Capitone o anguilla “’ndurat e fritt”, al forno, in umido, alla Scapece
Il Natale si avvicina, ed è allora tempo di pensare a una delle specialità più rinomate della nostra gastronomia delle feste, soprattutto a Napoli dove l’anguilla, e in particolare le femmine, ossia il capitone che raggiunge anche un metro e mezzo di lunghezza ed è più pregiato perché ha carni più tenere e saporite, sono il piatto per eccellenza del cenone della vigilia di Natale.
Viene servito e mangiato “indorato e fritto” che, come dicono, è la morte del capitone, o in umido come ultima portata e poi, quello che avanza come accade spesso visto che arriva dopo altre abbondanti portate, viene mangiato il giorno successivo servito come antipasto in scapece .
Preparare l’anguilla o il capitone (le ricette sono esattamente le stesse), una volta superata la sensazione a molti non piacevole di maneggiarlo da vivo, è quanto di più semplice possa esistere in cucina sia se lo si vuol preparare “’ndurat e fritt” (indorato e fritto) che al forno o in umido o, come su detto, alla Scapece.
NOTA IMPORTANTE: Ricordate sempre che i Capitoni, e le Anguille, spesso vengono pescate in zone inquinate per cui è indispensabile affidarsi a pescherie di assoluta serietà e fiducia, soprattutto in Campania dove una delle zone in cui le anguille vengono pescate, ad esempio, è la foce del fiume Sarno, uno dei corsi d’acqua più inquinati d’Europa. Questo perché sono tra i pochi pesci che riescono a sopravvivere in queste aree contaminate.
Questo non esclude altre zone dove, comunque, potrebbero essere inviate quindi, Okkio sempre!
INGREDIENTI di base
per tutte le ricette:
- 1 capitone 1.20 kg
- 3 spicchi d’aglio
- 5 foglie di alloro
- 1 limone
- Olio
- Sale
- Pepe
Capitone Fritto
INGREDIENTI specifici:
- 1 bicchiere aceto bianco
Ingredienti per la frittura
- 2 bicchieri olio di semi
Priviamo i capitone di testa e coda. Svisceriamoli ma senza spellarli e tagliamoli a pezzi di circa 5/6 cm.
Prendiamo i pezzi tagliati, tranne testa e coda, e laviamoli abbondante acqua corrente.
In una padella molto vecchia, che non utilizzerete più, versiamo due bicchieri di olio per friggere e portando a temperatura.
Nel frattempo abbiamo già asciugato i pezzi di capitone e infarinati. Tuffiamoli nell’olio bollente facendo attenzione a rigirarli.
Quando ci sembreranno ben cotti poniamoli su carta da cucina assorbente e spolverizziamo di sale e serviamoli caldi accompagnati dalla classica insalata di rinforzo.
Consigli e alternative
In alternativa, se preparato il giorno prima, dopo aver salato il capitone fritto irroriamo anche con aceto e aggiungiamo le foglie di alloro. E conserveremo il capitone fritto in un luogo asciutto prima di servirlo in tavola.
E vediamo ora le altre versioni di ricette per il Capitone!
- Capitone al forno
- Capitone in umido
- Capitone alla Scapece.
Capitone al forno
INGREDIENTI (per 4 persone)
| PREPARAZIONE
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Capitone in umido
INGREDIENTI
| PREPARAZIONE
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Capitone alla Scapace.
Qualora non sia un “riciclo” di quanto rimasto dal giorno precedente (come detto all’inizio), nel qual caso vi basterà partire dal punto 2, seguite questi miei consigli:
INGREDIENTI
| PREPARAZIONE 1 – Lavate e pulite il capitone dopo averlo sventrato, poi dividetelo a pezzetti, asciugateli bene e infarinateli, poi friggete i pezzi infarinati in abbondante olio bollente. 2 – In un recipiente mettete la menta, poco origano, aglio tritato, pepe e sale e sistemateci i pezzi di capitone. 3 – Nel mentre fate scaldare l’aceto e fatelo evaporare fino ad ottenerne 2 dl, aggiungete 2 cucchiai dell’olio di frittura e conditeci il pesce lasciandolo marinare per almeno 24 ore. |
Cristina Adriana Botis / Cucina – Redazione Campania