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ichele Murolo, ex difensore della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” che va in onda ogni Lunedì alle 20:30 sui canali social di Vivicentro.it.
Le dichiarazioni di Michele Murolo sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di Vivicentro.it:
“Il mio ricordo più bello legato alla Juve Stabia è stato l’esordio quando Braglia mi inserì nell’undici titolare contro il Livorno. Feci subito gol e nonostante la sconfitta fu una bella giornata per me. Il mister aveva una personalità forte, è un vincente che è bravo a far uscire il miglior carattere nei suoi uomini.
Seguo con passione la Juve Stabia, è una piazza che resta nel mio cuore. L’attuale Juve Stabia gioca bene perchè ha un ottimo direttore sportivo e un ottimo allenatore che farà sicuramente carriera. La nostra Juve Stabia era diversa, meno spettacolare e più concreta, oggi invece è un piacere vedere come la squadra affronta le gare con personalità. I ragazzi stanno facendo un campionato che nessuno si aspettava. Si è dato continuità al lavoro dello scorso anno senza tanti ritocchi.
Voglio fare i complimenti ad Andrea Langella per il lavoro svolto, è un imprenditore importante che darà un futuro roseo alla società. La mia esperienza a Nola? L’anno scorso ho perso la finale regionale da secondo in classifica per essere promosso in serie D. Purtroppo posso dire di avere avuto la sfortuna di incontrare nel mio percorso lavorativo Giuseppe Langella che è un uomo che ha dimostrato di non sapersi comportare bene con i propri dipendenti, mette zizzania e non serenità. Alla fine non avevo più stimoli e piacere di lavorare per lui per cui me ne sono andato, questo tengo a precisarlo: sono stato io a rassegnare le dimissioni.
Il ricordo di Manniello? E’ stato uno dei migliori presidenti che abbia mai avuto. Essendo napoletano, sono diventato in breve tempo anche tifoso della Juve Stabia dove mi sentivo in famiglia. Manniello non veniva mai nello spogliatoio per rimproverarci, bensì per spronarci per la partita successiva se avevamo perso. Stimo molto Manniello che ho avuto come presidente, mi sento un suo figlioccio e sono onorato di essere stato parte di quella società. Presidente come lui oggi non ne incontri più.
Il mio ricordo dei tifosi della Juve Stabia? Ricorso che si muovevano in massa e cantavano fino all’ultimo minuto sempre. Se qualche volta ci sono episodi contrari, nulla può cancellare quanto di buono si sta facendo quest’anno.
Dei giocatori attuali, mi sento simile a Marco Varnier. Nessuno quest’anno ha messo sotto la Juve Stabia.
La peggiore partita disputata con la maglia della Juve Stabia? Quella con l’Empoli di Sarri, non vedemmo palla e già nel primo tempo eravamo sotto di ben 4 gol. A Firenze invece è stata la migliore, vedere il settore ospiti pieno è stato eccezionale. Peccato per quella traversa che ho colpito sul risultato di parità.
La Juve Stabia non deve farsi scappare un imprenditore come Andrea Langella. Ringrazio la piazza ed anche la stampa di Castellammare che ci è stata sempre vicina. Non sarò mai il leccapiedi di nessuno. Sono tifoso della Juve Stabia e di Andrea Langella”.