Si torna finalmente a respirare l’aria del Menti. Dopo la pausa forzata per cause di forza maggiore, la Juve Stabia riabbraccia il suo pubblico, ma lo fa con l’urgenza di invertire una rotta che si è fatta improvvisamente complicata. Il ritorno alla normalità coincide con il rientro da una doppia trasferta che ha lasciato più dubbi che certezze, fruttando un solo punto.
L’ultima uscita a Modena, in particolare, ha suonato come un campanello d’allarme. La sconfitta allo Stadio Braglia ha inciso non solo sul morale e sulla classifica, ma ha messo a nudo le difficoltà attuali della squadra di Ignazio Abate.
L’emergenza e i problemi del “Braglia”
La trasferta emiliana ha confermato un trend preoccupante: lontano da Castellammare, questa Juve Stabia soffre. La difesa, che al Menti offre spesso garanzie, in trasferta si conferma “ballerina”, concedendo spazi e occasioni con troppa facilità.
A questo si aggiungono diversi fattori che stanno complicando i piani del tecnico:
Singoli sottotono: Alcuni uomini chiave non stanno incidendo, o non riescono a farlo, con la continuità richiesta.
L’incubo rigori: L’ennesimo penalty fischiato contro le Vespe acuisce un senso di frustrazione e sottolinea una certa difficoltà nel gestire la pressione nell’area.
Gli infortuni: Come se non bastasse, lo scenario è reso ancora più cupo da una situazione infortuni che non dà tregua, limitando le rotazioni e la brillantezza fisica della rosa.
Showdown: Il ritorno di Inzaghi
Il calendario, spietato, non offre appigli. La prossima fermata si chiama Palermo. Non una squadra qualsiasi, ma una delle principali candidate alla vittoria finale del campionato, una corazzata costruita per dominare.
Alla guida dei rosanero, una vecchia (e temibile) conoscenza del calcio campano e italiano: Filippo Inzaghi. Per Abate e per i tifosi stabiesi, è un nuovo appuntamento contro l’ex tecnico di Benevento e Pisa, un uomo che conosce fin troppo bene la parola “vittoria” e che sa come preparare queste battaglie.
Serve la svolta offensiva
Inutile girarci intorno: per uscire indenni, e magari con un risultato positivo, contro questo Palermo, servirà una Juve Stabia in versione masterclass.
Per arrivare a questo, è fondamentale ritrovare convinzione nel reparto offensivo. Anche a Modena, le occasioni per pungere non sono mancate, ma il risultato è stato nullo. Un po’ per la bravura del portiere avversario, molto per un attacco che vive di fiammate estemporanee.
È mancata, e manca da un po’, la giocata di squadra, quella fluidità d’azione vista, ad esempio, in occasione dello splendido gol di Giacomo De Pieri contro il Padova.
Sabato, il pubblico del Menti sarà decisivo. La spinta dei tifosi sarà fondamentale, ma non potrà bastare. Toccherà ai ragazzi di Ignazio Abate cambiare marcia, ritrovando non solo la brillantezza fisica, ma soprattutto quella concentrazione e quell’attenzione (le “quantità”) che sono latitate pesantemente al Braglia. Il Palermo non aspetta.





