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Castellammare di Stabia

Amelia Ciarnella 6.2: Il bambino curioso

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Il bambino curioso di Amelia Ciarnella è il sesto racconto della maestra in pensione che, con una rubrica fissa, collabora con il nostro giornale.
Se non avete letto il precedente racconto, lo potete trovare aprendo il seguente link.

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Questo il secondo di tre racconti:

Amelia Ciarnella 6: Il bambino curioso

Amelia Ciarnella - cartina-da-CaritasFinita la guerra e passate le truppe combattenti, tutti i luoghi dove avevano operato, rimasero pieni di munizioni di ogni genere e il pericolo per le persone civili era ovunque.

In particolar modo per i ragazzi che, come si sa, sono molto curiosi e in questo periodo successero tantissimi incidenti, alcuni dei quali furono mortali.

Di fronte l’abitazione della mia nonna materna, abitava una famiglia che aveva un bambino di nove anni, molto viziato, discolo e fin troppo vivace: quasi fuori del normale.

Ogni giorno ne combinava una delle sue e quella povera mamma a volte era veramente fuori dalla grazia di Dio perché suo figlio era tutt’altro che ubbidiente.

Un giorno trovò per terra una pallottola e la gettò sul focolare dove sua madre stava preparando il pranzo.

La pallottola scoppiò e colpì quella povera donna sull’occhio destro bruciandoglielo all’istante!

La vita di ogni giorno era difficile per tutti, ma per certi ragazzi si rivelò molto pericolosa poiché non ascoltavano le raccomandazioni che facevano loro i genitori e che erano quasi sempre le stesse: di non toccare, né prendere mai nulla che vedevano per terra sulla strada o fra l’erba: poiché tutto poteva esplodere!

Ma pochi erano i ragazzi che ricordavano le raccomandazioni dei genitori.

La curiosità è la caratteristica giovanile e pertanto gli incidenti furono tanti, troppi.

Dopo alcuni mesi sempre lo stesso ragazzino, trovò per terra una bomba a mano e, mentre cercava di smontarla in qualche modo, per vedere cosa conteneva senza riuscirci, la lanciò per fortuna un po’ lontano, ma tutti i bambini che aveva intorno furono feriti ugualmente, anche se al momento, nessuno morì.

Solo un bambino di forse quattro anni, che si era messo in prima fila, per vedere meglio, fu ferito gravemente da una scheggia, che gli si infilò nella testa e non fu possibile operarlo, poiché troppo vicina al cervello e poteva rimanere invalido a vita.

Pertanto lo curarono lo stesso, lasciandogli quella scheggia in testa, che se la tenne fino a ventidue anni.

Perciò crebbe, studiò, si diplomò, si fidanzò, diventò lo stesso un bel ragazzo, come già previsto.

Ma quando sembrava che tutto dovesse andar bene: sia in salute che nei suoi sogni di ragazzo: un giorno dopo aver fatto ogni bel progetto e aver sognato una vita felice insieme alla sua ragazza, improvvisamente si senti male e morì, lasciando tutti nella più nera disperazione!

Questo è uno dei tanti incidenti post bellici.

Amelia Ciarnella 6: Il bambino curioso / AMELIA Ciarnella

Il prossimo racconto di Amelia Ciarnella sarà “Un giovane molto fortunato!”.


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