Massimo Biribanti, collega de La Gazzetta di Mantova, ha fornito un’analisi dettagliata sulla situazione del Mantova in vista della partita contro la Juve Stabia, sottolineando come la squadra stia attraversando un periodo di profonda crisi.Biribanti esprime l’auspicio che il mister della Juve Stabia, Abate, abbia ragione nel definire il Mantova come il “peggiore avversario” che potessero incontrare in questo momento.Tuttavia, ritiene che Abate usi tale retorica per mantenere alta la concentrazione dei suoi giocatori, evitando che pensino che l’avversario sia “malleabile o facile”, poiché la Serie B riserva sempre brutte sorprese.Crisi e Situazione Tecnica
Il Mantova è effettivamente una squadra in crisi, come dimostrano gli ultimi risultati e, soprattutto, le prestazioni offerte.
Nonostante ciò, la squadra ha parzialmente “salvato” la panchina del mister Possanzini, recandosi a parlare con la società e chiedendo che il tecnico non fosse sollevato dall’incarico.Anche la vicinanza delle due partite (quella imminente e la successiva) ha reso sconsigliabile un cambio in panchina.Si attende una risposta d’orgoglio da parte dei giocatori, anche per l’allenatore, sebbene in cinque giornate il Mantova non sia mai riuscito a offrire prestazioni convincenti.Biribanti ritiene che la società abbia fatto bene ad aspettare queste due gare per valutare la posizione di Postanzini, riconoscendo che è un allenatore che ha dato tantissimo al Mantova, vincendo un campionato incredibile in Serie C e ottenendo una salvezza (seppur sofferta nel finale) in Serie B l’anno scorso con una squadra dal budget ridotto.
Problemi di Amalgama e Difesa
La squadra ha subito molti cambiamenti in estate, con 10-11 acquisti in ruoli chiave.La partenza di Burrai — che per due anni è stato l’anima e il “vero leader dello spogliatoio” dentro e fuori dal campo — e di altri giocatori come Redolfi, ha lasciato un vuoto.L’inserimento dei nuovi elementi non è riuscito a perfezionarsi in tempi rapidi, portando a una mancanza di leadership e di punti di riferimento.Di conseguenza, la squadra spesso accusa “passaggi a vuoto” durante le partite e se subisce un gol, ne risente pesantemente.
In sintesi, il Mantova “non è ancora squadra”.Il modulo di gioco di Possanzini, basato su palleggio e verticalizzazione, è rimasto lo stesso.Il problema più grande risiede nella fragilità difensiva, definita “disarmante”, con 11 gol subiti in sole cinque partite, una caratteristica che era già presente l’anno scorso ma che sembra essere peggiorata.La squadra gioca “a corrente alternata”.
Mancuso e Fiori sono i due giocatori che hanno mostrato i segnali migliori, mentre Falletti è l’unico indisponibile per un problema muscolare in vista della gara.Aspettative e Clima
Per la gara di Castellammare di Stabia, l’attesa è che i giocatori scendano in campo con una prestazione di “grinta e cuore”.Biribanti ha citato l’esempio della partita precedente in cui il Mantova ha sbagliato due rigori, sperando che la “ruota giri” a favore della squadra.Attualmente vige il “silenzio stampa”, una pratica tipicamente italiana, non attuata contro la stampa ma per via del momento difficile e per evitare situazioni imbarazzanti per l’allenatore.
Il ritiro della squadra, invece, era già programmato e non ha carattere punitivo, ma è dettato da ragioni logistiche, dovendo affrontare due trasferte consecutive (Castellammare e Avellino).La squadra si allenerà a Torre del Greco per abituarsi al campo sintetico.





