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Panda a Pandino 2022: Il ritorno di una grande piccola

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o scorso weekend, all’ombra del Castello Visconteo di Pandino (CR), si sono radunati gli appassionati della Fiat Panda, un modello che, nato per motivi assolutamente pratici, è stato bistrattato e preso in giro per lungo tempo, fino a quando, in tempi recenti, non è stato finalmente riscoperto e omaggiato.

La Panda è giunta attualmente alla sua terza generazione, che è riuscita a rubare dalla 500, sua altrettanto iconica antenata, lo scettro di utilitaria più amata dagli italiani, e forse anche nel mondo.

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Panda a Pandino (3)A Panda a Pandino, giunta alla sua quarta edizione, sono state ben 939 le autovetture, di ogni versione e allestimento, che hanno risposto all’appello dei pandinesi.

La realizzazione dell’evento; che ha visto la partecipazione di migliaia di persone tra appassionati, giornalisti, fotografi e semplici curiosi; è stata possibile grazie all’impegno di oltre 120 volontari coordinati dai ragazzi dell’Associazione Panda a Pandino.

Panda a Pandino (2)

Associazione Panda a Pandino

Associazione composta dai pandinesi Alessandro Baiocchi, Sebastiano Riscica, Erica Zaneboni, Pino Francesco, Simone Labo, Sergio Ferrari, Gaetano Vigliotti, Sara Guantaro e Martino Michele; che si sono adoperati per tutti gli aspetti logistici e di sicurezza; dagli approvvigionamenti ai parcheggi, dall’intrattenimento alle attività di ristoro. Anima della comunicazione, social e media, il car influencer William Jonathan, molto noto nell’ambiente delle auto storiche. Un record che ha ampiamente oscurato quello stabilito nella precedente edizione pre pandemica, che tanto inorgoglisce gli organizzatori dato che, poco distante da Pandino, si sono tenuti altri eventi di grande richiamo, come la Mille Miglia e il Milano Monza Openair Show.

Tutto questo grazie anche alla partecipazione di special guest come lo youtuber Benny Maker e alla presentatrice Laura Magnani.

Panda a Pandino (1)Il racconto della giornata

Quello che si è formato a Pandino, piccolo comune contadino nella bassa Lombardia, è stato un mix; molto eterogeneo, colorato e festoso; composto da tanti esemplari, soprattutto della prima serie, quella disegnata da Giorgietto Giugiaro, ma anche quelle assai meno ricercate sul fronte collezionistico, le più diffuse e le più recenti.

Per le strade di Pandino hanno sfilato le Panda Young, scelta fissa di molte mamme negli Anni ’80 e ’90; Panda 30, l’ultrabasica che ultimamente è via di rivalutazione; Panda Giannini, opera di uno storico preparatore; e Panda Rock, decapottabile firmata dalla carrozzeria Moretti.

Le Panda 4×4, dalle Sisley a quelle più grezzamente modificate, sono quelle che l’hanno fatta da padrone, tra cui alcune che hanno fatto migliaia di chilometri sugli sterrati di mezzo mondo. Tra i pandini più memorabili è impossibile non citare l’unico marchiato Seat, prodotto ai tempi in Spagna, portato da un temerario collezionista inglese; una Panda ambulanza a passo allungato; una trasformata in arma da pista motorizzata Suzuki e la folle configurazione pick up a sei ruote motrici, creata da un pazzo unendo due Panda normali ormai irrecuperabili.

L’evento si conferma come una festa all’insegna della felicità, dello humor e anche ad un pizzico di folklore che non guasta; ma tra gli spettacoli e le premiazioni, alle Panda più particolari e degne di nota; si trova spazio anche alla solidarietà e alla beneficenza.

Il ricavato dell’evento verrà infatti devoluto alle associazioni di volontariato del territorio, territorio che ben felice si è mostrato ad accogliere una kermesse così gioiosa e movimentata.

Un evento, per protagonista una macchina senza chissà quale gloria addosso, che nasce come una gag tra amici, e piano piano diventa un qualcosa di epocale, omaggiando un’auto nel frattempo portata in cima ai desideri dei collezionisti di storiche e celebrata grazie alla sua duttilità e capacità di adattarsi a qualsiasi personalità.

Panda a Pandino (4)

La Panda, un’auto che appartiene a tutti, e che a tutti ha ancora una volta lasciato un segno nel cuore.

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