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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, il muro gialloblù: La difesa è il segreto della nuova rosa al servizio di Ignazio Abate

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In questo avvio di stagione in Serie B, la Juve Stabia ha mandato un messaggio chiaro al campionato: per superare la retroguardia gialloblù servirà un’impresa.I numeri delle prime uscite sono emblematici e confermano una solidità difensiva che sta diventando il marchio di fabbrica della squadra affidata ad Ignazio Abate.

Un fortino eretto su principi di compattezza, sacrificio e un’organizzazione tattica che sta già dando i suoi frutti.L’arrivo di Andrea Giorgini, l’esperienza di Marco Varnier, l’affidabilità di Marco Ruggero e il talento del giovane Giacomo Stabile, senza dimenticare anche Marco Bellich, stanno creando un reparto difensivo completo e ricco di alternative.

Questa abbondanza permette ad Abate di variare e di mantenere sempre alta la concentrazione, sapendo di poter contare su interpreti affidabili.

Confente, una Certezza tra i Pali

A comandare il bunker c’è Alessandro Confente, una vera e propria certezza.Il portiere sta confermando tutte le sue qualità e si sta imponendo come un leader in campo.

Gestisce la difesa con autorità e trasmette tranquillità all’intero reparto.Le sue parate, quando chiamato in causa, si sono già rivelate decisive, ma è la quasi totale inoperosità in partite come quella contro la Reggiana – terminata 0-0 ma dominata dalle Vespe – a testimoniare l’efficacia del filtro difensivo che lo protegge.

Un’Intesa Vincente tra Esperienza e Gioventù

A fare la differenza, però, è l’intesa tra i centrali. Marco Varnier, con la sua solidità e la sua esperienza accumulate in campionati importanti, rappresenta un punto di riferimento per il gruppo, un giocatore capace di guidare i compagni con l’esempio.

Al suo fianco, l’innesto di Andrea Giorgini si è rivelato subito azzeccato.L’ex Sudtirol si è integrato alla perfezione, mostrando fin dalla sua prima apparizione grande tranquillità e senso della posizione.

Marco Ruggero si sta confermando come un difensore sempre elegante nelle movenze e puntuale nelle chiusure, un elemento di sicura affidabilità.

Ma la vera, grande sorpresa di questo inizio di stagione è Giacomo Stabile.Il giovane difensore classe 2005, arrivato in prestito dall’Inter, sta crescendo a vista d’occhio, giocando con la personalità di un veterano e dimostrando un senso della posizione notevole per la sua età.

La sua prestazione “stabile” di nome e di fatto è una delle note più liete di questo avvio di campionato.

La Solidità come Mentalità

Il “muro gialloblù” è il vero segnale positivo di questo inizio di stagione.E se l’attacco, che sta ancora lavorando per trovare la giusta fluidità, dovesse sbloccarsi, le Vespe potranno davvero fare molta strada.

In un calcio che spesso dimentica che la base per ogni successo, o per ogni salvezza, è la difesa, la Juve Stabia sta impartendo una lezione.Avere un “muro” è spesso la chiave per conquistare punti preziosi, anche quando la manovra offensiva non è brillante.

In fondo, è una lezione che il calcio ci ha insegnato da sempre.La solidità difensiva non è solo un aspetto tecnico, ma anche una mentalità, un modo di interpretare la partita.

Significa essere compatti, sacrificarsi per il compagno, non concedere un centimetro all’avversario.Una difesa solida è una squadra che non ha paura, che sa di poter resistere anche nei momenti di maggiore pressione.

Avere un reparto arretrato che funziona è fondamentale per costruire la fiducia di tutto il gruppo.Il portiere e i difensori sono il primo baluardo, l’ancora a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà.

Sarà forse questa chiave di lettura il punto di forza della nuova Juve Stabia di Ignazio Abate?I primi segnali dicono inequivocabilmente di sì.

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