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Castellammare di Stabia

Il cuore di Maurizio Vella tra Castellammare e la pelle d’oca al Menti

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Maurizio Vella, ex calciatore della Juve Stabia, ha condiviso la sua esperienza e i suoi ricordi del periodo trascorso a Castellammare di Stabia, descrivendola come un’esperienza molto positiva.Vella, intervenuto nella trasmissione Il pungiglione stabiese, ha espresso grande affetto per l’ambiente stabiese.

Ha confessato che a ripensare all’atmosfera del Romeo Menti, ai tifosi, e allo “squadrone” che c’era ai suoi tempi, gli viene ancora “la pelle d’oca” (brividi).Ha manifestato il desiderio di tornare a Castellammare per vedere una partita in curva insieme ai tifosi.

La Mentalità Vincente di Pancaro
Ricordando l’allenatore Giuseppe Pancaro, Vella lo ha definito una persona con “un’autorità pazzesca e una mentalità vincente”.Vella ha raccontato un aneddoto significativo sul suo rapporto con Pancaro, incentrato sulla presa di responsabilità:
• Durante una partita casalinga, con la squadra in svantaggio, Pancaro dalla panchina gli chiese di battere una punizione all’ultimo minuto.
• Fabio Caserta gli disse di “mettersi da parte” perché avrebbe tirato lui, e lo stesso segnò un gol spettacolare.
• Il martedì successivo, in allenamento, Pancaro rimproverò Vella dicendogli che doveva prendersi la responsabilità, anche se il gol era stato realizzato, e per questo Vella fu messo in panchina per due settimane.
• Vella ha riconosciuto che questo episodio lo ha aiutato a crescere.

Riguardo a Pancaro, Vella ha aggiunto che l’unica pecca dell’allenatore era forse la sua “troppa autorità,” il fatto che “deve comandare lui” e non si fa mettere i bastoni tra le ruote da nessuno.Il Gol nel Derby e la Partenza
Vella ha ricordato con emozione il suo gol nel derby con la Casertana, che regalò la vittoria alla Juve Stabia (0-1), definendola un'”emozione unica”.

Quella fu una delle sue prime partite da professionista.Parlando della fine della sua esperienza a Castellammare, Vella ha rivelato che avrebbe firmato “a vita” con la Juve Stabia, ma ha insinuato che “non gliel’hanno permesso”.

Ha spiegato che, dopo aver cambiato procuratore, fu messo sul mercato il giorno dopo.Dopo l’esonero di Pancaro, Vella fu mandato in altre squadre, come la Paganese e L’Aquila (in montagna), episodio che lui percepì quasi come una punizione.

Vella si è rallegrato quando un ospite gli ha fatto notare che il suo gol contribuì a spezzare la “maledizione” di un’intera stagione in cui la Juve Stabia non vinceva.Ha citato i compagni di squadra di alto livello che c’erano in quel periodo, tra cui Caserta, Romeo, La Camera, Ciccio Ripa, Di Carmine e Nicastro.

Vella mantiene ancora oggi stretti contatti con Romeo e Liotti, che definisce “due fratelli”.Il Calcio Moderno: Troppo Tattico e Noioso
Vella ha espresso una forte opinione sul cambiamento del ruolo degli esterni nel calcio moderno e sulla natura del gioco stesso.

Secondo Vella, il calcio attuale, con il frequente utilizzo della difesa a tre, richiede esterni con maggiore “gamba” (resistenza) per coprire tutta la fascia.Tuttavia, egli preferirebbe un calcio dove i giocatori possano esprimere di più la loro qualità offensiva, notando che oggi molti che “possono dare tanto negli ultimi 25-30 metri” devono spendere troppe energie nei ripiegamenti.

Vella lamenta che il calcio è diventato “troppo tattico,” “di squadra, di collettivo,” e per questo “difficilmente vediamo dei giocatori che saltano l’uomo”.Conclude che, per certi aspetti, il calcio è diventato “pure a volte noioso”.

La Vita Dopo il Ritiro
Vella, la cui madre è tedesca e il padre siciliano, ha riferito di aver appeso le scarpette al chiodo circa un anno fa, dopo aver vinto il campionato in Germania.Attualmente, gestisce dei locali in Germania.

Ha anche raccontato di far parte di un gruppo di “terrroni” nello spogliatoio chiamato “I Picciotti” (composto da Romeo, Liotti, Maiorano e Favasuli) che scherzavano prima delle partite per alleggerire la tensione dovuta alla pressione di dover vincere.

Juve Stabia TV


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