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’ da giorni che si parla di crisi economica e del Paese Italia che non cresce e se lo fa, è meno delle previsioni. Tanti esperti del settore ed istituti come Istat e organi competenti ravvisano che l’Italia è in crisi e ciò lo si evince anche dai dati delle crisi industriali in atto e dalle cassa integrazione da pagare (Rispettivamente fonte Ministero del Made in Italy e fonte INPS). Il PIL è fermo allo 0,5% con una crescita negli ultimi due trimestri, pari a 0 e le previsioni future sono preoccupanti e la crescita è meno della metà prevista dal Governo.
Infatti, tra gli indicatori da tenere sotto controllo per capire la vera Situazione Economica ed Occupazionale Italiana, sono le Ore di Cassa Integrazione Autorizzate e le Crisi Industriali aperte. Purtroppo dal sito del Ministero del Made in Italy si evincono 26 Tavoli di Crisi Industriali , che se non si risolvono, potrebbero di conseguenza sfociare in possibile cassa integrazione con un aggravio consistente sulle casse dello Stato e le tasche dei contribuenti nel momento in cui finiscono i fondi a disposizione.
Per ciò che concerne la Cassa Integrazione, da fonti INPS si evince che: Nell’ anno 2024 sono state autorizzate ben 495 milioni di ore, nell’anno 2024 ben 409 milioni di ore e nell’anno 2022 ben 391 milioni di ore.
Utilizzando un Indice Statistico e prendendo in riferimento l’anno 2022 attraverso tale formula:
La cassa integrazione nel 2024 rispetto all’anno 2022 è aumentata del 59,6% mentre nel 2023 è aumentata del 31,9% rispetto all’anno 2022, come si evince dall’Indice Statistico sotto.
In conclusione, considerando i 26 tavoli di crisi industriale aperti, l’aumento costante delle ore di cassa integrazione negl’ ultimi tre anni, la disoccupazione aumentata al 2% rispetto agli anni 2023-2024 e considerando anche l’aumento della Naspi, tutto ciò fa capire che abbiamo ed avremo, meno consumi, minor crescita del PIL e possibile recessione economica.
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