Una serata dai due volti per la Juve Stabia di Ignazio Abate, che esce dal campo del Catanzaro con un pareggio per 2-2 che sa di beffa.Protagonista assoluto della prima frazione è stato Alessandro Gabrielloni, trascinatore e faro offensivo, ma la grave ingenuità disciplinare di Cacciamani costringe le Vespe a un secondo tempo di sofferenza in cui poi l’imprecisione di Burnete non riesce a ribattare ai due gol del Catanzaro che pareggia i conti.
L’uomo copertina della serata è senza dubbio Gabrielloni.L’attaccante ha disputato un’ottima prova, dimostrandosi il punto di riferimento costante per la manovra offensiva della squadra. È stato lui, con astuzia e mestiere, a procurarsi il calcio di rigore che ha sbloccato l’incontro, trasformandolo poi con freddezza glaciale per il gol del momentaneo vantaggio.
Non contento, al 44′ si è trasformato in uomo assist, servendo a Carissoni un pallone d’oro per il raddoppio.Quest’ultimo, dal canto suo, ha confermato il suo eccellente momento di forma, offrendo una prestazione di corsa, qualità e tempismo sulla fascia, coronata da una rete di pregevole fattura.
Tuttavia, la serata che sembrava avviata verso un trionfo si è complicata drasticamente sul finire del primo tempo.Il giovane Cacciamani è stato protagonista di una prestazione da dimenticare, culminata con una incomprensibile e ingenua espulsione per doppia ammonizione che ha lasciato i suoi compagni in dieci uomini in un momento cruciale del match.
Un errore che ha cambiato radicalmente l’inerzia della partita, costringendo mister Abate a rivedere i suoi piani per tutta la ripresa.A complicare ulteriormente le cose è stato l’ingresso in campo di Burnete.
Subentrato nella ripresa proprio al posto di un esausto Gabrielloni per dare freschezza all’attacco, il suo impatto è stato tutt’altro che positivo.L’attaccante non è riuscito a entrare nel vivo del gioco, anzi, ha rischiato a sua volta il cartellino rosso per un intervento troppo irruento, tenendo con il fiato sospeso i tifosi e la panchina stabiese e rimediando un’ammonizione evitabile.
Il pareggio finale, seppur frutto di un’ottima reazione del Catanzaro in superiorità numerica, lascia l’amaro in bocca per le occasioni sprecate e soprattutto per le leggerezze che hanno compromesso la gestione di un doppio vantaggio.La prestazione maiuscola di Gabrielloni e la conferma di Carissoni sono le note più positive da cui ripartire, ma la squadra dovrà necessariamente lavorare sulla disciplina e sull’approccio di alcuni elementi per evitare di gettare al vento punti preziosi in futuro.
La strada per la salvezza passa anche e soprattutto dalla capacità di gestire i momenti della partita con maggiore maturità.





