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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, Viotti: Castellammare deve vivere gli spareggi come una festa. Lo Stabia può far male a chiunque

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Sergio Viotti, ex portiere della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione Il pungiglione stabiese che va in onda tutti i Lunedì dalle ore 20:30 sui canali social Vivicentro.it.Le dichiarazioni di Viotti sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di Vivicentro.it.

“Voglio innanzitutto abbracciare le famiglie delle vittime della funivia.

Alleno lo Sporting Brescia in Promozione, è il mio primo anno di allenatore e mi sto giocando gli spareggi promozione.L’ambiente di Brescia non è coeso con la piazza, c’è malumore con il presidente Cellino che ha fatto di tutto per farsi odiare, io seguo molto la Juve Stabia e c’è una coesione fra le varie componenti.

Da anni c’è una programmazione con un budget basso a disposizione, vuol dire che non sempre il denaro fa la differenza, ma la fanno la serietà e il progetto e credere nel lavoro dell’allenatore.Stimo tanto Pagliuca che ha vinto dal niente ed ha fame, ha vinto un campionato non facile e si è confermato in B.

All”80 con il Brescia si sbracciava e si è vista la differenza con Maran.Pagliuca in un secondo ha sistemato tutta la fase difensiva.

Se devo salvarmi cerco di vincere la partita e non subisco come fatto da Maran, non si può avere paura.Il Brescia ed altre piazze sono in lotta per non retrocedere, viene a stare male e c’è un errore di fondo, ci sono problemi seri anche nel settore giovanile.

Il Brescia gioca meglio fuori casa, i calciatori hanno paura di spingere, crea veramente poco, è un momento particolare, tutta la piazza è contro la società, la tifoseria è pesante, non ci sono ragazzi di esperienza, i calciatori che dovevano fare la differenza non l’hanno fatta.D’Andrea è arrivato in sovrappeso, c’è una situazione surreale a Brescia.

Ho perso due finali Playoff e vinto una (eravamo quinti) ma sono una pagina a sé.La Juve Stabia domenica è venuta a giocarsi la partita, ma era una partita per cui più di tanto non importava.

Il quinto posto probabilmente sarà il miglior piazzamento di sempre nella storia della Juve Stabia.Se la Juve Stabia gioca serenamente può mettere in difficoltà chiunque, anche se negli spareggi ci saranno anche giocatori più esperti degli stabiesi.

Al Menti c’è una bolgia, spero solo che non ci mettano lo zampino qualcun’altro come successe a Bassano, non vorrei che prevalga il valore delle piazze che la Lega vuole.Pagliuca ha la garra giusta, gli auguro il meglio e che vada in A magari con la Juve Stabia.

Odio sportivamente Cremonese e Spezia (ride), tifo Pio Esposito come persona, abitiamo nello stesso quartiere a Brescia.Credo che Cremonese e Spezia siano piazze importanti, sono pronte per la Serie A, Castellammare deve viverla come una festa e può far male a chiunque.

Non mi dispiace Mosti come calciatore e nemmeno Piscopo, mi ricorda Palumbo del Modena, ha dell’estro, è devastante nei primi metri.Sono molto legato a Trieste, ho sentito gente che dicevano di Adorante come un calciatore devastante, a Castellammare gioca da solo, sembrava Dario Hubner, lo ha voluto il direttore a Castellammare, se non fa l’anno scorso magari marcisce in C.

Adorante si è messo in gioco a Castellammare e fa la differenza, è pronto per la Serie A, per Udine e Bologna.Come portieri mi piacciono Semper del Pisa, Cerofolini e Bardi.

Thiam fa bene da due anni, strutturalmente è un portiere importante, ha fatto bene anche quest’anno sull’onda lunga della squadra, è un portiere sicuro e il DS è stato bravissimo a portarlo dalla SPAL.Faccio i complimenti a Lovisa che è andato via da Pordenone ed ha fatto cose importanti.

Se una realtà come Castellammare arriva così in alto con pochi soldi significa che c’è qualcosa che non va.Il calcio è diventato troppo business, il Pisa è una bella favola.

Gli osservatori guardano più il fisico e non la qualità.Al Nord non giocano più nei campetti, prima si calciava e giocava sempre all’oratorio, adesso non c’è più, non c’è possibilità di migliorare al centro sportivo.

Oggi pensano a giocare alla Playstation, pensano di essere belli con il joystick, nei ragazzini manca l’estro, poi in Nazionale si fanno brutte figure.Abbraccio il presidente Manniello, purtroppo non riesco a venire a trovarlo.

Il grande problema di Castellammare e della retrocessione del 2014 è stato Braglia, preferiva altri, io ci ho messo sempre la faccia a differenza di altri, a Castellammare ero giovane, mai stato un leccapiedi.L’età media di quella squadra era molto giovane, l’allenatore aveva perso la squadra, Braglia intimorì anche un po’ la squadra.

Abitavo insieme a Suciu e sarà il mio testimone di nozze un domani, non ci facevamo vedere in giro perché stavamo vivendo un’annata maledetta.Vorrei portare un po’ di amore per la vostra città qui a Brescia.

L’anno della retrocessione per me è una cicatrice grossa”.

Juve Stabia TV


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