Dagli Usa arriva un audio choc che documenta le condizioni dei bambini migranti in una struttura: chiusi in gabbie di contenimento e separati dai genitori, mentre gli agenti scherzano
«Papà , papà , papà ». Questo il pianto disperato di un piccolo migrante rinchiuso in gabbie di contenimento e separato dai genitori dopo essere entrato negli Usa illegalmente.
L’audio, tradotto in italiano da Il Corriere della Sera, sarebbe stato girato in una struttura per l’immigrazione negli Stati Uniti, per poi essere recapitato all’avvocato per i diritti umani Jennifer Harbury che lo ha passato all’ong ProPublica.
«Di dove sei» chiede un agente a un piccolo. «Salvador» risponde lui. «E tu?» dice a un altro bambino. «Guatemala». E scoppia in lacrime.
Fa venire i brividi la registrazione con le voci strazianti dei minori che invocano, in spagnolo, di essere riuniti con i loro famigliari.
A stridere con il contesto drammatico è la voce di un agente che fa una battuta di cattivo gusto rivolto ai bimbi che urlano: «C’è un’orchestra qui…».
«La mia fonte ha chiesto di rimanere anonima, non si sa dove sia stato girato ma risale alla scorsa settimana» ha spiegato la Harbury. A diffonderlo, poi, è stata l’Associated Press. Dal ministero dell’Interno americano preferiscono non commentare l’audio, «non abbiamo avuto occasione di sentirlo» dicono, ma assicurano che i bambini nei centri governativi sono trattati con grande umanità .
Lascia un commento