a href="https://vivicentro.it/juvestabia-news/frosinone-juve-stabia-live/" target="_blank" rel="noopener">La Juve Stabia supera anche l’insidia Frosinone, uscendo dallo Stirpe con un punto che rimpingua la già ottima classifica stabiese, dando inoltre alla squadra di Pagliuca ulteriore morale e serenità in vista della sosta del prossimo fine settimana.
PODIO
Punti Chiave Articolo
Medaglia d’oro: a Marco Ruggero, che si trova ad essere guida della difesa della Juve Stabia.Con Bellich out per noie fisiche nella ripresa e Folino espulso sempre nella seconda frazione, l’ex Virtus Verona prosegue nella scia dell’ottima prestazione del primo tempo, badando alla sostanza ma risultando costantemente efficace.
Ci sono aspetti in cui ancora migliorare, come è normale che sia per un esordiente nella categoria, ma i segnali del numero 4 non possono che essere visti come positivi in vista della progressiva conoscenza con la Serie B.
Medaglia d’argento: a Nicola Mosti, che prosegue nel suo magic moment.Palla al 98 e certamente qualcosa succederà.
Anche in una gara bloccata il fantasista della Juve Stabia distribuisce palloni con sagacia, alleggerendo il centrocampo e innescando i compagni sia da fermo che con la palla in movimento.Non un caso che Mosti vada vicino al quarto assist in quattro gare quando pesca dalla distanza la testa di Buglio, fermato sul più bello dall’estremo difensore frusinate.
Medaglia di bronzo: a Davide Buglio, equilibratore della Juve Stabia.
Si adatta ad ogni tipo di gara, giocando con intelligenza e mescolando bene interventi in scivolata a passaggi precisi per i compagni.Per mix di caratteristiche risulta imprescindibile per la Juve Stabia, con cui quasi trova la prima rete personale nella ripresa.
Cuore e polmoni da vero capitano (col permesso di Gerbo e Candellone).
CONTROPODIO
A Frosinone la Juve Stabia ha mostrato ancora una volta muscoli e carattere, caratteristiche essenziali per battagliare su ogni campo al fine di mantenere la categoria.Uno spirito che va però in alcuni tratti messo in pausa o gestito per non gravare poi sulle scelte, a tratti obbligate, di Pagliuca.
13 cartellini gialli in quattro gare sono lo specchio di una squadra affamata di punti ma, a volte, fin troppo veemente nel cercare il risultato.
Occorre quell’attimo di lucidità in più, in attesa che ad aiutare sia l’esperienza, per capire quando essere meno frettolosi e vistosi nell’intervenire.Tra l’altro senza il secondo giallo per Folino, si sarebbe sofferto certamente meno, potendo puntare a vincere la gara anche grazie ad un cambio offensivo “bruciato” dall’espulsione.