Danilo Rufini, ex calciatore della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione Il Pungiglione Stabiese che va in onda ogni lunedì alle 20:30 sui canali social di Vivicentro.it.
Le dichiarazioni di Danilo Rufini sono state raccolte e sintetizzate dalla nostra redazione sportiva:
“La Juve Stabia sta facendo un campionato strepitoso, non ha le ambizioni di stare dove sono in questo momento Pisa e il Sassuolo, ma questo non autorizza a rendere le vespe le vittime sacrificali del sistema arbitrale. Non è giusto perché tutti hanno aspettative e non si può buttare al vento un ottimo lavoro.
E’ il ventiquattresimo episodio a sfavore, quindi le lamentale non ci sono per caso. Nessuno vuole pensare che ci sia qualcosa di oscuro dietro, è normale che si provi fastidio ad essere penalizzati. Non è giusto togliere entusiasmo e certezze, sono cose che si possono pagare anche più in là per il contraccolpo psicologico. Non ritengo giusto che si decida di favorire altre piazze a discapito di quella di Castellammare che ha sempre seguito in massa la propria squadra del cuore.
Il Pisa deve meritare sul campo la promozione. In Toscana ci sono stati tre errori che si vedevano anche ad occhio nudo, dalle immagini ad esempio si vede la mano di Thiam, ma sembra che il pallone non superi del tutto la linea e ricordo che deve farlo per intero. Tre indizi fanno una prova! Credo che dopo gli episodi di Pisa gli errori si fermeranno.
Io sono di Cosenza, ma sanno bene quello che provo per Castellammare, quindi nessuno si può sentire offeso se dico che amo la piazza gialloblù. Castellammare è la piazza che mi ha dato di più in assoluto, io ho capito la gente e la gente ha capito me. E’ un rapporto che dura da 20 anni e che non cambierà mai.
Tutti a Castellammare stranamente ricordano il Campionato di D, quello della rinascita, e non quello di C2.
Dei miei gol alla Juve Stabia ricordo quello in D all’Ercolanese, quello in C con le tre dita (ride) a Castel Di Sangro ed un bel gol a Taranto nella vittoria per 0-4. La mia specialità erano comunque gli assist: con gli attaccanti che mi ritrovavo era più semplice farli risultare decisivi.
Credo che Pagliuca possa ambire al salto di qualità, ma penso che debba confermarsi ancora un altro anno. Nel calcio, spesso, non sempre dove arrivi è proporzionale a quanto vali. Castellammare è la piazza giusta per Pagliuca che è un sanguigno e capisce le esigenze dei tifosi e riesce a trasmetterle ai suoi calciatori. Lui, come altri, dimostra che la gavetta dell’allenatore è importante perché riesci ad ottenere risultati con pochi mezzi.
Ultimamente ho giocato a Castellammare nell’ambito nella Napoli League Over 50 e negli spogliatoi del Menti lessi i messaggi motivazionali dell’allenatore toscano ai suoi ragazzi. Anch’io penso che si possa lavorare anche sulla mente del calciatore. Mi sono piaciuti tanto i messaggi di Pagliuca che tirano fuori il meglio di ogni calciatore. Adorante ad esempio è stato messo a suo agio ed ora faranno le corse per prenderlo, Pagliuca è stato bravo a motivarlo ed includerlo nel progetto.
Le parole di Filippo Inzaghi nel post partita Pisa – Juve Stabia? Il calcio è come la vita ed è una ruota che gira e non va bene quando si infierisce e si prende in giro quando si vince perché gli avversari hanno lavorato quanto te e prima o poi ti sarà presentato il “conto”. Non bisogna essere presuntuosi. La Serie B è un campionato lungo ed arriva in fondo chi è più costante.
Castellammare è una piazza umile che non deve dimenticare da dove viene, lo zoccolo duro è composto da tremila tifosi a cui auguro tutto il meglio, sono in buone mani con una società seria ed un DS preparato che sa scovare bene i calciatori. Si può sognare a patto che si mantenga questa positività anche se dovessero arrivare risultati negativi, lo Stabia quest’anno ha già fatto fin troppo bene, fa bel calcio. Quando vedi gol come quello di Adorante contro il Cosenza vuol dire che c’è fiducia e coraggio.
Ho ancora legami con chi ha dato tanto per la maglia gialloblu come con Sibilli che ho chiamato prima di una partita per ascoltare il suo parole e farlo ascoltare ai mie calciatori. E’ stato come se ci avessimo sentito il giorno prima, eppure sono passati oltre 20 anni.
A Castellammare auguro il meglio e spero di venire per assistere ad una partita importante e decisiva”.