Sotto il sole tiepido di Castellammare, lo Stadio Romeo Menti si è trasformato, ancora una volta, in un teatro di emozioni profonde e, sorprendentemente, di gioia incontenibile. Il Memorial Nino Musella, più che un semplice evento sportivo, è stato un viaggio attraverso la memoria di un uomo, Gaetano “Nino” Musella, il cui spirito continua a vivere in ogni angolo di questo storico impianto.
Non solo ex glorie e volti noti del calcio stabiese si sono riuniti sul prato che fu il regno di Nino. Ad animare la giornata, con una vitalità contagiosa, sono stati piccoli campioni del futuro. I giovani atleti sono stati selezionati grazie all’opera della scuola calcio “ASD San Paolo 1970” di Madonna delle Grazie a Gragnano diretta dal presidente Salvatore D’Antuono, dal direttore Giovanni Malafronte, dal segretario Edgardo Esposito e dai consiglieri Enrico Varone, Raffaele Ammendola e Giovanni D’Antuono.
Citiamo in particolare il Direttore Giovanni Malafronte che è da sempre in prima linea in materia di eventi per ricordare Musella, la grande Juve Stabia di Roberto Fiore ed anche per far appassionare le nuove generazioni ai colori gialloblu che oggi continuano a calcare i campi della serie B grazie all’impegno del Presidente Andrea Langella
I piccoli atleti con le loro magliette colorate e i sogni stampati negli occhi hanno invaso il campo, trasformando l’erba verde in un tappeto di pura felicità. Ogni tocco di palla, ogni dribbling incerto, ogni gol segnato con esultanza smodata, risuonava come un inno alla vita, un contrappunto perfetto alla malinconia che a volte accompagna il ricordo.
È stato commovente vedere i volti dei veterani illuminarsi alla vista di tanta spensieratezza. Il Memorial Musella, in questa sua nuova veste, è diventato un ponte ideale tra il passato glorioso e un futuro promettente. La memoria di Nino non è più solo un omaggio al “fuoriclasse” che fu, ma si trasforma in ispirazione, in un invito a correre, a giocare e a sognare, proprio come lui faceva.
La giornata al “Menti” non è stata solo un evento, ma una celebrazione della vita stessa, un promemoria che il ricordo più bello è quello che genera nuova energia e gioia. E così, tra un abbraccio e una risata, Castellammare ha dimostrato ancora una volta come il cuore pulsante della sua comunità sappia onorare il passato, guardando al futuro con il sorriso contagioso dei suoi piccoli grandi protagonisti.





