tempo uno dei momenti salienti del calendario di attività dell’Ateneo, è un momento in cui si rinnova la possibilità di mettere in comunicazione la cittadinanza e Roma Tre, che in questa occasione si fa viva, interagisce e accoglie nei suoi spazi tutti coloro che avranno voglia di conoscere, ascoltare e sperimentare, con l’auspicio di seminare una produttiva e contagiosa curiosità” afferma il rettore, professore Massimiliano Fiorucci.  L'obiettivo principale della manifestazione è rendere la scienza accessibile a tutti perché scienza e tecnologia possono rispondere alle domande sulla realtà, possono migliorare la vita di ognuno e possono essere un investimento per il futuro per i giovani che vi si avvicinino.La scienza è dunque vicina e quotidiana e, a volte, può essere comprensibile anche ai non esperti, piacevole e divertente.  L’Ateneo partecipa con i dipartimenti di architettura, economia, economia aziendale, filosofia comunicazione e spettacolo, giurisprudenza, ingegneria civile, informatica e delle tecnologie aeronautiche (dicita), ingegneria industriale, elettronica e meccanica (diiem), matematica e fisica, scienze, scienze della formazione, scienze politiche e studi umanistici con un programma ricco per ogni fascia d’età.  A Roma Tre gli appuntamenti sono in presenza.

Tra le attività principali si segnalano: laboratori, mostre, spettacoli, attività interattive, approfondimenti su biodiversità, cambiamenti climatici e sostenibilità, robotica, Sistema Solare, arte e matematica, nuove tecnologie, architettura, riciclo, realtà virtuale e intelligenza artificiale, nanoscienza, fisica e chimica, laboratori e giochi scientifici per i più piccoli.  Durante la Notte si potrà assistere alle pillole di scienza, brevi seminari tenuti dai ricercatori e ricercatrici di Roma Tre per riflettere su cosa studia oggi la scienza e quali sono le scoperte recenti della ricerca scientifica.Conduzione a cura di Roma Tre Radio.  La partecipazione è ad accesso gratuito.

Per consultare il programma completo: Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici – Università degli Studi Roma Tre (uniroma3.it).Leaf è finanziato dal programma HORIZON-MSCA-2023-CITIZENS-01-01 della Commissione Europea, nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie Grant Agreement n°101161615. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tony Effe e il dissing con Fedez: “E’ tutto un gioco”

0

(Adnkronos) –
Il dissing con Fedez? "Ma no, è solo musica.Il dissing è una cosa che si fa da sempre e che non si deve spiegare, altrimenti finisce il gioco.

C'è chi sfrutta l'onda per i propri scopi, chi per divertirsi come me".Così Nicolò Rapisarda, in arte Tony Effe, parla del dissing più chiacchierato del momento che lo vede coinvolto insieme a Fedez, chiarendo, in un'intervista a Vanity Fair, che anche le accuse pesanti che si sono fatti i due cantanti fanno "parte del gioco".

E alla giornalista che fa notare come Fedez il gioco lo abbia preso seriamente, il rapper romano risponde: "Io sono super tranquillo, dovreste chiedere a lui.Non ho litigato con nessuno, faccio musica e so solo che ho fatto una canzone che ha spaccato.

Le prese in giro e gli insulti fanno parte del gioco.Il dissing esiste da sempre, l'ultimo famoso è quello tra Kendrick Lamar e Drake.

Forse in Italia la gente non lo capisce. È solo musica". Questa musica è fatta di parole e le parole hanno un peso.Chiara Ferragni, per esempio, ha chiesto di essere tenuta fuori dalla vicenda e di lasciare in pace i suoi figli, che lei invece ha coinvolto nelle sue rime. "Dire 'lasciate in pace i bambini' è un escamotage – dice ancora nell'intervista – è la cosa che ti viene subito da dire.

Non ho mai parlato male di nessun bambino.Non ho fatto niente di male".

E sul fatto che Fedez dica "Scrivevi a mia moglie mentre mi abbracciavi", Tony Effe affonda: "Lui può dire quello che vuole, è un bugiardo cronico".  L'artista risponde poi alle accuse di misoginia che qualcuno gli ha rivolto per come parla delle donne nel dissing: "Non sono misogino, ci mancherebbe, io lavoro con le donne e le tratto benissimo. È solo musica e bisogna leggere quel verso nel contesto: è rap.Si usano quelle parole, quella forma.

Si raccontano cose belle, cose brutte, si raccontano le donne in tutte le sfaccettature". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

‘Striscia la notizia’, Taylor Mega ammette: “Ho avuto una storia con Fedez”

0

(Adnkronos) – Questa sera a 'Striscia la notizia' (Canale 5, ore 20.35) Valerio Staffelli consegna il Tapiro d’oro a Taylor Mega, tirata in ballo nel dissing tra Fedez e Tony Effe.Intercettata a Milano, l’influencer afferma che la tanto discussa frecciatina pubblicata pochi giorni fa sui social ("Sta cosa che vogliono fare tutte le santarelline ripulite e poi sono le peggiori mi spezza") non era rivolta a Chiara Ferragni. Conferma invece di aver avuto una storia con Fedez.

E quando l’inviato le chiede se è successo mentre il rapper stava con Chiara Ferragni, lei lascia il dubbio.Il servizio completo sarà trasmesso questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35). —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Netanyahu: “Verità è che Israele vuole pace e combatte per la propria vita”

0

(Adnkronos) – "Ho deciso di venire per dire la verità, parlare per il mio popolo, il mio Paese e la verità, e la verità è che Israele vuole la pace, ha fatto la pace e la farà".Così Benjamin Netanyahu in apertura del suo discorso all'Assemblea Generale dell'Onu affermando che non intendeva quest'anno andare a New York perché "il mio Paese è in guerra, sta combattendo per la vita", ma di aver deciso di venire "dopo aver sentito le bugie e le falsità dette sul mio Paese da questo podio". "Non ci fermeremo fino a quando non saranno portati a casa gli ostaggi rimasti", ha detto poi il premier israeliano sottolineando che "la nostra sacra missione" è quella di liberare gli ostaggi a Gaza.  Poi il messaggio ad Hamas: "Lasciate andare gli ostaggi, quelli che sono vivi liberateli e restituite alle famiglie i resti di quelli che avete ucciso". "La guerra a Gaza può finire se Hamas si arrende, depone le armi e restituisce gli ostaggi, altrimenti continueremo fino alla vittoria", ha affermato Netanyahu ribadendo che "Hamas deve andarsene" da Gaza, perché se rimarrà "potrà riorganizzarsi ed attaccare di nuovo Israele come ha promesso di fare".

Per questo ritiene "inconcepibile e ridicolo" che Hamas possa essere parte della ricostruzione di Gaza, chiedendo polemicamente, a chi sostiene il contrario, cosa avrebbero detto di un post Seconda Guerra mondiale in Europa che comprendesse i nazisti.Netanyahu ha concluso dicendo che appoggerà qualsiasi amministrazione civile di Gaza che sia pacifica.  "Ho un messaggio per l'Iran: se voi ci attaccate noi vi colpiremo.

Non ci sono posti in Iran che il lungo braccio di Israele non possa raggiungere, e questo è vero per tutto il Medio Oriente", ha affermato poi Netanyahu rivendicando che "Israele sta vincendo", mostrando due mappe, una della 'maledizione' dell'influenza dell'Iran e l'altra della "benedizione" della risposta di Israele e dei Paesi che lo sostengono.Dal podio dell'Onu, Netanyahu ha chiesto la fine della politica di 'appeasement' nei confronti dell'Iran. "Si deve fare di tutto per assicurarci che non abbia le armi nucleari – ha aggiunto – e Israele farà di tutto perché non succeda". "Sono venuto qui per dire basta, non ci fermeremo fino a quando i nostri cittadini non potranno tornare in sicurezza alle loro case.

Noi non accetteremo un esercito terrorista che incombe sul nostro confine settentrionale, in grado di compiere un altro massacro come il sette ottobre", ha continuato Netanyahu difendendo dal podio dell'Onu l'operazione militare lanciata contro il Libano per colpire Hezbollah che continuerà, ha detto, "fino a quando saranno raggiunti tutti i nostri obiettivi". "Per 18 anni Hezbollah ha rifiutato in modo sfacciato di rispettare la risoluzione 1701.Fino a quando Hezbollah sceglie la guerra, Israele ha tutti i diritti di rimuovere questa minaccia", ha aggiunto il premier israeliano ricordando che 60mila residenti del nord di Israele sono diventati rifugiati. "Quanto il governo americano potrebbe tollerare questo?", ha chiesto polemicamente, accusando poi Hezbollah di mettere a repentaglio anche la popolazione libanese "piazzando un missile in ogni cucina, un razzo in ogni garage".  "Fino quando Israele, fino a quando lo Stato ebraico, non sarà trattato come le altre nazioni, fino a quando la palude antisemita non sarà drenata, l'Onu sarà considerato dalle persone imparziali di tutto il mondo niente di più di una sprezzante farsa", è stato poi il duro attacco all'Onu lanciato da Netanyahu dal podio dell'Assemblea generale dell'Onu in cui ha denunciato quella che lui ritiene essere "ipocrisia" e "doppio standard" nei confronti di Israele.  Molte delle delegazioni presenti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite hanno lasciato l'aula in segno di protesta quando è entrato il primo ministro israeliano.

Il discorso di Netanyahu si è aperto con molti fischi e, successivamente, sono arrivati gli applausi delle persone che sono rimaste ad ascoltarlo. La richeista era stata avanzata da Hamas.E' ''il minimo che i leader possano fare per esprimere il loro rifiuto e la loro condanna rispetto al genocidio'' in corso a Gaza, aveva aggiunto Izzat al-Rishq, membro della leadership politica di Hamas. "E' accettabile che i leader mondiali ascoltino Hitler parlare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite?", si è chiesto al-Rishq, dicendo che "Netanyahu è l'esecutore diretto del genocidio a Gaza, in corso da quasi un anno". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Montepulciano Abruzzo e pecorino per il Commissario Ue

0

(Adnkronos) – Un bicchiere di Montepulciano d'Abruzzzo, formaggio tipico abruzzese e diversi tipi di Salame.Sono soltanto alcune delle specialità offerte dallo stand dell'Abruzzo a Janusz Wojciechowski, commissario europeo per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, al termine della sessione del G7 Agricoltura in corso a Siracusa.

A Castello Maniace di Siracusa, che ospita tutte le regioni italiane, il commissario, è stato accolto da due chef e un pasticcere cheh in questi giorni di Exoo24 hanno preparato specialità tipiche del luogo, a partire dagli arrosticini.Dopo il brindisi con gli chef, Janusz Wojciechowski si è intrattenuto allo stand dell'Abruzzo per conoscere come vengono realizzate le specialità del luogo.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Aids, al via campagna Vhivian per migliorare qualità e tempo del dialogo col medico

0

(Adnkronos) – A più di quarant'anni dall'identificazione, il virus dell'immunodeficienza umana (Hiv) rimane un problema di salute pubblica.In Italia, ad oggi, solo il 51% dei pazienti si dice soddisfatto della propria terapia anti-Hiv.

Per rispondere ai bisogni non ancora soddisfatti delle persone che vivono con Hiv e per dedicare più tempo al dialogo medico-paziente nasce Vhivian, campagna di comunicazione promossa da ViiV Healthcare, azienda farmaceutica dedicata al 100% alla ricerca di trattamenti contro l'Hiv e focalizzata sulle persone che vivono con Hiv e Aids, con la collaborazione di Edra Spa.Il progetto è stato presentato oggi a Milano durante la giornata di apertura della 38esima edizione del MiX Festival internazionale di cinema Lgbtq+ e Cultura Queer che ha ospitato, oltre alla conferenza stampa di lancio, anche un workshop interattivo in collaborazione con Le Georgiche. Nel 2022 – spiega una nota – le nuove diagnosi di infezione da Hiv sono state 1.888, pari a 3,2 nuovi casi per 100mila residenti.

Un'incidenza che pone l'Italia al di sotto della media osservata tra i Paesi dell'Europa occidentale e dell'Unione europea (5,1 nuove diagnosi per 100mila residenti).Inoltre, nel 2022 sono stati diagnosticati 403 nuovi casi di Aids, pari a un'incidenza di 0,7 nuovi casi per 100mila residenti.

A livello globale, nel 2023 circa 630mila persone sono decedute per malattie Aids-correlate, rispetto ai 2,1 milioni di persone nel 2004 e a 1,3 milioni nel 2010.Secondo le principali linee guida di gestione della patologia, gli inibitori dell'integrasi di seconda generazione rappresentano la classe farmacologica maggiormente raccomandata, sovente presente nelle co-formulazioni di farmaci antiretrovirali, al fine di facilitare l'adesione del paziente alle cure.

Tuttavia, in Italia solo il 58,2% delle persone con Hiv sono in trattamento con un inibitore dell'integrasi di seconda generazione in una formulazione tale da permettere l'assunzione una volta al giorno, e solo il 51% dei pazienti si dichiara soddisfatto dell'attuale regime terapeutico; il 38% vorrebbe essere maggiormente informato dal proprio medico sui nuovi farmaci disponibili; il 30% desidererebbe un dialogo più approfondito con il proprio medico curante.  Nella campagna Vhivian, la protagonista è una Aglaonema Pink, una pianta non facile da trattare, ma nemmeno troppo difficile come si penserebbe.Necessita infatti di attenzioni appropriate e specifiche, così come deve avvenire nel consulto tra lo specialista e la singola persona con Hiv.

Le piante sono poi universalmente riconosciute come simboli di crescita e rigenerazione, rappresentano il ciclo della vita, l'adattabilità e la capacità di fiorire anche in condizioni difficili.Vhivian vuole ricordare che le persone che vivono con Hiv, nonostante le sfide associate alla convivenza con il virus, non solo possono avere un'aspettativa di vita paragonabile a chi vive senza il virus, ma hanno anche la possibilità di migliorare la propria qualità di vita grazie a un approccio 'paziente-centrico' e personalizzato. Sul tema è intervenuta, durante la conferenza stampa, Antonella Castagna, direttrice dell'Unità di Malattie infettive dell'Irccs Ospedale San Raffaele e della Scuola di specializzazione in Malattie infettive e tropicali dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. "Ogni visita con il paziente – spiega – rappresenta l'occasione per definire se il regime terapeutico che la persona con Hiv sta assumendo è – per lui o lei – adeguato, con uno sguardo attento al suo stile di vita.

Su questo, oggi la maggior parte delle persone con Hiv, proprio grazie all'ampia gamma di opzioni terapeutiche disponibili, possono assieme al medico riflettere su ciò che è più adatto per loro". In merito alla necessità di disegnare un percorso personalizzato per migliorare l'aderenza terapeutica e la gestione delle necessità della singola persona, è intervenuto anche Andrea Gori, professore ordinario di Malattie infettive dell'Università degli Studi di Milano e direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell'Asst Fatebenefratelli Ospedale L.Sacco. "Grazie alla più ampia disponibilità di farmaci antiretrovirali e opzioni terapeutiche altamente efficaci – ha ricordato – oggi in Italia l'Hiv può essere considerata una malattia cronica.

Nel trattamento delle cronicità, il colloquio medico-paziente risulta centrale nella definizione della cura tramite l'ascolto e la comprensione dei bisogni.Nelle visite di controllo, e in particolare nella gestione della salute a lungo termine, questo aspetto deve essere un punto cruciale dell'alleanza tra medico e paziente".

Fulcro della campagna Vhivian saranno i contenuti relativi alla conversazione con il clinico: le persone con Hiv avranno degli spunti per intraprendere un dialogo più efficace con il proprio medico, per una maggiore condivisione delle proprie esigenze e per iniziare un percorso di gestione della terapia più personalizzato.La campagna potrà contare anche su una serie di contenuti informativi come video, articoli, infografiche, banner, post, poster e opuscoli all'interno degli studi medici.  Il progetto segna l'inizio di una narrativa più ampia, configurandosi come la prima tappa di Rhivolution, iniziativa di ViiV Healthcare che mira a creare nuove opportunità e risorse per le persone che vivono con Hiv, in un percorso di supporto e affiancamento il cui fil rouge, evidenzia Vincenzo Palermo, vice-presidente e general manager, Hub Italia e Paesi Bassi di ViiV Healthcare, è poter fruire dell'innovazione. "Con il lancio di questa nuova iniziativa – commenta Palermo – tentiamo auspicabilmente di nutrire il colloquio medico-paziente di più tempo, ponendo l'accento sull'importanza di un dialogo aperto, empatico e basato sulla condivisione continuativa delle esperienze e dei bisogno del paziente.

Un progetto per far sì che l'innovazione possa essere goduta appieno dalle persone con Hiv, ingrediente imprescindibile del loro benessere a lungo termine". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mattarella a oncologi Aiom: “Preziosa riflessione su cancro in immigrati”

0

(Adnkronos) – “È fuor di dubbio che ovunque nel mondo si registri frequentemente una condizione di disparità nella prevenzione, nella tempestività degli interventi terapeutici, nell’adeguato accesso alle cure.La scelta di sviluppare una riflessione volta a valutare con rigore scientifico l’incidenza delle malattie oncologiche sulle persone immigrate e a rendere migliore la loro possibilità di accesso alle cure esprime una preziosa, e in realtà naturale, volontà di porre la persona, qualunque persona, al centro della riflessione e dell’azione sanitaria.

A questo primario dovere di alto valore morale si affianca la ricaduta positiva per l’intera popolazione del nostro Paese in conseguenza delle conoscenze acquisite sulla condizione di questa parte delle persone che vivono in Italia”.Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un videomessaggio inviato oggi agli oncologi riuniti a San Servolo, Venezia, per Le Giornate dell’etica sull’assistenza oncologica dei migranti, organizzate da Aiom e Fondazione Aiom, Associazione italiana oncologia medica.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Oncologi Aiom: “Pochi screening e diagnosi in fase avanzata in immigrati”

0

(Adnkronos) – Ai problemi burocratici si aggiungono le barriere linguistiche ad ostacolare l’accesso alla prevenzione oncologica degli immigrati, così, troppe diagnosi avvengono in fase avanzata.Il 39% delle donne immigrate non esegue la mammografia (rispetto al 27% delle italiane), con la conseguenza che, in questa popolazione, il carcinoma mammario è diagnosticato in stadio precoce (I-II) in circa l’80% dei casi, rispetto a quasi il 90% nelle italiane.

Sono problemi avvertiti anche dagli oncologi: 6 su 10 ritengono che la gestione dei pazienti extracomunitari sia complessa e il 91% è preoccupato di non poter comunicare adeguatamente con questi malati.Solo 4 su 10, infatti, hanno il supporto di un mediatore culturale durante la prima visita.

Per l’81% la prognosi oncologica nei migranti è diversa (peggiore) rispetto ai risultati raggiunti nella popolazione residente e per l’86% questo è dovuto alle disparità di accesso alle cure in modo tempestivo.Sono questi, in sintesi, i principali risultati del sondaggio promosso dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) – si legge in una nota – per analizzare il livello di conoscenza degli specialisti sull’assistenza degli stranieri nel nostro Paese, presentati nel convegno nazionale ‘Oncologia e immigrazione’, al centro delle ‘Giornate dell’etica’, organizzate dalla società scientifica e da Fondazione Aiom, che si aprono oggi all’Isola di San Servolo (Venezia).  “Già nel 2020, l’allora presidente Aiom, Giordano Beretta, decise di organizzare questo evento che, però, venne posticipato a causa della pandemia – spiega Francesco Perrone, presidente Aiom – Il Convegno è stato fortemente voluto dal direttivo e rappresenta un’attività necessaria e naturale.

Come evidenziato dal presidente Mattarella, il tema delle cure oncologiche agli immigrati pone in evidenza l’intensa e irrinunciabile connessione tra medicina, profili etici e risvolti sociali.Vogliamo portare alla luce un fenomeno che riguarda tutti, ma ci trova impreparati.

L’80% degli oncologi, infatti, ritiene di avere solo parzialmente o di essere del tutto privo di strumenti adeguati per la gestione del paziente immigrato colpito dal cancro.Al termine delle ‘Giornate dell’etica’ pubblicheremo un documento, uno statement, con proposte operative da proporre alle Istituzioni”.  Come osserva Antonella Brunello, membro del direttivo nazionale Aiom, “le difficoltà comunicative ostacolano l’accesso alle cure e agli strumenti di prevenzione e hanno un peso rilevante nella gestione della malattia negli stranieri.

Basta pensare che solo il 40% degli oncologi, in occasione della prima visita oncologica di un paziente con barriera linguistica, ha la possibilità di avere un mediatore culturale: il 27% in presenza e il 13% al telefono.Gli ostacoli principali nella presa in carico di un paziente extracomunitario – aggiunge – sono costituiti dalla difficoltà nella comprensione del percorso oncologico e nella comunicazione della diagnosi, dalla mancanza di un caregiver perché spesso si tratta di persone sole e da problemi nella prescrivibilità di farmaci”. La popolazione residente di cittadinanza straniera (al 1° gennaio 2024) è di 5 milioni e 308mila unità, in aumento di 166mila individui (+3,2%) sull’anno precedente.

L’incidenza sulla popolazione totale tocca il 9%.Il 58,6% degli stranieri, pari a 3 milioni 109mila unità, risiede al Nord, per un’incidenza dell’11,3%. “Oltre che nella società è sempre più rilevante la loro presenza anche nei reparti di oncologia medica – sottolinea Tiziana Latiano, membro del direttivo nazionale Aiom – Siamo di fronte a un problema etico e non bisogna distinguere fra immigrati regolari e irregolari.

Spesso curiamo immigrati regolari, che però non parlano italiano, per cui la barriera linguistica resta insuperabile.In questi casi, se non si riesce a comunicare, l’assistenza diventa qualitativamente diversa, anche se possiamo offrire le stesse terapie garantite ai pazienti italiani.

Senza un mediatore culturale, molte fasi della malattia oncologica non possono essere gestite nello stesso modo in cui avviene per i pazienti privi di barriere linguistiche”. Gli immigrati “presenti, anche temporaneamente, sul nostro territorio hanno il diritto di accedere alle strutture sanitarie – spiega Filippo Pietrantonio, membro del direttivo nazionale Aiom – Il riconoscimento formale però non sempre corrisponde ad una vera presa in carico per le difficoltà culturali, burocratiche, amministrative, di informazione, che rendono particolarmente difficile per gli immigrati l’accesso alle cure.Queste persone troppo spesso arrivano alla diagnosi quando il cancro è già in uno stadio avanzato, a causa di scarsa prevenzione ed informazione.

Va poi considerato il dramma dell’immigrazione irregolare, che non riesce ad accedere ad alcun tipo di controllo preventivo”.Alle ‘Giornate dell’etica’ vengono presentati, da Manuel Zorzi, direttore del servizio Epidemiologico Regionale di Azienda Zero, Registro Tumori del Veneto, i risultati di uno studio sull’incidenza dei tumori nella popolazione immigrata nella regione che ha coinvolto circa 4 milioni di persone dai 20 anni in su nel quinquennio 2015-2019, di cui 470mila provenienti da Paesi a forte pressione migratoria come Europa Orientale, Asia, Africa, America centro-meridionale.

Gli stranieri provenienti da questi Paesi sono molto più giovani degli italiani e hanno un’età media di 40 anni (gli over 60 sono solo il 10%).L’incidenza dei tumori nei migranti è risultata significativamente inferiore (-26% nei maschi e -20% nelle femmine) rispetto a quanto osservato negli italiani.

In particolare, il rischio di sviluppare la neoplasia della mammella è inferiore del 37% e il cancro della prostata del 29%.  “Nelle donne immigrate sono molto più diffusi i fattori protettivi nei confronti del carcinoma mammario, come la prima gravidanza in giovane età, un numero elevato di figli e l’allattamento al seno – chiarisce Alessandra Fabi, membro del direttivo nazionale Aiom – Per quanto riguarda il tumore della prostata, la maggior incidenza negli uomini italiani deriva da un eccessivo ricorso al test del Psa, che porta a un numero consistente di sovradiagnosi, cioè all’identificazione di tumori molto piccoli, in prospettiva indolenti, che non avrebbero dato segno di sé in assenza di diagnosi”.  Il tumore della cervice uterina, che fra le italiane sta diventando un tumore raro grazie alla diffusione dello screening con il Pap Test e l’Hpv test, presenta invece un’incidenza doppia fra le straniere.Negli ultimi 3-5 anni, il 78% delle donne italiane ha eseguito lo screening cervicale (all’interno di programmi organizzati o per iniziativa personale), questo valore si ferma al 67% nelle straniere. “Nei migranti il tasso di partecipazione agli screening è significativamente più basso – rimarca il presidente Perrone – Non dobbiamo dimenticare la resistenza rappresentata dall’imbarazzo, dalla scarsa informazione, dal pregiudizio di gran parte della popolazione immigrata, che considera una violazione l’esplorazione del proprio corpo.

Il Piano oncologico nazionale 2023-2027 riconosce al migrante lo status di fragile e identifica, tra gli obiettivi strategici, l’aumento della copertura vaccinale e l’adesione consapevole alle campagne di screening.Serve un Piano della Prevenzione che consideri le diversità dei migranti”.  Aggiunge Saverio Cinieri, presidente Fondazione Aiom: “Nel 2023, Aiom ha costruito un ponte della ricerca con il Perù e il Sud America, condividendo le linee guida sui principali big killer.

L’obiettivo è stato promuovere anche in questi Paesi l’oncologia di precisione.Nel 2025, una delegazione di Fondazione andrà in Tanzania, all’Ospedale Bugando Medical Center di Mwanza.

L’oncologia medica in questa città è operativa dal 1999, grazie a un’iniziativa del professor Dino Amadori, past president Aiom.In questi anni la nostra società scientifica ha svolto un ruolo importante nella crescita culturale dei professionisti in Tanzania, attraverso il contatto diretto con oncologi italiani al Bugando Medical Center e grazie alla loro frequenza periodica in centri del nostro Paese.

Una collaborazione che ha portato, nel 2022, all’inaugurazione del Mwanza Cancer Center.Vogliamo continuare a sostenere l’attività clinica e promuovere la ricerca scientifica – conclude – intensificando i rapporti con i professionisti tanzaniani”.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

“Tradii Berlusconi come Giuda con Gesù”, la confessione di Massimo Boldi

0

(Adnkronos) – "Ero molto legato a Silvio Berlusconi da una grande amicizia.E, invece, come fece Giuda con Gesù, lo tradii".

A dirlo è Massimo Boldi, che sarà ospite di Nunzia De Girolamo a 'Ciao Maschio' nella puntata in onda domani, sabato 28 settembre, in seconda serata su Rai1.Boldi racconta del balletto tra Rai e Mediaset quando "Adriano Celentano nell''87 e nell' '88", gli disse, "'io faccio 'Fantastico', se non lo fai anche tu, io non lo faccio'". E, poi, quando De Girolamo gli ricorda della condanna a una multa di 2 miliardi e 250 milioni per inadempienza contrattuale, Boldi esclama: "Quanti soldi erano, mamma mia, bisognava anche averli.

Però bisognava risolvere in qualche modo, perché la famiglia era grande, ormai.E allora mi sono messo di buona lena, sono andato a bussare a Via dell'Anima, qui a Roma, dove abitava Silvio Berlusconi.

Dopo quattro ore, mi ha ricevuto e ci siamo parlati.E lui mi disse 'ma bisogna farle le stronzate nella vita.

Sai quante le ho fatte io?' Così si sistemò tutto". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ciclismo, dramma ai Mondiali di Zurigo: Muriel Furrer muore a 18 anni dopo una caduta

0

(Adnkronos) –
Muriel Furrer non ce l'ha fatta.La 18enne ciclista elvetica, caduta ieri durante la gara su strada femminile juniores ai Mondiali di Zurigo 2024, è morta oggi in seguito alle gravissime conseguenze riportate nell’incidente. A darne l'annuncio l'Uci: "È con grande tristezza che l'Unione Ciclistica Internazionale e il Comitato Organizzatore dei Campionati del mondo di ciclismo su strada e paraciclismo su strada Uci 2024 a Zurigo (Svizzera) hanno appreso oggi la tragica notizia della scomparsa della giovane ciclista svizzera Muriel Furrer".  "Con la scomparsa di Muriel Furrer, la comunità ciclistica internazionale perde una ciclista con un futuro luminoso davanti a sé.

La ciclista diciottenne è caduta pesantemente ieri, giovedì 26 settembre, durante la gara su strada femminile juniores, e ha riportato una grave lesione alla testa prima di essere trasportata in ospedale in elicottero in condizioni molto critiche.Muriel Furrer è purtroppo scomparsa oggi all'ospedale universitario di Zurigo", prosegue la nota. "L'Uci e il Comitato organizzatore dei Campionati del mondo di ciclismo su strada e paraciclismo UCI 2024 esprimono le loro sincere condoglianze alla famiglia di Muriel Furrer, ai suoi amici e alla sua Federazione Ciclistica Svizzera.

La famiglia di Muriel Furrer chiede che la loro privacy sia rispettata in questo momento così doloroso". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

‘1000 Miglia Warm Up Austria’, via per i 40 equipaggi in gara

0

(Adnkronos) – La Freccia Rossa è arrivata anche in Austria: il format 1000 Miglia Warm Up, ormai consolidato nell’area di Washington D.C., con anche tre precedenti in Svizzera e uno nel Regno Unito, esordisce così nel Salisburghese e nel Tirolo.La giornata di ieri è stata dedicata al training sul circuito di Salzburgring, unico nel suo genere per la peculiare collocazione in una stretta vallata alpina.

Il format Warm Up, del resto, è ideato per preparare al meglio gli equipaggi stranieri ad affrontare la parte sportiva della Corsa più bella del mondo.Il parterre delle vetture partecipanti comprende dodici fra i marchi più illustri dell’automobilismo sportivo, da modelli del 1929 come l’Alfa Romeo 6C 17500 SS Zagato e la Lancia Lambda Torpedo 218, fino alla Ferrari 308 GTS del 1979, la più “giovane” fra le vetture in gara.

Menzione speciale per una Austin-Healey del 1958, una Triumph TR3 Sport del 1957 e una Porsche 356. 
Alle 9 di stamattina, le 40 vetture partecipanti, tra cui 10 Porsche a contendersi la vittoria nel Porsche Challenge, sono partite alla volta della cittadina tedesca di Anger per una sosta al Museo Hans-Peter Porsche Traumwerk.Si è proseguito poi verso Lienz, nel Tirolo orientale, per giungere infine a Mittersill.

Sabato 29, il convoglio attraverserà la regione del Salzkammergut.Dopo una sosta sul lungolago di St.

Gilgen, gli equipaggi rientreranno a Salisburgo.In città, le auto attraverseranno il centro storico, concludendo la gara nella Mozartplatz.

Seguirà una presentazione delle vetture nella sontuosa Residenzplatz.L’equipaggio che trionferà nella classifica assoluta si aggiudicherà la garanzia di ammissione alla 1000 Miglia 2025 e verrà premiato nell'Hangar-7 Red Bull dell'aeroporto di Salisburgo dove, accanto alla collezione di aerei storici, auto da corsa ed elicotteri, verranno esposte le auto vincitrici. "1000 Miglia Warm UP in Austria rappresenta un passo importante nel progetto di internazionalizzazione intrapreso dalla nostra Freccia Rossa -commenta Alberto Piantoni, Ceo di 1000 Miglia- gli scenari incredibilmente suggestivi di questo territorio, la rinomata ed eccellente ospitalità locale e il know-how unico della 1000 Miglia saranno le basi di questa nuova avventura che siamo convinti diventerà uno degli eventi più ambiti della stagione per gli appassionati". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cersaie, punto riferimento per capire tendenze mercato e innovazione settore fiere

0

(Adnkronos) – Anche quest’anno, Cersaie, il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno in scena a BolognaFiere si conferma un punto di riferimento per chi desidera capire le nuove tendenze del mercato, scoprire le innovazioni più avanzate e stringere legami strategici con player di livello internazionale.Come ha sottolineato il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, il settore della ceramica è tra i più difficili da decarbonizzare, ma la soluzione potrebbe arrivare dalla sperimentazione dei micro-reattori nucleari, una tecnologia che permetterebbe di abbassare i costi dell’energia e garantire al tempo stesso la competitività delle imprese italiane su scala globale.

Non si tratta di un futuro lontano, ma di una possibilità concreta che potrebbe rivoluzionare il modo in cui l’industria gestisce i propri consumi. All’interno del salone c’è la ‘Città della Posa’ che con i suoi 2.000 metri quadrati di esposizione, ha rappresentato non solo una vetrina per le nuove tecnologie di posa delle superfici ceramiche, ma anche un laboratorio di idee in continua evoluzione. “La coordinazione tra chi produce e chi distribuisce è fondamentale per incrementare il mercato” ha dichiarato Ciarrocchi, presidente di Confindustria Ceramica. “Molte aziende sono impegnate a spingere i prodotti ma è necessario che contemporaneamente siano incrementati i rapporti con i distributori per costruire un comparto ancora più forte”. “Cersaie è una fiera sempre più internazionale e rivolta a operatori del settore che voglio investire e incrementare il business”. “Saremo più competitivi se riusciremo a migliorare la comunicazione e lo scambio di dati tra i protagonisti dell’intera filiera”, ha specificato Luca Berardo, presidente di Assoposa. “Bisogna lavorare per un costruire comune con l’aiuto della tecnologia e della formazione”. “Veniamo da quattro anni in cui non era difficile incrementare il fatturato.Oggi, che siamo tornati, diciamo, “alla normalità” dobbiamo concentrarci nell’offrire una maggiore professionalità e completezza dei servizi”, ha spiegato Gianluca Bellini, direttore generale di Made.  In materia di sostenibilità è intervenuto il presidente di Confindustria Ceramica: “Oggi si fa un gran parlare di sostenibilità ma le industrie della ceramica fanno sostenibilità da sempre.

Il percorso della ceramiche è improntato sul recupero dei materiali, sul ricircolo dell’acqua e sull’autoproduzione di energia elettrica, Un punto cruciale per il futuro del nostro comparto è proprio l’energia, alla base della produzione della ceramica”.  Si è anche parlato della direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici, che impone requisiti sempre più stringenti per le ‘case green’.Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, ha ricordato che la direttiva non è applicabile al patrimonio immobiliare italiano senza ingenti aiuti economici da parte dell’UE e l’istituzione di nuovi incentivi sostenibili.

Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, benché si dichiari contro la bonus economy ha sollecitato il governo a prendere tutte le normative immobiliari, anche pregresse, al fine di delineare scenari credibili e a lungo termine per creare un ecosistema virtuoso. Per la prima volta Confindustria Ceramica ha assegnato un premio a un posatore che si è particolarmente distinto nell'attività di posa e nell'utilizzo di ceramica italiana individuato quest’anno due premi.Per l’Italia è stata selezionata l’azienda Posami di Milano e per l'estero un’azienda francese La Rhodanienne de Carrelage.

Il premio è stato consegnato all’interno dello spazio dedicato alla Città della Posa da Andrea Ligabue, presidente della Commissione Posa di Confindustria Ceramica e da Luca Berardo, presidente di Assoposa.Tra gli elementi Innovativi presenti a Cersaie 2024 c’è stata l’attenzione degli espositori a sostenibilità e risparmio energetico.

Le soluzioni esposte si concentrano anche sull’efficienza energetica e il rispetto dell’ambiente, con nuove tecniche di produzione che riducono lo spessore del materiale, ottimizzando così le risorse.Non sono mancate proposte dal design personalizzato che permettono una personalizzazione avanzata delle superfici, utilizzando tecniche di stampa digitale per creare effetti tridimensionali e cromatici che danno profondità alle superfici ceramiche. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rai, Bonelli: “Avs non ha violato nessun patto, basta accuse”

0

(Adnkronos) – Angelo Bonelli, raggiunto in treno, parla a bassa voce ma a un certo punto non riesce a non alzare i toni. "Sentirci dire che abbiamo fatto un accordo con la destra, con i fascisti è inaccettabile.Sono calunnie che respingiamo in maniera forte e indignata.

Noi non abbiamo violato nessun patto.Basta accuse e si dessero tutti una calmata".

La spaccatura delle opposizioni sulla Rai lascia macerie e veleni nel percorso, faticoso, di costruzione dell'alternativa alla destra.Un percorso che comunque per Bonelli, al netto delle ultime tensioni, resta ineludibile. "Ci sono le condizioni e c'è l'urgenza di essere uniti per vincere, intanto, le prossime regionali e per chiudere la stagione dei distinguo e cominciare quella della ragionevolezza".

Insieme anche a Matteo Renzi? "Quella del renzismo è una stagione del passato e come tale va lasciata alla spalle", dice il leader verde all'Adnkronos.  "E' una calunnia.Una falsità.

Avs non ha violato alcun patto.Sentirci dire che abbiamo fatto un accordo con la destra, con i fascisti è inaccettabile.

Sono calunnie che respingiamo in maniera forte e indignata.Noi non abbiamo mai partecipato né mai parteciperemo a lottizzazioni.

E lo dico anche al Pd.Vedo molti esponenti del Pd che oggi si scoprono movimentisti…

Basta accuse e si dessero tutti una calmata".  Lo ha detto anche a Schlein? "Di questo con lei non abbiamo parlato".Ma il patto prevedeva o no l'Aventino? "Basta leggere il testo del documento che abbiamo firmato come capigruppo dell'opposizione.

E' pubblico, diffuso alle agenzie.Lì non c'è scritto l'Aventino da nessuna parte.

C'è scritto che senza l'avvio della riforma della Rai, noi non avremmo partecipato a nulla.Ma quell'avvio c'è, lo abbiamo ottenuto: il 1 ottobre parte al Senato l'esame delle proposte di legge per la riforma della Rai". E quindi avete deciso di votare e avete eletto Roberto Natale nel Cda… "Ottenuto quello che avevamo chiesto sarebbe stato incomprensibile non votare.

Non si capisce perché avremmo dovuto lasciare alla destra il Cda Rai senza alcun controllo, quando la legge e i regolamenti parlamentari prevedono che l'opposizione indichi suoi rappresentanti che abbiano appunto una funzione di controllo.Perché abdicare a un ruolo istituzionale che la legge ci assegna?

C'è chi vuole rinunciare a fare opposizione?Scelta loro, ma non è quello che avevamo deciso e lo trovo uno sconcertante errore di valutazione", rimarca ancora Bonelli.  "Se ne esce continuando a lavorare.

E' in corso un processo di costruzione che deve andare avanti.Ci sono tutte le condizioni e l'urgenza di essere uniti per vincere, intanto, le prossime regionali e per chiudere la stagione dei distinguo e cominciare quella della ragionevolezza".  Ma in questa costruenda alleanza di centrosinistra, Matteo Renzi ci sarà o no? "Su questo serve un po' più di chiarezza da parte del Pd.

Noi come Avs, ne è convinto anche Nicola Fratoianni, pensiamo che Renzi appartenga a una stagione che ha lacerato il centrosinistra.Mettiamola così: la stagione del renzismo appartiene al passato e come tale va lasciata alle nostre spalle".

Anche in Liguria?Sembra che l'accordo sia a rischio… "No, non ci sarà nessun ripensamento in Liguria".

I 5 Stelle stanno ponendo la questione dei renziani in lista, è un problema? "Mi pare che non ci sia nessuna lista con il simbolo di Iv". (Di Mara Montanari) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Chef Carrara: “ Sostenibile vuol dire fare un prodotto che ti permette di salvaguardare il futuro, quello che verrà”

0

(Adnkronos) – Ospite d'eccezione alla giornata di premiazione dei migliori scatti del concorso fotografico 'I Fiori del Mulino', lo chef e pasticciere Damiano Carrara, da anni impegnato nella divulgazione di una cucina sostenibile, ha condotto una masterclass di cucina, prima teorica e poi pratica in cui i partecipanti sono stati guidati alla riproduzione di un dolce di sua creazione combinando sapientemente miele, fiori edibili e farina di grano tenero sostenibile.Una lezione che ha dato l'opportunità ai partecipanti di apprendere tecniche avanzate di pasticceria e di scoprire come l'uso di ingredienti naturali possa portare alla creazione di dolci raffinati, nel pieno rispetto dei principi della sostenibilità.  “Sicuramente la sostenibilità è una cosa che ormai è entrata dentro le case delle persone, è entrata dentro le pasticcerie nel mio campo.

Ovviamente oggi la sostenibilità parte dal prodotto e arriva fino al packaging e, secondo me, è importantissima.Essere sostenibile vuol dire fare un prodotto che poi ti permette di salvaguardare anche il futuro, quello che verrà, quindi la sostenibilità è importantissima per il nostro futuro”.  Importante è anche l'esempio di personaggi della tv seguiti e ammirati dal grande pubblico. “In cucina si può lavorare con prodotti made in Italy – ha continuato Carrara – prodotti ovviamente che utilizzano metodi sostenibili, produzione biodinamica, utilizzando prodotti che seguono la stagionalità degli ingredienti, cosa che a volte, soprattutto nel nostro mondo della pasticceria, ce la siamo un po' scordata.

Penso che questa sia la via del futuro.Grazie alla Carta del Mulino la raccolta della produzione della farina di grano tenero viene fatta in maniera sostenibile, come anche i fiori edibili e ovviamente il miele.

Questi sono gli ingredienti principali che fanno parte del dolce che ho creato oggi, con ingredienti sostenibili, come i fiori che sono alla base di tutto quanto.Il miele di edera, anche questo ovviamente fatto con le api.

Tutto dipende dal fiore, dall'ape, poi arriva il miele, miele di edera, la lavanda al suo interno e il mirtillo, con un pan di spagna morbido”.  La giornata è stata anche l'occasione per parlare di ambiente.Nella sede dell'Accademia Barilla di Parma prima il Wwf poi Apicoltura Urbana hanno parlato dello stato dell'arte delle api, e del rischio concreto in caso non venga salvaguardata la biodiversità.

La degustazione di miele guidata da Apicoltura Urbana ha permesso di scoprire sapori e profumi delle diverse varietà di miele, entrando nel dettaglio delle caratteristiche organolettiche relative alle fioriture e alle tecniche di produzione.Un’importante occasione per sviluppare maggiore consapevolezza sull'importanza della salvaguardia delle api e degli ecosistemi.  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)