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Champions, Bayer Leverkusen-Milan 1-0: decide Boniface

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(Adnkronos) – Un Milan timido nel primo tempo esce sconfitto a Leverkusen dal Bayer per 1-0 nella seconda gara della nuova Champions League.A decidere la sfida un gol di Boniface per i tedeschi al 51'.

I rossoneri spingono e sfiorano il pari in diverse occasioni rischiando però di subire il raddoppio in contropiede dalla squadra di Xabi Alonso.   Al 3' tedeschi subito pericolosi con Boniface che entra in area e prova a piazzarla ma Maignan smanaccia e Tomori manda in angolo.Al 22' ancora Bayer pericoloso: Frimpong, in posizione di fuorigioco, riceve palla sulla destra, crossa in area per Boniface che di piatto mette in rete, ma l'arbitro Scharer annulla per fuorigioco.

Al 38' Grimaldo sulla sinistra prova il tiro cross, si oppone Maignan ma la palla finisce a Frimpong che calcia di prima e manda alto sopra la traversa.Nel finale crescono i rossoneri ma riescono ad arrivare alla conclusione solo con Pulisic ma Hradecky è attento.  Ad inizio ripresa ancora tedeschi pericolosi.

Al 48' errore del Milan in fase di costruzione, ne approfitta Wirtz che entra in area e calcia di potenza, ma Maignan è reattivo.Il portiere rossonero non può nulla al 51': taglio in area di Grimaldo che con un tacco serve Frimpong, tiro di prima dell'esterno con Maignan che respinge ma non può nulla sul tap in di Boniface per l'1-0.  Il Milan sale di intensità e al 56' Pulisic con un filtrante mette Reijnders solo davanti al portiere, ma l'olandese perde l'attimo anche se poi conclude ma Hradecky a mano aperta salva la propria porta.

La squadra di Fonseca spinge e Fofana prova due volte senza successo.Al 73' ci prova Morata da poco entrato: errore di Hradecky che provando un passaggio non vede arrivare Morata da dietro e per poco la palla finisce in rete.

Il Milan in pressione si scopre e al 76' Frimpong riceve palla sulla corsia di destra ed entra in area ma solo davanti a Maignan calcia sull'esterno della rete.  Nel finale di gara i rossoneri le provano tutte: all'83' Theo Hernandez calcia da fuori area, la palla viene deviata e impatta sulla traversa, Morata ci prova di testa ma manda clamorosamente fuori di pochissimo.All'87' altra occasione per i rossoneri nell'assedio finale: da una punizione di Theo Hernandez, la palla finisce tra i piedi dell'inglese Loftus Cheek che calcia di potenza ma Hradecky ci mette ancora una pezza.

Poi al 92' Tella in contropiede sfiora il 2-0 per i tedeschi.Non c'è più tempo e il Milan esce sconfitto in Germania.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Champions, Inter-Stella Rossa 4-0: poker nerazzurro

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(Adnkronos) – L'Inter di Simone Inzaghi cala il poker contro la Stella Rossa di Belgrado, vince 4-0 e si aggiudica i tre punti nella seconda gara della nuova Champions League, dopo il pareggio contro il Manchester City nella prima giornata.Nonostante il turnover importante per Inzaghi che schiera come coppia d'attacco il duo Taremi, Arnautovic, con Zielinski e Carlos Augusto a centrocampo e de Vrij a guidare la difesa, il successo è meritato e poteva essere anche più ampio con due gol annullati dal Var per fuorigioco.   In un clima allo stadio condizionato dall'inchiesta che ha decapitato la curva, l'Inter parte forte e al 4' sulla punizione di Zielinski, Arnautovic trova il gol sul primo palo, ma la sua posizione iniziale è di fuorigioco e viene annullato.

Ma all'11' arriva il vantaggio grazie ad Hakan Çalhanoğlu che calcia una punizione perfetta che colpisce il palo e si insacca per l'1-0.La risposta della Stella Rossa arriva al 18' con Maksimovic che fa tremare San Siro con una conclusione che termina di poco al lato.  Al 20' altro gol annullato ai nerazzurri: Taremi serve al centro per Arnautovic che non tocca, alle sue spalle sbuca Dumfries che insacca ma la sua posizione di partenza era ancora di fuorigioco.

Al 23' è bravo Glazer a salvare sull'iniziativa di Arnautovic che innesca in verticale Mkhitaryan, ma il portiere blocca il tocco sotto dell'armeno.La Stella Rossa non molla e al 29' sempre Maksimovic con una potente conclusione da posizione defilata manda di poco a lato.

Nel finale di primo tempo, al 39' ancora Mkhitaryan protagonista ma calcia di potenza alto sopra la traversa.Al 41' è Silas che quasi sorprende Sommer, ma il portiere dell'Inter si salva con un riflesso. La Stella Rossa cerca di alzare i ritmi ad inizio ripresa per cercare il pareggio ma è l'Inter a rendersi più pericolosa.

Al 58' Taremi in spaccata sul secondo palo manda di pochissimo a lato e al 59' Arnautović trova il raddoppio: Krunic perde palla al limite, Taremi serve l'ex Bologna che deve solo spingere il pallone in rete per il 2-0.I nerazzurri prendono possesso del campo e al 62' Carlos Augusto sbaglia clamorosamente davanti a Glazer.  Inzaghi manda in campo forze fresche come Acerbi, Lautaro e Frattesi e al 71' arriva il tris: errore della difesa della Stella Rossa, con Taremi che serve Lautaro che trova subito il 3-0.

I nerazzurri non si fermano e all'81' l'Inter calano il poker: Drkusic entra in netto ritardo su Lautaro in area e per l'arbitro non ci sono dubbi, è calcio di rigore, ma solo dopo un po' di attesa (a causa di qualche problema tecnico dell'arbitro, probabilmente legato all'utilizzo del Var) arriva la battuta dagli 11 metri con Taremi che non sbaglia e fa 4-0. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele, attacco terroristico alla stazione di Jaffa: 6 morti – Video

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(Adnkronos) – Attacco terroristico alla stazione di Jaffa, in Israele.Due assalitori, uno dei quali armato con un fucile d'assalto, sono entrati in azione in serata facendo almeno sei morti e 9 i feriti .

I due assalitori che poco prima avevano aperto il fuoco, sono stati "neutralizzati".  Gli autori dell'attentato si sono infiltrati in Israele, hanno pugnalato un soldato, sequestrato la sua arma e l'hanno usata per compiere l'attacco, ha indicato la radio dell'esercito israeliano. —multimedia/news-to-gowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

E’ morto Francesco Merloni, presidente Ariston aveva 99 anni

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(Adnkronos) – E' morto l'ingegner Francesco Merloni, presidente onorario di Ariston Group, che si è spento nella sua abitazione di Fabriano all'età di 99 anni.Ne dà notizia l'azienda in una nota. Imprenditore e Cavaliere del Lavoro, Francesco Merloni è stato uno dei protagonisti dell'industria italiana e, raccogliendo l'eredità del padre, ha dedicato la sua carriera allo sviluppo internazionale dell'azienda di famiglia. Uomo politico, Francesco Merloni è stato parlamentare per sette legislature, dal 1972 al 2001, e ministro dei Lavori Pubblici nei Governi Amato e Ciampi, dal 1992 al 1994, mettendosi al servizio dello Stato in un momento che ha cambiato la storia della Repubblica Italiana. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Superenalotto, numeri combinazione vincente 1 ottobre

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(Adnkronos) – Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi 1 ottobre.Centrati, invece, quattro '5' da oltre 45mila euro ciascuno.

Il jackpot per la prossima estrazione sale a 83,5 milioni.  Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+.L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo.

In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto.Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede una colonna (1 combinazione di 6 numeri).

La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita.In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.

L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. Ecco la combinazione vincente: 57 – 60 – 68 – 70 – 80 – 83.Numero Jolly: 25.

Numero Superstar: 64.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Iran attacca Israele, lanciato il super missile Fattah

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(Adnkronos) –
L'Iran ha usato il nuovo missile ipersonico Fattah nell'attacco contro Israele oggi, 1 ottobre 2024.Il missile ipersonico, battezzato con un nome che si può tradurre con 'conquistatore' o 'vincitore', è stato sviluppato dai Pasdaran e svelato a giugno 2023.

Secondo Teheran, il missile si distingue per la velocità abbinata alla manovrabilità: tali caratteristiche consentirebbero di evitare i sistemi di difesa aerea.I missili Fattah sono predisposti per essere armati con testate nucleari se Teheran dovesse proseguire lo sviluppo del proprio programma atomico. Il primo annuncio relativo alla produzione del missile Fattah risale al 10 novembre 2022, nel giorno dell'undicesimo anniversario della morte di Hassan Tehrani Moghaddam, il 'padre' del programma missilistico irianiano.

Quando il missile è stato svelato, 15 mesi fa, i vertici dei Pasdaran hanno esaltato le caratteristiche dell'arma, "capace di bucare tutti i sistemi di difesa anti-missile".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Iran attacca Israele: “Siamo in guerra”. Quasi 200 missili, gli obiettivi di Teheran

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(Adnkronos) –
Quasi 200 missili contro Israele per colpire 3 basi.L'attacco dell'Iran sferrato oggi 1 ottobre ha utilizzato nuovi missili ipersonici Fattah e ha preso di mira 3 basi militari.  "Il Paese è entrato in stato di guerra e qualsiasi contenuto a favore del nemico e che indebolisca il paese, il governo, l'esercito è considerato tradimento", ha fatto sapere il ministero dell'Intelligence iraniano dopo la conclusione dell'attacco contro Israele. I Guardiani della Rivoluzione, nel loro attacco contro Israele, hanno usato "per la prima volta" i missili ipersonici Fattah, ha riferito la tv di Stato di Teheran. "Abbiamo preso di mira tre basi militari israeliane a Navatim, che ospita gli aerei F-35, Netzarim, che ospita gli aerei F-15 usati per assassinare Sayyed Nasrallah, e la base di Tel Nof vicino a Tel Aviv", hanno precisato i pasdaran, sostenendo che "il 90% dei missili che abbiamo lanciato contro Israele ha colpito i suoi obiettivi".  
Alcuni missili, sembra 12, sarebbero stati intercettati dai sistemi di difesa degli Stati Uniti.

Due cacciatorpediniere della Marina in particolare hanno lanciato una decina di intercettori contro missili iraniani diretti verso Israele, ha reso noto il portavoce del Pentagono Patrick Ryder, spiegando durante un punto stampa che nessun altro assetto militare statunitense è stato utilizzato per abbattere i missili, tutti lanciati dall'interno dell'Iran.Secondo Ryder, Teheran ha lanciato il doppio dei missili balistici rispetto al precedente attacco dello scorso aprile. 
La sicurezza generale della Giordania ha dichiarato in una nota che "le forze aeree e i sistemi di difesa aerea sono intervenuti dopo che alcuni missili e droni sono entrati nello spazio aereo della Giordania". Le "persone giuste" potrebbero dover fare sacrifici, "ma non saranno sconfitte alla fine della giornata". "Sono loro i vincitori sul campo", ha scritto in due post su X che mostrano il lancio di missili iraniani contro Israele, l'ayatollah Ali Khamenei, che, citando versetti del Corano, sembra predire "imminente vittoria divina" dell'Iran. Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, in queste ore ha lanciato il guanto di sfida a Israele. "E' stata data una risposta decisa alle aggressioni del regime sionista", ha affermato sul social X dopo l'attacco missilistico contro lo Stato ebraico, il secondo dopo quello del 13 aprile.

Quindi si è rivolto direttamente al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. "Deve capire che l'Iran non è guerrafondaio, ma si opporrà fermamente a qualsiasi minaccia", ha scandito Pezeshkian, sottolineando che "questa azione è stata intrapresa in difesa degli interessi e dei cittadini iraniani".E infine un monito a Tel Aviv: "Questo è solo un assaggio delle nostre capacità.

Non entrate in ​​un conflitto con l'Iran".   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Marotta: “Inter non ha niente da temere, società integerrima”

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(Adnkronos) – "Vorrei tranquillizzare tutti i nostri tifosi, e chiaramente noi stessi, come hanno dichiarato i magistrati noi siamo parte lesa, per cui non abbiamo nulla di cui temere".Beppe Marotta, presidente dell'Inter, risponde così a Sky prima della gara di Champions con la Stella Rossa parlando dell'indagine che ha portato agli arresti di alcuni ultras di Inter e Milan.

Dagli atti, uno degli ultras intercettati fa riferimento a contatti con Javier Zanetti.  "Nello stesso tempo abbiamo garantito la massima collaborazione alla magistratura e chiaramente siamo a totale disposizione, lo eravamo prima e lo siamo maggiormente oggi, attraverso i nostri legali saremo sempre presenti.Devo dire che l'Inter oltre tutto ha una struttura, una direzione di sicurezza, affidata ad un ex funzionario dell'ordine pubblico, che applica dei protocolli molto rigidi, dei regolamenti molto stringenti, ma ci sono fenomeni spesso che sono fuori dal perimetro istituzionale e aziendale", aggiunge Marotta. "Siamo tutti uomini di esperienza e chi ne ha meno deve trovare in noi dei punti di riferimento, sapendo che l'Inter è una società integerrima, che agisce in modo molto trasparente e questi sono i presupposti per non temere nulla e concentrarci da stasera su questa partita, confidando che la magistratura e le forze dell'ordine possano arrivare alla fine ad allontanare questo fenomeno di criminalità dallo stadio", conclude. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Addio a John Amos: l’attore di ‘Il principe cerca moglie’, ‘Radici’ e ‘Good Times’

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(Adnkronos) – L'attore statunitense John Amos, protagonista della miniserie televisiva 'Radici' (1977) interpretando il ruolo dello schiavo Kunta Kinte adulto, ruolo per il quale ottenne una nomination all'Emmy Award, è morto all'età di 84 anni a Los Angeles per cause naturali.La scomparsa è avvenuta lo scorso 21 agosto ma il figlio Kelly Christopher Amos ha diffuso solo oggi la notizia con un comunicato: "È con sincera tristezza che vi comunico che mio padre è passato a miglior vita.

Era un uomo gentilissimo e un cuore d'oro ed era amato in tutto il mondo.Molti fan lo considerano il loro padre televisivo.

Ha vissuto una bella vita.La sua eredità vivrà nei suoi eccezionali lavori televisivi e cinematografici come attore". Sul piccolo schermo, Amos ha impersonato il personaggio di Gordy Howard, il meteorologo della sit-com 'Mary Tyler Moore Show' (1970-1973), e quello di James Evans Sr., il padre disoccupato cronico, nell'altra sit-com degli anni settanta 'Good Times' (1974-1976), da cui poi fu essere licenziato per essersi lasciato prendere la mano dal suo temperamento.

Amos ha seguito interpretato il ruolo del capitano Dolan nel telefilm 'Hunter' (1984-1985), è stato co-protagonista nel dramma poliziesco 'The District' e ha partecipato a diversi episodi di altre serie televisive come 'I Robinson', 'Willy, il principe di Bel-Air' e 'A-Team'.  La sua carriera sul grande schermo era iniziata con il classico blaxploitation 'Sweet Sweetback's Baadasssss Song' (1971) di Melvin Van Peebles, e ha interpretato il direttore di un ristorante che assume un principe africano (Eddie Murphy) e il suo braccio destro (Arsenio Hall) in 'Il principe cerca moglie' (1988) di John Landis (1988).Al cinema Amos ha partecipato a diverse pellicole, tra le quali 'Kaan principe guerriero' (1982), '58 minuti per morire – Die Harder' (1990), 'Mac' (1992) di John Turturro e 'Il dottor Dolittle 3' (2006).

Ha inoltre interpretato il capitano Meissner nel film 'Sorvegliato speciale' (1989) con Sylvester Stallone ed è apparso nell'episodio 'Il gatto nero' del film 'Due occhi diabolici' (1990) di Dario Argento. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Attacco Iran contro Israele, Meloni convoca un vertice a Palazzo Chigi

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(Adnkronos) – È terminato a Palazzo Chigi, dopo circa 30 minuti, il vertice convocato dalla premier Giorgia Meloni a seguito dell'attacco dell'Iran su Israele.Presenti alla riunione il ministro della Difesa Guido Crosetto, il titolare degli Affari Esteri Antonio Tajani (in collegamento da remoto), i vertici dei servizi segreti, il consigliere diplomatico della presidente del Consiglio Fabrizio Saggio e il sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata all'Intelligence.  Nel frattempo arrivano le reazioni degli esponenti politici. "La situazione in Medio Oriente ci impone di essere molto attenti ai molto cauti.

Da una parte dobbiamo essere sempre vicini al popolo israeliano, che è l'aggredito, ma al tempo stesso è necessario lavorare per la de-escalation, cercando tutti i modi di far prevalere la diplomazia rispetto alle armi.Su questo l'impegno del ministro Tajani è massimo e anche per quanto riguarda Forza Italia questa è l'unica via possibile", afferma Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia, intervenendo al GR Radio Rai. E il leader di Azione, Carlo Calenda, via social sollecita una "efficace iniziativa diplomatica".

Ribadendo "solidarietà e vicinanza al popolo di Israele per le vittime dell'attentato terroristico di Jaffa e per il lancio di missili su Tel Aviv", Calenda ribadisce la necessità "che il governo italiano si renda protagonista di una efficace iniziativa diplomatica che punti a una reale descalation nell'intera regione".  Dall'Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni rilevano come "il lancio di missili dall’Iran verso Israele conferma tutte le nostre peggiori previsioni.La guerra totale scatenata dal governo israeliano è sempre più vicina.

La logica delle armi ha portato alla guerra globale.Occorre subito una iniziativa per fermare l’escalation".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele, cosa succede dopo l’attacco dell’Iran: lo scenario

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(Adnkronos) – L'attacco dell'Iran contro Israele, che ha preannunciato una risposta adeguata all'offensiva di Teheran sferrata oggi.I Guardiani della rivoluzione, i Pasdaran iraniani, hanno fatto sapere di aver attaccato Israele "in risposta al martirio di Ismail Haniyeh, di Sayyed Hasan Nasrallah e di Nilforooshan". "Abbiamo colpito – ha reso noto l'agenzia iraniana Mehr – il cuore delle terre occupate": almeno 200 missili sono stati lanciati nella serata di oggi, 1 ottobre, in direzione di Israele, con esplosioni a Tel Aviv e Gerusalemme, dove al momento non si registrano vittime.  L'Iran ha dichiarato lo stato di guerra e, concluso l'attacco contro Israele, il ministero dell'Intelligence ha dichiarato che "qualsiasi contenuto a favore del nemico e che indebolisca il Paese, il governo, l'esercito è considerato tradimento". La televisione di stato israeliana inoltre ha fatto sapere che in caso di ritorsione da parte di Israele, la risposta di Teheran sarà "più schiacciante e rovinosa", come annunciato dai Guardiani della rivoluzione.

L'attacco, avevano spiegato i Pasdaran, è una risposta alle morti dell'ormai ex leader di Hamas, assassinato a Teheran a luglio, e di Hezbollah e al generale iraniano Abbas Nilforooshan, comandante in Libano della Forza Quds, unità d'élite dei Pasdaran, ucciso a Beirut venerdì scorso come Nasrallah. Dal canto suo, Israele aveva assicurato che qualsiasi attacco iraniano avrebbe avuto delle conseguenze.A dichiararlo ai giornalisti era stato il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, comunicando che "i nostri alleati americani ci hanno allertato sul fatto che hanno indicazioni di un imminente attacco missilistico da parte dell'Iran contro lo Stato di Israele".

E ad attacco effettuato Hagari lo ha ribadito: "Proteggeremo i cittadini di Israele, questo attacco avrà conseguenze.Abbiamo piani, agiremo nel momento e nel luogo che sceglieremo".  Qualche ora prima dell'attacco anche il Segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin aveva riferito al suo omologo israeliano Yoav Gallant che ci sarebbero state '"gravi conseguenze per l'Iran nel caso in cui decidesse di lanciare un attacco militare diretto contro Israele".

Durante il colloquio telefonico Austin ha dichiarato che Washington sostiene Israele nella "necessità di smantellare l'infrastruttura di attacco'' di Hezbollah ''lungo il confine" con il Libano al fine di prevenire "attacchi in stile 7 ottobre contro le comunità settentrionali di Israele".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Caso Bergamini, ex fidanzata condannata a 16 anni

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(Adnkronos) – Sedici anni di reclusione. È la condanna decisa dalla Corte d’Assise di Cosenza per Isabella Internò, unica imputata per l’omicidio volontario dell’ex fidanzato, il calciatore rossoblù Denis Bergamini.La morte del centrocampista del Cosenza risale a 35 anni fa, il 18 novembre 1989, lungo la Strada Statale 106, nei pressi di Roseto Capo Spulico.

La Procura di Castrovillari, al termine della lunga requisitoria del procuratore capo Alessandro D’Alessio e del pm Luca Primicerio, aveva chiesto la condanna della Internò a ventitré anni di carcere e il riconoscimento delle aggravanti della premeditazione e dei futili motivi.  Per l’accusa, Bergamini sarebbe stato soffocato mediante un mezzo soft e il suo corpo adagiato sull’asfalto in un secondo momento, quando era già morto, prima di essere sormontato in parte da un camion per simulare un investimento.Il delitto – del quale l’imputata sarebbe stata mandante e concorrente – secondo i magistrati è riconducibile a motivi di natura passionale, al fine di salvare l’“onore” per il mancato matrimonio in seguito all’interruzione di gravidanza da parte della Internò.  La Corte, presieduta dal giudice Paola Lucente, dopo le repliche della Procura e una camera di consiglio durata otto ore, ha dichiarato la Internò colpevole dell’omicidio del campione originario di Argenta, escludendo entrambe le aggravanti e concedendo le attenuanti generiche.

In aula la donna aveva rilasciato una dichiarazione spontanea, professandosi innocente: "Voglio solo dire che sono innocente e non ho commesso niente.Lo giuro davanti a Dio.

Dio è l’unico testimone che non posso avere al mio fianco", aveva detto.Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.  "È stata fatta giustizia.

Ora bisognerà processare anche il cugino di Isabella e sono già stati trasmessi gli atti in Procura per altri testimoni per falsa testimonianza", ha commentato l’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Bergamini, alla lettura del dispositivo di condanna nei confronti di Isabella Internò. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Un altro royal baby in arrivo nel Regno Unito: la principessa Beatrice è incinta

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(Adnkronos) – 'Royal baby' in arrivo: la famiglia reale inglese darà presto il benvenuto a un nuovo membro.Buckingham Palace ha annunciato che la principessa Beatrice è di nuovo incinta: aspetta il secondo figlio dal marito Edoardo Mapelli Mozzi.

Non è stato reso noto se si tratta di un maschio o di una femmina, ma sappiamo che il parto è previsto per l'inizio del 2025. "Sua Maestà il re – recita la nota di Buckingham Palace – è stato informato ed entrambe le famiglie sono al settimo cielo". La coppia è sposata dal 2020 e ha già una bambina, Sienna Elizabeth, nata nel settembre del 2021.Sia Sienna sia il prossimo o la prossima 'royal baby' hanno anche un altro fratello, Wolfie, nato dalla precedente relazione dell'imprenditore italo-inglese. Beatrice è la prima figlia di Andrea, duca di York e fratello di re Carlo, e di Sarah Ferguson.

Nona in linea di successione al trono, è quindi una delle cugine di William e Harry.   —internazionale/royalfamilynewswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Imprese, digitalizzazione ed efficienza logistica i segreti per la crescita delle pmi secondo Ibc

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(Adnkronos) – Si è tenuta oggi la prima tappa del ciclo di seminari promossi da Ibc, l’associazione industrie beni di consumo, sulla digitalizzazione al servizio delle piccole-medio imprese.L’obiettivo di è “coinvolgere, informare, formare le industrie associate” ha affermato il presidente dell’associazione, Flavio Ferretti, così da incoraggiare l’adozione di soluzioni concrete per ridurre i costi operativi, migliorare la produttività e rafforzare la competitività sul mercato interno ed internazionale del tessuto industriale italiano.

A Ibc fanno riferimento oltre 35mila industrie che producono beni di consumo.Realtà italiane ed estere, operanti nei settori alimentare e non alimentare, che generano complessivamente un giro d’affari di 500 miliardi e occupano in Italia oltre 1,1 milioni di persone.

L’industria del largo consumo è la terza più grande nell’Unione Europea, rappresentando l’11,6% di tutti i beni manifatturieri e con investimenti annui che raggiungono gli 81 miliardi di euro.  Il tessuto imprenditoriale italiano, per restare competitivo, ha bisogno di aggiornarsi, adottando processi di digitalizzazione ed efficienza logistica.Con i recenti dati dell’inflazione che la danno in calo, la competitività delle industrie di beni di consumo è un fattore di particolare rilevanza dal punto di vista economico. “Stiamo cercando di trovare delle modalità che possano, all'interno delle nostre aziende, riuscire a ridare competitività” ha affermato durante il suo intervento iniziale il presidente Ferretti.

Per crescere “abbiamo bisogno di produttività, parola che si sposa con maggiore efficacia ed efficienza dei processi aziendali.E a capo di questo c’è la digitalizzazione – ha spiegato il numero uno di Ibc -.

In Europa, a riguardo, dobbiamo coprire un gap strutturale consistente e dobbiamo farlo velocemente o rimarremo indietro".Delle 35mila aziende associate, 20mila fatturano meno di un milione di euro l’anno e “con dimensioni di questa natura, l'efficienza diventa assolutamente indispensabile".  È necessario quindi fornire degli strumenti adeguati al tessuto imprenditoriale, ma alla volontà devono seguire i fatti.

L’intenzione delle aziende di investire su queste tematiche esiste, ma essendo realtà composte da poco personale, mancano tempi e competenze.La trasformazione digitale va affrontata, è urgente per tutte quelle piccole e medio imprese che hanno l’obiettivo di recuperare competitività.

Le pmi imprese rappresentano circa il 90% del tessuto imprenditoriale italiano, l'ossatura cardine in tutti i settori dell’economia italiana. "Questa sfida che passa da competenze, che passa da investimenti, che passa da piani a medio lungo termine, è fondamentale per garantire competitività e apertura verso nuovi mercati" ha sottolineato il presidente di Piccola Industria Assolombarda, Mattia Macellari.Per le piccole medie imprese italiane "c'è bisogno di colmare gap ultradecennali" perché le inefficienze e gli alti costi in filiera determinano "un mercato fatto di alti prezzi e alti margini, ma bassi profitti" ha fatto eco Andrea Ausili, Cio di Gs1 Italy. “Una trasformazione digitale, l'adozione di regole e linguaggi comuni non è più rimandabile nel contesto odierno – ha sottolineato Ausili -.

Le sfide e le opportunità che la tecnologia ci mette a disposizione possono essere colte solo se sono stati assolti compiti e processi di base che necessariamente devono essere consolidati prima di sviluppare nuove tecnologie". Come riuscirci?Uno dei problemi che affligge il tessuto delle pmi italiane è la mancanza di comunicazione tra le aree aziendali, per questo "serve un sistema integrato che affronti le necessità delle varie aree di business e una strategia it di lungo termine" secondo Pierpaolo Mamone, consumer products sector leader di Deloitte.

Secondo Mamone, il tema da affrontare è quello dei dati che devono essere accessibili, accurati e completi. “Il petrolio del futuro” li definisce l’esperto di Deloitte, in quanto “hanno attributi fondamentali dai quali non si può prescindere e che richiedono investimenti”. Le prossime conferenze si svolgeranno a Bologna, Verona e in altri capoluoghi italiani, sempre con l’obiettivo di sviluppare nuove sinergie con le associazioni e le imprese presenti sul territorio e creare un contesto più favorevole alla competitività e agli investimenti, necessari per restare competitivi a livello globale. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Iran attacca, pioggia di missili su Israele – Video

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(Adnkronos) – L'Iran attacca Israele con il lancio di circa 200 missili.L'offensiva lanciata da Teheran nella serata dell'1 ottobre 2024 porta l'escalation in Medio Oriente a livelli altissimi.

L'attacco viene documentato da numerosi video pubblicati su X.  Il cielo su Tel Aviv si illumina per la pioggia di missili in arrivo.Siti e testate di ogni paese documentano l'attacco, facendo riferimento al lancio di centinaia di missili.

Il numero viene aggiornato di minuto in minuto.  Almeno una parte dei missili viene lanciata dalla base di Tabriz, secondo le news che arrivano.Alcuni video documentano l'impatto dei missili nel territorio israeliano: l'Iron Dome, il sistema di difesa di Israele, non appare in grado di fermare ogni missile.  I video diffusi sui social mostrano i danni provocati dai missili, con enormi crateri dopo l'impatto.   Poco prima delle 20 italiane, le autorità israeliane hanno annunciato la riapertura dello spazio aereo alla fine dell'emergenza. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Max Pezzali non si ferma mai: nel 2025 la sua festa arriva all’Autodromo di Imola

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(Adnkronos) – La festa di Max Pezzali non si ferma mai.Dopo il successo del tour estivo negli stadi (con oltre 400 mila biglietti venduti) e la notizia del tutto esaurito della prossima tranche invernale di diciassette date tra Milano e Roma, ora il cantante annuncia il live celebrativo completamente rinnovato che si terrà il prossimo 12 luglio 2025 presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. "Annunciare un evento come Imola rappresenta per me l’emozione totale, la celebrazione assoluta di questo periodo professionale e di vita che non smette di regalarmi incredibili soddisfazioni – commenta Max Pezzali – È un punto d’arrivo importante, e insieme una grande responsabilità. È la chance di dimostrare al pubblico di poter offrire uno show di livello sempre più alto.

Le persone escono da questi live con la voglia di tornare, perché si divertono e vivono un momento di condivisione collettiva, a cui va restituita un’esperienza che si arricchisca di elementi inaspettati e sbalorditivi”.  'Max Forever Grand Prix', la nuova stagione di quello che ormai si può considerare un neverending tour, attinge ancora ispirazione in quello che per Max è una sorta di metaverso, da sempre in parallelo al suo mondo musicale, a partire dallo stile fumettistico delle prime cover dei suoi album.Personaggi simbolo delle sue hit famose, che escono dai versi delle canzoni per popolare le pagine di una serie di comic books, disegnati dalla penna dell’illustratore Roberto Recchioni, che con Max collabora dal primo volume.

L’ultimo volume, pronto ad essere presentato al prossimo Lucca Comics, rende omaggio al mondo dei motori, trasformando l’Autodromo di Imola nella cornice della più pazza delle gare, che vedrà questi grandi protagonisti sfidarsi a bordo di veicoli iconici, animando il concept del prossimo live. “Il vantaggio di avere un repertorio con personaggi che dall’immaginario delle canzoni prendono vita e sono visivamente identificabili ci ha aiutati nella costruzione di un concept preciso, una rivisitazione della corsa più pazza del mondo che ci porterà dritti a vivere quello che immagino come un nostro Woodstock – continua Max – A chi condividerà quella serata vorrei che restasse un ricordo indelebile, vorrei che le persone uscissero felici di poter dire ‘Io C’ero’, e la stessa cosa sarà per noi sul palco.Sarà la festa definitiva, epica”. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Conte: “Mai con Renzi, campo largo non esiste più”. La replica: “Fa battaglia contro Schlein”

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(Adnkronos) – “Regionali?Io non sono disponibile ad affiancare il mio simbolo a quello di Renzi, che si è sempre distinto per distruggere, rottamare, prende i soldi dai governi stranieri, ed è all’origine della contaminazione tra affari e politica.

Fa lobbismo in Italia e all’estero”.Lo dice Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, a Cinque minuti su Raiuno, ospite di Bruno Vespa. “Campo largo? È una formula giornalistica.

Noi vogliamo veramente un’alternativa di governo seria, vogliamo costruire davvero un progetto alternativo a Meloni che sta affamando gli italiani, famiglie e imprese.Per farlo non possiamo affidarci a un pastrocchio”.

Lo dice Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, a Cinque minuti, su Rai Uno, ospite di Bruno Vespa.  “Renzi rappresenta una vera incompatibilità per i nostri obiettivi politici, è una mina a orologeria”, insiste Conte.E chiarisce: “Nel momento in cui il Movimento 5 stelle dice ‘qui si è aperta una ferita’ con questa bomba esplosiva che viene messa in questo campo largo che non esiste più, lo certifichiamo questa sera, abbiamo da parte del Pd e della sua segretaria un problema politico vero e serio”. “Non c’è la consapevolezza da parte del Pd che noi stiamo ponendo un problema politico serio, stiamo parlando di etica pubblica, non di simpatie e antipatie”, afferma l'ex premier. Quanto alle frizioni con Beppe Grillo “non vedo all’orizzonte una scissione", rassicura. "Non può esserci perché ora siamo concentrati con entusiasmo e tutte le energie possibili sul processo costituente.

Non può esserci nessuno contrario che arresti il processo costituente.Il Movimento 5 stelle è nato per attuare la democrazia in modo coinvolgente.

Andremo avanti senz’altro”, conclude Conte. "Ho parlato ieri con Michele de Pascale.Italia Viva è già in maggioranza in Emilia Romagna a sostegno di Bonaccini prima e di Irene Priolo dopo.

Abbiamo un assessore e un gruppo di tre consiglieri che hanno lealmente sostenuto il centrosinistra dagli attacchi delle opposizioni di destra e del Movimento cinque stelle".Così Matteo Renzi dopo le parole di Giuseppe Conte.  "Alle prossime elezioni regionali ci presenteremo a fianco di De Pascale con i nostri candidati e con il nostro simbolo, come già concordato.

Se Conte vuole fare una battaglia contro Schlein, la faccia pure.Ma non sulla pelle dell’Emilia Romagna, terra che ha già formalizzato la coalizione.

Noi ci saremo, con il nostro simbolo e i nostri candidati.Non mettiamo veti nei confronti dei grillini anche se hanno fatto l’opposizione a Bonaccini.

Ma non siamo disponibili a subirne".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia Pisa, quando la capolista è surclassata dalla matricola – La Bastonatura

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Juve Stabia-Pisa è stata per oltre un’ora di gioco una partita a senso unico con i toscani di mister Inzaghi che solo poche volte hanno superato la loro metà campo nel primo tempo e mai si sono visti dalla parti di Thiam se non nella ripresa alla ricerca disperata del pari.

Juve Stabia-Pisa, toscani irriconoscibili al cospetto delle Vespe dominanti.

Il Pisa di mister Filippo Inzaghi era prima del match del Menti una squadra che sembrava dovesse fare un solo boccone della Juve Stabia peraltro reduce da due sconfitte consecutive che avevano minato più di una certezza e nelle quali le Vespe avevano subito sei gol segnandone solo uno peraltro ininfluente contro il Palermo.

 

Lo stesso Inzaghi era parso prima del match molto sicuro di sé e dei suoi parlando di una squadra che andava a Castellammare con lo spirito giusto vogliosa di allungare la striscia positiva.Inzaghi aveva parlato solo del sintetico come possibile minaccia per i suoi come se il terreno sintetico fosse una prerogativa solo dello stadio di Castellammare.Se un marziano a digiuno di calcio fosse atterrato al Menti domenica pomeriggio alle 15 avrebbe fatto fatica a distinguere la capolista Pisa dalla matricola Juve Stabia: di sicuro avrebbe pensato, per quanto visto in campo, che la Juve Stabia fosse la capolista del campionato e il Pisa una squadra che deve lottare per salvarsi.In realtà invece sappiamo che le cose stanno nel senso diametralmente opposto con il livello tecnico che è sicuramente a favore degli uomini di Pippo Inzaghi.Ma tant’è, il campo ancora una volta ha disatteso completamente le prospettive della vigilia.Pisa letteralmente sovrastato dal “morso sul metro” chiesto da mister Pagliuca ai suoi ragazzi in ogni zona del campo.Nel primo tempo soprattutto Juve Stabia autentica dominatrice del terreno di gioco con i toscani che raramente hanno oltrepassato la propria metà campo e con le Vespe che dopo aver punto con Varnier hanno legittimato il proprio meritatissimo vantaggio e hanno sfiorato ancora il gol prima con Adorante e Pierobon sul finire del primo tempo e poi ancora con il bomber Adorante di testa su cross perfetto di Floriani Mussolini dalla destra, prima che poi Artistico nel finale di gara mettesse il timbro di ceralacca su una vittoria strameritata per i ragazzi di mister Guido Pagliuca.Nel mezzo tra le due reti della Juve Stabia, un Pisa sempre balbettante a cui sono state concesse dalle Vespe solo le briciole di un forcing alla metà della ripresa che non ha prodotto frutti (e sarebbe stata nel caso di gol del pareggio un’autentica beffa per la Juve Stabia).

 

Solo il tempo ci dirà ovviamente se la sconfitta netta del Pisa a Castellammare sia stata solo un effimero campanello d’allarme fine a sé stesso e senza conseguenze negative per la squadra di Inzaghi.Ciò che è certo è che questa sconfitta del Pisa dimostra che in Serie B le insidie sono sempre dietro l’angolo: la capolista del campionato può perdere contro chiunque così come squadre che lottano per la salvezza possono fare un solo boccone anche delle cosiddette grandi di questo torneo di cadetteria.

 

Di sicuro invece, a prescindere dai tre punti sempre importanti per la classifica di una squadra come la Juve Stabia che ha come unico obiettivo stagionale la salvezza, per le Vespe è una vittoria importante per due motivi: innanzitutto conferisce tanta autostima ad un gruppo che quando scende in campo con l’atteggiamento giusto e con la giusta attenzione nelle due aree, può dare fastidio a chiunque.Infine la netta vittoria col Pisa (anche stretta nel risultato per occasioni gol create e mole di gioco prodotta) da’ alla Juve Stabia la consapevolezza di poter competere con tutti in questo campionato e soprattutto di potersela giocare con tutti affilando quelle che sono le proprie armi: intensità, fame, concentrazione, attenzione massima nelle due fasi, voglia di aiutare il compagno più vicino in difficoltà, cattiveria agonistica e soprattutto tanto “morso sul metro”…..

 

Tunisia, giallo su 4 ex 007 italiani intossicati a cena: uno morto dopo un liquore

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(Adnkronos) – E' giallo su quanto accaduto a quattro ex agenti dell'intelligence che sarebbero rimasti intossicati dopo aver bevuto del liquore artigianale, una settimana fa, durante una cena in casa tra nove persone ad Hammamet in Tunisia.Uno dei partecipanti, di 62 anni, è morto e altri tre ex 007 si sono sentiti male.

I quattro secondo quanto riferiscono all'Adnkronos fonti qualificate, sono residenti in Tunisia da anni.  Si tratterebbe di agenti non più organici all'intelligence, che dopo aver lasciato il servizio operativo sono andati in pensione.A quanto si apprende dalle stesse fonti i quattro, durante la cena, si sarebbero sentiti male dopo un bicchiere di liquore fatto in casa.

Secondo le stesse fonti, si tratterebbe quindi di un incidente. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rai, insediato Cda: Giampaolo Rossi nuovo amministratore delegato eletto a maggioranza

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(Adnkronos) – L’Assemblea degli azionisti Rai, riunita in forma totalitaria alla presenza dell’intero azionariato (Mef e Siae), ha nominato il Cda composto da Simona Agnes, Alessandro di Majo, Davide Di Pietro, Federica Frangi, Antonio Marano, Roberto Natale ed è stato indicato il consigliere Giampaolo Rossi per la posizione di Amministratore delegato. Successivamente il Consiglio di Amministrazione della Rai riunitosi in Viale Mazzini e presieduto da Antonio Marano in qualità di consigliere anziano ha nominato a maggioranza per la carica di Presidente Simona Agnes nomina che diventerà efficace solo dopo il parere favorevole da parte dei due terzi dei componenti della Commissione Parlamentare di Vigilanza.Il nuovo Amministratore delegato è Giampaolo Rossi eletto a maggioranza.

Nella stessa seduta espletate le formalità di rito, il nuovo Amministratore Delegato ha comunicato di voler affidare a Roberto Sergio il ruolo di Direttore Generale Corporate. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)