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Meloni e il ‘caso Morra’: “Politica a livelli inaccettabili”

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(Adnkronos) – "Alle volte, purtroppo, il dibattito politico scende a livelli inaccettabili.Tuttavia, è fondamentale ribadire che la salute di una persona non dovrebbe mai essere strumentalizzata".

Lo scrive su X Giorgia Meloni, richiamando, senza mai citarlo, Nicola Morra, ex senatore M5S e candidato in Liguria.Il riferimento è ad alcune dichiarazioni dell'ex esponente grillino su Marco Bucci. "Ho avuto la possibilità di sapere, telefonicamente, che sul Foglio è apparso un articolo in cui mi sono attribuite tesi che non sono per nulla mie con un titolo assolutamente immorale", dice Morra, commentando il titolo che accompagna la sua intervista al Foglio 'Bucci come Jole – Come Santelli ha un tumore: i cittadini ne siano consapevoli'. "Mi viene attribuita una sorta di avversione nei confronti dei malati oncologici e di conseguenza anche del sindaco Bucci.

Sappiate che questo è quanto di più lontano prova Nicola Morra.Mi hanno teso un tranello", si difende l'ex presidente della Commessione Antimafia. "La malattia non limita il valore e la capacità di chi, come Marco Bucci, ha già dimostrato di essere un amministratore eccellente e appassionato.

Sono sicura che, se eletto, sarà un grande Presidente della Regione Liguria, pronto a guidarla con la stessa energia e determinazione che lo hanno sempre contraddistinto.Forza Marco!", osserva Meloni.  Le reazioni alle parole di Morra abbondano. "Auguriamo al senatore Morra di svolgere la sua campagna elettorale in trasferta nel miglior modo possibile, magari parlando di programmi elettorali e di problemi del territorio in modo da evitare di parlare nuovamente di Jole in modo così poco sensibile e inopportuno e, soprattutto, di ribadire un pensiero poco rispettoso che colpisce tutti i malati oncologici e le loro famiglie", dicono Paola e Roberta Santelli, sorelle di Jole Santelli. "Le parole di Morra pronunciate oggi in un'intervista a 'Il Foglio', sono gravemente offensive e lesive, non solo nei confronti di Marco Bucci al quale mando il mio personale abbraccio, ma di tutti i pazienti oncologici che, a dispetto di quanto pare pensino le sinistre, non perdono i diritti sociali e politici.

Chi sta vincendo una malattia non è un cittadino di serie B.Vile e ignobile provare a vincere le elezioni con questi mezzucci.

I liguri seppelliranno questi infami iettatori con una valanga di consenso per Bucci che governerà con energia la Regione per i prossimi 10 anni", afferma in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli. "A essere immorale non è il titolo del Foglio ma Morra stesso, che in modo indecente fa un paragone fra due storie molto diverse fra loro.A quale titolo e con quale presunzione pensa di avere il diritto di avvisare i liguri della malattia di Marco Bucci?

Una malattia che, peraltro, Bucci non ha mai nascosto, in un rapporto franco, onesto e diretto con i cittadini, che di certo non potranno mai sentirsi ingannati da lui", dice a senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli. "Il candidato del centrodestra alla presidenza della Liguria ha poi più volte ribadito che si sta curando in modo efficace, senza che la patologia e la terapia intacchino minimamente non solo la campagna elettorale, ma anche la sua futura guida della Regione.Fare sciacallaggio e utilizzare fatti personali per condizionare l’esito delle elezioni è indegno, come può esserlo solo chi, altrettanto indegnamente, è stato presidente della commissione Antimafia", aggiunge.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sampdoria-Juve Stabia, i convocati di mister Pagliuca: Fortini convocato in nazionale Under 19

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Juve Stabia, diramata la lista completa dei convocati di mister Guido Pagliuca per il match di campionato Sampdoria-Juve Stabia in programma domani allo stadio “Ferraris” di Genova e valevole per l’ottava giornata del campionato di Serie B 2024-2025.Indisponibili tra le fila delle Vespe, Morachioli, Andreoni, Bellich e Di Marco.

In diffida il difensore Ruggero che è arrivato al quarto cartellino giallo e al prossimo sarà automaticamente squalificato per un turno.

Il comunicato ufficiale della Juve Stabia con l’elenco completo dei convocati di mister Pagliuca per il match di campionato con la Sampdoria.

 

“La S.S.Juve Stabia 1907 comunica che, dopo l’allenamento di rifinitura, il tecnico Guido Pagliuca insieme al suo staff ha reso nota la lista dei 23 calciatori convocati per il match Sampdoria-Juve Stabia, valevole per l’ottava giornata del campionato Serie BKT, in programma domani, venerdì 4 ottobre 2024, con inizio alle ore 20:30 presso lo stadio “Luigi Ferraris” di Genova.

Portieri: 1 Matosevic, 16 Signorini, 20 Thiam

Difensori: 3 Rocchetti, 4 Ruggero, 13 Baldi, 15 Floriani Mussolini, 23 Folino, 24 Varnier, 29 Fortini

Centrocampisti: 7 Zuccon, 8 Buglio, 10 Pierobon, 14 Meli, 25 Gerbo, 37 Maistro, 55 Leone, 98 Mosti

Attaccanti: 9 Adorante, 11 Piscopo, 27 Candellone, 90 Artistico, 99 Piovanello

Indisponibili: Andreoni, Bellich, Di Marco, Morachioli

Diffidati: Ruggero”. 

 

Nel frattempo oggi è arrivata la convocazione di Fortini per la Nazionale Under 19.

Di seguito il comunicato della società stabiese.

 

“La S.S.Juve Stabia 1907 comunica che in occasione delle amichevoli internazionali Under 19 in programma a Ravenna dal 6 al 13 ottobre 2024, l’Allenatore Federale Sig.

Alberto Bollini, ha convocato il calciatore gialloblù Niccolò Fortini.

Il raduno inizierà domenica 6 ottobre, di seguito il programma delle due gare degli azzurrini:

Italia-Galles giovedì 10 ottobre ore 15:00 – Stadio “Bruno Benelli”

Italia-Galles domenica 13 ottobre ore 15:30

Buona fortuna Niccolò dalla famiglia Juve Stabia”.

Infrastrutture, Savino (Hilti): “Andare oltre il progetto, sostenibilità filo conduttore”

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(Adnkronos) – “Infrastructure Academy è un momento in cui tutti i player del settore si fermano per riflettere sul percorso intrapreso per ragionare e condividere insieme la visione del futuro.Le infrastrutture oggi spesso sono associate al progetto Pnrr.

Oggi vogliamo andare oltre il progetto, oltre il cantiere e avere una visione più end to end, quindi dalla pianificazione alla progettazione fino al cantiere, con un filo conduttore che è quello della sostenibilità".Così Alessandro Savino, amministratore delegato Hilti Italia, durante l'Infrastructure Academy di Hilti Italia, evento dedicato all’innovazione infrastrutturale nel mercato delle costruzioni, organizzato in collaborazione con Ais (Associazione Infrastrutture Sostenibili) in svolgimento a Roma. "E' importante avere questa visione più olistica – spiega – tutti gli elementi che noi consideriamo, come digitalizzazione e soprattutto sostenibilità, devono partire a monte nella fase di pianificazione e poi di progettazione, perché il settore delle costruzioni attraversa una fortissima trasformazione, che è inevitabile e va accompagnata, e la sostenibilità è un elemento centrale e dobbiamo capire come supportarla con tutti i nostri player”. “Le costruzioni incidono per il 40% delle emissioni CO2 globali quindi sentiamo un senso di responsabilità e agiamo in maniera concreta, ad esempio il 30% dei nostri attrezzi è fatto con materiale riciclabile.

Abbiamo sistemi di staffaggio che hanno certificazioni Idp, quindi lavoriamo in modo trasparente per far capire quanto per noi la sostenibilità sia un driver strategico per guidare la trasformazione delle costruzioni del domani", conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Infrastrutture, Orsenigo (Ais): “Importante capire le necessità della collettività”

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(Adnkronos) – “E' importantissimo oggi ragionare in un'ottica di ciclo di vita delle opere che devono essere concepite con l'aiuto della collettività, quindi è importante lo stakeholder engagement, capire quali sono le necessità della collettività, come utilizzare al meglio le risorse del territorio, e su questo Ais ha prodotto un position paper che spiega quali sono le modalità per gestire al meglio questa fase".Così Lorenzo Orsenigo, presidente Ais – Associazione Infrastrutture Sostenibili in occasione dell'Infrastructure Academy, evento dedicato all’innovazione infrastrutturale nel mercato delle costruzioni, organizzato da Hilti Italia in collaborazione con Ais in svolgimento a Roma.  "Poi – prosegue – c'è la fase di progettazione e la fase di realizzazione e anche su questo Ais ha redatto un position paper sul cantiere sostenibile per dare un aiuto a chi opera, su come impostare un cantiere con i criteri di sostenibilità.

Poi non dobbiamo dimenticarci la parte di gestione e manutenzione delle opere: le opere infrastrutturali hanno una durata che va dai 50 ai 100 anni, quindi la manutenzione diventa una fase fondamentale nella gestione dell'opera”. “Oggi con l'utilizzo della digitalizzazione è possibile fare anche una manutenzione predittiva invece che una manutenzione ordinaria e quindi risparmiare risorse non soltanto di tipo naturale ma anche economico nella gestione delle opere.Infrastructure Academy è un momento di confronto e riflessione con tutti gli operatori, dove i vari attori, le varie componenti del settore delle infrastrutture si trovano e discutono su innovazione e futuri scenari”, conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

“Silvio Berlusconi e la città ideale”: nel volume di Giro il “miracolo politico” del Cavaliere

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(Adnkronos) – 'Silvio Berlusconi e la città ideale' è il titolo del libro di Francesco Giro, edito da Gangemi Editore, in cui l’autore ha spiegato “attraverso un’interpretazione culturale dell’agire politico di Berlusconi, che seppe vivere in modo radicale la contemporaneità, legandosi in modo sorprendente a ciò che di nuovo e di rivoluzionario emergeva negli anni della propria formazione personale”.Un saggio che vuole mettere in evidenza come “il miracolo politico di Berlusconi – spiega l’autore – non nacque per caso ma dalle esperienze vissute, di un uomo che guardava al mondo della vita e della cultura con curiosa e ostinata intensità”.

Francesco Giro, dal 2000 al 2005 consigliere regionale del Lazio nel gruppo Forza Italia, nel 2006 viene nominato da Silvio Berlusconi coordinatore regionale del Lazio e commissario di Forza Italia per Roma, successivamente in Parlamento e sottosegretario ai Beni Culturali, affida ad Antonio Tajani, attuale vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale nel governo Meloni e segretario nazionale di Forza Italia il ricordo di Silvio Berlusconi.  “Eccomi qui!Oggi per voi ho indossato la camicia e la giacca”, è la frase che Tajani ripropone nell'introduzione al libro.

Sono le parole che Silvio Berlusconi pronunciò dall’ospedale San Raffaele per salutare i partecipanti alla Convention di Milano e alla vigilia delle Elezioni regionali. “Parole semplicissime, quasi sorprendenti – spiega Tajani – per un leader di quella grandezza, ma che esprimono tutta la sua straordinaria generosità e il profondo rispetto che aveva per le persone che lo ascoltavano.Ha voluto indossare per noi tutti, e fino alla fine, l’abito giusto, perché amava popolo e non voleva deluderlo mai”.  “Quella di Berlusconi – continua Tajani – è stata una grande sfida, nata da lontano, quando fin da giovane imprenditore dimostrò interesse per lo sviluppo delle nostre città e per la tutela del nostro paesaggio urbano, per l’innovazione della comunicazione radiotelevisiva e del mondo del giornalismo e dell’editoria, per il rilancio in grande dello sport, della cultura e dello spettacolo, nel cinema, nel teatro e nella prima televisione commerciale, fino ad approdare al mondo della politica, per realizzare un grande progetto di cambiamento del quale oggi persino i suoi avversari riconoscono la presenza e l’efficacia”.  Il libro si compone di sei capitoli.

Il primo è dedicato al tema della libertà per analizzare nel successivo, in modo più specifico, il pensiero di Silvio Berlusconi sul tema della libertà e la sua rivoluzione liberale, prendendo in esame soprattutto due discorsi pronunciati negli anni ’90, dove il fondatore di Forza Italia illustra la missione di un grande partito popolare e i cardini della riforma costituzionale di uno Stato che aspiri ad essere libero e moderno.Il terzo capitolo affronta il tema della rappresentazione politica dei cattolici in Italia mentre nel quarto Giro analizza il tema dell’Umanesimo e del Rinascimento, due momenti che – spiega – in Berlusconi esercitarono un’influenza decisiva.

Ma è nel quinto capitolo che Giro mette in evidenza un Berlusconi riformatore, alla ricerca di un nuovo linguaggio, che visse intensamente il suo tempo, “congeniale a interpretare la realtà e nello stesso tempo a trasformarla”.  Il libro si chiude con il capitolo dedicato a quello che Giro definisce “il grande merito del Berlusconi politico.Finalmente – spiega – con Berlusconi e con Forza Italia, la sua creatura politica, si poneva fine alla rivoluzione di controllo e di direzione culturale teorizzata da Gramsci”.

Un libro attraverso il quale Francesco Giro vuole far “comprendere che il miracolo politico di Berlusconi non nacque per caso ma dalle esperienze vissute, di un uomo che guardava al mondo della vita e della cultura con curiosa e ostinata intensità”.  —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Natalità, Colacurci (Sigo): “Contro il calo delle nascite ‘gratificare la maternità”

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(Adnkronos) – “Il modello è da cambiare.Se la gravidanza torna centrale, gratificante e non penalizzante per la donna, probabilmente si sarà maggiormente portati a fare figli.

Avere figli non deve potare a una penalizzazione nella propria realizzazione lavorativa”, dato che anche la questione economica ha un peso nella scelta di diventare genitori. “Non si deve scegliere tra la possibilità di realizzarsi nel mondo del lavoro e l’avere figli.La maternità deve essere gratificata”.

Lo ha detto all’Adnkronos Nicola Colacurci, past president Sigo, Società italiana di ginecologia e ostetricia, tra i 50 esperti europei riuniti fino a domani a Parigi al convegno ‘Tackling infertility’, organizzato dalla Federazione francese di studi sulla riproduzione (Ffer), con il supporto di Merck, con l’intento di realizzare un Manifesto di raccomandazioni per i legislatori degli Stati Ue per affrontare la denatalità del Vecchio continente. “Dobbiamo cambiare il sistema di gratificazione maschile – continua Colarcurci – Oggi, inevitabilmente, una donna, per fare carriera, si confronta con un modello maschile.C’è una sorta di rifiuto della femminilità, nei paesi del Nord Europa viene usata molto la pillola che dilaziona nel tempo la mestruazione.

Sembra il rifiuto di una caratteristica che non è un optional.Fino a quando il modello di riferimento resta quello maschile inevitabilmente non viene previsto che la donna allatti, quindi, non può allattare in ufficio o nel posto di lavoro.

Non è previsto – conclude – che il bambino abbia un luogo dove poter stare” mentre la mamma lavora. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sampdoria, Sottil: gara a porte chiuse surreale, Juve Stabia in salute ma dobbiamo vincere

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Andrea Sottil, allenatore della Sampdoria, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato con la Juve Stabia.

Le dichiarazioni di Sottil sono state raccolte dai colleghi di sampnews24.com e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Ho sia allenato che giocato da calciatore a porte chiuse.E’ qualcosa di surreale, è un po’ come fra virgolette ammazzare un po’ lo spettacolo perché, specie in casa nostra, il pubblico è meraviglioso e trascinante.

Detto questo, non possiamo che prenderne atto.Non dobbiamo farne una scusa e un alibi perché lo sappiamo da diversi giorni.

E’ successa questa cosa ed è stata presa questa decisione.Abbiamo l’obbligo di andare sopra tutto e tutti, fare una grande prestazione e raggiungere un risultato importante.

L’unico obiettivo che abbiamo davanti è la Juve Stabia, squadra in salute, allenata bene e rodata.E’ una squadra che ha un’identità forte, rispettiamo la Juve Stabia ma dobbiamo pensare alla nostra partita.

Ieri ho visto una giornata di grande concentrazione, oggi la pretenderò ancora di più perché per noi è importante dare continuità di prestazione e punti.Diciamo che per quanto riguarda Pedrola è quasi a posto.

E’ un giocatore che manca da parecchi mesi dall’allenamento attivo.Quando si parla di giocatore pronto è perché ha fatto un lavoro propedeutico, ci vorranno qualche settimana ma la sosta lo aiuterà a condizionarsi sempre meglio.

Per Cesena penso sarà convocabile.Stiamo valutando Romagnoli e Vieira ma abbiamo già le idee chiare.

Per il resto sono tutti a disposizione.Borini?

Ha avuto un problema influenzale, è rientrato.E’ un po’ debilitato ma è assolutamente disponibile.

Il giocatore ha qualità e ha il colpo, lo ha dimostrato nel derby.Nel nostro progetto devono sentirsi tutti coinvolti perché questo è un campionato lungo, faticoso e difficile.

Ci sarà bisogno di tutti e con le cinque sostituzioni devi diventare il protagonista della partita anche se non si parte da titolare”.

 

Fonte: sampnews24.com

Natalità: Anserini (Sifes-Mr), ‘la Pma non risolve tutti i problemi della fertilità’

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(Adnkronos) – “Purtroppo i successi delle tecniche fanno pensare che possano risolvere tutto, ma non è così.Abbiamo uno strumento molto potente, che è la crioconservazione degli ovociti per motivi oncologici e medici, ma anche sociologici”, il social freezing. “La possibilità però di avere figli con quegli ovociti è del 90%.

Nel 2005 la media dell’età delle donne che facevano cicli di fecondazione assistita era 35 anni e il 20,7% aveva oltre 40 anni.Nel 2021, la media è salita a 36,8 anni e le donne over 40 sono il 34,4%.

I dati si riferiscono a quelle che fanno cicli con i loro gameti, escludendo quindi l’ovodonazione”.Così Paola Anserini, presidente Sifes-Mr, Società italiana di fertilità sterilità e medicina della riproduzione, all’Adnkronos Salute oggi, a Parigi, dove una cinquantina di esperti europei si confronta al convegno ‘Tackling infertility’, organizzato dalla Federazione francese di studi sulla riproduzione (Ffer), con il supporto di Merck, per la realizzare di un Manifesto di raccomandazioni per i legislatori degli Stati Ue per affrontare l’inverno demografico del nostro Continente. “La Pma non è l’ultima spiaggia: se non si riesce ad avere figli, ci si deve rinvolgere allo specialista della fertilità”, avverte Anserini ricordando che attualmente i bimbi nati con la fecondazione medicalmente assistita sono intono al 4% del totale.

Pensando poi a una roadmap ideale per invertire la tendenza della denatalità, per l’esperta è fondamentale “rendere i centri pubblici di procreazione mediamente assistita (Pma) in grado di competere con il livello dei privati perché la Pma è sostenuta, ma non troviamo biologi, medici disposti a lavorare in questi centri”.  Riferendosi poi all’aumento delle donne over 40 che desiderano avere figli, l’esperta sostiene l’importanza di incrementare l’ovodonazione.Come è noto con l’avanzare dell’età anche gli ovociti invecchiano riducendo quindi la probabilità di portare a una gravidanza.

Attualmente, in Italia “quasi il 100% degli ovociti viene importato da banche private estere – sottolinea Anserini – Questa è una realtà che segue criteri commerciali per la carenza di ovociti che è difficile da sostenere anche per il sistema pubblico.Per questo andrebbe incentivata l’autopreservazione degli ovociti nel pubblico non solo per questioni di salute – trattamenti oncologici, malattie neurodegenerative, menopausa precoce – ma anche nelle donne tra i 28 e 33 anni, chiaramente coinvolgendo giuristi e bioeticisti, ma credo sia una strada da percorrere, come una possibilità in più, ma anche in ottica di ovodonazione, nel caso in cui la donna non ne facesse uso”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Natalità, esperti a Parigi su crisi della fertilità in Europa: “Una sfida per tutti”

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(Adnkronos) – Il calo della fertilità in Europa richiede una mobilitazione collettiva a livello continentale.Con un tasso di natalità medio di 1,46 figli per donna, ben lontano dal valore soglia di 2,1 per la sostituzione della popolazione, l’Ue è in pieno inverno demografico.

La crisi della fertilità può essere attribuita a numerosi fattori socioeconomici, culturali, medici e ambientali, rendendola particolarmente difficile da affrontare.In questa che è ‘una sfida per tutti’, con l’obiettivo di far avanzare il dibattito e formulare raccomandazioni concrete applicabili negli stati membri dell’Ue, 50 esperti europei sono riuniti oggi e domani a Parigi, all’evento ‘Tackling infertility’, organizzato sotto l’egida di Samir Hamamah, presidente della Federazione francese di studi sulla riproduzione (Ffer), con il supporto di Merck.

All’incontro partecipano professionisti della sanità, ricercatori, associazioni di pazienti e decisori politici in un dialogo sulle sfide legate al calo della fertilità e alla crisi della natalità in Europa. Secondo i dati pubblicati da Eurostat nel 2022, il tasso di natalità era di 1,16 in Spagna, 1,24 in Italia e 1,29 in Polonia.Anche la Francia, con 1,79 figli per donna, superiore la media europea che è di 1,46, non è immune al declino generale: il suo tasso di fertilità è stimato in calo a 1,68 nel 2023.

Definita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come “l’incapacità di ottenere una gravidanza clinica dopo 12 mesi di rapporti sessuali regolari e non protetti”, l’infertilità colpisce circa 1 persona su 6 durante gli anni riproduttivi, 25 milioni di europei.Eppure, nonostante l’urgenza della situazione, la natalità non è ancora stata posta al centro dell’agenda delle politiche pubbliche europee.

Le risposte fornite finora, spesso limitate a un solo aspetto del problema e non coordinate, non sono riuscite a fermare il calo della natalità. In questo contesto, l’obiettivo dell’incontro del 3 e 4 ottobre, all’ombra della Torre Eiffel, è quello di incoraggiare un approccio olistico al calo della fertilità e di sviluppare soluzioni per le varie dimensioni della crisi della natalità in Europa, inclusa l’infertilità.Le raccomandazioni a cui lavorano gli esperti riuniti a Parigi si concentrano su 3 questioni chiave: sensibilizzazione, accesso alle cure e rafforzamento delle politiche pubbliche. Molti europei non sono a conoscenza delle cause e delle possibili soluzioni all’infertilità, ma la sensibilizzazione pubblica è una questione cruciale.

Gli esperti sono quindi al lavoro per esplorare vari modi per informare efficacemente il pubblico e combattere stereotipi e pregiudizi, in particolare tra le giovani generazioni, che generalmente sono meno interessate ai problemi di fertilità.Una particolare attenzione è riservata anche alla formazione iniziale e continua dei professionisti della sanità, che svolgono un ruolo chiave nel trasmettere questi messaggi di prevenzione e informazione. Tra i vari fattori che pesano sull’infertilità, oltre agli stili di vita e all’esposizione a sostanze nocive, c’è anche la carenza di politiche in grado di favorire l’equilibrio tra vita lavorativa e privata e un facile accesso ai servizi scolastici e agli asili nido per l’infanzia.

Secondo gli esperti, a livello politico, servono servizi e regolamenti adeguati per questo raccomandano misure per sostenere la fertilità, affrontando le cause dell’infertilità e facilitando i progetti di genitorialità. Un’altra area chiave di intervento è il miglioramento del percorso dei pazienti affetti da infertilità.In Europa, ad esempio, l’accesso alla procreazione medicalmente assistita (Pma) rimane altamente variabile.

In base all’esperienza dei pazienti o dei professionisti e alla letteratura scientifica, nel corso del convegno viene affrontato il tema delle disuguaglianze nell’accesso alle cure, che possono dipendere dalla regione di residenza o dalla copertura economica del trattamento.Oltre alle opportunità per migliorare i percorsi di cura, con particolare attenzione alla diagnosi, al supporto medico e psicologico, il confronto riguarderà anche il possibile ruolo dei datori di lavoro e l’informazione adeguata ai pazienti.

Le raccomandazioni condivise nella due giorni parigine saranno raccolte in un Manifesto, che sarà comunicato ai decisori e legislatori europei per sensibilizzarli sulle sfide poste dalla crisi della fertilità e per fornire loro percorsi di azione su questo grave problema per il futuro del continente. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Inter, l’ultrà Beretta: “Salvo per una soffiata, hanno provato a uccidermi”

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(Adnkronos) –
Andrea Beretta, l'ex capo della curva Nord colpito dall'ordinanza di custodia cautelare per l'indagine sul tifo organizzato e già detenuto a San Vittore per l'omicidio di Antonio Bellocco, "è riuscito più volte a sventare il progetto omicidiario grazie alle rivelazioni ricevute dalla persona incaricata a tirarlo in trappola, verosimilmente con un sonnifero, e condurlo in un luogo idoneo a perfezionare la sua esecuzione: qui sarebbe stato colpito con arma da fuoco e sotterrato".E' uno dei dettagli che emerge da una delle integrazioni che i pm di Milano Sara Ombra e Paolo Storari hanno inoltrato al gip Domenico Santoro per chiedere gli arresti.  
Un'esecuzione sventata che sarebbe stata legata alla volontà di estrometterlo dal business del merchandising e che appare verosimile se si tiene conto che lo scorso 23 luglio ci sarebbe stato un incontro minatorio all'interno dell'abitazione di Bellocco.  Dopo l'omicidio del rampollo del clan di Rosarno, si legge sempre nel documento della procura, il capo ultrà nerazzurro Marco Ferdico avrebbe commentato con un altro degli arrestati la possibile presenza di "nuovi soggetti terzi interessati alla gestione della tifoseria" interista facendo riferimento a tale 'Davidino'", ossia Davide Flachi, oltre che sulla necessità "di tenere un 'profilo basso' in modo da non insospettire le forze dell'ordine".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Carburanti, ipotesi allineamento accise gasolio-benzina. Mef: “Nessun aumento”

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(Adnkronos) – Sarebbe allo studio un allineamento delle accise del petrolio e della benzina.A darne notizia è il ministero dell'Economia e delle Finanze, escludendo che ci possa essere alcun aumento. "Sulla base degli impegni Pnrr, delle Raccomandazioni specifiche della Commissione europea e del Piano per la transizione ecologica, approvato nel 2022, il Governo è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientali dannosi" spiegano da Viale XX Settembre.  "In coerenza con l'impostazione di questo governo, l'intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell'innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensì in una rimodulazione delle due" si legge nella nota. "Il Piano strutturale di bilancio di medio termine ha previsto che questo allineamento sarà definito nell'ambito delle misure attuative della delega fiscale".   ''L’ipotesi di aumentare le accise sul gasolio, emerse tra le righe del piano strutturale di bilancio, predisposto in vista della prossima Manovra, appare assurda, addirittura paradossale'' afferma Federconsumatori in una nota. ''Specialmente se si considera che il governo che la propone è lo stesso che, finché era all’opposizione e in campagna elettorale ha reso l’abolizione delle accise sui carburanti uno dei suoi cavalli di battaglia'', aggiunge l'associazione.  
L’allineamento delle accise diesel/benzina (portando cioè l’attuale accisa sul gasolio da 0,617 a 0,728 euro) avrebbe sugli automobilisti e su tutti i cittadini un effetto disastroso.

Secondo le stime dell’osservatorio nazionale Federconsumatori, in termini diretti, ogni automobilista subirebbe un aumento per il rifornimento di gasolio, di circa 112 euro annui.Ma le ripercussioni più gravi si avrebbero per gli effetti indiretti di tale operazione, dal momento che in Italia circa l’84% delle merci è trasportato su gomma: l’aumento del costo del diesel produrrebbe un ulteriore aggravio dei beni di largo consumo pari a 121 euro annui a famiglia (per tutte le famiglie, anche quelle che non posseggono un’auto). L’aggravio totale, per una famiglia che ha un’auto diesel, ammonta a circa 233 euro annui. ''Si tratta di un disegno inaccettabile da ogni punto di vista'', secondo Federconsumatori. ''Forse il Governo ci ha frainteso quando chiedevamo di intervenire sulle accise: rivendicavamo l’urgenza di un taglio delle accise sui carburanti, immediato e congruo, oppure la definizione di un’accisa mobile realmente efficace; nonché lo scorporo delle accise dall’applicazione dell’iva sui carburanti, eliminando così l’iniqua imposizione di una tassa su un’altra tassa''. ''Un aumento delle accise sul gasolio, mirato a equipararle a quelle già gravanti sulla benzina, diventerebbe una vera e propria stangata per famiglie e imprese.

L'imposizione fiscale sui carburanti nel nostro Paese è già tra le più alte d'Europa, e andrebbe ridotta, non aumentata'' afferma Faib Confesercenti in una nota.Un ulteriore incremento delle accise sul gasolio ''genererebbe un trascinamento anche sui costi di trasporto delle merci, con un effetto a cascata sui prezzi finali dei prodotti.

In caso di rialzi della materia prima, ci potremmo trovare di fronte ad aumenti drammatici, come purtroppo ciclicamente accade'', sottolinea l'associazione. Faib propone di introdurre ''un'accisa mobile, ovvero un meccanismo che consenta di impiegare il maggior gettito iva legato agli aumenti dei prezzi dei carburanti, per ridurre in modo dinamico le accise.Una misura di equità che andrebbe a vantaggio di imprese e consumatori, perché permetterebbe di trattenere l’inflazione generata dal caro-carburanti e di spalmare i benefici della riduzione dei prezzi alla pompa su più fronti''. 'L'aumento delle accise sui carburanti, e in particolare sul gasolio, non solo rappresenta un aggravio immediato per famiglie e imprese, ma rischia di innescare una pericolosa e perversa spirale inflazionistica che andrebbe a colpire l’intera economia'' dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, in una nota. ''Oltre a contraddire la linea politica del governo, la misura non sembra tenere conto delle difficoltà economiche che stanno già affrontando i cittadini italiani.

Pertanto, un ripensamento su questa strategia appare non solo opportuno, ma necessario per evitare conseguenze economiche ancora più gravi'', aggiunge. Una misura di questo tipo, secondo il presidente, ''risulterebbe fortemente penalizzante per l'economia italiana.Sia le famiglie sia le imprese ne risentirebbero in maniera profonda, con ripercussioni a catena che finirebbero per erodere il potere d'acquisto dei cittadini e aumentare i costi di gestione per le aziende, innescando una spirale perversa di aumenti dei prezzi al consumatore finale''. ''Uno degli aspetti più controversi di questa proposta di aumento delle accise – secondo Ferrara – è la sua evidente contraddizione con la linea politica del governo guidato da Giorgia Meloni.

Durante la campagna elettorale e nei primi mesi di governo, l’esecutivo si è più volte dichiarato contrario a nuove tasse sui carburanti, ritenendo che tali misure avrebbero solo peggiorato la situazione economica per famiglie e imprese''. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Medio Oriente, Meloni sente Schlein: “Momento difficile, avanti coesi”

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(Adnkronos) – La crisi in Medio Oriente al centro della telefonata tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.In un quadro ad altissima tensione – dopo l'attacco missilistico dell'Iran contro Israele e con le azioni israeliane contro Hezbollah in Libano – la presidente del Consiglio oggi 3 ottobre avrebbe auspicato unità e coesione – raccontano i beninformati – da parte di tutte le forze politiche in questo difficile frangente internazionale. Ben consapevole di come nell'opposizione si registrino sensibilità e posizioni diverse, Meloni confida si possa comunque marciare uniti, per senso di responsabilità e a maggior ragione considerando il ruolo che l'Italia riveste, al timone del G7.

La premier, a quanto si apprende, non dovrebbe sentire da qui in avanti altri leader di opposizione, da Conte a Bonelli passando a Fratoianni, Renzi e Calenda: ha parlato con la leader del maggior partito del centrosinistra affinché anche agli altri arrivasse il suo messaggio di unità.  Dopo la riunione del G7 – con la condanna dell'attacco iraniano e l'impegno comune per una soluzione diplomatica – continuano i contatti della presidente del Consiglio con alleati e partner internazionali.Bocche cucite a Palazzo Chigi su chi stia sentendo – l'ultima telefonata resa pubblica è quella di martedì scorso con il primo ministro libanese Najib Mikati-, ma chi l'ha vista in queste ore la descrive impegnatissima e fortemente preoccupata per un conflitto che allarga le sue ombre e che, a distanza di un anno da quel drammatico 7 ottobre, non accenna a spegnersi. Mentre il tavolo del governo sulla crisi mediorientale resta convocato in forma permanente -continui i contatti con Farnesina e Difesa-, oggi Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi anche il Presidente della Repubblica del Kyrgyzstan, Sadyr Japarov, con cui ha siglato alcune intese, in particolare sul fronte della giustizia e della cultura.   —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Professioni, Musumeci a congresso ingegneri: “Prevenzione contro il rischio sismico”

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(Adnkronos) – "In Italia finora si è pensato essenzialmente alla ricostruzione, che poteva essere limitata se lo stesso interesse ci fosse stato verso la prevenzione.La pianificazione urbanistica non ha mai tenuto conto di quella della protezione civile.

C'è stata una particolare attenzione a costruire senza tenere conto però di paramenti essenziali che ogni ingegnere e ogni sana amministrazione conosce".Così si è espresso il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, intervenuto in apertura della seconda giornata del 68° Congresso degli Ordini degli ingegneri d’Italia in corso a Siena, nell’ambito del modulo di approfondimento dedicato alle politiche e le modalità di intervento per la tutela del territorio.  “Con il governo Meloni – ha poi proseguito – siamo a una svolta perché si è deciso di fare della cultura della prevenzione l'obiettivo prioritario, in un'Italia che finora ha seguito solo l'emergenza.

Per quanto ci riguarda stiamo lavorando alla revisione della Protezione civile, il ddl per la prevenzione sul rischio sismico presto lo porteremo all'esame del Consiglio dei ministri, dove abbiamo previsto l’introduzione del fascicolo del fabbricato perché non si può parlare di intervento se non si sa dove intervenire".Sulla questione della ricostruzione ha poi affermato: "La delocalizzazione non è più un argomento tabù.

In alcuni casi è necessario allontanarsi se il ricostruito si trova nelle stesse condizioni dove prima si era costruito".  Interloquendo con il Ministro, Angelo Domenico Perrini, presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, ha sottolineato che ormai da anni gli ingegneri italiani spingono per l’attuazione delle opere di prevenzione, anche sulla base di numerosi rapporti del Centro Studi CNI che dimostrano come la prevenzione sia economicamente più vantaggiosa rispetto ai costi che lo Stato è costretto a sostenere per le varie ricostruzioni.In questo senso, Perrini ha auspicato che i fondi del Pnrr vengano utilizzati integralmente, superando anche le tradizionali pastoie burocratiche. Nell’ambito dello stesso tema è intervenuto anche il commissario straordinario Sisma Centro Italia 2016 Guido Castelli che si è espresso così: "La professionalità degli ingegneri fa parte delle soluzioni al problema della prevenzione.

La prevenzione deve essere infatti oggetto di formazione, di specializzazione, ma anche di sensibilizzazione culturale.L'ingegnere è un portatore sano di questo messaggio.

Ringrazio gli ingegneri per l'apporto che quotidianamente danno a questa complessa opera di ricostruzione dopo il sisma del 2016, che ha visto 70.000 edifici lesionati, tra cui 1.200 edifici di culto e 5.000 beni culturali.E' stata una devastazione che però ha consentito anche di introdurre metodiche sperimentali e di innovazione che fanno di questa ricostruzione, spero di poter dire, un grande contributo all'ingegneria sismica italiana". Poi ha parlato di numeri. "Sono circa 20mila i cantieri autorizzati e 11mila quelli già completati.

Stiamo lavorando per riportare i cittadini nelle loro case.Le richieste di contributo presentate per la ricostruzione privata sono 31mila, per quasi 14 miliardi di euro di valore complessivo.

Per la ricostruzione pubblica sono stati stanziati 4 miliardi e 200 milioni di euro per oltre 3500 interventi.Complessivamente è stato avviato il 95% delle opere programmate.

Si lavora per città e paesi sicuri, sostenibili e connessi.Grazie al programma NextAppennino sono stati stanziati 1 miliardo e 80 milioni di euro per oltre 870 interventi.

Sono state assegnate risorse per 700 milioni per il rilancio economico e sociale.Ad oggi a sostegno delle imprese sono state garantite concessioni per quasi 500 milioni di euro, per 1400 progetti.

E' stato stanziato 1 miliardo e mezzo per oltre 450 interventi di edilizia scolastica, 62 milioni per la ricerca universitaria.Con 71 milioni sono stati finanziati 22 comunità energetiche rinnovabili.

La rinascita, inoltre, passa anche per le strade con 300 milioni di euro per la struttura viaria". A completamento dei lavori congressuali della mattina si sono tenuti tre moduli di approfondimento dedicati: abitare, costruire e rigenerare di fronte alla sfida della sostenibilità; industria; l’intelligenza artificiale per i professionisti tra paure, mito e realtà.Nel pomeriggio i lavori congressuali sono proseguiti con i Focus group riservati ai delegati al Congresso.

Poi spazio al FuoriCongresso con, tra le altre cose, l’incontro dedicato alle comunità energetiche rinnovabili, la casa del futuro e i quartieri ecosostenibili, oltre ad un ulteriore approfondimento sull’Intelligenza Artificiale. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Manageritalia Veneto, da orari di lavoro chiari a welfare ecco best practice per il turismo

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(Adnkronos) – Dall’abbandono dei turni spezzati all’adozione di un turno unico di otto ore con due giorni di riposo settimanale, passando per la creazione di foresterie capaci di accogliere i lavoratori del turismo le loro famiglie con tutti i servizi e confort in moderni spazi pensati per la socialità e la convivialità sino a percorsi di carriera professionalizzanti per i più giovani oltre a un moderno sistema di welfare che premi l’impegno personale e a datori di lavoro sempre più attenti al benessere del lavoratore.Sono queste alcune delle buone pratiche per attrarre e fidelizzare il capitale umano impegnato nel comparto alberghiero e della ristorazione in Veneto emerse nell’incontro 'Turismo e imprese nuovi modelli di business, innovazione e pratiche nello sviluppo e gestione del capitale umano, nell'organizzazione del lavoro, nell'adozione di nuove tecnologie', organizzato oggi a Venezia da Manageritalia Veneto e Ciset. Si tratta del terzo appuntamento del progetto quadriennale 'Turismo: Giovani – Imprese – Lavoro.

Il Veneto verso Milano – Cortina 2026', promosso da Manageritalia Veneto e Ciset, in stretta collaborazione con Confcommercio Veneto, Federalberghi Veneto e Confindustria Veneto e tutti gli stakeholder pubblici e privati, nato per stimolare istituzioni, scuola e operatori a riflettere sul futuro dei turismi e sul valore del capitale umano nel settore turistico in Veneto. L’incontro, nella cornice della Scuola Grande di San Marco a Venezia, ha messo a confronto manager, imprese turistiche e dell’accoglienza, istituzioni territoriali, mondo accademico e del lavoro tra cui: Lucio Fochesato, presidente Manageritalia Veneto, Marco Ballarè, presidente Manageritalia, Michele Tamma, presidente del Ciset, Simone Venturini, assessore al Turismo e Sviluppo economico Comune di Venezia, Federico Caner, assessore Turismo Regione Veneto, Vanni Chiozzi, area manager nordest Fondazione Milano Cortina 2026, Mauro Giovanni Viti, direttore Direzione Turismo Regione del Veneto e molti altri. L’edizione di quest’anno pone al centro del confronto il tema di come le imprese turistiche stanno affrontando l’innovazione tecnologica e dei processi di gestione del personale nonché il miglioramento delle pratiche organizzative, del welfare contrattuale e l’attuazione di “nuovi modelli” di business per garantire un futuro prospero all’intero comparto turistico veneto e nazionale.Nelle due passate edizioni sono state affrontate altre rilevanti tematiche: come attrarre i giovani e le loro scelte professionali nel campo turistico (2022) e l’annoso problema dell’insufficienza del personale e del capitale umano nel comparto alberghiero e della ristorazione (2023). “Le prossime Olimpiadi invernali di Milano -Cortina 2026, saranno il vero banco di prova per il turismo veneto.

Non possiamo più perdere tempo e dobbiamo farci trovare pronti come manager, imprese, istituzioni e organi di formazione mettendo al centro non solo la qualità dei nostri servizi e dell’offerta turistica del territorio ma soprattutto la valorizzazione del nostro personale, perché senza capitale umano il turismo non si fa!”, sottolinea Lucio Fochesato, presidente Manageritalia Veneto.  "Abbiamo la responsabilità -prosegue- di costruire insieme a tutti gli operatori del settore nuovi modelli di business che, anche grazie alle nuove tecnologie, mettano al centro il lavoratore attraverso contratti vantaggiosi, un sistema di welfare aziendale che premi il merito affiancati anche da percorsi di carriera professionalizzanti capaci di garantire un futuro per i più giovani.Tutti elementi, che richiedono competenze manageriali nella gestione delle imprese, con cui attrarre e fidelizzare i nuovi lavoratori nel turismo.

Solo così – conclude Fochesato – potremmo far fronte all’attuale scarsità di personale e fare tornare il lavoro nel comparto turistico ancora attrattivo”. “Le tendenze del mercato del lavoro, i nuovi assetti sociali, le giovani generazioni – sottolinea Michele Tamma, presidente del Ciset, centro internazionale di studi sull'economia turistica – pongono di fronte ad un quadro che negli ultimi anni è cambiato e difficilmente tornerà indietro.Anche se certamente non solo, nel mondo del turismo e dei servizi, tale evoluzione si avverte in modo forte, in Italia come in Europa.

L'esigenza di soluzioni flessibili, cresciuta nel tempo per le imprese, ora è una richiesta sempre più marcata anche da parte di persone, in specie giovani – come la gen Z – che cercano la via per conciliare vita professionale, familiare, sociale”.  “Allo stesso tempo, l'imperativo di elevare la qualità della capacità di competere delle imprese, del lavoro e dei luoghi di lavoro, delle opportunità e dignità dei percorsi personali, crea l'esigenza di trovare soluzioni in grado di conciliare le diverse spinte generate da un quadro più frammentato e articolato di un tempo.La sfida è rispondere, con approcci, tecnologie, e pratiche nuove in grado di mantenere, pur nella flessibilità e frammentazione, quel quantum di stabilità e certezze indispensabili, sia per le imprese che per i lavoratori, per investire reciprocamente, innovare, trovare efficienza", conclude Tamma. “Grazie al percorso condiviso di definizione del Piano Strategico del Turismo Veneto per il periodo 2025-2027, come Regione miriamo a fare del capitale umano il punto di partenza per un cambio di passo nel rapporto tra lavoratore e azienda.

Un’azienda che funziona, funziona sicuramente meglio se il suo lavoratore si sente parte del sistema”, commenta Federico Caner, assessore Turismo Regione Veneto.  "Abbiamo messo in campo un’ampia sinergia tra le Direzioni turismo, Direzione Lavoro, Formazione e Istruzione con il Sistema Camerale e la Società Veneto Lavoro al fine di analizzare da una parte i nuovi fabbisogni di personale nel comparto turistico, dall’altra migliorare le condizioni lavorative all'interno delle aziende e, simultaneamente, a rinvigorire la concezione del lavoro nel settore turistico, attraverso anche una “campagna profonda” per rilanciare il lavoro nel turismo e la facilitazione del ricambio imprenditoriale, Un progetto proposto dal CISET presso le aziende del settore”, continua.  “La valorizzazione del capitale umano nel turismo è l’elemento essenziale per la crescita del settore e per continuare ad attrarre lavoratori in questo ambito.Dobbiamo mettere al centro della discussione economica e politica il tema dell’alloggio, dei trasporti e di stipendi adeguati capaci di garantire non solo la “sopravvivenza” ma una buona qualità della vita nelle città a vocazione turistica come a Venezia e non solo”, sottolinea Simone Venturini, assessore al Turismo e Sviluppo economico Comune di Venezia che conclude: ”Come amministrazione siamo impegnati grazie al dialogo con le associazioni di categoria, gli imprenditori e i lavoratori a individuare soluzioni che consentano a chi lavora nel comparto di vivere al meglio la città e i suoi servizi”. Il confronto tra gli addetti ai lavori ha preso il via dall’analisi dei dati sui servizi turistici dell’ufficio studi Cgia di Mestre con l’indagine dal titolo 'L’andamento dell’occupazione nel turismo veneto tra mutamenti e demografia', che vedono nel 2023 la presenza di oltre 36mila imprese attive per 51mila localizzazioni.  Un quadro simile all’Emilia Romagna, la prima in Italia, ma con un maggiore numero di addetti (222mila) il 9,5% del totale nazionale e un +7% rispetto all’anno record 2019).

Delle oltre 14.500 assunzioni tra 2019 e 2023, 10.400 hanno riguardato giovani (15-29 anni) e 4.100 i senior (55 anni e più) e solo 65 nella fascia 30-54.Anche nel 1* semestre 2024, salgono le assunzioni di lavoratori over 55 +4,3%, mentre quelle dei giovani rimangono pressoché stabili 0,4%.

Il settore è primo anche per assunzioni di lavoro dipendente, che sfiora il +10% rispetto al 2019.Spiccano ristorazione (+12mila addetti e +16%) e attività creative/intrattenimento (+1.800 e +34%). In crescita il full-time (+13%) che sale al 56,5% sul totale assunzioni mentre il part-time cresce del 5,6% e riguarda il 43% delle nuove assunzioni.

L’intero settore, negli ultimi quattro anni, continua a confermarsi poco attrattivo per i laureati -16%.Di converso, salgono le assunzioni dei «senza titolo» che fanno segnare +75% (7.600).

crescono anche i diplomati + 5,2% pari a 3900 lavoratori.Quasi il 30% lavoratori stranieri, di questi il 70% non ha titolo di studio o solo quello elementare.  L’indagine oltre a sottolineare la carenza di personale qualificato dovuta a un minor interesse dei lavoratori più giovani nel turismo e alla fuoriuscita di risorse con competenze e esperienza, ha fornito anche indicazioni utili per operatori, imprese e istituzioni volte a motivare e fidelizzare i collaboratori nonché a migliorare la percezione del lavoro nel turismo.Tra le altre, la necessità di rivedere l'organizzazione del lavoro ripensando turni e mansioni anche con il supporto della tecnologia e ponendo maggiore attenzione ai bisogni e al benessere del dipendente attraverso benefit e premialità azioni di sostegno al welfare.

L’implementazione di percorsi di formazione, interni o esterni all’azienda, che consentano al lavoratore di ampliare le proprie competenze rendendole spendibili sul mercato del lavoro.L’individuazione di chiari percorsi di carriera che consentano una adeguata crescita economica e professionale.

Fondamentale l’attenzione, da parte della componete datoriale, dell’accomodation del personale non più solo semplici alloggi ma vere strutture capaci di offrire servizi di qualità sempre più rivolti alla persona e alla famiglia volti a favorire la socialità, così da far sentire il lavoratore membro di una comunità. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Chi è Mario Orfeo, da lunedì al timone di Repubblica

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(Adnkronos) – Certi amori "fanno dei giri immensi e poi ritornano", diceva Venditti.E' ciò che è accaduto a Mario Orfeo che, partito professionalmente dalla allora neonata redazione napoletana di 'Repubblica', nel 1990, da lunedì torna al quotidiano del gruppo Gedi con il ruolo di direttore.

Orfeo, classe 1966, nel 1988 diventa giornalista professionista al 'Giornale di Napoli' e collabora con diverse testate nazionali, tra cui il settimanale 'Panorama', per poi passare a 'Repubblica' dove diviene prima vice allo Sport, poi passa agli Interni e nel 2001 diventa redattore capo centrale.Nel 2002 diviene direttore de 'Il Mattino'.  La sua carriera in Rai comincia nel 2009, quando viene nominato direttore del Tg2 su proposta dell'allora direttore generale Mauro Masi.

Dopo una pausa dalla tv di Stato, da marzo 2011 a novembre 2012 – quando accetta la proposta dell'editore Caltagirone di dirigere il 'Messaggero' – il 29 novembre 2012 viene nominato direttore del Tg1.  Durante la sua direzione, il Tg della rete ammiraglia è oggetto di un importante rinnovamento, inaugurando l'era dell'HD, della produzione digitale e della trasmissione nel formato di immagine panoramico 16:9.Dal 9 giugno 2017 al 27 luglio 2018 è direttore generale della Rai.

Nel maggio 2020 viene nominato direttore del Tg3, dove è stato riconfermato anche durante il governo di Giorgia Meloni nel maggio del 2023.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Usa, almeno 190 morti per uragano Helene: un milione senza elettricità

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(Adnkronos) – E' salito ad almeno 190 il numero delle persone che hanno perso la vita a causa dell'uragano Helene che si è abbattuto sugli Stati Uniti e ha toccato terra in Florida circa una settimana fa.Lo riferisce la Nbc spiegando che oltre la metà dei decessi si è verificata nella Carolina del Nord, dove intere comunità sono state distrutte.

Centinaia di persone risultano ancora disperse e le autorità hanno detto di avere alcune difficoltà nell'identificare alcuni dei morti. Intanto oltre un milione di persone sono ancora senza elettricità, secondo PowerOutage.us.Di queste, circa 400mila si trovano nella Carolina del Sud, in particolare nelle zone montuose e collinari della parte occidentale dello Stato, devastata dalle inondazioni.

Circa 300mila persone sono senza elettricità nella Carolina del Nord e 264mila in Georgia. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ambiente, Romagnoli (Cni): “Territorio al centro attenzione ingegneri”

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(Adnkronos) – "Il territorio e l'ambiente sono al centro dell'attenzione degli ingegneri".A dirlo all'Adnkronos/Labitalia Alberto Romagnoli, consigliere del Consiglio nazionale degli ingegneri, a margine del 68° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia, in corso a Siena. "Quello della difesa idrogeologica – ha affermato – è un tema importante, visto il nostro territorio fragile che è colpito periodicamente da alluvioni e da tragedie, a volte anche con perdite di vite.

Per questo la prevenzione deve essere alla base della politica del governo italiano".   —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sicilia: escursionista muore d’infarto

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(Adnkronos) – I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano sono intervenuti nel primo pomeriggio di oggi a Sclafani Bagni (Palermo) per prelevare da una zona impervia nei pressi delle terme il cadavere di un escursionista toscano.L'uomo, un sessantasettenne di Carrara, stava percorrendo la Via Francigena siciliana in compagnia di un amico medico quando ha accusato forti dolori al petto e si è accasciato a terra.

Il compagno, compresa subito la gravità della situazione, ha chiamato il Numero Unico di Emergenza 112. La centrale del 118, trattandosi di un intervento sanitario in ambiente impervio, ha allertato il Soccorso Alpino per un uomo con sospetto infarto in corso.Da Palermo sono partite subito due squadre del SASS quando un altro medico del, sbarcato intanto sul posto dall'elicottero della Seus, ha prima tentato di rianimarlo ma alla fine ne ha constatato il decesso. A quel punto gli uomini del Soccorso Alpino, autorizzati dai carabinieri e dal magistrato di turno, non hanno potuto fare altro che raggiungere il luogo della disgrazia, imbarellare la salma e trasportarla sulla strada. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Carlo Mazzone sotto la curva dell’Atalanta 23 anni fa, un calcio che non c’è più

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(Adnkronos) – La corsa ci Carlo Mazzone sotto la curva dei tifosi dell'Atalanta, 80 metri di puro istinto e passione nella loro versione più autentica, è una delle immagini incise per sempre nella storia del calcio.Sono passati 23 anni da quel 30 settembre 2001, quando l'allora allenatore del Brescia rompeva qualsiasi schema, infrangendo tutte le regole scritte e non scritte del manuale del buon allenatore.  Il pareggio di Roberto Baggio al 90°, 3 a 3 in rimonta, arrivava come una liberazione in un derby scandito dagli insulti della curva rivale.

Le telecamere a bordo campo avevano già colto la sua promessa al goal del 2 a 3: "se pareggio vengo sotto la curva".E quando effettivamente il pareggio arriva, nessuno riesce a fermarlo.

Corre urlando un 'mortacci vostra', che per un romano doc vuol dire molto di più di un insulto, guardando fisso la curva fino ad arrivare oltre la linea di fondo campo, alla rete di protezione.Quando rientra a centrocampo lo aspetta l'arbitro Collina, che indica gli spogliatoi a Mazzone: "Buttame fori, me lo merito", la reazione composta di un uomo che sa di essere andato oltre.    Sono secondi lunghissimi, quelli della corsa di Mazzone, che raccontano un calcio che non c'è più.

Nessuno, forse a eccezione del miglior Mourinho, potrebbe solo immaginare di compiere un gesto allo stesso tempo tanto vero e tanto oltraggioso.Oggi il calcio è diventato un altro sport.

C'è il Var a vivisezionare ogni fotogramma, ci sono i social network a esaltare o condannare ogni gesto, c'è più in generale una comunicazione più capillare e frenetica, onnipresente.  E' proprio il piano della comunicazione quello più sollecitato dalla corsa di Mazzone di 23 anni fa.Prima ancora di pensare a come sarebbe letto oggi un gesto dirompente come quello, c'è da chiedersi se possa trovare ancora spazio oggi un personaggio come Carlo Mazzone.

Lui quella corsa l'ha fatta perché non poteva farne a meno, non c'era nulla di preparato o di calcolato, solo l'estrema libertà di perdere ogni controllo.Come avrebbe potuto fare solo lui.

Avrebbe senso una cosa del genere oggi?C'è qualcuno che potrebbe sopportare il peso e le conseguenze di un gesto del genere?

Difficile rispondere, anche se le abitudini, il linguaggio misurato e le posture calcolate di tanti allenatori di oggi, con qualche eccezione, fanno sembrare il calcio di Mazzone ancora più lontano e irripetibile. (Di Fabio Insenga)     —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Al Parioli in scena ‘Pinocchio: una favola alla rovescia’ con il ‘Teatro Patologico’

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(Adnkronos) – Il dramma e l’esaltazione della crescita di Pinocchio diventano uno spettacolo teatrale mai visto prima.Il 21 e il 22 ottobre sarà al Teatro Parioli di Roma 'Pinocchio: una favola alla rovescia', a cura della Compagnia stabile del Teatro Patologico, fondata e diretta da Dario D’Ambrosi e composta da attori con disabilità fisiche e psichiche.

L’evento nasce da un’idea del senatore Antonio Guidi, neuropsichiatra, già Ministro per la Famiglia e attualmente membro della commissione Affari sociali-Sanità, ed è realizzato grazie al contributo non condizionato di Lundbeck Italia. La Compagnia stabile del Teatro Patologico presenterà una rilettura innovativa del percorso di crescita del celebre burattino di Collodi, alle prese con il suo sogno di diventare un bambino vero.La reinterpretazione della favola, che mira a sorprendere invertendo l’ordine della narrazione partendo dall’episodio del Pescecane, metterà in luce quanto il mondo possa essere crudele verso chi è diverso, offrendo una nuova prospettiva e stimolando riflessioni profonde sull’accettazione e la comprensione delle imperfezioni umane.

Il Pinocchio di Teatro Patologico coniugherà arte e impegno sociale per riportare all’attenzione del grande pubblico il delicato rapporto tra disabilità – fisiche e psichiche – e salute mentale, e di come questo sia influenzato non solo dalla cura, ma anche dall’inclusione sociale.Adattamento e regia sono di Dario D'Ambrosi, con Ilaria Serrato come aiuto regista, le scenografie di Francesco Frigeri e i costumi di Raffaella Toni. Dal cinema al teatro, i progetti di sensibilizzazione sulla salute mentale – Il tema della salute mentale è già stato al centro dell’evento 'Storie di ordinario cervello', nato anch’esso dalla sinergia fra il Guidi e l’azienda Lundbeck, impegnata da oltre trent’anni in Italia in progetti di sensibilizzazione sulla salute del cervello.

L’evento ha riunito i mondi delle istituzioni, delle aziende, della cultura e del no profit attraverso una rassegna cinematografica che ha richiamato più di 400 spettatori al cinema Giulio Cesare di Roma.Con il Teatro Patologico, la salute mentale torna ora sul palco per stimolare un dialogo costruttivo sul tema della salute del cervello, della disabilità e dell'inclusione sociale. Come evidenziato dall’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) , la salute mentale è ormai un tema di cruciale importanza.

Si segnala che una persona su otto nel mondo soffra di un disturbo mentale.L’impatto della pandemia di Covid-19 ha ulteriormente aggravato la situazione, con un aumento del 28% dei casi di ansia e del 26% dei casi di depressione rispetto al periodo pre- pandemico. Cos’è il Teatro Patologico – Fondato nel 1992 da Dario D’Ambrosi, il Teatro Patologico dà voce a giovani con disabilità psichiche e fisiche proprio attraverso l’arte teatrale, offrendo un mezzo per comunicare e superare l'isolamento, favorendo l’inclusione nella società e creando l’occasione per esprimere le proprie potenzialità, mettendosi totalmente in gioco.

Nel 2016, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, nasce il primo corso universitario al mondo di Teatro Integrato dell’Emozione, interamente rivolto a studenti con disabilità fisico-psichiche con l’obiettivo di promuovere il diritto allo studio, l’integrazione e la crescita personale attraverso l’arte. “Il mio Pinocchio ci salverà dalla malvagità dei nostri giorni”, ha commentato Dario D’Ambrosi, fondatore, ideatore e presidente del Teatro Patologico" “Lo spettacolo ‘Pinocchio, una favola alla rovescia’ vuole promuovere l’unicità di ognuno di noi perché è proprio dalle diverse specificità che si generano valore e bellezza.Oggi, istituzioni, aziende, mondo della cultura e del no profit si uniscono per stimolare un dialogo costruttivo su questo importante tema attraverso l’arte, in particolare il teatro.

Desidero ringraziare il Teatro Patologico per averci dato l’occasione di contribuire al loro costante impegno e tutti gli enti e le istituzioni che hanno creduto in questo progetto”, ha affermato Tiziana Mele, amministratore delegato di Lundbeck Italia. “Come iniziatore, mi preme innanzitutto ringraziare per il sostegno ricevuto il Signor Presidente della Repubblica italiana, onorevole Sergio Mattarella, oltre a tutte le istituzioni che ci hanno onorato della concessione del loro patrocinio.Con questo progetto, intendiamo riportare l’attenzione sulla salute mentale e sull’inclusione.

Il passato ci ha insegnato a riconoscere gli orrori che la società ha inflitto a chiunque fosse considerato diverso.Oggi, però, il dibattito si è evoluto.

La crisi della salute mentale oggi è figlia di una società che impone modelli irraggiungibili di grandezza e onnipotenza, dove tutti si sentono costantemente inadeguati.Viviamo immersi in una cultura così liquida e pervasiva che invade persino i nostri sogni, facendo perdere a molti il senso di essere degni di vivere.

Pinocchio è un simbolo intramontabile della psichiatria infantile.Non è solo un burattino, ma la metafora di un percorso di trasformazione, che ci pone una domanda: cosa significa diventare un bambino vero?”, ha aggiunto Guidi. L’iniziativa ha ricevuto il sostegno della Presidenza della Repubblica, il patrocinio del Senato, del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, del Consiglio Nazionale dei Giovani e dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Gli spettacoli inizieranno alle 20,15 con i saluti istituzionali, seguiti dalla presentazione dell’iniziativa e dalla rappresentazione teatrale.  Il 22 ottobre sarà presente il ministro della Salute Orazio Schillaci per i saluti istituzionali.Ad aprire le serate, il senatore Antonio Guidi, Tiziana Mele, amministratore Delegato di Lundbeck Italia, Dario D’Ambrosi, fondatore del Teatro Patologico, e Alberto Siracusano, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Neuroscienze al Policlinico Universitario Tor Vergata, Coordinatore del Tavolo Tecnico Salute Mentale del Ministero della Salute.

Parteciperanno inoltre Maria Luisa Scattoni, dirigente di Ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, e Nathan Levialdi Ghiron, Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)