L’ex calciatore della Juve Stabia, Michele Andrisani, ha fornito la sua prospettiva sul calcio moderno e sulla stagione in corso delle “Vespe”, ricordando al contempo il fascino del passato gialloblé.
Il Calcio e la Difficoltà della Serie B
Andrisani ha sottolineato che il calcio ha subito una trasformazione, passando da uno sport più tecnico (“un calcio più tecnico”) a uno più fisico (“un calcio più fisico”). Sebbene ammetta di preferire il vecchio stile, riconosce la necessità di adeguarsi.
Riguardo alla Serie B, l’ex calciatore la definisce un campionato molto difficile e lungo. Per avere successo in questa categoria, devono prevalere soprattutto l’aspetto fisico, l’intensità e la cattiveria agonistica. Andrisani ha osservato che i risultati in Serie B possono cambiare rapidamente: ha citato l’esempio del Bari che, pur trovandosi in una situazione di classifica deficitaria, è riuscito a vincere contro il Cesena con il minimo indispensabile. Questo dimostra che tre risultati utili possono portare una squadra “quasi a ridosso dei play-off”. È fondamentale “stare sempre sul pezzo” e non abbassare mai la guardia.
La Juve Stabia di Oggi e Gli Obiettivi
Andrisani, pur non avendo seguito la recente sconfitta sonora contro il Modena, ha espresso un giudizio positivo sull’inizio di stagione della Juve Stabia, affermando che ha “iniziato bene molto bene” e si trova a ridosso della zona play-off, nonostante abbia una partita in meno.
A suo avviso, l’obiettivo per la squadra quest’anno dovrebbe essere quello di raggiungere almeno un posto nei play-off (“quantomeno un posto nei play-off”). Nonostante la perdita di Adorante, un attaccante che l’anno scorso aveva fatto la differenza, Andrisani ha evidenziato che Candellone sta comunque facendo molto bene a Castellammare. L’ex giocatore è convinto che la Juve Stabia “dirà la sua fino alla fine”, anche grazie alla piazza di Castellammare, che conosce bene, e che sosterrà la squadra come il dodicesimo uomo in campo.
Riguardo al rinvio della partita contro il Bari, Andrisani concorda con l’allenatore Abate sul fatto che la sosta forzata abbia spezzato il ritmo della squadra, facendo “più male che bene” alla Juve Stabia che si stava esprimendo bene. Al contrario, la pausa ha favorito il Bari.
Ricordi di Castellammare e il Confronto con il Passato
Castellammare di Stabia è ricordata da Andrisani come “una piazza importante” con una tifoseria straordinaria. L’esperienza, in particolare la stagione 1998-1999, è stata “veramente bellissimo”, nonostante la sconfitta nella finale per la Serie B al Partenio. Quell’anno la squadra fu seguita in modo incredibile e subì solamente 12 o 13 gol in tutto il campionato.
Interrogato sulla possibilità di scambiare la Juve Stabia attuale con quella della Serie C1 dell’epoca, Andrisani ha risposto di no. Ritiene che quella squadra, grazie alla sua qualità tecnica e alla “giusta cattiveria agonistica”, avrebbe recitato “un ruolo da protagonista proprio assoluto” nell’attuale Serie B. Era un gruppo formato da giocatori molto tecnici, alcuni dei quali avrebbero giocato tranquillamente in Serie A, come Fontana, Menolascina e Fresta.
Il cruccio maggiore della sua esperienza è legato proprio a quella finale persa, in particolare al fatto che l’allora mister Zoratti non gli permise di giocare.
La Figura di Roberto Fiore
Michele Andrisani ha speso parole di grande ammirazione per l’ex presidente Roberto Fiore, definendolo “un papà”. Fiore era sempre vicino alla squadra e “innamorato” dei suoi calciatori. L’unico rammarico è non aver potuto regalare a Fiore la promozione in Serie B, che desiderava tantissimo. Fiore era una persona passionale, esperta di calcio (avendo fatto parte del Napoli nell’era di Sivori e Altafini). Era solito allestire squadre da vertice, non lesinando nell’acquisto di calciatori, ed era un sostenitore della “trazione anteriore” in campo.
La Situazione di Fabio Caserta
Andrisani ha anche commentato la situazione di Fabio Caserta al Bari, che fu suo compagno di squadra al Taranto. Lo definisce “un ottimo allenatore” e un ragazzo umile, ma che sta incontrando difficoltà dovute, in parte, all’arrivo tardivo di alcuni giocatori (come Castrovilli) e alle loro condizioni fisiche. A Bari, una piazza “molto esigente”, le squadre dovrebbero sempre giocare per vincere. Andrisani ha però riconosciuto il coraggio di Caserta nel non accontentarsi del pareggio contro il Cesena, inserendo la seconda punta e venendo premiato.
Andrisani tra ricordi storici e l’analisi della Serie B attuale





