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Castellammare di Stabia

Juve Stabia – Foggia (0-0): Il podio e il contropodio giallo-blu

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Per la nostra rubrica il Podio e il Contropodio vi parliamo del pareggio della Juve Stabia con il Foggia, con le Vespe che complice una direzione arbitrale discutibile chiudono la gara sullo 0-0.

I

n questo podio e contropodio non possiamo evidenziare che la Juve Stabia con il Foggia interrompe il proprio cammino immacolato al Romeo Menti, fatto solo di vittorie.

I pugliesi chiudono tutti gli spazi agli stabiesi che non trovano la via della rete.

PODIO di Juve Stabia – Foggia (0-0)

Medaglia d’oro:

A Demba Thiam, che risponde presente quando il Foggia bussa alla sua porta. Prestazione essenziale per il portiere della Juve Stabia, sicuro nella gestione dei palloni di ordinaria amministrazione e nelle uscite alte e decisivo nel bloccare la squadra di Cudini nel finale. Dopo il massimo sforzo prodotto per trovare il gol, la Juve Stabia va in affanno lasciando spazio al Foggia, vicinissimo al gol del vantaggio ma fermato dall’ennesimo intervento decisivo, per riflessi e copertura della porta, di Thiam.

Medaglia d’argento:

Matteo Bachini, che brilla quando il gioco si fa duro. Il 21 è il leader del pacchetto arretrato, guidato con sagacia e decisione soprattutto nella ripresa. Interventi puliti e puntuali per l’ex Lucchese, essenziale ma anche elegante nello sbarrare la strada al Foggia; quando le ripartenze dei rossoneri diventano pungenti, Bachini si esalta puntando sul tackle, a volte rischioso ma sempre ben calibrato, per salvare la Juve Stabia.

Medaglia di bronzo:

Giuseppe Leone, motore della Juve Stabia anche quando la strada è insidiosa. Il 55 gialloblu smista gioco in ogni direzione, miscelando bene gioco corto ed aperture di campo. La compattezza con cui il Foggia si chiude in massa dietro la linea della palla non compromette la visione di gioco di Leone, instancabile ed incessante nel fare gioco senza dimenticare la fase di interdizione. Centrocampista di lotta e di governo.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro:

ad Enrico Piovanello, troppo caparbio nel cercare la giocata personale. Che il 99 abbia voglia di replicare la prodezza di Torre del Greco è chiaro, ma nella sua gara c’è la costante intenzione di risolvere in solitaria la gara. Troppe giocate individuali, spesso dall’esito sfavorevole.

Medaglia d’argento:

a Kevin Piscopo, che non trova la posizione da cui fare male al Foggia. Lontano dalla porta, l’11 non riesce mai a scatenare potenza nella progressione, perdendo lucidità soprattutto nel finale quando la Juve Stabia produce il forcing finale.

Medaglia di bronzo:

Federico Romeo, volenteroso ma caotico. L’assenza di Meli lo costringe e compiti di ripiegamento che non sempre sono nelle sue corde. La voglia di spaccare la gara c’è ma non sempre risulta efficace.


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