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uido Carboni, ex allenatore della Juve Stabia, è intervenuto nel corso del programma “Il Pungiglione Stabiese” che va in onda ogni lunedì sera alle 20:30 sui canali social di ViViCentro Network.Le dichiarazioni di Mister Carboni, sull’attuale momento della Juve Stabia, sono state raccolte e sintetizzate dalla nostra redazione.
Il ricordo della sua Juve Stabia
La Juve Stabia che ho allenato era una buona squadra; il rammarico è stato quello di non averla presa prima.Della storia del club mia personale rimane comunque un ricordo di pochi mesi ma intensi.Dal punto di vista anche professionale e umano è una piazza a cui sono rimasto molto legato.
Le considerazioni sul campionato di serie B e sulle prestazioni della Juve Stabia
La Juve Stabia oggi in serie B sta facendo un campionato di buon livello da neopromossa, sta sorprendendo un po’ tutti.
A Castellammare ovviamente c’è una grande pressione sempre sulle squadre, quindi, c’è qualcuno che in questo momento è rammaricato per la sconfitta con la Cremonese.Nonostante la sconfitta, la Juve Stabia ci ha provato e ha fatto un bellissimo primo tempo fino al sessantesimo.Ho fatto tanti campionati in B, non ricordo esattamente quanti ma posso affermare che il campionato di B è estremamente lungo e bisogna saper vivere i momenti positivi e negativi con un certo equilibrio.La Juve Stabia è una squadra che innanzitutto ha un’identità precisa e che, a mio modesto parere, è messa molto bene in campo.
Una squadra che anche sabato con la Cremonese ha fatto un ottimo primo tempo.Per un’ora la Juve Stabia ha giocato alla grande e io forse parlo da tifoso perché in questo momento vi dico che se questa squadra quest’anno non subisce troppo le pressioni è una squadra che potrà raggiungere l’obiettivo di mantenere la categoria.Quest’anno se la Juve Stabia non giocherà le partite con una grande tensione e pressione potrà togliersi grandi soddisfazioni.la Juve Stabia è una squadra che viene da un grande campionato di Lega Pro e che può ripetere il campionato del Catanzaro fatto lo scorso anno.
L’allenatore conosce l’ambiente, è un sanguigno e un tecnico molto preparato e deve mantenere il coraggio di far giocare così la squadra: secondo me è la strada giusta.
Dove può arrivare la Juve Stabia?Bisogna avere fiducia?
Dobbiamo innanzitutto non perdere di vista l’obiettivo principale che è quello di mantenere la categoria perché quest’anno il campionato sarà durissimo e difficilissimo.Ci sono tante squadre in questo momento che sono attardate come Sampdoria, Bari e Frosinone.Conosco molto bene questi ambienti in cui le aspettative sono alte e dove si sono costruite rose importanti. Il lavoro del Direttore Sportivo Lovisa, che è un ragazzo molto giovane ma molto molto preparato, è importante.
Il binomio tra allenatore e direttore sportivo è perfetto: entrambi rappresentano delle certezze per questa società e per questa squadra.Bisogna dar loro fiducia e soprattutto nei momenti in cui c’è bisogno di non essere troppo critici.
Cosa manca alla Juve Stabia come elemento per poter vedere qualcosa di più?
La Juve Stabia ha mantenuto un’intelaiatura importante dopo aver fatto lo scorso anno un campionato sicuramente da grande protagonista; ha meritato ampiamente le sue vittorie e, nonostante il girone molto difficile, quello che piace della Juve Stabia è l’identità e questa è una prerogativa importante perché a volte vedi squadre anche sulla carta più forti che giocano senza identità.Non sta a me dire quello che manca.Il campionato quest’anno è difficilissimo ed è chiaro che a gennaio qualcosa il club dovrà fare in vista di quelli che saranno gli obiettivi da raggiungere.
Chi è la favorita per la vittoria finale?
Oggi chi è la rivelazione e chi la delusione di questo torneo?
Sicuramente la Cremonese, il Sassuolo e La Spezia che, secondo me, è una squadra che arriverà in fondo con il Frosinone.La Sampdoria è un po’indietro ma credo che rientrerà nel gruppo.Un’altra squadra forte e costruita bene è il Pisa di Inzaghi che è una grande candidata alla vittoria finale.La Juve Stabia è una squadra che a me piace, mi piacciono nomi come Adorante e Maistro.
Resta il fatto che in serie B per vincere bisogna avere una mentalità propositiva.Facendo i dovuti scongiuri, la Juve Stabia raggiungerà l’obiettivo solo se avrà la forza di crederci fino in fondo.Per rispondere alla domanda sul flop della stagione dico il Frosinone, mi dispiace dirlo.A Frosinone ho tanti amici ed è una società a cui sono molto legato, ma è in un momento di difficoltà e questo inizio di campionato è più frutto della retrocessione dello scorso anno che delle difficoltà di quest’anno.
Sulle possibilità di tornare ad allenare
Nello svolgere il mio lavoro ho bisogno di emozionarmi, di avere stimoli.
In questi anni ho creato un bel centro sportivo con mio fratello ma non vi nascondo che, se dovessi trovare una squadra che mi emozioni, potrei pensare di guidarla e allenarla.
Il pensiero su Lovisa
Ritornando alla Juve Stabia e, in particolare, a Lovisa, posso affermare che è un giovane molto preparato, un ragazzo che conosce le dinamiche dello spogliatoio e sa gestire anche il tecnico; ha svolto un bel tirocinio e ha dimostrato di capire di calcio.
Pensando ad allenatori importanti come Allegri, Spalletti, Sarri, per arrivare a Braglia, Pagliuca e tanti altri che cosa dà la Toscana agli allenatori?
Si parte sempre dal carattere e si deve considerare che allenare vuol dire gestire risorse umane.Potrai anche essere bravo e preparato dal punto di vista tecnico, avere i concetti giusti ed esprimerli bene ma se non metti un po’ di passione, un po’ di cuore e un po’ di sentimento anche in quello che fai non sempre riesci ad avere appeal sui giocatori.Quando svolgi questo lavoro con grande passione sai che riesci a trasmettere qualcosa se hai dentro il fuoco.