L’allenatore della Juve Stabia Ignazio Abate ha parlato in conferenza stampa al termine della vittoria contro il Sudtirol per 1-0.
Queste le sue dichiarazioni:
“È doveroso fare i complimenti alla squadra. Ci troviamo a più dieci sulla quintultima nonostante tutte le difficoltà fisiche della squadra. Correia ha giocato con una distorsione alla caviglia, Confente ha avuto la febbre alta ma tanti altri non stavano bene.
Abbiamo fatto bene contro un Sudtirol che fuori casa aveva sempre fatto bene. Dopo il vantaggio avremmo meritato anche il raddoppio. Nel finale siamo calati un po’ perché l’importanza del risultato sì è fatta sentire insieme agli acciacchi vari ma abbiamo difeso con ordine. Andiamo in vacanza con serenità ma senza abbassare la guardia, dopo una vittoria che vale doppio.
Non abbiamo fatto nessuna impresa. Siamo gente di calcio che deve trarre il massimo da tutti. Abbiamo fatto di necessità virtù. Io mi tengo la generosità della squadra e aspetto così. Sono felice per la squadra, per l’ambiente, per il direttore Lovisa che mi ha voluto, per gli amministratori giudiziari, persone di spessore anche dal punto di vista umano, che sono entrati in punta di piedi senza scombussolare il nostro ambiente e che oggi sono un valore aggiunto.
Maistro? È un calciatore che a livello qualitativo e di motore non ha nulla a che fare con la Serie B ma se è ancora in questa categoria qualche limite lo ha. Sta a lui continuare su questa squadra, sacrificandosi e spingendo forte per lui e per noi.
Il sostegno dello stadio è stato decisivo. Non è un caso che la squadra abbia questo ruolino di marcia. Qui si respira un clima particolare e mi auguro che con l’anno nuovo ci siano più tifosi allo stadio.
Non cado nel tranello dei playoff perché so bene il mercato che faranno le squadre che abbiamo dietro. Noi dobbiamo restare umili per non rimanere bloccati nelle sabbie mobili. Dobbiamo arrivare in fretta a 46 punti e poi eventualmente potremo pensare ad altro.
È giusto che l’ambiente sogni ma non mi lascio trasportare da questi pensieri.
Le vittorie ti annebbiano quindi le sconfitte che sono arrivate sono state importanti perché hanno lasciato qualcosa su cui lavorare. Non so se quest’estate avrei creduto ad una Juve Stabia a questo punto se me lo avessero detto ma non penso a quanto abbiamo fatto e già siamo pronti a lavorare dopo la sosta per la gara col Pescara che sarà altrettanto importante”.





