span style="font-family: Arial, sans-serif;">I Gialloverde si ritengono Marchese del “Grillo” e resuscitano il “me ne frego” nei confronti di tutti e tutto permettendosi di straparlare anche di un fantomatico Business dei migranti che sarebbe stato posto in essere dal sindaco di Riace, Mimmo Lucano. Che dire. Fa specie che a gongolare sia chi è sotto inchiesta per Sequestro di persone e a capo di un conclave accusato di aver fatto sparire, a quanto sembra, ben 49.000.000 (questo s che sarebbe vero business). Ed anche l’altra parte del duo Gialloverde non è che sia poi del tutto privo di rogna. Ma la sua tale non è (almeno così ritiene). Non per niente loro sono costola di Grillo per cui, a maggior ragione, viene loro facile immedesimarsi nel Marchese del Grillo.
Che dire, evviva ma poi, ciò detto, proviamo a dare un’occhiata ai fatti e non alle bufale e ai rigurgiti viscerali di alcuni e annotiamo, riassumendo quanto nel merito scritto da l’inchiesta che:
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Se qualcuno stamattina al bar oppure in treno vi ha detto che il buonista Miimmo Lucano, sindaco di Riace, è stato arrestato perché lucrava sull’accoglienza potete invitarlo ad accomodarsi in scioltezza nella folta schiera dei bufalari e degli abbindolati dalle notizie false e poi, se è in grado di intendere e ragionare su fatti, e non slogan, spiegategli che sono ben sette le accuse rigettate dal gip di Locri Domenico Di Croce che riferendosi
- all’associazione a delinquere,
- alla truffa aggravata,
- al falso in corrruzione,
- all’abuso d’ufficio e
- alla malversazione
ha criticato gli “errori grossolani” nell’operato di magistrati e di investigatori e che addirittura scrive di accuse talmente “vaghe e generiche” da rendere il capo d’imputazione “inidoneo a rappresentare” una contestazione “alla quale ‘agganciare’ un qualsivoglia procedimento custodiale”.
E non è tutto. Il giudice riscontra “assoluta carenza di riscontri estrinseci” ed inoltre la persona che denuncia Lucano di minacce che l’avrebbero costretto ad emettere fatture false “è persona tutt’altro che attendibile”.
Quindi di cosa è accusato esattamente Mimmo Lucano?
Sostanzialmente le accuse rimaste in piedi sono due:avere organizzato con l’aiuto della sua compagna un “matrimonio di comodo” per permettere a una ragazza nigeriana di ottenere i documenti per rimanere in Italia – “questi ti rispediscono lì” spiega il sindaco – e avere forzato la procedura di assegnazione del servizio di raccolta dei rifiuti per affidarlo alle cooperative nate a Riace, le stesse che danno lavoro a migranti e riacesi.
Badate bene: in nessuno dei due cari, qualcuno, sindaco compreso, si è illegittimamente arricchito.
Può piacere o non può piacere, potrà essere giudicato un reato ma non ha niente a che vedere con l’arricchimento personale e tantomeno con il business dell’accoglienza. Così come Antigone violò consapevolmente “la legge degli uomini” per rispettare le leggi “non scritte e incrollabili” oggi Mimmo Lucano contiunerà a rivendicare il diritto di essere solidali con gli ultimi resi ultimi da leggi e burocrazie inique e velatamente razziste.
Per chiudere, e tanto per NON dimenticare e chiarire, è Salvini che, imvece, è inquisito per Sequestro di persone e, se non basta, è la sua Lega (quella n cui lui è cresciuto USANDONE strutture e quant’altro) che deve rendere conto di ben 49.000.000 che sembrano mancare all’appello.
Ma già per lui e il suo coinquilino, questo non vale …. loro sono i Marchesi del Grillo …. e possono benissimo dire: Me ne frego!
Mimmo dei Curdi, già Domenico Lucano, sindaco di Riace, è agli arresti domiciliari da questa mattina all’alba. Riace è stata raccontata molte volte, è un borgo…
/estratto da linkiesta
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