GP Olanda: succede di tutto, ma Verstappen è sempre il più forte

Il report dell'incredibile GP d'Olanda, ricco di imprevisti e colpi di scena, vinto come sempre da Max Verstappen.

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Nel GP d’Olanda, tra spettacolo e soprattutto imprevisti, vince sempre Max Verstappen davanti ad Alonso e Gasly.

GP Olanda: succede di tutto, ma Verstappen è sempre il più forte

Dire è successo significherebbe utilizzare un eufemismo per descrivere il GP d’Olanda. Pioggia, imprevedibilità, problemi ai pit stop e incomprensioni. Di tutto e di più. Ma la musica, quando c’è un cannibale olandese, non cambia mai. Max Verstappen vince anche a casa sua, arrivando a quota nove vittorie consecutive, chiudendo davanti all’Aston Martin di Fernando Alonso e a un super Pierre Gasly.

L’MVP del GP: la pioggia

Scomparsi dal podio coloro che invece erano partiti in seconda e terza posizione, ovvero Lando Norris e George Russell, entrambi vittime di un pit stop troppo tardivo all’arrivo della pioggia. Russell, che si era ritrovato in diciottesima posizione, era riuscito a risalire in sesta posizione – grazie anche alla scelta di montare le hard – ma un contatto alla ripartenza proprio col pilota McLaren gli costa l’ultima posizione. Ne trae vantaggio lo stesso Norris che ha conclude settimo, con una strategia che non ha permesso al pilota britannico di fare di più. A portare in zona punti la Mercedes è Lewis Hamilton che conclude al sesto posto in classifica.

La scelta strategica

Guardando la griglia di partenza e l’ordine di arrivo, si capisce senza dubbio che è successo qualcosa che si chiama pioggia, arrivata sia all’inizio che verso la fine del GP (scaturendo una bandiera rossa). Chi davvero ha sfruttato la pioggia arrivata alla partenza, è l’Alpine con Gasly, e col suo compagno di squadra Ocon, decimo e anche lui in zona punti.

GP Olanda
FONTE FOTO: Scuderia Ferrari Twitter

Ferrari, non ci siamo

Lo sprofondo Rosso, previsto già alla vigilia della gara, si conferma anche in pista. Leclerc è costretto a ritiro per problemi col fondo della vettura per il contatto scaturito con Oscar Piastri, senza dimenticare l’errore commesso ai box: Leclerc, appena arrivata la pioggia, chiede di rientrare ai box e lo fa. C’è però un problema di tempistica. I meccanici non sono pronti, non hanno le gomme intermedie. Leclerc ritorna in pista con un pit lungo ben 13 secondi. La vettura non va e su questo poco ci piove, ma non è solo colpa della SF-23. Fa il massimo invece Carlos Sainz, quinto in classifica. Lo spagnolo, montando le intermedie già usate in qualifica nell’ultima parte di gara, non poteva fare di più. Hamilton si è fatto vedere più volte nei suoi specchietti, ma non è bastato per superare l’unica SF-23 rimasta in pista.

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