Voglia di vacanze, voglia di mare: dove andare? Come comportarsi?

L'estate è esplosa, il Covid sembra sotto controllo, ed allora ecco crescere la voglia di vacanze che diventa sempre più pressante: buone vacanze.

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L’estate è esplosa, il Covid sembra sotto controllo, ed allora ecco crescere la voglia di vacanze che diventa sempre più pressante: buone vacanze.

Anche negli italiani ha ripreso a crescere la voglia di staccare, di tornare alla vita sociale e, visto il periodo favorevole, di tornare alle tanto amate vacanze estive con tanta voglia di mare, ma non solo.

Certo, a quanto ci dicono le statistiche, il mare sembra restare il preferito dagli italiani per oltre 6 italiani su 10, mentre tutte le altre tipologie di destinazione, dalla montagna alle città d’arte, perdono un po’ di terreno ma sono in ripresa anche loro.

Questa euforia ancor più marcata che nel passato è dovuta, com’era logico aspettarsi, dalla fuoriuscita (attenzione: è e resta ancora “un quasi” per cui, NON esageriamo) dal lungo letargo al quale ci ha costretto al pandemia del Covid-19.

Oggi, stando all’indice di fiducia dei viaggiatori italiani di Confturismo-Confcommercio, questa recupera 12 punti in un mese (mai accaduto) segnando già a maggio quota 69, praticamente stesso livello di due anni fa.

Il 41% degli intervistati – quasi 10 milioni e mezzo rapportato alla popolazione dei vacanzieri estivi abituali – ha già prenotato o sta finalizzando la prenotazione in queste ore, mentre scende di 4 punti – dal 25% al 21% – la quota di coloro che continuano a essere scettici e non intenderebbero partire.

Agli stessi livelli di un paio di mesi fa il rapporto tra Italia (86% delle preferenze) ed estero (programmato dal restante 14%), ma su quest’ultimo versante la vera novità è la Grecia, che con un balzo in avanti di 4 punti supera Francia e Spagna e questo è dovuto anche ai prezzi low cost.

Prezzi low cost che, in verità, a ben saper guardare e scegliere, si trovano un po’ ovunque, Italia compresa dove, oltretutto, potrete godere di un soggiorno personalizzato e basato sulle italiche abitudini e gusti, con una cucina attenta e caratterizzata dai piatti genuini e nostrani (che male non fanno mai, anzi).

Insomma, restando in Italia è un po’ sentirsi a casa propria comprendendosi con tutti e lasciandosi così coccolare dall’ospitalità familiare che solo in Italia puoi trovare.

In breve: perché andare all’estero portandosi magari la macchinetta ed il caffè per l’espresso? E la nostra pasta poi! Ed il sugo? Ed i Ragù? Ed il pesce? E le verdure?

Ad ogni modo, andate pure in vacanza dove volete e come volete. Avanti tutta quindi, ma occhio e testa in funzione: fatelo pure come e dove vi pare, ma fatelo con prudenza per non sprecare le fatiche fatte. Alla fin fine, parafrasando un famosa pubblicità sociale di  Giobbe Covatta: basta poco, che ce vò!

Basta anzitutto vaccinarsi e poi, quando anche solo “si annusa” di trovarsi o potersi trovare in un “assembramento”, un semplice gesto e: su la mascherina.

Non costa niente ma può essere la prima prenotazione valida per le feste che seguiranno. Prime tra tutte: Natale e Capodanno che, se correttamente semineremo oggi, ben potranno godersi domani!

Stanislao Barretta / Redazione

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