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Castellammare di Stabia

Juve Stabia – Catanzaro, Mister Fabio Caserta: “Non possiamo regalare un tempo. In ritiro per compattarci”

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Serata amara per il Catanzaro e per il suo tecnico Fabio Caserta, di ritorno da avversario in uno stadio che lo ha visto protagonista in passato. Al termine della gara persa contro la Juve Stabia, l’allenatore giallorosso non ha usato giri di parole per analizzare la prestazione dei suoi in sala stampa.

“Il primo tempo non è stato positivo, ha fatto tutto meglio la Juve Stabia,” ha esordito Caserta con sincerità. “Il secondo tempo è stato in parte migliore ma non possiamo permetterci di regalare una frazione di gioco a nessuna squadra. Non possiamo prendere sempre uno schiaffo prima di reagire.”

Una reazione necessaria che ha portato a una decisione forte: il ritiro. “Dobbiamo compattarci e per questo insieme alla squadra e al club abbiamo deciso di andare in ritiro,” ha annunciato il tecnico. “Da calciatore e da allenatore ho vissuto tanti momenti difficoltà. Bisogna stare zitti, accettare le critiche, e lavorare per migliorare.”

Caserta ha riconosciuto i meriti degli avversari ma ha sottolineato soprattutto i demeriti della sua squadra: “Bisogna fare i complimenti agli avversari quando fanno cose migliori delle nostre ma oggi abbiamo tanti demeriti.”

Riguardo le scelte di formazione, in particolare l’assenza iniziale di Petriccione e Compagnon, Caserta ha chiarito: “Quando si fanno delle scelte c’è un motivo. Petriccione non ha giocato dall’inizio perché è stato colpito da un virus intestinale. Anche Compagnon doveva giocare dall’inizio ma non è stato bene. Non credo però che a decidere la gara siano state le singole scelte ma il nostro atteggiamento complessivo.”

L’allenatore ha voluto tuttavia, ricordare il percorso fatto finora e l’obiettivo iniziale della stagione: “Non dimentichiamo che siamo partiti a inizio stagione per puntare a una salvezza tranquilla. Ora siamo in lotta per i playoff e dobbiamo restare uniti per non rovinare tutto quello fatto finora. Chiedo quindi all’ambiente tutto di restare unito in ogni componente.”

Infine, un toccante passaggio sul suo ritorno a Castellammare di Stabia, una piazza a cui è legato da ricordi indelebili. “Gli anni non cancellano l’amarezza per la retrocessione del 2020, dovuta a tanti fattori. Non è cancellato però neanche il legame con Castellammare, a cui sono sempre grato,” ha confidato Caserta. “Ringrazio il pubblico stabiese per l’accoglienza. Speravo in questa reazione del pubblico perché qui ho passato otto anni, da allenatore e da calciatore. Mi fa piacere essere stato sempre apprezzato in primis come uomo e poi come professionista.”

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