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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, fascino e maledizione del Marassi: Ancora una volta i tifosi gialloblù devono restare a casa

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Manca più di una settimana, ma l’attesa è già palpabile. La Juve Stabia si prepara alla trasferta dello Stadio “Marassi” contro la Sampdoria, un appuntamento che per i tifosi gialloblù ha il sapore della storia. I blucerchiati rappresentano, infatti, una delle squadre più importanti e blasonate di tutto il torneo cadetto.

In una Serie B agguerrita, praticamente nessuna rivale può vantare nel proprio palmarès uno scudetto, i tanti trofei nazionali ed internazionali vinti dalla Samp, per non parlare di una finale di Coppa dei Campioni e del sogno spezzato sul più bello. Se a questo si aggiunge la lista di grandi calciatori che hanno indossato quella maglia, si capisce perché questa trasferta fosse cerchiata in rosso sul calendario.

Il tabù Marassi e la delusione dei tifosi

Eppure, ancora una volta, il fascino di Marassi resterà per i tifosi stabiesi un ricordo lontano o, peggio, un’utopia. La speranza di rivivere la notte magica del precedente incontro (9 dicembre 2011) è stata spenta dai divieti di trasferta imposti dalle autorità competenti. La sanzione, della durata di tre mesi, è diretta conseguenza dei fatti accaduti allo Stadio Euganeo.

Per i fans giallo e blu, il capoluogo ligure sembra essere diventato un vero e proprio tabù. La delusione è acuita dal ricordo di quanto accaduto nella passata stagione: dopo gli incidenti del derby di Coppa Italia (Genoa – Sampdoria), l’impianto genovese subì una chiusura totale. Le gare Sampdoria – Juve Stabia e Genoa-Juventus si disputarono a porte chiuse, con un esito beffardo e ironico: in entrambi i casi, a trionfare furono le squadre ospiti.

L’unione fa la forza: il tifo si sposta in città

Di fronte all’impossibilità di essere presenti sugli spalti, i tifosi non si danno per vinti. Per tanti sostenitori che sognavano di poter assistere alla gara dal vivo, questa è una delusione totale, ma si dovrà “agire necessità”.

È già partita, infatti, l’organizzazione per sostenere la squadra a distanza. Locali e abitazioni private si trasformeranno in piccole curve per tifare in gruppo e far sentire idealmente il proprio sostegno alla squadra di Castellammare di Stabia.

La speranza è che, nonostante lo stadio vuoto nel settore ospiti, la squadra allenata da Ignazio Abate senta l’affetto della sua gente. Ci sarà sicuramente quella voglia in più di regalare al proprio pubblico una soddisfazione immensa, una vittoria destinata a restare nei libri di storia, proprio come accaduto nel precedente incontro in terra ligure.

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