Il fischio finale al Romeo Menti ha sancito un altro 0-0, l’ennesimo pareggio che, se da un lato muove la classifica della Juve Stabia, dall’altro mette a dura prova la pazienza dei tifosi gialloblù.L’entusiasmo della vigilia per la sfida contro la Reggiana, autentica “bestia nera” per le Vespe, sta lentamente lasciando il posto a un misto di frustrazione e delusione, alimentato dalla preoccupante sterilità offensiva della squadra.
Il copione della partita è quello già visto in questo avvio di stagione: la Juve Stabia di Ignazio Abate si è mostrata, come spesso accade, generosa e volenterosa.Tanta corsa, abnegazione e una solidità difensiva che sta diventando un marchio di fabbrica, ma anche una preoccupante e cronica poca incisività in zona gol.
La manovra, a tratti avvolgente, si è troppo spesso spenta negli ultimi venti metri, dove la lucidità e la precisione sono venute meno.Il lavoro del centrocampo, seppur encomiabile, non ha trovato sbocchi pericolosi, lasciando gli attaccanti spesso isolati e privi del giusto supporto.
Le occasioni per sbloccare il risultato non sono mancate.Le Vespe hanno creato diverse palle gol nitide, ma si sono scontrate con una giornata di grazia del portiere avversario, Motta, eletto migliore in campo grazie a interventi decisivi, in particolare su Piscopo nel primo tempo e su una girata a colpo sicuro di Gabrielloni nella ripresa.
Il vero problema, però, al di là della bravura dell’estremo difensore granata, risiede nella prestazione di alcuni singoli che hanno deluso le aspettative.In una partita bloccata come questa, contro un avversario ben organizzato, serviva una giocata, un’invenzione, un acuto che potesse accendere la melodia.
E invece, la musica è rimasta un sottofondo monotono, con pochi squilli e nessuna armonia.Nel post-partita, mister Ignazio Abate ha analizzato la gara con lucidità, difendendo la prestazione dei suoi: “Faccio i complimenti alla mia squadra, perché scardinare dei blocchi bassi non è mai semplice.
Abbiamo creato sette palle gol pulite, concedendo quasi nulla.Dobbiamo essere molto più lucidi e pazienti, ma aver trovato questa solidità e creare così tanto è un punto di partenza importante”.
Il tecnico ha sottolineato come la condizione fisica di alcuni giocatori chiave sia ancora in crescita, un fattore che, a pieno regime, potrà garantire maggiore qualità negli ultimi metri.Tuttavia, il sentimento che serpeggia tra i tifosi è di crescente impazienza.
Il pubblico, abituato a soffrire, accetta il sacrificio dei propri beniamini, ma chiede che a tanto impegno corrisponda anche una maggior qualità e determinazione in zona gol.La sensazione è che il pareggio non basti più.
Le speranze di vedere un attacco prolifico, rinvigorite dal mercato estivo, si scontrano con una realtà fatta di palle-gol sprecate e di azioni che si perdono nel nulla.Per riaccendere la fiamma della passione e dare un senso a una fase difensiva di ottimo livello, è necessario un cambio di passo immediato.
La classifica si muove, ma a piccoli, quasi impercettibili passi.E la pazienza, si sa, non è infinita.
Le Vespe sono chiamate a trovare al più presto la via del gol per trasformare le buone prestazioni in quelle vittorie che il pubblico del Menti attende con ansia.





